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Alimentazione,

Alimentazione, patologie
patologie nutrizionali
nutrizionali ee odontostomatologiche
odontostomatologiche del del Cavallo
Cavallo
Facoltà
Facoltà di
di Medicina
Medicina Veterinaria
Veterinaria didi Perugia,
Perugia, 55 dicembre
dicembre 2010
2010

Valutazione degli alimenti per


la nutrizione e
alimentazione del cavallo
nel rispetto della
anatomia e fisiologia
dell’apparato digerente

Cavallucci Clarita
Medico
Medico Veterinario
Veterinario Ph.D.
Ph.D.
APPARATO DIGERENTE DEL CAVALLO

30 h
Cieco
Colon 5 h

5h

Lunghezza tubo
gastro enterico:
30 m
Capacità 212 litri
Basi della Nutrizione
del Cavallo
• Foraggi : 1% peso vivo

• Non-Ruminante

• Cereali : Max 4
kg/giorno

• Ca/P = 1.5-3 to 1

• Acqua = min 7.5 % peso

• Bassi fabbisogni proteici


•12 % adulto
•16 % puledro
Effetto dei disordini microbici sulla salute del cavallo
Fattori che influenzano la
digeribilità degli alimenti
Stato fisiologico
Masticazione
Azione succhi gastrici
Fattori intrinseci Attività microflora
Transito alimenti
Età

Caratteristiche alimento:
% FG - EI – PG – LG
Quantità e qualità PG e EI
Livello nutritivo
Fattori estrinseci Preparazione alimenti:
macinazione, trinciatura,
Schiacciatura, cottura ecc
SANITA’ ALIMENTO
IL FIENO: ALIMENTO PREZIOSO

Buon fieno = “sfalcio precoce”


erbe non troppo fibrose e fiori evidenti.
Il taglio tardivo = più alto quantitativo di fieno
ma criteri di qualità non sempre rispettati.
Valutazione:
- colore, naturale tendente al verde;
- struttura: apparenza e consistenza, ricco di foglie e
morbido
-Odore: buono e aromatico da fieno;
-Assenza di impurità e corpi estranei
Erba Mazzolina Dactylis
glomerata, Festuca
Arundinacea, Loiessa
- Lolium mulitflorum, Sorgo
– Sorghum vulgare

Veccia – Vicia spp

Erba Medica – Medicago sativa detta - anche Alfa-Alfa

Sulla – Hedysarum coronarium


Trifogli - Trifolium spp e Lupinella – Onobrychis viciaefolia
FIBRA……………….

PASCOLO….
FIENO…..
ERBA MEDICA……

WAFER……….
PELLET………..

MANGIMI ………..
DIGESTIONE DEI CEREALI

Amido
Batteri Amilolitici
Amilodestrine
Fermentazione

VFA Lattato

Batteri che Utilizzano il Lattato

VFA
CHE COSA SIGNIFICA ?

La quantità di cereali va limitata !!!

Max : 400 g amido puro per cavallo di 500 kg PV

Avena = 4 kg / giorno
Orzo = 3.5 kg / giorno

Come possiamo aiutare il cavallo


a digerire meglio i cereali ?
FORAGGIO e..
trattamenti termomeccanici
ed evitare eccessi..

Flora Cellulosolitica
Batteri Utilizzanti Acido Lattico
Streptococci spp.

Digestione Fibra

 [Lattato]cieco, colon
[C2]cieco, colon
[(C2+C4)/C3]cieco, colon
Stabilizzazione pH

Miglioramento Minori Disordini


Efficienza alimentare Digestivi
Fermentazione amido nell’intestino
nell’intestino
Disponibilità amido
per fermentazione
intestino

Aumento grado di
fermentazione e
produzione di AGV e
acido lattico
Accumulo acido

Acidosi Intestinale
Granuli
amido
Fattori inibenti nel cavallo la
digestione amido
 Quantità di alimento e di atti masticatori
 Grado di passaggio nel piccolo intestino
 Capacità di assorbimento del glucosio nel piccolo
intestino
 Concentrazione di Aminoglucosidasi nel piccolo
intestino
 Piccolo intestino e concentrazione di alfa amilasi
Alexander et al. (1958),
–– Alexander Comline et al.(1969),
(1958), Comline (1969), Roberts
Roberts (1974)
(1974) and
and
Kienzle et al (1994)
Kienzle (1994) ecc…Tutti
ecc…Tutti riportano
riportano basse
basse concentrazioni
concentrazioni
α-amilasi equina ha capacità di digerire amido???
Ecesso di amido e zuccheri
Saturazione del Piccolo Intestino...
400
Amido digerito nel piccolo intestino

