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INDICE
I ESERCITAZIONE: TESSUTI EPITELIALI DI RIVESTIMENTO 3
Epitelio Pavimentoso Semplice Ia 3
Epitelio Batiprismatico Semplice 2b 3
Epitelio Batiprismatico Pseudostratificato Ja 4
Epitelio Pavimentoso Plurishatificato non Cheratinizzato 4a 5
Epitelio Pavimentoso Pluristratifi cato Cheratin iz,zato S n 5
Passaggio tra gli epiteli della mucosa Esofagea e gaskica 6a
6
Epitelio Polimorfo o di transizioneTa 6
Epitelio polimorfo con cellule distese 80 7
IVESERCITAZIONE 18
TEssllro Nrnvoso 18
Tessuto neryoso dell'apparato Nervoso centrale: Midollo spinale 23c
18
Tessuto nen/oso dell'apparato Nervoso centrale: Enceîalo 24it
19
Goxaor - RrNE 20
Testicolo ed Epididimo 25b 20
Ovara26b 27
Rene 27o 22
v ESERCITAZIONE 23
TESsL'rr Muscorenr 23
Tessuto Muscolare Striato comune 28b
23
Tessuto Muscolare Liscro 29d 24
S.r\-cur - OncaNI EMoPoIETICI - ORGANI LINromr 25
Sangue 30c 25
)Íilza37a 26
Timo 32b 27
I ESERCITAZTONE
Tessuti Epiteliali di Rivestimento
È una trachea tagliata trasversalmente; si distingue l'anello di cartilagine ialina (infatti appare
traslucido con colorazione eoisina-emat.) e la parte membranacea posteriore infroflessa, priva di
cartilagine per facilitare la deglutizione. Epitelio batiprismatico pseudostratiiicato, presenta ciglia
proprie delle vie aerifere, cellule caliciformi mucipare, entrambi preposti alla difesa dell'organismo.
Infatti per queste sue caratteristiche costituisce una trappola per le particelle di pulviscolo inspirate:
le cellule mucipare producono un velo di muco fluido, le cellule cigliate fanno scorrere tale muco
verso la faringe perché sia digerito nello stomaco.
Epitelio Pavimentoso Pluristratificato non Cheratinizzato 4a (Epigtottide)
Cavità della bocca, la zona piìr colorata è la parte epiteliale, epitelio composto. Questo tipo di epitelio
si trova in tutta la bocca, nella vagina, nel naso, dove c'è un potenziale stress meccanico. Le cellule fino
in superficie hanno il nucleq non ci sono cellule morte. È un tessuto molle ed umido, presenta molte
giunzioni, macule o desmosomi. La zona basale non è rettilinea, forma digitazioni con il tessuto
sottostante, il derma, per una migliore adesione.
Verso la base abbiamo un epitelio composto. Di lì in poi l'epitelio comincia a modificarsi in tracheale.
Questo cheratinizzato è un epitelio con ruolo di protezione e resistente a urti meccanici.
6
:
J--
Sulla superficie luminale (in alto) elementi epiteliali di rivestimento (+ scuri) con ampio citoplasma
otticamente quasi vuoto e nucleo in regione basale, sono cellule a secrezione mucosa/ che appare
cromofoba.
In evidenza, aI di sotto della tonaca propria che ospita il corpo e il fondo delle ghiandole rettali, la
muscularis mucosae con cellule muscolari lisce fusiformi.
Connettivo che individua piccole strutture circolari (adenomeri), rispetto a prima abbiamo piìr
metaplasma. Abbiamo elementi cellulari ad escrezione sierosa, mucosa e salina (idroelettrolitica), è
secrezione mista, fatto che si deduce dall'intensa colorazione che pur presenta una leggera variabilità
comatica. Si fa fatica a riconoscere il lume, mentre il dotto escretore è piìr evidente di prima, sotto
8
Tessuti Epiteliali Ghiandolari Endocrini ad organ izzazione Cordonale
13b
10
Ghiandola suffenale 1,4"
Strutture cave non concordanti con le altre, ghiandola con follicoli. La dimensione del follicolo
dipende dal piano di taglio in quanto sono strutture sferidre. Lo spazio tra la colloide ed il follicolo è
un artefatto, quando prepariamo il vetrino la colloide si ritira, altrimenti gli spazi in realtà sarebbero
pieni. I tireociti delimitano queste sfere.
