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CARTA DELLA TERRA

Carta della Terra

La stesura della Carta della Terra ha implicato il più coinvolgente processo partecipativo mai associato
alla creazione di una dichiarazione internazionale. Questo processo è la risorsa primaria della sua
legittimità come struttura etica principale. La legittimità del documento è stata ulteriormente rafforzata
dal sostegno di oltre 4.800 organizzazioni, che includono molti governi e organismi internazionali.

Breve storia dell'Iniziativa della Carta della Terra

La Carta della Terra è una dichiarazione di principi etici fondamentali per la costruzione di una società
globale giusta, sostenibile e pacifica nel 21° secolo. La Carta si propone di ispirare in tutti i popoli un
nuovo sentimento d’interdipendenza globale e di responsabilità condivisa per il benessere di tutta la
famiglia umana, della grande comunità della vita e delle generazioni future. (Dalla prefazione alla Carta
della Terra)

La Carta della Terra è il prodotto di un dialogo decennale, mondiale, interculturale su obiettivi e valori
comuni. Questo processo, che ha implicato la più aperta e partecipata fase di consultazione mai associata
alla stesura di un documento internazionale, ù la principale fonte di legittimazione della Carta della Terra
come guida etica.

I. Origini della Carta della Terra

Tra le molte raccomandazioni contenute in "Our Common Future" (1987), il rapporto della Commissione
Mondiale Ambiente e Sviluppo (WCED) c'è il richiamo a una "Dichiarazione Universale sulla Protezione
Ambientale e sullo Sviluppo Sostenibile" nella forma di una "nuova carta" che contenga principi che
accompagnino le nazioni nella transizione verso lo sviluppo sostenibile.
Basandosi su questa raccomandazione, Maurice F. Strong, segretario generale del Summit della
Terra di Rio de Janeiro (Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo, 1992),
propose nel 1990 che l'incontro abbozzasse e adottasse una Carta della Terra. Le consultazioni
intergovernative furono tenute durante la fase preliminare del Summit sulla Terra di Rio, ma non è stato
possibile raggiungere un accordo intergovernativo circa i principi della Carta della Terra. La Dichiarazione
di Rio, che è stata rilasciata nel corso del summit, contiene una considerevole serie di principi, ma è
evasiva circa l' implicita prospettiva etica che molta gente auspicava di trovare nella Carta della Terra.

Perciò, nel 1994, Maurice Strong, responsabile del Consiglio della Terra, si accordò con Mikhail
Gorbachev, nella sua funzione di presidente di Green Cross International, per varare una
nuova iniziativa della Carta della Terra. Furono Jim McNeill, segretario generale del WCED, la regina
Beatrice e il primo ministro dei Paesi Bassi, Ruud Lubbers, a mettere in contatto Strong e Gorbachev. Il
governo olandese si occupò del supporto finanziario iniziale. Il piano era quello di condurre il progetto
come iniziativa della società civile e abbozzare un documento che articolasse il consenso che si stava
creando nella società civile globale sui valori e i principi per un futuro sostenibile.

L'ambasciatore d'Algeria Mohamed Sahnoun operò nel 1995 come primo direttore esecutivo del progetto
Carta della Terra, un nuovo processo di dialogo internazionale e ricerca in materia di etica ambientale,
sviluppo sostenibile e legislazione internazionale
Fu istituito un segretariato della Carta della Terra durante il Consiglio della Terra in Costa Rica,
sotto il coordinamento del direttore esecutivo del Consiglio della Terra, Maximo Kalaw
(Filippine).
Nel 1996 Mirian Vilela (Brasile) divenne coordinatore delle attività della Carta della Terra
presso il Consiglio della Terra.
Verso la fine del 1996 venne costituita una Commissione Carta della Terra per dirigere la fase di stesura.
Venne coordinata da Strong e Gorbachev e incluse un gruppo di 23 eminenti personalità provenienti dalle
principali regioni del mondo. La Commissione invitò Steven C. Rockefeller, professore statunitense di

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religione ed etica, a presiedere e formare un comitato preliminare internazionale. Il processo di stesura,
che cominciò nel gennaio 1997, richiese tre anni.

Centinaia di organizzazioni e migliaia di singoli individui parteciparono alla creazione della Carta della
Terra. Furono costituiti 45 comitati nazionali Carta della Terra. I dibattiti sulla Carta della Terra si
svolsero in tutto il mondo e su internet e importanti conferenze regionali vennero tenute in Asia, Africa,
America Centrale e America del Sud, Stati Uniti ed Europa. Le idee e i valori della Carta della Terra
rispecchiano l'influenza di una grande varietà di correnti intellettuali e movimenti sociali. Comprendono la
saggezza delle religioni mondiali, la grande tradizione filosofica e il nuovo approccio scientifico sul mondo,
ispirato, tra le altre discipline, dallo studio del cosmo e dall'ecologia. La Carta della Terra dovrebbe essere
vista come un prodotto del movimento etico globale che ispirò la Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani e ottenne un profondo consenso negli Anni Novanta. Il comitato di stesura lavorò a stretto
contatto con la Commissione di Legislazione Ambientale dell'IUCN e riesaminò accuratamente tutti i
disegni di legge internazionali e oltre 200 proposte di legge a iniziativa popolare. La Carta della Terra si
fonda sulla legislazione ambientale internazionale e sullo sviluppo sostenibile e approfondisce tali materie.
Essa rispecchia gli interessi e le aspirazioni espressi nel corso dei sette incontri delle Nazioni Unite,
tenutisi negli Anni Novanta, su ambiente, diritti umani, popolazione mondiale, bambini, donne, sviluppo
sociale e urbanistica. Essa riconosce l'importanza della crescita della partecipazione democratica alle
decisioni per lo sviluppo umano e la protezione ambientale.

Il testo finale della Carta della Terra, che venne approvato nel corso di un meeting della
Commissione presso il quartier generale dell'UNESCO, a Parigi, nel 2000, contiene una
prefazione, 16 principi fondamentali, 61 articoli e una conclusione intitolata "Uno sguardo al
futuro".
La prefazione afferma che "siamo un’unica famiglia umana e una comunità della Terra con un destino
comune" e la Carta della Terra esorta ognuno a riconoscere la propria comune responsabilità, secondo le
proprie inclinazioni e capacità, per il benessere dell'intera famiglia umana, importante luogo di vita
comunitaria, e delle future generazioni. Riconoscendo le interrelazioni tra le questioni ambientali,
economiche, sociali e culturali dell'umanità, la Carta della Terra presenta una struttura etica integrata. I
titoli delle quattro sezioni nelle quali sono suddivisi i principi ne indicano la lungimiranza: I. Rispetto e
cura per la comunità della vita; II: Integrità ecologica; III: Giustizia sociale ed economica; IV:
Democrazia, non-violenza e pace. La Carta della Terra identifica un numero di atteggiamenti spirituali
profondamente condivisi che culminano in una visione di pace e nella gioiosa celebrazione della vita. Tra
il 23-26 luglio 1998 a Monza, Milano – Italia ebbe luogo uno dei piu importanti momenti di sviluppo della
carta della terra mediante l’incontro per la prima pace mondialà.

