You are on page 1of 12

OCTAVE MIRBEAU

Octave Mirbeau

Octave Mirbeau, in italiano conosciuto anche come Ottavio Mirbeau (Trévières, 16


febbraio 1848 – Parigi, 16 febbraio 1917), è stato un giornalista, scrittore, critico d'arte,
saggista, drammaturgo, romanziere e reporter di viaggio francese. , che, cosa assai rara, ha
goduto sia del favore delle avanguardie letterarie e artistiche, sia del popolo di mezza Europa.
Esponente dell'Impressionismo e dell'Espressionismo letterari, le sue opere sono state tradotte
in trenta lingue.

Indice
 1 Biografia
o 1.1 Gioventù
o 1.2 Lotte estetiche, etiche e politiche
o 1.3 Narrativa
o 1.4 Romanzi autobiografici
 1.4.1 La crisi del romanzo
 1.4.2 La morte del romanzo
o 1.5 Teatro
 1.5.1 Commedie di costumi
 1.5.2 Farse e moralità
 2 Fortuna postuma
 3 Cinema
 4 Opere
o 4.1 Romanzi
o 4.2 Teatro
o 4.3 Racconti
o 4.4 Critica d'arte
o 4.5 Testi politici
o 4.6 Carteggi
 5 Note
 6 Bibliografia
 7 Voci correlate
 8 Altri progetti
 9 Collegamenti esterni

Biografia
Gioventù

Dopo una gioventù passata in un borgo del Perche in cui soffoca, Rémalard, e degli studi
secondari mediocri al collegio dei Gesuiti di Vannes (Bretagna) – da dove è cacciato a
quindici anni, in condizioni più che sospette[1]– viene assunto come segretario privato del
capo bonapartista Dugué de la Fauconnerie, due anni dopo l'esperienza traumatizzante della
guerra del 1870[2]. Dugué l’introduce al giornale bonapartista L’Ordre de Paris, organo
ufficiale del partito imperialista. Da quel momento comincia un lungo periodo di proletariato
della penna[3], che gli lascerà un forte sentimento di colpa[4].

Lotte estetiche, etiche e politiche

Bronzo di Auguste Rodin del 1889 che ritrae Octave Mirbeau

 Fino al 1884-1885 Octave Mirbeau ha scritto per gli altri: è stato un giornalista al
servizio dei bonapartisti[5][6] e della destra (ha collaborato a L'Ordre de Paris e al
Gaulois), e un "negro" (ghostwriter) letterario[7], dopo di che ha iniziato a volare con
le proprie ali. Da quel momento in poi la sua penna non ha mai smesso di servire i
valori etici ed estetici cui s'ispirava.
 Simpatizzante dell'anarchismo[8]e ardente dreyfusardo (cf. L'Affaire Dreyfus), per anni
ha incarnato la figura dell'intellettuale politicamente impegnato, pur rimanendo
svincolato da ingerenze partitiche. In particolare, durante l'Affare Dreyfus, in agosto
1898, pagò la multa e le spese del processo di Émile Zola per J'accuse : 7 555,25
franchi.[9]. Il compito assegnatosi, infatti, è stato innanzitutto quello di rimanere lucido
e di costringere i contemporanei a guardare in faccia ciò che generalmente evitavano
di guardare per paura di rimanerne traumatizzati.

 Critico d'arte, ha lottato in nome dei « grandi dèi del suo cuore »: in particolare si è
fatto il paladino di Auguste Rodin, Claude Monet[10], Camille Pissarro, Paul Cézanne,
Félix Vallotton, Édouard Vuillard e Pierre Bonnard, oltre a contribuire a scoprire il
talento o il genio di Vincent van Gogh, Camille Claudel, Aristide Maillol e Maurice
Utrillo[11].

 Critico letterario e membro dell'Académie Goncourt, è stato un ammiratore di Tolstoj,


Dostoevskij, Ibsen e Knut Hamsun, ha fatto conoscere Maurice Maeterlinck e
Marguerite Audoux, ha preso la difesa di Léon Bloy e Oscar Wilde, ha sostenuto
Remy de Gourmont, Marcel Schwob, Alfred Jarry, Charles-Louis Philippe, Émile
Guillaumin, Jules Renard, Valery Larbaud, Marguerite Audoux e Léon Werth (cf. i
suoi Combats littéraires).

