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Facoltà di Ingegneria
INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI
ESERCIZI
Studenti:
TATULLI Michele
mat. 516019
VENTOLA Giuseppe
mat. 508271
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 1
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Con riferimento alla Fig. 1, si indicano con ln e lm le quantità a e b riportate nella traccia
dell’esercizio.
Fig. 1.1
Poiché nulla è detto sul treno di atterraggio si è ritenuto necessario avvalersi delle
seguenti ipotesi:
- rapporto a/b variabile in un intervallo [9,16]; gli estremi di tale range di
variabilità si riferiscono a velivoli triciclo e pentaciclo,
- progressione discreta di variabilità nell’intervallo di valore pari a 0,2.
Lo schema utilizzato nei calcoli per la ricerca della ripartizione
ripartizione dei carichi sulle gambe di
forza è quello di una trave appoggiata-appoggiata
appoggiata appoggiata come riportato in figura 1.2. 1.
Tale schema è prodotto sotto alcune ipotesi che vengono elencate di seguito:
- peso del velivolo concentrato nel c. g. e rappresentato dalla forza P nello schema
statico,
1
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Da quanto detto ne deriva che le reazioni dei vincoli sono rappresentative dello scarico
sulle gambe di forza del velivolo.
Come è facile intuire dalle distanze a e b e dal carico P, il carrello sarà rappresentativo
della gamba di forza anteriore (Ga) mentre la cerniera fissa di quelle posteriori (Gp).
Le formule per l’ottenimento della ripartizione dei carichi sono le seguenti:
P P
Ga= ·b; Gb= ·a.
a>b a>b
Di seguito si riportano i due grafici che riassumo i risultati ottenuti al punto precedente.
2
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
All’interno dei grafici sono state tracciate le curve che approssimano l’andamento delle
variazioni dei carichi sulle gambe di forza del velivolo.
Come si osserva facilmente dalle figure, le equazioni delle curve, hanno per entrambi i
grafici i coefficienti delle variabili di primo e secondo grado uguali, questo discende dalle
ipotesi di calcolo; un risultato differente non poteva essere accettato, avrebbe dovuto far
riflettere sullo svolgimento dell’esercizio e sulla possibilità di qualche errore.
11,00
10,00
9,00
Ga [t]
7,00
6,00
5,00
8,50 9,50 10,50 11,50 12,50 13,50 14,50 15,50 16,50
a/b
Fig. 1.3
3
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
94,50
94,00
93,50
93,00
92,50
Gb [t]
91,50
91,00
90,50
90,00
89,50
8,50 9,50 10,50 11,50 12,50 13,50 14,50 15,50 16,50
a/b
Fig. 1.4
4
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 2
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Con riferimento alla Fig. 2.1 si assumono i dati necessari all’identificazione del treno di
atterraggio.
Fig. 2.1
5
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
A questo punto si passa al calcolo del carico su ruota per ogni gamba di forza.
Il calcolo su ogni ruota viene fatto supponendo che questo sia ripartito uniformemente su
ogni ruota facente parte il carrello.
Qh(fg) 72.150
Qabcde (fg) = = = 18.037,5 ^_L
LN(GRXYR) 4
Qh(i) 36.075
Qabcde (i) = = = 18.037,5 ^_L
LN(GRXYR) 2
Con riferimento alla Fig. 2.2 si calcolano i dati geometrici delle aree di impronta in essa
rappresentate.
