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RIASSUNTO MEDICINA LEGALE

Medicina Legale=> mette a confronto biologia e diritto; ha funzioni teoriche e pratiche; è una scienza
TRASVERSALE=> può interessare ogni disciplina, spazia dalla deontologia-patologia forense-tanatologia-medicina
previdenziale-psichiatria forense-identificazione personale-tossicologia forense-balistica forense-genetica forense-medicina
assicurativa etc.
Ci sono NORME di rilievo COSTITUZIONALE su cui la medicina legale è fondata:
1. DIRITTI inviolabili dell'uomo
2. Art 32: Tutela della salute=> “Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e garantisce
cure gratuite agli indigenti; nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per
disposizione di legge; la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti (tranne il TSO)
3. Art 37: Normativa per tutela delle lavoratrici madri=> garantisce posto di lavoro alle donne durante la
gravidanza e dopo
4. Art 38: patologia legata a infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia
Caratteristica FONDAMENTALE: è il METODO MEDICO LEGALE=> valuta SOLO i reperti OGGETTIVI, dare
dimostrazione delle conclusioni che si traggono dalla valutazione; porre relazioni causali (tra 2 eventi) e dire qual'è la
robustezza e quanto può essere idonea ad attivare un percorso giuridico=> implica ANALISI OGGETTIVA dati di fatto.
=> ESERCIZIO ABUSIVO DELLA PROFESSIONE SANITARIA.
Condizioni legali necessarie all'esercizio della professione medica:
1. DIPLOMA di LAUREA SPECIALISTICA in medicina
2. esame di ABILITAZIONE
3. iscrizione a ALBO dell'ORDINE PROFESSIONALE dei medici della PROVINCIA di RESIDENZA (art 33
costituzione, art 2229 codice civile)
Per “esercizio abusivo di professione”=> ogni attività di cura che venga svolta in ASSENZA di uno di questi requisiti→
tale attività viene ritenuta illegittima e come tale sanzionata dal codice DEONTOLOGICO: reclusione fino a 6 MESI e
multa da 103-516 euro.
=> ORDINE DEI MEDICI.
Ordine professionale=> istituito nel 1946; funzioni:
• tenere ALBO degli ISCRITTI
• vigila su DECORO e AUTONOMIA della professione
• esercita potere DISCIPLINARE
• promuove AGGIORNAMENTO
• si interpone nelle CONTROVERSIE (pz-medico, medico-medico, medico-ente etc)
• coopera con poteri dello stato contro ABUSIVISMO o tendenza a cure ALTERNATIVE
– SANZIONI DISCIPLINARI.
Provvedimento=> avviene:
• o lettera anonima
• o per segnalazione da privato cittadino, legale etc
Tale lettera=> esaminata da PRESIDENTE dell'ORDINE dei medici (eletto dal consiglio degli iscritti) che valuta la
richiesta e può fare un minimo di indagine; poi può :
• archiviare la lettera
• convocare il medico iscritto dicendogli cosa è stato riferito→ il caso si può archiviare o demandare la decisione
ad una COMMISSIONE eletta nell'ordine
La commissione valuta il caso=> si può avere:
• archiviazione del caso oppure una SANZIONE
Sanzioni: (A, C, S, R)
1. AVVERTIMENTO: più lieve; convocazione da parte del presidente→ esorta a non ripetere tale condotta
2. CENSURA: dichiarazione SCRITTA in cui si ha diffida scritta con dichiarazione di biasimo del comportamento
3. SOSPENSIONE: durata 1-6 MESI; periodo in cui non si può esercitare la professione=> o si va in aspettativa
oppure non si percepiscono entrate (se si esercita privatamente)
4. RADIAZIONE: con possibile reiscrizione dopo 5 ANNI; in caso di reati molto gravi (delitti dolosi/volontari)
NB Dopo radiazione=> si può chiedere la reiscrizione quando si è avuta la riabilitazione GIUDIZIARIA; se medico non
condivide il giudizio espresso (non reiscrizione)→ può ricorrere a commissione del Ministero della Salute→ se non
condivide nemmeno questo giudizio della commissione→ può ricorrere alla Suprema Corte di Cassazione; tale iter=>
SOLO in caso di Sospensione e Radiazione.
IMPORTANTE=> Attività ASSOLUTAMENTE VIETATE da parte del medico:
• esercizio di FARMACIA: farmaci possono essere SOLO prescritti, non venduti
• COMPARAGGIO: sollecitati ad effettuare accertamenti e prescrivere farmaci dietro compenso
• DICOTOMIA: dividere fra professionisti dei compensi nello scambio di pz
• PRESTANOMISMO: consente esercizio abusivo
• COMMERCIO di campioni di medicinali
=> DEONTOLOGIA MEDICA.

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Disciplina che delinea una serie di norme che concernono il comportamento professionale per Medici Chirurghi e
Medici Odontoiatri; la Federazione Nazionale dell'Ordine dei Medici=> ente preposto alla STESURA e
AGGIORNAMENTO del CODICE DEONTOLOGICO.
Deontologia medica=> si fonda su NORME MORALI afferenti a ETICA GENERALE applicata alla medicina
(BIOETICA), norme di CONDOTTA PROFESSIONALE e norme GIURIDICHE.
CODICE DEONTOLOGICO=> è una somma di tutte queste cose e contiene gli INDIRIZZI di CONDOTTA che il
sanitario deve tenere sia sul piano GENERALE che sul piano PARTICOLARE (singoli casi); molto dettagliato; prima
edizione 1912, poi 1954, 1978, 1989 etc fino a 2014; Negli ultimi anni=> si è aggiunto:
• valorizzare funzione PUBBLICA e SOCIALE del MEDICO: dovere del medico è anche fare prevenzione
• sottolineare OBBLIGO del SEGRETO PROFESSIONALE e della FEDELTA' DOCUMENTALE
• ribadire importanza del AGGIORNAMENTO e necessità di uso di PROTOCOLLI e LINEE GUIDA nella pratica
clinica; decreto BALDUZZI=> ha cercato di alleggerire la pressione legale sui medici
• consentire di DEROGARE dalle linee guida purché ci siano ipotesi valide; linee guida=> sono solo un indirizzo di
condotta da cui si può derogare se c'è motivo
• possibilità del medico di RIFIUTARE la PRATICA di una TERAPIA indicata DAL PZ quando non la ritenesse la più
utile per la salvaguardia della salute del pz (prima non era possibile)
• uso di test GENETICI SOLO per diagnosi, cura
• tenere in considerazione le manifestazioni di VOLONTA' espresse PRECEDENTEMENTE dal pz (DIRETTIVE
ANTICIPATE); non è obbligatorio seguirle, ma il medico deve tenerne conto
* ARTICOLI SIGNIFICATIVI del CODICE attuale:
• 10=> SEGRETO PROFESSIONALE
• 13=> prescrizioni e trattamento terapeutico
• 19=> AGGIORNAMENTO professionale e formazione permanente
• 25=> DOCUMENTAZIONE sanitaria che deve essere precisa
• 32=> doveri nei confronti di soggetti fragili
• 33-35=> info e CONSENSO
• 43=> IVG; 44=> procreazione medicalmente assistita
• 45-46=> interventi su genoma e test genetici predittivi
→ Articolo 2: POTESTA' DISCIPLINARE.
Inosservanza o violazione del codice, anche se derivante da ignoranza delle stesse, costituisce ILLECITO
DISCIPLINARE valutato secondo le procedure e nei termini previsti dagli articoli del codice deontologico, civile e penale.
*** IMPORTANTE=> PROCEDIBILITA' dei REATI (apertura inchiesta) può avvenire tramite 2 vie:
1. a QUERELA della PERSONA OFFESA: su segnalazione all'autorità giudiziaria da parte del soggetto che è stato
vittima di quel reato
2. per PROCEDIBILITA' d'UFFICIO: per i reati più gravi; tutti i casi in cui l'organo inquirente (Procuratore
della Repubblica) sia informato in qualche modo che un certo tipo di reato si è determinato, esso è OBBLIGATO
ad aprire un procedimento che vada a verificare le circostanze, l'autore ed eventualmente la vittima del reato

==> SEGRETO PROFESSIONALE.


Se ne interessa sia il codice DEONTOLOGICO (CD, art 10) che codice PENALE (CP, art 622).
→ Art. 622 CP è un articolo generale (non solo per i medici): “chiunque avendo notizia, per ragione del proprio stato o
ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o
altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione fino a 1 ANNO e con la multa da 30-516
EURO; il delitto è punibile a querela della persona offesa” (cioè è un reato di DOLO).
Punti:
• “chiunque”: non solo i medici, ma anche gli altri soggetti
• “avendo notizia”: soggetto tenuto al segreto può averlo ricevuto direttamente dalla persona che ne è titolare, ma anche in
modo indiretto (cioè da altre persone)
• “stato”: inteso come condizione; es studenti medicina=> segreto si chiama “TRASMISSIONE DI SEGRETO” cioè
trasmissione che la struttura fa ad un soggetto che per il suo stato può venire a conoscenza di dati sensibili
• “ufficio”: incarico
• “SEGRETO”: qualunque cosa che il soggetto abbia interesse a mantenere riservata
• “senza giusta causa”: implica la presenza di “giuste cause”
• “impiego proprio o altrui profitto”: quindi la punizione scatta quando la divulgazione del segreto può essere
produttiva di un danno di qualsiasi genere: danno di immagine, patrimoniale o danno alla salute
→ Art. 10 CD: “il medico deve mantenere il segreto su tutto ciò che gli è confidato o di cui venga a conoscenza
nell'esercizio della professione. La morte del pz non esime il medico dall'obbligo di segreto. Il medico deve informare i
suoi collaboratori dell'obbligo di segreto professionale. L'inosservanza del segreto medico costituisce mancanza grave
quando possa derivarne profitto proprio o altrui o nocumento alla persona assistita o di altri.
La rivelazione è ammessa ove motivata da una giusta causa, rappresentata dall'adempimento di un obbligo previsto
dalla legge (denuncia e referto all'Autorità Giudiziaria, denunce sanitarie, notifiche di malattie infettive, certificazioni
obbligatorie) ovvero da quanto previsto dai successivi artt. 11 e 12”.
NB Art. 11=> riservatezza dei dati personali; Art. 12=> trattamento dei dati sensibili.
QUINDI=> elementi costitutivi dell'articolo 622 CP da puntualizzare:

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1. nozione di SEGRETO: tutto ciò che non sia comunemente noto e che fa parte dell'intimità del pz, del suo modo di
essere, di vivere etc
2. rivelazione SENZA GIUSTA CAUSA: scandita dalle giuste cause di rivelazione
3. impiego a proprio o altrui PROFITTO: uso personale di un dato riservato
→ GIUSTE CAUSE.
Si dividono in:
– norme IMPERATIVE:
• situazioni in cui si DEVE VIOLARE il segreto perché lo richiede la legge
• per 3: referto, denuncia di reato, denunce obbligatorie di tipo sanitario o previdenziale
– norme SCRIMINATIVE:
• situazioni in cui è POSSIBILE VIOLARE il segreto
• per 8: consenso del pz (pz dà autorizzazione), caso fortuito (info rivelata accidentalmente) o forza maggiore (per
utilità del dato stesso del segreto), violenza fisica (medico viene torturato), errore di fatto (rivelazione di un dato
che non si pensava fosse riservato), errore provocato da altrui inganno, stato di necessità (es soccorso ad una
persona chiamando in aiuto altri soggetti che ne vengono a conoscenza), legittima difesa
– norme PERMISSIVE:
• sono le GIUSTIFICAZIONI SOCIALI=> la cosiddetta “causa socialmente rilevante”, Art. 11 CD:
• “al medico peraltro è consentito il trattamento dei dati personali del pz in assenza del consenso quando vi sia la
necessità di salvaguardare la vita o la salute del pz o di terzi nell'ipotesi in cui il pz medesimo non sia in grado di
prestare il proprio. Tale facoltà sussiste anche in caso di diniego dell'interessato ove vi sia l'urgenza di
salvaguardare la vita o la salute di terzi”
• esempi: soggetto affetto da epilessia che non mette a conoscenza il proprio datore di lavoro (come lavoro
particolare, come conducente di mezzi pubblici), soggetto HCV+ o HIV+ che non mette a conoscenza di tale
condizione il/la proprio/a partner
IMPORTANTE=> relativamente all'articolo 11, il dibattito sulla privacy è iniziato con la diffusione dell'HIV; il garante
della privacy ha emanato un PROVVEDIMENTO che sana varie situazioni particolari dando facoltà al medico di
informare le persone interessate seguendo un PROCEDURA PER STEP:
• 1° tentativo: medico deve cercare di convincere il pz a denunciare la propria condizione
• 2° tentativo: medico si propone come mediatore rivelando in prima persona la condizione che interessa il pz
quando questo abbia difficoltà a farlo autonomamente
• se questi 2 tentativi vengono rigettati dal pz=> MEDICO può DECIDERE AUTONOMAMENTE cosa fare
• ricorda: dal punto di vista istituzionale, in merito a “salute di terzi”=> il diritto INDIVIDUALE è
GERARCHICAMENTE INFERIORE ad un diritto COLLETTIVO
→ SEGRETO e TESTIMONIANZA.
Articolo 200 Codice di Procedura Penale (CPP); esistono delle CATEGORIE (avvocati, ministri del clero, medici) che
possono EVITARE di TESTIMONIARE su situazioni e fatti che ineriscono la propria attività e che sono COPERTI dal
SEGRETO PROFESSIONALE.

==> CONSENSO E POTESTA' DI CURA.


Attiene ai rapporti tra medico e pz che è un rapporto CONTRATTUALE in cui i 2 contraenti hanno pari diritti e pari
doveri; da un lato il pz=> ricorre al medico per necessità alla prestazione sanitaria, dall'altro il medico=> in ragione
della richiesta del pz e in virtù della potestà di cura conferitagli dall'abilitazione, eroga le prestazioni.
Tra medico e pz si instaura (mutando definizione anglosassone)=> la ALLEANZA TERAPEUTICA: sorta di contratto
che si stipula tra le varie parti per raggiungere un FINE che è la soluzione, superamento o miglioramento della
condizione patologica che affligge il pz; tale alleanza implica una CONDIVISIONE di PERCORSI.
Tale attività è legittimata dal CONSENSO che il pz presta rispetto alle cure che dovranno essere somministrate.

→ POTESTA' di CURA.
Facoltà TEORICA che il medico ha in virtù della propria conoscenza e del proprio ruolo che diviene PRATICA
(concreta) grazie al PARERE favorevole espresso dal pz; “facoltà di cura”=> facoltà di diagnosticare, proporre una cura
e attuarla, naturalmente se il pz lo desidera.
* IMPORTANTE=> il LIMITE della potestà di cura è il CONSENSO espresso dal PZ.
LEGISLAZIONE su consenso e potestà di cura:
– Art. 32 Costituzione: “nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione
di legge”=> tutti gli altri trattamenti devono essere consentiti e non esistono trattamenti extraconsensuali; anche la
POTESTA' di CONSENSO ha un limite: dato dalla DISPONIBILITA' del BENE su cui il pz è chiamato ad esprimersi;
es nessuno può richiedere di essere ucciso poiché il bene “vita” è ritenuto un bene non disponibile dalla Costituzione;
es l'integrità psico fisica: pz non può dare il consenso affinché gli vengano amputate parti del corpo causando una
menomazione permamente in modo afinalistico.

– Art 5 CC: “gli atti a disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente

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dell'integrità fisica o quando siano altrimenti contrari alla legge, all'ordine pubblico, al buon costume”.
In virtù di tale art. 5 sono state varate una serie di LEGGI in DEROGA all'Art. 5:
• legge 458 del 1967: “trapianto di RENE fra persone viventi”
• legge 164 del 1982: “rettificazione di attribuzione di SESSO”; implica intervento di adeguamento del fenotipo
all'identità di genere del soggetto e quindi produce una menomazione permanente dell'integrità psico fisica
• legge 167 del 2012: “trapianto di ORGANI (polmone, pancreas, intestino) tra viventi”; perché la legge 458
faceva riferimento solo al trapianto di rene, quindi si è fatta la legge 167 per consentire trapianto di altri organi
* Perché è consentita la deroga? Perché in tutte queste situazioni la menomazione permanente ha un FINE che è quello
di contribuire alla TUTELA della SALUTE di altre persone (trapianti) e alla salute PSICHICA della persona stessa
(rettificazione attribuzione del sesso).
* IMPORTANTE=> i rapporti fra CONSENSO e POTESTA' di CURA possono essere schematizzati:
• medico può agire e curare anche in ASSENZA di consenso ma SOLO in una situazione importante, il cosiddetto
“STATO di NECESSITA'”: tutte quelle situazioni in cui è necessario intervenire rapidamente per salvare la vita
del pz che si trovi in condizioni tali da preludere la possibilità di acquisizione del consenso=> Art. 54 CP: “in
assenza di consenso sussiste la potestà di cura solo in caso di stato di necessità”
• medico agisce e cura con la PRESENZA di consenso: “in presenza di consenso non sussiste potestà di cura se il
bene su cui si interviene non è nella disponibilità del soggetto”
=> CONSENSO.
Per essere VALIDO deve avere dei REQUISITI, primo e più importante=> corretta INFORMAZIONE del PZ: non si
può condividere un progetto di cura se non si è capito in cosa consista e a che cosa si vada incontro.
Momento informativo=> fondamentale e dovrebbe essere articolato attorno a 3 quesiti:
1. COSA dire
2. COME dire
3. A CHI dire
– Art. 33 CD: Informazione del cittadino; “medico deve fornire al pz la più idonea informazione sulla diagnosi,
prognosi, prospettive e eventuali alternative diagnostico-terapeutiche e sulle prevedibili conseguenze delle scelte operate.
Il medico dovrà comunicare con il soggetto tenendo conto delle sue capacità di comprensione, al fine di promuovere la
massima partecipazione alle scelte decisionali e l'adesione alle proposte diagnostico-terapeutiche. Ogni ulteriore
richiesta d'informazione da parte del pz deve essere soddisfatta. Il medico deve altresì soddisfare le richieste di
informazione del cittadino in tema di prevenzione. Le informazioni riguardanti le prognosi gravi o infauste o tali da
poter procurare preoccupazione e sofferenza alla persona, devono essere fornite con prudenza, usando terminologie non
traumatizzanti e non escludere elementi di speranza. La documentata volontà della persona assistita di non essere
informata o di delegare ad altro soggetto all'informazione deve essere rispettata”
1 COSA DIRE.
In parole semplici: bisogna dire la verità ed essere chiari sulla diagnosi, favorevole e non favorevole; al pz devono essere
esplicate e chiarite TUTTE le diverse prospettive terapeutiche; inoltre=> medico deve comunicare al pz se nella sede in
cui opera, l'attività prescelta viene eseguita con un sufficiente margine di sicurezza (es trattamento chirurgico eseguito 300
volte/anno o 3000 volte/anno).
Inoltre=> medico deve illustrare il rapporto costo/beneficio e le eventuali complicanze di una determinata attività.
2 COME DIRE.
Riprende l'art. 33 CD: medico deve comunicare con il soggetto tenendo conto delle sue capacità di comprensione.
3 A CHI DIRE.
“ le info riguardanti prognosi gravi o infauste o tali da poter procurare preoccupazione e sofferenza alla persona, devono
essere fornite con prudenza, usando terminologie non traumatizzanti e senza escludere elementi di speranza”; non si deve
fare una previsione di durata di vita, bisogna proporre e presentare la armi a disposizione per combattere la malattia.
Nel caso di delega ad altro soggetto=> il pz deve sottoscrivere una DICHIARAZIONE e il medico informa il soggetto
designato→ Art. 34 del CD: “l'informazione a terzi presuppone il consenso esplicitamente espresso dal pz, fatto salvo
quanto previsto dall'art. 10 e dall'art. 12, allorché sia in grave pericolo la salute o la vita del soggetto stesso o di altri”=>
di fronte ad emergenza è meglio fare che non fare, perché anche una condotta omissiva può essere una condotta colpevole
quando da tale omissione deriva un danno più o meno irreparabile.
* QUINDI=> consenso per essere valido deve:
• corretta INFORMAZIONE del PZ
• ESPLICITO
• PERSONALE: l'assenso deve provenire dalla persona che ha ricevuto l'info diretta
• SPECIFICO: ogni procedura che presenti in sé una condizione di rischio, deve essere consentita in modo specifico
• SCRITTO: ?; non c'è una norma; la norma prevede che il consenso SCRITTO sia richiesto SOLO per le
TRASFUSIONI di SANGUE, per ANESTESIA e in alcuni casi per ACCERTAMENTO della POSITIVITA' a HIV;
in tutte le altre situazioni non c'è una norma che imponga il consenso scritto
Tali moduli sono delle prove di informazione e di consenso acquisito che hanno validità giuridica ed entrano nella
cartella clinica→ quindi sono fogli dotati di fede privilegiata.
=> INFORMAZIONE e CONSENSO nell'attività SANITARIA esercitata su MINORE e MALATO di MENTE.
→ MINORE.

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Minore=> per norma non è capace di intendere e di volere fino al 18° anno di età; il consenso è prestato da chi detiene
la potestà GENITORIALE (madre e/o padre); in casi gravi, è necessario il consenso congiunto di entrambi i genitori.
Secondo il Comitato di BIOETICA:
• minore < 7y: impossibile ritenere come valida una manifestazione di volontà del minore
• minore 7-14y: è bene acquisire anche il parere del minore
• minore 14-18y: valutare caso per caso
→ MALATO di MENTE.
Potrebbe non essere in grado di recepire un'informazione; il consenso è prestato dal TUTORE, cioè colui che decide
nei casi in cui sia stata dichiarata un'interdizione o un'inabilitazione del soggetto.
Caso in cui non fosse emanato un provvedimento con istituzione del tutore=> si predispone una consulenza psichiatrica
per valutare livello cognitivo: se esito negativo (pz incapace di intendere e di volere)→ si comunica al giudice tutelare che
deciderà chi per il pz dovrà essere informato e poi prestare consenso al trattamento.
NB TSO esula da consenso.
Schema:
• sfondo: soggetto capace di intendere e di volere + deve essere
maggiorenne
• info: concerne un bene disponibile
• info: chiara e completa
IMPORTANTE:
• capacità MENTALE: assenza di condizione di malattia che incida
sulla capacità di intendere e di volere
• capacità LEGALE: maggiore età
Soddisfatti tali criteri=> consenso diventa VALIDO e poi si può eventualmente
procedere alla sottoscrizione del documento.
=> DISSENSO.
– DIRETTO:
• soggetto MAGGIORENNE: se questo non acconsente ad un determinato trattamento, il trattamento non si fa
sennò si configurerebbe un caso di violenza privata
• per procedure in elezione=> problemi sono relativi
• per procedure d'urgenza=> problemi complicati; es dissenso a trasfusioni di sangue nei testimoni di Geova: in
caso di diniego del pz (rischiare operazione oppure non operare per diniego a trasfusioni), se c'è sanguinamento
imprevedibile, non si può fare niente fino a quando il soggetto è in grado di reiterare il diniego
– INDIRETTO:
• soggetto MINORE o MALATO di MENTE
• è il MEDICO che DECIDE perché il soggetto che non consente (tutore o genitore) non è la stessa persona su
cui si effettua l'intervento sanitario e non è detto che la decisione del tutore o genitore sia la decisione migliore ai
fini di tutela della salute del pz
• es osteosarcoma del femore in bambino: richiede intervento demolitivo; se genitori non sono d'accordo=> si
avverte il giudice tutelare che emette provvedimento di sospensione temporanea della potestà genitoriale e
trasferisce il diritto della decisione sui sanitari; stessa cosa per i malati di mente
=> TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI.
Sono trattamenti che esulano dal consenso; si basano sull'Art. 32 della Costituzione; si dividono in:
– CONDIVISI=> sono quelli che devono e possono essere eseguiti quando c'è CONDIVISIONE da parte del soggetto; è
OBBLIGATORIO perché lo impone la specifica SITUAZIONE; condizioni:
1. malato di mente: per scompenso psicopatologico; art. 833
2. vaccinazioni obbligatorie: polio, DPT, HBV
3. prestazioni sanitarie imposte dall'INAIL: prestazione dell'ente è subordinata all'esecuzione del trattamento
4. accertamento intossicazione alcolica o da sostanze stupefacenti in soggetti alla guida di autoveicoli
5. accertamento periodico di assenza di tossicodipendenza per determinate categorie di lavoratori; in genere su
capello che consente una valutazione retrodatata in relazione alla lunghezza dei capelli; in alternativa, peli pubici
6. accertamenti atti a verificare patologie a cui si correlano benefici previdenziali
– COATTIVI=> fatti per tutelare la SALUTE PUBBLICA; c'è proposta del MMG→ convalida di uno psichiatra della
ASL→ ordinanza esecutiva del sindaco→ notifica al giudice tutelare; casi:
1. esame alcolimetria del soggetto alla guida in caso di “omicidio stradale”
2. malato di mente in regime di degenza: TSO nel malato di mente è coattivo in tutte quelle circostanze in cui il
soggetto mette in atto condotte e comportamenti che possono essere lesivi per la salute propria o della
collettività e che richiedono “urgenti interventi terapeutici”
3. malattie veneree in fase contagiosa
4. malattie infettive e diffusive
==> ACCANIMENTO TERAPEUTICO CON RIFERIMENTO ALLE CURE.
Procedure diagnostiche e interventi terapeutici SPROPORZIONATI.

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Art. 16 CD: “il medico tenendo conto delle volontà del pz o del suo legale rappresentante e dei principi di efficacia e
appropriatezza delle cure, non intraprende né insiste in procedure diagnostiche e in interventi terapeutici clinicamente
inappropriati ed eticamente sproporzionati, dai quali non ci si possa fondatamente attendere un effettivo beneficio per la
salute e/o un miglioramento della qualità della vita. Il controllo efficace del dolore si configura, in ogni condizione
clinica, come trattamento appropriato e proporzionato. Il medico che si astiene da trattamenti non proporzionati, non
pone in essere in alcun caso un comportamento finalizzato a provocare la morte”.
Astensione da cure non proporzionate viene ostacolata da alcuni medici che ritengono che “non fare” equivalga ad
accelerare la morte e che quindi si potrebbe configurare una eutanasia PASSIVA.
In generale=> proporzione e sproporzione delle cure→ valutata in funzione di ciò che queste cure possono fare e di ciò
che si prefiggono.
Terapia:
• PROPORZIONATA: se la cura garantisce un miglioramento della qualità della vita del pz molto grave
• SPROPORZIONATA: se la cura non apporta nessun vantaggio e potrebbe sconfinare nell'accanimento
diagnostico-terapeutico
Accanimento:
• DIAGNOSTICO=> in quelle condizioni terminali o pre-terminali in cui il soggetto è sottoposto ad accertamenti
costanti per andare a valutare il decorso della malattia etc, ma sono tutte cose che hanno il carattere della
INUTILITA' ai fini della terapia
• TERAPEUTICO: “si configura nella somministrazione di farmaci inutili, nell'attuazione di terapie
straordinarie futili che non apportano alcun sostanziale vantaggio al progredire inesorabile della malattia e
che non alleviano neppure le sofferenze del pz”
→ Atti FINALIZZATI a provocare la MORTE.
Art. 17 CD: “il medico anche su richiesta del pz, non deve effettuare né favorire atti finalizzati a provocare la morte”; è
un problema che inerisce alla EUTANASIA ATTIVA (passiva=> astensione dalle cure).
→ Assistenza al pz a PROGNOSI INFAUSTA con definitiva COMPROMISSIONE dello STATO di COSCIENZA.
Art. 39 CD: “il medico non abbandona il pz a prognosi infausta o con definitiva compromissione dello stato di
coscienza, ma continua ad assisterlo e, se in condizioni terminali, impronta la propria opera alla sedazione del dolore e
al sollievo della sofferenza, tutelando la volontà, la dignità e la qualità della vita. Il medico, in caso di definitiva
compromissione dello stato di coscienza del pz, prosegue nella terapia del dolore, nelle cure palliative, attuando
trattamenti di sostegno delle funzioni vitali, finché ritenuti proporzionati, tenendo conto delle dichiarazioni anticipate
sul trattamento”.
Questo articolo ha aperto il dibattito sulle terapie del sostegno fisico, la cosiddetta “alimentazione”.
=> EUTANASIA.
Morte dolce, esente dalla sofferenza, ponendo fine ad una vita ritenuta non più dignitosa; può essere ATTIVA, PASSIVA
o ci può essere il quadro del SUICIDIO ASSISTITO.
Per compiere l'atto eutanasico attivo=> bisogna rispettare elementi:
• SOGGETTIVI: colui che compie il gesto deve essere guidato da “umana pietà”
• OGGETTIVI: condizione clinica del soggetto passivo; ci deve essere un quadro patologico gravissimo e non
modificabile
• ESECUTIVI: morte priva di sofferenze con strumentazione farmacologica=> barbiturici e analgesici
Eutanasia:
• ATTIVA: morte provocata attraverso un mezzo indolore come morfina, barbiturici (depressione respiratoria);
sopore→ coma→ morte
• PASSIVA: rinuncia all'accanimento terapeutico; si assiste la persona con alleviamento della sofferenza e
supporto psicologico, limitando la somministrazione di sostanze che sostengono la sopravvivenza (es staccare il
respiratore)
In ITALIA=> eutanasia è VIETATA; quindi i “delitti eutanasici” ricadono su 3 IPOTESI di reato:
1. OMICIDIO VOLONTARIO: Art. 575 CP; equipara eutanasia all'omicidio
2. OMICIDIO del CONSENZIENTE: Art. 579 CP; meno severo perché la finalità qui è attenuata dalla “umana
pietà” di fronte alle sofferenze gravi del pz che chiede aiuto per morire
3. ISTIGAZIONE e AIUTO al SUICIDIO: Art. 580 CP; suicidio assistito in cui viene dato il mezzo per morire
ma poi questo è usato dal suicida

==> MODULI.
=> CERTIFICATO MEDICO.
Attestato scritto con funzione di affermare ESISTENZA e VERIDICITA' di una condizione del soggetto per il quale è
richiesto; esige OBIETTIVITA' e OGGETTIVITA' + comporta obbligo di non rilasciare il certificato a soggetti terzi.
Certificato=> deve rispettare i contenuti FORMALI e contenuti SOSTANZIALI.
Carta=> deve essere: intestata; cronologicamente collocata: valenza anche giudiziaria; presentare firma certificante;
presentare diagnosi e prognosi (es nell'astensione dal lavoro).
NB NON vanno segnalate PATOLOGIE NON RICHIESTE perché si tratterebbe di VIOLAZIONE del SEGRETO

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PROFESSIONALE.
REQUISITI del certificato:
• FORMALI: leggibile, con qualifiche del medico, data e firma
• SOSTANZIALI: veridicità=> sennò si rischia il penale; generalità pz, anamnesi, diagnosi, eventuale prognosi
Certificati=> possono essere RILASCIATI da:
• medici della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: guida autoveicoli, porto d'armi, sana e robusta costituzione, ripresa
del lavoro, morte, uso di imbalsamazione e cremazione, attività sportiva agonistica
• medici MMG convenzionati SSN: porto d'armi, attività sportiva non agonistica, fini previdenziali (su modelli SS3 per
l'INPS), TSO
Certificati=> ne esistono 2 TIPI:
• OBBLIGATORI: necessari per usufruire di un diritto
• FACOLTATIVI: medico può richiedere un pagamento
→ Certificati OBBLIGATORI:
• dichiarazione di nascita: se non fatta entro 10gg dai genitori
• certificato di constatazione di morte: assenza di attività respiratoria e cardiocircolatoria
• certificato di morte: entro 15-30h
• denuncia cause di morte
=> RICETTA.
Consente ACQUISIZIONE dei FARMACI da parte del pz; dovrebbe essere costituita da 2 fogli: 1 consegnato al
farmacista e consta del nome del farmaco, del tipo di preparazione ed il quantitativo che deve essere acquisito, 1 ad uso del
pz con tempi, modalità d'uso e dosaggio.
Ricetta=> vari tipi:
• RIPETIBILE: durata 6 mesi + può essere usata 5 volte
• NON RIPETIBILE: durata 1 mese + può essere usata 1 volta sola
• LIMITATIVA: acquisizione e utilizzo del farmaco in ospedale
• MINISTERIALE SPECIALE: per sostanze stupefacenti
• di EMERGENZA: persone con bisogno di un farmaco in situazioni imprevedibili (rischio di shock anafilattico)
=> CARTELLA CLINICA.
Si pratica quando il pz è a regime di ricovero; “PASSAPORTO della salute della persona”=> permette al pz di
trasferirsi da un ospedale all'altro, soprattutto nei pz cronici.
Dal punto di vista giuridico=> è un ATTO PUBBLICO dotato di “fede privilegiata” (tutto ciò che vi è scritto, è ritenuto
vero fino a prova contraria) a FORMAZIONE PROGRESSIVA (si perfeziona durante il ricovero).
Dati ESSENZIALI:
• LEGGIBILITA'
• dati anagrafici, lavorativi (importanti per studi ISTAT), anamnesi remota e prossima, esame obiettivo
• diario clinico da compilare ogni giorno anche più volte al giorno; ogni annotazione andrebbe firmata
• scheda terapeutica e risposte agli accertamenti effettuati
IMPORTANTE=> MAI MODIFICARE la cartella clinica, in quelle elettroniche ogni tentativo di modifica viene
segnalato; si rischia di incorrere in accusa di “falso materiale”.
All'interno della cartella=> ci può essere anche il modulo di CONSENSO e la LETTERA di DIMISSIONE
OSPEDALIERA in cui si dice cosa è stato fatto, cosa è stato tratto dagli accertamenti, successo o meno delle terapie e cosa
va fatto dopo la dimissione.
SDO=> Scheda di Dimissione Ospedaliera: contiene la CODIFICA secondo il DRG dell'iter svolto e a cui sono associate
le SPESE sanitarie; è importante la corretta codificazione per avere il giusto rimborso per la prestazione erogata.
=> ACCERTAMENTO e ATTESTAZIONE di STATO di MORTE CLINICA.
Fatto per soggetti in COMA AREFLESSICO e/o che presentano LESIONI ENCEFALICHE; è importante stabilirlo sia
per “staccare la spina” che per il trapianto.
Serve la conferma di un collegio di 3 specialisti: medico LEGALE + NEUROFISIOLOGO + RIANIMATORE.
DURATA dell'osservazione:
• bambini <1y: 24h
• bambini 1-5y: 12h
• >5y: 6h
Si vede:
• respiro: assente, permesso SOLO dal respiratore automatico; sospendendo respiratore automatico=> si vede se il
soggetto respira o meno
• soggetto=> va testato OGNI 2 ORE
• cuore=> funzionante
NB in caso di espianto=> ultimo organo espiantato è il cuore, ovviamente.
=> Altri MODULI: denuncia in caso intossicazioni PARASSITARIE, comunicazione delle VACCINAZIONI o di IVG.
Nel settore previdenziale=> vanno segnalati gli INFORTUNI sul LAVORO all'INAIL.
==> ASSICURAZIONI SOCIALI.

