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Divagazioni_2014-05-14

Circa le 9 e 30, un giovane amico mi scrive segnalandomi questo, così mi informo e cerco in rete
Gilgameš. Il Wiki è eccezionalmente nutrito, sapevo appena che si trattasse di un poema epico.
Vaghi ricordi affiorano. Do un’occhiata alla voce di disambiguazione, Gilgamesh, e lascio perdere.
Torno all’altra voce, sarei tentato ma desisto, ho altre priorità. Ma la tentazione è forte, posso non
dare un’occhiata anche alla voce poema epico? Si parla di eroi, l’unico progetto di scrittura forse
meno vago di altri al momento è ancora l’“intorno a Ken”, dunque sarei attirato. Forse dovrei
riflettere sulla mia bulimia cognitiva, cerco il binomio e trovo un po’ di siti. Eccone uno:
http://agati.wordpress.com/2007/04/01/generazione-myspace/, da un blog di Mario Agati
che si intitola ‘dentro e intorno alle tecnologie educative’, il post mi distrae con la citazione di tale
Kevin Roberts, lo cerco, è un CEO della Saatchi & Saatchi, qui un’intervista del Sole24Ore, ho
lavorato per loro tanti anni fa, per la Saatchi, intendo. Ma la bulimia? Poi cercherò anche bulimia
tecnologica. Intanto c’è anche la Carrada qui. Che mi rimanda a un articolo di Nielsen, proprio lui,
Norman.
Ma poco prima ero incappato nell’Interpretazione dei luoghi, sempre inseguendo Kevin Roberts,
qui c’è la parola http://it.wikipedia.org/wiki/Fl%C3%A2neur (flâneur), interessante, potrei farne
qualcosa, catturare un po’ di righe del libro. Ma desisto. Desisto? Torno alla bulimia tecnologica,
anche in inglese, c’è un po’ di roba, a esempio questo su giovani e tecnologia e questo in inglese
sugli eccessi di connessione (li incollo entrambi). E ce n’è tanti.

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