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Esame di ANALISI MATEMATICA I - 30 Gennaio 2015, Turno 2

ESERCIZIO 1. (8 punti) Sia data la funzione


1
f (x) = x2 + x + log |x + 3|.
2
1. Determinarne il dominio, limiti agli estremi del dominio ed eventuali asintoti.

Imponendo che l’argomento del logaritmo sia positivo, si ottiene domf = R \ { 3}.
I limiti agli estremi del dominio sono
✓ ◆
2 1
lim f (x) = lim x + o(1) = +1 ; lim f (x) = 1.
x!±1 x!±1 2 x! 3±

Quindi, la retta x = 3 è un asintoto verticale (completo) della funzione. Essendo


f (x) ⇣x ⌘
lim = lim + 1 + o(1) = ±1 ,
x!±1 x x!±1 2

la funzione non ammette asintoti obliqui (destro o sinistro).

2. Determinarne intervalli di monotonia ed eventuali punti di massimo e minimo.

Si ha
1 (x + 2)2
f 0 (x) = x+1+ = >0 () x> 3 e f 0 (x) = 0 () x= 2.
x+3 x+3
Da cui si conclude che f è decrescente (strettamente) in ( 1, 3) e crescente (stretta-
mente) in ( 3, +1).
I punti di estremo di una funzione vanno cercati tra i punti stazionari, gli eventuali punti
di non derivabilità della funzione e gli estremi del dominio. L’unico punto stazionario
di f è x = 2 e non esistono punti di non derivabilità. Dal segno della derivata prima
si deduce che x = 2 non è un punto di estremo. Inoltre, dal punto 1., la funzione è
inferiormente e superiormente illimitata, ne concludiamo che f non ammette punti di
massimo/minimo relativi o assoluti.

3. Determinarne intervalli di concavità e convessità ed eventuali punti di flesso.

Si ha
(x + 2)(x + 4)
f 00 (x) = 0 () x 4ox 2.
(x + 3)2
Da cui, f è convessa in ( 1, 4) e ( 2, +1); concava in ( 4, 3) e ( 3, 2). In parti-
colare, x = 4 è un punto di flesso discendente e x = 2 è un punto di flesso a tangente
orizzontale ascendente.
4. Disegnarne un grafico qualitativo.

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-6 -4 -2 2 4

-5

5. Stabilire se la funzione g(x) = arctan f (x) è prolungabile per continuità in x = 3,


motivando la risposta.

Essendo f continua in R\{ 3}, per composizione, g è continua in R\{ 3}. Dal momento
che

lim ± g(x) = ,
x! 3 2
si ha che x = 3 è un punto di discontinuità eliminabile per g. Quindi, g risulta essere
prolungabile per continuità in x = 3 e il prolungamento per continuità di g è definito
come segue ⇢
g(x) se x 6= 3
ge(x) := ⇡
2
se x = 3 .

Esercizio 2. (5 punti)

1. Enunciare il Teorema di Rolle.

Si veda il libro di teoria.

2. Sia f : R ! R una funzione di classe C 2 , tale che l’equazione f (x) = 5x + 13 abbia


almeno tre soluzioni reali distinte. Dimostrare che esiste almeno un punto c 2 R tale che
f 00 (c) = 0.

Definiamo la funzione ausiliaria h : R ! R, h(x) := f (x) 5x 13. Per ipotesi, h è di


classe C 2 ed esistono x1 < x2 < x3 tali che h(x1 ) = h(x2 ) = h(x3 ) = 0. Applicando il
Teorema di Rolle ad h negli intervalli [x1 , x2 ] e [x2 , x3 ], si deduce che esistono a 2 (x1 , x2 )
e b 2 (x2 , x3 ) tali che h0 (a) = 0 = h0 (b). Possiamo allora applicare il Teorema di Rolle
alla funzione h0 2 C 1 (R) nell’intervallo [a, b], da cui esiste c 2 (a, b) tale che h00 (c) = 0.
Essendo h00 (x) = f 00 (x) per ogni x 2 R, segue che f 00 (c) = 0.
3. Illustrare questo risultato con un grafico qualitativo.

Con le stesse notazioni del punto 2, si ha h0 (x) = f 0 (x) 5. Quindi, f 0 (a) = 5 = f 0 (b),
dove 5 è anche il coefficiente angolare della retta y = 5x + 13. Per l’interpretazione
geometrica, si veda il grafico sotto.

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a 0.5 c 1.0 b 1.5 2.0

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