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12 sabato 3 marzo 2018

Lenottiperdute
GUIDO MARIANI

«New York? È diventata


una noia. Gli affitti sono
troppo alti per fare i bohe-
mien. I giovani non sono più in

diNewYork
grado di trasferirsi qui. È quel-
lo che è accaduto a Parigi. Se i
giovani non riescono ad anda-
reinunposto,èdestinatoamo-
rire».
Queste parole taglienti ap-
partengono all’artista David
Hockney, britannico, ma con

STORIE » TRE LIBRI RACCONTANO MITICI LOCALI ANNI ’70 COME CBGB,
diverse esperienze artistiche
nella Grande Mela. La parola
«noia»eNewYorkforsenondo-
vrebbero mai comparire nella
stessafrase,ma ilricordo dian-
MUDD E CLUB 57. COSA RESTA DI QUELLA EFFERVESCENZA CREATIVA
ni in cui la città che non dorme
mai era il cuore pulsante di
ogni fenomeno d’avanguardia esibivano sul palco: Lou Reed, wave e l’hip hop degli albori di New York». cui i performer si esibivano a con feste in cui trasgressione e
e la culla di artisti, provocatori, John Cale, David Bowie, John- erano il piatto forte della pro- contatto con il pubblico, ma provocazione si facevano arte,
mode e ribellioni oggi è più vi- ny Thunders, David Byrne, grammazione. Alcuni concerti IL QUARTIER GENERALE che divenne un quartier gene- i costumi sessuali erano liberi,
vo che mai. Nel mondo della Debbie Harry, Arto Lindsay, sonorimastiimpressinellame- La notte di New York era una rale della controcultura fluidi e sfrenati e non esisteva-
musicae dell’artetra la fine de- John Lurie, Nico, Lydia Lunch, moria di Boch: «Era una notte sfidatra localiallamoda.Ilriva- newyorkese di quegli anni e un no distinzioni di genere, razza,
gli anni Settanta e gli anni Ot- gli X, i Cramps, i B-52's e persi- d’estate dell’agosto 1979. I le principale del Mudd Club si laboratorio dove stravaganza, ceto sociale. La popolazione
tanta la Grande Mela diventò noMadonna,cheaitempiface- Talking Heads fecero un con- chiamava Club 57, uno scanti- arte, spettacolo, moda e musi- del club annoverava popstar
unluogodelpossibileedell’im- va coppia con Basquiat. certo che doveva essere ripre- nato riadattato di una ex chie- ca si incontravano. come Cyndi Lauper, perfor-
maginario, dove i locali erano «New York City era in untur- so dalla Bbc. Tra il pubblico sa polacca sulla 57esima KeithHaring(attivissimoan- mer come l’icona gayJohn Sex,
laboratori di creatività, oasi di binio di caos ed era sull’orlo c’erano solo amici della band e nell’East Village che visse una che al Mudd Club) organizza- il pioniere hip hop Fab 5 Fred-
trasgressione, sedi di incontri della rovina - ci racconta Ri- amici del club e, ovviamente, stagione di gloria, ora celebra- va le mostre. Le performance dy, la drag queen RuPaul, l’ete-
improbabili e dove nascevano chard Boch -. Nonostante tut- io feci entrare un po’ di amici tadaunamostraincorsoalMo- musicali e teatrali erano curate reo cantante pop Klaus Nomi e
scandali e miti in egual misura. to c’era un incredibile senso di miei. La band fu incredibile e ma e da un ricco catalogo inti- dall’attrice Ann Magnuson una varia umanità di creativi,
QuellaNewYorkselvaggiaeav- libertàedienergia.Aquell’epo- se chiudo gli occhi posso anco- tolati: Club 57: Film, Perfor- che era pure musicista d’avan- hipster d’antan e travestiti.
venturosa, immortalata in in- ca, senza internet, dovevi usci- ra vederli sul palco. Era una di manceand Artin theEast Villa- guardiacon il gruppoBongwa- «Vivevamo insieme e anda-
numerevolifilm eserietelevisi- re tutte le sere per vedere quel- quelle notti che ti fa capire che ge, 1978-1983. Era il punto di ter. vamoaletto insieme»,ha ricor-
ve, è diventata un ricordo col- lo che stava accadendo. Il non c’è nulla come vivere a convergenza tra arti figurative «Negli anni Settanta l’East dato un altro frequentatore del
lettivoelamalinconiaperquel- Mudd Club era al centro di NYC». Celebrità, musica, arte, e musicali, un piccolo locale Village era cupo - ha ricordato club,ilpittoreKenny Scharf,le-
la intensissima stagione oggi quel mondo». maanchedroga.«Erapartedel- psichedelico e decadente in la Magnuson -. Una Disney- gatoneglianni Ottantaal mon-
appartiene anche a chi nella A pochi mesi dall’apertura, la scena - ammette Richard -. land immaginata da George do dei graffiti. L’avvento
città dei cinque quartieri pro- la rivista People scrisse che Alimentava la creatività di arti- A sinistra Keith Haring Grosz. Interi isolati sembrava- dell’Aids fu l’inizio della fine.
