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Esame di ANALISI MATEMATICA I - 28 Gennaio 2016, ore 17:30

Esercizio 1. (8 punti) Si consideri la funzione


p p
f (x) = 2 + 1 − |x| − arcsin 1 − |x|

(a) Determinare il dominio di f , e le sue eventuali simmetrie.

(b) Studiare la continuità di f nel suo dominio.


(c) Calcolare la derivata di f e determinarne i punti di non derivabilità, specificandone il tipo.
(d) Determinare gli intervalli di monotonia di f e i suoi eventuali punti di massimo e di minimo, specificando
se sono locali o assoluti.

(e) Tracciare un grafico qualitativo di f .


(f) Stabilire se esistono delle costanti a, b ∈ R tali che la funzione
(
f (x) x ∈ dom f ∩ (0, +∞)
g(x) =
ax + b x ∈ (0, +∞) \ dom f

sia continua e derivabile in (0, +∞).

Esercizio 2. (5 punti)

(a) Mostrare (esibendo un controesempio) che l’affermazione seguente è falsa:


se la funzione f (x) è strettamente decrescente e strettamente positiva su (0, 1), allora, necessariamente
lim− f (x) > 0.
x→1

(b) Dimostrare che l’affermazione seguente invece è vera:


se la funzione f (x) è crescente su (0, 1], allora limx→1− f (x) ≤ f (1).
(c) Quanto enunciato al punto (b) rimane vero se, nella tesi, si sostituisce il simbolo “≤” con “<”? Motivare
la risposta.
Analisi Matematica I - 28 gennaio 2016, ore 17:30 - Svolgimento Versione A

Esercizio 1
p p
f (x) = 2 + 1 − |x| − arcsin 1 − |x|

p
(a) dom(f ) = {x ∈ R | 1 − |x| ≥ 0, −1 ≤ 1 − |x| ≤ 1} = [−1, 1]. Quindi dom(f ) = [−1, 1] .

f (−x) = f (x) da cui f è pari

(b) La funzione f è continua in tutto il dominio perché composizione e somma algebrica di funzioni continue.
(c) Derivata di f : poiché f è pari, calcoliamo la derivata per x ∈ (0, 1):
√ √
f (x) = 2 + 1 − x − arcsin 1 − x se 0 ≤ x ≤ 1
1
Ricordando che D(arcsin x) = √ , applicando il teorema della derivata della funzione composta
1 − x2
otteniamo che per 0 < x < 1
−1 1 −1 1 1
f 0 (x) = √ −q √ √ =− √ + √ √
2 1−x 1 − ( 1 − x)2 2 1 − x 2 1 − x 2 1 − x x

Ora dato che f è pari avremo che la derivata f 0 è una funzione dispari, quindi per calcolare la derivata
nell’intervallo (−1, 0) usiamo la formula f 0 (x) = −f 0 (−x) e otteniamo
!
0 1 1
f (x) = − − p + p √ se − 1 < x < 0
2 1 − (−x) 2 1 − (−x) −x

e quindi, mettendo tutto assieme, otteniamo che la derivata di f (x) è


 
1 1


 √ √ − 1 se 0 < x < 1
2 1 − x
 x
f 0 (x) =  
 1 1
 √ 1− √ se − 1 < x < 0


2 1+x −x
 
1 1
Punti di non derivabilità: osserviamo che lim+ f 0 (x) = − 1 = +∞ e dalla simmetria di f segue
x→0 2 0+
0 0
f− (0) = −f+ (0) = −∞, da cui x = 0 è un punto di non derivabilità di tipo cuspide
Osserviamo anche che
  √
0 1 1 1 1− x
f− (1) = lim− √ √ − 1 = lim √ √
x→1 2 1 − x x x→1− 2 x 1−x

t=1−x 1− 1+t 1 − 1 − t/2 + o(t)
= lim+ √ √ = lim+ √ √ =0
t→0 2 t 1 + t t→0 2 t + o( t)

0 0
cioè f− (1) = 0 e allora segue anche f+ (−1) = 0 .

(d) Segno di f 0 : basta studiare il caso x ∈ (0, 1):


√ √
f 0 (x) ≥ 0 ⇔ 1 − x ≥ 0 ∧ x ∈ (0, 1) ⇔ x ≤ 1 ∧ x ∈ (0, 1) ⇔ x ∈ (0, 1)

Dal teorema sul segno di f 0 e monotonia di f otteniamo che


f è strettamente decrescente su [−1, 0]
f è strettamente crescente su [0, 1].
Punti di massimo/minimo: x = 0 punto di minimo assoluto per f
x = 1 e x = −1 punti di massimo assoluto per f
(e) Grafico qualitativo di f :

π
3− 2

−1 1 x

(f) Sia ( (
f (x) x ∈ dom f ∩ (0, +∞) f (x) se 0 < x ≤ 1
g(x) = =
ax + b x ∈ (0, +∞) \ dom f ax + b se x > 1.
Per come è definita avremo che g è una funzione continua e derivabile per ogni x ∈ (0, 1) ∪ (1, +∞), per
cui resta da studiare cosa succede in x = 1. Si avrà che g è continua e derivabile in (0, +∞) se e solo se g
è continua e derivabile in x = 1.
Continuità in x = 1: lim+ g(x) = a + b = f (1) se e solo se a + b = 2
x→1
0 0 0
Derivabilità in x = 1: g− (1) = f− (1) = 0, g+ (1) = a, quindi g è derivabile in x = 1 se e solo se a = 0 e
b = 2.
Riassumendo, g è continua e derivabile in (0, +∞) se e solo se a = 0 e b = 2

1 x

Esercizio 2

(a) Controesempio: f (x) = 1 − x Allora f : (0, 1) → R è strettamente positiva e strettamente decrescente,


ma lim− f (x) = 0
x→1

(b) Dimostrazione: f crescente su (0, 1] =⇒ f (x) ≤ f (1) per ogni x ∈ (0, 1), o anche f (x) − f (1) ≤ 0 per
ogni x ∈ (0, 1).
Per il Teorema della Permanenza del Segno segue che lim (f (x) − f (1)) ≤ 0, cioè la tesi.
x→1−
[Si può osservare che il limite esiste certamente, per il Teorema sul limite delle funzioni monotone]
[Notiamo che f potrebbe avere una discontinuità di tipo salto in x = 1, per cui non sempre f (1) è il valore
del limite]

(c) Falso
Controesempio f (x) = x: è definita e crescente su (0, 1] ma è falso che

lim f (x) < f (1).


x→1−

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