 Era un temuto scrittore di pamphlet – per esempio, La Grève des électeurs (Lo
sciopero degli elettori) – ed è considerato come una figura essenziale nell'evoluzione
del romanzo quale forma narrativa.

Narrativa

Georges Jeanniot, Le Calvaire (1901)

Romanzi autobiografici
 Dopo aver scritto una decina di romanzi come "scrittore ombra"[12], Mirbeau ha fatto il
suo ingresso ufficiale nel mondo della letteratura con un testo destinato a suscitare
aspre polemiche, Le Calvaire (Il calvario) (1886). Nel romanzo, a carattere fortemente
autobiografico, l'autore si libera, grazie alla scrittura, dei traumi generati in lui dalla
passione devastante per una donna di facili costumi, Judith Vinmer, che, nell'opera,
porta il nome di Juliette Roux[13].

 Nel 1888 pubblica L’Abbé Jules (Il reverendo Jules), romanzo dostojevskiano e pre-
freudiano ammirato da Tolstoj, in cui compaiono due personaggi particolarmente
affascinanti: il reverendo Jules e padre Pamphile[14].

 Nel terzo romanzo autobiografico, Sébastien Roch (1890), Mirbeau esorcizza un altro
trauma esistenziale, quello del periodo trascorso nel collegio religioso di Vannes e
delle sofferenze patitevi, violando un tabù durato per oltre un secolo: lo stupro degli
adolescenti dalla parte di preti cattolici[15].

Illustrazione di H.-G. Ibels, 1906

La crisi del romanzo

 Dopo di che attraversa una grave crisi esistenziale e letteraria, nel corso della quale,
tuttavia, pubblica a puntate uno straordinario romanzo pre-esistenzialista sulla tragedia
dell'artista, Dans le ciel (Nel cielo), in cui compare un pittore, Lucien, direttamente
ispirato alla figura di Van Gogh[16].

 All'indomani dell'affare Dreyfus [17], che rafforza il suo già spiccato pessimismo, dà
alle stampe due romanzi considerati "scandalosi" dai benpensanti, testi destinati ad
avere un enorme successo in tutto il mondo (tradotti in una trentina di lingue, sono
tuttora costantemente ristampati dappertutto nel mondo): Il giardino dei supplizi (Le
Jardin des supplices, 1899) e Il diario di una cameriera (Le Journal d'une femme de
chambre, 1900). Già in queste opere, e anche, a fortiori, in Les 21 jours d'un
neurasthénique (1901), Mirbeau pratica la tecnica del collage[18], perverte i codici di
verosimiglianza e di credibilità romanzesca, e svela l'ipocrisia delle norme morali
comunemente in uso.

La morte del romanzo

La morte del vecchio romanzo con velleità realistiche, tuttavia, sopraggiunge con le ultime
due opere in prosa, La 628-E8 (1907) – pubblicato senza La Morte di Balzac, capitolo
rimosso all'ultimo momento – e Dingo (1913), in cui l'autore dà libero sfogo alla sua fantasia.
Mirbeau rinuncia ai sotterfugi rappresentati dai personaggi romanzeschi e mette sé stesso in
scena in qualità di scrittore, inaugurando così il genere dell'autofinzione[19]. Per protagonista
non sceglie più degli esseri umani, bensì la sua stessa automobile Charron (la famosa "628-
E8"), e il suo cane, Dingo. Rinuncia a qualsiasi trama romanzesca e a ogni tentativo di
composizione, alla maniera di Balzac o di Zola, ubbidendo soltanto alla propria fantasia.
Infine, senza curarsi affatto del "realismo", moltiplica le caricature, le esagerazioni e gli
spropositi per meglio aprire gli occhi del lettore. Così facendo, Mirbeau ritrova la totale
libertà di romanzieri come François Rabelais, Laurence Sterne, Miguel de Cervantes e Denis
Diderot e annuncia alcuni romanzieri del XX secolo[20].

