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1. Donatella FIORANI, Restauro architettonico e strumento informatico. Guida agli elaborati grafici, Liguori Editore, Napoli 2004
2. Giovanni CARBONARA, Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici, Roma 1985.
3. Giovanni MANIERI ELIA, Metodo e tecniche del restauro architettonico, Carocci, Roma 2010
4. Manuale del recupero del Comune di Roma, a cura di F. Giovannetti, seconda edizione ampliata, DEI, Roma 1997
Bibliografia UTILISSIMA:
Riferimenti indispensabili
Donatella FIORANI, Restauro architettonico e strumento informatico. Guida agli elaborati grafici, Liguori Editore, Napoli 2004
- Modalità di rappresentazione del rilievo, delle indagini tematiche e del progetto di restauro;
- Chiarisce il collegamento che esiste tra elaborati preliminari (di studio) e comprensione critica del manufatto, lettura dello stato di
conservazione, riconoscimento delle cause del degrado, definizione del progetto;
- Suggerimenti d’uso dei software di più ampia diffusione per impostare correttamente il lavoro;
- Indicazioni e strumenti atti ad agevolare il riconoscimento di fenomeni quali il dissesto strutturale e il degrado dei materiali.
Assieme al volume di Fiorani, per una corretta esecuzione del rilievo, dell’analisi geometrico-proporzionale e per la restituzione grafica
indispensabile è anche il volume di
Giovanni Carbonara, Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici, Roma 1985
L’elaborazione grafica rappresenta il cuore dell’esperienza di studio e di progetto del restauro, lo strumento essenziale alla conoscenza e
alla formulazione delle proposte di interventi.
La scelta delle modalità di rappresentazione, delle parti dell’edificio da illustrare, di contenuti da porre in evidenza, delle scale, della
natura, e dello spessore di ogni singolo segno costituisce una precisa modalità di comunicazione indispensabile alla formulazione di un
intervento di qualità.
INDICAZIONI GENERALI
1. La scelta dei caratteri grafici e di tipo simbolico da adottare nei tratti e nelle campiture deve per quanto possibile adeguarsi ai
sistemi convenzionali già diffusi (rif. G. Carbonara, Guida agli elaborati grafici, cap. 3);
2. Esplicitare sempre l’orientamento delle piante, la localizzazione in pianta delle sezioni e la scala grafica;
3. Adottare un formato unico di tavola , con orientamento unico (seguirà consegna di schema tavola-tipo in dwg);
4. Le relazioni descrittive dell’edificio e del progetto di restauro devono essere sintetiche e presentare la valutazione storico-
critica complessiva dell’opera e del suo stato di conservazione, per poi illustrare i punti essenziali della proposta di recupero,
sia dal punto di vista architettonico, che tecnico-costruttivo. E’ necessaria una adeguata appendice bibliografica e
documentaria (anche integrata con trascrizioni o copie dei testi e dei documenti consultati;
5. Tutta la documentazione fotografica (anche quella non inserita negli elaborati di progetto) deve essere ordinata e corredata
dai dati necessarie alla sua individuazione. Andrà consegnata su CD assieme alle tavole di analisi e progetto e alla relazione
storica.
1. CARTOGRAFIA
La rappresentazione in pianta e in
vedute schematiche degli elevati illustra
l’assetto delle chiese che ancora
conservano elementi riconoscibili utili
alla ricostruzione ipotetica di uno o più
elementi costruttivi.
3.2 Analisi costruttiva
studio degli apparecchi murari e analisi dei nodi costruttivi, dei solai, delle coperture .
4. INDAGINE STORICO-DOCUMENTARIA
• Le pubblicazioni di carattere locale (Biblioteche comunali) costituiscono un buon punto di partenza per la ricerca bibliografica, ma
richiedono una particolare attenzione, soprattutto nei casi in cui appaiano prive del fondamentale supporto scientifico d’informazione.
• La corretta gestione di una bibliografia richiede sempre la disposizione dei testi secondo un ordine cronologico o alfabetico per autore
(si vedano Norme redazionali su Didattica Web alla pagina del corso).
La conoscenza della costruzione è premessa indispensabile alla conoscenza della sua storia e alla definizione dell’intervento;
Ogni elemento costruttivo può essere prezioso per il riconoscimento delle trasformazioni di una fabbrica.
In particolare:
- Disposizione di materiali e delle finiture nelle facciate (soprattutto in edifici intonacati e dotati di temi decorativi particolari)
- Configurazione e le modalità di assemblaggio delle cornici lapidee dei vani, degli infissi e degli elementi metallici
- Andamento della pavimentazione (se particolarmente stratificato e diversificato)
- Struttura e la posa in opera dei solai e delle coperture in legno
- Geometria, l’apparecchio e la disposizione delle volte (incannucciate o di muratura)
Per ogni specifico aspetto costruttivo deve essere sviluppata una TAVOLA TEMATICA SPECIFICA, che descriva in pianta e negli alzati,
tramite l’impiego di apposite legende, la natura dei materiali e delle finiture.
Possono essere illustrati in assonometria anche la costituzione e l’assemblaggio delle singole parti strutturali e figurative.
IMPORTANTE
1. La selezione del campione murario da illustrare deve avvenire sulla base della sua omogeneità e della effettiva rappresentatività
della tipologia indagata.
2. L’apparecchio murario è costituito da due paramenti e da un nucleo. Se il paramento è il medesimo per l’interno e l’esterno, può
essere redatta una sola scheda, altrimenti bisogna presentare due schede relative ad altrettanti campioni;
3. È necessario rilevare e illustrare tutti i tipi murari esistenti nel fabbricato, quando visibili.
4. L’accessibilità del campione consente una fedele restituzione grafica e una puntuale parametrizzazione della muratura.
5. In presenza di un numero rilevante di apparecchi diversi può essere opportuno procedere a una schedatura separata per
paramento, da riconnettere successivamente con appositi schemi sintetici e localizzazione in pianta con sigle e specifiche
campiture.
Importanza fondamentale ha lo STUDIO DELLE MURATURE
Esso si fonda sull’identificazione di tutti gli apparecchi esistenti e rilevabili all’interno di un edificio.
Tale identificazione è condotta attraverso la restituzione grafica di un campione (1 m x 1 m rappresentato in scala 1:10) corredato da una
scheda che evidenzi i parametri più significativi della struttura.
L’associazione di una campitura grafica specifica ad ogni tipo murario diverso riconosciuto nell’edificio, consente di illustrare in pianta e in
elevato la natura costruttiva di ogni parete non intonacata.
E’ ugualmente utile l’illustrazione in assonometria dell’apparecchio murario e dei principali nodi di connessione.
Una volta identificati gli apparecchi diversi, lo studio della loro dislocazione sugli elevati e nella pianta dell’edificio, l’evidenziazione dei loro
accostamenti (= analisi dei nodi), è possibile, sulla base di semplici osservazioni, stabilire la cronologia relativa delle strutture.
5. ELABORATI DI SINTESI ED ELABORATI PRE-PROGETTUALI