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Tra scuola e lavoro - Tacconi

Didattica della formazione (Università degli Studi di Verona)

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Capitolo 2 – Tacconi – Tra scuola e lavoro


- Educazione pre-primaria → scuola dell’infanzia (non obbligatoria) – 3 anni
o Scuola primaria – 5 anni – 6-11 anni
o Scuola secondaria di I grado – 3 anni – 11-14 anni
Le ultime due rappresentano i segmenti del primo ciclo di istruzione che ha durata complessiva di 8 anni e si
conclude con un esame di stato di superamento per il ciclo successivo
Il secondo ciclo si divide in 2 filoni:

- Scuola secondaria di II grado

Competenza statale di durata 5 anni – 14-19 anni. - primi 2 anni completano l’obbligo di istruzione
 Licei
 Istituti tecnici
 Istituti professionali
Si completano con l’esame di stato che dà accesso a:

- Università
- Alta formazione
- Lavoro
- Istruzione secondaria superiore

Istruzione e formazione professionale (IeFP) – ¾ anni – primi due assolvono l’obbligo di istruzione e poi gli
anni di apprendimento in apprendistato e con il superamento di un esame fanno la qualifica o un diploma
professionale –
In alcune regioni oltre il 4° anno vi è anche un 5° che permette il passaggio al sistema con accesso all’esame
di stato
Istruzione obbligatoria: 10 anni – comunque almeno per 12 anni hanno l’obbligo/ diritto di formarsi almeno per 12
anni o almeno fino al 18 anno di età.
3 segmento del sistema di istruzione e formazione

- Istruzione superiore universitaria


o Laurea triennale
o Laurea magistrale (2 anni)
o Dottorato di ricerca (3 anni)
 Istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica
 Scuole superiori per mediatori linguistici
 Master I e II livello
- Istruzione superiore post-secondaria non universitaria
o ITS – istituti tecnici superiori - che si svolge in biennali – diploma tecnico superiore
o Istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) – si accede con il diploma di secondaria
superiore//diploma tecnico professionale, 5° liceo→ specializzazione tecnica superiore
I giovani tra 17/18 e 29 anni possono accedere alla formazione prevista dall’istituto di apprendistato
professionalizzante o alta formazione di ricerca

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http://www.cnos-scuola.it/sistema-di-istruzione-e-formazione?phpMyAdmin=b4df5ca9ac394c91decb0a6413969835
Anno scolastico 2010-2011 – DPR 15 marzo 2010 vi è stato il riordino del 2° ciclo del sistema istruzione e formazione
Istruzione secondaria superiore (competenza statale) e istruzione e formazione professionale e apprendistato
(competenza regione)
3000 strutture per il 2° ciclo con circa 2580000 studenti + 134000 paritarie (>5%) +125000 IeFP

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1- Orientamenti pedagogici (linee guida di formazione come interpretazione dei doc ufficiali relativi all’offerta
formativa (ricavabili dai profili tranne IeFP)
2- Il curricolo (SCELTE CURRICOLARI) è insieme delle esperienze pianificate dalla scuola per la
formazione – costruito solo facendo riferimento a indicazioni ministeriali che disegnano la fisionomia del
singolo percorso formativo – con obiettivi – FORMALE – ricavabili dai piani di studio (licei) e i quadri orari
(ITIS e IPSIA) – standard formativi minimi per le IeFP
3- Didattica (INDICAZIONI DIDATTICHE) – insieme azioni di insegnamento che i docenti devono mettere
in atto per far ottenere ai studenti il massimo risultato formativo dalle proposte curricolari – approccio per
competenze –indicazioni nazionali (licei) - linee guida (ITES IPSIA)
D.lgs. 226/2005 – PECUP