6
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
0,3L
0,87126L
r
0,4L
L
0,3L
d
0,8158 L 0,666L 0,6L 0,6L
circolare ellittica pseudo-ellittica rettangolare
Fig. 2.2
Circolare:
Circolare posto il diametro d pari a 0,8158L con L indicante la lunghezza dell’area
di impronta si ha:
•
j 1.803,75
p=q =q = 58,74 mn
0,522706 0,522706
da cui si ha d = 0,8158·L = 47,92 cm;
Ellittica:
Ellittica posti il semiasse maggiore pari a L ed il semiasse minore pari a 0,666L si
ha:
•
p 0,666p 4j 1.803,75
j=r sp=q =q = 58,74 mn
2 2 0,666r 0,52281
da cui si ha a = 58,74 cm e b = 0,666L = 39,12 cm;
Pseudo-
Pseudo-ellittica:
ellittica posti i raggi delle estremità semicircolari pari a 0,3L e la base e
l’altezza del rettangolo centrale rispettivamente pari a 0,4L e 0,6L si ha:
•
j 1.803,75
j = r(0,3p)o > 0,6p · 0,4p s p = q o =q = 58,74 mn
0,3 r > 0,6 · 0,4 0,522743
• Rettangolare:
Rettangolare poste la base e l’altezza rispettivamente pari a 0,8712L e 0,6L si ha:
j 1.803,75
j = 0,6p · 0,8712p s p = q =q = 58,74 mn
0,6 · 0,8712 0,52272
7
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
8
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 3
Peso max al
Modello aeromobile decollo pg [daN/cm2] Caratteristiche treno d’atterraggio
QMTOW [t]
Fokker 100 45,00 7,00 Carrello triciclo 2RG
Boeing B767-300 155,00 10,00 Carrello triciclo 2DT
Concorde 185, 00 13,00 Carrello triciclo 2DT
Airbus A380-800 590, 00 12,00 Carrello pentaciclo 2 DT > 2 TD
Tab. 3.1
RG = ruote gemelle; DT = doppio tandem; TD = tridem
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Con riferimento alla Fig. 3.1 si assumono i dati necessari all’identificazione del treno di
atterraggio.
Fig. 3.1
E’ necessario riportare nella tabella 3.2 le corrispondenze per i treni di atterraggio non
riportati in Fig. 3.1:
9
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Per calcolare il carico sulle gambe di forza posteriori sarà utilizzata la seguente
espressione:
0,825 > 0,025 · LG(MNOPQ RMMONNRGGSQ)
FG = FHIJK · · LN(GRXYR)
LN(TRNNOUUQ VQWMONSQNO)
dove:
- Qg è il carico che si scarica sulla gamba di forza di calcolo;
- QMTOW è il carico massimo al decollo;
- Ng è il numero di gambe di forza del treno di atterraggio;
- Nr(carrello posteriore) è il numero di ruote facenti parte del carrello posteriore;
- Nr(gamba) è il numero di ruote facenti parte della gamba di forza di calcolo.
In tabella 3.3 sono riportati i risultati dei calcoli dello scarico sulle gambe di forza.
Modello QMTOW Treno di Gambe di Carico su gambe [t] Carico su ruota [t]
aeromobile [t] atterraggio forza
RG DT TD RG DT TD
Fokker 100 45,00 triciclo 2 RG 20,25 0,00 0,00 10,13 0,00 0,00
Boeing
155,00 triciclo 2 DT 0,00 69,75 0,00 0,00 17,44 0,00
B767-300
Concorde 185,00 triciclo 2 DT 0,00 83,25 0,00 0,00 20,81 0,00
Airbus 2 DT>2
590,00 pentaciclo 0,00 112,10 168,15 0,00 28,03 28,03
A380-800 TD
Tab. 3.3
RG = ruote gemelle; DT = doppio tandem; TD = tridem
Come è facile rilevare dalla tabella 3.3 la formula per il calcolo del carico su gamba,
conferma la sua bontà. Infatti, il calcolo del carico su ruota, diretta conseguenza del
calcolo del carico su gamba, porta per l’Airbus A380, alla stessa quantità (unico esempio
nell’esercizio di treno di atterraggio a gambe di forza eterogenee); ovvero, sia che si tratti
del doppio tandem sia che si tratti del tridem, ogni ruota scaricherà al suolo la stessa
quantità; quindi verosimilmente una gamba di forza dotata di più ruote si accollerà un
onere maggiore nella sostentazione del velivolo.