Amido
300 presente nel
(g/100 kg/mangime)

grosso
intestino
200

100

0
0 100 200 300 400 500 600
Ingestione di amido (g/100
kg/mangime) Potter et al., 1992
Conseguenze dell ’acidosi
dell’acidosi
intestinale
1. Diminuzione efficienza alimentare (Black
1971; Livingstone et al. 1987).
2. Diminuzione fermentazione fibra (de Fombelle
et al 1999).
3. Cambi di comportamento (Willard et al 1977;
Johnson et al 1998).
4. Patologie
 Endotossiemia (Moore et al 1979; Krueger
et al 1986)
 Acidosi Metabolica (Radostits et al 2000)
 Laminiti (Garner 1977; Pollitt 2000)
Fattori dei cereali che
inibiscono la digestione
amido
1. Rivestimento seme
2. Matrice strutturale proteica
3. Endosperma cellule parietali
4. Taglia e struttura granuli di amido
5. Struttura fisica e chimica dei granuli
amido
ALIMENTI……..
Sezione cariosside

aleurone

strati endosperma
pericarpali
(crusca)

germe
ORZO

Beta-glucani = polisaccaridi complessi

parete delle cellule dell’endosperma dei


semi
attività ipocolesterolemizzante
ed attività ipoglicemica dimostrata.
Tocoferoli in minore quantità rispetto ad
altri cereali.
AVENA

Povera di carboidrati (amido e glucosio), ma più ricca


di beta-glucani
Fibre solubili e insolubili, proteine e acidi grassi
insaturi (acido linoleico ++).
beta-glucani di avena = effetto sulla microflora
intestinale, con selezione positiva di lattobacilli e
bifidobatteri
MAIS

Embrione (ricco lipidi, vitamina E e vitamina A)


Endosperma farinoso (sostanze azotate e amido)
involucri esterni ricchi di fibra.
Contenuto calorico elevato
Le proteine (zeina e zeatina) moderata quantità
ma elevato contenuto di amminoacidi essenziali
quindi elevato valore biologico
Ricco di lipidi, acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi,
fibre solubili e insolubili
SOIA
Alta concentrazione di proteine (38/40%), naturale concentrato
proteico vegetale.
Spettro aminoacidico fra i più completi
Presenza di lecitina con effetto ricostituente sul sistema nervoso
centrale: fornitrice di colina necessaria alla neuro-trasmissione
colinergica.
Isoflavoni: proprietà anticancro e riduzione di malattie
osteoarticolari e cardiovascolari.
SOIA SEME INTEGRALE

FARINA DI ESTRAZIONE SOIA TOSTATA

OLIO DI SOIA
FAVE

CONTENGONO LISINA: aminoacido limitante per


il cavallo

La qualità biologica della loro proteina permette di


usarle in moderata quantità così da apportare il
giusto tenore di amminoacidi senza affaticare
fegato e reni.
CARRUBA

Discreto contenuto di proteine e buona fonte di


vitamine del gruppo B (B1,B2,B3) e minerali come
calcio, magnesio e potassio;
Povere di grassi e di sodio ed hanno una buona
percentuale di fibra e di pectina, particolarmente utile
nella regolazione digestiva e intestinale.
Differenti tipi di crusca

FRUMENTO

Ricca di minerali, fibre e diversi composti fenolici (lignani,


acido ferulico) e non (acido fitico)
Capacità crusca di frumento di legare molecole di acqua.
Favorisce la produzione, da parte della flora batterica,
acidi grassi a catena corta
ACIDO FITICO: in peso il 4-6% della crusca di
frumento, effetto inibitorio nei confronti
dell’assorbimento intestinale dei minerali!!
POLPE di BIETOLA

Polpe disidratate, essendo lo scarto dopo l'estrazione


dello zucchero, contengono molto poco zucchero e
molta fibra
Indice glicemico basso, poco o nessun brusco
aumento di livelli di glucosio nel sangue
forniscono energia sotto forma di acidi grassi volatili.
Energia rilasciata in modo lento dopo la
fermentazione microbica nel colon e cieco
parte significativa della fibra nella polpa di
barbabietola è data da pectina
POLPE DI BARBABIETOLA
FARINACCIO DI FRUMENTO