babilmente non ci ha messo non si era visto «niente di così sti e performer. Ma ben presto (foto Szkodzinski) no Londra dopo i bombarda- L’epidemia misefine aquel cli-
mai piede. eccentrico dai tempi dei caba- lasituazionedivennefuoricon- al Club 57, Richard Boch menti. Desolati, in rovina, con ma di massa libertà portando
L’epopeaèstatadirecenteri- ret della Berlino anni Venti». trollo. Tutti uscivamo la sera e (1979), due foto di Godlis tossici che camminavano co- con sé tanti protagonisti di
evocata da una serie di libri Lecode fuori dallocale crebbe- stavamofuorifinoall’alba.Tor- (i Dead Boys al Cbgb e i me zombie. Poi c’erano quar- quella scena. Il club chiuse i
che raccontano quegli anni roa dismisura.Bochaveva l’or- navamo a casa e facevamo bagni del locale sulla tierichericordavanovecchipa- battenti nel 1983.
ruggentiincuiNewYork eratu- dine di far aspettare tutti, so- film, musica, quadri. La droga Bowery), sotto i Dictators esi,in cui sembrava diessere in Ma in quegli anni la storia si
multuosa, pericolosa, febbrile, prattutto le celebrità. «Paul Si- era parte dell’equazione. Il (foto Godlis). E le tre Polonia o a Budapest». Questo scrivevadi notte.HistoryIs Ma-
decadente e eccezionalmente mon - ricorda - si presentò ma- crollo era inevitabile. Molti copertine dei libri grigiore veniva combattuto de at Night è proprio il titolo
viva. Uno di questi è The Mudd lissimo. Invece di salutarmi mi non sono sopravvissuti». del libro pubblicato dal foto-
Club (Feral House), che narra disse, ’Ma non sai chi sono io?’. L’epopeadelMuddClubdu- Parlano grafo David Godlis, in arte GO-
la storia dell’omonimo locale Non entrò». Così il cantante ròpoco.Mapiùcheladrogapo- DLIS (tutto in maiuscole) che
che ebbe una vita breve e leg- che a Central Park radunava terono i milioni dei palazzina- gli autori con i suoi scatti documentò la
gendaria.
A far rivivere l’atmosfera in
mezzo milione di fan, al Mudd
Club rimaneva alla porta. Bo-
ri. Continua: «Intorno al 1983 i
soldidegliimmobiliaristi spaz-
dei testi New York dopo il tramonto tra
la fine degli anni Settanta e gli
parole e immagini è Richard ch disse di no anche a Meat Lo- zaronoviailuoghidovemusici- e altri anni Ottanta. Il suo punto di ri-
Boch, oggi artista e pittore, che af, ma a David Bowie non riu- sti, artisti, filmaker e creativi di ferimento era un locale diven-
lavorò alla porta del club nel scì a negare l’ingresso. «Era un ogni tipo vivevano e lavorava- protagonisti tato parte della mitologia rock.
suo periodo d’oro. Boch era un
«doorman», non un semplice
vero gentleman», racconta il
«doorman».
