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❖ Nel corso della storia molte sono state le speculazioni sulla forma del
pianeta terra (dalla terra come quadrato in Cina alla terra come albero
nella tradizione scandinava).
❖ Queste speculazioni si proponevano di spiegare e diffondere i miti.
❖ Accanto ai miti c’erano anche le misurazioni metriche e
rappresentazioni del territorio per usi pratici già nell’antico Egitto.
❖ La situazione era diversa per quanto riguarda lo spazio sacro il quale
era preposto alla spiegazione del mondo e del potere del faraone.
❖ Il faraone si colloca nello spazio mitico, spazio che, secondo gli egizi,
non era sottoponibile a misurazione.
❖ Dunque la geografia che spiegava il mondo era il mito mentre le carte
erano misurazioni a fine esclusivamente pratico.
❖ La forma sferica della terra fu ipotizzata dai greci intorno al 550 a.c.
❖ Posto la foto della slide perché scrive le stesse cose del libro
❖ Nel 1924 Mussolini organizzò una visita in Sicilia, fra le tappe incluse
la città di Caltagirone.
❖ I fascisti catalini, con l’obiettivo di accogliere dignitosamente il duce,
decisero di fondare la colonia di Mussolinia su un terreno boschivo.
❖ La cerimonia di posa della prima pietra ebbe luogo nel bosco di
Santo Pietro, ma i catalini non edificarono mai la colonia.
❖ Mussolini, all’oscuro della vicenda, nel 1928 volle inserire in un
volume sulle città del fascismo la colonia di Caltagirone.
❖ I catalini, presi dalla disperazione, costruirono un set
cinematografico nel luogo in cui avrebbe dovuto trovarsi la colonia.
❖ Inviarono delle foto con pesati ritocchi al duce.
❖ La conclusione della storia ha due versioni.
❖ Nella prima versione secondo l’autore Camilleri, il duce ricevette da
un anonimo un fotomontaggio in cui appariva il mare. Mussolini
allora capì di essere stato preso in giro.
❖ Nella seconda versione secondo i catalini, alcuni abitanti che
avevano in odio i federali, fecero pubblicare sul “Giornale di Sicilia”
un fotomontaggio in cui appariva Mussolini in primo piano su uno
yacht.
❖ In entrambe le versioni il fotomontaggio riportava la didascalia:
“Abbiamo portato il mare a Mussolinia”.
❖ È certo comunque che Benito Mussolini destituì tutti (no, scherzavo
solo i responsabili).
CAPITOLO 8
❖ Che significato assume oggi la scoperta geografica se ogni cm di
globo è sotto osservazione satellitare?
❖ Secondo Dematteis nel suo libro “Le metafore della terra” la
rappresentazione geografica non solo riflette i rapporti della società
con l’ambiente ma contribuisce a determinarli. Dunque la
rappresentazione geografica produce anche essa territorio.
❖ Nel corso della storia, le esplorazioni geografiche si sono verificate
poiché potevano risultare utili per lo sviluppo mercatile e industriale
europeo. Dunque non sono mai state vere e proprie scoperte.
❖ Infatti moltissime carte narravano di territori altrui come se già
appartenessero ai paesi europei.
❖ Proseguendo con il discorso di Dematteis oggi possiamo quindi
concentrarci, non più sulla scoperta di nuove terre, ma sulla
scoperta dei mutamenti e delle innovazioni territoriali.
❖ Oggi la carta ha perso il suo valore di mezzo di persuasione e
consolidamento del potere poiché è impossibile descrivere la
complessità delle attuali relazioni economiche, culturali, politiche
che percorrono il pianeta.
❖ Le categorie di spazio e tempo, che per tutta la modernità hanno
regolato la comprensione degli avvenimenti, vengono oggi ridefinite
soprattutto in relazione alle trasformazioni economiche e
tecnologiche che attraversano la società.
❖ Manuel Castells nel suo libro “L’età dell’informazione”, parla di una
inversione delle relazioni tra spazio e tempo.
❖ David Harvey in “La crisi della modernità” si riferisce a una
compressione spazio-temporale.
❖ Comunque non c’è dubbio che sia necessario sperimentare nuove
efficaci rappresentazioni del territorio essendo la domanda stessa di
rappresentazione ad essere cambiata.
❖ Lo stesso Stato nazionale è un’istituzione in crisi.
❖ Negli ultimi anni, si è verificato uno sviluppo tecnologico a cui non è
però corrisposta un altrettanto innovativa produzione cartografica.
❖ Non esiste una domanda di rappresentazione innovativa del mondo
né da parte della gente comune che è abituata al linguaggio
topografico in scala, né da parte dell’élite che approfitta solo della
flessibilità delle carte per manipolarle.
LINGUAGGI INNOVATIVI
❖ O meglio l’innovazione cartografica esiste ma si esplica in decine di
prodotti user friendly (facili da utilizzare): GPS, GIS, siti internet etc..
❖ Può darsi che non si è ancora creato un prodotto talmente
innovativo da vincere le resistenze diffuse e sostuire il linguaggio
cartografico dominante.
DESCRIZIONI PROGETTUALI
❖ Il linguaggio cartografico moderno sopravvivrà solo fino a quando
non se ne diffonderà uno migliore.
❖ Sembrano quindi maturi i tempi per un salto evolutivo del
linguaggio cartografico.
❖ Diventeremo sempre più tutti cartografi, presto non si potranno più
distinguere i ruoli tra produttore attivo di carte e utilizzatore
passivo.
❖ Siamo già abituati a estrarre dai GIS sole le informazioni che ci
servono.
❖ E’ facile immaginare che a breve emergeranno altri modi per
rappresentare i dati geografici, saranno video, audio etc..