La colloide è una tireoglobulina prodotta dai tireociti, importante deposito di iodio corporeo che si va
a legare alle sostanze prodotte dai tireociti (Ta= triiodotiroxina, Tr= tetraiodotiroxina).
Il follicolo presenta epiteli monostratificati. La tiroide è anche costituita da cellule parafollicolari.
a: colorazione Ematossilina-Eosina
b: colorazione Mallory-Azan
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È ut'r prelievo di cute. Il connettivo
sotto l'epitelio è derma,
connettivo denso, così definito per
la densità cli fibre collagene
maggiore rispetto al lasso.
Troviamo fibre intrecciate, così
disposte per garantire una
maggiore tenuta (colorate cli blu).
Il derma con le fibre intrecciate è
colorato cli blu perché la
colorazione Azan-Mallory attribuisce colore blu alle fibre collagene del metaplasma di tipo3, cli cui
questo tessuto è ricco. Inoltre è evidente il contrasto citoplasma-metaplasma, le cellule sono rosse. In
mezzo vediamo fibroblasti, cellule un po' allungate, le cellule piìr rotondeggianti sono le bianche clel
sangue (granulociti e linfociti). Notiamo anche vasi, annessi cutanei e butbi piliferi, oltre a ghiandole
sudoripare e sebacee, queste ultime sono connesse ai bulbi piliferi, infatti le zone glabre come il palmo
della mano ne sono prive, hanno solo sudoripare.
Di importanza preponderante in questo vetrino sono sicuramente i complessi pilo-sebacei, produzioni
cutanee presenti in tutta la componente dermica del nostro corpo, eccetto le zone glabre del palmo
delle mani e dei piedi, inoltre prive di ghiandole sebacee. In questo caso è possibile vedere la guaina
1'.)
che riveste il pelo, qui tagliata trasversalmente: appare come un complesso circolare, composto da
cellule disposte in modo concentrico, talvolta al centro è visibile il corpo del pelo vero e proprio,
costituito essenzialmente da cheratina e continuamente rinnovato dalle cellule staminali della matricg
poste tra la papilla dermica (porzione piìr profonda) ed il corpo stesso.
La guaina di rivestimento del pelo si trova soltanto nel derma e si può distinguere in intema ed
estema, è comunque di derivazione mesodermica.
13
Tessuto Adiposo Bianco 17b (Ghiandola salivare)
tI
i
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T4
Il tessuto adiposo bruno è presente soprattutto negli animali che vanno in letargo. Essendo il
campione una sezione di colonna vertebrale, vediamo la classica H del midollo spinale.
Quella che ci interessa è la parte rossa granulosa: sono lobuli di tessuto adiposo bruno che si trova
anteriormente alla colonna vertebrale, in posizione ventrale. Questi lobuli contengono tante goccioline
lipidiche; si parla di tessuto adiposo multilobulare, a differenza del bianco che è unilobulare.
L'adiposo bruno è un tessuto ricco di mitocondri ed è dotato di termogenina, grazie alla quale il
metabolismo delle sue cellule non porta alla formazione di ATP, ma soltanto di calore.
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aE-
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Si tratta di un campione
osseo rofuleo, notiamo la
convessità dell'organo. La
parte in basso, compatta è
quella anteriore. La
cartilagine ialina ripresenta
gli aspetti del vetrino
precedente, con piu matrice
amorfa; ritroviamo i gruppi
isogeni, nelle singole
periferie non c'è il
pericondrio. Dove il corpo
osseo è all'interno della
capsula articol are, la
cartilagine articolare non
presenta pericondrio perché
andrebbe a fare attrito nei
movimenti; presenta la
sinovia, liquido sinoviale.