- LICEI: dal 2010/2011 – leggi di riferimento: DPR 89/2010 – d.lgs. 226/2005(=base legislativa)
2013/2014 circa il 50% ha scelto uno dei 6 indirizzi:
1. Scientifico
2. Linguistico
a. Scienze applicate (no latino)
i. Sportivo (materie scientifiche e economia e diritto dello sport)
3. Classico
4. Scienze umane
5. Artistico
a. Opzione economica-sociale (scienze umane)
6. Musicale coreutico
Adottano e realizzano (89/2010) – profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del 2°ciclo
del sistema educativo di istruzione del sistema dei licei
Studio sistematico e critico delle discipline, l’argomentazione e il confronto la lettura e analisi di testi di vario tipo,
espressione scritta e orale – risultati devono essere duplici (comuni a tutti i licei) – (specifici di indirizzo)
Si dividono in 2 bienni e l’anno conclusivo:
1° biennio: obbligo d’istruzione da assolvere- conoscenze, abilità e competenze previste per i giovani in quella fase di
apprendimento + conoscenze e abilità della prima parte caratterizzante del percorso liceale specifico
2° biennio: approfondimento e sviluppo delle conoscenze abilità e competenze del percorso specifico
Ultimo anno: raggiungimento obiettivi di apprendimento e consolidamento del percorso formativo e orientativo agli
studi successivi/ inserimento nel mondo del lavoro
È stato inserito nella riforma 2010 nel 1° biennio lo spazio alle discipline scientifiche per tutti i licei (DM 139/2007), e
meno latino nel liceo di lingue, artistico, scienze applicate, scienze umane, economico-sociale, NO coreutico e
musicale e sportivo
Discipline comuni:

- Lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia e geografia, matematica, scienze naturali, storia
dell’arte, scienze motorie e sportive.
Tutti i licei dal triennio → filosofia
Attività e insegnamenti obbligatori come dicitura
La parte variabile di monte ore per ogni liceo in base al territorio a cui la scuola vuole adattare il percorso
formativo è del 20% 1° biennio, 30% 2° biennio e 20% ultimo anno
Con RENZI: alternanza scuola- lavoro (2° biennio e ultimo anno) - già laboratori orientativi in 1° biennio
+ cittadinanza e costituzione
CLIL per chi non ha la lingua straniera in ultimo anno ma anche in 3°/4° per i licei linguistici

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Sic accenna in questo modo alla concreta pratica didattica intesa come azione complessa, capace di integrare e
sviluppare i vari elementi.
La libertà del docente di orienta in 2 direzioni:
1. Arricchimento dei nuclei fondanti e dei contenuti imprescindibili indicati a livello nazionale e nella scelta dei
percorsi che riterrà proficui mettere in rilievo
2. Nella scelta delle strategie e delle metodologie didattiche + opportune. La cui validità va costantemente
valutata a partire dagli esiti che gli alunni conseguono.
La formulazione degli esiti formativi attesi è discorsiva e non ad elenco come anche le competenze da acquisire nel
corso del percorso formativo – modello didattico descritto nella NOTA INTRODUTTIVA – importante anche la
sottolineatura riguardo i link interdisciplinari – approccio induttivo –
Gli sbocchi di chi si diploma al liceo.
+ 99% - classico + scientifico → diploma
+96% altri.
Immatricolati all’UNI:
Classico+ scientifico (80%) / linguistico (70%) / 24% per artistico perché la maggior parte fa le accademie
ISTITUTI TECNICI → DPR 88/2010/ d.lgs.226/2005 + riforma Moratti per licealizzare la formazione tecnica
2 settori: economico // tecnologico
11 indirizzi:
SETTORE ECONOMICO
1. Amministrazione, Finanza e Marketing (indirizzo generale) articolazioni: • Relazioni internazionali per il
marketing • RIM
2. Turismo
SETTORE TECNOLOGICO
1. Meccanica, Meccatronica ed Energia
articolazioni: • Meccanica e meccatronica • Energia
2. Trasporti e Logistica
articolazioni: • Costruzione del mezzo • Conduzione del mezzo • Logistica
3. Elettronica ed Elettrotecnica
articolazioni: • Elettronica • Elettrotecnica • Automazione
4. Informatica e Telecomunicazioni
articolazioni: • Informatica • Telecomunicazioni
5. Grafica e Comunicazione
6. Chimica, Materiali e Biotecnologie
articolazioni: • Chimica e materiali • Biotecnologie ambientali • Biotecnologie sanitarie
7. Sistema Moda
articolazioni: • Tessile, abbigliamento e moda • Calzature e moda
8. Agraria, Agroalimentare e Agroindustria
articolazioni: • Produzioni e trasformazioni • Gestione dell’ambiente e del territorio • Viticoltura ed enologia
9. Costruzioni, Ambiente e Territorio (indirizzo generale) articolazione: • Geotecnico
2013/14 – 31.2% di coloro che hanno finito le medie hanno scelto IT (18.5% - tecnologico // 12.7% - economico)
Base comune come anche nei licei, nel primo biennio e poi aree di formazione di indirizzo specifico già nel 2°
biennio→ generale (20 ore 1°// 15 ore 2°) // di indirizzo (12 ore 1°//17 ore 2°)
In sintesi è stata fatta una netta razionalizzazione degli indirizzi. Le ore settimanali sono 32
Primo biennio maggioranza di discipline comuni (2/3 del monte ore tot) mentre nel triennio le materie di indirizzo
sono il 55% del tot per avere un equilibrio tra la fascia culturale e quella professionalizzante + cittadinanza e
costituzione (169/2008) + Scienze integrate del biennio + CLIL 5° anno
Hanno comunque spazio del 20% di flessibilità (30% 2°B -- 35% 5° - per dare spazio alle esigenze del mondo
lavorativo)

