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“Un monologo brillante e ironico sull’amore perfetto che non esiste, ma proprio
perché imperfetto ci piace” spiega l'autore. Un ragazzo si sta per sposare, ma
la sposa non arriva. Attraverso situazioni comiche, drammatiche e a volte
surreali, il ragazzo racconta la sua storia d’amore, il suo amore per questa
donna che l’ha lasciato, ma che lui comunque continua ad amare. Un amore
che fino a poco tempo fa li rendeva una persona “sola” ora, invece, rende lui,
solo. Lo sposo dichiara amore eterno alla sua donna non solo in questa vita,
ma anche per tutte le altre vite che verranno, perché in fondo su questa terra,
siamo solo di passaggio tra un’epoca che era e l’epoca che sarà.
Una leggenda inventata da Baricco che può essere la metafora della condizione
dell’artista, che non sa riconoscersi nei punti di riferimento e negli stili di vita
tradizionali. La storia di un pianista eccezionale, capace di suonare una musica
meravigliosa. E’ nato e vissuto sul piroscafo Virginian ed è incapace di
scendere ed affrontare la vita sulla terra ferma. La musica, quella che “suona
perché l’oceano è grande e fa paura” è l’intera sua vita. La vita vera è tutta
un’altra cosa, tutta un’altra musica…Uno spettacolo intriso di elementi poetici,
capaci di toccare l'animo degli spettatori.
C'è chi nasce bomba e chi nasce ciambella e, per motivi assolutamente
personali, passa la vita a nascondere, tentar di riempire, mediare, ostentare il
proprio "buco di formazione". Questo monologo tragicomico, che utilizza diversi
registri di umorismo, da quello psicoanalitico di matrice anglosassone al ritmo
concitato del cabaret, mostra in scena una donna sola, autoironicamente
introspettiva, irrimediabilmente (o quasi) avvoltolata su se stessa e sui propri
fantasmi, ma non del tutto chiusa al cortocircuito che spezza il cerchio della
solitudine, in un inarrestabile flusso di parole, simile a quello di tutte noi,
almeno in alcuni snodi cruciali dell'esistenza.
Un viaggio ironico e musicale che parte dalla riflessione di una donna normale,
affaticata dalla vita di tutti i giorni che la impegna ventiquattro ore su
ventiquattro con la casa, la famiglia, il lavoro, i soldi, le spese, la scuola, il
tempo che passa, le rughe, la palestra per cercare di mantenersi in forma…
insomma una donna come tante che alla fine della giornata si domanda se
tutto questo sbattimento serve a qualcosa o è tutta fatica sprecata; una donna
come tante che non ricevendo nulla in cambio dalla vita si chiede: ma non era
meglio se facevo la mignotta? Da qui prende il via una riflessione al contrario
sulla nostra società: mentre oggigiorno basta vendersi per ottenere posti di
prestigio, le nostre donne famose del passato ci svelano che per loro il posto di
prestigio è giunto per voleri superiori (divini, storici e politici) mentre loro
avrebbero soltanto e semplicemente voluto esercitare in pace il mestiere più
antico del mondo!
“Tutti contro tutti” è lo spettacolo che presenta il più stravagante sodalizio tra
musica e teatro. Non un musical, non una commedia, non un semplice
concerto. La grande ironia con cui si sovvertono i luoghi comuni dello
spettacolo fa sì che gli Altavoce conquistino il loro pubblico con un grande
effetto speciale: la verità. 40 elementi, tra coristi e solisti, uniti dalla sfrenata
passione per il mondo americano, si esibiscono con un repertorio
internazionale che spazia dal Pop al Funky all’R&B. Ma sarà proprio la loro
italica natura ad avere la meglio sugli americanismi, innescando un
meccanismo di bizzarri contrasti che faranno la loro comicità. Il talent show, il
fautore del jazz, la nostra matrice popolare, tutti luoghi comuni in cui il
pubblico può specchiarsi attraverso gli attori e la musica, in uno spettacolo
ironico, sorprendente e dinamico. In una parola: completo.
