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fj DE Ds = Let ARIE ANTICHE Raccolte ed elaborate da A. PARISOTTI (in tre volumi) Serene COLLEZIONE COMPLETA/VOL. 1 30 ARTE a una voce per canto ¢ pianoforte RICORDI eed Ma ere Drees HARA, CARISSIMI G. 6. CESTI M. A. LEGRENZI 6. INDICE + Vittoria, vittoria! + Intorno all’idol mio. 4 Che fiero costume BONONCINT G. M. = Dely pitt @ me non v'ascondete SCARLATTI A. ‘VIVALDI A. LOTTI A, CALDARA A. SCARLATTI D. HANDEL G. F. MARCELLO B. LEO L. PERGOLESI G. B. GLUCK JOMMELLI N. TRAETTA T. PICCINNI PAISIELLO 6. MARTINI J. P. =O cessate di piagarmi Se Florindo ® jedele Son tutta duolo Spesso vibra per suo gioco. Se tu della mia morte Un certo non so che = Pur dicesti, 0 bocea bella = Sebben, crudele Selue amiche Come raggio di sol + Consolati e spera! = Affanni del pensier Ah, mio cor, schernito sei Quella fiamma che m'accende = Dal two sogno luminoso . = Ogni pena pita spietata St + Se tu mami 0 del mio dolee erdor + Chi vuol comprar 130, mio stizzoso Ombra cara, amorosa = Notte, dea del mister + Chi vuol la zingarella DENel cor piit mon mi sento =H mio ben quando verré + Piacer d’amor s AREER EBERT CoH Sexeeragsres Loz 107 1g “18 120 125, GIAN GIACOMO CARISSIMI (160s - 1674) Questa collesione di musica antiea non potera, credo, prrnder da miglior punto la sua mossa che comin. ciando dal rare © originale ingegno del Carisimi, che fra i piit grandi maestei del XVIL sevolo fu celebre Se to. I Sucrificin di Jefte e il Giudisio di Salomone, capo ile wuola italiana soguita poi con tanto mirabile sucesso © am- agli alliovi suoi, Alessandro Scarlatti ¢ Mateo Antonio Cesti, E* lavori del genere sero, formarono la pia delle produzioni di questo autore fevondissimo giaccia dimentica ran pena che la maggior parte polverosi ¢ scorretti manoseritti nelle biblioteche pubbliche, le quali, ricee dun forte nucleo di opere di scienza ¢ letteratura, tengono gli scritti miusicali come povere appendici di nessun conto. Da eid «i fa mulagevole la ricerca, cle condurrebbe 2 welare agli amatori tanti tesori nascosti ¢ vori gioielli dell’arte 1 Carissimii fu nella sua vita artistica assai modesto © non si sa che avesse maggiori onori della nomina a Mla d°Assisi © di quella di 8. Apollinare in Roma. Peraltco il suo ingegno fu grande © grandi furono i soi studi musieali tanto che a lui deve wn gran passo Marte specialmente nel genere degli oratari ¢ delle cantate Fra queste ultime onnoverasi quella che pubblichiamo sulle parole Vittoria, vittoria, E’ un povero int morato che ha spezzato i suoi lacci, i quali sembrano xli dessero gran pena © ne esprime con la pit soave con [a forma pit leggiadra la sua soddisfasione, Questa canzone ha un carattere cosi speciale © spiveate: che diffcilmente potvebhe canfondersi con le altre consimili eomposizioni da camera. Naeque il Carissimi a Marino presso Roma verso il 165 e mori nel 1674. Aleuni biografi lo vogliono nnato a Venezia nel 1582. MARCO ANTONIO CESTI (1618-16692) Fra i seguaci del poverello W'Assisi