no. Fu la fine dell’era dei bohe-
mien. Io lavorai a un altro club
di serate Lo storico CBGB. Il club, nella
parte meridionale di Manhat-
buttafuori,ma unospietato se- chiamato Peppermint Loun- in cui l’arte tan, era la creatura di Hilly Kri-
lezionatore che aveva facoltà SOLO LEI ge, ma pagai anche io un prez-
di scegliere chi far entrare e chi Grandi star e donne di fascino. zo per le sostanze che si consu- di Keith
tenereincoda.Ilcluberapicco-
lo e seminascosto, situato
Tra tutte Anita Pallenberg, la
modella e stilista italo tedesca
mavanoall’epocaefuilicenzia-
to. Lavorai poi in altri club, ma
Haring
nell’area di TriBeCa. Divenne chefucompagna emusadiKei- ho continuato però a dipinge- incontrava
nei pochi anni di vita dal 1978 th Richards (che la soffiò a re e seguire la scena artistica e
al1983un tempiodella contro- BrianJones):«Intelligente, bril- dei club. Nel 2004 ho venduto il furore
cultura e dell’arte. Mecca della
musica underground, culla di
lante, divertente, conosceva
Marlon Brando e Stanley Ku-
ilmioloftdiManhattanemiso- del rock
no trasferito a nord dello stato
nuovi generi musicali e luogo brick, era come nessuno che
dove si potevano incontrare avessi conosciuto fino ad allo-
scrittori come Allen Ginsberg e ra». La musica era parte inte-
William Burroughs, artisti co- grante dell’energia del club, le
me Keith Haring, Jean-Michel scene punk, underground, no
Basquiat, Andy Warhol e stili-
sticomeAnnaSuieJasperCon-
ran. E ovviamente un’infinità
di musicisti, molti dei quali si
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stalchenefu ilsolo eunicopro- tò la fama del posto. Una com-
prietario dall’apertura nel di- binazione perfetta in cui tutti
cembre 1973 fino alla chiusura vincevano». Ogni gruppo suo-
avvenuta nel 2006. L’insegna nava due set: «Vedevi i Talking
era una dichiarazione di inten- Heads alle 21 i Television alle
ti. Le lettere CBGB stavano per 22:30,iTalkingHeads amezza-
«Country, BlueGrass, Blues» i notte e poi all’una e mezza an-
generi che Kristal si promette- coraiTelevision.Altri clubnac-
va di ospitare. Le cose andaro- quero e raccolsero molto di
no molto diversamente. quello che il CBGB aveva semi-
«Quello che rese speciale il nato». E ancora: «I miei sogget-
CBGB - ci racconta David Go- ti preferiti erano Joey Ramone
dlis - era innanzitutto il posto: e Stiv Bators, i Cramps, Alex
la Bowery Street, ai tempi una Chilton, Debbie Harry, capace
terra di nessuno, un ampio di essere sempre cool. I Suicide
boulevard che di notte era de- erano un gran divertimento.
serto, senza negozi aperti se Amavo fotografare i Televi-
nonundistributoreealcuniho- sion, ma non erano un sogget-
tel per vagabondi. C’era qual- to facile. Richard Hell era a suo
cosa di romantico per i ragazzi modo un grande, molto diver-
in cerca di emozioni. Poi c’era tente. Giù dal palco ricordo co-
Hilly Kristal, tanto brillante da me grandi personalità Joey Ra-
dare spazio aun gruppocome i mone e Stiv Bators, Chris Stein
Television in un posto pensato dei Blondie, Richard Lloyd dei
perilblues e ilcountry. ITelevi- Television, Bob Quine dei Voi-
sion portarono Patti Smith. E doids, Lenny Kaye e Jay Dee
benprestolavoceiniziòacirco- della band di Patti Smith e tan-
lare, arrivarono i Ramones, te personalità che frequentavo
Blondie e i Talking Heads. Hil- come Jim Jarmusch, Eric Mi-
ly diede a queste band un po- tchell,TisheSnookychefonda-
stodovecucinarequalcosafuo- rono il marchio Manic Panic,
ri dal sistema, lontano da un Danny Fields. Sono tutti finiti
business musicale che non li nelle mie foto e nel mio libro».
voleva. L’atteggiamento era Oggi GODLIS vive ancora in
questo: non mi volete? Fuck un piccolo appartamento
you, ve lo faccio vedere io. Ed dell’EastVillagecheaveva affit-
ecco la musica: arrabbiata, ro- tatoai tempiper pochi dollari e
mantica, rumorosa, elettrica. che ospitò anche Abbie Hoff-
La musica di New York City. man, leader della protesta gio-
Lanny Kaye (produttore, com- vanile degli anni Sessanta.
pilatore, chitarrista storico di Quella New York non esiste
Patti Smith, ndr) disse che fu più, il CBGB è sopravvissuto a
comeseunfulmineavesseelet- lungo, ma ha chiuso nel 2006 -
trizzato il CBGB. Aveva ragio- al suo posto il negozio di abbi-
ne». gliamento di John Varvatos in cheèoggi uno studiodi proget- zione dei quartieri, ha trasfor-
Ai tempi, spiega GODLIS, cui ancora campeggiano foto e tazione di app per telefonini e mato zone malfamate in quar-
nonsolonessunovolevalamu- locandine dei tempi d’oro - realtà virtuale. Nato quasi per tieri di lusso e ha allontanato le
sicadi NewYork,nessunovole- schiacciato dai debiti per affitti mecenatismo da parte dei tito- comunità artistiche.