Passaggio da metaplasma
amorfo a struttura fibrosa; si
vedono alcune macchie rosse, anche zone di metaplasma che dovrebbero essere azztrrue sono rosse
per motivi chimici.
Si nota la linea di demarcazione tra cartilagine ialina e osso spugnoso, trabecole ossee
che delimitano
spazi, lacune ossee. Le trabecole si trovano in mezzo ad adiposo bianco. All'interno normalmente
troviamo midollo osseo rosso emopoietico, (normalmente nei corpi vertebrali, nelle epifisi prossirnali
del femore, in altre zone troviamo il midollo giallo).
NB morfologia delle trabecole, si vede stratificazione) lamelle ossee, tessuto lamellare semplice,
multistratificato; non c'è spazio perché le lamelle si dispongono in modo concentrico per formare
l'osteone, invece presente nel tessuto osseo compatto.
t6
Stessa sezione in altra col orazion e 21"c (rotuta)
t7
(4-
Alla periferia notiamo il periostio compatto. Come si orgarúzzano le lamelle? Alla periferia si vedor.:,
le lamelle parallele tra loro, sono lamelle circonferenziali esteme (che percorrono tutta la circonferenz:
estema della diafisi), con tessuto lamellare semplice. Il tessuto osseo primario entro i 4 anni non è be:
orgarrizzato e viene sostituito con queste strutture altamente organizzate.
Si parla di sistema circonferenziale osseo. Piìr all'intemo ho le strutture a lamelle concentriche
osteoni. Nel canale di Havers ho dei vasi e nervi, oltre al rivestimento di endostio.
Gli osteoplasti comunicano con canalicoli che percorrono le lamelle. Se prendiamo dei cilindri, come
gli osteoni, e li awiciniamo, in mezzo rimane dello spazio che in questo caso è riempito dalle lamell:
interstiziali, tessuto che può essere interpretato come residuo di vecchi osteoni rimodellati.
b: colorazione Mallory-Azan
c colorazione Sirius Red-Ematossilina
IV ESERCITAZIONE
Tessuto Nenroso
Tessuto nervoso dell'apparato Nervoso centrale: Midollo Spinale 23c (Neuroni
con zolle del Nissl)
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Nella sostanza bianca troviamo delle fibrg sonagli assoni dei neuroni, che escono dalla sostanza grigia
e si immettono nella bianca, ne percorrono un tratto. Il bianco deriva dal fatto che il prolungamento
del neurone è rivestito da mielina, rivestimento lipidico di colore bianco.
Al centro della farfalla notiamo un buco: è il canale delfependima, prosecuzione delle cavità interne
all'encefalo (ventricoli cerebrat); questo canale è rivestito da ependimociti, epitelio batiprismatico
ciliato, di origine ectodermica.
Delle cellule della nevroglia come gli anteriori della sostanza gÈgSa, ci sono grossi corpi cellulari, i
neuroni somatomotori (o motoneuroni), che escono dalla sostanza grigSa, entrano nella bianca e
giungono ai vari muscoli scheletrici, portando in moto la muscolatura stessa.
Neurone unipolare con corpo stellato, la parte viola: riconosco che è un neurone dalle caratteristiche
peculiari; questa colorazione è specifica per mettere in evidenza i corpi cellulari dei neuroni (coloranti
basici, colore azzttro), che si colorano in presenza di sostanze acide. Di acido nel neurone c'è il RER
(reticolo endoplasmatico rugoso), cL" riempie tutto il corpo cellulare, con forte presenza nel
pirenoforo, qui appare come delle zollg le zolle del Nissl, andre dette sostanza tigroide. La zolla
violacea mette in evidenza il citoplasma basofilo. Queste colorazioni sono importanti per tessuti
stratificati, evidenziano come si distribuiscono le cellule nei vari strati. troltre i corpi cellulari dei
neuroni hanno nucleo sferico, poco colorato in centro, nucleo vescicoloso eucromatico, con cromatina
dispersa, poco colorata. Al centro del nucleo vedo il nucleolo, cellula con intensa sintesi proteica, per
le caratteristiche esaminate. Al contrario nell'assone non è presente RE& di conseguenza non è visibile
con questa colorazione.
