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METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO STRUMENTALE

La metodologia d’insegnamento strumentale ha lo scopo di far conoscere ed assimilare l’elemento sonoro


attraverso lo strumento musicale facendo in modo che l’educazione musicale divenga un aiuto per la
comprensione di altre discipline.
Il percorso tratterà contenuti musicali di base per poi approcciare allo strumento musicale tassonomicamente.

TASSONOMIA significa classificare/ordinare con regole. Aiuta gli insegnanti a definire gli obiettivi.
Nello schema cognitivo si classificano i settori di apprendimento mentre nello schema affettivo è necessaria
l’interiorizzazione degli obiettivi di un livello iniziale prima di passare a quello successivo.

PROGRAMMAZIONE E CURRICOLO nella programmazione l’insegnante considera le esigenze di ogni


alunno prevedendo i risultati, mentre il curricolo è l’operatività dell’educazione.
I due termini prendono entrambi parte alla progettualità.

CLASSE SECONDA: LA SCATOLA MUSICALE consolidato il decentramento si utilizzerà l’elemento


sonoro, considerato a volte fine e a volte mezzo, per analizzare le cose e gli ambienti rendendo sempre più
cosciente l’alunno a se stesso, agli altri e a ciò che lo circonda.
L’insegnante, stimolando e provocando, passerà inizialmente da una proposta didattica senza regole fino ad
un intervento strutturato e organizzato, sfruttando prima il piacere della scoperta dei bambino, poi il
desiderio di agire di quest’ultimo per arrivare all’assimilazione dell’obiettivo.
I metodi si struttureranno per via induttivo-ipotetico-deduttiva di Cattell.
Il progetto sarà suddiviso unità/microunità tutte dal carattere interdisciplinare e seguite da relative verifiche.

U1 portata in classe una scatola con diversi oggetti, ne verrà fatto scegliere uno da un alunno bendato in
base agli altri sensi disponibili. Successivamente il gruppo si passerà l’oggetto e ne descriverà le
caratteristiche assegnandogli degli attributi. Si ripeterà l’operazione con altri oggetti. Poi si assoceranno
quest’ultimi in insiemi logici qualitativi e si differenzieranno in base all’aspetto sensoriale.

U2 si esprimeranno gli oggetti attraverso il gesto, poi si darà un’interpretazione corporea.

U3 verrà richiesto, per ogni oggetto, di attribuire un suono vocale ad ogni qualità identificata
precedentemente. Verrà poi richiesta la sequenza sonora per ogni oggetto in base ai suoi attributi.
In seguito si esaminerà ogni parola riferita al suono vocale suddividendola in riquadri in base al numero di
sillabe/lettere che la costituiscono (|cri||cri||cri|=|block|=|ah|). Seguirà un’attività simile dove i termini vocali
saranno incasellati in maniera omogenea (|cri cri cri|=|block|=|ah|).
Ciò porterà all’identificazione e classificazione delle caratteristiche ottenute dal riquadramento dei termini:
nel primo caso si avranno gruppi di termini corti medi e lunghi; nel secondo si dovrà trovare una soluzione
all’eterogeneità ritmica dei termini vocali in rapporto allo spazio/tempo.

U4 si considereranno i termini vocali caratterizzanti un oggetto alla volta per strutturare diverse forme
musicali quali il canone, l’eco, il rondò.

U5 si consegneranno degli strumenti orffiani che saranno analizzati e catalogati in più categorie (legni, a
membrana, metallici). In seguito ad ogni suono vocale verrà attribuito uno strumento orffiano.

U6 a ogni suono vocale verrà attribuito un sostantivo, un aggettivo e un predicato verbale onomatopeico.
In seguito si consegneranno dei biglietti agli alunni con scritti i termini precedentemente attribuiti e che
verranno depositati rispettivamente in tre scatole: dei sostantivi, degli aggettivi e dei predicati verbali.

U7 si daranno delle definizioni agli oggetti presi in esame.

U8 verranno attribuite delle sequenze grafico-pittoriche per ogni termine vocale

U9 si scriverà una storia utilizzando come protagonisti gli oggetti della scatola.
CLASSE TERZA: DAL SUONO DELLE COSE ALLA MUSICA DEL MONDO

MU 1 vista la storia di Pierino ed il lupo verrà chiesto agli alunni di riconoscere ed attribuire i temi
musicali agli episodi ed ai personaggi della storia.

MU 2 si ascolteranno dei brani senza riferirgli il titolo, ma immedesimandoli autori del brano in questione
con la consegna d’intitolare i brani per poi fare un confronto con gli originali.

MU 3 verranno scelti due brani con caratteristiche eterogenee tra loro tra quelli precedentemente affrontati
per i quali i bambini dovranno farne una rappresentazione gestuale.

MU 4 si produrranno dei movimenti sonori propriocettivi e cioè con il proprio corpo compresa la voce. Tali
movimenti verranno poi rappresentati da simboli i quali, nella verifica, si descriveranno verbalmente.

MU 5 si riproporrà l’attività precedente ampliando il movimento del proprio corpo agli oggetti presenti in
aula, dando luogo ad un’esperienza esterocettiva.

MU 6 si sperimenteranno degli oggetti presenti nel loro banco analizzando e verbalizzando gli eventi
sonori creati battendoli, strisciandoli, ecc.

MU 7 verrà richiesto alla classe di individuare i suoni circostanti a loro non prodotti dall’uomo. Si
verificherà tramite la compilazione di una tabella che differenzia le varie categorie affrontate
precedentemente: corpo con il corpo, corpo con cose, cose mosse dall’uomo, cose con cose.

MU 8 verrà richiesto di creare strumenti musicali e poi denominarli, classificarli e descriverli.

MU 9 si proporranno diversi strumenti musicali popolari alla classe, la quale dovrà analizzarli indicandone
le differenze timbriche e strutturali.

MU 10 si presenteranno diversi strumenti colti e verranno percepite le differenze timbriche.

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