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ANNO 7 N° 32 – Febbraio 2018

PERIODICO DELLA PICCOLA CASA DELLA DIVINA PROVVIDENZA DI PISA


CON ALCUNI CONTRIBUTI DELLA CASA COTTOLENGO DI FIRENZE

Rimasta sola cresceva il suo figlio Giovanni con l'aiuto dei suoi genitori. Padre Antonio le resta a fianco per coadiuvarla
nell'educazione ma anche per offrire le sue competenze “ professionali “ nell'allestimento dell' Ospedaletto presso la
Parrocchia del Corpus Domini ad opera del canonico Cottolengo e delle sue prime Dame, di cui Marianna è la più
coinvolta; siamo nel 1827. Nelle domeniche, come era già abituata a fare con il marito, continuava a fare visita agli
ammalati negli ospedali di Carità in quello di San Giovanni in Torino. Antonio non ostacola Marianna e intuisce di non
poter tenere a freno la sua vocazione e da adesso agirà sempre di più la “Provvidenza” nella vita di sua figlia. Passano
circa due anni e la salute del signor Pullino va peggiorando e non è più in grado di seguire suo nipote che viene pertanto
alloggiato a Chieri presso il canonico Luigi Anglesio. Marianna accudisce negli anni sia il padre che la madre, fino
all'ultimo giorno su questa terra. Fondamentalmente Marianna è una donna che sa stare da sola, che ama e cerca il
raccoglimento, si circonda di persone con una sensibilità religiosa simile alla sua. Come si vedrà in seguito, tesserà una
profonda e duratura amicizia con i membri della famiglia Cottolengo ed in particolare con la madre del Santo. Intanto il
29 maggio 1818, Cottolengo, viene nominato membro della congregazione dei Preti Teologi del ”Corpus Domini”, si
trasferisce da Bra a Torino dove conosce Marianna. Tra il 1819 e il 1820 Madre Nasi entra nei terz'ordini francescano e
carmelitano consacrando la sua vedovanza a Dio. E' nel corso di questi anni che nelle ore libere dal negozio insieme ad
altre sue due compagne si era impegnata ad accompagnare il viatico presso gli ammalati della sua parrocchia. E questa
stessa pratica, segno di grande amore all'Eucarestia e ai malati, fu stabilita anche nella nascente Piccola Casa in
Valdocco di cui Madre Nasi insieme ad alcune sue Figlie accompagnavano il Cottolengo mentre portava il viatico a
qualche infermo grave dalla parrocchia alla Piccola Casa.

Dicembre è stato un mese ricco di emozioni e novità, sarà che anche il


Natale e le feste hanno contribuito a rendere tutto più bello. Il giorno 12
dicembre sono venuti a trovarci il Padre Generale Don Carmine Arice e
Suor Liviana, per darci un importante annuncio: Don Benny nuovo
direttore della Piccola Casa di Pisa! Per
annunciare questa notizia è stata
celebrata la S. Messa, alla quale vi è
stata una grande e sentita
partecipazione da parte di tutti, ospiti,
volontari e dipendenti. Durante la
celebrazione è stata fatta una sorta di
“ordinazione” per il nuovo incarico
alla direzione.
E’ stato un momento di grande gioia
ma anche di commozione per quanto
riguarda il saluto al nostro “vecchio”
direttore Don Giovanni. Ringraziamo
entrambi per il bel lavoro svolto finora
qui al Cottolengo di Pisa, lavoro svolto
mettendo sempre al primo posto il
benessere degli ospiti e del personale. Inoltre rinnoviamo i nostri più
sinceri auguri a Don Benny, che nonostante tutto rimane sempre il
ragazzo semplice che conosciamo tutti, che ha sempre una parola
buona e un sorriso per i nostri ospiti.
Dicembre è stato per noi un mese veramente carico di emozioni. Dopo il
recital da noi organizzato, e il recital dei ragazzi delle medie Guicciardini,
sono arrivati tra noi il gruppo scout di Livorno che ci ha tenuto compagnia
per tre giorni. Ospitati all’interno della nostra struttura, fin dal mattino ci
allietavano con tante attività. Abbiamo iniziato con un giro di presentazioni
davvero bizzarro:
ognuno dei ragazzi
si è presentato
attraverso i loro
hobby, le loro
passioni, e a noi è
toccato scegliere
ed abbinarle ad
ognuno dei
ragazzi. Avevano
costruito anche una ruota della fortuna per farci vincere ricchi
premi. Al pomeriggio Don Fabio, il loro capo gruppo, ci
deliziava con la celebrazione della messa. Una messa ricca di
canti gioiosi e di parabole che ci hanno arricchito. Alla fine di
questi tre giorni ci hanno donato un piccolo cartellone con
delle foto che per noi ha avuto un grande valore e porteremo con grande gioia ognuno di loro nei nostri cuori. Questa
volta siamo noi a dirvi: “GRAZIE!”. (Giovanna – Animatrice Cottolengo di Firenze)