Teatro

Commedie di costumi

Il Focolare, atto II

 Dopo il mezzo successo della tragedia proletariana, I cattivi pastori (Les Mauvais
bergers, 1897), Mirbeau ha conosciuto al teatro un trionfo mondiale con una grande
commedia classica, di costumi e caratteri, che s'inscrive nella tradizione di Molière :
Gli affari sono gli affari (Les affaires sont les affaires, 1903) [21]. Il protagonista, che
porta simbolicamente il nome d'Isidore Lechat, è il prototipo del moderno affarista,
prodotto del nuovo mondo, capace di trarre vantaggio da qualsiasi cosa e di avere mire
espansionistiche sul mondo intero[22].

 Nel 1908, al termine di una lunga battaglia giuridica e mediatica, Mirbeau riesce a far
rappresentare alla Comédie-Française un'opera a carattere scandalistico, Le Foyer, in
cui viola un altro tabù: lo sfruttamento economico e sessuale di adolescenti in un
pensionato a scopi "caritatevoli"[23].

Farse e moralità

Lo stesso argomento in dettaglio: Farse e moralità.

Mirbeau ottiene anche che vengano rappresentate sei opere in un solo atto, estremamente
innovatrici, pubblicate in un secondo momento con il titolo di Farces et moralités (Farse e
moralità) (1904). Numerose sono le anticipazioni del teatro di Bertold Brecht, Marcel Aymé,
Harold Pinter ed Eugène Ionesco[24], che vi si possono ritrovare, così come le contestazioni di
ordine prettamente linguistico (l'autore demistifica la legge e ridicolizza sia il discorso dei
politici ; sia quello degli innamorati)[25].

Fortuna postuma
Mirbeau non è mai caduto nell'oblio e non ha mai smesso di essere pubblicato. Spesso, però, è
stato letto male — per esempio, come romanziere naturalista o erotico… –, la sua sterminata
produzione è stata ridotta a tre opere maggiori, e, siccome era letterariamente e politicamente
scorretto[26], la sua figura ha attraversato un lungo periodo d'incomprensione da parte di autori
di manuali scolastici[27] e di storie letterarie.

Fortunatamente, da una trentina di anni, molte opere sconosciute sono state pubblicate
(Contes cruels, Lettres de l'Inde (Lettere dall'India), L'Amour de la femme vénale (L'amore
della donna venale), Combats esthétiques, Combats littéraires, Dialogues tristes, Mémoire
pour un avocat (Appunti per un avvocato), Correspondance générale...), e Mirbeau viene
riscoperto nella sua ricchezza e complessità, il che permette di misurare meglio il ruolo
importante da lui svolto, tanto sulla scena politica[28], letteraria e artistica della “Belle
Époque” quanto nell'evoluzione dei generi letterari[29]. Nel 2017, all'occasione del centesimo
anniversario della sua morte, ha avuto luogo una commemorazione internazionale, molto ricca
e diversa[30]. Come lo scrive Pierre Michel, « oggi, Octave Mirbeau è infine rimesso al suo
vero posto: uno dei primi della nostra letteratura. Prototipo dell'autore impegnato, libertario ed
individualista, è il grande demistificatore degli uomini e delle istituzioni che alienano, che
opprimono e che uccidono[31]. Ha messo in opera un'estetica della rivelazione e si è dato la
missione “di constringere i ciechi volontari a guardare in faccia Medusa”. Perciò contesta e
denuncia, non soltanto la società borghese e l'economia capitalista, ma anche l'ideologia
dominante e le forme letterarie tradizionali, che contribuiscono ad anestetizzare la coscienza e
a dare, della nostra condizione e della società, una visione menzognera e riduttrice »[32].

Cinema
 Il diario di una cameriera ha avuto quattro trasposizioni cinematografiche e due
televisive, tra cui The Diary of a Chambermaid di Jean Renoir (1946) e Le journal
d'une femme de chambre di Luis Buñuel (1964).
 Dalla commedia Gli affari sono gli affari (Les affaires sont les affaires), sono stati
tratti due adattamenti cinematografici: Business is Business, diretto da Otis Turner
(1915), e Les affaires sont les affaires, diretto da Jean Dréville (1942) [33].
 Il romanzo Il giardino dei supplizi è stato trasposto nel 1979 nell'omonimo film
erotico, diretto da Christian Gion.

Opere
Romanzi

 L'Écuyère (con lo pseudonimo di Alain Bauquenne), 1882.