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Concetto di ASSICURAZIONE: risponde al presupposto per cui è possibile garantirsi certe PRESTAZIONI al
verificarsi di un possibile RISCHIO, previa corresponsione di un PREMIO all'istituto o ente che assume incarico di
erogare la prestazione medesima.
Rischio=> insieme di probabilità che un determinato evento, inatteso e negativo, si concretizzi; tramite il pagamento del
premio assicurativo, si bilanciano le conseguenze garantendo prestazioni che rivestono carattere economico di tipo
sostitutivo o compensatorio della perdita eventualmente subita.
Art. 1882 CC: “l'assicurazione è il contratto col quale l'assicuratore verso pagamento di un premio, si obbliga a rivalere
l'assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro ovvero a pagare un capitale o una rendita
al verificarsi di un evento attinente alla vita umana”.
IMPORTANTE=> differenza tra INDENNIZZO e RISARCIMENTO:
• RISARCIMENTO: reintegrazione patrimoniale completa
• INDENNIZZO: quota che viene data perché c'è un contratto che l'ha stabilita
Assicurazioni=> 2 tipi:
• SOCIALI: obbligatorietà, automatismo (con cui viene erogata la prestazione al verificarsi del rischio), premio
stesso solo in parte è corrisposto dal soggetto dato che interviene lo Stato e il datore di lavoro ad integrarne la
quota più significativa
• PRIVATE: obbligatorietà
=> ASSISTENZA, PREVIDENZA e SICUREZZA SOCIALE.
→ Art. 4 Costituzione: “la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che
rendono effettivo questo diritto..”.
→ Art. 38 Costituzione: “ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha il diritto al
mantenimento ed all'assistenza sociale...”
Quindi=> oltre al mantenimento dello stato di benessere psico-fisico attuando prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione
delle malattie tramite l'estensione dell'assistenza sanitaria a tutti i cittadini, lo Stato si pone l'obbligo di garantire un
adeguato benessere SOCIO-ECONOMICO mediante interventi erogati per sostituire, integrare o ripristinare la capacità
economica di ciascuno, attivando gli istituti di assistenza e previdenza sociale.
– ASSISTENZA SOCIALE:
• consiste in prestazione di vario genere indirizzate al SOSTEGNO di OGNI PERSONA, lavoratore o no, che si
trovi in uno STATO DI BISOGNO
• viene attuata direttamente dagli organi di pubblica amministrazione e attinge i propri mezzi dal finanziamento
pubblico (IMPOSTE FISCALI), in ciò differenziandosi dalle altre istituzioni private di assistenza e beneficenza
• tipici interventi di assistenza sociale: assegno, pensione o indennità di accompagnamento per gli invalidi civili, i
ciechi ed i sordomuti oppure la pensione sociale per over 65y
– PREVIDENZA SOCIALE:
• strumento di politica sociale destinato a PREVENIRE condizioni di bisogno di soggetti esposti ed
economicamente indifesi in quanto totalmente dipendenti dal lavoro quotidiano
• riservato alle CLASSE LAVORATRICI al fine di riparare le conseguenze dannose derivate da alcuni eventi
previsti ed individuati dal legislatori
• rischi assicurati sono rappresentati dagli INFORTUNI del LAVORO e MALATTIE PROFESSIONALI,
dall'invalidità o inabilità al lavoro, dalla TBC, dalla disoccupazione involontaria e della vecchiaia
• previdenza sociale=> realizzata tramite assicurazioni sociali INAIL e INPS che non perseguono scopo di lucro
• assicurazione è OBBLIGATORIA in quanto le disposizioni legislative impongono l'iscrizione del lavoratore per il
fatto stesso dell'instaurarsi del rapporto di lavoro, per cui la mancata iscrizione del lavoratore dipendente da parte
del datore di lavoro realizza un fatto antigiuridico sanzionabile
– SICUREZZA SOCIALE:
• rappresenta una forma di superamento dei regimi di previdenza ed assistenza sociale, caratterizzata da un
intervento pubblico esteso indistintamente a tutti i cittadini in quanto tali, diretta alla tutela di tutte le
fondamentali condizioni di bisogno e non soltanto alla copertura di determinati rischi, finanziata coi fondi
prelevati dal reddito nazionale mediante forme speciali di imposte e tasse
• caratteri della sicurezza sociale: globalità, uniformità ed equalità dei suoi interventi, la estesa fiscalizzazione dei
mezzi di finanziamento e la giustificazione politica individuata nell'interesse della collettività a realizzare il
benessere sociale
* In conclusione=> Assicurazioni SOCIALI:
• soggetto assicuratore=> ENTE PUBBLICO
• assicurante=> DATORE di LAVORO
• prestazioni erogate=> AUTOMATICHE e perseguono finalità di SICUREZZA SOCIALE
• prestazioni economiche e sanitarie sono erogate sulla base di criteri uniformi e correlate alla gravità del
“danno BIOLOGICO” e delle conseguenze patrimoniali sfavorevoli che ne derivano

Sistema ASSICURATIVO SOCIALE.

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1 – INAIL:
• oggetto assicurazione (evento tutelato): infortunio sul lavoro, malattia professionale
• soggetto assicurazione: tutte le categorie di lavoratori per cui vige l'obbligo assicurativo
2 – INPS:
• oggetto assicurazione: invalidità da malattia EXTRALAVORATIVA
• soggetto assicurazione: tutti i lavoratori dipendenti ed autonomi per cui vige l'obbligo dell'assicurazione
3 – INVALIDITA' CIVILE: (INPS paga)
• oggetto dell'assicurazione: invalidità da minorazioni somatiche, psichiche e sensoriali di natura extralavorativa
• soggetto dell'assicurazione: tutti i cittadini 18-65y, disoccupati e titolari di determinati redditi minimi
4 – HANDICAP:
• soggetto dell'assicurazione: tutti i cittadini, senza limiti di età e reddito e senza vincoli in base all'occupazione
lavorativa
• oggetto dell'assicurazione: stato di handicap come definito dalla legge 104/1992
• benefici: annullamento IVA per acquisto di auto, elementi architettonici, annullamento bollo auto, riduzione attività
lavorativa di 3gg/mese per pz o familiari
5 – CAUSA DI SERVIZIO:
• oggetto assicurazione: affezioni o infermità in rapporto causale con la prestazione di servizio
• soggetto assicurazione: dipendenti MILITARI dello Stato (6/12/2012 col decreto Monti)
NB Periodo di malattia secondo i contratti INPS è max di 6 mesi in 5y→ poi soggetto non ha più copertura per malattia.
* Idoneità psicofisica dell'individuo ad espletare attività lavorativa=> glossario:
• capacità di lavoro generica: idoneità psicofisica dell'individuo ad espletare una qualsiasi attività lavorativa
• capacità di lavoro specifica: idoneità psicofisica dell'individuo ad espletare il proprio lavoro/mansione specifica
• capacità di lavoro in occupazioni confacenti alle proprie attitudini: idoneità psicofisica dell'individuo in
occupazioni confacenti (patrimonio bioattitudinale professionale: età, sesso, ambiente familiare, esperienza
professionale)
=> INAIL.
Istituto Nazionale per le Assicurazioni per gli Infortuni sul Lavoro e le Malattie Professionali; si basa sul
TESTO UNICO (TU) 1124 del 1965; 4 concetti alla base dell'INAIL:
1. RISCHIO LAVORATIVO
2. OCCASIONE di LAVORO
3. rapporto di CAUSALITA' tra EVENTO LESIVO e LAVORO
4. DANNO LAVORATIVO
→ INFORTUNIO SUL LAVORO.
Definizione=> Art. 2 TU: “assicurazione (INAIL) comprende tutti i casi d'infortunio avvenuti per causa violenta, in
occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero una
inabilità temporanea assoluta che comporti un'astensione dal lavoro per più di 3 giorni”.
Quindi dall'evento (infortunio sul lavoro) deve derivare:
• o la morte
• o una inabilità permanente assoluta o parziale
• o una inabilità temporanea assoluta
NB INAIL non riconosce un'inabilità temporanea parziale ma solo assoluta che comporta l'astensione dal lavoro per più
di 3 giorni, perché l'INAIL tutela a partire dal 4° giorno (i primi 3 giorni=> a carico del datore di lavoro).
Definizione più specifica: l'infortunio è “un evento anche non accidentale, purché non volontariamente provocato
dall'assicurato, imprevedibile ed abnorme, responsabile di modificazione dell'integrità psico-fisica, il cui momento
centrale è costituito dall'incontro fra la causa violenta e l'organismo umano, avvenuto in occasione di lavoro”.
IMPORTANTE=> Art. 65 TU prevede la NON ASSICURABILITA' laddove “l'assicurato abbia simulato un infortunio
o abbia dolosamente aggravato le conseguenze di esso”, in questo caso l'assicurato “perde il diritto ad ogni prestazione,
fermo restando le pene stabilite dalla legge”.
* Elementi COSTITUTIVI dell'INFORTUNIO:
1. esistenza del RISCHIO insito nella lavorazione
2. OCCASIONE di LAVORO
3. CAUSA VIOLENTA
4. DANNO LAVORATIVO
1 → RISCHIO LAVORATIVO.
INAIL=> assicurazione sociale; il datore di lavoro è obbligato a pagare all'INAIL una certa quota per ogni lavoratore;
a fronte del pagamento di un premio (quanto il datore di lavoro paga all'INAIL), l'INAIL si obbliga a indennizzare il
lavoratore laddove si verifichi un infortunio sul lavoro che determini come conseguenza la morte, l'inabilità assoluta
permanente o parziale o l'inabilità temporanea assoluta.
Quindi l'assicurazione funziona tramite una VALUTAZIONE del RISCHIO: sulla base di tale valutazione,
assicurazione propone un premio che l'assicuratore pagherà perché sulla base del calcolo del rischio vive

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l'assicurazione stessa.
Rischio=> indica il grado di probabilità del verificarsi di un evento dannoso; diviso in:
• rischio GENERICO: incombe sulla popolazione comune e rappresenta la semplice possibilità del verificarsi
dell'evento; es fulmine, frana, caduta da una scala etc; è un rischio a cui tutti siamo soggetti
• rischio GENERICO AGGRAVATO: quando attività lavorativa espletata espone il lavoratore a tale rischio in
misura maggiore
• rischio SPECIFICO: grava SOLO su coloro che svolgono una determinata attività, in base alla tipologia di
attività lavorativa
2 → OCCASIONE di LAVORO.
Elemento CIRCOSTANZIALE; vuol dire che il lavoratore deve aver SUBITO l'infortunio non necessariamente durante
l'attività lavorativa all'interno del luogo lavorativo, MA purché esista la FINALITA' di LAVORO.
Rientrano tutte quelle situazioni in cui il lavoratore per le finalità di lavoro si trova ad agire in un luogo o in un
momento esterno all'orario di lavoro; per es missione, infortunio in itinere (casa-lavoro, lavoro-casa).
3 → CAUSA VIOLENTA.
Concetto può essere sintetizzato con: “qualsiasi fatto lesivo che produca danno psichico o fisico agendo dall'esterno in
modo sufficientemente intenso e rapido”.
Si intende una causa ESTERNA all'organismo e che agisca in un TEMPO RISTRETTO e che abbia una INTENSITA'
SUFFICIENTE a determinare una lesione.
Quindi=> aspetti che connotano una causa come violenta:
• l'agire EXT
• INTENSITA'
• aspetto CRONOLOGICO: rapidità nel tempo; infortunio sul lavoro=> causa deve essere concentrata su un
turno lavorativo inteso come 8 ORE
4 → DANNO LAVORATIVO.
Elemento CONSEQUENZIALE; conseguenza della causa violenta.
→ MALATTIA PROFESSIONALE.
Differenza FONDAMENTALE tra malattia professionale e infortunio sul lavoro=> NO CAUSA VIOLENTA + elemento
CRONOLOGICO NON è RELEGATO al TURNO LAVORATIVO, ma si sviluppa NEL TEMPO.
Art. 3 TU: “l'assicurazione è altresì obbligatoria per le malattie professionali indicate nella tabella le quali siano
contratte nell'esercizio e a causa delle lavorazioni che rientrino tra quelle previste nell'art.1”.
In passato=> SISTEMA della LISTA CHIUSA: presenza di tabella in cui SOLTANTO le malattie professionali
indicate nella tabella erano riconosciute come tali.
* Oggi=> SISTEMA MISTO: rimane in vigore il sistema delle tabelle però è anche possibile dimostrare la
CAUSALITÀ tra una determinata lavorazione e una patologia; l'onere di tale dimostrazione=> è del LAVORATORE
che si avvarrà di un medico.
Definizione più precisa di malattia professionale (tecnopatia): “per la tecnopatia, a differenza che per l'infortunio, non è
sufficiente un rapporto di occasionalità tra lavoro ed evento, ma è necessario un rapporto di CAUSALITA'”.
Sentenza della Corte Costituzionale del 1988: ha considerato incostituzionali quelle parti del TU che chiudevano la
possibilità al lavoratore di dimostrare il nesso di causalità tra la malattia denunciata e l'attività lavorativa purché comunque
il lavoratore provi la sussistenza del nesso causale quindi la causa lavorativa.
Art. 139 TU e art. 10 D. Lgs 38/2000: OBBLIGATORIETÀ per ogni medico che ne riconosca l'esistenza di
DENUNCIA delle malattie professionali; divise in 3 LISTE:
• LISTA 1: malattie la cui origine lavorativa è di ELEVATA PROBABILITA'
• LISTA 2: malattia di PROBABILE origine lavorativa=> malattia per la quale vi è una sufficiente evidenza
epidemiologica ma è necessario stabilire il nesso causale con l'attività lavorativa
• LISTA 3: malattia di POSSIBILE origine lavorativa=> malattia per la quale l'origine professionale è solo
sospettata ma non vi sono sufficienti evidenze epidemiologiche
Malattie professionali=> ICD-10 (Codice Identificativo Internazionale):
• 1° cifra=> lista 1, 2, 3
• 2° cifra=> gruppo agente eziologico: 1→ 7
• 3° cifra=> N° progressivo all'interno del gruppo seguito dal codice ICD-10 (non presente nella lista 3)
VALUTAZIONE del DANNO nella malattia professionale=> cumulo di infermità o menomazioni che possono essere:
• OMO o ETEROGENEE: avere 1 o più fattori di rischio
• MONOCRONE o POLICRONE: prodotte nello stesso momento o in momenti diversi
• COESISTENTI (1 o più menomazioni su organi/apparati diversi) o CONCORRENTI (1 o più menomazioni
sullo stesso apparato)
Il cumulo tra omogenee e coesistenti=> formula RIDUZIONISTICA e SCALARE di BALTHAZARD: cioè l'invalidità
successiva si basa sul 100% dell'individuo MENO la valutazione precedente; esempio:
• 1° invalidità: 100% - 10% (menomazione) = 90%
• 2° invalidità: 10% (menomazione) si calcola sulla valutazione precedente→ 90% - 9% (è il 10% di 90)

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• quindi=> in totale l'invalidità cumulata è di 10% + 9%= 19%
IMPORTANTE=> c'è una tutela particolare per SILICOSI e ASBESTOSI perché sono malattie che hanno la
particolarità di poter comparire a notevole distanza temporale dall'esposizione; Asbestosi=> L. 27 dicembre 1975 n°
80 assorbita dal testo legislativo.
** CONSEGUENZE OGGETTO DI SPECIFICA TUTELA DELL'INAIL.
Una volta riconosciuta malattia professionale o infortunio sul lavoro, quali sono i benefici del lavoratore? Aspetti
INDENNIZZATI:
• morte: viene corrisposta una rendita agli eredi legittimi
• inabilità permanente assoluta al lavoro
• inabilità permanente parziale al lavoro
• inabilità temporanea assoluta che comporti astensione dal lavoro per >3gg
NB Differenza tra inabilità e invalidità:
• inabilità: fa riferimento alla capacità lavorativa generica e specifica
• invalidità: menomazione fisica o psichica, congenita o acquisita, che viene sostenuta economicamente dall'INPS
– Inabilità temporanea assoluta:
• incapacità del lavoratore di svolgere il proprio lavoro
• primi 3gg=> pagati dal datore di lavoro; a partire dal 4° gg=> INAIL paga al lavoratore l'importo giornaliero
dello stipendio
• verifiche=> fatte da sanitari dell'INAIL per valutare se inabilità temporanea prosegue o se il lavoratore dovrà
riprendere il lavoro
• “inabilità temporanea”=> coincide grosso modo con la fase ATTIVA della malattia o della lesione
• nel momento in cui si stabilizza la lesione=> valutare i POSTUMI PERMANENTI
– Valutazione POSTUMI permanenti da parte dell'INAIL:
• fino al 2000: tramite la capacità lavorativa GENERICA=> parametro che fa riferimento alla capacità lavorativa di
un manovale senza specializzazioni
• decreto 38 del 2000: introduzione del DANNO BIOLOGICO=> si è spostata la tutela non ad un danno della
capacità lavorativa generica ma alla tutela della SALUTE
• danno biologico=> menomazione dell'integrità psicofisica del soggetto; se c'è danno biologico=> c'è riduzione
della capacità psicofisica del soggetto e si valuta la PERCENTUALE di MENOMAZIONE (in % di riduzione
dell'integrità psicofisica); quindi ha un valore anche la cicatrice, ad esempio
– Inabilità permanente assoluta: “conseguenza di un infortunio o malattia professionale la quale tolga completamente e
per tutta la vita l'attitudine al lavoro”.
– Inabilità permanente parziale: “conseguenza di un infortunio o di una malattia professionale la quale diminuisca in
parte ma essenzialmente per tutta la vita l'attitudine al lavoro”.
* Come viene indennizzata l'inabilità PERMANENTE=> 3 modi:
• fino al 6%: NO indennizzo
• 6-15%: viene indennizzato al lavoratore un CAPITALE UNA TANTUM, tramite tabelle di conversione tra la %
di danno biologico, età e sesso del pz; viene indennizzato SOLO il DANNO BIOLOGICO
• >16%: viene costituita una RENDITA MENSILE che tiene conto anche del lavoro svolto e del reddito tramite
COEFFICIENTI di CONVERSIONE; vengono indennizzati il DANNO BIOLOGICO + QUOTA aggiuntiva
per le conseguenze PATRIMONIALI della menomazione
In sintesi=> prestazioni sanitarie erogate dall'INAIL:
– Ordine SANITARIO: cure mediche e chirurgiche ordinarie; cure specifiche per il recupero della capacità lavorativa;
fornitura e rinnovo di protesi; avviamento a cure termali; etc.
– Ordine ECONOMICO:
• indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta a partire dal 4° giorno
• rendita per inabilità permanente assoluta o parziale (vedi sopra)
• assegno per l'assistenza personale continuativa: per i grandi invalidi che non possono deambulare
• rendita ai superstiti
• assegno continuativo erogato alla vedova o agli orfani di un grande invalido (80%)
• assegno di incollocabilità
• rendita di passaggio per silicosi e asbestosi: però devono trovare un altro lavoro entro 3y
=> INPS.
Istituto Nazionale Previdenza Sociale; in base alla legge 222/84, eroga 2 prestazioni particolari:
1. PENSIONE di INVALIDITA': “si considera invalido l'assicurato la cui capacità di lavoro in occupazioni
confacenti le sue attitudini sia ridotta in modo permanente, a causa di infermità, difetto fisico o mentale, a meno
di 1/3”
2. PENSIONE di INABILITA': conseguibile qualora sia accertata l'assoluta e permanente inabilità a
qualsivoglia attività lavorativa
3. anche: ASSEGNO di SUPERVALIDITA': per soggetti che non siano in grado di deambulare in modo

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autonomo o non siano in grado di compiere gli atti quotidiani della vita
La metodologia medico-legale applicata all'accertamento dell'invalidità pensionabile, comporta INDIVIDUAZIONE
sistematica delle 3 COMPONENTI della INVALIDITA':
1. elemento CAUSALE: alterato stato di salute dovuto a infermità o difetti fisici o mentali
2. elemento PROFESSIONALE CONSEQUENZIALE: incidenza sulla capacità lavorativa; riduzione del
potenziale energetico individuale nel lavoro svolto e in attività lavorative consone e confacenti alle attitudini
personali e alla capacità tecnico-professionali
3. ESCLUSIONE del RISCHIO PRECOSTITUITA: precostituzione del rischio (inteso come malattia già in atto)
non è di ostacolo all'inizio del rapporto assicurativo
Prestazioni ECONOMICHE PREVIDENZIALI erogate dall'INPS:
• pensione SOCIALE: minima; >65y M, >60y F
• pensione di VECCHIAIA/ANZIANITA': legata alla prestazione lavorativa
• pensione di REVERSIBILITA': a vedova o orfani
• ASSEGNO ordinario di INVALIDITA': durata 3y; rinnovata ogni 3y; dal 9° anno in poi diventa permanente
• pensione d'inabilità
• assegno privilegiato d'invalidità
• pensione privilegiata d'inabilità; etc etc
Valutazione della CAPACITA' di LAVORO in occupazioni CONFACENTI alle ATTITUDINI dell'assicurato: consiste
nell'individuare caso per caso quale sia il lavoro che più si addice allo stato patologico ed alla personalità del lavoratore
minorato ed in riferimento ad esso, stabilire il grado percentuale di riduzione permanente della capacità lavorativa.
IMPORTANTE=> INDENNITA' di MALATTIA: per gli assicurati INPS, il diritto all'indennità scatta DOPO il 3°
GIORNO di malattia sino ad un MASSIMO di 180 GIORNI, prorogabili al max di altri 180 giorni per una volta sola
nell'anno successivo.
=> INVALIDITA' CIVILE.
3° branca della sicurezza sociale; ci sono 2 ordini di intervento da parte dello Stato in favore del cittadino:
• ASSISTENZIALE ed ECONOMICO: rivolti ai cittadini invalidi, il cui finanziamento è garantito dallo Stato
Legge 118 del 1971: “si considerano mutilati e invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite,
anche a carattere progressivo, compresi gli irregolari psichici per oligofrenie di carattere organico o dismetabolico,
insufficienze mentali derivanti da difetti sensoriali e funzionali, che abbiano subito una riduzione permanente della
capacità lavorativa INFERIORE ad 1/3 (33%), se si tratta di persone di età compresa tra 18-65y; oppure, se si tratta di
<18y o >65y, che abbiano difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età”.
Parametri di giudizio per la valutazione dell'invalidità civile in soggetti 18-65y:
• danno funzionale permanente
• capacità lavorativa (vs pensione invalidità=> lì si parla di capacità lavorativa confacente le attitudini)
• tabelle di legge ed il sistema valutativo tabellare
GRADI DI INVALIDITA'.
La legge ne distingue diversi gradi a seconda dei quali sono previsti benefici diversi: (% di riduzione della cap lavor)
• >33%: soggetto ha diritto alla qualifica di invalido civile ed alla concessione eventuale di prestazioni protesiche,
ortopediche etc
• >45%: soggetto ha diritto all'iscrizione nelle liste speciali per l'ASSUNZIONE OBBLIGATORIA (per tutti gli
enti pubblici o privati con almeno 15 dipendenti)
• >74%: soggetto ha diritto a ASSEGNO MENSILE di ASSISTENZA come invalido parziale (dopo 65y: assegno
si converte in pensione sociale)
• 100%: soggetto ha diritto alla PENSIONE di INABILITA' come invalido totale + se si tratta di soggetto
invalido totale non deambulante e non autosufficiente, ha anche diritto alla INDENNITA' di
ACCOMPAGNAMENTO
NB
→ Indennità di ACCOMPAGNAMENTO=>vengono prese in considerazione 6 ADL (attività giornaliere di base):
• 1 lavarsi; 2 vestirsi; 3 uso dei servizi; 4 trasferimento; 5 continenza; 6 alimentarsi
• se soggetto ne perde almeno 4 (quindi >50%): soggetto è invalido civile al 100%
→ Assegno mensile di assistenza: mutilati e invalidi civili, 18-65y, riduzione capacità lavorativa >74% e incollocati al
lavoro.
→ Indennità di FREQUENZA: prestazione mensile concessa a mutilati e invalidi civili MINORI di 18 ANNI che
presentano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e funzioni proprie della loro età; durata=> 01/09→ 30/06 (scuola).
* CECITA' totale o parziale=> CIECHI CIVILI sono coloro che lo sono dalla nascita oppure quello che lo sono
divenuti a causa di malattie od infortuni; definizione di cieco civile:
• cieco VENTESIMISTA: riduzione capacità visiva nell'occhio migliore < 1/20
• cieco ASSOLUTO: assegno di accompagnamento molto alto
Vari gradi di cecità: cieco totale, parziale, ipovedente grave, medio-grave, lieve.
* SORDOMUTISMO=> sordomuto è il minorato sensoriale dell'udito affetto da sordità congenita o acquisita durante

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l'età evolutiva (pre-pubere) che gli abbia impedito il normale apprendimento del linguaggio parlato; definizione:
• perdita uditiva bilaterale >60dB
• se >12y→ perdita uditiva deve essere >75dB
*** LEGGE-QUADRO 104 del 1992: “disposizioni per l'assistenza, l'integrazione sociale ed i diritti delle persone
portatrici di handicap”; definizione di persona handicappata: “colui che presenta una minorazione fisica, psichica o
sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa
e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.
Legge-quadro 104: disposizioni finalizzate all'assistenza, all'integrazione sociale e alla salvaguardia dei diritti delle
persone handicappate, nel rispetto della dignità umana e dei diritti di libertà e autonomia, finalizzate all'integrazione
sociale ad ogni livello (scuola, famiglia, sport, lavoro, vita di relazione); parallelamente si mira al recupero funzionale
del soggetto, rimuovendo le condizioni invalidanti (tramite interventi assistenziali, riabilitativi, economici ed integrativi-
sociali) che impediscono lo sviluppo e l'espansione sociale della personalità.

==> DENUNCE GIUDIZIARIE.


Ci sono 2 tipi di denunce:
1. settore PREVIDENZIALE: infortuni e malattie professionali; va fatta entro 24h dal medico che pone la
diagnosi; infortuni sul lavoro=> vengono denunciati all'INAIL e si apre “la malattia” cui seguirà, su controllo dei
sanitari dell'INAIL, l'evoluzione fino alla chiusura con o senza postumi
2. settore GIUDIZIARIO: si sono 2 forme di denuncia; esprimono fondamentalmente l'obbligo del medico di
collaborare con l'autorità giudiziaria nei casi in cui il dato biologico abbia un interesse giudiziario; sono il
REFERTO e la DENUNCIA di REATO
NB:
• referto: compete a tutti i medici
• denuncia di reato: spetta all'Ufficiale Giudiziario o all'Incaricato di Pubblico Servizio
→ PUBBLICO UFFICIALE: soggetto che svolge, per conto dello stato, una delle funzioni tipiche dello stato
(legislativo, esecutivo, giudiziario); es quando il medico deve certificare una morte; svolge una funzione pubblica,
legislativo-giudiziaria o amministrativa.
→ INCARICATO di PUBBLICO SERVIZIO: chiunque eserciti un pubblico servizio; anche il medico che opera in una
struttura pubblica come l'ospedale.
→ ESERCENTI di un SERVIZIO di PUBBLICA NECESSITA': sono i privati che esercitano funzioni sanitarie o
forensi il cui servizio sia vietato per legge a chi non abbia una speciale abilitazione dello Stato.
→ UFFICIALI di POLIZIA GIUDIZIARIA: medici del lavoro, medici igienisti, medici dello sport.
Cosa vuol dire essere un incaricato di pubblico servizio o un pubblico ufficiale? Significato soprattutto dal punto di
vista penale: chi commette reato nei confronti di un pubblico ufficiale o di un incaricato di pubblico servizio ha delle
punizioni più gravi→ reati specifici o anche aggravanti di altri reati; idem per chi è incaricato di pubblico servizio o
pubblico ufficiale→ avrà punizioni maggiori o aggravanti.
Denunce OBBLIGATORIE dal punto di vista giudiziario:
• REFERTO: comunicazione che si deve dare all'autorità giudiziaria e che deve essere fatto da TUTTI i sanitari
indipendentemente dal ruolo
• DENUNCIA di REATO: la devono fare i pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio anche non sanitari
=> REFERTO.
Definizione di referto=> definizione in “negativo” dall'Art. 365 CP che parla di OMISSIONE di REFERTO:
“chiunque, avendo nell'esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza o opera in casi che possono
presentare i caratteri di un delitto per il quale si debba procedere d'ufficio, omette o ritarda di riferire all'autorità
competente è punito con la multa… Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita
a procedimento penale”.
• “esercizio prof sanitaria”: vale per tutte le professioni sanitarie
• “assistenza”: prestazione sanitaria avente carattere di continuità o comunque esplicata su persona vivente
• “opera”: intervento singolo, occasionale o transitorio
• “presentare caratteri di un delitto etc”: medico deve aver semplicemente il sospetto che ci possa essere un
delitto procedibile d'ufficio; sospetto si fonda sul rilievo obiettivo di qualche lesione; es lesione poco chiara su un
minore dopo racconto del genitore
• “autorità giudiziaria”: è il PUBBLICO MINISTERO, che è il sostituto procuratore del procuratore della
Repubblica, che attraverso la polizia giudiziaria informerà il magistrato (posto fisso di polizia in ogni ospedale); in
ultima analisi, il referente è il sindaco
• “non si applica...procedimento penale”: se il medico visita la vittima, ha obbligo di referto; se medico visita il
rapinatore (ad es) può non fare il referto per 2 motivi: 1 il rapinatore non si curerebbe, 2 se il medico fosse
obbligato a denunciare il fatto, potrebbe indurre il delinquente a metterlo a tacere, quindi per tutela del medico
NB Art. 384 CP: “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare se
medesimo o un prossimo congiunto da un grave e inevitabile nocumento nella libertà o nell'onore”; cioè, non si è
incriminati di non aver fatto il referto se qualcuno ti minaccia con la pistola.

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* Quando si ha OBBLIGO di REFERTO=> tutti quei casi che potrebbe sottendere un delitto perseguibile d'UFFICIO;
delitti procedibili di ufficio=> obbligo di referto:
• delitti contro la VITA: omicidio
• delitti contro INCOLUMITA' PERSONALE: lesioni personali
• delitti contro INCOLUMITA' PUBBLICA
• delitti SESSUALI
• delitti di IVG: al di là delle norme
• delitti contro LIBERTA' INDIVIDUALE
• delitti contro la FAMIGLIA
• INFORTUNI sul LAVORO e MALATTIE PROFESSIONALI: solo in certe situazioni particolari che hanno
prodotto lesioni gravi o la morte, con il sospetto che questa sia stata la conseguenza di una inosservanza delle
“norme di garanzia per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali”
• SUICIDIO
COSA si deve scrivere nel referto=> Art. 334 CP:
• contenuto tecnico: PERSONA (alla quale è stata prestata assistenza), LUOGO in cui si trova in quel momento,
tutti gli elementi UTILI (es trasferimento in altro ospedale), TEMPO e CIRCOSTANZE che hanno determinato
l'intervento sanitario, MEZZI con i quali il medico ipotizza che sia stato commesso il reato
• deve pervenire entro 48h o immediatamente (se c'è pericolo di ritardo)
• destinatari: pubblico ministero (procuratore della Repubblica), sostituto procuratore della Repubblica
(qualsiasi ufficiale di polizia giudiziaria del luogo in cui assistenza/opera è prestata), ufficiale di polizia
giudiziaria più vicina oppure il sindaco
=> DENUNCIA di REATO.
Atto con il quale il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio denuncia all'Autorità Giudiziaria un reato
procedibile d'ufficio del quale ha AVUTO NOTIZIA nell'esercizio o a causa delle sue funzioni oppure nell'esercizio o
causa del servizio; è un atto più giuridico rispetto al referto, si deve aver avuto notizia (maggior certezza rispetto al
sospetto del referto) e deve avere contenuto giudiziario (testimonianze, dichiarazioni rese da persone coinvolte etc).
** QUINDI=> DIFFERENZE tra REFERTO e DENUNCIA di REATO:
REFERTO DENUNCIA di REATO
Competenza: SOLO personale sanitario Competenza: qualsiasi pubblico ufficiale o incaricato di
pubblico servizio= di conseguenza, anche il personale sanitario
Presuppone di aver prestato assistenza o opera Effettuata anche SOLO per essere venuti a conoscenza
Riguarda SOLO reati procedibili d'ufficio Riporta la notizia del reato con indicazione del reo, della
vittima, dei testimoni e degli elementi di prova raccolti
Va presentato entro 48h Deve pervenire senza ritardo
Può non essere presentato quando la persona assistita corra il VS referto=> non esiste tale esimente
rischio di essere sottoposta a procedimento penale

==> ASSICURAZIONI PRIVATE.