II. L'Iniziativa della Carta della Terra, 2000–2005

Una seconda fase dell’iniziativa della Carta della Terra iniziò con il varo ufficiale del documento al Peace
Palace, a The Hague, nel giugno del 2000. Dopo questo evento, la Commissione della Carta della Terra
rimise il mandato per la supervisione del progetto e raccolse fondi per la formazione del nuovo Comitato
di Direzione, che incluse, tra gli altri, numerosi membri della Commissione Carta della Terra. La
Commissione conservò l'autorità sul testo della Carta della Terra e i suoi membri continuarono a fornire
suggerimenti e supporto al progetto su una base individuale. Nel 2000 Mirian Vilela fu nominata
direttore esecutivo del Segretariato della Carta della Terra. Nei successivi cinque anni la Carta
della Terra venne tradotta in 40 lingue e approvata da oltre 2500 organizzazioni che
rappresentano gli interessi di centinaia di milioni di persone. Tra le organizzazioni che hanno
aderito alla Carta della Terra ci sono tra gli altri l'UNESCO, l'UICN, il Consiglio Internazionale delle
Iniziative Ambientali Locali (ICLEI) e la Conferenza dei Sindaci degli Stati Uniti. La Carta della Terra
fornisce un'eccellente panoramica degli elementi essenziali dello sviluppo sostenibile e della pace nel
mondo e verrà ampiamente utilizzata come risorsa d'insegnamento nelle scuole e nelle università e come
percorso educativo informale.

Un grosso sforzo è stato compiuto al summit mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg, nel
2002, per assicurare un riconoscimento formale alla Carta della Terra. Durante il summit, leader e capi di
stato e molte NGO presenti rilasciarono pubbliche dichiarazioni a supporto della Carta della Terra. La
versione definitiva della Dichiarazione di Johannesburg non include un esplicito riferimento alla Carta
della Terra. Comunque, essa ne accoglie il tema centrale, quando afferma, riprendendo le parole della
Carta della Terra "noi dichiariamo la nostra responsabilità l'uno verso l'altro, verso la grande comunità
della vita e verso i nostri bambini". Sono in corso trattative per richiedere il riconoscimento formale della
Carta della Terra da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
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Nel 2005 la Carta della Terrà è stata largamente riconosciuta come una dichiarazione di consenso
unanime sul significato di sostenibilità, la sfida e il punto di vista sullo sviluppo sostenibile e i principi
attraverso i quali ottenerlo. Verrà usata come base per i negoziati di pace e come documento di
riferimento nello sviluppo di standard globali e codici etici, come una risorsa per i processi di governo e
legislativi, come strumento per lo sviluppo della comunità e come struttura portante di programmi
educativi sullo sviluppo sostenibile. La Carta ha anche un'importante influenza sul piano d'
implementazione per il decennale delle Nazioni Unite per l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile e l'Earth
Charter International è partner con l'UNESCO per la promozione della ricorrenza.

Nel 2005 il Comitato di Direzione sottopose a revisione strategica i progressi e i punti deboli della Carta
della Terra. Ciò implicò una valutazione interna ed esterna. La valutazione esterna fu condotta da Alan
Atkinson, consulente internazionale nel campo dello sviluppo sostenibile. Le prolungate valutazioni di
Atkinson sul progetto Carta della Terra lo indussero a concludere che molto era stato realizzato tra il
2000 e il 2005 e che il progetto avesse grandi potenzialità e avrebbe dovuto continuare, ma che il suo
futuro successo dipendeva da una migliore riorganizzazione della sua struttura gestionale e un piano
strategico a lungo periodo. Il processo di revisione strategica culminò con una grande conferenza della
Carta della Terra nei Paesi Bassi, che fu ospitata dal Comitato Nazionale Olandese sulla Cooperazione
Internazionale e lo Sviluppo Sostenibile (NCDO) e che radunò insieme più di 400 volontari e leader del
progetto. La decisione del Comitato di Direzione di nominare Alan Atkinson nuovo direttore esecutivo del
Segretariato Carta della Terra fu annunciata nel corso di questa conferenza. Ad Atkinson fu affidata la
responsabilità di gestire il passaggio a una terza fase nel progetto Carta della Terra.

Durante la conferenza olandese, la KIT Publisher di Amsterdam pubblicò un libro scritto da Peter Blaze
Corcoran, Mirian Vilela e Alide Roerink intitolato La Carta della Terra in azione: verso un mondo
sostenibile. Questa pubblicazione contiene 60 saggi di leader e promotori della Carta della Terra in tutto il
mondo e fornisce una esauriente spiegazione sul significato della Carta della Terra e delle sue attività.

III. La Carta della Terra dal 2006 a oggi

Nel 2006 il Segretariato Carta della Terra venne riorganizzato sotto il nome di Earth Charter
International (ECI). È stato formato un nuovo Consiglio Internazionale della Carta della Terra
con 23 membri per sostituire il Comitato di Direzione e soprintendere le linee guida dell'ECI e
lo staff secondario. Steven Rockefeller, Razeena Omar, del Sud Africa, ed Erna Witoelar, dell'Indonesia,
sono stati eletti come co-presidenti del Consiglio dell'ECI. Atkinson ha aperto un nuovo Centro per le
Comunicazioni e la Pianificazione Strategica della Carta della Terra, a Stoccolma, in Svezia. Il precedente
Segretariato della Carta della Terra all'Università per la Pace è stato trasformato nel Centro della Carta
della Terra per l'Educazione per lo Sviluppo Sostenibile e Mirian Vilela ne è divenuta la direttrice. Il
Consiglio dell'ECI ha adottato una nuova missione e posizione ufficiale e, lavorando a stretto contatto con
Atkinson, ha iniziato a sviluppare le nuove strategie e politiche per la terza fase.