 La Maréchale. Mœurs parisiennes (con lo pseudonimo di Alain Bauquenne), 1883.
 La Belle Madame Le Vassart (con lo pseudonimo di Alain Bauquenne), 1884.
 Dans la vieille rue (con lo pseudonimo di Forsan, ovvero Dora Melegari), 1885.
 La Duchesse Ghislaine (con lo pseudonimo di Forsan), 1886.
 Le Calvaire, 1886; trad. it. di Menelao Lemani, Il calvario, 1887; trad. di Vittorio
Bandini, Modernissima, Milano, 1921; trad. di Ida Porfido, Graphis, Bari, 2010.
 L'Abbé Jules, 1888; trad. di Albertina Palau, L'Abate Giulio, Salani, Firenze, 1901;
trad. di Francesco Fiorentino, Il reverendo Jules, Marsilio, Venezia, 2003.
 Sébastien Roch, 1890; trad. it. Sebastiano Roch, 1910 ; trad. di Ida Porfido, Sébastien
Roch, Marsilio, Venezia 2005. ISBN 88-317-8753-5.
 Nel cielo (Dans le ciel), 1892-93 (prima edizione in volume nel 1989). Prima trad.
italiana di Albino Crovetto, Skira, Milano 2015.
 Le Jardin des supplices, 1899; trad. di Giuseppe Piemontese, Il giardino dei supplizi,
1917, 1920, 1921, 1925, 1930, 1934, 1946, 1952, 1967, 1969; trad. Roberta
Maccagnani, 1984, 1985; ; trad. Fabio Vasarri, SugarCo, Milano, 1991 ISBN 88-
7198-108-1; trad. di Mariella Giacometti, 1995 ISBN 88-454-0724-1
 Le Journal d'une femme de chambre, 1900; trad. di Jolanda Gianoli, Le memorie d'una
cameriera, 1901, 1945, 1974, 1993, 2000; trad. di Augusto Sevartelli, Diario di una
cameriera, 1936, 1966, 1982; trad. Mario Ajres-Lia, Le memorie licenziose di una
cameriera, Sonzogno, Milano, 1986 ISBN 88-454-0685-7; trad. Anna Franchi, TEA,
Milano, 1988. ISBN 88-7819-053-5
 Les 21 jours d'un neurasthénique, 1901 (I 21 giorni di un nevrastenico, 2017,
traduzione di Albino Crovetto).
 La 628-E8, 1907; trad. it. di Cesare Castelli, Attraverso l'Europa in automobile (la
628-E8), 1909-1910; trad. di Raffaella Cavalieri, La 628-E8. Viaggio in automobile
attraverso il Belgio e l'Olanda, 2003 (Città di Castello, Edimond).
 Dingo, 1913; trad. Decio Cinti, Sonzogno, Milano, 1938 (rist.: 1961) ; Dingo, Elliot,
2017.
 Les Mémoires de mon ami, 1919 (novella, in Chez l'illustre écrivain).
 Un gentilhomme, 1920.
 Pierre Michel ha curato un'edizione critica di 15 romanzi di Octave Mirbeau, in Œuvre
romanesque, Buchet/Chastel-Société Mirbeau, 3 volumi, 4 000 pagine (2000-2001). I
quindici romanzi sono ugualmente consultabili sul sito delle edizioni du Boucher.

Teatro
 I cattivi pastori (Les Mauvais bergers, 1897, tragedia); trad. it. di Luigi Fabbri, 1911.
 Gli affari sono gli affari (Les affaires sont les affaires, 1903, commedia); trad. it. di
Decio Cinti, Sonzogno, Milano, 1925.
 Farse e moralità (Farces et moralités, 1904); trad. it. di Fausto Valsecchi, 1914, 1930:
Vieux ménages, 1894 (Vecchio focolare domestico), L'Épidémie, 1898 (L'epidemia),
Les Amants, 1901 (Gli amanti), Le Portefeuille, 1902 (Il portafoglio), Scrupules, 1902
(Scrupoli) e Interview, 1904 (Intervista).
 Le Foyer, 1908 (commedia).
 Dialogues tristes, Eurédit, 2006.