Presupposto è che fra il contraente (qualunque cittadino) e la Compagnia di assicurazione si stabilisce un contratto di
diritto privato (POLIZZA) in cui si stabilisce che l'assicurato corrisponde alla Compagnia una somma concordata con essa
prima della sottoscrizione, generalmente annua o semestrale (PREMIO), garantendosi in tal modo che la Compagnia
corrisponda prestazioni solitamente di carattere economico (INDENNIZZO o RISARCIMENTO) misurate su un valore
“tetto” che ne rappresenta il limite massimo (MASSIMALE), al verificarsi di eventi dannosi la cui ipotesi di ricorrenza
rappresenta l'oggetto dell'assicurazione (RISCHIO ASSICURATO).
→ Assicurazione privata contro gli INFORTUNI.
Formula assicurativa che ricorre con maggior frequenza; infortunio, causa violenta, fortuita etc (vedi definizione sopra).
Sono considerati infortuni anche:
• asfissia non di origine morbosa
• avvelenamenti acuti da ingestione o assorbimento di sostanze
• alterazioni patologiche da morsi di animali o insetti
• annegamento
• assideramento o congelamento
• folgorazione
• colpi di sole o di calore
• lesioni determinati da sforzi, con esclusione di infarti, ernie e rotture sottocutanee di tendini
• infortuni subiti in stato di malore o incoscienza
• infortuni derivanti da imperizia, imprudenza e negligenza

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NB è indennizzabile un evento che sia conseguenza di un comportamento colposo.
Momento della stipula della polizza=> contraente deve riferire all'assicuratore ogni patologia di cui sia a conoscenza ed
ogni evento pregresso che possa aggravare il rischio; ogni circostanza taciuta può essere motivo di nullità del contratto.
Quando si verifica l'EVENTO=> assicurato è tenuto a presentare denuncia all'assicurazione, corredata di
certificazione medica in cui si dettaglino: circostanze dell'infortunio, gli accertamenti ed i trattamenti cui è stato sottoposto.
CONDIZIONI GENERALI dell'assicurazione.
Ci sono:
• condizioni GENERALI: condizioni in base alle quali sono definite le circostanze perché l'evento sia ammesso
all'indennizzo, le modalità di erogazione del massimale ed il valore del massimale stesso
• condizioni di ESCLUSIONE: circostanze che rendono l'evento non ammissibile all'indennizzo (es arti
marziali, atletica pesante, pugilato etc)
• condizioni AGGIUNTIVE: possono modificare le condizioni generali, cioè la loro ricorrenza può rendere
indennizzabile un evento altrimenti escluso o modificare i termini economici dell'indennizzo
NB L'assicurazione vale fino al compimento del 75° ANNO di ETA'.
NON sono assicurabili le seguenti categorie:
• etilisti; AIDS; tossicodipendenti; infermità mentali (schizofrenia, forme maniaco-depressive, stati paranoidei)
Al verificarsi del rischio=> prestazioni erogate sono di carattere ECONOMICO ed investono le SOLE conseguenze
ESCLUSIVE dell'infortunio; sono ammesse sia conseguenze DIRETTE che INDIRETTE dell'infortunio (es frattura-
diretta e osteomielite-indiretta).
Il PARAMETRO di riferimento del danno alla persona è la CAPACITA' LAVORATIVA GENERICA (vedi
definizione sopra) con la diatriba tra homo faber (capacità lavorativa) e homo civis (capacità assolvere i compiti quotidiani).
Oggetto di indennizzo può essere:
• invalidità temporanea totale o parziale: si stabilisce in polizza una rendita (“quantum”) giornaliera che
corrisponde alla medesima capacità persa per intero o parziale e in base al periodo durante il quale la perdita
avviene
• invalidità permanente totale o parziale: si basa sul TU 1124/65 dell'INAIL, usando tabelle di riferimento
• morte
• anche: rimborso spese sanitarie
IMPORTANTE: per le polizze è prevista una SOGLIA di invalidità al di sotto della quale non si dà luogo a indennizzo,
cioè la FRANCHIGIA che può essere:
• ASSOLUTA: indennizzo corrisponde alla SOLA % eccedente; es franchigia assoluta del 3%, se ho invalidità del
10%→ mi corrisponde indennizzo del 7%
• RELATIVA: indennizzo è TOTALE se l'invalidità è superiore alla franchigia; es se franchigia relativa del 5% e
ho invalidità del 4%=> no indennizzo, se invalidità del 6%=> indennizzo del 6%
Alcune polizze possono prevedere l'ipotesi che l'invalidità permanente sia valutata in base all'attività lavorativa
effettivamente prestata dall'assicurato (capacità lavorativa specifica) o anche la previsione particolare del danno estetico.
Invalidità=> valutata in base alla capacità lavorativa generica ed ogni sua variazione deve essere denunciata, dato che va
a modificare il livello di rischio (INDICE di RISCHIO).
IMPORTANTE=> assicurazione privata per infortuni indennizza solo gli eventi che rientrino nella definizione di
infortunio (causalità fortuita, violenta ed esterna); invece le CONCAUSE di LESIONE e di INVALIDITA' non sono
valutabili ai fini dell'indennizzo all'interno dell'assicurazione privata contro gli infortuni.
NB CONCAUSA:
• di LESIONE: ogni circostanza estranea alla causa violenta ed esterna che, concorrendo con essa, abbia reso
possibile la lesione
• di INVALIDITÀ: stati patologici antecedenti all'infortunio che già menomavano la validità del soggetto e che
concorrono con l'invalidità conseguente all'infortunio, ad aggravare l'entità di quest'ultima
* Se c'è DISACCORDO fra le parti sulle circostanze dell'infortunio o sulla valutazione del danno=> previsto RICORSO
alla PROCEDURA ARBITRALE: soluzione della controversia è demandata ad un Collegio costituito da 3 ARBITRI
(1 scelto dall'assicurato, 1 scelto dalla Compagnia, 1 concordato tra le parti), nel caso di non convergenza nella scelta del 3°
arbitro, indicazione è demandata a presidente Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di residenza dell'assicurato.
→ Assicurazione privata contro le MALATTIE.
Malattia=> definizione: ogni alterazione dello stato di salute non dipendente da infortunio.
Polizza, premio etc come sopra; nella polizza malattia=> in genere c'è una franchigia del 25% o 33%; persone non
assicurabili=> come per gli infortuni; rischi esclusi dalla polizza: malattie, malformazioni e stati patologici anteriori alla
stipula della polizza; preesistenti infermità o invalidità determinanti perdita o diminuzione della capacità lavorativa;
conseguenti derivanti da abuso di alcol o farmaci o stupefacenti; malattie mentali; conseguenze di diete, trattamenti estetici,
da delitti dolosi compiuti o tentati dall'assicurato, di guerre e/o insurrezioni, dirette o indirette di trasformazioni o
assestamenti energetici dell'atomo, naturali o provocati e le accelerazioni di particelle atomiche; conseguenze di movimenti
tellurici, eruzioni vulcaniche e inondazioni; conseguenze derivanti da controllo della gravidanza con mezzi artificiali;
conseguenze della pratica di sport aerei, di gare motoristiche non regolari, pugilato, calcio, ciclismo, arti marziali etc.
→ Assicurazione VITA.

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Rischio assicurato si potrebbe definire la MORTE PRECOCE per cui a fronte del pagamento del premio, l'assicurazione
si impegna a corrispondere il capitale assicurato:
1. al contraente stesso ancora in vita
2. agli aventi diritto in caso di morte anticipata del contraente
Condizioni di ESCLUSIONE della garanzia assicurativa per il rischio di morte=> Art. 4 Rischio di morte: “rischio di
morte è coperto qualunque possa esserne la causa, senza limiti territoriali e senza tener conto dei cambiamenti di
professione dell'assicurato. È ESCLUSO dalla garanzia soltanto il decesso causato da:
• dolo del contraente; partecipazione attiva del contraente a delitti dolosi o a fatti di guerra (tranne per obblighi
verso lo Stato Italiano)
• incidente di volo se il contraente viaggia su aeromobile non autorizzato al volo o con pilota non titolare di brevetto
• suicidio se avviene nei primi 2y dall'entrata in vigore dell'assicurazione
→ Assicurazione di RESPONSABILITA' CIVILE.
Principio di responsabilità civile si fonda sull'obbligo di RISARCIRE un DANNO derivato da inadempienza rispetto
alle obbligazioni assunte e concordate (responsabilità contrattuale) o comunque causato da comportamento
incongruo avente caratteri del reato o dell'illecito (responsabilità extra-contrattuale).
Soggetto responsabile del danno=> tenuto a risarcirlo; “RISARCIMENTO”=> reintegro completo del bene perduto
ricondotto a misura economica.
L'assicurazione di responsabilità civile vale in ogni ambito in cui sia ravvisabile la concretizzazione del rischio di
determinare un danno, che deve essere integralmente risarcito e relativamente al quale, previo pagamento del premio,
l'assicurato abbia stipulato una polizza affinché l'assicurazione lo mantenga indenne.
NB nel caso in cui la somma del risarcimento supera il massimale della polizza=> chi ha cagionato il danno paga la quota
eccedente il massimale.
Danni oggetto di risarcimento: [vedi più avanti ]
• danno PATRIMONIALE: danno emergente (spese che il soggetto è costretto a sostenere), lucro cessante (perdita
economica da non lavoro)
• danno EXTRAPATRIMONIALE: danno biologico, danno morale

==> RESPONSABILITA' PROFESSIONALE SANITARIA.


Tale concetto implica anche definizione di reato colposo o doloso; aumento del CONTENZIOSO è legato a vari fattori:
– fattori SOCIALI:
• interessi economici legati alla crisi economica
• pressione dei mass media
– fattori INDIVIDUALI concernenti il pz:
• diversa percezione del diritto alla salute
• non accettazione della malattia come evento ineludibile
• crescenti aspettative sui risultati della medicina
• soddisfacimento individuale come parametro di valutazione dell'atto medico (soprattutto medicina estetica)
– MODIFICAZIONE del processo di CURA:
• più accurata è la procedura di diagnosi e cura→ più aumenta il rischio di correlati negativi
• maggiore è la specializzazione delle tecniche→ maggiore è il rischio di commettere errori
– VARIABILITA' dell'esito del CONFLITTO:
• incertezza perché la valutazione biologica viene mediata dall'interpretazione dei giudicanti
• ci sono anche elementi di oggettività: non tutti i casi presentano lo stesso grado di difficoltà
• scelta dei consulenti tecnici e dei periti: non tutti hanno stesso grado di competenza o di buon senso
• abilità dei difensori
• atteggiamento psicologico del giudicante che può essere influenzato da situazioni familiari e personali
Responsabilità professionale=> implica delle ricadute:
• etica: riguardo la deontologia
• legale=> può avere 2 correlati:
1. DISCIPLINARE: condotta sanzionata all'interno della struttura sanitaria
2. GIUDIZIARIO: PENALE (sanzionare il personale sanitario) e CIVILE (risarcire il pz)
Elementi COSTITUTIVI di una CONDOTTA PENALMENTE rilevante, cioè di REATO sono:
1. elemento PSICOLOGICO: attiene a colui che commette il reato; è la partecipazione più o meno consapevole
2. elemento MATERIALE
1 → Elemento PSICOLOGICO.
In base a questo, il reato si divide in:
• DOLOSO: o secondo INTENZIONE; Art. 43 CP: “quando l'evento dannoso o pericoloso che è il risultato
dell'azione od omissione e da cui la legge fa dipendere l'esistenza di un delitto, è dall'agente previsto e VOLUTO
come conseguenza della propria azione od omissione”; cioè quando la condotta applicata è finalizzata ad un
risultato che la legge ritiene essere un reato

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• COLPOSO: o contro INTENZIONE; Art. 43 CP: “quando l'evento, anche se preveduto, non è voluto
dall'agente e si verifica a causa di NEGLIGENZA, IMPRUDENZA o IMPERIZIA ovvero per INOSSERVANZA
di leggi, regolamenti, ordini o discipline”; qui si collocano i reati dell'ambito SANITARIO
– NEGLIGENZA:
• riferita a disattenzione, dimenticanza, disaccortezza, svogliatezza, leggerezza, superficialità o trascuranza di
quelle norme comuni di diligenza che sono osservate dalla comunità dei medici
• NB CONDOTTA di un medico=> giudicata in rapporto alla condotta corretta che tutti gli altri hanno
– IMPERIZIA:
• difetto di esperienza o carenza di nozioni scientifiche e pratiche, che sono comunemente richieste ed
indispensabili per l'esercizio della professione medica
• “imperito”: quel sanitario che non ha saputo fare quello che ogni altro suo collega avrebbe eseguito
• bisogna valutare 2 elementi: 1 CASO con cui ci si confronta (routinari o non), 2 LIVELLO di ESPERIENZA
(specializzando, primario etc); la responsabilità professionale deve essere sempre PERSONALIZZATA e fatta
EX ANTE (da prima), cioè senza tenere conto dell'esito per mettersi nella stessa posizione del medico da giudicare
– IMPRUDENZA:
• agire con avventatezza, eccessiva precipitazione, ingiustificata fretta, senza adottare cautele consigliate
dall'esperienza o dettate da precise regole dell'arte
• è imprudente chi agisce in senso COMMISSIVO o OMISSIVO senza valutare le conseguenze
2 → Elemento MATERIALE.
In base a questo si individuano:
1. CONDOTTA ILLECITA: attività professionale prestata con errore tecnico o con inosservanza di leggi e linee
guida (sono considerate delle norme)
2. EVENTO DANNOSO: conseguente alla condotta
3. NESSO CAUSALE tra i 2
Quindi=> l'elemento materiale attiene al nesso tra la condotta e il danno.
IMPORTANTE=> Art. 41 CP: “il concorso di cause preesistenti o simultanee o sopravvenute, anche se indipendenti
dall'azione od omissione del colpevole, non esclude il rapporto di causalità fra l'azione od omissione e l'evento”;
quindi=> se il risultato negativo della condotta incongrua è stato facilitato da situazioni che sono sopravvenute a
complicare l'iter clinico, si è comunque ritenuti responsabili; quindi=> il CONCORSO di CAUSE in una condotta
incongrua NON SOLLEVA dalle RESPONSABILITA'.
Le cause sopravvenute ESCLUDONO il rapporto di causalità quando sono state da SOLE SUFFICIENTI a
determinare l'evento.
=> VALUTAZIONE DELLA COLPA DEI MEDICI.
Negli anni 50-70→ medici considerati INATTACCABILI e l'Art. 2236 CC veniva mutuato anche in ambito penale per
sollevare tutti i medici; poi nel 1973 la Corte Costituzionale dichiara applicabile la soglia della COLPA GRAVE SOLO per
IMPERIZIA=> quindi un medico risponde SOLO se negligente o imprudente.
Anni 80 la Cassazione sentenzia che la COLPA GRAVE attiene SOLO all'ambito CIVILE e MAI al PENALE: quindi i
medici devono essere sottoposti al penale; poi c'è stato il DECRETO BALDUZZI del 2012→ tende a scriminare la
responsabilità penale nei casi di colpa lieve.
→ Aspetto della COLPA INDIVIDUALE nelle attività di EQUIPE.
Ipotesi di colpa=> si distinguono:
• RESPONSABILITA' DIRETTA: ognuno risponde delle conseguenze dannose cagionate dalla propria
condotta colposa; ognuno risponde della sua piccola parte
• CONCORSO di COLPA: quando il danno al pz viene causato dall'insieme di condotte incongrue di più
sanitari che hanno agito indipendentemente l'uno dall'altro
• COOPERAZIONE COLPOSA: Art. 113 CP; quando il danno è causato dall'insieme di condotte incongrue tra
loro collegate sotto il profilo causale e psichico (quando la decisione errata è stata collegiale)
Varie dottrine di GIURISPRUDENZA nell'ambito della colpa nell'attività di EQUIPE:
• RESPONSABILITA' in SOLIDO: gruppo risponde complessivamente, tutti condividono la responsabilità
• TEORIA del NON AFFIDAMENTO: risponde il capo equipe perché ha obbligo di sorveglianza e controllo
• TEORIA del AFFIDAMENTO: ciascun membro risponde per attività che gli compete; linea giuridica
ATTUALE
→ PRINCIPIO dell'AFFIDAMENTO.
– Cassazione Pen.Sez.IV del 1991: ognuno deve poter contare sull'adeguata condotta degli altri componenti dell'equipe→
quindi: NON è fatto OBBLIGO di CONTROLLO sugli ALTRI; “nell'attività medica di equipe, vige il principio
dell'affidamento, secondo cui ciascun medico, per potersi concentrare meglio nelle operazioni di sua stretta competenza,
deve poter confidare nel corretto operato dei suoi collaboratori, e se ciò avvenga, ognuno di essi risponderà solo
dell'adempimento dei suoi compiti”.
– OBBLIGO del DISSENSO=> se un giovane assistente vede fare una cosa inadeguata, lo dovrebbe dire al 1° operatore;
“se primario e assistente condividono le scelte terapeutiche entrambi ne assumono la responsabilità. Nel caso in cui

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assistente o aiuto non condivida le scelte del primario che non eserciti il potere di avocazione, è tenuto a segnalare quanto
rientra nelle sue conoscenze, esprimendo il proprio dissenso”.
– OBBLIGO di CONTROLLO INCROCIATO, anche sul capo equipe: deve esserci un controllo INCROCIATO anche
da parte di chi è in una posizione gerarchicamente inferiore; “fine comune ed unico”=> primario interesse del malato.
– Cassazione, IV Sez. 2005: la stessa responsabilità che unisce un'equipe chirurgica durante un intervento, continua
ad unirla anche nell'assistenza durante il decorso post-operatorio.
=> RESPONSABILITA' CIVILE.
Medico deve aspettarsi di essere chiamato a rispondere civilmente della propria attività professionale quando questa non sia
stata conforme alle regole dell'arte ed abbia avuto conseguenze dannose per il pz; si parla di CONDOTTA INADEGUATA.
Alla responsabilità civile=> è collegato il RISARCIMENTO di un danno.
Responsabilità civile=> valutata tramite RAPPORTO tra condotta del medico a quello di un professionista di pari
livello, con la dovuta PERSONALIZZAZIONE.
È possibile fare una GRADAZIONE dell'ERRORE in:
• GRAVE: condotta è di incongruità tale che non sarebbe stata commessa da nessun altro specialista
• LIEVE: errore è stato commesso anche da altre persone
• di POCO CONTO: quando non ha nessuna influenza sull'andamento del caso
→ DIFFERENZE tra ERRORE e ERRORE COLPOSO:
• errore colposo=> solo se il medico è stato imperito, negligente o imprudente
• errore=> condotta adeguata, perita, ma qualcosa è andato storto→ errore rientra nel range basso
→ DIFFERENZE tra ERRORE e COMPLICANZE:
• complicanza: evento prevedibile che non è in alcun modo evitabile e non dipende dalla colpa del sanitario
• errore=> vs complicanza
Responsabilità civile=> per il sanitario può essere di 2 tipi:
1→ responsabilità CONTRATTUALE:
• tra un LIBERO PROFESSIONISTA e il pz→ responsabilità: se c'è mancato assolvimento del fine del contratto
• libero professionista prende in cura un pz=> si stabilisce un contratto di PRESTAZIONE d'OPERA
INTELLETTUALE e implica che tutto deve essere fatto secondo le norme comportamentali, tecniche e
scientifiche che la prestazione richiede
• dimostrazione di essere ESENTI da colpa: dimostrare di essersi comportati con perizia, prudenza e diligenza
• quindi=> nella responsabilità contrattuale→ ONERE di dimostrare di aver agito bene spetta al SANITARIO
• termine di prescrizione=> 10 ANNI
2→ responsabilità EXTRACONTRATTUALE:
• quella del medico DIPENDENTE di una STRUTTURA PUBBLICA oppure del LIBERO professionista che
offre prestazioni occasionali in circostanze accidentali ed impreviste (es soccorrere qualcuno)
• qui=> è il DANNEGGIATO (non il medico, come sopra) cioè chi chiede il risarcimento che deve provare: il
DANNO subito e la COLPA del professionista
• termine di prescrizione=> 5 ANNI
IMPORTANTE:
• responsabilità PENALE=> è SEMPRE PERSONALE (io pago se sbaglio)
• responsabilità CIVILE=> il risarcimento del danno può essere assunto da TERZI (Art. 2043 CC), come ad es
le assicurazioni private cui si legano i medici attraverso contratti di responsabilità civile
→ TIPI DI DANNO.
Divisi in:
– Danno PATRIMONIALE:
• danno da LUCRO CESSANTE: perdita o riduzione del guadagno
• danno EMERGENTE: spese sostenute
– Danno NON PATRIMONIALE:
• danno BIOLOGICO: decremento dell'efficienza fisica, peggioramento rispetto allo stato anteriore; cioè il
nocumento provocato dalla condotta inadeguata dei sanitari
• danno da PERDITA di CHANCES di guarigione: diagnosi tardiva di una malattia
• danno MORALE: risultante delle sofferenze che spesso una condotta inadeguata crea
=> INDAGINE MEDICO LEGALE in tema di RESPONSABILITA' PROFESSIONALE.
Al medico legale viene chiesto di valutare la condotta incongrua dei medici da parte dei magistrati, facendo riferimento
alle connotazioni del reato colposo→ cioè: imprudenza, negligenza e imperizia.
Comportamento incongruo=> valutare:
• caratteristiche SOGGETTIVE: del sanitario in riferimento alla loro preparazione tecnica, conoscenze,
esperienza e posizione professionale
• condizioni OGGETTIVE: in cui è stata erogata la prestazione; struttura attrezzata o meno, intervento in urgenza
o in elezione, gravità del problema
Ipotesi di COLPA, nella professione medica=> può concretizzarsi in ognuno delle FASI operative del rapporto con il

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pz=> fase DIAGNOSTICA, fase TERAPEUTICA e fase RIABILITATIVA: in ognuna di esse, il medico può incorrere in
errori comportamentali che configurano uno o più delle previsioni definitorie di colpa.
IMPORTANTE=> la realtà in cui si cala il medico legale nella valutazione è sempre EX POST (a posteriori), anche se
sarebbe meglio mettersi nella condizione EX ANTE della vicenda, andando ad analizzare le difficoltà che il caso ha
prospettato ai sanitari che intervenivano in quel momento.
Per il giudizio differito=> importante:
• DOCUMENTAZIONE SANITARIA: solo tramite questa si può fornire dimostrazione della correttezza
sequenziale e logica sul piano diagnostico e terapeutico; è buona norma che la documentazione sanitaria sia il più
accurata e completa possibile
Per riconoscere la colpa professionale=> necessari:
• non corrispondenza del comportamento medico alle LEGES ARTIS: norme non scritte in cui si sostanzia il
concetto di SCIENZA per la perizia e di COSCIENZA per prudenza e diligenza
• dimostrazione del DANNO + dimostrare che l'errore comportamentale rappresenti un fattore condizionante il
determinarsi del danno stesso
La COLPA PROFESSIONALE=> presuppone la soddisfazione dei requisiti di DANNO ed ERRORE collegati da un
NESSO CAUSALE.
NB In ognuna delle 3 fasi dette prima, si può evocare l'ipotesi di danno professionale derivante da omissione di
determinati atti (responsabilità OMISSIVA) o di averli eseguiti in modo improprio (responsabilità COMMISSIVA).
→ DIAGNOSI.
Valutare raccolta dell'anamnesi, l'esame obiettivo, l'interpretazione dei risultati laboratoristici e strumentali e l'esatta
contestualizzazione dei sintomi, tenendo conto delle varie DD.
→ TERAPIA.
Errori commessi nella terapia MEDICA e soprattutto CHIRURGICA sono molti di più rispetto a quelli della fase
diagnostica; maggior parte dei casi=> errori TERAPEUTICI sono i PIU' CONTESTATI, come scelta del farmaco,
posologia, mancata osservanza delle controindicazioni.
Errori nella TERAPIA CHIRURGICA possono essere:
• sul giudizio di OPERABILITA' del PZ: in base a estensione della patologia o al rischio anestesiologico
• sul TIPO e PROGETTAZIONE dell'INTERVENTO
• sulla INADEGUATA ESECUZIONE dell'atto operatorio
Per questi errori, utili=> descrizioni dell'intervento chirurgico
→ INADEGUATA ASSISTENZA POST OPERATORIA.
COMPLICANZE chirurgiche sono molto difficili, quasi sempre sono risultato di procedure errate; anche TARDIVO
INTERVENTO rispetto alla complicanza.
** ERRORE diventa COLPEVOLE quando questa azione è viziata da una condotta INCONGRUA e
INESCUSABILE oppure quando c'è condotta OMISSIVA.
*****IMPORTANTE=> aspetto FONDAMENTALE da dimostrare: relazione di CAUSALITA' tra CONDOTTA
INCONGRUA (comportamento COLPOSO) e il RISULTATO (DANNO) che questa ha comportato.
NB Nella norma CIVILE=> prevale la regola del “più probabile che non” rispetto a questo nesso causale; nella norma
PENALE=> prevale la regola del “oltre ogni ragionevole dubbio” che è un rapporto di causalità che richiede la certezza del
nesso.
* Differenza ERRORE ed ERRORE COLPOSO:
• ERRORE: condotta erronea scusabile, tenuto conto delle difficoltà del caso e della situazione, non ha
conseguenze sulla salute del pz; Art. 2236 CC: “se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di
speciale difficoltà, il prestatore d'opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o colpa grave”
• ERRORE COLPOSO: è un errore colpevole, giuridicamente rilevante; deriva da condotta imperita,
imprudente o negligente
Necessità di CONTENERE il CONTENZIOSO=> provvedimenti non differibili:
• introduzione nelle aziende sanitarie di UNITA' di GESTIONE del RISCHIO SANITARIO: unità che va a
verificare l'adeguatezza del funzionamento del percorso assistenziale e mette in evidenza elementi di criticità
(“eventi sentinella”) del processo di cura
• osservanza delle LINEE GUIDA e dei PROTOCOLLI diagnostico-terapeutici (obbligo di condotta)
• grande attenzione al RAPPORTO MEDICO-PZ: assenza di superficialità, piena interazione, interscambio di
info; l'80% dei contenziosi sono dovuti all'insoddisfazione del pz rispetto al rapporto che ha avuto con i sanitari
In ambito giuridico si dovrebbe:
• REVISIONARE la norma PENALE: depenalizzare i reati perché la professione sanitaria è difficile
• REVISIONARE la norma CIVILE sugli organi risarcitori
• ATTIVAZIONE di CAMERE ARBITRALI: cercare di risolvere il problema civilistico fuori da aule giudiziarie
→ DECRETO BALDUZZI n. 158 del 2012.
Poi convertito in legge; afferma: “l'esercente la professione sanitaria che nello svolgimento della propria attività si
attiene a linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica non risponde penalmente per colpa

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LIEVE”; quindi si RISPONDE PENALMENTE SOLO in caso di COLPA GRAVE, mentre rimane impregiudicata la
norma civile che prevede il risarcimento del danno.
Ancora: “il giudice che nella determinazione del risarcimento del danno tiene debitamente conto della condotta illecita
del medico che si è attenuto alle linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica”; quindi i risarcimenti
non sono più standardizzati.
Decreto Balduzzi poi è stato perfezionato dal DISEGNO di LEGGE GELLI=> tra gli scopi principali: scongiurare la
MEDICINA DIFENSIVA: comportamenti dei sanitari volti più ad evitare eventuali addebiti che non a prendersi cura pz.
Tale disegno di legge stabilisce che è il Ministero ad “attuare la predisposizione, con l'ausilio delle società scientifiche, di
linee di indirizzo per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario”; prevede inoltre=> istituzione di centri per la
GESTIONE del RISCHIO, esclude le segnalazioni ANOMALE al garante della salute, la responsabilità extra-contrattuale
per i medici dipendenti è estesa anche ai MMG; termine di prescrizione a 5 anni.

==> SISTEMA PENALE.


Nel nostro sistema penale, i REATI si suddividono in 2 categorie:
1. DELITTI: più gravi
2. CONTRAVVENZIONI: meno gravi
Reato=> ha una STRUTTURA caratterizzata da:
1. elementi ESSENZIALI=> elemento OGGETTIVO (fatto antigiuridico) ed elemento SOGGETTIVO (scopo,
volontà)
2. elementi ACCIDENTALI: circostanze che riguardano la situazione; circostanze=> AGGRAVANTI o
ATTENUANTI
IMPORTANTE:
• elemento OGGETTIVO=> ciò che lega l'azione al reato è il RAPPORTO di CAUSALITA' MATERIALE:
declinato negli artt. 40 e 41 del CP
• elemento SOGGETTIVO=> è l'atteggiamento PSICOLOGICO del reo e comprende scopo e volontà;
DOLO=> è la determinazione a compiere il reato; COLPA=> è un reato senza determinazione; dolo e colpa
individuano il RAPPORTO di CAUSALITA' PSICHICA che lega azione e reato
Ciò che fa la differenza nel rapporto di causalità psichica è la IMPUTABILITA' del soggetto, cioè se il soggetto
può essere sottoposto a procedimento penale (imputato) oppure no, che richiama alla capacità di intendere e di
volere del soggetto→ psicopatologia forense
=> RAPPORTO DI CAUSALITA' MATERIALE.
Si basa sulla CAUSA definita come fenomeno o insieme di fenomeni che precedono e DETERMINANO un certo tipo di
fenomeno; per esprimere tale rapporto=> requisiti caratteristici:
• ANTECEDENZA: fenomeno deve agire prima che l'evento sia effettivamente verificato
• NECESSITA': in assenza di quel preciso fenomeno, l'evento non si sarebbe determinato
• SUFFICIENZA: idoneità intrinseca del mezzo a produrre quel determinato effetto
Quindi:
• CAUSA: insieme degli antecedenti necessari e sufficienti a produrre un determinato effetto
• CONCAUSA: fenomeno antecedente e necessario ma NON SUFFICIENTE che non agisce isolatamente ma
insieme ad altri fenomeni
• COINCIDENZA: associazione di eventi del tutto causale
Studio del rapporto causale=> semplice se la causa è unica e diretta; più complicato se agiscono varie concause; causalità
MULTIPLA o CONCORSO di CAUSE (indirette e mediate) possono essere di diversa natura:
• PREESISTENTI: preesistono all'azione; es pz emofiliaco con ferita e importante emorragia
• SIMULTANEE: all'azione; es infezione da puntura con ago infetto in un sanitario
• SOPRAVVENUTE: quelle che alterano i percorsi clinici; es frattura di femore, allettamento, morte
NORME sul rapporto di Causalità MATERIALE:
• Art. 40 CP Rapporto di Causalità: “nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato,
se l'evento dannoso o pericoloso, da cui dipende l'esistenza del reato, non è conseguenza della sua azione od
omissione. Non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo”
• Art. 41 CP Concorso di Causa: “il concorso di cause preesistenti, simultanee o sopravvenute, anche se
indipendenti dall'azione od omissione del colpevole, non esclude il rapporto di causalità tra l'azione od
omissione e l'evento. Le concause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono state da sole
sufficienti a determinare l'effetto”; es soggetto ferito portato in ospedale con urgenza e muore perché coinvolto in
incidente stradale a bordo dell'ambulanza
→ INDAGINE MEDICO-LEGALE in tema di CAUSALITA' MATERIALE nel DANNO A PERSONA.
Si deve fare:
1. STUDIO dello STATO ANTERIORE del SOGGETTO: come stava prima dell'evento; conoscere integrità
biologica su cui quella causa è andata ad agire
2. STUDIO dell'EFFETTO: verificare come sta il soggetto dopo il fatto, andando a verificare che tipo di
modificazione peggiorativa c'è stata, cosa è cambiato

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3. STUDIO dell'ipotizzata CAUSA e delle sue CARATTERISTICHE in rapporto all'EFFETTO: andare a
cercare quelle possibili cause che avrebbero prodotto lo stesso effetto; una sorta di DD tra le varie cause ipotetiche;
alla fine si giunge alla IPOTESI CAUSALE
Criteri di VALUTAZIONE medico legale per verificare il rapporto di causalità materiale tra causa ed effetto:
1. rapporto CRONOLOGICO: antecedenza obbligatoria della causa rispetto all'effetto e concordanza cronologica
per lo sviluppo dell'effetto
2. criterio TOPOGRAFICO: corrispondenza tra la regione/sede/organo in cui un'ipotetica causa ha agito e la
sede/organo in cui vengono rilevate le conseguenze di questa; es traumatologia, danno da contraccolpo
3. IDONEITA' LESIVA: criterio di possibilità scientifica; sussunzione dell'evento sotto leggi di copertura di
carattere scientifico
4. continuità FENOMENOLOGICA: sussistenza di segni, sintomi, manifestazioni che correlano il momento in
cui la causa ha agito con quello in cui l'effetto si manifesta
5. criterio di ESCLUSIONE: escludere altre cause/fenomeni che potrebbe dare lo stesso evento
La verifica dei criteri e la loro concordanza, consente di fare un GIUDIZIO CONCLUSIVO che può essere di
AFFERMAZIONE del nesso causale come causalità UNICA o MULTIPLA oppure di NEGAZIONE.
=> RAPPORTO DI CAUSALITA' PSICHICA.
Si studia l'atteggiamento psicologico del soggetto che ha commesso il reato.
Norme:
– Art. 42 CP: “nessuno può essere punito per un'azione o un'omissione preveduta dalla legge come reato se non l'ha
commessa con coscienza e volontà..”
– Art. 43 CP=> declina:
• delitto DOLOSO: secondo l'intenzione
• delitto PRETERINTENZIONALE: oltre l'intenzione; risultato che un'azione volontariamente lesiva produce e di
ENTITA' SUPERIORE a quello cercato
• delitto COLPOSO: contro l'intenzione; RESPONSABILITA' SANITARIA; implica consapevolezza di una
condotta incongrua ma non la volontà di ottenere un esito negativo che configura la commissione di un reato
Da questo discende la RESPONSABILITA' PENALE: obbligo di sottostare ad una pena quando si è commesso un
reato; soggetto=> è responsabile quando si sia dimostrato che l'evento antigiuridico è in rapporto causale con la sua
condotta; responsabilità=> però è condizionata dalla IMPUTABILITA' del soggetto, cioè la consapevolezza dell'azione
commessa→ in parole povere, la capacità di intendere e di volere.
→ PSICOPATOLOGIA FORENSE.
Si occupa della condizione di SALUTE MENTALE di soggetti autori di reato e di soggetti vittima di reato; autore=>
imputabile o meno a seconda dei casi→ può essere sottoposto a pena o terapia.
* NORME di riferimento per la psicopatologia forense.
→ ART. 85 CP: “nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se, al momento in cui l'ha
commesso, non era imputabile. È imputabile chi ha la capacità di intendere e di volere”.
– Capacità di INTENDERE: capacità di analizzare il contesto che ci circonda e rispondere, in base alle sollecitazioni del
contesto, con delle azioni coerenti con il contesto stesso→ quindi è la capacità di capire gli impulsi dal mondo
circostante e capire il senso del mondo che ci circonda.
– Capacità di VOLERE: capacità di scegliere le risposte che possono essere date a questi impulsi esterni, cioè fare scelte
che siano commisurate alle richieste provenienti dall'ambiente.
IMPORTANTE:
• presunzione LEGALE di IMPUTABILITÀ=> età >18 anni
• presunzione LEGALE di NON IMPUTABILITA'=> età <14 anni
• tra 14-18 anni=> soggetto deve essere valutato caso per caso in base all'assenza di MALATTIA e al GRADO di
MATURITA' (dipende dal CONTESTO SOCIALE in cui il soggetto è inserito per gli stimoli che riceve;
considerare anche che un soggetto che vive in un contesto criminale, la capacità di rendersi conto di vivere in un
contesto simile non è facile e bisogna valutare se c'è capacità critica di cogliere il significato antisociale e
antigiuridico di certe condotte)
NB Tale valutazione di imputabilità viene fatta da un medico LEGALE e da uno PSICHIATRA FORENSE
incaricati dal giudice; valutare=> capacità di intendere, capacità di volere e se il soggetto è socialmente pericoloso
Imputabilità=> condizionata dalla presenza o meno di una INFERMITA' tale da alterare la capacità di intendere e di
volere; “infermità”=> qualunque condizione acuta, cronica o transitoria, non esclusi i deliri febbrili, stati confusionali da
intossicazione, reazioni a corto-circuito tipo acting-out→ quindi qualunque condizione che porta ad un'alterazione della
capacità di intendere e di volere definita come “perdita temporanea di senno”.
IMPORTANTE=> sarebbe meglio poter valutare il tutto nel soggetto nel momento in cui compie il reato, ma ciò non è
possibile sempre e complica il compito del medico, a meno che non sia un caso di psicopatologia cronica.
* NB FORNARI=> importante psicopatologo forense, sul piano psichiatrico forense, un'infermità assume il connotato di
malattia rilevante ai fini della IMPUTABILITA' quando scardina le funzioni INTEGRATIVE dell IO:
1. COGNITIVA: percezione obiettiva e precisa della condizione int ed ext del soggetto
2. ORGANIZZATIVA: analisi, comprensione e attribuzione di significato ad uno stimolo esogeno