si annoverd Fra Mare'Antonio da Arezzo nato in quella citta verso il 1618 © morto a Venezia nel 1669, 0 secondo aleuni, a Roma nel 1688. Fu allievo del Carissimi ¢ fra i pit gtandi compositori del XVII secolo. Non impedi Jui Ia cocolla di serivere assai drammi e eantate amor roce, molti madvigali ¢ ariette da camera. Nom pochi manoseritti ci rimangono di questo autore sparsi tuttavia nelle libretie e universalmente dimen: ticati. Fra i molti ho avuto agio di incontrarmi nella Biblioteca della Accademia di Santa Cecilia e nella Chigians di Roma con aloune piecole cantate a tre voei su soggetti romantici,o mitelogiei di pregio assai raro © che un giorno o Valtro vorrei veder pubblicate, Lo stile del Cesti imo, particolarmente mvlodico « affettueso al punto che par quasi sensuale, Queste doti in sommo grado s‘incontrano nella melodia Intorne all'idol mio che fa parte dell’opera Orontéa cseguits nel 1649 e che trovasi nella bella collezione di Carlo Banck, Arion und Gealinge dlteror Tonmeister. Molte altre melodie seritte per earnera dallo stesso autore sopra basso continuo meriterehhero di essere alla Juce porchd imtoressanti pel giro melodica del pati che per I'eleganza della forma, Al Cesti fu maestro di eappella a Firenze sotto Ferdinando III de’ Medici e poi maestro alla cappella di Leopoldo I, Si cree che ponesse in musiea il Pastor fido del Guasini. post GIOVANNI LEGRENZI (1626-1690) Di questo autore mato in quel di Bergamo (a Clusone) nel 1626 © morto a Venezia, dove era maestro di cappella artla basilica di §, Marco, nel 1690, si conoscono diciassette opere teatrali, molte messe, cm Ma questo tiranno con bar_baro inganno, en 26) = Ik __——— | +. GEESE ea et eal ne a Sa Ga # 2, expres. > dole = ~tran_do per gli occhimi fe'so_ spiraiyomman. en.tran—do per gliocchi mi 50248-51 decres. 12 Tempo F F Che ceu-do de-stino cheun cie-co bambi-no con I! Tempo ha == oes SF « boc.ca di latte si fac.cia stimar. si fac.cia stima rn ores, > ca 3 af col canto 50248-51 “ GIOVANNI MARIA BONONCINI asio-1628) DEH, PIU A ME NON V’ASCONDETE h pil a me non v'ascondete uci vaghe del mio sol "Con svetarvi, se voi siete, # voi potete far quest’aima fuor di duol Laronerro dz 40 piotce CANTO Deh pit a me non viascon_ 4.40 Larcuerro P dolce _ ee dete uci va_ghe del mio sol, 0248-51 luci va-ghe del mio sol, ~ ghe ——= > = sol. a tempo a = p dolce = siete, voi po — te_te far que_st’al_ma fuor di duol, sy = te _ te farquest'almafuor di duol, far quest'almafuor di duol. —_ —— fF —= == 0248-51 del mio Deh pitta me non v'asconde-te deh pili a me non v’asconde_te I Iusci va ~ ghe del mio sol, molto rit, - ghe del mio sol. ST wel canto | P 50248-51 a a Ie on tuci va_ghedel mio luci va-ghedel mio lu.ci va - ghe del mio ALESSANDRO SCARLATTI aveo-1225 xo CESSATE DI PIAGARMI cessate di piagarmi F © fasciatemi morir. 