Uno spettacolo di Varietà che contiene pezzi del repertorio più nobile della
tradizione e della contemporaneità. Macchiette, sketch e canzoni
accompagnate da arrangiamenti eleganti e letture storiche poco divulgate
(perché sarebbe stato poco conveniente per i vincitori sabaudi) che
contribuiscono a rendere fruibile e divertente una serata a teatro.
dal 13 al 15 luglio
LO STUDIO DELL'ATTORE
con Tiziana Sensi
Uno studio che si rivolge a tutti gli attori o allievi/attori che vogliono allenare
ed affinare la propria tecnica.
Il lavoro si svilupperà su quattro punti: Concentrazione – Memoria -Gestione
emotiva: attore/personaggio personaggio/attore -Differenze dei metodi
Lo spettacolo musicale vuole sottolineare, sulle note delle più belle canzoni del
grande Franco Califano, un periodo storico particolare: il progresso, la
tecnologia il cinema, la ripresa economica non serviranno ad evitare l’arrivo di
un periodo cupo caratterizzato da un clima di tensione e di paura che furono gli
anni settanta, gli anni di piombo. Le canzoni affiancano senza ordine
cronologico, ma secondo un ordine suggerito dal cuore, alcuni momenti di
cronaca, talvolta nera e talvolta più leggera del nostro paese.
Una celebrazione di tutti i più grandi poeti romani, dal Belli a Remotti passando
per Trilussa e Pascarella. Una serata divertente, emozionante, piena di spunti
di riflessione, un omaggio agli autori che hanno fatto la storia di Roma.
17 luglio - Palco Esterno- ore 21,00
IL PAESE DEI CIECHI
Di H.G. Wells
Con Reading musicale di Paolo Triestino
Un viaggio poetico intorno all’amore, al dolore e alla fede di una giovane donna
che si distinse per coraggio, forza e passione. È la storia di Giovanna D’Arco.
Una donna che sente il peso della vita, più forte del peso della storia che la
vede coinvolta come martire e santa. A guidarla sono voci sussurrate da
lontano; voci nascoste, provenienti da diverse lingue e culture, che si
accavallano nello spazio e nella mente segnando irrimediabilmente il destino
che la farà spogliare degli abiti di donna per scegliere la via della guerra e
salvare la sua patria. Il testo di Ricciardelli scava in diverse fonti letterarie, da
poesie cinesi del XVI secolo fino a passi tratti da “Nozze di sangue” di Federico
Garcia Lorca, che riportano la protagonista in unimmaginario fanciullesco,
svestendola da ogni interpretazione religiosa e riducendola a metafora
di donna forte e combattente.
“Io non lo so cosa accadrà in questa serata, di sicuro ci saranno un bel po’ di
risate… Una serata evento, unica nel suo genere, dove non esiste testo e la
“Serata” sarà come viene, all’impronta” afferma Marco Cavallaro. Forse si
proveranno pezzi nuovi da dare in pasto in futuro a un pubblico più numeroso,
forse rifarò pezzi storici rivisti, forse inventerò pezzi nuovi all’istante. Non ne
ho idea, l’unica cosa che posso dirvi è che ci divertiremo e staremo insieme
come se fossimo nel salotto di casa durante una serata goliardica tra amici...in
una notte di mezza estate...con buona creanza del Bardo”
Nicola Losito, 22 anni, considerato uno dei maggiori talenti della sua
generazione. A soli 21 anni la rivista Amadeus gli ha dedicato la copertina con
un CD inedito interamente dedicato a Robert Schumann.Tiene numerosi recital
in Italia e all’estero tra Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Norvegia,
Polonia, Romania, Serbia, Slovenia, Spagna, Turchia e Stati Uniti. In veste di
solista si è esibito con i Solisti Aquilani, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana,
Serbian. Dal 2017 è un artista sostenuto dal CIDIM. Ha vinto numerosi primi
premi in concorsi nazionali e internazionali, Dal 2017 è presidente e direttore
artistico dell'Associazione Filarmonica Italiana.