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3. PREVISIONALE: progettazione, previsione e valutazione delle possibili conseguenze di una risposta data
4. DECISIONALE: scelta autonoma di adeguamento, evitamento o di rifiuto attivo di una situazione
5. ESECUTIVA: preceduta dalla decisionale; azione coerente ad ottenere lo scopo che si vuole raggiungere
Ai fini della IMPUTABILITA', possono essere valutate delle condizioni:
• INSUFFICIENZE MENTALI medio-gravi→ OLIGOFRENIE (congenite) o DETERIORAMENTI cognitivi
(acquisiti)
• PSICOSI: perdita di contatto con la realtà
• DELIRI interpretativi e le EVOLUZIONI in senso PSICOTICO di eventi psicotraumatizzanti
* → ART 88 CP VIZIO TOTALE DI MENTE: “non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era,
per infermità, in tale stato di mente da escludere la capacità di intendere o di volere”.
Quindi: soggetto non in grado di rispondere delle azioni prodotte in quanto non responsabile per uno stato di infermità che
altera profondamente la capacità di intendere o di volere (non necessariamente entrambe).
Naturalmente=> soggetto NON IMPUTABILE non può essere sottoposto a PROCEDIMENTO PENALE e non può
essere sottoposto alla PENA prevista per quello specifico reato.
Cura del soggetto non imputabile: in passato→ molti rimanevano negli ospedali psichiatrici giudiziari; ora c'è un sistema
TERRITORIALE che però fa fatica a decollare e rimangono ancora alcuni ospedali psichiatrici giudiziari; per i soggetti
socialmente pericolosi→ non vengono rimessi in libertà neanche se si riuscisse a guarire la psicopatologia.
* → ART 89 CP VIZIO PARZIALE DI MENTE: “chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in
tale stato di mente da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità di intendere o di volere, risponde del reato
commesso ma la pena è diminuita”.
Quindi=> GRADUARE il livello di libertà decisionale nel momento in cui il soggetto ha commesso il fatto: se era
completamente, grandemente o non grandemente esclusa tale libertà decisionale.
=> METODOLOGIA DELL'ACCERTAMENTO.
→ MOMENTO CLINICO.
Individuare il substrato patologico che possa configurare il carattere dell'infermità→ consulente deve dare un NOME
alla INFERMITA' in primis se questa è PSICHICA o FISICA (e se quest'ultima da riverberi sulla condizione psichica).
Esame clinico=> basato su una serie di COLLOQUI:
• numerosi ed effettuati in carcere poiché i soggetti sono in custodia cautelare
• registrati e a volte videofilmati
• si possono fare anche TEST PSICODIAGNOSTICI e PSICOMETRICI: es MMPI: test di personalità (soldati
americani in Vietnam) costituito da 600 o 300 domande (forma lunga o breve) con triplice risposta possibile a
cui il soggetto risponde rimanendo da solo per non influenzarlo; ora viene effettuato in forma computerizzata e dà
un PROFILO di PERSONALITA' dell'individuo
→ MOMENTO CRONOLOGICO.
Riferire le condizioni di infermità al momento del fatto: semplice per patologie croniche (es oligofrenia o schizofrenia),
difficile per altri casi “acuti” in cui è importante fare una ANALISI serrata del GESTO attraverso DATI
DOCUMENTALI disponibili→ valutare se nelle strutture sanitarie risulta qualche dato riguardante il soggetto + analisi
della tipologia dell'atto compiuto per vedere se esprime qualche coerenza con determinate condizioni e tratti di personalità
(questi ultimi sono COSTANTI).
→ MOMENTO CRIMINOGENETICO.
Individuare LEGAME tra INFERMITA' e CONDOTTA→ valutare cioè se la condotta esprime un sintomo perché dà
una maggiore certezza nel porre diagnosi.
→ GIUDIZIO DI GRAVITA'.
Qualificata l'infermità=> valutare se essa possa determinare una abolizione della capacità di intendere o di volere:
• infermità GRAVE: vizio totale di mente; abolizione totale della capacità di intendere e di volere
• infermità di MINORE GRAVITA': vizio parziale di mente; tale da scemare (non abolire) la capacità di intendere
e di volere
• infermità di GRAVITA' MODESTA: non idonea a scemare grandemente la capacità di intendere e di volere→
quindi non rilevante ai fini dell'imputabilità
→ FATTISPECIE PARTICOLARI.
Il codice specifica una serie di altre considerazioni:
1. STATI EMOTIVI e PASSIONALI NON INCIDONO sulla IMPUTABILITA': modificano grandemente la
capacità di intendere e di volere, ma la non incidenza è stata posta per non aprire la strada ad una serie di
giustificazioni, ad es delitti d'onore sulla base di passione o gelosia
2. UBRIACHEZZA da caso FORTUITO o FORZA MAGGIORE=> soggetto NON IMPUTABILE; es oste che
scende in cantina e la saturazione dei vapori d'alcol nell'ambiente (caso fortuito); oggi=> caso fortuito: es bere dopo
assunzione di antidepressivi
3. UBRIACHEZZA VOLONTARIA o COLPOSA (es bere con amici) NON ESCLUDE IMPUTABILITA': quindi
il soggetto risponde come se non avesse fatto uso di alcol
4. fatto commesso sotto azione di SOSTANZE STUPEFACENTI=> pena aumentata
5. UBRIACHEZZA ABITUALE o uso ABITUALE di sostanze STUPEFACENTI: pena AUMENTATA;

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“ubriachezza abituale”→ “colui dedito all'uso di bevande alcoliche e in stato di frequente ubriachezza”
6. CRONICA intossicazione da ALCOL e sostanze STUPEFACENTI: Art. 95 CP; distinzione tra cronica
intossicazione e ubriachezza abituale=> cronico intossicato sta male e ha patologie correlate e la sospensione non
elimina i problemi + ci devono essere manifestazioni PSICOPATOLOGICHE
7. SORDOMUTISMO: può non essere imputabile o avere pena ridotta, se non ha ricevuto un'educazione sufficiente
che gli abbia consentito una maturazione psichica adeguata
=> CAPACITA' NELLA VITTIMA DI REATO.
→ ART. 643 CP CIRCONVENZIONE DI PERSONA INCAPACE.
“chiunque per procurare a sé o ad altri, abusando dei bisogni, passioni o inesperienza di una persona minore, ovvero
abusando dello stato di infermità o deficienza psichica di una persona, anche se interdetta o inabilitata, la induce a
compiere un atto che comporti qualsiasi effetto giuridico per lei o per altri dannoso, è punito con la reclusione da 2 a 6
anni e con la multa da 206 a 2650 euro”.
Abuso di persona incapace può configurare diversi TIPI di REATO; quelli più frequenti=> di tipo ECONOMICO-
FINANZIARIO.
La TRIADE COSTITUTIVA di questo tipo di reato è data da:
1. INFERIORITA' del soggetto passivo
2. ABUSO della condizione di inferiorità da parte dell'autore
3. INDUZIONE: autore induce l'inferiore a compiere l'atto
1 → INFERIORITA' della VITTIMA.
Codice:
• minore: può essere inferiore non per infermità, ma per una condizione naturale in quanto può avere bisogni, cioè
necessità di aiuto da parte di un maggiorenne e può contrarre legami forti che ne influenzano la condotta
• maggiorenne: rientra la patologia, cioè infermità o deficienza psichica
“Infermità”: condizione psicopatologica nosograficamente definibile; patologie più frequenti nella circonvenzione sono:
• insufficienze mentali: cioè le OLIGOFRENIE, DETERIORAMENTI cognitivi (anziani)
• PSICOSI organiche
Infermità=> induce una suggestibilità patologica; quindi=> sono individui che non si rendono conto del gesto che compiono
e che rispondono con una volontà adeguata a una richiesta fortemente svantaggiosa per loro; es regalare una casa ad un
individuo con nessun legame parentale.
La DEFICIENZA PSICHICA è un CONCETTO GIURIDICO che richiama ad una condizione EXTRA-
PATOLOGICA attinente alle condizioni di vita del soggetto, lo stato di dipendenza fisica o anche psichica; sono quindi
situazioni FACILITANTI una suggestibilità particolare che non necessariamente richiedono un accertamento di tipo
tecnico=> sono individui con bisogni particolari, che hanno bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui.
QUINDI=> c'è un DIFETTO di GIUDIZIO NON LEGATO ad una MALATTIA, ma ad una SPECIFICA
CONDIZIONE che facilita una suscettibilità particolare che non necessariamente richiede un accertamento tecnico.
Es badante con persona anziana abbandonata.
Sentenza della CASSAZIONE PENALE=> la condizione in atto deve provocare una “incisiva menomazione della
facoltà di discernimento o di determinazione volitiva tale da rendere possibile l'intervento suggestivo dell'agente; deve cioè
essere esclusa la capacità del circonvenuto di avere cura dei propri interessi. Questa condizione di incapacità del soggetto
passivo costituisce un presupposto del reato e pertanto il giudizio di colpevolezza può fondarsi solo sull'assoluta certezza
della sua sussistenza”; quindi è IMPORTANTE valutare la PRESENZA di AFFETTI REALI.
IMPORTANTE:
• presupposto per esistenza del reato=> condizione di infermità o inferiorità sia RICONOSCIBILE
dall'autore→ quindi deve essere evidente
• quindi=> concetto di ABUSO sulla vittima implica la consapevolezza dell'autore del reato dello stato di
inferiorità e la successiva coartazione della volontà approfittando della sua debolezza
2→ INDUZIONE della VITTIMA.
Esortazione al compimento dell'atto (dannoso per la vittima e vantaggioso per l'autore) attraverso consigli, blandizie,
lusinghe come promesse di assistenza, mantenimento e tutela.
NON implica l'uso di ARTIFICI o RAGGIRI in senso proprio come nella TRUFFA=> truffa NON richiede condizione di
inferiorità della vittima, ma alla base del reato c'è il raggiro o l'artificio tramite cui si porta il soggetto a compiere un atto per
lui svantaggioso.
– METODOLOGIA dell'ACCERTAMENTO:
• valutazione CLINICA della VITTIMA: piano fisico e psichico, studio della capacità di analisi, critica, previsione
e autodeterminazione; giudice fa una piccola analisi preliminare tramite colloquio (mostra denaro e chiede cosa
comprerebbe con tale somma; es banconota 50€ e potrebbe ricevere come risposta “comprerei una casa”)→
alterazione della coscienza della realtà
• valutazione del CONTESTO di VITA e del contesto RELAZIONALE: verificare quali siano le frequentazioni
del soggetto, valutare se c'è storia di deprivazione, solitudine, valutare relazioni con i conoscenti
• valutazione dei RAPPORTI tra AUTORE del reato e la VITTIMA: valutare se sono basati su libera scelta
reciproca (legami affettivi reali) o se sono reali solo da parte della vittima e l'autore costruisce un sistema di

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rapporti finalizzato all'abuso e all'illusione
Senilità fisiologica e assenza di adeguata acculturazione=> non sottendono necessariamente uno stato di deficienza
psichica; effettuare sempre un'analisi attenta caso per caso + non dimenticare che tutte le relazioni umano implicano un
certo grado “fisiologico” di reciproca suggestibilità (genitori-figli, insegnanti-allievi, amicizia e affetto).

==> CAPACITA' nel DIRITTO CIVILE.


Diritto civile=> definisce la PERSONA come “ogni soggetto attivo o passivo di rapporti giuridici, capace cioè di diritti e
di doveri”; persona fisica=> l'uomo in quanto soggetto individuale, singolo ma anche come componente della società.
Ci sono 2 TIPI di CAPACITA':
• capacità GIURIDICA: acquisita da tutti al momento della NASCITA con il primo respiro che è autonomo; ci
rende titolari di diritti e doveri; significa avere tutela dei diritti fondamentali
• capacità di AGIRE: acquisita al compimento del 18° ANNO di ETA'; eccezione=> “MINORE
EMANCIPATO”: matrimonio PRIMA dei 18anni; capacità di agire=> idoneità che ognuno ha di compiere atti
giuridicamente rilevanti (amministrare i propri beni, comprare auto, vestiti, fare testamento, sposarsi, adottare etc)
NB INCAPACITA' di AGIRE=> può essere:
1. incapacità LEGALE GENERALE: nel minorenne
2. incapacità LEGALE NATURALE: colui che per qualunque causa non è capace di intendere e di volere; es
patologia che affligge l'individuo
3. incapacità LEGALE SPECIALE: è quella dichiarata dalla legge; es interdizione e inabilitazione
quando c'è una pronuncia su quella incapacità naturale, essa diventa speciale
=> NORME a TUTELA dell'INCAPACE NATURALE.
Si dividono in:
• norme PREVENTIVE: disposizioni che permettono di far si che se vi sia consapevolezza anticipata del fatto che
il soggetto ha una situazione che potrebbe renderlo incapace
• norme RIPARATIVE: si applicano quando un soggetto realmente incapace ha già fatto qualcosa che non
avrebbe dovuto fare
→ Norme PREVENTIVE.
– Art. 404 CC AMMINISTRATORE di SOSTEGNO:
“la persona che per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilità,
anche parziale e temporanea, di provvedere ai propri interessi (cioè socio-economici), può (norma NON è IMPERATIVA)
essere assistita da un amministratore di sostegno nominato dal giudice tutelare del luogo in cui questa ha la residenza o
domicilio”.
Art 409 CC (amministratore di sostegno): “il beneficiario (dell'amministratore di sostegno) conserva la capacità di agire
per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria dell'amministratore di sostegno.
Il beneficiario dell'amministratore di sostegno può in ogni caso compiere gli atti necessari a soddisfare le esigenze della
propria vita quotidiana”.
• possibilità di affiancare una persona, identificata dal giudice, all'individuo dichiarato incapace di agire, in tutte
quelle situazioni che esulano dalla quotidianità
• amministratore di sostegno=> interviene anche in caso di bisogno fisico da parte del soggetto
• tutto ciò è volto alla necessità di difendere il patrimonio dei soggetti o dei nuclei familiari a cui appartengono
• procedimento per avere amministratore di sostegno: segnalazione da parte del familiare e pubblico ministero→
dimostrazione che il soggetto ha problemi relativi a capacità di agire e di autodeterminazione (tramite
documenti)→ giudice valuta le carte, parla con il soggetto interessato e può chiedere consulenza tecnica del medico
legale per verificare la condizione psico-fisica
– Art. 414 CC INTERDIZIONE:
“il minore di età o il maggiore emancipato, i quali si trovano in condizione di ABITUALE infermità di mente (quindi
frequentemente presente) che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi (importante è il CONTESTO delle
attività gestite dal soggetto, es direttore multinazionale o contadino; i provvedimenti vanno calibrati in base all'ENTITA'
degli interessi da proteggere) sono interdetti quando ciò è necessario per assicurare la loro adeguata protezione”.
• rende NULLA la capacità di AGIRE
• soggetto interdetto è isolato dalla società, non può fare nulla
• vs amministratore di sostegno=> amm di sostegno lascia impregiudicate le capacità primarie che derivano dalla
capacità di agire del soggetto, ma lo aiuta soltanto negli atti straordinari
– Art. 415 CC INABILITAZIONE:
“il minore di età infermo di mente, lo stato del quale non è talmente grave da far luogo all'interdizione, può essere
inabilitato (giudizio elaborato dal medico legale e convalidato dal giudice). Possono essere inabilitati coloro che, per
prodigalità (“prodigalità patologica”, cioè spendere più di ciò che si ha) o per abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti
(alcol in cronico=> difetto cognitivo; stupefacenti no però il contesto familiare può risentirne, es rubare in casa per
procurarsi la droga), espongono a sé o la loro famiglia a gravi pregiudizi economici. Possono essere infine inabilitati il
sordomuto o il cieco dalla nascita o dalla prima infanzia, se non hanno ricevuto un'educazione sufficiente, salva
l'applicazione dell'art. 414, quando risulta che essi sono del tutto incapaci di provvedere ai propri interessi”.

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• modula la capacità di agire; es può sposarsi e fare testamento; quindi qualche capacità viene conservata
NB Tutti questi provvedimenti possono essere ANNULLATI se soggetto, ricorrendo a giudice, dimostra che sono
infondati.
→ Norme RIPARATIVE.
Sono rappresentate dalla ANNULLABILITA' degli ATTI che sono stati COMPIUTI da una persona INCAPACE
NATURALE; sono:
– Art. 120 CC ANNULLABILITA' del MATRIMONIO:
• può avvenire per il riconoscimento di incapacità naturale del coniuge ma anche per violenza ed errore di
valutazione su qualità personali di quest'ultimo (art 122 CC)
• valgono SOLO per il matrimonio CIVILE e non per quello religioso (diritto canonico)
– Art. 591 CC INCAPACITA' a DISPORRE per TESTAMENTO:
• se c'è infermità fisica o psichica al momento del testamento, quel testamento va annullato
• richiesta viene posta dalla famiglia e il giudice deve assolutamente ricorrere all'indagine medico legale
• indagine=> COMPLESSA: può richiedere anche la consulenza GRAFOLOGICA=> tramite studio della grafia
(identificare quadri patologici); fare anche riferimento ad opportuni documenti, ricoveri ospedalieri, contatti con
strutture territoriali inerenti la salute mentale, patologie croniche gravi con interferenze psichiche (es cirrosi
scompensata, squilibri metabolici ed ormonali)
• se si ritiene che il soggetto sia stato INDOTTO da altri a porre quel testamento=> si rientra nel PENALE e si fa
riferimento alla circonvenzione di persona incapace
– Art. 775 CC DONAZIONE fatta DA una PERSONA INCAPACE:
• può essere annullata per gli stessi aspetti del caso del testamento e con lo stesso procedimento giuridico
– Art. 1425 CC ANNULLABILITA' di CONTRATTO:
• basta il vizio PARZIALE di mente

==> DELITTI CONTRO LA VITA.


Sono rappresentati da:
• OMICIDIO
• INFANTICIDIO
• SUICIDIO
=> OMICIDIO.
→ OMICIDIO DOLOSO: Art. 575 CP.
Detto anche “semplice” o VOLONTARIO; prevede pene che sono massime fino all'ergastolo (reclusione a vita) se ci sono
circostanze aggravanti.
Elemento PSICOLOGICO alla base=> ANIMUS NECANDI cioè la VOLONTA' di UCCIDERE; la sua finalità è quella
di uccidere il soggetto a cui è diretta questa volontà.
Quindi: fatto MATERIALE→ si concretizza nella AZIONE che è IDONEA e SUFFICIENTE a produrre la MORTE.
Durante l'indagine=> dimostrare, tramite studio dei mezzi, che gli atti sono stati effettivamente voluti e compiuti.
Sul fatto materiale (omicidio)=> incidono anche CIRCOSTANZE che possono essere:
• AGGRAVANTI: art. 61, 576-577 CP: aggravano la portata del reato; rapporto di parentela, sevizie, crudeltà,
premeditazione, violenza carnale, omicidio per sadismo carnale, veneficio o somministrazione di vermi patogeni
• ATTENUANTI: art. 62 CP; movente di particolare valore morale o sociale, ira per atto ingiusto altrui,
suggestione della folla in tumulto
→ OMICIDIO PRETERINTENZIONALE: Art 584 CP.
Omicidio che va OLTRE la INTENZIONE; elemento PSICOLOGICO=> ANIMUS LEDENDI, cioè la VOLONTA' di
FARE del MALE ma che NON sia la MORTE.
Per parlare di preterintenzionalità=> dimostrare che l'azione non era volta a produrre la morte ma era idonea a produrre una
lesione; quindi=> evento ipotizzato è divenuto evento realizzato (la morte) sulla base di elementi CONCAUSALI o
circostanze sfortunate.
Es spinta=> soggetto cade e muore per rottura di un aneurisma dissecante.
→ OMICIDIO COLPOSO: Art. 589 CP.
Elemento PSICOLOGICO=> CONDOTTA CONSAPEVOLE, colposa; può essere:
• IMPERITA
• IMPRUDENTE
• NEGLIGENTE
• INOSSERVANTE
es delitto da inosservanza del codice della strada, dove la condotta è consapevole (es andare a 150 km/h), imprudente e
negligente.
Evento=> NON è VOLUTO ma può essere prevenuto.
→ OMICIDIO del CONSENZIENTE: Art. 579 CP.
Elemento PSICOLOGICO=> VOLONTA' di UCCIDERE è SUBORDINATA al CONSENSO della VITTIMA.

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Fatto materiale=> è l'azione che porta all'evento morte con mezzi idonei, ma che rispecchiano anche l'atteggiamento
psicologico di colui che uccide, pur magari non volendolo.
Spesso la causa è una malattia grave; in alcuni casi=> “OMICIDIO-SUICIDIO”: omicidio è seguito dal suicidio di colui
che lo ha commesso.
Se parla anche di delitto PLURISOGGETTIVO: perché sono parti in causa sia l'omicida che il defunto che lo ha
“commissionato”.
Condizione dell'omicidio del consenziente NON si applica in caso di:
• omicidio di un minorenne
• persona inferma di mente o in condizioni di infermità mentale temporanea per stupefacenti o altro
• consenso estorto con violenza, minaccia o inganno
* INDAGINE IN TEMA DI OMICIDIO.
Eseguita dal PATOLOGO FORENSE; bisogna rispondere a vari quesiti:
1. CHI: identificazione personale del defunto (nome e cognome) attraverso varie caratteristiche (es tatuaggi) fino al
ricorso alle metodiche genomiche
2. COME: modalità esecutive
3. QUANDO: risalire al momento in cui è stato commesso l'omicidio; importante per attenuanti e alibi
4. DOVE: luogo dell'omicidio; esistono scene primarie, secondarie, terziarie etc del crimine perché il cadavere può
essere trasferito; importante=> BOTANICA CADAVERICA: sul cadavere si possono ritrovare tracce
dell'ambiente in cui è avvenuto effettivamente l'omicidio
5. DA CHI: individuare omicida
ITER.
1→ Si inizia quindi dalla IDENTIFICAZIONE DEL SOGGETTO:
• valutare=> colore pelle, razza, conformazione di occhi e loro colore, presenza di tatuaggi, colore capelli, presenza
di vecchie fratture
• poi si indaga su denunce di scomparsa e si fa un paragone tra i soggetti per trovare eventuali riscontri
• a volte=> pezzi di corpo: utile qualsiasi indizio
• microbioma=> può contraddistinguere i vari individui
• nei “mass disaster”=> identificazione di tante persone richiede molto personale e altamente qualificato
2→ Poi si passa allo STUDIO delle LESIVITA':
• stabilire come è avvenuta la morte e quale strumento è stato usato
• carbonizzato: 1° cosa=> esame RADIOGRAFICO: valutare presenza di fratture mortali o se c'è un proiettile
NON confondere fratture riscontrate con quelle da indotte da calore a livello di calotta cranica, e l'ematoma
extradurale da calore
poi=> problema se il soggetto è morto per esposizione alla fiamma o se è morto prima: si fa tramite ricerca di
CO nelle basse vie aeree per valutare la vitalità del soggetto nel momento in cui è stato esposto a calore
3→ Dopo si fa la CRONO-TANATO-DIAGNOSI per definire quando è morto il soggetto: (vedi più avanti)
• si fa studiando i fenomeni TRASFORMATIVI POST-MORTALI
• è lo studio più IMPRECISO in medicina legale
• si devono definire gli intervalli di tempo sospetti entro i quali è avvenuta la morte con oscillazione +/-6 ore
• tecniche più utili=> rilevamento TERMICO, RIGOR MORTIS e IPOSTASI
• estrema soggettività dovuta, ad es, al rapporto SUPERFICIE/MASSA perché la dispersione termica cambia (un
neonato si raffredda prima di un adulto) e alla T° di partenza
• la T° corporea comunque è l'elemento più accurato per definire il momento della morte; per stabilire la
morte=> si fa riferimento a NOMOGRAMMI specifici e complessi che tengono conto di: UMIDITA' ambiente,
VENTILAZIONE, STATO del CADAVERE (dimensioni, tipo di abiti)
• se trascorre un periodo di tempo tale che la T° corporea si metta in EQUILIBRIO con quella ambientale→
NON si può più DEFINIRE il momento della MORTE
• più complesso quando iniziano anche i fenomeni putrefattivi
• importante anche la STAGIONE in cui è avvenuta la morte perché il calore accelera i processi trasformativi e
lo stesso la contaminazione da parte di agenti microbici (mosche depositano uova con larve che distruggono il
cadavere)
4→ Infine i DATI del SOPRALLUOGO (dove e da chi):
• definire luogo dell'omicidio + identificare chi lo ha compiuto
• utili anche per il “come”: es se cadavere si trova ai piedi di una palazzina, valutare da dove è caduto
• sopralluogo=> ora è affidato anche ad inquirenti (polizia scientifica e carabinieri), oltre che al medico legale

=> INFANTICIDIO: Art. 578 CP.


Caso particolare; FONDAMENTALE=> è la CONDIZIONE di ABBANDONO MATERIALE e MORALE da parte
della MADRE, sennò si rientra in altre casistiche come omicidio minorile.
Pena=> reclusione da 4-12 anni.

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IMPORTANTE=> deve avvenire entro 2 GIORNI dal PARTO.
Elementi COSTITUTIVI:
• soggetto ATTIVO: la MADRE
• soggetto PASSIVO: FETO o NEONATO (questo è un feto che ha abbandonato il corpo materno)
• CIRCOSTANZE: circostanze di ABBANDONO MATERIALE e MORALE; elemento va studiato in base al
contesto, situazioni di vita della donna relative alla deprivazione psicologica o fisica (timore di non riuscire a far
fronte alle necessità del neonato); abbandono può anche materiale se dovuto all'assenza di elementi di
sostentamento che consentano alla donna di prendersi cura del neonato
• elemento CRONOLOGICO: DURANTE (dalla rottura delle membrane fino al completamento della nascita) o
subito DOPO il PARTO (limite 2 GIORNI)
• elemento PSICOLOGICO: DOLO; la volontà di sopprimere è giustificata dallo status psicologico della donna
• MEZZI: COMMISSIVI od OMISSIVI; commissivi=> asfissia per strangolamento, strozzamento, spazio
confinato (busta, scatolone, cassapanca etc); omissivi=> abbandono neonato all'aperto o dentro un cassonetto
NB Se MANCA anche solo UNO di questi elementi costitutivi=> si sconfina nella definizione di OMICIDIO.
IMPORTANTE=> definizione medico legale di FETO: richiede maturità dalle 22-24 SETTIMANE in poi.
INDAGINE medico legale in caso di INFANTICIDIO:
– DIAGNOSI di VITA AUTONOMA: del neonato o del feto; si valuta andando a verificare modificazioni proprie della
vita come l'attività CARDIO-RESPIRATORIA AUTONOMA tramite la DOCIMASIA:
• docimasia classica idrostatica=> verificare se i polmoni abbiano mai respirato
• polmone fetale=> collassato, bruno, pesante, non areato
• polmone nato=> soffice, roseo, GALLEGGIA (contiene aria)
• la docimasia fisica idrostatica è ormai desueta; quella più importante è la docimasia ISTOLOGICA
• docimasia fisica: prelevare polmoni, cuore e trachea in blocco e porli in contenitore pieno d'acqua; se polmoni
hanno respirato=> fungono da galleggiante per le altre strutture (cuore); non si usa molto per la successiva
produzione di GAS nei tessuti del cadavere nei fenomeni trasformativi (vedi tanatologia), che rende i polmoni
più leggeri (quindi rischio di falso positivo) portando ad ENFISEMA POST-PUTREFATTIVO
• docimasia ISTOLOGICA: si vede ANECTASIA POLMONARE, cioè polmoni atelectasici, senza dilatazione
delle strutture alveolari (nato morto); oppure si può vedere una struttura alveolare dilatata col contenuto aereo
e la vascolarizzazione dei setti alveolari→ prova principe che il neonato è stato ucciso dopo aver compiuto degli
atti respiratori ripetuti che hanno permesso la dilatazione delle strutture respiratorie
– AFFERMAZIONE della DURATA di VITA AUTONOMA=> è importante per valutare la colluttazione
immediatamente successiva al parto; valutata tramite vari elementi:
1. presenza di VERNICE CASEOSA: questi bambini di solito non vengono lavati subito dopo la nascita; tale vernice
tende poi ad andare via spontaneamente dopo 3-5gg
2. presenza del TUMORE da PARTO: segno di vitalità perché non c'è mai nel feto morto; riscontro di una
tumefazione diffusa edematosa del capo in corrispondenza della parte presentata durante il parto; si riduce in
3-5gg; deriva dallo stravaso di sangue e/o siero nei tessuti molli sovraperiostei
3. stato del FUNICOLO: si secca e cade in un tempo variabile dal 2°-8°gg
4. presenza del MECONIO: nell'intestino; tende ad essere eliminato in 2-3gg
– DIAGNOSI di VITALITA' o di NON vitalità=> tale diagnosi concerne 2 aspetti:
1. vitalità legata ad una grave immaturità
2. esistenza di condizioni patologiche molto gravi (es malformazioni) che possano condizionare lo sviluppo del nato
il CUT-OFF di diagnosi di IMMATURITA' e di PREMATURITA'→ 22-24° SETTIMANA
– CAUSA di MORTE.
Importante perché esistono varie situazioni come la morte NATURALE:
• per parto difficoltoso, gravissime malformazioni; può anche derivare da condizioni di accidentalità→ parto
precipitoso con lesività traumatico-cranica per caduta a terra del neonato, incuneamento del neonato nel water
• per fare diagnosi di parto PRECIPITOSO=> valutare DIAMETRI del BACINO della DONNA + livello di
AMPIEZZA del CANALE del PARTO + PESO del NEONATO (es bambino molto piccolo e pelvi molto
grande→ sproporzione feto-pelvi)
• può esserci lesioni di AUTO-AIUTO: sul COLLO del neonato quando la madre afferra la testa per parto in
solitudine
– EPOCA della MORTE: importante=> valutare epoca della MORTE ed epoca del PARTO→ per infanticidio devono
COINCIDERE.
– CAUSE di MORTE CRIMINOSE=> stato di abbandono del neonato, morte in spazio confinato per asfissia (es
chiuso in busta chiusa) o morte francamente violenta da ferite da punta e taglio in regione precordiale, scannamento,
asfissia per strozzamento (compressione manuale delle vie aeree superiori) o strangolamento (compressione delle vie
aeree tramite laccio).
=> SUICIDIO.
È un fatto di rilevanza medico legale per lo scopo differenziativo con l'omicidio.

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Ci sono metodiche caratteristiche: impiccamento, autostrangolamento, annegamento (più le F), precipitazione dall'alto,
tramite arma da fuoco, tramite mezzo venefico come farmaci o caustici.
Armi da fuoco=> poste tipicamente all'incavo della bocca, in regione sottomandibolare o alla tempia.
Lo svenamento non funziona quasi mai.
C'è una RITUALITA' abbastanza tipica:
• scarpe sotto la finestra prima di precipitarsi
• denudarsi prima di entrare in acqua
Importante=> ci sono differenze marcate nelle motivazioni in base all'età:
• anziano: per malattie inguaribili; spesso sono suicidi ospedalieri (precipitazione); oppure per suggestione
culturale per contagio psicologico (epidemie di suicidio)
• minore: concetto di vita non è maturato e interiorizzato come nell'adulto; motivazioni=> spesso solitudine,
shock, stress emotivo
NB Di solito le cause di un suicidio vengono tratte dagli ultimi MESSAGGI.