Racconti

 Appunti per un avvocato (Mémoire pour un avocat, 1894); trad. it. 1920.
 Dans l'antichambre (Histoire d'une Minute) (1905), con illustrazioni di Edgar
Chahine, Librairie de la Collection des Dix, A. Romagnol Éditeur, Collection de
l'Académie Goncourt.
 La Vache tachetée (1918).
 La botte di sidro (La Pipe de cidre, 1919); trad. it. di Decio Cinti, Sonzogno, Milano,
1920.
 La morte di Balzac (La Mort de Balzac), 1989.
 Contes cruels (Racconti crudeli), 2 volumi (1990 e 2000). Raccolta di 150 racconti.
 Contes drôles (1995).
 Le perle morte (Genova, Il Canneto editore, 2015), raccolta di cinque racconti: La
camera chiusa, Le acque mute, La testa tagliata, Le perle morte, Scena di folla, di cui
i primi quattro in prima trad. italiana di Albino Crovetto.

Critica d'arte

 Combats esthétiques, 2 volumi (1993).


 Premières chroniques esthétiques (1995).
 Combats littéraires (2006).
 Passioni e anatemi - Cronache d'arte, Castelvecchi, 2017.
 Rodin, Castelvecchi, 2017.

Testi politici

 Lo sciopero degli elettori (La Grève des électeurs, 1902).


 Combats politiques (1990).
 L'Affaire Dreyfus (1991).
 Lettere dall'India (Lettres de l'Inde, 1991).
 L'amore della donna venale (L'amour de la femme vénale, 1994), trad. it. 2005.
 Chroniques du Diable (1995).

Carteggi

 Lettres à Alfred Bansard des Bois (1989)


 Correspondance avec Auguste Rodin (1988), avec Claude Monet (1990), avec Camille
Pissarro (1990), avec Jean-François Raffaëlli, avec Jean Grave (1994), avec Jules
Huret (2009).
 Correspondance générale, 3 volumi (1862-1894) già pubblicati (nel 2003 e nel 2005) ;
il terzo volume (1895-1902) è uscito nel 2009. L'ultimo volume deve uscire nel 2019.