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Renzi ha inserito attività opzionali per potenziare l’offerta formativa


- Tecnologico (insegnanti tecnico-pratici di laboratorio – 264/561/330 h→ 1°2°5°)
- Economico (insegnanti tecnico-pratici di laboratorio – 297 h 3ennio)
+ stage/tirocini, scuola lavoro in alleanza formativa con il mondo del lavoro e il territorio. – obbligo 400 h/ anno nel
3ennio durante orario scolastico
Impostazione didattica.
Risultati di apprendimento in termini di conoscenze (in sostantivi), abilità e competenze > (verbi all’infinito)
Approcci: 1. Didattica orientativa 2. Progettazione e valutazione per competenze 3. Pedagogia dei progetti 4. Didattica
laboratoriale 5. Valorizzazione delle esperienze a contatto diretto con il mondo del lavoro
“Accertare non ciò che lo studente sa ma ciò che sa fare consapevolmente con ciò che sa”
Criteri di riferimento:

- Inserire le competenze nella situazione che le attivi


- Competenze come complemento delle conoscenze – alimenta il desiderio di acquisire + conoscenze e abilità
per sfide date dalla vita per sapere sempre + quali sono i propri risultati di apprendimento a cui tendere
- Utilizzo intelligente di quanto studiato per approfondire
- Promuove la didattica laboratoriale (sapere attraverso il fare) - coinvolgimento che porta gli studenti a essere
attivi costruttori della loro conoscenza
- Bisogno di evidenziare i collegamenti interdisciplinari

Necessità di molteplici tipologie di prove e di criteri di valutazione al fine di testare lo sviluppo di una competenza e il
suo livello di maturazione. Importante lavorare assegnando compiti autentici → rilevanza nel mondo del lavoro e
scolastico
Importante l’interiorizzazione di quanto imparato per porre gli apprendimenti in un orizzonte + ampio – da fase
ideativa a valutativa
97% riuscita degli esami
30% UNI
ITIS 60% ca’

ISTITUTI PROFESSIONALI
DPR 87/2010//art 13 40/2007 – 5 anni

2013/14 per proseguire dopo 2 anni di adempimento obbligo istruzione – 18.5% (14.4% servizi /8.1% artigianato)
Simile agli istituti tecnici ma come obiettivo ha lo sviluppo delle competenze in precisi ambiti dei settori economici e
delle filiere produttive (coniugare cultura e cultura e professione → mente d’opera, professionalità e laboratoriali)
Mente d’opera: visione culturale relativa al lavoro e alla capacità di contribuire alla crescita personale
Professionale: sottolinea la valenza educativa del lavoro
Laboratoriali: scopo del percorso di studi come metodo privilegiato perché si apprende attraverso il lavoro
Generale (20 h/set) e 15h per il triennio
Indirizzo (12 h/set) e 17h per il triennio
In tot 32 h sett
Quota di autonomia e flessibilità (25% nel primo biennio e 35% secondo biennio e 40%)
La compresenza di insegnanti tecnico pratici nelle ore settimanali nel primo biennio non deve superare le 4 nel primo
biennio, le 2 nel secondo e le 6 nell’ultimo anno
Le ore conteggiate annuali comprendono secondo la riforma della buona scuola di Renzi anche le 400 di visita a
aziende e scuola/lavoro
Vi è anche il comitato tecnico-scientifico che fa parte dell’organizzazione
Impianto per competenze dal punto di vista dell’impostazione didattica – risultati di apprendimento e guida in termini
di conoscenze e abilità e competenze (sostantivi // verbi all’infinito)
Termina con esame di stato // solo 11.58% dei diplomati dei ITES sceglie UNI // resto lavoro
→IeFP
Gestione regionale (decreto interministeriale MIUR MLPS 15/06/2010)
Organici raccordi con i percorsi degli istituti professionali
Durata di ¾ anni

