Professional Documents
Culture Documents
Francesco Micelli
SICUREZZA DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO
RENZO PIANO
11 aprile 2009
NELL’IMMAGINARIO COMUNE….
EDIFICI TIPO “LOG HOUSE”
- Esempio di casa realizzata con il sistema a blocchi massicci (KONTIO, Loghouses, Finlandia) -
E INVECE….
E INVECE….
E INVECE….
E INVECE….
PROGETTO STRUTTURALE: QUALI REQUISITI I?
Rigidezza
Durabilità
Resistenza al fuoco
DURABILITA’ DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO
DURABILITA’ DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO
RESISTENZA AL FUOCO
LEGNO INTEGRO
LEGNO MODIFICATO
LEGNO CARBONIZZATO
SICUREZZA IN ZONA SISMICA
Il calcolo delle sezioni in legno deve tenere in conto delle proprietà meccaniche con
riferimento a quelle che interessano lo stato di sollecitazione e lo stato limite di
riferimento
LE PROPRIETÁ STRUTTURALI DEL LEGNO
LE PROPRIETÁ STRUTTURALI DEL LEGNO
LE PROPRIETÁ
STRUTTURALI DEL
LEGNO
LE PROPRIETÁ STRUTTURALI DEL LEGNO
LE PROPRIETÁ
STRUTTURALI DEL
LEGNO
LE PROPRIETÁ DEL LEGNO LAMELLARE
LE PROPRIETÁ DEL LEGNO LAMELLARE
Leggerezza e resistenza
Il legno più utilizzato per le strutture è il legno massiccio di conifera con una
massa volumetrica dell’ordine dei 500 kg/m3, pari a circa 1/5 di quella del
calcestruzzo.
D’altro canto, la resistenza del legno in dimensioni strutturali è dello stesso
ordine di grandezza di quella del calcestruzzo e, a differenza di quest’ultimo,
essa è presente anche a trazione.
Ne consegue che il rapporto resistenza/massa volumica è pari a circa 5 volte
quello del calcestruzzo e quindi è analogo a quello dell’acciaio.
COMPORTAMENTO STRUTTURALE
In termini pratici, il razionale dimensionamento di una struttura di legno
(a parità di luci, di carichi portanti e di schemi statici) dà come risultato
sezioni simili a quelle delle corrispondente struttura in c.a. e una massa
totale simile a quella della corrispondente struttura di acciaio.
Nel capannone in legno le sollecitazioni sono ca. il 45% di quelle del capannone
in C.A./C.A.P.
Fragilità
È sperimentalmente assodato che il comportamento del legno in dimensioni
strutturali è di tipo sostanzialmente “fragile”, ovvero elastico lineare fino a
rottura. Ciò è dovuto alla inevitabile presenza di difetti naturali (nodi, fibratura
deviata), all’interno dei quali si innesca improvvisamente la rottura mentre il
restante volume di legno netto è ancora ben al di sotto del limite elastico.
La tendenza alla rottura di tipo fragile cresce all’aumentare delle dimensioni
della sezione e del volume di materiale sollecitato, poiché aumenta la
probabilità di trovare un difetto determinante nella zona più sollecitata.
COMPORTAMENTO STRUTTURALE
Il legno deve pertanto essere considerato come un materiale “non-dissipativo” e
un elemento strutturale ligneo sotto l’effetto di un carico ciclico mostra un
comportamento spiccatamente fragile.
COMPORTAMENTO STRUTTURALE
• LEGGEREZZA
• RESISTENZA
• DEFORMABILITÁ
• DUTTILITÁ (CAMPO PLASTICO)
IL PROBLEMA DELLA DUTTILITÁ
Qualora si volesse introdurre un efficiente meccanismo dissipativo nelle
strutture di legno, occorre concentrare l’attenzione sui giunti, cioè sulle
tipologie di unione dei vari elementi strutturali.
Plasticizzazione di un connettore
per effetto dell’applicazione di
un carico ciclico ad una unione
meccanica del giunto trave-
pilastro di un portale
DUTTILITÀ E DISSIPAZIONE DI ENERGIA
NELLE UNIONI MECCANICHE
I cicli del diagramma carico-spostamento assumono la caratteristica configurazione
isteretica il cui corpo centrale si assottiglia man mano che si procede verso valori
più alti del carico.