Note
1. ^ Cf. Pierre Michel, « Viol », in Dictionnaire Octave Mirbeau.
2. ^ Questa esperienza lo ispira al secondo capitolo del suo romanzo Il calvario, che ha
causato uno scandalo, ed all’ultimo capitolo di Sébastien Roch.
3. ^ Mirbeau paragona spesso questo tipo di proletariato alla domesticità ed alla
prostituzione. Cf. Pierre Michel, « Octave Mirbeau e la prostituzione ».
4. ^ Pierre Michel, Octave Mirbeau in italiano, Société Octave Mirbeau, 2018, p. 4 .
5. ^ (FR) Pierre Michel, L'Idée impériale en Europe (1870-1914) - Mirbeau et l'Empire,
in Littérature et nation, nº 13, 1994, pp. 19-41.
6. ^ (FR) Bonapartisme, su Dictionnaire Octave Mirbeau, Octave Mirbeau (1848-1917)
(archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2012) .
7. ^ (FR) Pierre Michel, Quelques réflexions sur la “négritude”, in Cahiers Octave
Mirbeau, nº 12, 2005, pp. 4-34.
8. ^ Cf. Reginald Carr, Anarchism in France – The case of Octave Mirbeau, Manchester
University Press, 1977, e Philippe Oriol, « Littérature et anarchie : le cas Octave
Mirbeau », Cahiers Octave Mirbeau, n° 8, 2001, p. 298-305.
9. ^ (FR) Pierre Michel, Mirbeau et le paiement de l'amende de Zola pour J'accuse, in
Cahiers Octave Mirbeau, 2009, pp. 211-215.
10. ^ OCTAVE MIRBEAU, LE JUSTICIER, su mirbeau.asso.fr. URL consultato il 9 agosto
2018.
11. ^ Cf. Pierre Michel e Jean-François Nivet, « Mirbeau critique d’art », prefazione dei
Combats esthétiques, Nouvelles éditions Séguier, 1993, t. I, p. 9-36 ; e
« Combattimenti estetici ».
12. ^ Cinque romanzi sono consultabili su Internet, sul sito delle edizioni du Boucher, per
esempio L'Écuyère, 1882, e La Belle Madame Le Vassart, 1884.
13. ^ Jean-Michel Guignon, « Aux sources du Calvaire – Qui était Judith/Juliette ? »,
Cahiers Octave Mirbeau, n° 20, 2013, p. 145-152.
14. ^ Vedere « Jules Dervelle » e « Père Pamphile ».
15. ^ Pierre Michel, « Sébastien Roch, ou le meurtre d’une âme d’enfant », prefazione del
romanzo, Éditions du Boucher, 2003, p. 3-24 ; Laurent Ferron, « Le Viol de Sébastien
Roch : l’Église devant les violences sexuelles » ; Cahiers Octave Mirbeau, n° 8, 2001
p. 287-297; Ida Porfido, « Ritratto dell'artista da giovane martire », in Refrattari e
libertari – Voci di scrittori francesi e contemporanei, Aracne editrice, 2013, p. 179-
194.
16. ^ Laurence Tartreau-Zeller, « Van Gogh, l'idéal de Mirbeau », Cahiers Octave
Mirbeau, n° 1, 1994, p. 56-80.
17. ^ Vedere « L’Affaire Dreyfus » ; e Pierre Michel, « Octave Mirbeau et l’affaire
Dreyfus », in Octave Mirbeau et la Bretagne, L’Harmattan, 2018, p. 21-38.
18. ^ « Collage », in Dictionnaire Octave Mirbeau, 1991.
19. ^ Pierre Michel, « Mirbeau et l’autofiction », Cahiers Octave Mirbeau, n° 8, 2001, p.
121-134 ; e « Autofiction », in Dictionnaire Octave Mirbeau, 1991.
20. ^ Pierre Michel, Octave Mirbeau et le roman, Société Octave Mirbeau, 2005, 280 p.
21. ^ Pierre Michel, « Les affaires sont les affaires, in Dictionnaire Octave Mirbeau.
22. ^ Cf. « Isidore Lechat ».
23. ^ Pierre Michel, « Le Foyer », in Dictionnaire Octave Mirbeau ; e « La Bataille du
Foyer », Revue d'histoire du théâtre, 1991, n° 3, p. 195-230.
24. ^ Pierre Michel, « Octave Mirbeau et Eugène Ionesco », Cahiers Octave Mirbeau , n°
13, 2006, p. 163-174.
25. ^ Pierre Michel, Octave Mirbeau in italiano, Société Octave Mirbeau, 2018, p. 80-81,
e « Les Farces et moralités », in Octave Mirbeau, Presses de l'Université d'Angers,
1992, p. 379-392.
26. ^ Francesco Fiorentino, « Uno scrittore politicamente scorretto », prefazione di Il
reverendo Jules.
27. ^ Gérard Poulouin, « Octave Mirbeau dans les manuels scolaires », Cahiers Octave
Mirbeau , n° 4, 1997, p. 402-411.
28. ^ Vedere il convegno di Parigi « Octave Mirbeau et la société française de la “Belle
Époque” », nei Cahiers Octave Mirbeau, n° 25, 2018, p. 8-136.
29. ^ Vedere il convegno di Angers « Octave Mirbeau, postérité et modernité », nei
Cahiers Octave Mirbeau, n° 25, 2018, p. 137-379.
30. ^ Vedere il programma delle diverse manifestazioni, la lista dei convegni
internazionali e delle pubblicazioni in diverse lingue, e la lista del Comité international
de parrainage (patrocinio).
31. ^ Pierre Michel, « Octave Mirbeau, le grand démystificateur ».
32. ^ Pierre Michel, Octave Mirbeau in italiano, Société Octave Mirbeau, 2018, p. 7.
33. ^ Vedere Elisabeth Muelsch, « Les affaires sont les affaires sous l'Occupation
allemande – L'adaptation de Jean Dréville », Cahiers Octave Mirbeau , n° 23, 2016, p.
102-112.