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Dove?
 CFP
 Presso istituti professionali in accordo con le regioni con quali fa triennale e/o diploma quadriennale (offerta
sussidiaria complementare) [autorizzazione delle regioni]
 Fare il percorso in istituto professionale (IeFP) fino alla qualifica triennale e poi proseguire con il diploma
quindi fino alla matura (offerta sussidiaria integrativa) [autorizzazione delle regioni]
EQF – 27/07/2011 integrato con Conferenza Stato-Regioni nel 2012 – 22 figure di operatore 3° liv EQF e 21 figure di
tecnico (4°liv EQF)
2 percorsi:
- A _ integrativa: studenti iscritti a percorsi quinquennali negli IP possono conseguire al 3° anno anche la
qualifica professionale dopo aver frequentato il percorso arricchito in termini di quota di flessibilità previo
superamento dell’esame regionale [va per la maggiore]
- B_ complementare: in parallelo ai percorsi quinquennali attivino percorsi regionali appositamente costruiti e
finalizzati al conseguimento della qualifica e del diploma di tecnico professionale
2013/2014 – 5.8% dopo 1 biennio solo IeFP → 76.8% CFP e 23.2% sussidiarietà complementare 7.9% offerta
sussidiaria integrativa
Tot IeFP (13.7%)
Dignità culturale del lavoro – PECUP
Indicazioni curricolari
Definito dai LEP nazionali e dalla specifica declinazione che la regione si dà. Riferimento comune dei vari curricoli –
standard minimi nazionali sanciti Conferenza STATO-REGIONI.
- Articolazione triennio e quarto anno con un orario minimo di 990h comprensivi di religione e motoria
- Standard formativi minimi articolati per competenze “di base” e “tecnico professionali”
- Valutazione periodica/annuale/finale degli apprendimenti
- Certificazione delle competenze (secondo EQF – allegato 1 dell’accordo stato regioni 27/07/2011)
- Requisiti metodologici
- Stage (80h 2° anno / 160 h 3° anno)
Le competenze di base riprendono l’obbligo di istruzione ≠competenze tecnico-professionali rimarcano l’esigenza di
operate secondo autonomia e responsabilità
Già a 3 mesi dalla qualifica/diploma trovano lavoro e dopo 3 anni il 59% è occupato
APPRENDISTATO
Contratto d lavoro tra un’azienda e un giovane lavoratore che si propone di conciliare formazione e lavoro—testo
unico apprendistato (d.lgs. n 167/2011)
a. Apprendistato per il raggiungimento della qualifica professionale (fino ai 16 anni per assolvere l’obbligo
d’istruzione)
b. Apprendistato professionalizzante
c. Apprendistato di alta formazione e ricerca
Formazione per 15 – 18 anni sono anche in azienda per un monte ore non inferiore alle 400 annue e deve preveder
anche lo sviluppo delle competenze di base e si possono conseguire le qualifiche e i diplomi previsti dal repertorio
nazionale previo superamento del relativo esame regionale.
d. Lg. 81/2015- JOBS ACT --- riforma di questo contratto come: -- contratto a tempo indeterminato finalizzato
alla formazione e all’occupazione.
La (A) viene ampliata anche per il conseguimento del diploma del 5°anno e il certificato della
specializzazione tecnica superiore.
La (B) → =
La © comprende la formazione universitaria e il praticantato alle professioni regolate da ordini professionali.
Il contratto contiene anche un piano formativo individuale che deve essere compilato dall’istituzione formativa con il
coinvolgimento dell’azienda
I costi delle imprese sono ridotti al 65% rispetto a quelli dell’apprendistato professionalizzante perché le imprese
devono farsi carico di una quota importante della formazione degli apprendisti

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