Nel pomeriggio di domenica 11 febbraio una


cospicua frangia degli ospiti della nostra struttura ha
preso parte alla funzione, celebrata dall’arcivescovo
monSig Giovanni Paolo Benotto per, e con, gli
ammalati.
Sicuramente è da annotare la grande affluenza
all’evento. Era presente tutto il “micro” sistema
pertinente (Croce Rossa Italiana, Caritas, Cavalieri di
Malta...).
Una rappresentanza di prim’ordine da parte delle
autorità e delle istituzione preposte, un corpo
pastorale in gran spolvero ha celebrato una messa
meravigliosa nella splendida cornice del nostro
duomo cittadino, all’ombra della torre pendente,
chiaramente gli ammalati ospiti d’eccezione alla loro
festa. L’importanza politica e sociale di questo evento è stata tangibile per i presenti; la funzione intrinseca è
sicuramente da rintracciare nella forza di un movimento che, unito, marcia verso l’obiettivo palese (ma non
scontato) dell’assistenza agli ammalati, da intendersi tout court. La risonanza esterna di questa
manifestazione è simbolo di presenza ed impegno per la città di Pisa e per la comunità dei cittadini. Il prestigio
artistico e la centralità geografica ne sottolinea l’importanza. Il senso estrinseco.
Impressi nella memoria sono le centinaia di candele che hanno dato luce alla chiesa e alle persone,
abbattendo le diversità e riconoscendosi come fratelli. (Lorenzo C. – S. Civile)
Benita: Siamo arrivati al Duomo, entrando ho trovato tanti amici dell’UNITALSI di Pisa. Insieme abbiamo assistito alla
messa di Padre Benotto, incontrarlo è sempre emozionante, spero che con fervore che venga a trovarci al Cottolengo. È
venuto a salutarmi ed io gli ho risposto “Sono Qua!”.
Vito: Grande emozione, nel partecipare e nel rivedere l’arcivescovo. Lui è un padre molto colto che ti comprende.
Complessivamente una giornata da ricordare.
Giusy: Molto bella la messa, è stata l’occasione per ritrovare Don Sergio Prodi, un padre della mia comunità.
Anche quest’anno per Natale è stato organizzato qualcosa per gli ospiti e le loro famiglie, un occasione per potersi
scambiare e rinnovare gli auguri.
Al Cottolengo di Pisa i nostri ospiti durante le settimane, grazie alla
collaborazione di Cristiano (il nostro volontario musicista), si sono
preparati per l’esibizione canora di Natale. Il pomeriggio è stato
introdotto da un video che raccoglieva i momenti più belli dell’anno
trascorso insieme.
E’ poi partito il
nostro coro
Cottolenghino, che
non ha niente da
invidiare alle voci
del famoso coro
dell’Antoniano.
Sono stati preparati
quattro canti, tra
cui non poteva mancare il tradizionale “Tu scendi dalle Stelle”. Tra un
canto e l’altro i nostri invitati sono stati allietati dalla lettura di alcune
poesie. Al termine
dell’esibizione sono
stati consegnati alla Superiora, Don Giovanni e Don Benny alcuni doni
“artigianali” preparati dagli ospiti durante le attività. La festa si è
conclusa con un rinfresco offertoci dai Cavalieri di Malta, che
approfittiamo per ringraziare. A gennaio, non poteva mancare la
visita della befana, la quale ha organizzato una tombolata per gli
ospiti ricca di piccoli doni.
Befana che non ha mancato di fare una capatina anche al Cottolengo
di Firenze ….
“La Befana vien al Cottolengo con le scarpe tutte rotte, il nasone e
tante calze piene di dolci e regali per i nostri ospiti. La parrocchia di
San Lapo ci ha allietata come tutti gli anni con balli, musica, tanta
gioia e soprattutto ci ha portato la befana!” (Giovanna)