I governi nazionali nel tempo iniziarono a diventare sempre più presenti, arrivarono maggiori incarichi
formali per la Carta della Terra. Il ministro brasiliano per l'ambiente stipulò un accordo formale con il
Segretariato dell'ECI e con il Centro per la Difesa dei Diritti Umani di Petròpolis, fondato da Leonardo Boff
e Marcia Miranda, per promuovere la Carta della Terra in ogni settore della società brasiliana. Durante
una celebrazione presidenziale del Giorno della Terra, nel 2007, i ministri dell'educazione e dell'ambiente
del governo messicano resero pubblici gli incarichi per l'uso della Carta della Terra come strumento di
educazione nel sistema scolastico messicano. Altri governi statali e locali istituirono o potenziarono
incarichi pubblici formali per adottare e utilizzare la Carta della Terra, includendo lo Stato del Queensland,
in Australia, la Repubblica del Tatarstan nella Federazione Russa, e città come Calgary (Canada), Monaco
(Germania), Nuova Delhi (India), Oslo (Norvegia), e San Paolo (Brasile).

Durante il 2006 e il 2007, l'approvazione della Carta della Terra interessò 4.600 organizzazioni e il sito
web della Carta della Terra cominciò a sperimentare un sorprendente incremento di visitatori, crescendo
di quasi 100.000 contatti al mese. Furono varati nuovi programmi nella religione e nelle attività
commerciali. Il Comitato dei Giovani della Carta della Terra continuò a espandersi attraverso gruppi
operanti in 23 paesi e con una squadra di 12 giovani eletti come team leader. Il numero degli affiliati alla
Carta della Terra raggiunse le 97 unità in 58 paesi. La carta iniziò ad assumere nuova rilevanza in
questioni politiche come la dimensione globale di problemi quali il cambiamento climatico, che
evidenziarono i nostri legami e la necessità di un'azione collettiva. L'ECI fu invitata a partecipare a una
conferenza internazionale sulla Cooperazione Interculturale e Interreligiosa per la pace organizzata dal
presidente dell'assemblea generale delle Nazioni Unite.

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Come risultato di tre intensi giorni di workshop sulla pianificazione a lungo periodo, guidati da Oscar
Motomura, presso Amana Key, a San Paolo del Brasile, nel 2007, il Consiglio dell'ECI varò una nuova
strategia di decentramento, destinata ad aumentare visibilmente la partecipazione attiva al Comitato
senza la necessità di un'amministrazione centrale estesa. Furono messe a disposizione nuove "Linee
guida" per fornire una struttura cardine e coordinare il meccanismo di questa attività decentralizzata per
promuovere la Carta della Terra e diffondere il suo modello.

Dopo due anni di transizione verso la terza fase del Comitato della Carta della Terra, Alan Atkinson si
dimise da direttore esecutivo dell'ECI alla fine del 2007 per dedicare maggior tempo alle sue attività di
consulente di attività economiche. Egli continua la sua associazione con l'ECI come consigliere. Mirian
Vilela fu designata nuovo direttore esecutivo dell'ECI, e il quartier generale del Segretariato dell'ECI ebbe
di nuovo come base l'Università per la Pace in Costa Rica, insieme con il Centro della Carta della Terra
per l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile. Nel 2007 Erna Witoelar si dimise da co-direttrice e Brendan
Mackey fu eletto al suo posto.

Guardando al futuro, la Carta della Terra continua a crescere nell'ambito internazionale come una fonte di
ispirazione per l'azione, la struttura educativa e come documento normativo non vincolante, così come
anche documento di riferimento per lo sviluppo della politica, della legislazione e degli accordi
internazionali. L'adesione alla Carta della Terra è diventata un procedimento che ha accentuato l'impegno
pratico, includendo l'uso della Carta come uno strumento decentrato. Il potere decentralizzato apre la
strada per una rapida diffusione della Carta della Terra in tutto il mondo. Mantenendo questo approccio, il
Consiglio dell'ECI, durante il suo incontro del maggio 2008, ha adottato un piano strategico di lungo
periodo che implica la creazione di sei task force che inizieranno nuove attività a sostegno della Carta
della Terra nelle aree dell’economia, educazione, media, religione, Nazioni Unite e giovani.

Roumanie

Au cours du Sommet Mondial sur le Développement Durable tenu en 2002, la Roumanie fut l’un des huit états
qui inclurent la Charte de la Terre dans leurs allocutions durant les débats officiels. Dans sa déclaration, le
représentant de Roumanie affirma que “la Charte de la Terre proposée offre en plus un soutien moral pour
l’action politique” pour un “engagement renouvelé” en faveur du développement durable.

En 2006, Dr. Mikhaïl Hardau, le Ministre roumain de l’Éducation et de la Recherche, demanda à son personnel
de développer un vaste plan d’action afin d’intégrer les principes de la Charte de la Terre dans le programme
scolaire, en élaborant de nouveaux contenus, objectifs et critères pour l’aptitude des élèves. Ceci contribua à
intégrer les principes de développement durable dans le programme d’études de base national. Ces efforts
furent repris dans le rapport national, lors de la 2ème Réunion du Comité de Direction de l’UNESCO sur
l’Éducation pour le Développement Durable (Education for Sustainable Development - ESD) en décembre 2006
à Genève. Le Ministre de l’Éducation recommanda en particulier “…la promotion de la Charte de la Terre comme
instrument/matériel éducatif, à utiliser dans l’enseignement pré universitaire, en faisant paraître la Charte de la
Terre sur le site Internet du ministère (http://www.edu.ro); le développement d’un programme scolaire sur la
Charte de la Terre par des corps d’inspecteurs d’écoles de comtés; et l’organisation d’activités supplémentaires
au programme d’études au niveau du comté et de l’école, sur base des principes de la Charte de la Terre.”

En 2007, le Ministère offrit des fonds pour des concours scolaires liés aux sujets dans lesquels les principes de
la Charte de la Terre étaient reflétés. Quatre types de concours furent organisés au niveau local, celui du comté
et sur le plan national: interdisciplinaire (“Sciences de la Terre”); civique (“Démocratie et Tolérance,” tel que
basés sur les portefeuilles de l’étudiant); “Petits Ambassadeurs pour l’Environnement;” et écologie (“SOS
Nature”). Parmi les 14 meilleures écoles qui gagnèrent le concours, l’École N13 dans la ville de Stefan cel Mare
fut sélectionnée comme une étude de cas dans la publication conjointe UNESCO-ECI “Bonnes Pratiques dans
l’utilisation de la Charte de la Terre”. Ce cas représente une adaptation réussie des plans ministériaux aux
efforts éducatifs durables.