Una volta scelto il “tipo di legno” e quindi il relativo “profilo delle resistenze”, i valori di
progetto si ricavano nel seguente modo:
In generale:
Le resistenze di progetto
REGOLE PROGETTUALI – EC5
Altri coefficienti parziali
L’eventuale coefficiente di riduzione k viene fornito caso per caso ed in generale serve
per considerare, riducendo le resistenze:
altri fenomeni peculiari di alcune tipologie di elementi strutturali (ad es. travi curve,
a doppia rastremazione, centinate) riportati nella loro caso per caso.
Anche nel caso delle giunzioni meccaniche possono esserci degli ulteriori coefficienti
che riducono la resistenza in funzione del numero di elementi meccanici di
collegamento in fila, ecc.
la geometria
Per ogni combinazione di carico bisogna calcolare il contributo della deformazione relativa a
ciascun carico separatamente e poi sommare i contributi, ad esempio nel caso di un solaio
per civile abitazione dove i carichi sono solo i permanenti Gk e gli accidentali Qk si ha:
L’EC5 fornisce dei limiti sia per la deformazione istantanea che finale;
nel casi di trave su due appoggi possono essere assunti i seguenti limiti
di deformabilità in assenza di controfreccia:
VERIFICHE STRUTTURALI IN ESERCIZIO
Le verifiche allo SLE - DEFORMABILITÁ
Kser è il modulo di scorrimento nei giunti legno-legno e vale per le unioni più comuni:
d = altezza sezione
EDIFICI TIPO “PLATFORM FRAME”
ASSORBIMENTO DELLE FORZE SISMICHE
Trasmissione delle forze orizzontali nei sistemi costruttivi lignei a pannelli
intelaiati. Il sistema costruttivo platform-plane è quello che si sta maggiormente
affermando in Italia con spessori maggiori rispetto al continente americano.
Comportamento sismico - PARETI
Quanto ben il progettato e realizzato, il sistema Platform Frame presenta anche un’altra
caratteristica che senz’altro è vantaggiosa nei confronti delle azioni sismiche: la ridondanza
dei percorsi di trasmissione del carico dovuta all’abbondanza di elementi strutturali e
all’enorme numero di elementi di collegamento. Ciò fornisce un ulteriore livello di sicurezza
nei confronti del terremoto, poiché l’eventuale crisi di un percorso di trasmissione del carico
può essere compensato dal funzionamento degli elementi e dei collegamenti adiacenti, a
differenza di edifici realizzati su grossi telai con relativamente pochi giunti ed elementi.
Sul concetto di adeguamento la normativa dovrebbe essere più chiara
ed esaustiva
I NUMERI DEL PROBLEMA…
…TALVOLTA NON SI SANNO MA PARLANO CHIARO
Attivazione di modi
vibrazionali di ordine
superiore al 2°:
I CASI ANALIZZATI
MATERIALE MATERIALE STRUTTURALE REGOLARITA' FATTORE DI
ID STRUTTURA
STRUTTURE SOPRAELEVAZIONE SOPRAELEVAZIONE STRUTTURA
1 ORIGINARIA CLS SI 3,3
2 ORIGINARIA CLS CLS SI 3,9
3 SOPRAELEVAZIONE CLS LEGNO LAMELLARE GL32H SI basi incastrate 2,5
4 SOPRAELEVAZIONE CLS LEGNO LAMELLARE GL32H SI controventata 2,5
SLV SLD
SOPRAELEVAZIONI SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE
NUOVO EDIFICIO IN C.A. 1 PIANO F.T.
z
y
x
SOPRAELEVAZIONI SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE
NUOVO EDIFICIO IN C.A. 1 PIANO F.T.
z
y
x
SOPRAELEVAZIONI SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE
NUOVO EDIFICIO IN C.A. 1 PIANO F.T.
z
y
x
SOPRAELEVAZIONI SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE
NUOVO EDIFICIO IN C.A. 2 PIANI F.T. (q=3.9)
z
y
STRUTTURA
x
z
y
x
SOPRAELEVAZIONI SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE
NUOVO EDIFICIO IN C.A. 2 PIANI F.T. (q=3.9)
SOPRAELEVAZIONE IN LEGNO – PLATFORM FRAME - SU EDIFICIO
REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA IN C.A. (q=2.5)
NON E’ RICHIESTO
ADEGUAMENTO SISMICO !