La musica ricopre un ruolo fondamentale all’interno


della nostra quotidianità, come nelle grandi pellicole
hollywoodiane funge da colonna sonora della vita di
ciascun individuo. Questo accade anche alla Piccola
Casa di Pisa.
Al Cottolengo la musica viene vissuta nella sua totalità,
portando a fondo le sue proprietà di socializzazione,
terapiche ed empatiche: crea dei momenti unici ed
irripetibili di connessione tra gli ospiti permettendogli
di vivere un’esperienza che consolida la comunità
cottolenghina, riaprendo le porte della memoria; un
grimaldello contro I’inesorabile scorrere del tempo e
della monotonia. Un sogno ad occhi aperti.
I volontari, risorsa di inestimabile valore per il sistema
Cottolengo, recitano un ruolo cardinale per lo svolgersi di queste attività musicali.
Cristiano, Michele ed il maestro Meozzi portano avanti la loro missione di settimana in
settimana, affrontando la musica da punti di vista diversi e con tecniche altrettanto
diversificate. Il successo è tangibile negli sguardi dei “ragazzi”, nel fermento dell’attesa di
questi appuntamenti e, non da ultimo riesce ad accumunare tutti gli ospiti. Si può ballare,
cantare o anche solo ascoltare. Non importa purché ci faccia vivere, insieme. Musica
maestro! (Lorenzo C. – Servizio Civile)
Arrivederci prof!
All’inizio di febbraio, è venuto a mancare un nostro ospite Polenta al pomodoro
del Cottolengo di Pisa, Vinicio. Vinicio era un esule
dell’Istria e a Pisa aveva messo radici. La sua più grande Ingredienti per la polenta:
passione era la matematica, la quale l’ha portato a Acqua, farina gialla, sale
intraprendere gli studi nelle Scienze Matematiche, infatti è
stato uno studente brillante presso la normale di Pisa grazie Ingredienti per la salsa:
alla quale ha conseguito la laurea in matematica Pomodori maturi, cipolla da tritare, sale, olio
all’università, successivamente è passato alla cattedra di
geometria all’Università di Genova e poi a Pisa. Grazie al Procedimento:
suo intenso lavoro è stato autore di più di 100 pubblicazioni Mettere l’acqua al fuoco con il sale in una pentola di
in libri, articoli e rapporti scientifici di importanza rame o in alluminio. Aggiungere la farina di mais e girare
internazionale. Il suo impegno e dedizione l’ha portato ad senza far venire i “palloccoli” per 40 minuti circa.
essere il presidente della Commissione Italiana per Lasciarla freddare ma non troppo. Quando è freddata un
l’insegnamento della matematica e presidente dell’Unione po’ la metti in un tovagliolo sul tavolo. Successivamente
Matematica Italiana. I suoi studi lo hanno portato anche prendi la cipolla e la triti in piccoli pezzi, fai cuocere con
nelle più prestigiose università estere, come Munster o olio e basilico, poi aggiungi il pomodoro. Lasci cuocere
Statunitensi. Infine nel 1974 ritornò all’Università di Pisa, fino a quando non è abbastanza saporito. Alla fine
dove rimarrà fino al suo pensionamento. servire nel piatto con il sugo di pomodoro, buon
Arrivederci professor Vinicio! (Stanislav) appetito! (Ida e Diva)

E dopo l’entusiasmo e il successo del nostro recital di Natale,


i ragazzi delle scuole medie Guicciardini sono venuti a
trovarci intrattenendoci con uno spettacolo musicale
interamente preparato per noi con cura e amore. Ogni
ragazzo ha dimostrato sul palco le proprie abilità
interscambiandosi e suonando qualsiasi strumento a loro
disposizione.
E’ stato un
grande
momento di
condivisione,
ed è per
questo che per
ringraziarli abbiamo voluti omaggiarli di un piccolo assaggio di alcuni dei
brani che avevamo preparato per la nostra recita. Questo è il bello del
Natale, la magia che si nasconde dietro ad un piccolo gesto, forse
dovremmo imparare ad essere più buoni e generosi verso gli altri, tutti i
giorni, ma siamo anche sicuri che queste nuove generazioni siano il buon
inizio che ci aspettavamo. (Giovanna – Animatrice Cottolengo di Firenze)

PENSIERO RELIGIOSO
Ogni tappa del nostro cammino sia come una
Pro manoscritto – circolare interna
“stazione quaresimale” in cui allenarci a
Redazione: Via Mazzini 61, 56125 Pisa
riconoscere nel volto dei fratelli i tratti del volto di
Tel. 050 23709 – Fax 050 20354
Email: cottopisanews@gmail.com
Cristo. E questa sarà la nostra vera missione:
http://assistenza.cottolengo.org/index.php lasciarci evangelizzare dai fratelli per evangelizzare
Il giornalino è consultabile nella pagina di Pisa da fratelli.
Quaranta giorni per imparare ad amare di più!
Buon pellegrinaggio verso la Pasqua.

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