MINISTERUL EDUCAŢIEI SI CERCETĂRII


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INSPECTORATUL ŞCOLAR JUDEŢEAN CLUJ
Nr.12891/11.12.2006

Către,

Toate Unităţile de Învăţământ,

În atenţia Doamnelor/Domnilor Directori şi a

Coordonatorilor de Proiecte şi Programe Educative

Rezoluţia UNESCO din 2003 precizează că documentul ,,Carta Pământului – Earth


Charter” care conţine principiile fundamentale ale construirii unei societăţi globale
durabile pe baza ideilor de pace şi dreptate, să fie utilizat ca instrument educaţional,
în general, şi cu precădere în contextul Decadei pentru Educaţie pentru Dezvoltare
Durabilă.

Vă informăm că documentul, în limba română şi engleză ,,Carta Pământului”, se


găseşte pe site-ul M.Ed.C. www.edu.ro, la adresele: Noutaţi şi Învăţământ
preuniversitar/Activitaţi educative/Metodologii, repere metodologice, note,
regulamente, instrucţiuni, ghiduri, manuale, criterii, precizari şi vă solicităm:

- să luaţi măsuri, astfel încât, cadrele didactice să cunoască acest document, pentru
informaţii suplimentare referitoare la ,,Carta Pământului ” şi precizari se poate accesa
şi adresa site-ului Centrului pentru Educaţie pentru Dezvoltare Durabilă ,,Carta
Pământului”: www.earthcharter.org

- să recomandaţi colegilor profesori/învăţători elaborarea de C.D.Ş-uri cu tema ,,Carta


Pământului”

- să întreprindeţi acţiuni care se subscriu principiilor susţinute de ,,Carta Pământului ”,


în cadru activităţilor extraşcolare

- să transmiteţi la I.S.J. Cluj informări cu privire la acţiunile derulate la nivelul unităţii


de învăţământ pentru a fi centralizate

- rapoartele centralizatoare se vor realiza pentru fiecare semestru şcolar, conform


modelului:

Nr Activitatea Principiul din Carta Data/perioa Instituţii Nr. elevi


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. desfăşurat Pământului la care da derulării participa participa
cr ă se subscrie activităţii nte nţi
t. acţiunea

De exemplu: II.
Integritatea
Ecologică/8. Să
încurajăm studiul
ecologiei durabile
şi să
promovămliberul
schimb şi aplicarea
lărgită a
cunoştinţelor
dobândite/b. Să
recunoaştem şi
prezervăm
cunoştinţele
tradiţionale şi
înţelepciunea
tuturor culturilor
deoarece ele
contribuie la
protecţia mediului
şi la binele fiinţei
umane.

Se vor colecta şi trimite de asemenea şi dovezi ale acţiunilor (fotografii, filme etc.).
Raportul complet va fi trimis la I.S.J. Cluj sub formă de C.D. Termen: 5 zile de la
terminarea cursurilor.

Inspector Şcolar General Prof. drd. Gheorghina Titiana Zlătior

Insp. activităţi educative, Prof. Daniela Sălăgean

Strategia dell'Earth Charter International e aree di focalizzazione

Obiettivi:

1. Aumentare la consapevolezza mondiale sulla Carta della Terra e promuovere la conoscenza della
sua visione etica.
2. Lavorare per un riconoscimento e un'approvazione ufficiale della Carta della Terra da parte dei
singoli, delle organizzazioni e delle Nazioni Unite.
3. Promuovere l'uso della Carta della Terra come una guida etica e l'implementazione dei suoi
principi nella società civile, nel mondo economico e nei governi.
4. Incoraggiare e sostenere l'uso educativo della Carta della Terra nelle scuole, università, comunità
religiose e in altri settori.
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5. Favorire un riconoscimento e un uso della Carta della Terra come norma a carattere di indirizzo
non vincolante.

Responsabilità decentralizzate

"Responsabilità decentralizzate" è il tema attributo ad una serie di direttive e decisioni politiche assunte
nel 2007. La proposta di una strategia decentralizzata rende possibile la diffusione dell’iniziativa della
Carta della Terra senza gravare sul segretariato centrale della Carta, e permette ad un vasto numero di
iniziative auto-promosse di moltiplicarsi e svilupparsi.

Seguendo queste linee guida, ogni individuo, organizzazione o comunità può fare uso della Carta della
Terra e metterla in pratica nei modi appropriati e commisurati con le proprie capacità e opportunità.

Task Force dell'Iniziativa Carta della Terra

Nel corso del suo terzo incontro annuale nel maggio 2008, il Consiglio Internazionale della Carta della
Terra ha approvato la creazione di sei Task Force come parte di un nuovo piano d'azione basato sul
principio delle responsabilità decentralizzate, destinato a diffondere le attività della Carta nel mondo. Ogni
Task Force si focalizzerà sullo sviluppo di una rete di promozione in una delle seguenti aree:

• Economia
• Educazione
• Media
• Religione
• Nazioni Unite
• Giovani

Queste sei aree sono state individuate per promuovere significative opportunità di utilizzo della Carta
della Terra in modo strategico, e per favorire la diffusione di uno stile di vita sostenibile. In buona parte
di queste sei aree sono già presenti attività e progetti, ed in tutte le aree, inoltre, c'è l'interesse a
diffondere spontaneamente ed organicamente i principi della Carta.

Ciascuna Task Force è stata individuata per operare come una rete di volontari che guiderà iniziative
indipendenti. Il comitato esecutivo del Consiglio dell'ECI approverà le nomine del gruppo dirigente per
ogni Task Force. Il Consiglio dell'ECI esaminerà anche periodicamente il progresso e il lavoro di ogni Task
Force, tuttavia il Consiglio e il Segretariato dell'ECI non dirigeranno e non gestiranno il lavoro delle Task
Force. Il Segretariato fornirà alcuni servizi di base a supporto delle Task Force, e potrà anche avere un
ruolo nell'avanzamento della attività qualora individuasse la competenza e le risorse per essere d'aiuto
come nel caso, ad esempio, dell'educazione. È previsto che i gruppi leader della Task Force includano
individui che non sono membri del Consiglio dell'ECI e che altre organizzazioni forniscano servizi per le
Task Force, contribuendo ulteriormente al concetto di un "segretariato esteso".

Le ragioni della strategia delle responsabilità decentralizzate e della costituzione delle Task Force sono
basate sulla consapevolezza che il Consiglio della Carta della Terra è una rete e non una ONG, una
organizzazione non governativa formalmente registrata. Non sarebbe possibile per il Consiglio della Carta
della Terra espandere la sua influenza nel mondo e realizzare la sua missione se fosse concepito come
un'organizzazione convenzionale in cui tutte le attività sono dirette e controllate da un soggetto, il
Segretariato dell’ECI. Per quello che è l'obiettivo della Carta della Terra sarebbe impossibile, per una
grande ONG, monitorare le attività del Consiglio della Carta della Terra, e il costo e la complessità del
tentativo richiederebbe impegni straordinari. Sarebbe un compito impossibile e un progetto insensato.