10
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Modello pg
Qr [daN] A [cm2]
aeromobile [daN/cm2]
Tab. 3.4
Airbus 380-800
380 28025,0 12,00 2335,42
Con riferimento alla figura 3.2 ed alle indicazioni geometriche in essa riportate sulle varie
forme dell’area d’impronta, si elencano in tabella 3.5 i risultati dei calcoli eseguiti
utilizzando le seguenti espressioni:
espressioni
Fig. 3.2
Circolare:
Circolare: posto il diametro D pari a 0,8158L con L indicante
dicante la lunghezza dell’area
di impronta si ha:
•
Ellittica:
Ellittica: posti il semiasse maggiore a pari a L ed il semiasse minore b pari a 0,666L
0,
si ha:
•
Pseudo-
Pseudo-ellittica:
ellittica posti i raggi delle estremità semicircolari pari a d = 0,3L, la base e
l’altezza del rettangolo centrale rispettivamente pari a e = 0,4L4L e f = 0,6L si ha:
•
Rettangolare:
Rettangolare: poste la base e l’altezza rispettivamente pari a g = 0,8712L e h =
0,6L si ha:
•
11
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Circolare
Modello Ellittica [cm] Pseudo-
Pseudo-ellittica [cm] Rettangolare [cm]
A [cm2] [cm]
aeromobile
L D L a b L d e f L g h
Fokker 100 1446,4 52,60 42,91 52,59 52,59 35,02 52,60 15,78 21,04 31,56 52,60 45,83 31,56
Boeing 767-300 1743,8 57,76 47,12 57,74 57,74 38,45 57,76 17,33 23,10 34,65 57,76 50,32 34,65
Cooncorde 1601,0 55,34 45,15 55,32 55,32 36,85 55,34 16,60 22,14 33,20 55,34 48,21 33,21
Airbus 380-800 2335,4 66,84 54,53 66,82 66,82 44,50 66,84 20,05 26,74 40,10 66,84 58,23 40,11
Tab. 3.5
In figura 3.3 si riportano gli elaborati grafici sulle varie forma delle aree di impronta.
Fig. 3.3
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Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 4
Modello Treno di
QMRW [t] Mov/anno ssovr [cm] QCRSE [t]
aeromobile atterraggio
_____________________________________________
RISOLUZIONE
dove:
Np: il numero dei movimenti annui dell’aereo di progetto
Cip: il coefficiente di equivalenza fra gli aerei dell’i-esima tipologia e quello di progetto;
OPi: numero di movimenti annui della i-esima tipologia e quello di progetto
QCRSEi: carico su ruota singola equivalente dell’i-esima tipologia di aereo
QCRSEp: carico su ruota singola equivalente dell’aereo di progetto.
13
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Modello
Mov/anno QCRSE [t] Cip Np
aeromobile
14
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 5
Treno di
Modello aeromobile
aeromobile QMRW [t] Mov/anno ssovr
atterraggio
_____________________________________________
RISOLUZIONE
15
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Fig. 5.1
16
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Fig. 5.2
Fig. 5.3
17
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Fattore di
da a
conversione
→
18
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
In tabella 5.3 sono riportati i risultati dei calcoli per lo scarico sulle gambe di forza e del
traffico equivalente per l’aereo di progetto.
Modello Treno di
QMRW [t] Qg [t] Qr [t] Mov/anno Cip Np
aeromobile atterraggio
19
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
20
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 6
Sia data la situazione in tabella 6.1 del traffico reale, valutare qual è l’aereo critico e
determinare il numero di movimenti di questo.
_____________________________________________
RISOLUZIONE
21
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Fattore di
da a
conversione
→
In tabella 6.3 sono riportati i risultati dei calcoli per lo scarico sulle gambe di forza.
Treno
Modello QMRW Mov/
di Ng Nr(c.p.) Nr(g) Qg [t] Qr [t] Cip Np
aeromobile [t] atterr.
anno
22
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 7
DATI:
Velivolo:
Boeing 747-300B
Treno di atterraggio pentaciclo e gambe di forza posteriori a doppio tandem
Scartamento: trasversale St=112 cm, longitudinale Sl=147 cm
Scartamento diagonale S = Sl 2 >St 2 = √112o > 147o = 184,80 cm
QMTOW=351.680 daN
pg=13,01 daN/cm2
Piastra in cls:
spessore s=24÷42 cm
E=250.000÷430.000 daN/cm2
υ= 0,10÷0,15
Sottofondo:
K=2÷20 daN/cm3
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Quello che ci viene chiesto in questo esercizio è il calcolo delle tensioni e delle
deformazioni tramite l’applicazione della teoria del Westergaard; poiché tale teoria è
stata formulata per carichi gravanti su una sola ruota, si rende necessario trasformare,
con le dovute formule, i carichi multi-ruota in carichi su ruota singola equivalente,
indicati con la notazione QCRSE.
Lo svolgimento dell’esercizio quindi si comporrà di una serie di fasi che ci consentiranno
di applicare la teoria del Westergaard.
espressione:
23
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
In tabella 7.1 sono riportati i risultati dei calcoli per lo scarico sulle gambe di forza.