* SOPRALLUOGO GIUDIZIARIO.
Si configura come INDAGINE DIRETTA compiuta dalla fattiva collaborazione tra Autorità Giudiziaria (AG), Polizia
Giudiziaria (PG), Polizia Scientifica (PS) e Medico Legale sul luogo e immediatezza del reato; impone la ricerca,
raccolta e conservazione delle tracce sul luogo del delitto per poterle assicurare come fonti di prova.
Fondamentali=> teorie di Locard (FRA) che teorizzò nell'Ottocento il PRINCIPIO dell'INTERSCAMBIO: una persona
che commette un crimine lascia sempre qualcosa sulla scena del delitto + trasporta qualcosa che non era su di lui quando
commise il fatto.
Sopralluogo=> indica letteralmente RECARSI SUL LUOGO; è un atto che ha come finalità la ricostruzione delle
modalità di produzione di una fatto delittuoso e delle circostanze in cui questo è venuto a realizzarsi nell'intento di stabilire
la natura del reato, ricercare eventuali tracce del reo, ricostruire la dinamica dell'evento.
Attività di sopralluogo=> costituite dal complesso di accertamenti tecnici tesi alla ricostruzione del fatto costituente reato ed
alla ricerca del suo autore.
Importante=> ART. 354 CPP (“accertamenti urgenti sul luogo del reato, sulle cose e sulle persone”) che dispone e
disciplina il sopralluogo e le operazioni, che descrive 4 momenti FONDAMENTALI:
1. CONGELAMENTO o fissazione della SCENA del DELITTO
2. RILIEVO, REPERTAMENTO ed ACCERTAMENTI sul LUOGO, COSE e TRACCE
3. RILIEVI su PERSONE
4. DOCUMENTAZIONE della ATTIVITA' di SOPRALLUOGO
IMPORTANTI sono le INDAGINI del sopralluogo:
• esame dell'AMBIENTE
• esame delle MACCHIE
• esame delle IMPRONTE
• esame del CADAVERE
• ricerca di MICROTRACCE esplosive (esplosioni, incendi, utilizzo armi da fuoco etc)
1→ CONGELAMENTO della SCENA del CRIMINE.
Ufficiali ed agenti di PG devono mantenere inalterato lo stato dei luoghi e nei casi di delitti gravi (art. 407 CP) si dovrà:
• dare notizia al PM
• delimitare e proteggere la zona, impedendo l'accesso a persone non autorizzate, per evitare contaminazione
• identificare i presenti sul luogo e le loro generalità dovranno essere annotate sul verbale di sopralluogo, secondo
l'art. 136 CPP
• se necessario=> ordinare ai presenti sul luogo di non allontanarsi prima della conclusione delle operazioni (art. 246
CPP)
• in caso di presenza di persone abbisognevoli di cure=> prestare soccorso + attivare personale e mezzi necessari
2→ RILIEVI, REPERTAMENTO e ACCERTAMENTI.
Esclusiva competenza del solo UFFICIALE di PG;
• accertamento: atto valutativo che consiste nel rendere certo un fatto tramite elaborazione di tipo tecnico-scientifico
degli elementi propri della scena del delitto
• rilievi: atto ricognitivo di varia natura, descrittivo, fotografico, planimetrico, dattiloscopico, sulla persona etc, per
evidenziare tracce ed elementi utili
• repertamento: prelievo e conservazione del corpo del reato o di cose pertinenti, in modo da non alterarli,
mantenendone il valore probatorio
NB Accertamenti tecnici, in base alla loro natura, possono essere:
• IRRIPETIBILI: accertamento che attiene a persone, cose e luoghi il cui stato è soggetto a modificazione
• RIPETIBILI: tutti quegli atti non soggetti a modificazione
3→ RILIEVI sulla PERSONA.
Art. 354 CPP; sono finalizzati ad individuare tracce o altri effetti rilevabili sulla persona o che questa ha lasciato sul

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luogo; es residui di polvere da sparo, segni di percosse o lesioni, capelli.
Presupposti per poter eseguire i rilievi sulla persona ad opera della PG:
1. far attenzione a NON SCONFINARE nella ISPEZIONE PERSONALE: azione che incide o menoma la libertà
personale, tramite azioni invasive del corpo umano o su parti del corpo normalmente non esposte
2. deve ricorrere la URGENZA
4→ DOCUMENTAZIONE delle OPERAZIONI di SOPRALLUOGO.
Viene messo a punto un fascicolo costituito da un elaborato, chiamato “Verbale di Sopralluogo e Ricognizione
Cadaverica” con descrizioni e foto-planimetrie del luogo, con i rilievi effettuati e tutti i risultati delle operazioni effettuate.
In passato=> prof Francesco Leoncini→ scopi per i quali è disposto il sopralluogo giudiziario: se vi fu reato, di quale reato
si tratta, con quali mezzi, con quali modalità, dove, da chi e quando.
→ RUOLO del MEDICO LEGALE nel SOPRALLUOGO.
Art. 359 CP: “il medico chiamato ad intervenire non potrà rifiutare la propria opera a meno che non esista un valido motivo
di giustificazione”; è auspicabile il raggiungimento del luogo del delitto entro 20-40min dalla chiamata.
Il medico legale chiamato ad operare dovrà essere in grado di coniugare conoscenze normative e capacità tecnica (duale
padronanza delle tecniche e metodiche di rilievo, repertamento e conservazione delle evidenze del sopralluogo).
Ci sono 6 FASI OPERATIVE del sopralluogo:
1. fase DESCRITTIVA: accesso, ispezione, descrizione dello stato di luoghi, delle cose e del cadavere,
documentazione foto-planimetrica dei luoghi, cose e cadavere
2. fase COMPARATIVA: valutare se le lesioni presenti sul cadavere sono compatibili con il luogo
3. fase REPERTATIVA: devono essere reperiti tutti gli elementi utili della scena; oggi per lo più dati BIOLOGICI
4. fase CONSERVATIVA: tutti i reperti devono essere conservati ed adeguatamente contrassegnati
5. fase ANALITICA di LABORATORIO: alcuni reperti sono sottoposti ad approfondimento di laboratorio
6. fase VALUTATIVA
→ ESAME DELL'AMBIENTE.
Osservare e registrare dati; NON modificare la scena del delitto e NON alterare i reperti; luogo deve essere
opportunamente illuminato facendo anche uso di torce elettriche.
Deve essere descritto tutto ciò che è presente sulla scena, precisandone sede e posizione nello spazio, rispetto ai punti di
repere, dai quali verranno rilevate le distanze in cm; importante=> valutare le VIE di ACCESSO alla scena del delitto.
– Rilievi DESCRITTIVI.
Descrizione della scena del crimine; descrizione di: ambienti, mobilio, oggetti, cadaveri, tracce; i caratteri più importanti
sono: sede, forma, dimensioni, direzione, posizione, colore, odore, sostanza di cui è fatto l'oggetto, trasparenza, elasticità.
C'è un ORDINE di DESCRIZIONE:
• da SX→ DX da ALTO→ BASSO in modo CONCENTRICO dal GENERALE→ PARTICOLARE
• Cadavere: dx e sx si riferiscono al cadavere stesso
• mobilio: se hanno un verso di utilizzo, es poltrona, vengono descritti per come si usano
• sede: si rileva per tutti gli ambienti e per gli oggetti contenuti in essi
• forma: nella descrizione di oggetti, si richiama a forme geometriche
• volume, dimensioni, composizione, colore
• direzione: ambienti=> per quelli di forma rettangolare: “locale di forma rettangolare che si estende trasversalmente
a dx rispetto al varco di accesso”
• posizione: oggetti o mobilio→ descritti nella loro forma + si indica la loro posizione
In caso di LUOGO APERTO=> descrivere:
• caratteristiche geografiche, logistiche, di accesso, visibilità, climatiche e sonore
• composizione del fondo, conformazione
• segnalare dislivelli, corsi d'acqua, pozzi, fossati, mura, siepi, pali, cancellate, alberi
• segnalare vie di accesso: ipotetico percorso del reo
In caso di LUOGO CHIUSO=> descrizione di:
• caratteristiche MICROCLIMATICHE, stato dei luoghi, di porte e finestre, vie di accesso
• resti del pasto=> sospetto avvelenamento
• medicine=> sospetta assunzione incongrua
• corredo tipico=> siringhe, cucchiai, accendini etc per sospetto abuso di sostanze stupefacenti
• controllare bagno e cucina=> sospetto avvelenamento da CO
• segni di colluttazione sono assenti se: azione di sorpresa o sproporzione notevole tra vittima e aggressore
• segni di COLLUTTAZIONE: diretti (ecchimosi, unghiature) o INDIRETTI (disordine ambientale)
• valutare: segni di scasso, di trascinamento, T° ambientale del suolo e acqua (3 letture ogni 5-10min), eventuali fonti
di combustione nel sospetto di morte per CO
In caso di SINISTRI MORTALI del TRAFFICO=> descrizione di:
• strada; veicoli coinvolti (tipo, marca, targa etc); IMPRONTE di PNEUMATICI
In caso di SUICIDIO per PRECIPITAZIONE=> descrizione di:
• punto esatto di impatto, luogo da cui è precipitato, presenza di avvenuta colluttazione o evento accidentale o scena

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suicidaria
In caso di SUICIDIO per IMPICCAMENTO=> descrizione di:
• distanza da gradino o scala; distanza terra-piedi; distanza terra-gancio di fissaggio; caratteristiche e posizione sul
collo del nodo di scorrimento del cappio (tipico o atipico); lunghezza del cappio; eventuale “rituale suicidario”
– Rilievi FOTOGRAFICI.
Anch'essi fanno parte della fase descrittiva; le fotografie si susseguono con le stesse modalità indicate per il fascicolo
descrittivo, passando dal GENERALE al PARTICOLARE; si inizia con fotografie PANORAMICHE (grandangolo) fino a
riprese MIRATE di oggetti etc; in caso di effrazioni e tracce=> si effettuano delle MACRO.
NB I particolari=> fotografati previa apposizione LATERALE della STRISCETTA METRICA.
– ESAME ESTERNO del CADAVERE.
Tanatocronodiagnosi e studio delle lesività; in primis=> valutare caratteristiche somatiche GENERALI: sesso,
lunghezza, peso, età apparente, condizioni apparato locomotore e pannicolo adiposo; poi c'è l'esame degli INDUMENTI.
Poi=> valutare imbrattamenti: caratteristiche organolettiche, forme, estensione, spessore; anche elementi utili alla
identificazione del cadavere: connotati, contrassegni (es ID patente).
Dopodiché viene fatta la RELAZIONE di CONSULENZA TECNICA del medico legale con:
• breve enunciazione dei dati circostanziali
• data e ora del rinvenimento del cadavere; data e ora della “chiamata di allertamento”
• uomini, mezzi e tipologia di personale di emergenza intervenuto
• eventuale intervento di personale sanitario
• trascrizione di data, ore e circostanze in cui l'ultimo testimone ha visto in vita la vittima
• descrizione del luogo ove è stato rinvenuto il cadavere, precisando se questo coincide con la scena del delitto (cioè
se ci sono elementi che fanno ipotizzare spostamento del cadavere)
• descrizione di tracce biologiche e non
• annotare generalità, caratteristiche somatiche, etniche, peso presuntivo, lunghezza ed altre caratteristiche
fisionomiche rilevanti
• descrizione dettagliata dei singoli capi di abbigliamento “a bulbo di cipolla”
• esame esterno del cadavere
• trascrizione tanatocronologica dei tutti i dati relativi al cadavere (T° cadaverica e ambientale, rigor mortis, ipostasi,
eventuali fenomeni trasformativi)
• descrizione tipologia lesiva
• documentazione fotografica
• eventuali indagini specifiche; es tossicologiche
• annotazione del trasferimento della salma che avviene SOLO con autorizzazione della AG
– OPERAZIONI SETTORIE.
→ AUTOPSIA GIUDIZIARIA:
• Art. 360 CPP
• indagine dettagliata di un cadavere o parti di esso, praticata da medici legali per determinare epoca, causa, mezzi e
modalità del decesso, integrata da prelievi di tessuti e liquidi biologici
• disposta dall'AG
→ RISCONTRO DIAGNOSTICO:
• per finalità di controllo della diagnosi cioè con finalità di chiarimento di quesiti clinico-scientifici
** IMPORTANTE=> ANALISI delle TRACCE.
“TRACCE”=> tutti gli elementi del reato biologici e non, che sono rilevanti sulla scena del crimine o sul cadavere o sul
corpo dei sospetti per arrivare ad affermare la correlazione tra sospetto, vittima e scienza e anche il mezzo.
COME si rilevano le tracce=> tramite tecniche:
• di RILEVAMENTO CONCENTRICHE o a SPIRALE: si parte dal centro e ci si allontana
• a STELLA: dal centro e si tracciano delle direttive nelle diverse direzioni
• a GRIGLIA: si tracciano linee immaginarie da dx verso sx, dal davanti all'indietro e si seguono i quadrati
individuati da questa griglia
• in LINEA
Cosa importante=> il rilevamento deve essere METODICO, PRECISO e INFORMATO rispetto al contesto; le tracce
BIOLOGICHE più frequenti:
• sangue, sperma, saliva, urine, feci, vomito, capelli, peli, unghie
Si usano:
• tute, maschere e cappellini=> per non contaminare
• kit al LUMINOL, lampade UV o di WOOD=> evidenziare tracce biologiche grazie alla fluorescenza in presenza
di un ambiente buio (falsi positivi in caso di ruggine; falsi negativi in caso di acido ascorbico)
→ Analisi MORFOLOGICA delle TRACCE EMATICHE (biologiche).
Fondamentale per ricostruire la dinamica; effettuata su corpo, indumenti, ambiente e su aggressore; importante:

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• vanno collocate nell'ambiente e descritte per forma, colore, dimensioni, andamento
• accertare che siano di sangue UMANO perché questo è simile a quello animale=> si fa test del DNA o test con
ANTISIERO anti-uomo
• valutare da quale regione è fuoriuscito=> tramite studio RNA
• anche=> q.tà ed epoca della traccia
Rilevamento tracce ematiche: si rilevano su SUPPORTI differenti che possono essere:
• PERMEABILI e ASSORBENTI=> es vestiti; si parla di “MACCHIA”
• IMPERMEABILI=> es pavimento; la traccia secca più tardi e persiste per più tempo in fase liquida, per cui
possono trovarsi voluminosi coaguli ematici
Importante anche la MORFOLOGIA: chiarisce le modalità con cui la traccia si è costituita e può aiutare nella ricostruzione
dei colpi e dei movimenti della vittima.
In base alla morfologia:
• GOCCE o sgocciolature: impattano dall'alto per effetto della gravità; aspetto rotondeggiante con piccole
festonature legate all'impatto; più alto è il punto di caduta, più è irregolare la traccia; <50cm=> goccia quasi
tonda, >150cm=> goccia con sbavature
• COLATURA EMATICA: schizzo ematico che impatta in modo ortogonale rispetto al piano verticale a cui fa
seguito uno sgocciolamento verticale; tanto più evidente quanto è meno assorbente la superficie
• GORA: goccia impatta su superficie inclinata→ si ha raccolta ematica lunga a forma di clava
• SPRUZZI, SCHIZZI, GOCCIOLATURE: es sgozzamento con sangue che esce dalla carotide con elevatissima
energia cinetica
• tracce SECONDARIE: derivano dallo strisciamento del corpo o di un oggetto insanguinato su una superficie;
es tracce di scarpe, mani insaguinate etc
→ Tracce NON BIOLOGICHE.
Come impronte palmari, digitali, plantari: a queste corrisponde SEMPRE una traccia biologica; altre tracce non
biologiche=> sostanze tossiche, droghe, materiale terroso, fibre elastiche, bicchieri di vino o altro, mozziconi di sigaretta,
rifiuti, messaggi di segreteria etc.
IMPRONTE.
Rappresentate da mani, piedi, dita, denti; possono essere:
• da APPOSIZIONE: appoggiata su un substrato
• da ASPORTAZIONE: scivolamento su superficie impolverata
• da COMPRESSIONE: passaggio sopra fango o sabbia
Inoltre possono essere:
• VISIBILI: si apprezzano subito, incavate su un terreno morbido
• LATENTI: si evidenziano solo con varie metodiche o sostanze come polveri d'alluminio (superficie porosa) o
affumicazione con cianoacrilato (attack; plastifica l'impronta; superficie non porosa)
tali sostanze=> si attaccano ai residui organici come sudore, particelle di grasso etc e permettono di disegnare
l'impronta digitale, cioè le creste digitiformi; dopo che la polvere viene allontanata=> si asporta la traccia con
un nastro adesivo→ poi si confronta con sistema informatico di ricerca AFIS con impronte di soggetti schedati;
quindi le tracce sono utili SOLO se il soggetto è SCHEDATO come per le tracce biologiche
Impronte digitali=> compongono il DERMATOGLIFO: insieme di linee che convergono al DELTA(cuore della traccia).
Impronte dentali=> lasciate, ad es, da un morso, tipiche di aggressioni da animali.
Impronte dei piedi nudi=> vengono considerate le tuberosità o callosità plantari, ma anche l'appoggio del piede cioè la
pressione che il piede esercita sul substrato→ può dare indicazioni sull'andatura dell'aggressore, il tipo di scarpe tramite la
profondità dell'impronta, lunghezza dei passi etc.

* TANATOLOGIA.
Studia il fenomeno della morte e le modificazioni cui va incontro il corpo umano divenuto cadavere; scopi:
• TANATODIAGNOSI=> accertare la morte
• TANATOCRONOLOGIA=> determinare epoca della morte
• differenziare fenomeni POST MORTALI da quelli VITALI
MORTE=> definizione: “stato di cessazione definitiva delle funzioni vitali (cardiaca, respiratoria e nervosa=>
TRIPODE VITALE) con estinzione della persona fisica e perdita della capacità giuridica”.
Morte=> tipi:
• CLINICA: cessazione di tutte le funzioni encefaliche
• ASSOLUTA: coincide con l'arresto delle 3 funzioni del tripode vitale ed estinzione della persona fisica nei
confronti del diritto; ha più interesse medico legale
• RELATIVA: persistere di minime funzioni vitali obiettivabili SOLO con esami strumentali (sincopi, gravi
commozioni cerebrali, folgorazione, assideramento, etc) in cui vi è la possibilità di rivivescenza
In base alle CAUSE=> morte:
• NATURALE VIOLENTA SOSPETTA (imprevista o prevista)

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Morte=> non avviene subito, ma ci sono funzioni vitali residue che continuano per qualche ora:
• vasocostrizione arteriolare dell'adrenalina 48h
• attività secretoria ghiandolare 24-48h
• peristalsi intestinale spontanea 2h
• motilità vibratile epiteli ciliati respiratori 12-30h
• motilità spermatozoi nel liquido seminale 24-48h
• accrescimento pilifero
• persistente eccitabilità dei muscoli striati per qualche ora
• digestione post-mortale si protrae per alcune ore
=> FENOMENI CADAVERICI o POST-MORTALI.
Si dividono in:
→ ABIOTICI=> si risolvono in 3-4gg:
• IMMEDIATI: perdita di coscienza, di sensibilità, di motilità, del tono muscolare
• CONSECUTIVI: raffreddamento cadaverico, disidratazione, ipostasi, acidificazione, eccitabilità neuromuscolare,
rigor mortis
→ TRASFORMATIVI o CONSERVATIVI (dopo gli abiotici):
• DISTRUTTIVI: autolisi, autodigestione, putrefazione; avvengono in TUTTI i cadaveri
• SPECIALI: macerazione, mummificazione, saponificazione, corificazione; avvengono SOLO in determinate
condizioni di T° e umidità
=> ABIOTICI.
TRIADE classica=> RAFFREDDAMENTO + IPOSTASI + RIGOR MORTIS.

– RAFFREDDAMENTO.
Dopo la morte=> interruzione di tutte le attività metaboliche→ corpo non produce più calore e la T° va decrescendo
progressivamente fino a mettersi in EQUILIBRIO con quella ambientale.
C'è la CURVA TERMICA POST-MORTALE=> dà parametri importanti per determinare EPOCA della morte:
• prime 3-4h=> T° scende di 0,5°C ogni ora
• successive 5-10h=> T° scende di 1°C ogni ora
• successive 12h=> T° decresce in modo caratteristico: ¾→ ½→ 1/3 di grado ogni ora fino a livellarsi con quella
ambientale entro 24-36h
Raffreddamento cadaverico=> INFLUENZATO da:
– Fattori INTRINSECI:
• età: neonatale o giovanile→ si raffreddano prima
• spessore del grasso sottocutaneo: trattiene calore
• cause della morte: ipo o ipertermia
• peso del cadavere: in relazione al grasso
– Fattori ESTRINSECI:
• T° esterna: correla col periodo stagionale
• umidità: favorisce il raffreddamento
• ventilazione dei luoghi
• indumenti: soggetto nudo si raffredda molto prima
Una T° SECCA e VENTILAZIONE=> facilitano la DISIDRATAZIONE visibile su:
• CUTE: essiccamento cutaneo
• bulbo OCULARE: opacizzazione della cornea in 24h, afflosciamento bulbo oculare, formazione macchie nere agli
angoli degli occhi
• organi INTERNI: retrazione polmoni, essiccamento pericardio

– IPOSTASI.
Risultato dello spostamento di sangue per gravità nelle regioni declivi del cadavere e nei vasi del derma che si dilatano
passivamente facendo comparire sulla cute una colorazione ROSSO VINOSA; sede ipostasi=> IMPORTANTE perché
varia con la posizione del corpo e permette di capire se c'è stato trasferimento di cadavere.
Es soggetto impiccato=> ipostasi a “GUANTO” o “CALZINO”: sangue tende ad accumularsi nelle parti declivi; nel
soggetto annegato=> ipostasi su viso, spalle e torace anteriore, per la posizione prona del cadavere.
IMPORTANTE=> IPOSTASI NON si ritrovano MAI nei punti in cui il cadavere poggia su un PIANO RIGIDO.
Formazione ipostasi=> DOPO circa 30 MIN e si rendono evidenti dopo 2-3 ORE, raggiungendo MAX estensione ed
intensità dopo 12-18 ORE; tendono ad essere:
• precoci ed intense=> stato di FLUIDITA' EMATICA; es asfissie acute, morti improvvise
• tardive e scarse=> nelle rapide COAGULAZIONI ematiche; es ustioni, dissanguamento, disidratazione

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Genesi ipostasi=> ci sono 2 STADI:
1. Stadio 1=> ipostasi da REPLEZIONE: a 8-10h dalla morte; si formano per RIEMPIMENTO dei VASI da
parte del SANGUE FLUIDO; sono mobili, scompaiono alla digitopressione→ se cadavere viene spostato,
tendono a scomparire in quella sede e a formarsi nella nuova posizione declive
2. Stadio 2=> ipostasi di FUSIONE: successive; si formano per INFILTRAZIONE dell'Hb liberata per
EMOLISI dalle emazie che diffonde attraverso le pareti vasali colorando STABILMENTE i tessuti (non
scompaiono con digitopressione)
In base a questi 2 stadi=> ci sono 3 FASI: (valutare con digitopressione)
1. fase di MIGRAZIONE TOTALE: prime 6-8h; corrisponde alla fase di REPLEZIONE
2. fase di MIGRAZIONE PARZIALE: o di FISSITA' RELATIVA; 8-12h; spostando il cadavere, le ipostasi
primitive impallidiscono ma NON SCOMPAIONO del tutto mentre si formano nuove ipostasi tenui nelle sedi
opposte
3. fase di FISSITA' ASSOLUTA: dopo 15h; ipostasi conservano la loro posizione anche con lo spostamento del
cadavere
COLORE delle ipostasi=> di solito ROSSO VINOSO, ma ci sono alcuni casi particolari:
• cadavere al freddo (cella frigorifera, annegati, sommersi assiderati)=> colorito ROSEO più CHIARO
• morti asfittiche=> CIANOTICHE, bluastre
• avvelenamento da CO=> ROSSO CILIEGIA
• avvelenamento da sostanze metaemoglobinizzanti=> BLU ARDESIA (grigio con tonalità bluastre)
• avvelenamento da cianuri=> ROSSO ACCESO
• feto e neonato=> rosso CHIARO
• putrefazione=> rosso VERDASTRO
* QUINDI=> ipostasi importanti per:
• segno CERTO di MORTE: viene meno ipotesi di morte relativa
• indicative della POSIZIONE e dello SPOSTAMENTO di cadavere
• indicative dell'EPOCA di MORTE: a seconda delle fasi con la digitopressione
• in base al COLORE aiutano ad identificare le CAUSE di morte

– RIGOR MORTIS.
Subito dopo la morte=> perdita del TONO VITALE dei MUSCOLI; poi c'è la GELIFICAZIONE di miosina ed actina
con ACCORCIAMENTO di tutte le strutture muscolari: muscoli si inturgidiscono e fissano le articolazioni in
determinate posizioni, irrigidendo progressivamente il cadavere; poi il rigor mortis si risolve spontaneamente quando
insorge la PUTREFAZIONE che porta a lisi dei miofilamenti.
Ci sono 3 FASI del rigor mortis:
1. fase di INSORGENZA: rigor mortis insorge spontaneamente dopo 2-4h, iniziando dai muscoli delle PICCOLE
ARTICOLAZIONI fino a quelle grandi in senso CRANIO-CAUDALE; mandibola→ arti superiori→ arti
inferiori; si completa in 12-24h
2. fase di STABILIZZAZIONE: cadavere è tutto RIGIDO; si protrae per 36-48h
3. fase di RISOLUZIONE: avviene subito prima dei fenomeni putrefattivi; risoluzione rigor mortis=> in senso
CRANIO-CAUDALE fino a risoluzione completa dopo 3-4gg
Rigor mortis=> influenzato da vari fattori:
– Fattori INTRINSECI:
• grado di sviluppo muscolare: soggetto cachettico→ breve e precoce; grandi masse muscolari→ più intenso e
persistente
• età: anziano o bambino→ più precoce e dura meno
• attività del muscolo al momento della morte: es soggetto morto di epilessia (iperattività muscolare)→ rigor è più
precoce e più intenso
• genere di morte: morti improvvise e violente→ rigor più tardivo e più lungo
– Fattori ESTRINSECI:
• T°: bassa→ rigor più tardivo ma più intenso e duraturo vs alta
• umidità; ventilazione ambientale

=> TRASFORMATIVI/CONSERVATIVI.
Compaiono dopo la risoluzione degli abiotici (3-4gg); sono:
• autolisi e autodigestione, putrefazione=> avvengono normalmente in TUTTI i cadaveri
• mummificazione, macerazione, saponificazione, corificazione=> “SPECIALI”

→ AUTOLISI e AUTODIGESTIONE.
Definiti come processi CHIMICO ENZIMATICI che iniziano la degradazione della materia organica precedendo la

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putrefazione.
– Autolisi:
• per azione di endopeptidasi ed enzimi litici lisosomiali che si liberano dopo morte della cell
• più veloce nei soggetti morti dopo lunga agonia
• favorita da T° medie, inibita dal freddo
• manifestazioni più evidenti=> su organi PARENCHIMATOSI vs consistenza osteo-tendinea
– Autodigestione:
• per azione dei succhi digestivi=> gastrico, pancreatico, duodenale; continuano ad essere secreti nel periodo di
vita residua
→ PUTREFAZIONE.
Avviene dopo QUALCHE GIORNO per azione dei FERMENTI prodotti dai germi, in prevalenza ANAEROBI
SAPROFITI INTESTINALI ed in parte da germi provenienti dall'EXT (Perfringes, Butirrici, Putrifici, Clostridi, Protei,
Cocchi, E.Coli).
IMPORTANTE=> putrefazione INIZIA in sede ILEO-CECALE: macchia VERDE tipica putrefattiva in FOSSA
ILIACA DX→ è il PRIMO SEGNO di PUTREFAZIONE.
Dopo la morte=> rapida MOLTIPLICAZIONE di GERMI che attraversano le pareti INTESTINALI e attraverso i
VASI sanguigni e linfatici→ diffusione nei TESSUTI.
Putrefazione=> influenzata da:
– Fattori INTRINSECI:
• costituzione fisica: soggetto magro→ putrefazione più rapida
• età
• tipo di morte: shock settico→ disseminazione dei batteri più precoce
– Fattori ESTRINSECI:
• T° ambientale=> caldo favorisce metabolismo batterico
• umidità dell'aria
• indumenti=> soggetto vestito mantiene una certa T° interna→ putrefazione accelerata
Putrefazione=> attraversa 4 STADI:
- 1 Periodo CROMATICO:
• inizia dopo 18-36h dal decesso; più precoce in ESTATE
• colorazione VERDASTRA per formazione di ZOLFO-META Hb sulla cute
• macchia verdastra=> dalla sede ILEO CECALE diffonde su addome→ tronco→ arti→ testa seguendo il decorso
dei vasi VENOSI SUPERFICIALI formando il cosiddetto RETICOLO VENOSO PUTREFATTIVO
- 2 Periodo GASSOSO ENFISEMATOSO:
• dovuto alla formazione di gas putrefattivi da parte di germi ANAEROBI
• inizia dopo 3-6gg in estate, dopo 3-4 settimane in inverno
• c'è profonda modificazione del cadavere=> assume aspetto GIGANTESCO, cute con colore VERDE-
NERASTRO e sviluppo della FACIES NEGROIDE; fino allo sviluppo della EPIDERMOLISI
PUTREFATTIVA con sfaldamento della cute (prima: bolle a liquido torbido, poi loro digregazione
• tale fase può portare a 2 condizioni:
1. CIRCOLAZIONE post-mortale=> molto raro
2. PARTO nella BARA: più frequente; le donna è stata sepolta incinta (anche misconosciuta), può esserci espulsione
del feto per la formazione di questi gas
-3 Periodo COLLIQUATIVO:
• avviene lisi e fluidificazione dei tessuti molli=> MALACIA CADAVERICA, formando liquami putrefattivi
• inizia dopo 2-3 mesi in base alla temperatura
• cadavere=> colore BRUNASTRO per trasformazione dell'Hb in EMATINA
• si formano VESCICOLE e BOLLE a liquido TORBIDO per epidermolisi con esfoliazione
• iniziano processi distruttivi degli organi interni che diventano flaccidi, friabili, pastosi, fino a poltiglia; in primis
il cervello, mentre prostata e utero si conservano di più per la compatta struttura fibromuscolare
• in questo stadio=> il grado di conservazione degli organi interni è pessimo
- 4 Periodo della SCHELETRIZZAZIONE:
• si completa dopo 3-10 anni in base alle condizioni esterne
• coincide con l'avvenuta DISTRUZIONE delle parti MOLLI con scomparsa dei tessuti fibrosi, tendinei e
cartilaginei
• restano SOLO le OSSA che per processi di calcificazione, risultano leggere, porose e friabili
Poi abbiamo le forme ATIPICHE o fenomeni trasformativi SPECIALI.
→ MUMMIFICAZIONE:
• conservazione del cadavere in ambiente secco e caldo (climi tropicali e desertici) o secco e freddo (caverne,
sotterranei); per essere completa=> necessita di 1 anno

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• avviene per DISIDRATAZIONE INTENSA dei tessuti per evaporazione rapida dei liquidi
• favorita in: cadaveri magri, cachettici, decessi per shock emorragico e disidratazione
• corpo=> aspetto e consistenza CORIACEA (simile al CUOIO), diminuisce di volume e peso
• cute=> colorito GIALLO BRUNASTRO ad aspetto “cuoio vecchio” ed aderisce allo scheletro
• organi=> secchi, raggrinziti, ben conservati
• quindi=> deriva da evaporazione di acqua necessaria allo sviluppo di germi della putrefazione che qui viene inibita
→ MACERAZIONE:
• dovuta a IMBIBIZIONE IDRICA dei tessuti→ quando cadavere soggiorna in ambiente UMIDO (feto morto
in utero, tipico)
• si realizza dopo 7-10gg dalla morte in estate, più tardi in inverno
• in cadaveri che hanno soggiornato in acqua per un certo tempo=> macerazione associata a putrefazione
• cute=> BIANCA, raggrinzita e poi si RIGONFIA→ si perdono le pieghe cutanee
• visceri=> molli e scollati
• per essere completa=> necessita di 6-12 MESI
→ SAPONIFICAZIONE:
• simile alla macerazione; si verifica in presenza di FORTE UMIDITA' o in ASSENZA di ARIA→ es cadaveri
immersi in acqua fredda o sepolti in terreni umidi
• c'è formazione di SAPONI ad opera di BATTERI sulla SUPERFICIE del CORPO che producono ENZIMI
che scindono i GRASSI del cadavere e li trasformano in ADIPOCERA: sapone insolubile, untuoso, lardaceo,
odore sgradevole, costituito da=> GRASSI NEUTRI dei tessuti + SALI di CALCIO e MAGNESIO presenti in
acqua e terreno umido
• fenomeno=> inizia dal TESSUTO ADIPOSO SOTTOCUTANEO
• tempo necessario=> 4-6 settimane per la cute, 2-3 mesi per i muscoli, 4-5 mesi per gli organi interni
→ CORIFICAZIONE:
• nei cadaveri conservati 1-2 ANNI in CASSE di ZINCO chiuse ermeticamente
• azione dello ZINCO=> notevole RALLENTAMENTO dei processi PUTREFATTIVI con modificazione della
CUTE che si PROSCIUGA senza essiccarsi, si mantiene ELASTICA e MORBIDA (come cuoio di concia
recente) e aderisce modellandosi sul cadavere; cute=> colore GIALLASTRO, simile al mummificato
• visceri=> si asciugano, si riducono di volume e si conservano molto bene
=> TANATOCHIMICA.
Sono modificazioni rare da ricercare ma sono indagini che possono essere svolte per approfondire l'epoca della morte,
stabilendo un RANGE di 1-4 ORE; tali indagini riguardano sostanze prelevate da SANGUE o anche da UMOR VITREO.
Sangue:
• aumentati: lattato, azoto non proteico (entro 12h), azoto aminoacidico (entro 48h), ammoniaca (dall'8° h), fosfatasi
acida e alcalina, amilasi, transaminasi (graduale nelle 60h), LDH
• diminuiti: Cl
• uguali: azoto ureico, creatinina, Na (nelle prime 12h, poi decresce)
Urine:
• aumentati: lattato (entro 20h), urea, K (0,17microgr/h)
• diminuiti: piruvato (rapido entro 10h)
• uguali: Na, Cl, Ca
=> LESIONI VITALI.
Quando si rinviene un cadavere=> importante DISCRIMINARE le lesioni vitali da quelle post-mortali per chiarire diversi
quadri quando la causa della morte è sospetta.
Lesioni organiche vitali=> contraddistinte da segni di reazione organica LOCALE o GENERALE.
– LOCALI:
• retrazione elastica dei tessuti=> lesione da taglio o da punta e taglio
• emorragia ext e int
• crosta ematica o linfoematica: crosta brunastra
• infiltrazione ematica
• trombosi primaria dei capillari
• reazione infiammatoria locale
– GENERALI:
• trombosi secondaria; embolia
• FUNGO SCHIUMOSO: in ANNEGAMENTO ma anche in intossicazioni da sostanze stupefacenti (diretta
dimostrazione che il soggetto ha inalato acqua)
• spruzzi di sangue: vuol dire che la pompa cardiaca era ancora conservata
• inalazione di sangue o presenza di sangue nelle vie polmonari
• deglutizione del canale digerente del sangue proveniente da lesioni traumatiche della base cranica o delle vie

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respiratorie superiori

==> CONCETTO DI MALATTIA IN AMBITO MEDICO LEGALE.