Attualmente il Consiglio della Carta della Terra si è sviluppato come rete di centinaia di individui e
organizzazioni che collaborano frequentemente ma altrettanto spesso agiscono indipendentemente. Il
Consiglio dell'ECI stabilisce politiche e strategie per il segretariato internazionale. Il segretariato fornisce
alcuni servizi come la gestione del sito web internazionale e la predisposizione dei materiali informativi e
delle risorse per la documentazione di base. Gli uffici di alcuni membri del Consiglio dell'ECI supportano e
assistono il segretariato e costituiscono di fatto un ufficio “esteso” del segretariato in varie regioni del
mondo.

La leadership di ogni Task Force sarà un gruppo formato di un numero di individui da due a dieci. Lo
scopo di ogni Task Force è quello di catalizzare nuove attività della Carta della Terra e di promuovere una
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forte diffusione della rete della Carta della Terra. Ogni Task Force avvierà il suo lavoro mettendo a fuoco
il contributo distintivo che la Carta della Terra può fornire nella sua area e la nicchia che la Carta della
Terra può approssimativamente riempire. Sarà anche necessario sviluppare un piano di azione di breve e
lunga portata e strategie per realizzare ed attuare questi obiettivi.
La Task Force includerà i volontari dirigenti e prenderà atto delle necessità per implementare i propri
piani, mobilitando le risorse necessarie. Ogni Task Force diventerà una rete autonoma degli ambasciatori
e dei volontari della Carta della Terra.

Come parte di un piano più ampio, il Consiglio dell'ECI ha approvato anche altri due progetti che
prevedono il miglioramento della piattaforma web dell'iniziativa Carta della Terra e la preparazione di
strumenti di comunicazione, inclusi libri, volantini e filmati, richiesti per sostenere l'espansione
dell'iniziativa nelle aree dove sono localizzate le Task Force.
La piattaforma web coinvolgerà i siti internet locali di ogni nazione, nella lingua del luogo. Questi siti web
conterranno le stesse informazioni di base riguardo la Carta della Terra e la sua iniziativa, e si potranno
ulteriormente sviluppare nel contesto locale. Il segretariato fornirà assistenza per i due progetti suddetti.

Il segretariato riporterà sul sito internazionale della Carta della Terra degli articoli periodici sulle attività
delle Task Force e sul progresso dei due progetti relazionati. I soggetti interessati a sostenere l’attività
delle Task Force sono incoraggiati a contattare direttamente il gruppo direttivo.

Linee guida per l'espansione decentralizzata dell’iniziativa della Carta della Terra

L’Earth Charter International incoraggia ciascuno a contribuire agli obiettivi dell’iniziativa della Carta della
Terra. La vostra partecipazione attiva ed il vostro aiuto sono necessari. In questo senso, l'iniziativa Carta
della Terra intende promuovere una attività che sia decentralizzata e che veda la responsabilità dei
singoli, delle comunità e delle organizzazioni.

L’iniziativa Carta della Terra si impegna in questa strategia, per poter continuare a promuovere la Carta
della Terra attraverso processi formali internazionali oltre ad un selezionato numero di progetti. Una
nuova strategia decentralizzata è necessaria perché il segretariato internazionale della Carta della Terra è
in grado di organizzare e dirigere una piccola porzione dell'ampio campo di azioni necessarie per
implementare la visione della Carta della Terra.

Le linee guida presentate sono una risorsa mirata ad aiutare l’attività di coloro i quali operano per
promuovere la Carta della Terra. La proposta delle linee guida ha anche lo scopo di assicurare un indirizzo
per le azioni decentralizzate che promuovono la Carta della Terra, e per far sí che vengano messe in
pratica. Le linee guida sono uno strumento virtuale di coordinamento per l'iniziativa della Carta della
Terra, al fine di favorirne una diffusione che può coinvolgere le azioni di milioni di persone nel mondo.

Le azioni delle linee guida sono indirizzate innanzitutto ai cittadini. Il pieno adempimento di molti dei
principi della Carta della Terra richiederà azioni da parte dei governi, delle imprese, delle comunità, e di
altre organizzazioni. Il ruolo degli individui è però la base del cambiamento per un mondo migliore e i
contributi di tutti, in tutti i settori, sono essenziali.

L'azione indicata nelle linee guida non è rigida e definitiva. Il Consiglio della Carta della Terra revisionerà
periodicamente le linee guida alla luce di ciò che avviene, per poter applicare i principi a differenti regioni
e settori. Il Consiglio accoglierà qualsiasi commento e suggerimento in proposito.

Le Linee Guida:

1. Inizia con la Carta della Terra. Lascia che la Carta della Terra sia la tua guida quando predisponi
dei progetti o stai intraprendendo delle attività, rendi la teoria della Carta una realtà.
2. Tu, un esempio vivente. Sforzati di essere un esempio vivente dello spirito della Carta della Terra,
nella tua vita di tutti i giorni, a casa, al lavoro e nella tua comunità.
3. Responsabilizzati. Agisci e fidati del fatto che tu puoi fare la differenza come individuo e che le
tue attività attireranno le forze di tante altre persone.
4. Cooperazione. Crea il potere del cambiamento costruendo relazioni e collaborazioni con altre
persone, per cercare soluzioni vincenti.
5. Responsabilizza gli altri. Condividi il potere coinvolgendo altre persone con opportunità che
sappiano utilizzare le loro capacità di risolvere i problemi, di prendere decisioni, di relazionarsi in
amicizia e di liberare la creatività umana.
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6. Promuovi il Rispetto e la Comprensione. Sforzati di costruire relazioni di rispetto reciproco e di
fiducia tra gli individui e i gruppi provenienti da differenti culture e comunità, e risolvi le disparità
con il dialogo in modo da giungere all'insegnamento e alla crescita.
7. Facilita l'organizzazione del singolo. Facilita una serie di iniziative ispirate dalla Carta della Terra
senza controllare l'andamento, ma contando solo sulla capacità di gruppi di persone che si
organizzano con chiare proposte etiche e vogliono ottenere risultati positivi.
8. Focalizza l'attenzione alle cause. Focalizza pensieri e azioni alle cause dei problemi principali e
delle sfide dell'umanità, non insistere sui sistemi insostenibili esistenti e che ti scoraggiano dal
raggiungere il tuo scopo.
9. Essere impegnato e flessibile. Devi perseguire il tuo impegno mirando ai principi fondamentali e
tieni presente che i significati adottati per essere vincente consistono nei valori della Carta della
Terra ma devi essere sempre flessibile e innovativo nel decidere i metodi e i concetti in base alle
circostanze.
10. Sii ricco di risorse. Non lasciare che il tuo pensiero e le tue azioni siano dipendenti dal denaro;
usa la tua immaginazione e sii ricco di risorse per far sì che accadano le cose.
11. Usa la tecnologia giudiziosamente. Ricorda che molte persone non hanno accesso alla tecnologia
avanzata, perciò adotta soluzioni appropriate anche per loro quando si risolvono problemi.
12. Proteggi l'integrità della Carta. Quando si presenta la Carta sii fedele al testo originale, e collegala
ai gruppi e agli eventi che si dimostrano aderenti ai suoi valori.