QMTOW
Aeromobile T.A. G.P. Nr1 Nr2 Qg [daN]
daN] Qr [daN]
daN]
[daN]
daN]
Boeing
351.680 5-DT 4 16 4 83.524 20.881
747-300B
Tabella 7.1
T.A.= treno d’atterraggio; DT= doppio tandem; G.P.=gambe di forza principali;
Nr1= numero ruote carrello posteriore; Nr2=numero ruote gamba di forza di calcolo.
Aeromobile Qr [daN]
daN] pg [daN/cm2] A [cm2] l [cm] a = r [cm]
Boeing
20.881 13,01 1.605 55,4126 22,6028
747-300B
a: raggio dell’area d’impronta circolare
Tabella 7.2
24
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
M ∑j
p = 0,4875 p > 0,4365 p 0,0901 p o > 0,3746
dove:
St, Sd [cm] sono rispettivamente gli scartamenti trasversale e diagonale della gamba di
forza reale;
-
dove:
D è la rigidezza flessionale della lastra [daN/cm2];
K è la capacità portante del sottofondo [daN/cm3].
-
-
L’espressione di D è la seguente:
¡
D=
12(1 ¢ o )
in cui:
E è il modulo di Young [daN/cm2];
s è lo spessore della piastra [cm];
-
12 è una costante che deriva dal momento d’inerzia di una sezione rettangolare, nel caso
-
di specie la piastra;
-
- ν è il coefficiente di Poisson.
12(1 ¢ o )
A questo punto non ci rimane che procedere al calcolo del QCSRE inserendo i valori nelle
formule di l ed η. Se però facciamo un passo indietro e diamo uno sguardo ai dati
dell’esercizio vediamo che s, E, ν e K sono delle quantità variabili e poiché l ed η sono in
funzione di queste ultime, per ottenere una soluzione bisogna necessariamente avere dei
valori di riferimento.
Pertanto si procederà come segue:
si fisseranno tre delle quattro variabili e per esse si sceglierà un opportuno valore
nell’intervallo proposto; contestualmente si farà variare la quarta variabile partendo dal
valore minimo ed incrementandolo di una quantità fissata caso per caso.
I valori scelti per le variabili sono:
E = 350.000 daN/cm2; s = 40 cm; υ = 0,15; K = 10 daN/cm3.
Infine ottenuti i valori di l ed η è possibile calcolare il QCRSE nonché la tensione σ e la
deformazione ε che da essi dipendono.
Si passa direttamente alla fase successiva nella quale verranno calcolati i valori di σ e ε
esponendo anche i risultati ottenuti per l, η, e QCRSE.
• Fase 4 - Calcolo di σ e ε.
Per il calcolo di σ e ε saranno utilizzate le seguenti espressioni:
25
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
minore di 1,724 volte lo spessore; se questa verifica non è soddisfatta bisogna introdurre
un raggio fittizio b come indicato nella seguente espressione: ¯ = °1,6_o > o 0,675 .
A questo punto non ci resta che verificare la situazione peggiore per questa condizione,
cioè a dire quella con lo spessore più piccolo per la piastra s=24 cm:
ricordando che r = d/2 = 45,205/2 = 22,6025 cm e 1,724s = 1,724·24 = 41,376 cm si ha
22,6025 ® 41,376; pertanto la verifica è soddisfatta e non bisognerà correggere il valore
del raggio dell’area d’impronta.
Nelle tabelle 7.3 A, B, C, D sono riportati i risultati per il calcolo di l in funzione delle
diverse variabili in gioco.
K=[2
=[2÷20] daN/cm3 con Δ=1
Δ=1
E [10
[103 s K D l
υ
daN/cm2] [cm] [daN/cm ] [daN/
3 [daN/cm2] [cm]
26
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
υ=[0,10÷0,15]
υ=[0,10÷0,15] con Δ=0,01
E [103 s K D l
υ
daN/cm
daN/cm2] [cm] [daN/cm3] [daN/cm2] [cm]
350 40 0,10 10 1,89E>09 117,18
350 40 0,11 10 1,89E>09 117,24
350 40 0,12 10 1,89E>09 117,31
350 40 0,13 10 1,90E>09 117,39
350 40 0,14 10 1,90E>09 117,47
350 40 0,15 10 1,91E>09 117,55
350 40 0,16 10 1,92E>09 117,65
Tabella 7.3 C
27
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
28
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
29
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Nelle figure 7.5 A, B, C e D sono riportati i grafici che riassumono l’andamento delle
tensioni e degli abbassamenti in funzione del parametro variabile.