SOPRAELEVAZIONE IN LEGNO – PLATFORM FRAME - SU EDIFICIO
REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA IN C.A. (q=2.5)
z
y
x
SOPRAELEVAZIONE IN LEGNO MEDIANTE
STRUTTURA PENDOLARE CONTROVENTATA
SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA IN C.A. (q=2.5)
NON E’ RICHIESTO
ADEGUAMENTO SISMICO !
SOPRAELEVAZIONE IN LEGNO MEDIANTE
STRUTTURA PENDOLARE CONTROVENTATA
SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA IN C.A. (q=2.5)
z
y
BASTEREBBE UN CONTROVENTO
S-235 D= 12 mm (Abbondantemente!)
Nel calcolo adoperato D=20 mm
SOPRAELEVAZIONE IN LEGNO MEDIANTE
STRUTTURA PENDOLARE CONTROVENTATA
SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA IN C.A. (q=2.5)
z
y
x
SOPRAELEVAZIONE IN CALCESTRUZZO ARMATO
SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA IN C.A. (q=2.5)
POCO DISSIPATIVA
SECONDO
NORMATIVA
z
y
x
SOPRAELEVAZIONE IN CALCESTRUZZO ARMATO
SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA IN C.A. (q=2.5)
z
y
x
SOPRAELEVAZIONE IN CALCESTRUZZO ARMATO
SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA IN C.A. (q=2.5)
z
y
x
EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA MURARIA (q=3.3)
z
y
x
EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA MURARIA (q=3.3)
z
y
x
SOPRAELEVAZIONE IN LEGNO – MEDIANTE
STRUTTURA PENDOLARE CONTROVENTATA
SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA MURARIA (q=2.5)
z
y
x
SOPRAELEVAZIONE IN LEGNO
MEDIANTE STRUTTURA PENDOLARE CONTROVENTATA
SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA MURARIA (q=2.5)
z
y
x
SOPRAELEVAZIONE IN LEGNO
MEDIANTE STRUTTURA PLATFORM FRAME INCASTRATA
- SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA MURARIA (q=2.5)
z
y
x
SOPRAELEVAZIONE IN LEGNO
MEDIANTE STRUTTURA PLATFORM FRAME INCASTRATA
- SU EDIFICIO REGOLARE ESISTENTE A STRUTTURA MURARIA (q=2.5)
z
y
x
CONFRONTI – SPETTRI DI RISPOSTA / PERIODI NATURALI
CONFRONTI – TAGLIO ALLA BASE %
CONFRONTI – TAGLIO ALLA BASE
CONFRONTI – SPOSTAMENTO MASSIMO %
CONFRONTI – SPOSTAMENTO MASSIMO
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Steel connectors
Steel plates
Timber
laths
CFRP rods
Glulam
Glulam timber beam
timber beam
CFRP rods
Timber
laths
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Giunto incollato mediante impiego di connettori in CFRP
1 2
3 4
Tecnologia di semplice e rapida realizzazione
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Giunto incollato mediante impiego di connettori in CFRP
dimensions in cm
30
25
Carico [kN]
20
freccia TRAVE2_NR
15
freccia Giunto 1
freccia Giunto 2
10
freccia Giunto 3
0
0 20 40 60 80 100 120
freccia [mm]
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Giunto incollato mediante impiego di connettori in CFRP
30
25
Carico [kN]
20
freccia TRAVE2_NR
15
freccia Giunto 1
freccia Giunto 2
10
freccia Giunto 3
0
0 20 40 60 80 100 120
freccia [mm]
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Controventatura di falda in CFRP – Controventi longitudinali in CFRP
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Controventatura di falda in CFRP – Controventi longitudinali in CFRP
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Controventatura di falda in CFRP – Test di aderenza
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Controventatura di falda in CFRP – Test di aderenza
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Controventatura di falda in CFRP – Test di aderenza
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Controventatura di falda in CFRP – Controventi longitudinali in CFRP
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Controventatura di falda in CFRP – Controventi longitudinali in CFRP
ALCUNE APPLICAZIONI INNOVATIVE
Controventatura di falda in CFRP – Controventi longitudinali in CFRP
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
• Ario Ceccotti – Maurizio Follesa – Marco Pio Lauriola “Le strutture di legno
in zona sismica” – CLUT Editore
• Ario Ceccotti – Maurizio Follesa – Marco Pio Lauriola “Le strutture di legno
in zona sismica” – CLUT Editore
• Circolare del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti n.617 del 2 Febbraio 2009
“Istruzioni per l’Applicazione Nuove Norme Tecniche Costruzioni”
francesco.micelli@unisalento.it