Adesione alla Carta della Terra

L’adesione alla Carta della Terra da parte di singoli o organizzazioni comporta un impegno verso lo spirito
e gli obiettivi del documento. Indica che essi intendono utilizzare la Carta della Terra nei modi più
appropriati secondo le loro necessità. Per esempio, un’organizzazione potrebbe utilizzare il documento
per riesaminare il proprio operato e modificare le proprie attività, per meglio incarnare i principi della
Carta della Terra, e potrebbe integrarla all’interno dei suoi programmi educativi. L’adesione comporta
anche un impegno a operare in favore dell’attuazione dei valori e dei principi della Carta della Terra e la
disponibilità a cooperare con gli altri in questo sforzo. Ci sono molti altri modi attraverso i quali coloro che
sottoscrivono la Carta della Terra possono contribuire a raggiungere gli obiettivi del Comitato Carta della
Terra.

L’approvazione è uno dei modi con cui la Carta della Terra ha ottenuto legittimazione. La legittimazione
della Carta della Terra come struttura portante a livello etico deriva fondamentalmente dal processo
globale inclusivo che ha generato il documento. L’adesione alla Carta della Terra, fin dalla sua ratifica, da
parte di oltre 4800 organizzazioni che rappresentano gli interessi di centinaia di milioni di persone, è un
altro segno della legittimazione della Carta della Terra come strumento etico.

L’adesione alla Carta della Terra è aperta a chiunque e a qualunque istituzione. Il segretariato
internazionale della Carta della Terra compie uno sforzo comune per verificare le adesioni e presuppone
che l’adesione comporti che gli aderenti al documento possano essere pubblicamente identificati come
tali.

Dichiarazione di adesione sul sito web Earth Charter International


L’adesione alla Carta della Terra implica condividere e perseguire il seguente assunto:

“Noi sottoscritti, aderenti alla Carta della Terra, abbracciamo lo spirito e gli obiettivi del documento. Ci
impegniamo a unirci in un’associazione globale per un mondo equo, sostenibile e pacifico e a operare per
la realizzazione dei valori e dei principi della Carta della Terra”.

Peraltro, è previsto che un aderente:

1. Promuova attivamente la Carta della Terra e segua le linee guida.


2. Contribuisca all’iniziativa Carta della Terra e ai progetti che essa ispira, nel modo più appropriato.
3. Trasferisca i principi della Carta della Terra anche nel suo ambiente e nella vita professionale.

Per aderire clicca qui

Alcune organizzazioni che hanno aderito alla Carta della Terra

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African Women’s Development and Communication Network, Kenya
Arab Office for Youth and Environment, Egypt
Associaçao Portuguesa de Educaçao Ambiental - ASPEA, Portugal
Australian Centre for Environmental Law
Bellagio Forum for Sustainable Development
The Club of Budapest
National Council on Environment and Sustainable Development, Portugal
The CORE Trust, United Kingdom
Consejo Estatal de Ecología de Michoacan, Mexico
Council of the Parliament of the World’s Religions
The David Suzuki Foundation, Canada
Development Alternatives, India
Environmental Defense, United States
Forum on Religion and Ecology, United States
Fundación Mundo Sustentable, Mexico
Fundación Valores, Spain
Fundación Cultura de Paz, Spain
The European Environmental Bureau
The Ministries of Environment in the Nations of Brazil, Costa Rica, and Honduras
The Government of Mexico
The Government of the Republic of Niger
Greater Johannesburg Metropolitan Youth Council
The Green Belt Movement, Kenya
Green Cross International
Grupo de los Cien, Mexico
Grupo Xcaret, Mexico
Instituto Paulo Freire, Brazil
Interfaith Center of New York, United States
International Institute for Environment & Development - IIED
International Union for Conservation of Nature - IUCN
Inuit Circumpolar Conference - ICC
The Jane Goodall Institute
Jordanian Hashemite Fund for Human Development
Kehati, Indonesia
LEAD International
Lenting, Indonesia
Local Governments for Sustainability - ICLEI
Millennium NGO Forum (a group of a 1000 NGO’s)
The Ministry of Youth, Egypt
The National Center for Human Rights Education, United States
The National Center for Youth Development, Nigeria
National Committee for International Cooperation and Sustainable Development, Netherlands
National University, Costa Rica
National Wildlife Federation - NWF, United States
Natural Resources Defense Council, United States
Pro Natura, Italy
The Senate of Puerto Rico
The Senate of Australia
The Parliaments of Tatarstan, Kabardino-Balkaria, and Kalmykia, Russian Federation
Physicians for Social Responsibility, United States
Stockholm Environment Institute, Sweden
Third World Academy of Sciences - TWAS, Italy
United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization - UNESCO
United Nations University
University for Peace, Costa Rica
The US Conference of Mayors
Vitae Civilis, Brazil
The Wilderness Society, Australia
Women & Environment Development Organization - WEDO
World Federation of Engineering Organizations
World Resources Institute, United States
WWF International

Carta della Terra nel mondo


10
AFRICA E MEDIO ORIENTE

CAMEROON
Benjamin Ndjama, Mme. Julienne Kanga
Nouvelle Afrique
E-mail: ndjama@yahoo.com

EGITTO
Emad Adly,
Arab Network for Environment and Development (RAED)
E-mail: aoye@ritsec1.com.eg, eadly@hotmail.com
www.aoye.org/Raed/elba.htm

GIORDANIA
Ziyad Alawneh
Land and Human to Advocate Progress (LHAP)
E-mail: ziyad@index.com.jo

Farah Daghistani
The Jordanian Heshemite Fund for Human Development
E-mail: johud@nic.net.jo
www.johud.org.jo

KENYA
The Green Belt Movement
E-mail: gbm@idonnect.co.ke
www.greenbeltmovement.org

