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dantesca e che non possono risalire ad Alberto (in quanto questi non
vi fa ricorso), ma trovano invece riscontro esatto in Tommaso. Come
si vedrà, si tratta in molti casi di elementi che puntellano i passaggi
cardinali dell’esposizione della dottrina, a misura del suo approssi-
marsi al momento critico.
La spiegazione di Stazio, dedicata ai passaggi principali del
processo di generazione dell’anima umana, entra nel vivo al verso
37 e si conclude al verso 108, per una misura complessiva di una
settantina di versi:
Sangue perfetto, che poi non si beve
da l’assetate vene, e si rimane
quasi alimento che di mensa leve,
prende nel core a tutte membra umane
virtute informativa, come quello
ch’a farsi quelle per le vene vane.
Ancor digesto, scende ov’è più bello
tacer che dire; e quindi poscia geme
sovr’altrui sangue in natural vasello.
Ivi s’accoglie l’uno e l’altro insieme,
l’un disposto a patire, e l’altro a fare
per lo perfetto loco onde si preme;
e, giunto lui, comincia ad operare
coagulando prima, e poi avviva
ciò che per sua matera fé constare.
Anima fatta la virtute attiva
qual d’una pianta, in tanto differente,
che questa è in via e quella è già a riva,
tanto ovra poi, che già si move e sente,
come spugno marino; e indi imprende
ad organar le posse ond’è semente.
Or si spiega, figliuolo, or si distende
la virtù ch’è dal cor del generante,
dove natura a tutte membra intende.
Ma come d’animal divegna fante,
non vedi tu ancor: quest’è tal punto,
che più savio di te fé già errante,
24. Tommaso, Summa contra gentiles, II 89, n. 11. Per il testo della Contra
gentiles si fa riferimento a S. Thomae Aquinatis, Liber de veritate catholicae Fidei
contra errores infidelium seu Summa contra Gentiles, t. 2-3, a c. di P. Marc, C. Pera,
P. Caramello, Torino-Roma 1961.
25. Ibid., II 88, n. 3.
«Ma come d’animal divegna fante» 203
tum (…) est animatio fetus» e l’anima razionale «non infunditur nisi
post organisationem», dove il «post organisationem» segna la tappa
conclusiva del processo iniziato con «l’organar le posse», per usare
parole di Dante (v. 57), ovvero con la formazione degli organi delle
diverse facoltà sensitive:
Tertio autem occurrit distinctio organorum, quorum quidem consistentia et
robur est ex nervis et ossibus, circumdantur autem exterius a pelle et carnibus,
unde dicit pelle et carnibus vestisti me, ossibus et nervis compegisti me. Quar-
tum autem est animatio fetus, et praecipue quantum ad animam rationalem
quae non infunditur nisi post organisationem; simul autem cum anima ratio-
nali infunduntur homini divinitus quaedam seminaria virtutum, aliqua quidem
communiter omnibus, aliqua vero specialiter aliquibus secundum quod homi-
nes quidam sunt naturaliter dispositi ad unam virtutem, quidam ad aliam…28.
28. Id., Expositio super Iob ad litteram, cap. 10; per il testo si fa riferimento a
S. Thomae de Aquino, Opera omnia iussu Leonis XIII P. M. edita, t. 26: Expositio
super Iob ad litteram, Ad Sanctae Sabinae, Romae 1965.
29. È il caso, fra gli altri, almeno dell’Ottimo (L’ottimo commento della Di-
vina Commedia, 3 voll., a c. di F. Mazzoni, II) e dell’Anonimo Fiorentino (Com-
mento alla Divina Commedia d’Anonimo Fiorentino del secolo XIV, 3 tomi, a c.
di P. Fanfani, Bologna 1866-1874). Come suggerisce Z. G. Baranski (Le fonti e
l’esegesi medievale della Commedia, in «Per correr miglior acque …» cit., pp.
569-600, alle pp. 571-572), i commenti meriteranno di essere considerati alme-
no quali «“documenti” che aiutano a ricostruire il mondo culturale e gli orizzonti
ideologici di Dante (…), posti alla pari di qualsiasi altro documento originale che
fornisce testimonianze ed elementi relativi alla comprensione del passato», senza
per questo presupporre ch’essi siano portatori di una «testimonianza “oggettiva”» e
unitate intellectus contra averroistas, IV, 87, p. 148). Sul riconoscimento degli esiti
politici dell’averroismo, che pure non produsse mai, probabilmente, una teoria «che
[avesse] per oggetto la polis, la città e la forma della convivenza dei corpi umani»,
si trovano pagine notevolissime in E. Coccia, La trasparenza delle immagini: Aver-
roè e l’averroismo, Milano 2005 (il luogo citato è a p. 185).
31. Tommaso, De unitate intellectus contra averroistas, I 24-26, pp. 76-80.
35. Ibid.