Definizione medico legale: “malattia è una condizione di anormalità, di disfunzionalità che ha un carattere
EVOLUTIVO e necessita di cure”; è uno stato abnorme caratterizzato da diminuzione di efficienza del soggetto o di
alcuni apparati che ha una sua evoluzione (guarigione o cronicizzazione e morte).
Malattia=> causa ripercussione temporanea sulle performance del soggetto, impedendo di compiere determinate attività.
→ POSTUMO: diminuzione funzionale stabilizzata, cioè un peggioramento di una funzione che poteva essere integra
o già particolarmente compromessa che ha ripercussioni sull'integrità del soggetto, sulla vita di relazione e lavorativa.
IMPORTANTE=> bisogna valutare DOVE interferisce questa menomazione e se le motivazioni che l'hanno generata
rientrano in contesti giuridicamente rilevanti cioè=> responsabilità CIVILE e PENALE.
NB
• nel codice penale=> nelle lesioni personali, c'è inserito il concetto biologico di malattia; il “postumo” non
compare e viene detto “ indebolimento permanente o perdita di un organo o di una funzione”
• nel codice civile=> concetto biologico non compare→ sostituito da “inattività temporanea” dovuta alla malattia
• nel diritto previdenziale=> “danno biologico” fino ad un certo livello, oltre il quale si parla di “conseguenza
patrimoniale che fa riferimento alla perdita della capacità di lavoro”; INPS=> malattie e postumi definiscono una
riduzione dell'efficienza, della validità psicofisica del soggetto; i postumi=> costituiscono i presupposti per un
risarcimento, dipendente dall'ambito in cui si sia verificato il danno
In ambito CIVILE=> componenti MATERIALI del DANNO:
• AZIONE LESIVA LESIONE MENOMAZIONE
• va dimostrato il NESSO CAUSALE tra la condotta del soggetto e la lesione stessa→ poi va valutato lo stato di
condizione temporanea (se guarisce) o il postumo (se non guarisce)
Conseguenze del DANNO in ambito giuridico:
• diritto penale=> scatta la sanzione penale per aver commesso quello specifico reato: omicidio o lesione personale
volontaria
• diritto civile=> il responsabile ha l'obbligo di risarcire il danneggiato
• assicurazioni sociali=> ci sono benefici erogati dallo Stato (Welfare State)→ rendita proporzionale alla
disfunzione che residua da una determinata situazione
• assicurazioni in generale=> si ha una % di invalidità su un massimale che viene indennizzata al danneggiato
che abbia stipulato la polizza
DIAGNOSI medico legale di malattia.
La clinica medico legale è particolare, ma la diagnosi è come quella clinica: anamnesi traumatologica prossima e remota,
lavorativa, psicologica; peculiare=> ANAMNESI dei FATTI di SPECIFICO INTERESSE: ricostruire gli eventi che
abbiano determinato un nesso causale con il danno; NON è possibile RICHIEDERE interventi INVASIVI, si possono
solo suggerire al soggetto di farli.
VALUTAZIONE medico legale.
Riscontrata la malattia=> bisogna connotare il TIPO di LESIONE o condizione morbosa a carattere EVOLUTIVO +
dare un GIUDIZIO CONTESTUALE di GRAVITA' cioè quanto grave si presenta quel quadro in quel momento:
• va discriminata una condizione acuta da una cronica
• se indagine viene fatta dopo diverso tempo=> indicare se è stata gravissima + va indicata la condizione di
STATICA cioè come si presenta in quel momento
• poi→ CONTESTUALIZZAZIONE rispetto a EFFICIENZA COMPLESSIVA della PERSONA: dire quanto
quella condizione incide su quella persona→ PERSONALIZZAZIONE del DANNO
GIUDIZIO medico legale commisurato al contesto GIURIDICO:
• valutare il NESSO BIOLOGICO
• si deve giustificare in maniera oggettiva perché quel tipo di lesione è da attribuire a quella determinata causa, al
fine di valutare se quel soggetto avrà diritto o no a determinati benefici

==> DELITTI CONTRO INCOLUMITA' PERSONALE.


=> PERCOSSE e LESIONI PERSONALI.
– Percosse→ Art. 581 CP: “chiunque percuote taluno, se dal fatto non deriva una malattia nel corpo o nella mente, è
punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a 6 mesi o con la multa fino a 309euro”; quindi importante:
• non porta a malattia; dalla percossa può derivare una sensazione soggettiva di fastidio, dolore, in genere fugaci
• percossa può essere definita come: azione lesiva diretta quasi sempre effettuata con modalità contusive
– Lesioni Personali→ Art. 582 CP: “chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla quale derivi una malattia
nel corpo o nella mente, è punito...”; quindi differenza con le percosse=> qui si genera malattia (condizione peggiorativa
ad evoluzione progressiva verso la guarigione o verso la menomazione permanente).
Poi le lesioni personali possono essere distinte in:
• DOLOSE: lievissime, lievi, gravi, gravissime

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• COLPOSE: semplici, gravi, gravissime (Art. 590 CP; vedi dopo)
Poi ci sono gli Articoli 583, 585 e 586 CP che valutano le circostanze AGGRAVANTI:
– Art. 585 CP: la lesione sia procurata tramite arma di qualunque tipo, sia da fuoco che arma bianca.
– Art. 583 CP=> espone i CRITERI che definiscono la GRAVITA' delle lesioni PERSONALI:
• DURATA di MALATTIA: <20gg, 21-40gg, >40gg; durata in senso BIOLOGICO del processo morboso
• DURATA della INCAPACITA' di attendere alle ordinarie occupazioni: concetto giuridico che si avvicina a
quello clinico di CONVALESCENZA: soggetto è guarito a livello biologico, ma ha correlati legati es al periodo di
immobilità, alle terapie etc, che fanno seguire un altro periodo in cui il soggetto non è in grado di agire nelle azioni
che faceva prima della malattia
• INSANABILITA' della malattia=> certa o probabile; NON coincide con il POSTUMO (nel postumo la
malattia è guarita, qui no); è un concetto molto vicino a quello clinico di malattia cronica
• PERICOLO di VITA: fa riferimento alla necessità di ricorrere a cure straordinarie, per la compromissione di
una o più funzioni vitali
• INDEBOLIMENTO PERMANENTE di un organo o senso
• PERDITA di un senso, organo o MUTILAZIONE di un arto: giuridicamente=> organo è visto come la sua
FUNZIONE, ciò che si perde è la funzione; senso=> tatto, vista, udito, gusto olfatto→ loro perdite sono anosmie,
sordità, cecità
• PERDITA della capacità di PROCREARE: fa riferimento SOLO alle vie NATURALI e si considera anche la
capacità di portare a termine la gravidanza ed espletare il parto nella donna
• permanente GRAVE DIFFICOLTA' della FAVELLA: problema di fonazione
• SFREGIO o DEFORMAZIONE permanente del VISO: Sfregio=> lesione che determina una perdita
dell'armonia fisiognomica (di solito cicatrice con taglienti, caustici); Deformazione permanente del viso=> le
conseguenze della lesione sono così gravi da causare orripilazione; altra differenza=> nello sfregio non viene
specificato il VISO (spazio tra 2 padiglioni auricolari + margine mentoniero inferiore + attaccatura del capillizio;
di solito viene compreso anche il collo se questo viene coinvolto)
In base alla presenza o assenza di tali condizioni, le lesioni personali DOLOSE vengono distinte in:
1→ LIEVISSIMA:
• durata malattia <20gg senza le aggravanti degli art. 583-585
E' una lesione che è perseguibile a QUERELA di PARTE OFFESA→ NON si fa il REFERTO.
** IMPORTANTE=> NELLE ALTRE LESIONI (Lievi, Gravi, Gravissime) SI ATTUA LA PROCEDURA
D'UFFICIO=> REFERTO OBBLIGATORIO.
Pena=> reclusione 3mesi-3anni.
2→ LIEVE:
• durata malattia 21-40gg
• pena=> reclusione 3mesi-3anni
NB lievissime e lievi=> pena è la stessa, ma minore è la durata di malattia, minore è la durata della pena.
3→ GRAVE:
• durata malattia + incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni >40gg
• pericolo di vita; indebolimento permanente di senso o organo
• pena=> reclusione 3-7anni
4→ GRAVISSIMA:
• malattia certamente o probabilmente insanabile
• perdita di un senso; perdita di un arto; mutilazione che rende l'arto inservibile
• incapacità a procreare; difficoltà nella favella grave e permanente
• deformazione o sfregio permanente del viso
• pena=> reclusione 6-12anni
– Art. 586 CP=> prende in considerazione la lesione personale come conseguenza di un ALTRO REATO:
• in corso di RISSA (azione lesiva creata nell'ambito di più persone che danno luogo ad una colluttazione)
• ABBANDONO di MINORE o INCAPACE: carattere omissivo
• MANCATO SOCCORSO
• ABUSO dei mezzi di CORREZIONE
• MALTRATTAMENTI
sono circostanze aggravanti→ pena aumentata
– Lesioni Personali COLPOSE: Art. 590 CP.
Differenza con le dolose=> qui elemento psicologico: NO VOLONTA', ma sono lesioni dovute a IMPERIZIA,
NEGLIGENZA, IMPRUDENZA; Vengono distinte in: SEMPLICI, GRAVI e GRAVISSIME.
1→ SEMPLICI:
• durata malattia <40gg; si procede per QUERELA di parte offesa; NO referto
2→ GRAVI:

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• durata malattia + incapacità alle ordinarie occupazioni >40gg
• pericolo di vita; indebolimento permanente di senso o organo
• si procede d'UFFICIO; REFERTO=> SOLO casi di VIOLAZIONE di NORME per SICUREZZA sul lavoro
3→ GRAVISSIME:
• malattia certamente o probabilmente insanabile
• perdita di senso; perdita di arto; mutilazione che rende arto inservibile
• incapacità a procreare; difficoltà favella permanente e grave; sfregio o deformazione permanente del viso
• si procede d'UFFICIO; REFERTO=> SOLO casi di VIOLAZIONE di NORME per SICUREZZA sul lavoro
Tabella RIASSUNTIVA di percosse e lesioni personali:
CARATTERISTICHE PERCOSSE LESIONI PERSONALI
Elemento psicologico Dolo Dolo o colpa
Modalità di condotta Vincolata Libera
Azione Commissiva Commissiva od omissiva
Evento Non malattia Malattia
Referto Non dovuto Dovuto in base alla gravità
Di fronte ad un caso di lesioni personali=> QUESITI che il magistrato può porre al medico legale per allestire una
IMPUTAZIONE sono:
• NATURA e CARATTERISTICHE delle LESIONI: compresa la sede anatomica
• EPOCA della PRODUZIONE
• GRAVITA' CLINICA GENERALE al momento di produzione della lesione: serve per attribuzione immediata
dell'aggravante “pericolo di vita”
• MEZZI di PRODUZIONE: da punta, punta e taglio, da fendente, corpo contundente, arma da fuoco, caustici etc
• DURATA della MALATTIA e della INCAPACITA' ad attendere alle ordinarie occupazioni: valutazione
documentale che va però analizzata in maniera molto critica in base alle caratteristiche biologiche della lesione
• POSTUMI penalmente rilevanti: valutati tramite esame clinico ed accertamenti strumentali
• quesito aggiuntivo=> se quelle lesioni possano essere il risultato di un TENTATO OMICIDIO, facendo diagnosi
differenziali con possibili lesioni, tenendo in considerazione: sede lesioni, modalità circostanza
– PRATICHE di MUTILAZIONE dei GENITALI FEMMINILI: Art. 583 bis CP.
Rientrano nelle lesioni personali; è un articolo inserito una decina di anni fa in relazione alla multietnicità della nostra
società; “chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona mutilazione degli organi genitali femminili è punito con
la reclusione da 4-12 anni. Si intendono come pratiche di mutilazione la clitoridectomia, escissione e infibulazione e
qualsiasi altra pratica che cagioni effetti dello stesso tipo”.

==> INTERRUZIONE VOLONTARIA DELLA GRAVIDANZA.


Si basa sulla legge 194 del 22 maggio del 1978; definizione di ABORTO in medicina legale: “interruzione della
gravidanza con morte o dispersione del prodotto del concepimento durante l'intero arco della gestazione, prima
dell'inizio del parto”.
Di questa legge=> importanti:
• Art. 1: “lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della
maternità e tutela della vita umana sin dal suo inizio. L'interruzione della gravidanza, di cui alla presente legge,
NON è mezzo per CONTROLLO delle NASCITE. Lo Stato, le regioni e gli enti locali promuovono e sviluppano
i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle
nascite”
• Art. 2: richiama le funzioni dei consultori familiari dirette a prevenire e/o risolvere le circostanze che hanno
indotto la richiesta di interruzione della gravidanza con particolare riguarda alla info circa la normativa sulla
tutela del lavoro della gestante e su quella inerente i servizi sociali ed assistenziali preposti
La legge distingue 3 PERIODI della GRAVIDANZA:
– ENTRO i PRIMI 90 GIORNI:
• Art. 4: la donna che ha facoltà, allorché “accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o
la maternità comporterebbero un SERIO pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione al suo stato di
salute o alle sue condizioni economiche o sociali o familiari o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento
o a previsione di anomalie o malformazioni del concepito, di rivolgersi ad un consultorio o ad un medico di sua
fiducia, richiedendo l'interruzione della gravidanza”
– DOPO i PRIMI 90 GIORNI:
• Art. 4: finché il feto non sia dotato di possibilità di vita autonoma, l'IVG può praticarsi:
1. quando gravidanza o parto comportino grave pericolo per la vita della donna
2. quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del
nascituro, che determinino grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna
– quando FETO è dotato di POSSIBILITA' di VITA AUTONOMA: (circa 22-24° settimana di gestazione)

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• Art. 7: IVG può aver luogo SOLO quando vi sia grave pericolo per la vita della donna e il medico che la esegue
deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto
Ciò che si evince→ IVG è ammessa SOLO quando esista un rilevante pericolo per la salute o per la vita della donna;
entro i primi 90 gg=> il pericolo è avvertito dalla donna stessa cui è conferita piena potestà decisionale,
successivamente è subordinato ad accertamento medico.
COMPITI del MEDICO nella IVG.
– entro i PRIMI 90 GIORNI:
• se la donna si rivolge a medico di fiducia, questo deve compiere accertamenti sanitari necessari nel rispetto della
dignità e libertà della donna; valuta insieme a madre e padre le circostanze che determinano a richiedere la IVG
• informa la donna sui diritti e interventi a carattere sociale a cui può fare ricorso, consultori e strutture socio-
sanitarie
• se ci sono circostanze di urgenza→ medico rilascia un CERTIFICATO con il quale la donna può adire le
strutture abilitate all'intervento
• se NON ci sono circostanze di urgenza→ medico rilascia un DOCUMENTO sottoscritto dalla donna,
invitandola a soprassedere per 7 GIORNI, dopodiché la donna può rivolgersi alle strutture abilitate
– dopo i PRIMI 90 GIORNI:
• condizioni di urgenza sono subordinate all'accertamento medico che ne attesta la ricorrenza tramite certificato
che permette alla donna di adire immediatamente alle strutture abilitate
• mancanza della idonea certificazione=> preclude all'atto interruttivo
• obiezione di coscienza: esonera dal compimento di procedure ed attività specificatamente e necessariamente dirette
a determinare l'interruzione della gravidanza e non dall'assistenza antecedente e conseguente all'intervento
– soggetto MINORENNE:
• è previsto il CONSENSO di chi esercita la potestà
• se chi esercita la potestà non viene consultato, o si rifiuta di dare l'assenso o esprime pareri difformi (genitori), si
rilascia il documento e rimette entro 7 gg una relazione corredata del proprio parere
• il giudice tutelare entro 5 gg, sentita la donna, può autorizzare la donna a decidere la IVG
– INFERMITA' di MENTE: richiesta può essere fatta dal marito, tutore oltre che direttamente dalla donna.
IMPORTANTE=> le ipotesi di REATO specifico connesse con la legge 194/78 sono:
• aborto colposo
• parto prematuro colposo
• previsioni precedenti se connesse con violazione delle norme posta a tutela del lavoro=> pena aumentata
• aborto doloso=> senza consenso della donna
• aborto preterintenzionale
• parto prematuro preterintenzionale
• morte, lesione personale grave o gravissima
• IVG su donna consenziente, al di fuori delle condizioni previste dalla norma
c'è aggravamento delle pene qualora l'atto si realizzi su minorenne
==> CONTRACCEZIONE.
Contraccezione ORMONALE: metodica volta alla prevenzione del concepimento attuata tramite somministrazione di
preparati estro-progestinici variamente combinati secondo determinati schemi posologici.
Invece i metodi di contraccezione MECCANICI e di BARRIERA creano ostacolo all'incontro tra spermatozoi e ovocita;
distinti in:
• meccanici: condom maschile e femminile, diaframma etc
• chimici: si basano sul rilascio di sostanze chimiche nell'ambiente vaginale
Legge 405 del 29 Luglio 1975→ istituiva i consultori familiari; prescrizione dei presidi terapeutici per prevenire il
concepimento, rientra tra le finalità e compiti delle strutture consultoriali.
Particolare=> aspetto delle pratiche di contraccezione di EMERGENZA:
• ORMONALI: tendono alla inibizione dell'annidamento tramite somministrazione di elevate dosi di estrogeni o di
estro-progestinici con inizio assunzione tra 24-72h dal rapporto presunto fecondante; “pillola del giorno dopo”
• MECCANICI: tramite applicazione di dispositivo intrauterino nei giorni immediatamente successivi al
concepimento per impedire l'annidamento
Introduzione in commercio della pillola del giorno dopo=> sancita con decreto del Ministero della Sanità nel 2000 che
autorizza la immissione in commercio di specialità medicinali a base di LEVONORGESTREL, prescrivili con ricetta
rinnovabile con specifica indicazione terapeutica: “contraccettivo d'emergenza da usare entro 72h da un rapporto sessuale
non protetto o in caso di mancato funzionamento di un sistema anticoncezionale”.
** Art. 22 CD: “il medico al quale vengano richieste prestazioni che contrastino con la sua coscienza o con il suo
convincimento clinico, può RIFIUTARE la propria opera, a meno che questo comportamento non sia di grave e
immediato nocumento per la salute della persona assistita e deve fornire al cittadino ogni utile info e chiarimento”.

==> MEDICINA LEGALE CIVILISTICA.

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Si tratta in parte di un correlato di pena penalistica, oppure può anche essere del tutto autonoma; cioè un'azione lesiva
volontaria può essere seguita da un procedimento penale, ma può poi essere seguita da un procedimento civile.
→ Art. 2043 CC: “qualunque fatto, doloso o colposo, che cagioni ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha
commesso il fatto a risarcire il danno”; costituisce il presupposto giuridico per il risarcimento da fatto illecito.
=> SISTEMA TRADIZIONALE.
Fino agli anni '80; diceva che un evento lesivo con conseguente menomazione, ciò che poteva essere risarcito era:
• danno PATRIMONIALE: da lucro cessante o danno emergente (ricorda)
• danno EXTRAPATRIMONIALE o MORALE: insieme delle sofferenze che soggetto ha subito per il danno
Il danno da LUCRO CESSANTE=> da mancato guadagno per perdita o riduzione della CAPACITA' PRODUTTIVA:
• CAPACITA' PRODUTTIVA=> capacità di LAVORO + capacità di GUADAGNO
• capacità di LAVORO=> efficienza psicofisica + addestramento lavorativo
• capacità di GUADAGNO=> tipo di lavoro + richiesta del mercato
Risultato di questo sistema, era che i DIRITTI erano DIVERSI tra lavoratori e disoccupati; infatti poi c'è stata una
EVOLUZIONE→ 1986: riconoscimento del DANNO BIOLOGICO che è lo stesso per tutti vs danno patrimoniale.
EVOLUZIONE giurisprudenziale in tema di DANNO alla PERSONA.
– Sentenze 87 e 88 della Corte Costituzionale, 1979: “la indennizzabilità non può essere limitata alle conseguenze della
violazione incidenti sulla attitudine a produrre reddito, ma deve ricomprendere anche della lesione del diritto (salute)
considerata come posizione soggettiva autonoma”.
– Sentenze 184/86 della Corte Costituzionale: “il danno biologico è in ogni caso un tipo di fatto (menomazione della
integrità psicofisica del soggetto) ed un tipo di lesione sempre presente nel doloso o colposo illecito realizzativo della
predetta menomazione”; quindi=> DANNO BIOLOGICO è INDIPENDENTE dalla CAPACITA' di REDDITO.
Anche il danno PSICHICO può essere risarcito, SOLO quando ha una entità tale da costituire danno biologico→
“danno biologico di natura psichica”.
– Danno BIOLOGICO inteso come menomazione dell'integrità psicofisica:
• costituisce parametro base autonomo per ogni altro tipo di risarcimento
• è sempre e comunque risarcibile, afferisce al diritto alla salute e non alla redditività del danneggiato
• valutato sulla base dell'incidenza della menomazione su ogni manifestazione di vita pubblica e privata del
soggetto
• viene risarcito con criterio egualitario con parametri comuni per tutti i cittadini: in realtà non è vero, perché
non è stato stabilito un valore risarcitorio; sono stati i Giudici ad organizzare un po' il sistema tramite tabelle che
però differivano da regione a regione→ Corte di Cassazione ha stabilito che in tutta Italia si usano le stesse
TABELLE, quelle elaborate dal TRIBUNALE di MILANO; ovviamente=> valore del punto varia con l'età
QUINDI=> danno BIOLOGICO è un danno EXTRAPATRIMONIALE insieme a quello morale.
Al sistema delle tabelle, si è aggiunta la PERSONALIZZAZIONE del DANNO che corrisponde al correlato
DINAMICO-RELAZIONALE (cioè quanto il danno biologico influisce su vita pubblica e privata); anche per questo, il
tribunale di Milano ha elaborato delle tabelle per questa personalizzazione del danno.
Se poi si fa moltiplicazione del valore del punto PER il n° dei punti di invalidità permanente che la menomazione
implica=> si ottiene il risarcimento a cui va aggiunto il danno morale + patrimoniale.

==> PATOLOGIA FORENSE.


Dolimak, Matshes e Lew=> patologia forense: “applicazione delle conoscenze della medicina al servizio della
risoluzione di problematiche di giustizia”.
==> LESIVITA' da ENERGIA FISICA.
Possono essere di origine:
• meccanica: da corpi contundenti, da arma bianca, grandi traumatismi, da arma da fuoco, asfissie meccaniche
• elettrica: folgorazione, fulminazione
• termica: ipotermia, ipertermia
• borica; radiante; vibratoria; fotica
=> LESIVITA' di origine MECCANICA.
Gli effetti lesivi sono proporzionati a velocità, peso dell'oggetto + velocità e massa dell'organismo; legge F=M x V2/2.

→ Lesioni da CORPI CONTUNDENTI.


Tutti i corpi di forma piana o convessa, privi di spigoli vivi, puntuti o margini taglienti, o provvisti di lati arrotondati e
smussi; azione contusiva=> NO tagliente e NO pungente.
Comprendono:
1. mezzi di OFFESA e DIFESA NATURALI: mani, piedi, gomiti, ginocchia
2. strumenti di offesa e difesa di IMPIEGO PERSONALE: bastoni, mazze ferrate, sfollagente
3. strumenti da LAVORO: martelli, chiavi
4. oggetti usati occasionalmente per ledere: sassi
5. mezzi LIQUIDI e GASSOSI: getto d'acqua o gas ad ALTA PRESSIONE, impatto con la superficie d'acqua da
grande altezza

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Meccanismo d'azione dell'azione contusiva:
1. COMPRESSIONE-PERCUSSIONE: applicazione forza PERPENDICOLARE o OBLIQUA rispetto alla
superficie corporea
2. TRAZIONE: effetto di LACERAZIONE o STRAPPAMENTO dei tessuti
3. SFREGAMENTO: applicazione forza TANGENZIALE alla superficie corporea
Entità ed estensione lesioni=> in base al MEZZO impiegato, SEDE corporea colpita, energia CINETICA sviluppata e la
REITERAZIONE dell'azione lesiva; si possono avere lesioni su tessuti molli:
• SUPERFICIALI: escoriazioni, ecchimosi, compressioni, ferite lacero-contuse
• PROFONDI: ematomi, lacerazioni di muscoli e strappamenti di tendini, fratture, rotture di vasi
* Lesioni conseguenti:
– IRRITAZIONI:
Eritema, vescicole sierose associate a dolore e bruciore; azione=> SFREGAMENTO; sede=> superfici acrali;
irritazioni=> distinte in:
1. SEMPLICI: per effetto di PERCUSSIONE (schiaffo) con reazione vasomotoria→ impallidamento, arrossamento,
dolore, torpore e ipoestesia; breve durata
2. ACUTE: stimolo meccanico da oggetto ruvido con azione di PRESSIONE o FRIZIONE; causa dermatite
acuta (dolore, bruciore, arrossamento, essudazione, vescicole sierose sottoepidermiche); per strumenti da lavoro o
attività sportive
3. CRONICHE: stimolo meccanico RIPETUTO e PROLUNGATO nel tempo→ callosità cutanee, tenosinoviti,
borsiti, periostiti
– ESCORIAZIONI:
Asportazione epidermide con messa a nudo del DERMA, per azione di un corpo contundente che agisce in modo
TANGENZIALE al piano cutaneo; caratteristiche: colorito rossastro, consistenza duro-pergamenacea; meccanismo
d'azione=> SFREGAMENTO + COMPRESSIONE.
Classificate in 3 gradi:
1. 1° GRADO: CROSTA SIEROSA o linfatica=> asportazione della sola epidermide→ trasudazione linfa→
essicamento
2. 2° GRADO: CROSTA SIERO-EMATICA=> distacco derma PAPILLARE (superficiale)→ commistione
sangue e linfa
3. 3° GRADO: CROSTA EMATICA=> interessamento derma RETICOLARE (profondo)→ estesa lacerazione
vasale
CARATTERI delle escoriazioni:
1. SEDE: parti scoperte; collo (strozzamenti), labbra (soffocamenti), radice delle cosce (violenza carnale)
2. DIREZIONE delle direttrici di FORZA: lembi epidermici formano un angolo aperto verso il lato da dove si è
mosso il corpo contundente
3. FORMA: irregolari
4. FIGURATE: riproducono sulla pelle le caratteristiche del corpo contundente; es disegno degli pneumatici
5. UNGHIATURE: compressione perpendicolare; semilunari
6. GRAFFIATURE: strisciamento tangenziale
NB Possono essere presenti anche dopo la morte=> escoriazioni POST-MORTALI per urti o spostamenti del cadavere;
caratteristiche=> depresse, pergamenacee, SENZA CROSTA perché non ci sono i processi essudativi
– COMPRESSIONE CUTANEA:
• effetti sulla cute da corpi a superficie PIANA con azione COMPRESSIVA
• effetti sono variabili in base a: INTENSITA' pressione, DURATA pressione, FORMA del corpo contundente
– ECCHIMOSI:
Stravaso ematico che si raccoglie nel derma e/o sottocute; traspare attraverso lo strato epidermico integro.
Si ha rottura di vasi con fuoriuscita di sangue ed infiltrazione locale dei tessuti con raccolta in cavità PREESISTENTI o
NEOFORMATE (ematoma).
Meccanismi di formazione:
• COMPRESSIONE: schiacciamento e rottura di vasi
• TRAZIONE: stiramento e lacerazione dei vasi per strappamento
• DECOMPRESSIONE: diminuzione P atmosferica in un punto limitato; es suzione, ventosa
• SFORZO: aumento P arteriosa→ rottura capillari
Inoltre=> genesi: TRAUMATICA o SPONTANEA.
CARATTERI delle ecchimosi:
• PETECCHIE: ecchimosi puntiformi di origine capillare
• ECCHIMOMI: vasi di maggior calibro; tumefazioni diffuse e non fluttuanti
• EMATOMI: focolai emorragici che formano cavità nel sottocute
• BOZZE EMATICHE: ematomi voluminosi e fluttuanti
• SUGGELLAZIONI: piccole emorragie puntiformi ravvicinate e confluenti
• FIGURATE: vibici (ecchimosi a stampo, nastriformi), a stampo, digitate
EVOLUZIONE ecchimosi:

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1. MIGRAZIONE: spostamento per gravità lungo le vie anatomiche preformate; esempi:
• traumi cranici=> ecchimosi PALPEBRALI
• traumi lombari=> ecchimosi ai fianchi
• traumi alla spalla=> ecchimosi alla faccia interna del gomito
• traumi alla coscia=> ecchimosi alla superficie interna del ginocchio
1. VARIAZIONI CROMATICHE: importanti per la DATAZIONE=>
• rosse (sangue ossigenato)→ rosso violaceo (qualche ora)→ verde (6-8gg)→ gialla (8-12gg) per degradazione in
emosiderina
– FERITE LACERO-CONTUSE:
Sono SOLUZIONI di CONTINUO dei tegumenti e delle parti molli sottostanti prodotte da un corpo contundente;
divise in:
• F LACERE: se prevale il meccanismo di TRAZIONE
• F CONTUSE: se agiscono contemporaneamente trazione-strappamento e compressione-schiacciamento
• F LACERO CONTUSE: meccanismi molteplici; trazione + compressione
CARATTERI delle ferite:
• FORMA: lineare, curvilinea, stellare, a lembo, a largo squarcio
• MARGINI: contusi, ecchimotici, frastagliati, irregolari e non combacianti, sottominati, diastasati, ponti o briglie
di tessuto
• TESSUTI: scollati su piani diversi, anfrattuosi
• FONDO: costituito da detriti di tessuto e coaguli di sangue
NB DD con ferite da taglio=> ponti fibrosi interposti tra i margini
Ci sono 3 zone CONCENTRICHE:
1. zona di NECROSI: corrisponde a margini e fondo
2. zona di STUPEFAZIONE: tessuti con scarsa vitalità ma non ancora necrotici
3. zona di REAZIONE: dove iniziano i processi riparativi
NB Ci sono anche:
• ferite da SCOPPIO: schiacciamento della cute tra 2 superfici convesse; cute si spacca seguendo il decorso delle
fibre elastiche e la fenditura si estende oltre la superficie d'impatto
• ferite da ESPOSIZIONE: frammenti di una frattura lacerano la cute sovrastante dall'interno, causando ferita con
caratteri misti
– CONTUSIONI PROFONDE:
Lesioni prodotte da corpi contundenti nei tessuti od organi situati al di sotto del pannicolo adiposo SOTTOCUTANEO;
classificate in:
• ecchimosi ed ematomi: muscolari, aponeurotici, viscerali
• lacerazioni: muscoli, aponeurosi, tendini e nervi
• versamenti ematici nelle cavità
• rottura organi fino allo spappolamento
• rottura da scoppio di organi cavi
• dislocazioni viscerali
• fratture scheletriche e lussazioni articolari
Meccanismi d'azione=> Pressione, Percussione, Trazione, Torsione e Flessione.
– FRATTURE OSSEE.
Possono verificarsi per:
• trauma DIRETTO: azione della forza applicata direttamente sul punto di rottura
• trauma INDIRETTO: frattura si verifica per flessione, torsione, trasmissione di forza; es sfondamento
dell'acetabolo
Possono agire su superfici ESTESE (es cadute) o superfici LIMITATE.
– ROTTURE di VISCERI.
Frequenti nei grandi traumatismi, come investimenti e precipitazione; forze=> MULTIPOLARI e particolarmente
dotate sul piano quantitativo; meccanismi d'azione:
• schiacciamento, scoppio, trazione visceri su strutture di sostegno (accelerazioni e decelerazioni brusche)
Sedi: encefalo, polmoni, milza, fegato, vescica.

==> LESIONI DA ARMA BIANCA.


Armi bianche=> 2 categorie:
1. TIPICHE o propriamente dette: qualsiasi strumento la cui naturale destinazione è l'offesa alla persona e di cui la
legge vieta espressamente il porto
2. ATIPICHE o oggetti atti all'offesa o armi improprie: oggetti atti all'offesa→ non specificatamente costruiti per
l'offesa come utensili domestici o attrezzi sportivi
TIPI di LESIONI:

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• ferite da TAGLIO: strumento usato come mezzo tagliente
• ferite da PUNTA: strumento acuminato
• ferite da PUNTA e TAGLIO
• ferita da FENDENTE: strumenti a lama pesante

=> Ferite da TAGLIO.