MALI
Association de Formation et d'Appu au Développement (AFAD)
Ahmed Sékou Diallo
E-mail: ongafad@sotelma.net.ml

MAURITIUS
Rajen Awotar
Council for Environmental Studies and Conservation (MAUDESCO)
E-mail: maudesco@intnet.mu

NIGER
Hassane Saley
Commission Nationale pour l'environnément et le développement Durable
E-mail: biocnedd@intnet.ne

NIGERIA
Nil Odhiga Odhiga
NGO Coalition for Environment
E-mail: oodhiga@yahoo.com

Malachi Abasiodiong
Eco-Stewards International
E-mail: oodhiga@yahoo.com

UGANDA
Samuel Michael Bagabo IRDI
E-mail: irdi@irdiuganda.org
www.irdiuganda.org/

ZAMBIA
Mike Chungu
Workers Education Association of Zambia (WEAZ)
E-mail: mikechungu@yahoo.com

11
ZIMBABWE
Osmond Mugweni
Africa 2000 Network
E-mail: afri2000@africaonline.co.zw, mugweni@zol.co.zw

ASIA E PACIFICO

AUSTRALIA
Clem Campbell
Earth Charter Committee
E-mail: info@earthcharter.org.au, cb.camp@bigpond.net.au
www.earthcharter.org.au

Jill Finnane
Edmund Rice Centre
E-mail: jillf@erc.org.au
www.erc.org.au

BANGLADESH
Mahfuz Ullah
Centre for Sustainable Development
E-mail: mahfuz@bd.com, home@bol-online.com

HONG KONG
John Herbert
Hong Kong Sustainable Development Forum
E-mail: info@hksdf.org.hk
www.hksdf.org.hk/

INDIA
Ajoy Bagchi
PCED - The People's Commission on Environment and Development India
E-mail: pcedindia@gmail.com

Ashok Khosla
Development Alternatives
E-mail: tara@devalt.org
www.devalt.org

Kartikeya Sarabhai
Center for Environment Education (CEE)
E-mail: cee@ceeindia.org
www.ceeindia.org

Varguhese Theckanath
Montfort Social Institute
E-mail: tvarghesesg@yahoo.com

Usha Srinivasan
CLEAN Programme, Development Alternatives
E-mail: usrinivasan@devalt.org
www.cleanindia.org/

INDONESIA
Damayanti Buchori
Indonesian Biodiversity Foundation - KEHATI
E-mail: dami@kehati.or.id
www.kehati.or.id/english/index.php

Irwansyah Hasibuan
Lenting (Institute for Development of Environmental Concern and Ethics)
E-mail: irwansyah@indo.net.id
Tari Menayang
12
Yayasan Pembangunan
Berkelanjutan (Sustainable Development Foundation) / LEAD Indonesia
E-mail: tmenayang@lead.or.id
www.ypb.or.id/

Kemal Taruc
Dana Mitra Lingkungan (Friends of the Environment Fund)
E-mail: kemaltaruc@dml.or.id

GIAPPONE
Edo Heinrich
The Okinawa Ocean Culture & Environment Action Network (Okinawa O.C.E.A.N.)
E-mail: edosensei@hotmail.com, edo@okinawaocean.org
www.okinawaocean.org

Wakako Hironaka
House of Councilors
E-mail: hironaka@st.rim.or.jp
www.hirowaka.com/profile/profile_e.html

MALESIA
S.Rajalingam
Earth Charter Promotion Group, Malaysia
E-mail: earthcharter@yahoo.com

NEPAL
Ramesh Man Tuladhar
Center for Community Development and the Environment
E-mail: nepaearths@yahoo.com

NUOVA ZELANDA / AOTEROA


Klauss Bosselmann
New Zealand Centre for Environmental Law, Faculty of Law, University of Auckland
E-mail: k.bosselmann@auckland.ac.nz
www.nzcel.auckland.ac.nz

SRI LANKA
Sarvodaya Sramadana movement
E-mail: atariyaratne@gmail.com
www.sarvodaya.org

TAIWAN
Nancy TzuMeíChen
Taiwan Ecological Stewardship Association - TESA
E-mail: taixneco@seed.net.tw

THAILANDIA Chamniern P. Vorratnchaiphan


Grassroots Action Program (GAP), Thailand Environment Institute (TEI)
E-mail: tuk@tei.or.th, gap@tei.or.th
www.tei.or.th/gap/

Chirapol Sintunawa
ADEC (Environment and sustainabiliy training NGO) and Mahidol University Thailand
E-mail: encsi@mahidol.ac.th

FILIPPINE
Ella S Antonio
Earth Council Asia Pacific
E-mail: ella.antonio@gmail.com

Robert Sagun

13
Philippine Resources for Sustainable Development
E-mail: robsagun1@yahoo.com, prsdsecretariat@gmail.com

EUROPA E ASIA CENTRALE

ARMENIA
Karine Danielyan
Association for Sustainable Human Development
E-mail: ashd@freenet.am
users.freenet.am/~ashd

BIELORUSSIA
Evgeny Shirokov
International Academy of Ecology
E-mail: iaebd@tut.by
www.inforse.org/europe/iae

DANIMARCA
Bjarne Graesboll Ottesen
Green Cross Denmark
E-mail: gcd@pc.dk
www.greencross.dk

FRANCIA
Josianne Troillet
Centre Earth Charter pour une Education Developpement Durable
E-mail: anne.trollier@free.fr

GERMANIA
Anja Becker
Oekumenische Initiative Eine Welt (Ecumenical One World Initiative)
E-mail: info@oeiew.de
www.edcharta.de

GROENLANDIA
Finn Lynge
Earth Charter Greenland
E-mail: oldlyn@greennet.gl

UNGHERIA
Eva Csobod
Regional Environmental Center for Central and Eastern Europe
E-mail: eva.csobod@rec.org www.rec.org/

ITALIA
Corrado Maria Daclon
Federazione Pro Natura
E-mail: info@pro-natura.it
www.pro-natura.it

Simone Mazzata
Fondazione Cogeme Onlus
E-mail: simone.mazzata@cogeme.net

Elio Pacilio
Green Cross Italy
E-mail: greencr@tin.it
www.greencrossitalia.it

LETTONIA
Ilga Salite

14
Institute for Sustainable Education at the Daugavpils University
E-mail: ilga@dau.lv

OLANDA
Alide Roerink
NCDO
E-mail: a.roerink@ncdo.nl
www.ncdo.nl

NORVEGIA
Leif-Runar Forsth
NORWAY - Earth Charter
E-mail: info@earthcharter-norge.com, aqforlag@online.no
www.earthcharter.no

