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Rimbaud

Nacque nel 1854. Ribelle fuggì da casa 3 volte nella lettera del veggente
esprime le sue riflessioni teoriche. Amico di Verlaine, condivise con lui vizzi
e sregolatezze. Scrisse il poemetto Il battello ebbro e una raccolta una
stagio all'inferno. Viaggerà molto e morirà nel 1891 a Marsiglia.

Nel battello ebbro l'autore esprime l'assoluta libertà della poesia dove ogni
legame logico è infranto e la poesia crea una realtà nuova attraverso la
capacità evocativa della parola.

Nella raccoltà "Una stagione all'infero" l'autore analizza, come in una


visione l'inferno della propria vita: la fanciullezza, l'odio e l'amore per la
madre, la solitudione, il degrado, attraverso i simboli della magia e della
veggenza.

Le illuminazioni (1886) pubblicate da Verlaine definiscono il poeta veggente


che rifiuta le istituzione e la morale borghese, si abbandona ai vizzi e si
oppone al poeta civile, impersonato a quell'epoca da Victor Hugo.

Il poeta veggente

E' una lettera che ci aiuta a capire il tema del poeta veggente, il quale,
attraverso la visione e l'allucinazione, coglie l'io autentico.

Rimbaud sottolinea la sregolatezza dei sensi, attraverso i quali, il poeta vede


di più e meglio dell'uomo normale e scopre dimensioni nascoste e
l'invisibile.

Il poeta dovrà utilizzare un linguaggio che esprime il suo stato d'animo


confuso.

Le riflessioni dell'autore sono espresse in un linguaggio framentario ed


esprimono l'entusiasmo del poeta nella ricerca di un nuovo linguaggio e di
un nuovo modo di vedere i misteri sconosciuti agli altri.

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