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Che questa simbologia egizia sia rintracciabile trasversalmente nel cammino dei riti lo
dimostra la sua persistenza teologica nella Stele di Metternich (IV secolo a.C.).
In essa sono espresse alcune chiavi iniziatiche d’accesso alla simbologia del Dio
Horus, che indirettamente danno luce al simbolo della Fenice inquadrandolo nella sua
valenza cosmologica:
➢ La protezione di Horus è colui che è nel suo disco ( Ra), che illumina la terra con i
suoi Due Occhi.
➢ La protezione di Horus è il Leone della Notte che viaggia nella Montagna di Manu
(l’Occidente)
➢ La protezione di Horus è la Grande Anima Nascosta che circola nei suoi Due Occhi.
➢ La protezione di Horus è il Grande Falco che attraversa volando il Cielo ,la Terra,
l’Aldilà.
➢ La protezione di Horus è lo Scarabeo Sacro, il Grande Disco Alato che è nel Cielo.
➢ La protezione di Horus è l’Aldilà, il paese dove i visi sono rivolti indietro, dove le cose
sono invisibili.
➢ La protezione di Horus è la Divina Fenice che risiede nei suoi Due Occhi.
Il suo colore e le
sue modalità ne
fanno un’immagine
solare per
eccellenza, associata com’è al rosso e al fuoco. Era
considerata levarsi con l’aurora sulle acque del Nilo, come un Sole.
Come il Sole quindi si levava e come il Sole si spengeva nelle tenebre della notte per
rinascere dalle sue stesse ceneri.
Lo avevano perfettamente compreso i Faraoni della XVIII dinastia Amenophis III e IV < il
famoso Akhenaton, che valorizzarono il culto del Dio Unico Solare Lunare al contempo,
identificandolo con il Dio Atun, che prese il posto del Dio Amon-Ra , che, grazie alla casta
sacerdotale tebana , aveva progressivamente preso il sopravvento sulle molteplici divinità
del composito Pantheon egizio. A differenza delle altre divinità egizie Aton non è
rappresentato in forma antropomorfa, ma sempre come un Sole i cui raggi sono braccia
terminanti con mani, alcune delle quali reggono l’Anck , il simbolo della vita
Il monoteismo del culto di
Aton, racchiudeva
comunque in sé, senza
rinnegarlo, il complesso
politeismo egizio in cui
ogni città era legata a
diverse divinità e,
spesso, la divinità della città che prendeva il
sopravvento diventava la divinità principale (almeno
fino a quando quella città continuava a detenere il
potere).
Ma cosa vediamo nel complesso degli occhi di Horus < Dio Uomo> ed in particolare
nell’occhio sinistro?
Lo cercheremo di raccontare nel prossimo capitolo intitolato
OCCHIO SINISTRO > L’occhio cieco di Horus < DIO UOMO
Cuore a Cuore