CRUSCHELLO DI FRUMENTO ERBA MEDICA DISIDRATATA


I trattamenti producono sugli alimenti
modificazioni chimico-fisiche e
nutrizionali

aumento digeribilità, disponibilità,


appetibilità, qualità, salubrità, efficienza
produzioni, riduzione impatto ambientale,
qualità e salubrità dei prodotti
Lavorazione cereali
 Rottura cuticola esterna

 Distruzione matrice struttura proteica

 Disgregare strutture delle pareti cellulari


dell’endosperma

 Rompere la struttura chimica e fisica del


granulo di amido - GELATINIZAZZIONE
Vantaggi dei trattamenti
termici
 1) Modificazione dell’aspetto esteriore delle granelle:
(Lamine di mm 0.8-1.5 / ingestione + prolungata / >
contatto fiocco-enzimi digestivi / migliore digestione)

 2) Modificazione della consistenza molecolare dell’amido e


miglioramento dell’efficienza proteica.
Processo chimico: Destrine, Maltodestrine, Zuccheri
semplici; Processo Fisico: perdita della struttura
cristallina – gelatinizzazione

 3)Digeribilità notevolmente superiore alla granella ed


anche al classico pellett;
 Digeribilità dell’amido + 30% - Utilizzazione proteine +
20%
 Sanitizzazione
GRANOTURCO GRANOTURCO FIOCCATO

ORZO ORZO SCHIACCIATO


FAVE

FAVE SCHIACCIATE FAVE FIOCCATE


1,75 mm 3,00 mm 4,20 mm 16 mm
UN PROBLEMA MONDIALE
OGNI GIORNO SI DEVE
LOTTARE (Trevor
(Trevor Smith
Smith 2003)
2003)
LE MICOTOSSINE LAVORANO INSIEME
PER MOLTIPLICARE IL LORO EFFETTO

Acido Fusarico
Ocratossina A Fumonisina

DON
Tossina T2
Zearalenone
Trevor Smith 2003
CAVALLI
1 Inibizione della formazione e
sintesi di proteine, DNA e RNA

 Effetti indiretti sui processi


cellulari

Zearalenone
Alterazione struttura membrane
2  Perossidazione lipidi
 Difese antiossidanti

DON Fumonisina
3 Induzione della morte
cellulare
Nutraceutici, sostanze
antiossidanti..
Concetto di alimentazione come
prevenzione e/o cura (Ippocrate):
Scienza che studia alimenti e
componenti
relazioni con effetto sulla vita
dell’essere vivente
Sostanze naturali che
possono
prevenire o curare
patologie,
migliorare prestazioni.
Estrema biodisponibilità
 Rapidità ed evidenza di azione
Azioni di stimolo metabolico
Messaggi biochimici organo-
specifici
Stimolo di complesse attività
extranutrizionali dei peptidi
bioattivi

2,5

1,5
Natural tocopherol
1
Synthetic tocopherol
0,5

0
Natural tocopherol Synthetic Gansen et al (2003)
tocopherol
STRESS OSSIDATIVO

1
O2-• O2
OH•
Antiossidanti
Radicali
liberi
SRESS OSSIDATIVO

Antiossidanti
Riduzione ingestione,
malassorbimento

RADICALI
Patologie, infezioni,
esercizio fisico LIBERI
CAVALLO - UOMO
Fonti alimentari appropriate!!
Valutare il prodotto
INGREDIENTI ANALISI INTEGRAZIONE
CHIMICA

Materie prime in Contenuto Vitamine e


ordine decrescente principali nutrienti oligoelementi

Cereali o Proteina, lisina.. U.I. mg e g


sottoprodotti?

MARCA INDICAZIONI INGREDIENTI

?! Stato fisiologico Quantità e qualità


Digeribilità
• Valore di un alimento quale apportatore di
principi alimentari: analisi chimica????

• Quota non disponibile eliminata con le feci

• DIGERIBILITA’: PARTE NON ECRETA


CON FECI

•DIGERIBILITA’:
•MAGGIORE FONTE DI VARIAZIONE
QUOTA ENERGETICA ALIMENTI
RICORDARE …..

NON ESISTE UN “CATTIVO”


ALIMENTO

MA

ESISTE UNA “CATTIVA”


GESTIONE DEGLI ALIMENTI!
OBIETTIVI DEGLI ALIMENTI

Rispettare la anatomia e fisiologia digestiva

Rispettare le diverse fasi della vita animale

BILANCIARE apporto nutrizionale al fine di


salvaguardare la sanità e longevità del soggetto!

VALORE DELL’ALIMENTO
Qualità alimentare

Grazie!
Benessere animale

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