I buchi bianchi sono vasi tappezzal da un endotelio.
Questa colorazione è
un'impregnazione argentica (con
balsamo del Canad a, gtallo), si lega ai
microtubuli ed ai microfilamenti dre si
impregnano di sali d'argento (nero).
Questa colorazione mostra poco i
corpi cellulari, ma molto bene la
forma della cellular posso seguire il
percorso dell'assone; si vedono meglio
i dendriti, che sono più corti ma più
spessi degli assoni. Le
palline nere sono artefatti
del preparato. Presenza di
neuroni piramidali (definiti
in base alla forma del
pirenoforo). La retina è
formata da vari strati di
neuroni, è parte di sostanza
grigia, tanto che il nervo
ottico è sostanza bianca
(neuroni bipolari della retina)
19
Gonadi
Testicolo ed 25b (Tubuli seminiferi e canale dell'epididimo)
_1
a
4..
20
Ovaia 26b (Follicoli oofori)
Al momento dell'ovulazione
il follicolo viene rilasciato all'esterno;
quello che rimane del follicolo alla
periferia del follicolo è il corpo luteo, che
continua a produrre progesterone.
Non tutti i follicoli che intraprendono la maturazione la portano a termine: in questi casi si forma un
follicolo atresico (che è andato incontro all'involuzione), che perdono per apoptosi l'oocita, poi le
cellule della granulosa, mentre conservano Ie cellule della teca interna, che aumentano di numero e
dimensione.
2l
Rene 27 a (Ir{efroh€, sezione di rana)
f3.-' ^
a: colorazione Ematossilina-Eosina;
b: colorazione Mallory-Azan;
c: colorazione Kluver-Bartera
d: imprepazione argentica
V ESERCITAZIONE
Tessuti Muscolari
Tessuto Muscolare Striato comune 28b (Fibre muscolari)
24
queste caratteristiche si differenzia dallo striato, non è sotto il controllo della volontà (muscolatura
involontaria), ma è diretta da neuroni viscero-motori, ormoni e mediatori locali.
I muscoli sono diretti dai neuroni, abbiamo unità motrici, cioè un motoneurone comanda un numero
definito di muscoli (le fibre del neurone terminano nella tonaca muscolare). Quando la cellula
muscolare si depolarizza, si contrae e l'impulso si trasmette anche alle cellule adiacenti. Con la gap
junction si trasmette una specie di onda che diffonde la depolarizzazione. Con le contrazioni il viscere
si stringe.
Detto ciò, potremmo pensare che se operiamo una sezione del nervo vagg che appunto presiede
l'attività di questa zona di tessuto, non si dovrebbe piir avere secrezione gastrica. Non è così! La
secrezione c'è ancora (il nervo non ha la regolazione dominante sulla secrezione). C'è una
distribuzione del controllo. Le tonache muscolari sono più d'una, perciò si ha un'azione combinata
deile tonache.
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Milza 31a (Polpa bianca)
La milza è un organo che filtra il sangue e gli antigeni ematici, così come i linfonoCi tiltrano la linfa e
gli antigeni linfatici.
Mostra una capsula awolgente, che emana brevi setti in un corpo di tessuto reticolare Fercorso da una
peculiare rete vascolare e distinto in polpa rossa e polpa bianca. Già a basso rnqranCimento notiamo
due zone di diverso colore.
La zona chiara è la polpa rossa, ha un tessuto reticolare ricco di linfociti, rr,oi.ociti, macrofagi ed
eritrociti provenienti dalla circolazione aperta, vediamo uno stroma di supporto.
