HOBBES

L’etica:
Le sensazioni, come stanno alla base dell’attività conoscitiva, stanno anche alla base dell’attività pratica
(etica o morale). Le sensazioni producono infatti piacere o dolore, che sono fonte di tutte le nostre passioni.
Istinto fondamentale dell’uomo (che Hobbes chiama appetitus) è l’istinto di conservazione, che viene
depresso o eccitato rispettivamente da dolore o piacere, determinando così odio o amore nei confronti
della causa che l’ha provocato. Bene e male sono, dunque, ciò che giova e ciò che nuoce all’individuo; per
ogni individuo il primo bene è la conservazione di sé (l’uomo è un animale il fondamentalmente egoista)
che provoca negli esseri umani una naturale cupidigia, che può essere frenata solo dalla paura della morte.
Strettamente connessa all’etica è la politica, che si può spiegare solo a partire dai princìpi della morale di
Hobbes: poiché lo stato di natura è uno scatenarsi di istinti egoistici in cui “Homo omini lupus” (l’uomo è il
lupo degli altri uomini) è anche uno stato di guerra di tutti contro tutti (bellum ominum contra omnes) per
il possesso dei beni atti a soddisfare i bisogni di ognuno (considerazione pessimistica dell’uomo). Ma tale
stato di guerra aumenta il pericolo di morte: a questo punto la paura, soccorsa dalla ragione, porta l’uomo
a scendere a patti con gli altri uomini, e ad abbandonare la propria pretesa su tutto, a rinunciare a certi
suoi diritti, ha così origine lo stato.
Lo stato ha origine da un patto sociale, ed è, dunque, una convenzione con cui i consociati si obbligano a
trasferire una parte dei loro diritti naturali ad un ente (il sovrano), che assicuri, in virtù del potere
conferitogli, la conservazione e la pace per la comunità.
Partendo da tali premesse, Hobbes si fa fautore di un regime monarchico assoluto, in cui l’individuo cessa
di essere persona e diventa suddito, ed in cui il sovrano è la sola fonte della legge e dell’autorità che può
regolare anche le opinioni e la religione dei singoli individui, in cambio tuttavia egli garantisce sicurezza e
pace.