Soluzioni di continuo recidenti i tessuti molli, prodotte da strumento TAGLIENTE: strumento dotato di una lama
provvista di uno spigolo o margine affilato e lineare (“filo”), capace di esercitare un'azione tagliente, intesa quale recisione
netta dei tessuti su di uno stesso piano.
Ferita da taglio→ conseguenza di un combinato meccanismo di PRESSIONE (affondare la lama) + SCORRIMENTO
(progredire la recisione nella direzione della affilatura); taglienti=> vari tipi:
• TIPICI: naturalmente destinati a tale scopo
• ATIPICI: oggetti non concepiti per azione tagliente, ma dotati di capacità lesiva a genesi analoga; es cocci,
frammenti di vetri, fili metallici sottili
• IMPROPRI: coltelli con filo seghettato, seghe e motoseghe; azione lesiva si correla con l'elevata velocità con cui
gira la lama azionata dal meccanismo
CARATTERISTICHE delle lesioni:
• LUNGHEZZA prevalente sulla profondità
• MARGINI NETTI, regolari e lineari (NO perdita di sostanza), diastasati, rettilinei o curvilinei
• ASSENZA di PONTI FIBROSI tra le strutture recise (VS lacero contuse)
• FONDO REGOLARE
• ESTREMITA' formano un ANGOLO ACUTO e presentano sottili prolungamenti (CODETTE: di entrata e di
uscita)
CODETTE=> servono a riconoscere la DIREZIONE del taglio e la NATURA della ferita:
• superficie PIANA: codetta di entrata è BREVE e TOZZA, quella di uscita è LUNGA e SOTTILE=> tagliente
entra premendo ed esce scorrendo
• superficie CURVA (collo o braccio): codette di entrata e uscita vs sopra; inversione delle codette perché viene a
mancare la superficie di strisciamento
Tipi di Lesioni:
• ABRASIONI o lesioni RADENTI: asportazione di epidermide e strato superficiale del derma per azione
tangenziale della lama (DD con escoriazione)
• ferite a LEMBO: formate da un lembo cutaneo di sezione triangolare; per azione di una lama che agisce con
direzione obliqua discontinuando i tessuti a becco di clarino
• ferite LINEARI: lama penetra e scorre nei tessuti con direzione perpendicolare al piano cutaneo→ rettilinea o
curvilinea
• ferite SERIATE: nell'azione di scorrimento→ il tagliente incontra pieghe cutanee: ferita assume decorso spezzato
Diagnosi Medico-Legale:
• suicidio: in parti vitali e autoaggredibili come polso, collo, piega di gomiti, piega inguinale, piega poplitea; spesso
ferite di prova
• omicidio: ferite profonde in zone non autoaggredibili, lontane tra loro; spesso presenza di ferite da difesa (mano,
avambraccio) e da schivamento (dorso, spalle)
• accidentale; intenzionale: viso (sfregio), viso post-mortali (riconoscimento)
→ SCANNAMENTO.
Ferita da taglio; taglio profondo del collo con recisione delle cosiddette “canne del collo” (asse laringotracheale) e del
fascio vascolonervoso del collo; può essere:
• suicidio: taglio alto sottomandibolare + tagli di prova
• omicidio: taglio più basso (reg mediana e laterale del collo); ferita unica, orizzontale e profonda
Morte=> per:
1. anemia emorragica acuta (recisione carotide)
2. asfissia acuta: sommersione interna da aspirazione di sangue nell'albero respiratorio
3. embolia gassosa per penetrazione aria nelle giugulari
4. meccanismo riflesso per recisione nervo vago
→ FERITE da DIFESA.
Indicative dell'azione lesiva portata da terzi e si producono nella vittima durante i tentativi di resistenza all'aggressione per
effetto dei movimenti della vittima e/o per deviazione delle lesioni (schivamento).
Divise in:
• ATTIVE: su palmi delle mani→ per afferramento della lama per cercare di strappare l'arma all'aggressore; sono
ferite a lembo profonde
• PASSIVE: su dorso delle mani e avambracci→ per tentativo di ripararsi dai colpi
→ LESIONI da SVENAMENTO: indicative di suicidio; in zone autoaggredibili=> polsi, piega inguinale e gomiti (grossi

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vasi sanguigni superficiali); multiple, ravvicinate, parallele tra loro.
→ LESIONI da SVENTRAMENTO: prodotte dal filo di un rasoio o di una lama ricurva (sciabola), con largo e
profondo squarciamento della parete addominale a scopo suicidario.
→ FERITE da SFREGIO: lineari o curvilinee, inferte al VISO, soprattutto GUANCIA; riparano con cicatrice visibile.
→ FERITE RITUALI: per motivi religiosi, razziali o tribali; anche in certi delitti a sfondo sessuale.
=> FERITE DA FENDENTE.
Lesioni dovute alla discontinuazione dei tessuti molli e delle parti scheletriche da parte di pesanti strumenti provvisti di
margini tagliente (accette, mannaie, sciabole) con il quale penetrano nei tessuti tramite PRESSIONE esercitata con
movimento PERPENDICOLARE od OBLIQUO, e non tipicamente di scorrimento; necessita di notevole forza viva.
Duplice azione:
1. meccanismo TAGLIENTE dello spigolo affilato
2. meccanismo CONTUNDENTE della massa d'urto dello strumento, azionato dalla forza del braccio
DD con ferite da taglio=> ferite da fendente:
• margini irregolari, escoriati, finemente contusi
• lineari, a lembo o mutilanti
• profondità accentuata spesso con fratture ossee o amputazioni
• angoli=> sono ACUTI ma SENZA CODETTE
Causa:
• accidentale: infortuni lavorativi (boscaioli, contadini, carpentieri)
• omicidio: depezzamento di un cadavere per occultare un delitto
• suicidio: eccezionale
• valenza storica: ghigliottina

=> FERITA DA PUNTA.


Soluzioni di continuo delle parti molli superficiali e profonde prodotte da strumenti appuntiti; strumenti
PUNGENTI=> forma cilindrica o conica allungata, terminano con punta appuntita o smussa (TIPICI o ATIPICI).
Strumento pungente=> diviso:
• TIPICO: costruito al fine di penetrare; es chiodo, spillo, ago
• ATIPICO: smussi; es punta di bastone o ombrello
• NATURALE: spine vegetali, lische di pesci, spicole ossee, corna di animali
Meccanismo d'azione=> a CUNEO: tessuti si divaricano per far penetrare il corpo appuntito, spinto da una forza di
PRESSIONE formando un CANALE di profondità e dimensioni variabili.
Caratteristiche della ferita:
• PROFONDITA' è maggiore della lunghezza
• orifizio con aspetto di linea od occhiello affusolato
• DIMENSIONE INFERIORE AL DIAMETRO DELLO STRUMENTO=> retrazione elastica della cute
• margini netti con alone escoriativo-contuso del margine
Tessuti interessati: cute, muscoli, visceri, ossa (lesione a stampo); orifizio di entrata + tramite + orifizio di uscita.
Tipi di lesioni=> ferite da strumenti SOTTILI:
• aspetto di piccolo foro puntiforme che si richiude all'estrazione del mezzo
• stria rossastra emorragica lungo il tramite dei tessuti attraversati
• agopuntura, infanticidio, introduzione di farmaci, sostanze tossiche o aria (embolia gassosa), iatrogene
Diagnosi medico-legale:
• suicidio: rara;
• omicidio: lesioni plurime distanti tra loro in regioni non autoaggredibili; in corrispondenza di organi vitali e
protette da indumenti; ferite da difesa
• accidentale: lavoro

=> FERITE DA PUNTA E TAGLIO.


Soluzioni di continuo dei tessuti molli superficiali e profondi prodotti da mezzi ad azione pungente e tagliente: punta e
filo tagliente; strumenti:
• tipici: coltelli, pugnali, spade
• atipici: schegge di vetro, lamine metalliche, spicule ossee
Meccanismo d'azione=> COMBINATO: azione a CUNEO + azione di TAGLIO=> lama penetra nel corpo con estremità
acuminata agisce da cuneo, mentre il margine affilato provoca recisione dei tessuti.
Forma e dimensioni=> in base a TIPO di lama, dalla SEDE e dal MODO di introduzione ed estrazione dell'arma:
• lama BITAGLIENTE: angoli della ferita entrambi acuti=> forma a LOSANGA
• lama MONOTAGLIENTE: angolo dello spigolo affilato acuto, angolo del dorso della lama smusso=> forma a
TRIANGOLO ISOSCELE
Forma atipica=> V, Y etc; per colpi ravvicinati o movimenti di torsione della lama in fase di torsione.

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Caratteristiche della ferita:
• margini NETTI, regolari, diastasati (taglio)
• PROFONDITA' maggiore della lunghezza (punta)
• lunghezza dipende da quella dello strumento
• codette assenti
• tramite=> rettilineo, a forma di fessura, con pareti nette e regolari, disposte su uno stesso piano
Cause: suicidaria (rara; lesione unica precordiale), omicidaria (lesioni multiple, distanti tra loro), accidentale.

==> GRANDI TRAUMATISMI.


Eventi di notevole intensità lesiva, coinvolgenti una o più persone, a cui consegue quasi sempre la morte; caratteristiche
importanti delle lesioni:
• MOLTEPLICITA' PLURIDISTRETTUALITA' POLIMORFISMO
Principali modalità lesive:
• precipitazione
• patologia stradale: investimento, occupanti automezzi
• grandi incidenti del traffico: ferroviario, aereo, marittimo
• catastrofi naturali: terremoti, inondazioni, tornadi
→ PRECIPITAZIONE.
Tipologia ed estensione della lesività dipende dalla ALTEZZA di CADUTA, PESO e VELOCITA' del CORPO,
NATURA della SUPERFICIE impattata, DURATA e INTENSITA' della forza di IMPATTO, ORIENTAMENTO del
CORPO al momento dell'impatto e dalle CARATTERISTICHE intrinseche dei TESSUTI corporei.
Lesioni=> dipendono da:
• IMPATTO DIRETTO
• DECELERAZIONE a carico del corpo
• URTO con OSTACOLI
Caratteristiche: non c'è un quadro lesivo patognomonico e la lesività ext può anche essere esigua con lesioni
contusivo-escoriative o soluzioni di continuo; importante=> IMPONENTE quadro LESIVO a carico di strutture
VISCERALI e OSTEO-MUSCOLARI.
Esempi:
• frattura cranio facciale con emorragia subdurale e subaracnoidea
• fratture costali multiple e bilaterali
• fratture dei corpi vertebrali
• lacerazioni di: polmoni, diaframma, esofago, milza, fegato, VC Inf, vene e arterie epatiche
• fratture su cingolo pelvico, del bacino
→ SCHIACCIAMENTO o CRUSH INJURY.
Risultato delle forze di COMPRESSIONE applicate sulla superficie corporea; lesività=> dipende da fattori:
• intrinseci: correlati al mezzo comprimente=> peso, volume, forma, dimensioni
• estrinseci: legati alla modalità d'impatto=> rapida, immediata, lenta
Non è possibile stabilire un'unica entità nosologica a cui attribuire la morte: traumi in sé, meccanismi asfittici, MOFs.
Criteri diagnostici per Crush Syndrome: lesioni da schiacciamento, mioglobinuria e/o ematuria, aumento CPK
>1000U/L.
→ LESIVITA' in corso di INCIDENTI del TRAFFICO.
Possono colpire: pedoni, occupanti autoveicolo o guidatori, oppure derivare da veicoli a rotaia.
– INVESTIMENTO di PEDONE.
Caratterizzato da 3 impatti:
• PRIMARIO o DIRETTO: tra pedone e mezzo: urto, abbattimento e/o proiezione
• SECONDARIO: con struttura del veicolo; caricamento, arrotamento, sormontamento/schiacciamento,
trascinamento
• TERZIARIO: conseguente alla caduta al suolo
1 Impatto PRIMARIO:
• URTO: conseguente all'impatto delle strutture anteriore o posteriori del veicolo con il corpo del pedone
lesioni: fratture multiple del bacino e degli arti inferiori, escoriazioni, ferite lacero-contuse, ecchimosi figurate
• ABBATTIMENTO e/o PROIEZIONE: consegue all'urto tra corpo del pedone e alla trasmissione di energia
cinetica a questo impressa dal mezzo in movimento, con abbattimento al suolo→ cioè proiezione a distanza del
corpo secondo le direttrici dello spazio
lesioni: tipo contusivo da caduta, lesioni da strisciamento=> contusioni, escoriazioni
2 Impatto SECONDARIO:
• CARICAMENTO del pedone da parte del veicolo→ lesività tipicamente su TESTA e TRONCO (fratture costali,
contusioni polmonari bilaterali, fratture dei corpi vertebrali); impatto contro le strutture rigide del veicolo

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• sormontamento/arrotamento, trascinamento
3 Impatto TERZIARIO:
• pedone a contatto il selciato stradale→ aree escoriate più o meno ampie
– LESIVITA' degli OCCUPANTI di un AUTOVEICOLO.
Urto del corpo contro le strutture RIGIDE anelastiche dell'abitacolo soggette a deformazioni e alterazioni incidenti sulla
dinamica lesiva; dipendono da:
• dinamica del sinistro; caratteristiche strutturali dell'autovettura; massa e velocità dei mezzi veicolari
• uso delle cinture di sicurezza; posizione degli occupanti l'autoveicolo
→ IMPALAMENTO.
Antico supplizio; particolare e rara modalità lesiva causata dalla PENETRAZIONE PASSIVA in qualunque parte del
corpo e da qualsiasi direzione, di mezzi voluminosi con estremità più o meno APPUNTITA.
Caratteristiche:
• lesioni distruttive e laceranti=> azione contundente e divaricante
• conseguenze quasi sempre mortali
• penetranti, margini con orletto escoriato, tramite, eventuale ferita di uscita priva di orletto escoriato=> fondo
cieco o trapassanti
• foro cutaneo più piccolo del diametro dello strumento per la retrazione elastica cutanea (come ferite da punta)

==> LESIVITA' da ARMI da FUOCO.


Balistica=> scienza che studia le armi, il moto dei proiettili e i loro effetti sul bersaglio; Arma da fuoco=> congegni
meccanici che hanno lo scopo di lanciare a distanza masse pesanti usando la forte spinta dei gas sviluppati dalla
deflagrazione dei miscugli esplosivi.
CLASSIFICAZIONE armi da fuoco:
– da ARTIGLIERIE.
– PORTATILI:
• LUNGHE: da spalla→ fucili da caccia, carabine, fucili a canna liscia o rigata, fucili a caricamento manuale, fucili
mitragliatori
• CORTE: da pugno→ pistole a ripetizione, rivoltelle o revolver o pistola a rotazione (tamburo o cilindro rotante)
• semiautomatiche
• automatiche→ mitragliatrici
• destinazione
• a canna LISCIA o RIGATA: solchi elicoidali presenti nell'anima della canna
• silenziate
CALIBRO=> diverso:
• armi a canna LISCIA: diametro della canna espresso in mm
• armi a canna RIGATA=> calibro: BALISTICO (diametro misurato tra i PIENI della rigatura) ed EFFETTIVO
(diametro misurato tra i VUOTI della rigatura)
IMPORTANTE=> il calibro dell'ARMA è DIVERSO dal calibro del PROIETTILE che è leggermente MAGGIORE
in modo da fare presa con la rigatura della canna e seguirne le spire.
MUNIZIONI=> insieme di ciò che serve al caricamento di un'arma da fuoco, cioè CARTUCCE e i relativi
CARICATORI; cartuccia:
• costituita da: carica di lancio + bossolo + innesco + palla
• è un contenitore di POLVERE con involucro metallico, di forma cilindrica detto BOSSOLO
• base del bossolo=> chiusa da un FONDELLO che contiene la capsula di accensione (innesco)
• altra estremità del bossolo=> aperta, sulla quale è innestato il proiettile
POLVERI=> miscugli di sostanze chimiche che hanno la proprietà di infiammarsi e di passare rapidamente dallo stato
SOLIDO a quello GASSOSO; contengono sostanze atte a bruciare (COMBUSTIBILE) e sostanze capaci di fornire
l'O2 necessario per la combustione (COMBURENTE): si ha produzione di gas e vapori, all'interno di una camera
CHIUSA, la cui espansione (gas) imprime spinta al proiettile e deflagra con emissione di fiamma e di intenso rumore.
Polveri=> divise in:
• P di LANCIO: composti a base di AZOTO; costituiscono la CARICA della cartuccia; preparate sotto forma di
GRANULI sferici, lamelle, cilindri, fili con aggiunta di sostanze stabilizzanti e colorate in modo da mantenere la
conservazione
• P di INNESCO: servono per accendere la polvere della carica, avendo capacità di deflagrare per semplice
PERCUSSIONE; composti a base di PIOMBO
PROIETTILE=> corpo pesante lanciato da un'arma da sparo che percorre nello spazio una determinata traiettoria;
caratteristiche dei proiettili:
• FORMA: sferica, cilindrica, cilindro-emisferica, cilindro-ogivale
• COMPOSIZIONE: Pb camiciato, di tipo espansivo, a struttura parimenti alterata, di tipo devastator
• PESO; DIAMETRO

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• in più, divisi in: pallini e pallettoni (munizioni SPEZZATE) e palle uniche (munizioni SINGOLE)
- Balistica INTERNA: analizza i fenomeni che accadono al momento della PERCUSSIONE dell'INNESCO della
CARTUCCIA fino al momento in cui il PROIETTILE ESCE dalla bocca dell'arma; dalla percussione della capsula all'uscita
della canna→ passano circa 2,1 millesimi di secondo.
SPARO di un'arma da fuoco: accensione polvere→ combustione polvere→ produzione gas→ espansione gas→ spinta del
proiettile a progredire nella canna.
- Balistica INTERMEDIA: studia il MOTO del PROIETTILE durante il percorso nello SPAZIO fino al suo termine;
dall'uscita della canna fino al bersaglio=> qualche millesimo di secondo.
Grandezze che CONDIZIONANO la TRAIETTORIA del proiettile:
• MOVIMENTI del proiettile; RESISTENZA opposta dell'ARIA (rallenta); fenomeni alla caduta dei GRAVI
(peso fa cadere il proiettile→ traiettoria curva)
Movimenti del proiettile=> sono vari:
• TRASLAZIONE: fa percorrere al proiettile la sua traiettoria e da cui dipende la lunghezza della traiettoria
• ROTAZIONE intorno al suo ASSE: dovuta alla RIGATURA della CANNA e che stabilizza il proiettile nella
direzione di tiro e ne aumenta il suo potere di penetrazione nel bersaglio
• VIBRAZIONI: per pressione subita dal proiettile durante lo sparo
• ANORMALI
• CADUTA per la GRAVITA'
tutti questi fanno si che si descrive una CURVA PARABOLICA
NB VALORI BALISTICI:
• forza viva o energia cinetica; velocità=> iniziale, residua e terminale; coefficiente balistico
• gittata: distanza massimale percorribile da un proiettile privo di ostacoli interposti
• portata: distanza massima alla quali il proiettile è ancora in grado di provocare effetti lesivi sul bersaglio
- Balistica TERMINALE: studia gli effetti provocati dal proiettile quando raggiunge il bersaglio, trasformando energia
cinetica nel lavoro di deformazione, perforazione o distruzione del corpo impattato.
POTERE di IMPATTO=> intrinseca capacità del proiettile di ledere il bersaglio; il lavoro compiuto dal proiettile si
esplica tramite:
• potere di ARRESTO: capacità di BLOCCARE il BERSAGLIO
• potere LESIVO: capacità di produrre azioni LESIVE
Effetti LESIVI=> si esplicano tramite vari meccanismi:
• azione PERCUSSORIA: urto, affondamento e introflessione della cute verso i piani sottostanti
• azione di PENETRAZIONE a cuneo: divarica e recide i tessuti
• azione di TRAPANO: per il movimento giroscopico del proiettile per la rigatura (assente in armi a canna liscia)
• azione di SCOPPIO: per fenomeni connessi a velocità del proiettile o per l'esplosione di gas di combustione
Effetti lesivi=> si modificano in base a parti lese, velocità del proiettile e la DISTANZA di SPARO cioè la traiettoria
balistica che è distinta in 3 ZONE:
1. zona di ESPLOSIONE: fino a 150-200m
2. zona di PERFORAZIONE: fino a 300-500m
3. zona di CONTUSIONE: a grande distanza
TIPI di LESIONI:
– CONTUSIONI:
• dovute alla bassa velocità del proiettile ormai privo di potere penetrante perché: esploso da armi difettose, esploso
da molto lontano, rimbalzato su qualche corpo solido incontrato lungo il cammino
• si ha: ecchimosi semplice o escoriata ma anche lesioni a tessuti sottostanti per trasmissione di energia cinetica
– FERITE=> possono essere:
• PENETRANTI a FONDO CIECO: foro + tramite incompleto con ritenzione di proiettile
• PERFORANTI o trapassanti: foro di entrata + tramite + foro d'uscita
• a DOCCIA o a SEMICANALE: proiettili interessano TANGENZIALMENTE la cute senza penetrarvi; ferite
di striscio
• SPURIE: intorno o in prossimità del foro di entrata; prodotte da frammenti di oggetti interpostisi alla traiettoria
• CIRCUMNAVIGANTI: per la conformazione del tramite che assume decorso curvilineo quando il proiettile
percorre la superficie ricurva del cranio e delle parete toracica
• a SETONE o BOTTONE di CAMICIA: foro di entrata e di uscita collegati da un tramite SUPERFICIALE
scavato nel tessuto cutaneo
– Lesioni da SCOPPIO:
• proiettile all'inizio della traiettoria o a velocità elevatissima
• sono PERFORANTI E DILACERANTI
• frequenti in organi cavi con proiettili molto veloci che trasmettono il proprio moto alle particelle di tessuti che
vengono spostate e disgregate

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– Lesioni da PROIETTILI SECONDARI:
• escoriazioni, ecchimosi o ferite varie
• causate da FRAMMENTI METALLICI del proiettile o da oggetti (bottoni, fibbie, corpi estranei) che si
comportano come proiettili
- Foro di ENTRATA=> caratteri variano in base a:
• calibro; direzione del colpo; distanza di sparo
Vengono distinti in:
• colpi esplosi a DISTANZA >40 cm
• colpi esplosi a VICINANZA 15-40cm
• colpi esplosi a BRUCIAPELO <10cm
• colpi esplosi a CONTATTO
1 Colpi esplosi a distanza:
• foro di entrata: ferita a stampo=> margini sfrangiati e introflessi; diametro inferiore a quello del proiettile→
rotondo (traiettoria perpendicolare) o ovale (traiettoria obliqua)
• orletto di DETERSIONE: cercine nerastro (sporcizia raccolta dal proiettile dalle pareti interne della canna) e
aspetto untuoso; manca se parte colpita è coperta da indumenti
• orletto di ESCORIAZIONE: contorna i margini del foro di entrata; per introflessione a dito di guanto nella cute;
dovuta a azione contusiva ed escoriativa del proiettile; sottile 2-3mm; ovalare o eccentrico (traiettoria); utile per
capire la direzione del colpo
2 Colpi esplosi a contatto:
• foro di entrata: ferita da SCOPPIO=> per penetrazione nel tramite anche dei gas di scoppio ad alta velocità e
pressione; forma stellata e margini laceri; più AMPIO del foro d'uscita
• impronta a stampo: ecchimosi escoriata (escoriazione su fondo ecchimotico) o piccola ferita figurata; presenza
del segno di WERKGARTNER: segno lasciato dall'estremo dell'asta di guida del carrello della pistola automatica
o semiautomatica
3 Colpi esplosi a bruciapelo:
• foro di entrata: foro netto + PRIVO di orletto di detersione
• attorno al foro di entrata=> varie lesioni caratteristiche secondarie:
1. alone di USTIONE: per uscita della fiamma dalla canna; bruciatura peli + ustione superficiale
2. alone di AFFUMICATURA: per il fumo che accompagna l'esplosione della polvere combusta; annerimento
cute + scompare con lavaggio
3. alone di TATUAGGIO: per espansione gas che derivano dalla combustione incompleta dalla carica di lancio;
sono residui solidi più grandi della polvere; in base all'energia cinetica=> possono determinare sul contorno del
foro di entrata: depositi superficiali, piccole escoriazioni o ustioni, infissione nell'epidermide o nel derma con
granuli nerastri combusti o colorati
4. alone di COMPRESSIONE/contusione: zona contuso-escoriata per azione contusiva della colonna di gas;
colore giallo-bruno, pergamenaceo per evaporazione post-mortale
IMPORTANTE=> FORMA degli ALONI:
• CIRCOLARE: concentrica al foro di ingresso se il colpo è perpendicolare alla cute
• OVALARE: con foro di entrata eccentrico se il colpo è obliquo
4 Colpi esplosi in vicinanza:
• ASSENZA di USTIONE + presenza di affumicatura, tatuaggio e compressione
• distanza=> 5-10cm (no ustione), 10-15cm (no contusione), 15-20cm (no affumicatura), 25-40cm (no tatuaggio)
– Armi a CANNA LUNGA.
Carabine e fucili (canna rigata o liscia); i più comuni=> quelli da caccia (canna liscia, singola-doppia-sovapposta),
munizionamento spezzato/multiplo (pallini e pallettoni).
– Lesioni da CARICHE a proiettili MULTIPLI.
Ci sono 3 tipi di lesioni:
1. GRANDE FERITA UNICA: sparato da vicino (1-2m); larga breccia per carica di proiettili raccolta in unica
massa; margini sfrangiati, contusi e infiltrati di sangue
2. GRANDE FERITA PRINCIPALE circondata da ferite PUNTIFORMI: distanza 3-6m;
3. FERITE MULTIPLE PUNTIFORMI: corrispondente alla rosata piena, per azione dei singoli pallini
– TRAMITE.
Tragitto del proiettile nel corpo umano per sua forza viva; corrisponde alla traiettoria ANATOMICA; è un CANALE
scavato nello spessore dei tessuti interni, delimitato da pareti anfrattuose, infiltrate di sangue e contenenti materiale
necrotico; può terminare:
• completo o transfosso
• a fondo cieco: nicchia terminale
• in organo cavo; in osso; all'esterno (mediante foro d'uscita)
Forma: rettilineo, curvilineo o angolato; multiplo o unico.

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– FORO di USCITA.
Soluzione di continuo; caratteristiche:
• FORMA: variabile; rotonda, stellare, ovalare
• MARGINI: irregolari, estroflessi, infiltrati di sangue
• DIMENSIONE: variabile
• più AMPIO e IRREGOLARE del foro di entrata
• margini estroflessi; assenza di orletto escoriato (presente SOLO se proiettile schiaccia pelle contro supporto
rigido), assenza di ustione e affumicatura e tatuaggio
• non sempre nella stessa direzione del foro di entrata
• unico o multipli
IMPORTANTE: spesso il dato macroscopico non raggiunge il grado di certezza che serve al medico legale; si fa esame
MICROSCOPICO→ importante e di fondamentale interesse.
DIAGNOSI MEDICO LEGALE.
Natura del ferimento; distanza di sparo; direzione di tiro; numero di colpi; identificazione arma; identificazione polveri;
identificazione feritore; causale/movente del ferimento; valutazione radio-diagnostica (Rx); 9 punti.
Intenzione:
• accidentale: poco frequente; colpo unico, distanza variabile
• suicidaria: frequente; colpo unico a contatto, spesso a tempia, fronte, torace, collo; arma vicino a cadavere,
denudamento della parte, spruzzi di sangue sulla mano
• omicidaria: frequenti; colpi distanti tra loro e non auto attingibili; segni di colluttazione; assenza di arma

==> ASFISSIOLOGIA.
Scienza che studia le alterazioni prodotte nell'organismo da asfissie primitive, meccaniche e violente.
→ Asfissia MECCANICA VIOLENTA.
Forma di insufficienza respiratoria acuta causata dall'ostacolo alla penetrazione dell'aria nell'albero respiratorio; in
conseguenza dell'azione di una causa di natura MECCANICA esterna, apportata direttamente sull'apparato respiratorio;
si estrinseca in tempi brevi e con consistente energia; caratteristiche:
• PRIMITIVA: causa agisce inizialmente e direttamente sull'apparato respiratorio
• MECCANICA: ostacolo alla dinamica respiratoria è di natura ostruttiva, occlusiva e compressiva
• VIOLENTA: ostacolo agisce rapidamente→ insufficienza respiratoria acuta
Meccanismi asfittici mortali→ tutti quei meccanismi derivanti dall'interazione di complessi eventi neurovegetativi-
vascolari, scatenati da azioni lesive dirette o indirette a carico dell'asse cerebrovascolare e/o respiratorio cui consegue un
arresto cardiorespiratorio acuto.
Tipologie:
• SOFFOCAZIONE ACUTA: occlusione degli orifici respiratori
• SOFFOCAZIONE INTERNA, ANNEGAMENTO: occlusione delle vie respiratorie dall'interno
• IMPICCAMENTO, STRANGOLAMENTO, STROZZAMENTO: occlusione vie respiratorie dall'esterno
• ASFISSIA nella FOLLA, asfissia TRAUMATICA e da SEPPELLIMENTO: immobilizzazione del torace
• ASFISSIA da SPAZI CHIUSI: confinamento
FISIOPATOLOGIA ASFISSIE.
Segni e Sintomi :
• RESPIRATORI: dispnea, stridore respiratorio, rumore espiratorio, alitamento delle pinne nasali, rientramento
spazi sopraclaveari e intercostali, fame d'aria
• NEURO-PSICHICI: ansietà, agitazione psicomotoria, tremori muscolari, convulsioni generalizzate,
obnubilamento del sensorio, perdita di coscienza, coma profondo
• CARDIO-CIRCOLATORI: tachicardia, congestione viso e congiuntive, cianosi (% Hb ridotta >5%), ipotensione,
petecchie su congiuntive e organi interni, arresto cardiaco
FASI della ASFISSIA.
• Fase di LATENZA o PREASFITTICA: individuo resiste alla sospensione del respiro per circa 30sec
• Fase di DIFESA: reazione organismo con scariche di adrenalina→ iperventilazione, tachicardia, splenocontrazione,
uso riserve di glicogeno
• Fase di SCOMPENSO: Anossia e Acidosi→ paralisi respiratoria→ arresto funzioni cerebrali→ arresto cardiaco
→ SINDROME ASFITTICA ACUTA.
Fasi:
1. Dispnea INSPIRATORIA: durata 30sec-1min; violento sforzo inspiratorio per superare ostacolo meccanico
con attivazione di tutti i muscoli respiratori; dispnea, tachicardia, ipotensione, cianosi, miosi; coscienza e tono
muscolare presenti→ atti volontari di difesa
2. Dispnea ESPIRATORIA: durata 1min; sforzi espiratori violenti per l'ipercapnia; inizia obnubilamento della
coscienza, convulsioni tonico-cloniche da ipossia cerebrale, midriasi, ipertensione arteriosa e tachicardia
3. APNEA o morte apparente: durata 1min; cessazione movimenti respiratori, coma profondo, conservazione

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attività cardiaca, bradicardia, polso debole, ipotensione
4. Stadio TERMINALE o BOCCHEGGIAMENTO: durata 1-3min; movimenti respiratori superficiali brevi e
irregolari, contrazione intermittente delle labbra e delle pinne nasali (boccheggiamento); cessazione attività
cardiaca
Durata=> varia da 4-6min e varia in base a: modalità asfittica, mezzo usato, stato individuale, efficacia occlusione delle
vie aeree; ci sono 2 tempi:
• di Asfissia MAGGIORE: ostacolo INCOMPLETO delle vie aeree; bambini e anziani per minor consumo di O2,
subacquei perché dotati di notevole riserva inspiratoria
• di Asfissia MINORE: intenso lavoro muscolare, esposizione a basse temperature, assunzione di farmaci
neurodepressivi, presenza di patologie cardiorespiratorie
* SEGNI GENERICI di MORTE ASFITTICA.
– Segni ESTERNI:
• CIANOSI IPOSTATICA: viraggio del colore del sangue verso un tono più scuro per deossigenazione Hb; su
volto, collo, torace superiore (a mantellina); ristagno di sangue su VC Sup→ ingorgo ematico su cuore dx per
aumento Resistenze Polmonari (in impiccamento, strangolamento e strozzamento→ stasi ematica su VC Sup
dovuta anche per compressione ext delle giugulari)
• CONGESTIONE ed EDEMA: aumento P idrostatica→ fuoriuscita liquido da vasi nei tessuti molli→ edema su
volto e lingua + proptosi
• PETECCHIE: emorragie venose puntiformi; sottocongiuntivali, palpebrali, laterocervicali o retrocervicali,
mucosa orale e nasale; dovuta al notevole aumento della P nei capillari per stasi sanguigna; alcuni casi: rinorragia e
otorragia
• FUNGO SCHIUMOSO su orifizi respiratori: si produce nelle vie respiratorie per miscuglio di aria, secrezione
mucosa e sangue dalla rottura di capillari polmonari per forzati atti respiratori dispnoici; fuoriuscita fungo=> per
compressione sui polmoni del diaframma sollevato dai gas che si sviluppano nell'addome
– Segni INTERNI:
• ENFISEMA POLMONARE ACUTO: per sforzi respiratori nella fase di dispnea inspiratoria ed espiratoria=>
rottura dei setti
• PUNTEGGIATURE EMORRAGICHE SOTTOSIEROSE: subpleuriche e subepicardiche; per rottura capillari
da aumento P art; indicano morte rapida non necessariamente da asfissia meccanica
• STASI SANGUIGNA nei VISCERI: eccezione della milza (anemia da splenocontrazione per scarica adrenalina);
per ingorgo ematico su cuore dx; congestione + edema cerebrale e polmonare
• DILATAZIONE cuore DX: per insufficiente svuotamento del ventricolo dx per aumento resistenze polmonari 4
• COLORITO SCURO del SANGUE: per ipossia e ipercapnia per alterato ricambio=> aspetto venoso del sangue
→ SOFFOCAZIONE.
Asfissia dove l'ostacolo alla ventilazione è situato sulle aperture EXT o nelle VIE INTERNE o nel MANTICE
TORACICO; ci sono 3 tipi:
1. DIRETTA: occlusione simultanea orifizi aerei dall'ext tramite mezzo applicato su bocca e narici
2. INTERNA: per penetrazione di materiali estranei nelle vie respiratorie
3. INDIRETTA: immobilizzazione del torace dall'ext→ ostacola espansione del mantice toracico
1 – Soffocazione DIRETTA.
Meccanismo occlusivo:
• con la MANO: palmo applicato sulla bocca + prime 2 dita stringono narici (meccanismo diretto)
• con MEZZI: larghi + aderenti al volto; tenuti fermi con mani (cuscini, asciugamani) o fissati sul viso (bavagli,
cerotti)
Lesioni TIPICHE:
• segni di COMPRESSIONE DIRETTA: ecchimosi, escoriazioni sulla cute di labbra e pinne nasali; piccole ferite
lacere su faccia int di guance e labbra; lussazione o frattura di qualche dente anteriore
• segni di TRAUMATISMI in altre parti del corpo: per vincere la resistenza della vittima che si dibatte
• ASSENZA di compressione diretta: se uso di mezzi soffici o sui neonati
Diagnosi:
• segni generici di morte asfittica
• lesioni traumatiche tipiche
• ricerca alcool, ipnotici, stupefacenti usati per eliminare resistenza della vittima
Cause: omicidio, suicidio, infanticidio, accidentale.
2 – Soffocazione INTERNA.
Penetrazione di materiali solidi o semisolidi nelle vie respiratorie; meccanismo d'azione→ mezzi ostruenti:
• corpi ESTRANEI: bambini, dentiere; fino alla biforcazione e si arrestano in un grosso bronco
• BOLO alimentare: malattie psichiche o nervose
• RIGURGITO alimentare: lattanti nel sonno, adulti ubriachi, anestetizzati senza intubazione a stomaco pieno
• materiale PULVERULENTO: seppellimento sotto terra o sabbia