La polpa bianca awolge a manicotto le arterie centrali, dove si distingue in rivestimento linfoide
periarteriolare (PALS), corona di linfociti B, zorta marginale perilinfoide penferica. È costituita da
linfocitillinfocitiBraccoltiinfollicoliecelluleAPC:èunazonadoveilru-ocitiBvengonoacontatto
con fantigene dando origine a cellule APC.
La rete vascolare che percorre il tessuto reticolare inizia con le diramazioni Cell'arteria splenica c-he
percorrono i setti dello stroma come arterie trabecolari, le quali si rami-ticano nelle arterie centrali
della polpa bianca, che si ramificano a loro volta in arterie penicillari. \'asta capillarizzazione non
visibile.
Siamo in presenza di una circolazione che porta ad acfllrnulare numerosi entrociti (polpa rossa),
l'altra zona ha manicotti linfoidi.
Si vedono come delle isole che hanno al centro del follicolo (cellule periarteriolari) un'arteria. I nuclei
scuri che entrano nelle arteriole sono linfociti T.
Le cellule che tengono unito il tutto si vedono a livello della polpa rossa, hanno nuclei diversi. I nuclei
tondi sono linfociti, quelli affusolati sono di supporto. Nella polpa rossa si vedono inoltre piccoli setti
di metaplasma, sono i seni venosi.
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Timo 32b (Lobuli timici)
E un alho organo linfoide, non è permanente, dopo l'adolescenza ne rimane solo un residuo adiposo.
Ha una sua capsula ed una struttura globulare, notiamo gli spazi di connettivo.
Il timo mostra due lobi che durante lo sviluppo dapprima si presentano come due cordoni epiteliali
caratlerizzati da una zona centrale, la midollare, rivestita da una periferica, la corticale, entrambe
colonizzate da progenitori T; successivamente assumono l'aspetto di strutture arboriformi, con la
midollare al centro e le propaggini periferiche rivestite dalla corticale. Quando collassano si
trasformano in due corpi solidi, i lobi timici, nei quali sono individuabili i lobuli. I lobuti timici si
distinguono per il centro chiaro e la periferia ssura. La parte piìr scura è la corticale, la pilì chiara la
midollare.
Il parenchima timico comprende gli epiteliociti, dre svolgono l'importante ruolo di rivestimento dei
vasi con giunzioni occludenti che costituiscono la barriera emato-timica/ a scopo proteftivo. A tale
funzione concorre anche la tipologia dei capillari, che sono continui nella zona corticale e discontinui
nella midollare.
br quesforgano i linfociti T acquisiscono la loro capacità di riconoscere il MHC, self da non self.
Nel timo le cellule vengono sottoposte a due tipi di selezione.
Nel parenchima timico è presente un microambiente che opera una selezione positiva (corticale), per
cui i timociti che non riconoscono le molecole del MHC muoiono per apoptosi.
La selezione negativa awiene nella midollare e viene effettuata dalle cellule dendritiche, cellule
stellate in parte residenti in parte provenienti dal midollo osseo: esse fanno sì che soprawivano solo i
timociti che riconoscono e tollerano gli antigeni self legati alle loro molecole MHC.
Le cellule del timo non linfocitarie svolgono un'azione di regolazione, selezionano spontaneamente le
cellule dei macrofagi. Finita la selezione abbiamo cellule T specifiche che aggrediscono le strutture
non self.
Il nostro organismo comprende anche la produzione di anticorpi che vanno contro strutture self,
senza che ciò debba essete considerato patologico, anzi, il contrario sarebbe patologico, in quanto non
verrebbero eliminate le cellule danneggiate. Una condizione patologica di anticorpi che attaccano
strutture self è quella delle malattie autoimmuni.
Le cellule APC espongono fantigene vicino ad un complesso di istocompatibilità self, se ci sono
meccanismi anomali, le nostre cellule T attaccano strutture nostre non infettate, es. sclerosi multipla.
a: colorazione Ematossilina-Eosina
b: colorazione Mallory-Azan
c colorazione May-Grumwald-Giensa
d: colorazione P.as. con Ematossilina
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