7 Luci ingrate — dispietate pit del geto, pitt det marmi fredde e sorde ai miei martir. O cessate di piagarmi 0 lasciatemi morir. d.2800¢-2 50 ANDANTF con MOTO ——==zIXn CANTO : pia.gar — mi, d.:80ed.250 ANDaNTe i RF con oro P sempre legato ————————— lascia . te-mi mori, lascia - te. mi morir. you 2] eres. vinf. septs le Lu- -Cin-gra - te, dis - pie-ta. -te, I~ —clin-gra- -te, RG | 50248~ 51 ti en fred - dee sor _ dea’ fred ~ dee sor dea’ miei mar-tir Af dolente ed appassionato cessa- te con dolore e ritenuto assaé morir. © lascia _ te. mi lascia.te_ mi mocrir, La seconde volto miolto ritennto 0248-51 dua!” exazt0s0 ALESSANDRO SCARLATTI asso-te5 sya LORINDO E FEDELE BDle Florindo & fedete "io m’innamorero. Potra ben I'arco tendere il faretrato arcier, ch'io mi saprd difendere da un guardo lusinghier, Preghi, pianti, querete io non ascolterd, ma se sara fedele io m'innamorerd. dewe Moderato assai CANTOp Se Flo — dele io m'in.na _ more. . ~ tin-do® fe - = se Flo - - rin-doé fe ~ de-le > fe -de_le Flo-rin - do min “ha mo-re ~ 50248-51 ia ba al — Pi hi ach ly i = = ?, 2 pe ee [Pinte me eR aS | jo m’inna~ mo_re _ - 0, 9 fe. dele Flo_rin ~ do m’in_na_ mo_re_ | Rt pe rall. 765, m’innamo-re - rd, miinnamo_re - ro.. P col canto tmitando la voce FTC G dotee io m'in~na-mo-re ~ rd. be = fee [FP = oy =~ Po.tra__benl'arco ten. dere il —— = chio misaprd di_ fen. dered'un guar ~ do ju sin_ Pen F/R F ps sca _ OOo —= 4! Pre.ghi, _pianti e — con graziq nonascol - te_rd, mae sara fe_de — le, - f e Te io m'innamo - re- 4rd, m'inna_more-ro, minna_more _ rd, jo min- col canto tmitando il canto P se Flo - ~ rin-do® fe — dele ae, 0248-51 Pu ig a a NN Ya mm rin-do® fe _ fe - dele Flo- - dom'in-na_mo-re — ro, ' io m’inna. mo-re _ - 7, se —— m'innamo_re. col conto minnamore _ roca io min _na_mo_re _ rd 0248-51 ALESSANDRO SCARLATTI asso-1725; SON TUTTA DUOLO n tutta duoto, non ho che affanni |) e mi da morte {pena erudel: € per me solo sono tiranni gli astri, la sorte, i numi, il ciel. CANTO con grande espressione Sontutta duo — lo, non ho che affan — ni Lf peste —— penacru.del, pena eru.del mi da mor - te be 50248 - st e mi damor - te Penacrudel, pe-na crucdel: @ tempo so- no ti-ran- _ ni gli acstri, la € per meso _ -1o so_no ti_ran - Nigliastri,la sor_ te, 0248-51 ee ee ee ee ce ce ane nu. mil ciel, i nu_mijl ciel. —= af e mi damor.te — pe.nacrudel, pena cru.del pena cru_del, pe-na crucdel. i Pe [PER ee 50248-51 Pale — de ee 26 ALESSANDRO SCARLATTI avo 1725) SPESSO VIBRA PER SUO GIOCO so vibra per suo gioco Pil bendato pargoletto 2” strat oro in uml petto \ strat di ferro in nobil cor Poi languendo in mezzo al foco del diverso acceso strale er oggetto non eguale questo manca e quel vien men. ALtECRO do=126 E «on grazie CANTO T Spes . so dezr26 + SF marcato ALLEGRO =—— Kn Porat, do-ro inu - pet_to, stral di fer - ro in no_bil co— p ral. 0248-51 =guendo in mez — zo al -gua-le que. _ sto oft SS pe -caque- = Sto man . caequelvienme — $0248-51 ee ee = caque . rit, assaé tee - sto man ~ ca e quel vien me Spes ~ so = S marcato pet-to, stral di fer . atempo 2 Fall, ———~ To inno_bil se — P col canto oe er Cee ee pall. qssai fer ~ roinno_bil-ge= P col canto 0248-51 ALESSANDRO SCARLATTI