Halvor Stormoen
Earth Charter Norway
E-mail: halvor@stormoen.org

PORTOGALLO
Fatima Almeida
ASPEA - Portuguese Association for Environmental Education
E-mail: fma.aspea@netcabo.pt
www.aspea.org/

FEDERAZIONE RUSSA
Maret Galeev
Parliament of Tatarstan
E-mail: gcinfo@complat.ru
www.tatar.ru

Olga P. Ivanova
Ministry of Environment, Tatarstan eng.tatar@inform.ru

Sergey N. Shafarenko
The Venadskij Foundation in the Siberian Federal Region
E-mail: shafarenkos@list.ru

Natalia Tarasova
D. Mendeleev University of Chemical Technology
E-mail: nptar@online.ru

Vladimir Zakharov
Center for Russian Environmental Policy
E-mail: zakharov@ecopolicy.ru

SPAGNA
María José Carrillo
Fundación Valores
E-mail: info@fundacionvalores.es
www.fundacionvalores.es

Amalio de Marichalar
Foro Soria 21 para el Desarrollo Sostenible E-mail: forosoria21am@telefonica.net, amalio@soria21.org

Alfonso Fernández Herrería


Fundación Avalon E-mail: alfonsof@ugr.es
www.avalonproject.org/contacto.php

Guillem Ramis *
E-mail: GUIRAMIS@terra.es

15
SPAGNA/CATALUNIA
Agustí Colomines, Sara Batet
UNESCOCat, Centre UNESCO de Catalunya, Comité Català per la Carta de la Terra
E-mail: centre@unescocat.org, s.batet@unescocat.org

SVEZIA
Tonia Moya
Green Cross Sweden
E-mail: gcs@green-cross.se
www.gci.ch

SVIZZERA
Christa Schmidmeister
E-mail: info@erdcharta.ch
www.erdcharta.ch

TAJIKISTAN
Muazama Burkhanova
Foundation to Support Civil Initiatives (FSCI)
E-mail: muazama@yahoo.com

REGNO UNITO / INGHILTERRA


Jeffrey Newman
Earth Charter UK
E-mail: jeffrey@jnewman.org.uk

REGNO UNITO / SCOZIA


Enid Trevett
Action for Change
E-mail: Enid.Trevett@cvsclacks.org.uk

AMERICA LATINA E CARABI

ARGENTINA
Paula Culaciati
Argentina People and Nature Foundation
E-mail: paulaculaciati@gmail.com
www.argentinapeopleandnature.org

Alejandro Meitin
Ala Plástica
E-mail: ongala@netverk.com.ar
www.alaplastica.org.ar

Graciela Satóstegui *
Programa Agenda 21 Escolar,
Secretaría de Ambiente y Desarrollo de la República Argentina
E-mail: gsatostegui@medioambiente.gov.ar
www.ambiente.gov.ar

BELIZE
Elsa Potter
International Institute of Culture and Language
E-mail: peacelaydee@yahoo.com

BOLIVIA
Verónica López Aguilar
Fundación Puma
E-mail: vlopez@fundacionpuma.org

16
BRASILE
Flávio Boleiz Júnior *
Pedagogo, Orientador Pedagógico Educacional
E-mail: boleiz@terra.com.br

Moacir Gadotti
Instituto Paulo Freire E-mail: ipf@paulofreire.org, gadotti@paulofreire.org
www.paulofreire.org

Rose Marie Inojosa


UMAPAZ
E-mail: umapaz@prefeitura.sp.gov.br
www.prefeitura.sp.gov.br/umapaz

Aieska Marinho Lacerda Silva


Instituto BioMA
E-mail: aieskalacerda@terra.com.br

Marcia Maria Miranda Boff


Center for Human Rights
E-mail: mm-lboff@compuland.com.br

Valeria Viana Labrea


Nucleo dos Amigos da Infancia e da Adolescencia – NAIA
E-mail: valeria.labrea@uol.com.br, valeria.labrea@hotmail.com
www.forumzinho.org.br

CILE
Manuel Baquedano
Instituto Ecología Política
E-mail: ecologiapolitica@iepe.org
www.iepe.org

COSTA RICA
Ana Cristina Briceño
Centro Costarricense para la Ciencia y la Cultura
E-mail: acbricenolobo@yahoo.es
www.museocr.com/

Elizabeth Ramírez
Universidad Nacional – UNA
E-mail: eramirez@una.ac.cr
www.una.ac.cr/

CURACAO
Carlo Monsanto
Caribbean Integral Institute
E-mail: carlo.monsanto@ciiedu.org
www.ciiedu.org

REPUBBLICA DOMINICANA
Rita Ceballos
Centro Cultural Poveda
E-mail: r.interinstitucionales@centropoveda.org

Mario Serrano Marte


Centro de Estudios Sociales Padre Juan Montalvo
E-mail: est.sociales@verizon.net.do, m.serrano@centrojuanmontalvo.org.do
www.centrojuanmontalvo.org.do/spip/

Josefina Spaillat *
International Resources Group, Ltd.
E-mail: ljosefina2000@yahoo.com

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HONDURAS
Benjamín Carías
CONADES
E-mail: abcmarquez@yahoo.com

MESSICO
Mateo A. Castillo Ceja
Secretaría de Medio Ambiente y Recursos Naturales - SEMARNAT
E-mail: mateo.castillo2@semarnat.gob.mx
www.semarnat.gob.mx/Pages/inicio.aspx

PERÙ
Armando Martínez Almuelle
La Carta de la Tierra PERU
E-mail: armanma@terra.com.pe

Eloísa Tréllez Solís


Asociación Cultural Pirámide
E-mail: vardali7@gmail.com
www.piramide.org.pe/Piramide/piramide_informes.php

TRINIDAD E TOBAGO
Eden Shand
Tropical Re-Leaf Foundation
E-mail: eashand@fiberline.tt

NORD AMERICA

CANADA
JC Little
Little Animation Inc.
E-mail: jc@littleanimation.com
www.littleanimation.com/

Mitra Doherty
Quantum Dental
E-mail: m9doherty@sympatico.ca

STATI UNITI
Rick Clugston
Earth Charter USA
E-mail: RMclugston@aol.com
www.earthcharterusa.org

Peter Blaze Corcoran


Center for Environmental and Sustainability Education, Florida Gulf Coast University
E-mail: pcorcora@fgcu.edu
www.fgcu.edu/cese/

Kusumita P. Pedersen
The Interfaith Center of New York
E-mail: kusumita@igc.org
www.interfaithcenter.org/

Jan Roberts
Earth Charter Communities USA Initiatives
E-mail: Jan@EarthCharterUS.org
www.eccommunities.org

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