va neppure stare a New York: e tasse non pagate, molti club lari dell’azienda, il Planeta ha «Il Planeta - spiega Matteo
«Chi poteva era scappato al so- sono arrivati e andati via senza ospitato diversi artisti al confi- Rini - sorge in una zona
ledellaCalifornia.Chierarima- lasciare lo stesso segno. «I club netrail jazz,laclassica el’avan- dell’East Village chiamata Al-
sto aveva la città tutta per sé. diogginonli conosco-diceDa- guardia tra cui il violoncellista phabetCity,dovelestradehan-
Pensate a Taxi Driver. Affitti vid Godlis - molto è cambiato, Ernst Reijseger (già collabora- no il nome delle lettere. Anni fa
bassissimi. Negozi vuoti. Stra- manel miopalazzoviveRober- tore di Werner Herzog), la can- eracosìpericolosache levieve-
de desertealla notte. Emozioni ta Bayley (artista punk e autri- tante Ami Yamasaki e un anel- nivano classificate così: A co-
abassocosto».Cosìillocalena- ce della storica copertina del lo di congiunzione con la New me “all right”, tutto bene, B co-
to per ospitare i classici della primo disco dei Ramones, ndr) York di 40 anni fa come Arto me “brave”, devi essere corag-
tradizionemusicaleUsadiven- e oltre la strada l’attrice Helen Lindsay. gioso per vivere qui, C come
ne tempio di avanguardia e di Mirren. Oggi questo mi basta La metropoli oggi offre tan- “crazy”, pazzo, e D come
avventure musicali e non solo. per dire che sono al centro di ta musica, ma in un contesto “dead”, morto. Ora è una zona
Nel 1981 diventò persino il set una scena culturale». profondamente diverso. La che si possono permettere so-
della prima e forse unica situa- gentrification, la borghesizza- lo i ricchi. C’è ormai un conflit-
tion comedy rock della storia, SCIENZA QUOTIDIANA to tra creatività e necessità di
una serie televisiva sperimen- Per conoscere la Big Apple di sopravvivere.Lacittàèdiventa-
tale intitolata Tv-CBGB che oggi dobbiamo parlare con ta carissima. Anche quartieri l’altissima offerta, è davvero esserequi.Èilluogodelleavan-
passò brevemente su qualche l’italiano Matteo Rini. Potrem- dove si erano trasferiti gli arti- misera: «Ci sono musicisti di guardie, delle sperimentazio-
misconosciuta emittente via mo definirlo un cervello in fu- sti negli ultimi anni come Wil- grandissimo talento e di una
ni, dei generi di nicchia e della
cavo, venendo poi sospesa. La ga.Laureainingegneriaall’uni- liamsburg (a Brooklyn) oggi certa fama che fanno serate
fama del club arrivava anche versità di Pavia, phd in fisica a hanno prezzi delle case che ar- per 30, 40 dollari e due birre. fusione tra stili, culture e ten-
dalle meravigliose immagini Berlino, un’esperienza nel la- rivano a 20mila dollari al me- Un locale storico come il Blue denze. Qui si stringono contat-
deiconcertichediversifotogra- boratoriodiBerkeleyeoragior- troquadro. Gli artisti si sono Note è capace di pagare certi ti, nascono collaborazioni e
fi scattavano. «Le band - ricor- nalista e divulgatore scientifi- trasferiti nuovamente e si sono musicisti 70 dollari a esibizio- persiste anche il connubio tra
da GODLIS- avevano l’unico coper la American PhysicalSo- allontanati sempre di più da ne. Alcuni offrono a chi suona
obbligo di suonare pezzi origi- ciety. Se di giorno si occupa di Manhattanevivonoinzoneco- il 40% dell’incasso obbligando arti figurative e musica anche
nali. Nessuna cover. I fotografi scienza, di notte suona e cura me Bushwick o Crown Hei- quindi gli artisti a portarsi il se forse ormai legato a iniziati-
non avevano nessuna stupida la programmazione musicale ghts, oppure nel Queens e nel proprio pubblico. Altrove si ve più commerciali». I tempi
limitazione. Fu un sogno. Così del Planeta nell’East Villlage, Bronx. In molti fanno fatica a suonaperlemance».Manono- sono cambiati, la «gentrifica-
Hilly riuscì a ottenere le foto più che un club un ritrovo e sopravvivere». Anche perché, stante tutto la magia sopravvi-
più belle possibili del suo club una comunità artistico-cultu- tion» avrà modificato i conno-
spiega Rini, in netto contrasto ve. «New York è ancora il cen-
e un gruppo di fotografi giova- ralenatainun expalestra di yo- con questa opulenza, la paga trodel mondo-dice Rini -. Tut- tati alla città, ma a New York la
ni e di talento venivano lasciati ga nel «basement» di quello dei musicisti, forse anche per ti i migliori musicisti vogliono storia si scrive ancora di notte.
liberi di scattare come e quan-
do volevano. Chiunque iniziò
avederegrandiosefotodeicon-
certidelCBGBequestoaumen-

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