aseo-1225) 29 33 SE TU DELLA MIA MORTE tu della mia morte ” a questa destra forte la gloria non vuoi dar, dalla ai tuoi lumi, ¢ il dardo— del tuo sguardo sia quello che m'uccida e mi consumi. dizs6 ANDANTE CANTO. della mia mor _ te a que_sta destra fT | - : wet oO P BP -laatuoilu _ mi. j p24 ~51 que.sta de.strafor _ te Ja glo.tianon vuoi dar, rit, con grazie © ildardo del tuo sguardo sia quel.lo che m’uc.ci.da, siaquelloche nue. 50248-51 ~laatuoilu . mi. questa de-strafor — te v -laa'tuoin — 0248-51 ae: rit. col canto SSE i ANTONIO VIVALDI aes.» UN CERTO NON SO CHE In certo non so che mi giunge e passa il cor, pur dolor non é. Se questo fosse amor ¢ nei suo vorace ardor sid posi incauta it pid. Con 010 od affttuoro bx 65 Un cer.to non ‘so 6269 Con sora ed affettuoso col canty a tengo fa ca creke SS che mi giun.gee pas.sail iun.gee pas.sa il P = poco rit, Phi sostenuto uf => == = Un cer-tonon so che, un cer-to non so Pin costemuto . LE? @Q . SE wm # imate ros, Ro DS. nonso che mi pas-sail cor, animato pr Sap 7 pur do. for non é. fa % fa Ae % fhe = que-sto fos-se a - mor 2. nel stio vo-ra.ce ar. ve fe eal conte | #P ‘a lempo 0249-51 —— ne oo A - 5 nel suo vora.ce ardor gi po.siin . cau-ta, po - siil pid! itera eee Ce = Ba, a = questo fos.se a-mor? nel suo Yo.rg)ce ardor... Sogtenuto eipres! _atenpo oe nel suo vora.cear. S 7 s 10ff Sostennto | P ft = | r—_ ‘a tenpo 2 ———= ee = -dor ‘gi? po.siin . cau_ta, po « siil pie, in-cau . tail pid! + i t TF Ga % bi + Ga # pomolto riterd. ty 2 tenpo oes. Un cer-to mon'so che mi giun.gee pas-sa il Co? | - col canto Pa tenpo fa. ae 0249-51 Lf P i i giunge e passa il cor, ep poco rit. Ba Patt sostenudd K ee Un cer-to non so. che, un cer.to non so é& Pit sosternto ; = “ ; —__-|7F_F F io iP 7 L Sa. wt ae FS KETP __@ non so che mi pas-sail cor, —— 65 animato 50249 - St 36 portandy! _f——_ p\77t._ pur dolor non é; mi giun.gee passa il 4 mi giungee passa il cor, ed affettuoso Hlard. Pur do~ lor non é, do~lor non & do-lor 7 ‘col conto oa DF |S ie. Ba, fa # 0249-51 ANTONIO LOTTI «ase7-1210) PUR DICESTI, 0 BOCCA BELLA sie hor cicost,,o nocea bea, eek. quel soave e caro si, che fa tutto il mio piacer. Per onor di sua facella + con un bacio amor t’apri dolce fonte del goder. 4269 ALLEGRETTO GRAZIOSO CANTO > ee ee Pur di - ce-sti;o bocca,bocca bel-la, 0 bocca,bocca bel-la, eT ‘ater SSS ie quel so-a. vee i i che fa tut. to il Ven. in. 50249 - 5 miopia - cer, il mio pia - cer. alempo Ben cantando rit. con gracta ees, molto pee ee Sf == ~0t sti, 0 boc.caboc.ea bella, 0 boc.ca,boc.ca, bel-ia, quel.so-a.'vee aan ¢ 7 * . . Zres.| molto pp vt. col canto SF ~~, ee portando quel so-2 - vee ca - to si, SS —E — = tut.to il mio pia-cer, il _mi-6 pia. cer, [en a hr! wm fa tut. to il 50249-51 rts, nate Coit grasia SoD a7 a= it mio pia - of et = Fer o- nor di sua fa-cel-la con un ba~cidAmor t’a.pri, A * sempre P ba-cioA-mor ta. ‘vocaliscato con grazia BEEEee EEE — PP ge ceeded Pili Sf : 0249-51 Ye a a a i lb — | “tL de dei ™ 12 Teuro on cantando ¢ legato eesti, 0 Boc.ta,boc.ca_bel- ta, 0 a sempre P =——_ + dulce che fa tr_riti mio pia- - cer. "3 ores. molto zit. con grazi Pre e PP rit. col canto} 5024-51 = L, —S= ——,.