Bibliografia

 (EN) Reginald Carr, Anarchism in France - The Case Octave Mirbeau, Manchester,
1977, 190 pagine.
 (FR) Pierre Michel e Jean-François Nivet, Octave Mirbeau, l'imprécateur au cœur
fidèle, Séguier, gennaio 1991, 1 020 pagine.
 (FR) Pierre Michel (dir.), Octave Mirbeau, Presses de l'université d'Angers, 1992, 500
pagine.
 (EN) Christopher Lloyd, Mirbeau's fictions, Durham, 1996, 114 pagine.
 (FR) Pierre Michel, Lucidité, désespoir et écriture, Presses de l'Université d'Angers -
Société Octave Mirbeau, 2001, 89 pagine.
 (FR) Samuel Lair, Mirbeau et le mythe de la Nature, Presses universitaires de Rennes,
2004, 360 pagine.
 (FR) Pierre Michel (dir.), Un moderne : Octave Mirbeau, Eurédit, 2004, 294 pagine.
 (FR) Pierre Michel , Jean-Paul Sartre et Octave Mirbeau, Société Octave Mirbeau,
2005, 64 pagine.
 (FR) Pierre Michel, Albert Camus et Octave Mirbeau, Société Octave Mirbeau, 2005,
68 pagine.
 (FR) Pierre Michel, Octave Mirbeau et le roman, Société Octave Mirbeau, 2005, 280
pagine.
 (FR) Max Coiffait, Le Perche vu par Mirbeau et réciproquement, L’Étrave, 2006, 224
pagine.
 (EN) Robert Ziegler, The Nothing Machine – The Fiction of Octave Mirbeau, Rodopi,
Amsterdam, 2007, 250 pagine.
 (FR) Gérard Poulouin e Laure Himy (dir.), Octave Mirbeau, passions et
anathèmes,Presses universitaires de Caen, 2008, 296 pagine.
 (FR) Samuel Lair, Octave Mirbeau l'iconoclaste, L'Harmattan, 2008, 333 pagine.
 (FR) Éléonore Reverzy e Guy Ducrey (dir.), L'Europe en automobile. Octave Mirbeau
écrivain voyageur, Presses Universitaires de Strasbourg, 2009, 320 pagine.
 (FR) Yannick Lemarié e Pierre Michel, Dictionnaire Octave Mirbeau, Éditions L'Âge
d'Homme - Société Octave Mirbeau, 2011, 1 200 pagine.
 (FR) Anita Staroń, L'Art romanesque d'Octave Mirbeau. Thèmes et techniques,
Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, Łódź, 2013, 298 pagine.
 (EN) Robert Ziegler, Octave Mirbeau's Fictions of the Transcendental, University of
Delaware Press, 2015, 213 pagine.
 (FR) Alain (Georges) Leduc, Octave Mirbeau, le gentleman-vitrioleur, Les Éditions
libertaires, 2017, 240 pagine.
 (FR) Gilles Candar, Octave Mirbeau, un compagnonnage jaurésien, Éditions d'Ores et
déjà, ottobre 2017.
 (FR) Samuel Lair (dir.), Octave Mirbeau et la Bretagne, L'Harmattan, febbraio 2018,
231 pagine.
 (FR) Pierre Michel e Lola Bermúdez (dir.), Octave Mirbeau en toutes langues, Société
Octave Mirbeau, agosto 2018, 232 pagine.
 (FR) Pierre Michel, Octave Mirbeau in italiano, Société Octave Mirbeau, agosto 2018,
111 pagine.
 (FR) Ida Merello (dir.), Octave Mirbeau : une conscience au tournant du siècle, Studi
francesi, n° 185, agosto 2018.
 (FR) Cahiers Octave Mirbeau, n° 1-25, 1994-2018, 9 000 pagine circa.

Voci correlate
 Alice Regnault
 Claude Monet
 Auguste Rodin
 Cahiers Octave Mirbeau
 Pierre Michel

Altri progetti
 Wikisource contiene una pagina dedicata a Octave Mirbeau
 Wikiquote contiene citazioni di o su Octave Mirbeau
 Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Octave Mirbeau

Collegamenti esterni
 Ottavio Mirbeau, su mirbeau.org.
 (FR) Octave Mirbeau (1848-1917), su mirbeau.asso.fr.
 (FR) Octave Mirbeau, le grand démystificateur, su mirbeau.org.
 (FR) Dictionnaire Octave Mirbeau, su mirbeau.asso.fr.
 15 romanzi di Mirbeau, pubblicati dalle edizioni du Boucher, con prefazioni di Pierre
Michel].
 Octave Mirbeau, su La Frusta Letteraria.
 Massimiliano Sardina, Octave Mirbeau - Studi Mirbelliani Italia, su Massimiliano
Sardina, WordPress.

You might also like