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• materiale SEMISOLIDO o PASTOSO: sabbie mobili
• INCIDENTI MEDICI: caduta di oggetti ortodontici, caduta lingua a fine anestesia
• introduzione VIOLENTA di oggetti SOLIDI: carta, fazzoletti
• aspirazione di SANGUE
Diagnosi: presenza mezzo estraneo ostruente, vomito nelle vie aeree per riflesso, segni generici di morte asfittica; cause=>
accidentale, infanticidio, suicidio, omicidio.
3 – Soffocazione INDIRETTA.
Blocco meccanico della respirazione per immobilizzazione del mantice toracico→ impedimento ventilazione polmonare
che provoca asfissia acuta.
Ci sono 3 forme principali:
1. asfissia nella FOLLA: reciproca compressione dei corpi da parte di persone che si accalcano in assembramenti;
soprattutto bambini o deboli; ci sono ecchimosi asimmetriche ai lati del torace + su faccia interna o laterale delle
braccia (corrispondono ai punti di compressione)
2. asfissia TRAUMATICA: impedimento escursioni del mantice respiratorio per corpo che rimane compresso sotto
frane, crolli di edifici, materiali pesanti come ribaltamento di veicoli; ma testa rimane libera con vie respiratorie
pervie
3. asfissia da SEPPELLIMENTO: morte=> duplice meccanismo: immobilizzazione torace + occlusione orifici e
vie aeree (soffocazione diretta) + ostruzione vie respiratorie per materiale pulverulento (soffocazione interna)
Diagnosi: segni generici morte asfittica, segni di compressione sul torace, segni di traumatismi per mezzi comprimente il
torace; cause: accidentali, infanticidi, omicidi.
→ IMPICCAMENTO.
Violenta compressione intorno al collo da LACCIO fissato con un estremo ad un sostegno e posto sotto TENSIONE dal
peso del corpo completamente o incompletamente sospeso; modalità: corde, cinghie, filo di ferro.
Nodo→ cappio intorno al collo→ abbandono corpo nel vuoto→ scorrimento e serramento del cappio.
Ci sono vari tipi:
• COMPLETO: individuo completamente sospeso nel vuoto
• INCOMPLETO: individuo tocca terra o altra superficie con piedi o altra parte del corpo
• ATIPICO: nodo in posizione laterale o anteriore al collo
• TIPICO: nodo in posizione nucale
• INTERROTTO: laccio si spezza o il soggetto è soccorso in tempo e liberato
Fisiopatologia della Morte per impiccamento→ Data da 3 fattori:
• ASFITTICO: non indispensabile; arresto del laccio sotto mandibola→ spostamento indietro osso joide→
sollevamento base della lingua contro palato molle e faringe→ occlusione vie aeree (è necessario esercitare una
trazione pari ad 1/3 del peso corporeo sul laccio, mentre trazione di 3-4Kg basta per interrompere flusso ematico
sulle carotidi)
• CIRCOLATORIO: compressione laccio→ occlusione carotidi→ arresto circolazione cerebrale e perdita di
coscienza→ stasi venosa acutissima nel distretto cefalico
• NERVOSO: compressione n vago e recettori seno carotideo→ arresto cardiaco per inibizione riflessa
SEGNI dell'impiccamento:
• SOLCO: più caratteristico; impronta cutanea della compressione del laccio sul collo che persiste anche dopo
rimozione; è una DEPRESSIONE LINEARE più o meno infossata e varia in base al tipo di laccio usato e alla
modalità di impiccamento; molle (laccio di stoffa soffice e largo) o duro (pergamenaceo ed escoriato per corde o
cinghie);
Caratteri del SOLCO:
• OBLIQUITA': tratto inferiore corrisponde al punto centrale dell'ansa
• DISCONTINUITA': per interruzione del solco in corrispondenza del nodo
• PROFONDITA': irregolare; minima a livello del nodo
• alone di arrossamento ai margini; escoriazioni; fini emorragie puntiformi; vescichette sierose; unico o plurimo
Segni nei tessuti PROFONDI del COLLO:
• emorragie su derma, sottocute, connettivo, muscoli; lacerazioni muscolari (sternocleidomastoideo e sopra-joidei)
• frattura osso joide; rottura trasversale della carotide comune in prossimità della biforcazione (segno di AMUSSAT)
• ecchimosi su avventizia delle carotidi (segno di FRIEDBERG)
• lacerazione fibre nervose del vago (segno di DOTTO)
• frattura delle prime vertebre cervicali con lesioni midollari
Altri caratteri: cianosi intensa del volto, ipostasi delle parti distali degli arti, emorragie puntiformi congiuntivali, lingua
protrusa, inturgidimento del peno, emissione di sperma per rilascio post-mortale degli sfinteri, enfisema acuto dei polmoni.
Cause: accidentali, omicidiaria, suicidaria (più M).
DD con sospensione di cadavere:
• presenza ecchimosi superficiali e profonde del collo + disposizione ipostasi
• assenza di lesioni indicative di causa di morte diversa dall'asfissia acuta violenta

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→ STRANGOLAMENTO.
Compressione violenta intorno al collo da un LACCIO azionato da una forza DIVERSA da quella del peso del corpo;
modalità=> forza muscolare delle mani, corde-fili-sciarpe-cinghie-lacci, mantenimento compressione, costrizione
orizzontale e uniforme su tutta la circonferenza del collo.
Fisiopatologia.
Dei 3 fattori (asfittico, nervoso e circolatorio), quello meno importante è quello asfittico perché raramente si ha occlusione
completa delle vie aeree; morte=> per arresto della circolazione CEREBRALE da chiusura carotidi o giugulari e azioni
reflessogene su seno carotideo (stimolazione n vago=> bradicardia e arresto cardiaco neurogenico).
Segni:
• SOLCO del collo: molle o duro; orizzontale (non obliquo), regione mediana del collo, continuo, uniforme
profondità, molteplicità
• stesse lesività (segni nei tessuti PROFONDI del COLLO)
Cause: omicidio, infanticidio, suicidio, accidentale, esecuzione giudiziaria (garrottamento).
→ STROZZAMENTO.
Compressione violenta esercitata con le MANI in modo da occludere le vie respiratorie; modalità:
• schiacciamento contro colonna vertebrale di laringe e trachea (pressione di almeno 15-20Kg)
• schiacciamento latero-laterale con modalità a pinza del tubo laringo-tracheale
• schiacciamento con pianta del piede o avambraccio flesso a gomito
Fisiopatologia=> si ha morte per un tempo sufficiente di occlusione delle vie aeree; meccanismi=> asfittico (più frequente),
nervoso e circolatorio.
Segni sul collo per compressione di dita e unghie:
• segni delle DITA: ecchimosi digitali per pressione dei polpastrelli
• segni delle UNGHIE: escoriazioni arcuate o unghiature
• reperti interni come impiccamento
Cause: omicidio, infanticidio, accidentale.
→ ANNEGAMENTO.
Asfissia meccanica violenta con ingresso di un MEZZO LIQUIDO EXT all'organismo nell'albero respiratorio (se fosse
mezzo interno all'organismo=> SOMMERSIONE INT); comporta:
• sostituzione dell'aria nei polmoni con liquido
• impedimento dei normali scambi gassosi
Mezzo annegante: liquido o semiliquido, sufficientemente fluido da penetrare nelle vie aeree; sennò c'è intasamento.
Ne esistono di 2 tipi:
• annegamento TIPICO: penetrazione liquido in apparato respiratorio attraverso orifizi respiratori
• annegamento ATIPICO: brusca chiusura glottide per fenomeno riflesso indotto dalla presenza di acqua nella
laringe→ asfissia→ rilasciamento glottide→ penetrazione liquido annegante
Ci sono 5 FASI:
1. di SORPRESA o INSPIRATORIA o PREASFITTICA: è RIFLESSA; reazione al brusco contatto con acqua→
tentativo di immagazzinare aria con inspirazione; dura pochi secondi
2. di RESISTENZA o APNEA: risposta alla penetrazione di liquido nell'albero respiratorio; tentativo di impedire
ingresso del mezzo annegante
3. dispnea ESPIRATORIA o CONVULSIVA: individuo non è più capace di trattenere il respiro→ compie
sott'acqua atti respiratori disordinati; questo porta a ipossiemia + ipercapnia→ stimolo centri nervosi respiratori:
bradicardia, aritmia, midriasi, rilasciamento sfinteri, convulsioni tonico-cloniche
4. fase ANOICA: progressiva estinzione dei riflessi→ penetrazione liquido in albero respiratorio
5. BOCCHEGGIAMENTO e MORTE
IMPORTANTE=> in base al mezzo annegante:
• acqua DOLCE (IPOTONICA): passaggio nei capillari alveolari→ emodiluizione→ ipervolemia→ anemia da
iperemolisi ed emodiluizione→ aumenta liberazione K eritrociti→ iperkaliemia→ fibrillazione ventricolare e
morte; durata 3-4min
• acqua di MARE (IPERTONICA): passaggio di plasma negli alveoli→ edema polmonare acuto + ipovolemia ed
emoconcentrazione→ ipokaliemia e ipossia miocardica→ asistolia e morte; durata 8-9min
FENOMENI CADAVERICI ANNEGAMENTO.
• Ipostasi di colore ROSSO CHIARO: per umidità cute che facilita diffusione O2 ai capillari sanguigni
• ipostasi di viso, spalle, regioni anteriori del torace=> posizione prona del cadavere
• raffreddamento rapido; putrefazione ritardata dalla bassa T° e umidità
• eventuale saponificazione e macerazione
Segni ESTERNI:
• CIANOSI: diffusa; segno di morte per annegamento; maggior parte dei casi; soprattutto volto; segno aspecifico;
• CUTE ANSERINA: pelle d'oca; contrazione muscoli piloerettori per stimoli termici o meccanici (ambiente
liquido); fenomeno post-mortale aspecifico
• FUNGO SCHIUMOSO: commistione di aria, muco e liquido nelle vie aeree; colorito a volte rosaceo per rottura

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capillari polmonari; reperto più importante perché espressione di attività respiratoria al momento della
penetrazione del liquido
• trasparenza e lucentezza di cornea e congiuntiva; macerazione cutanea (dopo qualche ora)
• lesioni da trascinamento (per trascinamento sul fondo): ecchimosi, escoriazioni, piccole ferite lacero contuse,
soluzioni di continuo, fratture ossee
Segni INTERNI:
• corpi ESTRANEI: nel lume tracheobronchiale
• CONGESTIONE della mucosa laringotracheale: schiuma nei bronchi e trachea
• enfisema acuto polmonare:
• Ricerca delle DIATOMEE: di granuli minerali e gusci silicei del filoplancton; plancton=> piccoli corpuscoli
sospesi presenti nel liquido: vegetali (FITO-plancton), animali (ZOO-plancton) e minerali (GEO-plancton);
riscontro di plancton=> FONDAMENTALE per diagnosi di ANNEGAMENTO
→ Asfissia da CONFINAMENTO: non fa parte di quelle meccaniche violente; si instaura progressivamente quando una
o più persone sono chiuse in uno spazio o ambiente di volume ridotto o confinato, nel quale non è possibile il ricambio e la
circolazione di aria.

==> LESIVITA' da ENERGIA ELETTRICA.


Distinta in:
• lesività da energia elettrica d'origine ATMOSFERICA: indicata come FULMINAZIONE
• lesività da energia elettrica ad uso INDUSTRIALE o DOMESTICO: FOLGORAZIONE;
ELETTROCUZIONE (esecuzioni capitali a mezzo di scarica elettrica)
Parametri di riferimento:
• TIPO di corrente: continua o alternata (più pericolosa); pericolosità corrente diminuisce all'aumentare della
frequenza; pericolo di folgorazione tende a diminuire al crescere della frequenza
• INTENSITA' della corrente: o amperaggio
• TENSIONE: alta o bassa; in base alla ddp applicata ai 2 poli del conduttore; si basa su V=IR; in bassa alla
tensione=> correnti: bassa tensione (<380V), media tensione (<10mila V) e ad alta tensione (>10mila V)
• caratteristiche del CORPO UMANO: inteso come conduttore; resistenza del corpo umano; si riduce
notevolmente quando la cute è bagnata, madida di sudore, ricco in elettroliti
Causa della MORTE→ origine cardiaca: FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE.
→ FOLGORAZIONE.
Uso domestico o industriale; 3 fattori:
1. caratteristiche FISICHE della CORRENTE: intensità, voltaggio, potenza, durata e tipo (vedi sopra)
2. MODALITA' del CONTATTO: monopolare o bipolare; bipolare=> mano sx-piedi è più pericoloso per
interessamento del cuore; percorso più pericoloso è quello con massimo valore del rapporto F/RC
3. caratteristiche FISICHE del CONDUTTORE→ definite dalla “resistenza elettrica”
Corpo umano=> può essere percorso dalla corrente elettrica in 3 evenienza:
1. corpo umano “cortocircuita”=> corpo si interpone tra strumento sotto tensione + messa a terra
2. corpo umano si intermette tra 2 apparecchi sotto tensione con differente ddp
3. corpo imano si intermette tra 2 poli di un circuito sotto tensione, chiudendo il circuito
→ FULMINAZIONE.
Azione del fulmine cioè scarica di andata e ritorno tra nubi e terra, con aria come mezzo isolante interposto; fulmine:
• scarica pilota o scarica leader: scarica iniziale non visibile dalla nuvola
• scarica di richiamo: dalla terra; scarica di segno opposto
• scarica di ritorno: al momento dell'incontro tra le due scariche con genesi del fulmine
=> MECCANISMI LESIVI.
Sono:
• effetto JOULE: sviluppo di calore
• effetto FOTO-VOLTAICO: scintilla per ionizzazione dell'aria tra conduttore ad alta tensione e la cute (a bassa
tensione)→ ustioni estese e profonde
• polarizzazione elettrolitica: campi elettromagnetici con polarizzazione diretta subita dalle cell al passaggio di
corrente; si ha alterazione dei potenziali di membrana cell
• azione elettro-meccanica: flusso di corrente libera energia cinetica→ cambiamenti di forma e disposizione delle
molecole
Lesività GENERALE e DISTRETTUALE.
– Generale=> per azione diretta di polarizzazione→ eccitazione neuromuscolare e depressione neurocardiorespiratoria;
fenomeni:
• TETANIZZAZIONE dei muscoli SCHELETRICI: per frequenza di stimoli che supera un certo limite→ fusione
degli effetti (fusione tetanica); spasmo muscolare; es “presa della mano sull'oggetto”
• FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE: causa della morte; disturbo della conduzione elettrica intracardiaca; però
c'è il periodo vulnerabile=> periodo refrattario durante le quali le fibre ventricolari sono più sensibili
• ARRESTO della RESPIRAZIONE: per spasmo tetanico e blocco dei muscoli respiratori, intercostali e

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diaframma + paralisi centri nervosi bulbari
– Loco regionale=> su sedi periferiche di entrata/uscita di corrente→ effetto Joule: MARCHIO ELETTRICO (ustione).
Ustioni da correnti elettriche:
• ustioni da arco voltaico: per ionizzazione di aria tra conduttore ad alto voltaggio e la cute; ustioni su tessuti molli e
scheletrici di testa, cingoli, arti
• ustioni da contatto: con conduttore elettrico sotto tensione; localizzate
Ustione elettrica=> ben delimitata, NO essudazione, cute secca giallastra o bruno-giallastra, pergamenacea + necrosi
coagulativa dei tessuti e rapida disidratazione degli stessi; si parla di mummificazione localizzata; bruciature elettriche a
stampo=> marchio elettrico che può presentare 2 aspetti essenziali:
1. tipo CALLO: tondeggiante, consistenza aumentata, grigio-giallastra, leggermente infossata al centro
2. tipo BRUCIATURA: perdita di sostanza fino al derma, aspetto crateriforme, fondo giallastro o bruno-giallastro
NB indicatore più utile della natura della lesione=> AREOLA di cute SBIANCATA alla PERIFERIA per spasmo vasale.
Altre lesioni:
• SNC: effetti neurologici nel 70% delle vittime; soprattutto temporanea perdita di coscienza; altri=> emorragie
intracraniche, trombosi seni venosi, lesioni spinali, neuropatie periferiche
• muscoli scheletrici: necrosi coagulativa, rabdomiolisi
• osteoarticolare: intensità >50mA; distacchi ossei o fratture
• apparato GI: ulcere da stress gastrico; perforazione visceri o necrosi pancreas
• sistema vascolare: trombosi, aneurismi; emorragie petecchiali su palpebre e congiuntive, pleura e epicardio
• apparato urinario: mioglobinuria per rabdomiolisi
Diagnosi: esame della scena, degli indumenti e stima dell'ora della morte; elementi di riferimento nel cadavere:
• ipostasi abbondanti e precoci per marcata fluidità del sangue
• rigidità cadaverica intensa e precoce se morte preceduta da tetanizzazione muscolare
• congestione di organi e distretti tissutali
• emorragie puntiformi disseminate
• fungo schiumoso per edema polmonare intenso

===> LESIVITA' da ENERGIA TERMICA.


Ustioni=> lesioni prodotte dall'effetto di una energia fisica (calore, elettricità o radiazioni) o chimica che agiscono sulla
superficie corporea con intensità superiore a quella che la stessa può assorbire.
Fonti:
• agente termico: fiamme, fonti di luce intensa, vapori, liquidi bollenti, oggetti solidi arroventati
• agente chimico: acidi, basi, altre sostanze caustiche
• agente elettrico: corrente alternata e continua, fulmini
• agente radioattivo: raggi X e gamma, energia nucleare, raggi UV solari
Classificazione ustioni in base alla PROFONDITA' in 4 gradi:
1. 1° grado=> ERITEMA: arrossamento cutaneo, margini sfumati, rilevato; circondato da cute pallida
2. 2° grado=> FLITTENE: vescicole o bolle a contenuto bianco-giallastro con alone rossastro; sono lesioni VITALI
3. 3° grado=> NECROSI dei tessuti molli: escare, croste, secche o umide, brunastre-giallastre
4. 4° grado=> SOLO per effetto di FIAMMA o corpi solidi urenti; CARBONIZZAZIONE dei tessuti; aspetto
friabile, anelastico e nerastro
Aree CRITICHE:
• volto: rischio lesione vie aeree e occhi
• mani e piedi: per formazione di cicatrici che possono determinare perdita di movimento delle dita
• inguinale: genitali, natiche, faccia int delle cosce; rischio infezione
• gomiti e ginocchia: cicatrici retraenti che tendono a limitare l'escursione dell'arto
NB Gravità=> neonati, bambini <5y e anziani >60y→ maggiormente suscettibili di reazioni corporee gravi.
INFEZIONI=> causa principale di MORTE; strepto e stafilococchi, mentre i GRAM- dopo 5-7gg; terreno fertile=>
necrotico dermico.
→ CARBONIZZAZIONE.
Consegue a combustione completa in presenza di O2 e T° ELEVATE (>300°C); presenza di aree di carbonizzazione
alternate ad aree di ustione, necrosi, flittene, arrossamento→ aspetto a PELLE di LEOPARDO.
Cadavere=> atteggiamento da LOTTATORE per la coartazione tissutale con iperflessione arti superiori addotti e flessi
al torace ed arti inferiori con ginocchia flesse e addotte; cute=> secca e nerastra; masse muscolari retratte; visceri spesso
visibili dall'ext; bocca semiaperta, denti esposti, cornee bluastre; fratture craniche da scoppio.
Valutare la vitalità del soggetto durante lo sviluppo delle fiamme:
• FULIGGINE nelle vie aeree profonde: residui carboniosi
• % di CARBOSSI-Hb nel sangue del cuore e dei grossi vasi >10%: assorbimento di CO sviluppatosi in incendio
• EMBOLIA GRASSOSA nel POLMONE: per parziale liquefazione dell'adipe sottocutaneo
→ IPOTERMIA.
Risposta dell'organismo porta a riduzione della termodispersione + incremento produzione di calore endogeno.

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Manifestazioni:
• T° RETTALE: parametro di GRAVITA' dell'ipotermia=> 32-37°C→ NO manifestazioni; 32-24°C→ perdita
coscienza, bradipnea e bradicardia con ipotensione + se costante→ morte
Reperti AUTOPTICI:
• CUTE: per ischemia conseguente allo spasmo termo-indotto; punteggiatura rosso-brunastra su superfici
estensorie e grandi articolazioni + aspetto cianotico delle estremità
• ulcere gastriche da stress; pancreatite acuta con necrosi

==> PATOLOGIE di INTERESSE SPECIALE.


=> CRAMPI e COLLASSO DA CALORE.
– CRAMPI da calore=> contrazioni spastiche dolorose e acute, di solito interessano muscoli sotto sforzo fisico (arti e
addome), di breve durata che si verificano in ambienti ad ELEVATA T°C (>38°C).
Soprattutto=> lavoratori manuali come personale di sala macchine, operai di acciaierie, minatori.
Eziopatogenesi=> DEPLEZIONE idrosalina di Na, Cl, K e Mg per la profusa SUDORAZIONE non corretta da adeguata
reintegrazione→ DISLIVELLO OSMOTICO con accumulo di H2O nello spazio intercellulare.
Regione colpita da crampi→ cute calda, asciutta o umida, in base all'umidità ambientale.
– COLLASSO da calore=> “ESAURIMENTO da calore”; insufficienza circolatoria ad esordio brusco e durata breve,
da VASODILATAZIONE per diffusa riduzione delle resistenze VENOSE→ riduzione GC e ipoperfusione cerebrale.
In soggetti che soggiornano in ambienti ad elevata T° e non acclimatati, soprattutto se associato ad affaticamento muscolare.
Collasso=> 2 forme di CARENZA:
• di ACQUA: soprattutto anziani in terapia diuretica o chiunque non assuma sufficienti q.tà di acqua e soggiorna in
ambiente caldo
• di SALI: soggetti che sudano e perdono sali, non reintrodotti in misura adeguata
Fisiopatologia: riduzione GC è dovuta a=> VASODILATAZIONE PERIFERICA + IPOVOLEMIA per disidratazione
(ispissatio sanguinis) con conseguente RIDUZIONE del RV.
Clinica=> 2 forme:
• LIEVE: collasso semplice; iperemia del volto, sudorazione profusa, tachicardia, ipertermia, sete intensa
• GRAVE: esaurimento da calore; cute grigio-livido, fredda e umida; extrasistolia e tachicardia, ipotensione
ortostatica, eu o ipotermia
=> COLPO DI CALORE.
Emergenza clinica per severa ed improvvisa sindrome sistemica da insufficienza multiorgano causata da BLOCCO del
CONTROLLO CENTRALE dei MECCANISMI di TERMOREGOLAZIONE, in particolare della SUDORAZIONE.
È causato da un eccessivo ACCUMULO di CALORE con insufficienza dei centri di termoregolazione.
Effetti:
• iniziale brusco aumento della T° corporea→ attivazione meccanismi a feedback
• poi=> INIBIZIONE SUDORAZIONE: aumento ulteriore T° corporea→ T° può superare i 40°C e causare morte
IMPORTANTE=> sintesi: il tentativo di disperdere calore tramite la sudorazione risulta inefficiente perché il sudore
evapora a fatica in presenza di clima troppo umido.
Manifestazioni cliniche: malessere generale, astenia, sete, cefalea, polso piccolo e frequente, aumento T°, cute CALDA e
ASCIUTTA, ipereccitabilità; fasi gravi=> convulsioni, coma e morte.
=> COLPO DI SOLE.
“Insolazione”; dopo lunga esposizione della testa ai raggi solari→ alterazione del funzionamento dei centri
DIENCEFALICI di regolazione del circolo e del respiro.
T° alta + cute SUDATA e arrossata; evoluzione=> SINCOPALE, GRAVE e LIEVE:
• Sincopale: collasso cardiocircolatorio immediato, coma e morte repentina
• Grave: segni e sintomi di irritazione meningo-encefalica
• Lieve: segni e sintomi neurologici attenuati, regredisce senza postumi
** LESIONI DA BASSE TEMPERATURE.
=> PERFRIGERAZIONI o RAFFREDDAMENTI.
Sono conseguenza di bruschi passaggi del corpo da un ambiente caldo ad un altro freddo; manifestazioni cliniche:
• apparato respiratorio; nervi (nevriti e nevralgia); apparato GI (dolori colici, diarrea); reni (albuminuria e nefrite
a frigor)
=> CONGELAMENTO.
Colpisce regioni circoscritte del corpo esposte alle BASSE T° (tra -10°C e 3-4°C); sedi maggiormente colpite=>
periferiche e meno irrorate: mani, piedi, orecchie, naso; si hanno effetti per ischemia dei tessuti da spasmo arterioso.
Classificazione congelamento in 3 gradi, preceduti da prurito, dolore, alterazioni sensibilità e deficit funzionali:
• 1° grado: ERITEMA
• 2° grado: FLITTENE
• 3° grado: NECROSI=> secca o umida

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=> ASSIDERAMENTO.
Sindrome che colpisce l'organismo rallentandone progressivamente le funzioni organiche, che può condurre a morte se
non viene trattata.
Causa assideramento=> FREDDO favorito dall'aumento del grado di UMIDITA' e di VENTILAZIONE + fattori
INDIVIDUALI che sono molto importanti: neonati, bambini, denutriti, etilisti, cardiopatici, endocrinopatie.
NB Altri fattori: insufficiente protezione degli indumenti e immobilità.
Sintomatologia:
• inizio=> T° a 34°C: pallore cutaneo, brividi, stanchezza, contrazioni muscolari dolorose
• T° 30°C: sonnolenza, intorpidimento muscolare, ipostenia, cianosi estremità, tachipnea, tachicardia
• T° <28°C=> perdita di coscienza con stato di coma
• T° 25°C=> compromissione centri bulbari, arresto cardiaco e respiratorio
• T° <22-24°C=> INCOMPATIBILE con la VITA
Esame esterno del cadavere: rigor mortis precoce, livor mortis con macchie ipostatiche rosso chiare; fenomeni
putrefattivi assenti perché inibiti dal freddo; tipico=> piccole erosioni gastriche (macchie di Wichniewsky) e materiale
ematico nello stomaco; alcuni casi=> pancreatite acuta con necrosi.

==> PATOLOGIA CORRELATA A TOSSICI E SOSTANZE D'ABUSO.


=> INTOSSICAZIONE DA MONOSSIDO DI CARBONIO.
Principali sorgenti di avvelenamento=> INCOMPLETA COMBUSTIONE (incompleta ossidazione) dei combustibili
contenenti CARBONIO; CO=> presente anche nel gas illuminante, nei gas degli altiforni, nel gas d'acqua carburata, nei
gas di scarico di autoveicoli.
Principale conseguenza=> ANOSSIA che può provocare lesioni cellulari irreversibili, in primis sul SNC.
Chimico-fisico=> combinazione Hb + CO + O2→ regolata dalla EQUAZIONE di HALDANE: HbCO+O2→ HbO2CO;
affinità Hb per CO è 250 volte maggiore di quella per l'O2.
Fattori soggettivi che possono aumentare la sensibilità al CO=> circolazione rallentata, cardiopatie, anemia, asma,
alterato metabolismo, incremento attività motoria, aumento T° corporea.
Anossia da HbCO=> danneggia in primis i tessuti a più alta richiesta di O2→ SNC e cuore; quindi=> segni di
avvelenamento compromettono il SNC e il cuore e sono di gravità crescente in base alla % di HbCO:
• 0-10%: no sintomi; 10-20%: cefalea, nausea; 20-30%: cefalea acuta, nausea, vertigini
• 30-50%: diplopia, confusione mentale, nausea, vomito, collasso, tachipnea e tachicardia
• 50-70%: coma, depressione cardiaca e respiratoria, insufficienza respiratoria e morte
IMPORTANTE: Sangue ricco di HbCO=> rosso CILIEGIA, soprattutto su sedi ipostatiche quando HbCO è almeno
30%; sedi maggiormente coinvolte: mucosa buccale, lingua, letto ungueale, palmo delle mani, piante dei piedi.
Casi maggiormente coinvolti: accidentali per difettosa combustione di caldaie e stufe per riscaldamento (mesi freddi),
incendi; suicidio tramite gas di scarico di autovetture attraverso collegamento all'interno del veicolo con motore acceso.
Altri reperti autoptici=> aspecifici: polmoni distesi ed edematosi (come encefalo), piccole emorragie.
=> INTOSSICAZIONE DA CIANURO.
Abbastanza comune in modalità suicidaria e accidentale; frequente negli incendi di edifici durante i quali c'è inalazione di
fumi sprigionati; cianuro o acido cianidrico.
Caratteristico odore di mandorle amare; presenti nel nocciolo di frutti del genere PRUNUS: albicocche, susino, pesca etc.
Macchie ipostatiche=> rosso MATTONE per eccessiva concentrazione di Hb-O2 e di CIANO-Hb.
A volte=> odore tipico a MANDORLA.
Morte=> per depressione respiratoria centrale entro 1h da ingestione.
=> PATOLOGIA DA COCAINA.
Farmacologia=> 3 tipi di effetti della cocaina:
1. STIMOLANTE SNC
2. ANESTESIA
3. VASOCOSTRIZIONE
Nei casi di abuso=> si ricerca l'effetto STIMOLANTE per incremento di NA, 5HT e DOPAMINA su VTA e nucleo
accumbens; eccessiva stimolazione DOPAMINERGICA=> effetto euforizzante e gratificante; se alte dosi=> insorgenza
quadri psicotici.
Intossicazione acuta:
• soggetto eccitato, loquace, ansioso, confuso; anche tachicardia, respiro irregolare, febbre, midriasi, esoftalmo,
nausea, vomito e dolori addominali
• infine=> delirio, convulsioni, coma e morte per arresto cardio-respiratorio in tempi brevissimi
NB Effetti=> legati ad aumentata azione ALFA e BETA adrenergica.
Intossicazione cronica: manifestazioni psichiatriche come euforia, disforia, psicosi con allucinazioni tattili o alterazioni
visive, disorientamento, alterazione memoria a breve termine, depressione.
NB BODY PACKER SYNDROME: corrieri della droga che per eludere i controlli doganali, introducono nel proprio
corpo, tramite orifizi corporei, involucri contenenti cocaina→ si rompono con manifestazioni: ipertermia, tachicardia,
ipertensione, midriasi, delirio, psicosi fino all'arresto respiratorio.

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Reperti intossicazione acuta e cronica: perforazione setto nasale, necrosi circoscritta cutanea nel sito di inoculo (EV o
SC), segni di agopuntura.
Cadavere: edema cerebrale, edema polmonare, stasi poliviscerale, fibrosi polmonare, emorragie miocardiche, IMA.
=> PATOLOGIA DA EROINA.
Meccanismo d'azione=> OPPIACEI→ recettori oppioidi endogeni (enkefaline, endorfine, dinorfine) su:
• SNC: analgesia, sonnolenza, variazione d'umore, offuscamento mentale, depressione respiratoria
• cardiovascolare: vasodilatazione periferica, ipotensione ortostatica
• tratto GI: stipsi, spasmo Oddi
• uretere e vescica: ritenzione urinaria
• cute: vasodilatazione cutanea con prurito e orticaria
Assunzione di una DOSE di eroina=> effetti:
• FISIOLOGICI: alterazione ritmo e volume respiratorio, riduzione funzione respiratoria, rallentamento
psicomotorio, riduzione coordinamento muscolare, rilasciamento stomaco e intestino, aumento forza ureteri e
vescica, etc
• PSICOLOGICI: intenso piacere detto FLASH, assenza di preoccupazioni, tendenza all'apatia, rallentamento
ideazione e linguaggio, disorganizzazione del pensiero, sonnolenza, scarsa percezione della realtà, egocentrismo
Segni visibili: miosi a spillo, parola impastata, rallentamento movimenti e tendenza a sonnolenza, prurito insistente.
Intossicazione acuta (anche 20mg EV)→ quadro di depressione respiratoria grave + ipotensione→ morte.
Quadro clinico intossicazione acuta:
• depressione respiratoria: bradipnea (2-4atti/min) fino all'arresto cardiaco
• miosi a spillo bilaterale non reagente alla luce
• obnubilamento del sensorio, coma, ipotensione, ipotermia, areflessia
Morte=> per insufficienza respiratoria.
NB Ricorda dipendenza fisica, psichica e tolleranza.
Lesività cronica da eroina=> 2 eventi fondamentali:
• sindrome da ASTINENZA
• OVERDOSE
Altre patologie: nefropatia da eroina (proteinuria, s nefrosica, con o senza IRC), HBV, HCV, HIV, endocardite.
=> PATOLOGIE DA ECSTASY.
MDA, MDMA e MDEA→ azione su sistema SEROTONINERGICO e dopaminergico; sono definite
ENTACTOGENI=> facilitano il contatto interpersonale, empatia, vicinanza con gli altri.
Effetti=> prima effetto stimolante; poi c'è effetto OPPOSTO→ blocco sintesi 5HT tramite inibizione di un enzima +
produzione di ROS.
Effetti TOSSICI SISTEMICI=> DOSE INDIPENDENTI: vomito, diarrea, acidosi metabolica, ipoglicemia, calo
ponderale, aritmia, asistolia, CID, collasso cardiovascolare, epatotossicità, rabdomiolisi, IRA, ipertermia, convulsioni,
ipossia neuronale, coma e morte.
NB Un quadro tipico di tossicità acuta da ecstasy=> Sindrome SEROTONINERGICA: rigidità muscolare,
ipereflessia e ipertermia.
Altri effetti per alterazioni croniche:
• neuroni SEROTONINERGICI: temporale, ippocampale e CC frontale; deficit memoria, apprendimento,
consolidazione, richiamo, riconoscimento, alterazioni psicologiche come depressione o aggressività e disturbi del
comportamento
• attività CARDIACA: serotonina plasmatica=> tachicardia, aritmie atriali
• POLMONE: ipertensione polmonare
• Fegato; Utero: alterazioni encefalo e cuore fetale in sviluppo
• sistema immunitario=> ID
=> PATOLOGIA DA ALCOL.
Alcol etilico=> danno per:
• danni DIRETTI di tipo TOSSICO
• alterazioni METABOLICHE indotte da MALNUTRIZIONE
Fegato=> steatosi, epatite alcolica, cirrosi e HCC; App digerente=> ipertrofia gh salivari, malattie di denti e periodonzio,
infiammazione mucose, esofagite, gastrite, pancreatite acuta e cronica.
Alcol etilico=> anche azione CARDIOTOSSICA: azione dromotropa negativa + abbassamento soglia per insorgenza di
fibrillazione ventricolare.
IMPORTANTE=> rapporto concentrazione/effetti:
• 0,2 g/L: socievolezza, espansività
• 0,5 g/L: diminuzione freni inibitori, parestesia
• 1,2-2 g/L: ubriachezza, atassia, agrafia, nausea, vomito, perdita facoltà di giudizio, irascibilità
• 3,0-4,0 g/L: collasso, coma e possibile morte; >4,0 g/L: morte
Etilismo cronico=> effetti su SNC come: encefalopatia Wernicke, turbe del sonno, turbe della memoria, atassia, ipotonia,
Ny, disturbi neurovegetativi, polineuropatia alcolica, neuropatia ottica retrobulbare, scotoma centrale e bilaterale, demenza
alcolica, atrofia cerebellare alcolica, delirium tremens, allucinazioni, delirio, ansia, agitazione.

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