§ _—= , —_ __——— Boc.caboc.ca bel-ta, quel = tut. fo il miopia - cer, mio a BP con grasia rs portance quel... so-a . vee ca. fo Si, chew... fa tut . to Pia-cer, il mi-6 pia ~ cer, Paint smn. ton prazia ST a SSS pia-cer,. + + Ben (cantando 50249 -5t + Lee ede ee cde ol TT 2 ANTONIO CALDARA «ox: _SEBBEN, CRUDELE mi fai languir, sempre fedele ti voglio amar. Con Ja hinghezza del mio servir la tua fierezza saprd stancar. (dat dramma pastorate “La costanza in amor vince T'inganno,) - Bmore. 0284 ALLEGRETTO GRAzIOSO, CANTO 2) Seb-ben, cru ~ de . + le, mi fai tan. guir,.... sempre fe . | P a eee pa prt eves. sde 2S Ie, sempre fe . dele vo.glio a . mar. | - pho devia Seb-ben, cru. de SS SSN = CCL el Piet. > : ibaa |e g — || ee eee 50249 - St it asia sem.pre fe . de . leti — vo.glio. J, Seb ben, cru-.de. -Je, mi fai tan - guir.. e|7 io ae 7 |. ¥ —— Ve sempre fe _ de - Jeti vo.glio.... amar. Con la tun ~ ghez r * 7 |p rit. assai| del-mio ser ~ vir | 50289°51 Ja tua fie . rez = - - za sa - pré stan mi fai tan guir, : pitt eres. oe sem-pre fe . de. _ Je sem-pre fe . . > | Serer er pitt ore. 4 50249-51 4 ae. Ve see crude - - le, mi fai fan guir,........ sem.pre fe ~ > Seb. ben, wht 7 nit. assaé =e \y ade . leti vogtio. seb-ben, cru - de - -le, mi fai lan. rit. assat FP : ci ast. f Vis = ste : . sempre fe . de - leti/ vo.glio¥a/_ - mar. = 3 r rit, assat © | vit. assaz 50249-5t et ae 46 ANTONIO CALDARA aor-1263, SELVE AMICHE Ive amiche, ombrose piante, fido albergo de! mio core, chiede a voi quest’ alma amante qualche pace al suo dolore. “La costanaa'in amos’ vinge Tinganno,) Axoaxrivo dee P CANTO Sel.ve a-mi.che, J: 69 e ANDANTINO P legatissino e lun po pesante sel.ve a. mi- che, om.bro.se pian . te, x 2 ~ + — ft mig 0 edd e e © fi-doal-ber. go det mio com K 50249-51 | ; { : ber. go del min Goedel mio co wst'almaa-man.te qualche pa-ce, qual.che pa ~ ce al suo do-lo - aN qualche pa - ce 0249-51 a ad ed a al suo do_lo Selve-a-mi.che, ombrose pian.te, = [eet 2 fi. doal.ber. go del mio foal. ber. go del mio co rede mio co. nef). do al-ber tratt, sempre e con grazia Re et fi~ doal.ber - 59249-s1 | | ANTONIO CALDARA «oz-1263) COME RAGGIO DI SOL s'angoscia e si martora. 70 Sosrenvto d= 46 CANTO = ; SS. a Co-me raggio di ds46 == oe s ae co-me raggio di sol pla- -ci-di flut-ti si rie mi.tee se - re = affrett. poco a poco = vPP 2 men-tredel ma-re, men. -tre del ma.re nel pro- 555 FS seesss rr sees affrth oie © poce 50249 - 81 Sf athe val. @ tempo P__ tranguillo -sta As -80. 5 2 fs consi ri. sota. Fare are |F oy col cant oS Ooo — = =e = a vlor gaioe pa-ca-to di conten. to, di gioiaun lab-bro in + fio- ra, === — tht |¢ 2 s88 el sssie HEESEEEIESS piercer a SL _ dime vit. eee slangosciae - = «to Des. 2 shin SEs lessees trot ee a Fer si 'marto = aff. eee e tede 50249-51 Se | E ln vee

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