tensioni abbassamenti
300
%
250
200
150
100
50 K[daN/cm3]
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21
Figura 7.5 A
30
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
310
%
260
210
160
110
60
E*103 [daN/cm2]
230 280 330 380 430
Figura 7.5 B
310
%
260
210
160
110
υ
60
0,09 0,10 0,11 0,12 0,13 0,14 0,15 0,16
Figura 7.5 C
310
%
260
210
160
110
s [cm]
60
23 25 27 29 31 33 35 37 39 41 43
Figura 7.5 D
31
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
32
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 8
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Fig. 8.1
Determino i valori dello scartamento diagonale della gamba di forza reale, del carico su
gamba e della somma delle aree d’impronta della gamba di forza reale, uguali per ogni
iterazione.
33
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Calcolo della somma delle aree d’impronta della gamba di forza reale:
FG
µ
z jS = · 5.408 mno .
xG
S¶
- Prima iterazione
12(1 ¢ o )
Calcolo del carico su ruota singola equivalente QCRSE (ruote doppio tandem):
M ∑j
p = 0,4875 p > 0,4365 p 0,0901 p o > 0,3746 = 0,4428
= 10¸,µµo¹ = 2,772
FG
Qº»¼½ = = 24.740 ^_L.
Dalla parte superiore del grafico in Fig. 8.1, in corrispondenza del valore di QCRSE
risulta determinato lo spessore della piastra: s=29 cm.
- Seconda iterazione
12(1 ¢ o )
34
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Calcolo del carico su ruota singola equivalente QCRSE (ruote doppio tandem):
M ∑j
p = 0,4875 p > 0,4365 p 0,0901 p o > 0,3746 = 0,4510
= 10¸,µ~¸ = 2,825
FG
Qº»¼½ = = 24.277 ^_L.
Dalla parte superiore del grafico su riportato, in corrispondenza del valore di QCRSE
risulta determinato lo spessore della piastra: s=28 cm.
- Terza iterazione
12(1 ¢ o )
Calcolo del carico su ruota singola equivalente QCRSE (ruote doppio tandem):
M ∑j
p = 0,4875 p > 0,4365 p 0,0901 p o > 0,3746 = 0,4595
= 10¸,µ~¸ = 2,881
FG
Qº»¼½ = = 23.806 ^_L.
Il valore del QCRSE calcolato nell’ultima iterazione è rimasto quasi invariato rispetto quella
precedente, tanto da non poter apprezzare sul grafico un cambiamento del valore dello
spessore della lastra.
Si assume, pertanto, come spessore della piastra il valore di s=28 cm.
Anche lo spessore della fondazione è ricavato dal grafico di Fig. 8.1. Il suo valore si ottiene
in corrispondenza dell’ordinata (nella parte inferiore del grafico) data dall’intersezione
dell’ascissa relativa al valore del carico su ruota singola equivalente calcolato
precedentemente (QCRSE=23.806 daN) e la curva RC relativa alla classe del terreno di
sottofondo.
Si ottiene il valore sF=23 cm.
35
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
36
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 9
Sulla taxiway di un aeroporto si stima un traffico aereo misto a pieno carico di 242.000
partenze agente per l’intera vita utile della sovrastruttura (si faccia riferimento per il
dettaglio del traffico alla tabella che segue).
Si determini la capacità strutturale totale utilizzata dai velivoli; si applichi al modulo di
rottura Mr un coefficiente di sicurezza di 1,3 e si utilizzi la legge di fatica proposta dalla
PCA.
Altri dati disponibili sono:
- spessore della piastra in cls : 40 cm;
- modulo di rottura Mr = 55 daN/cm2;
- modulo di reazione composito K = 10 daN/cm3;
- fattore di ripetizione del carico FRC associato ad un δ = 0,61 m.
Modello Mov/anno σ
aeromobile [daN/cm2]
Boeing 707 21.000 22,40
Boeing 727 35.000 20,60
Boeing 747 55.000 23,60
Boeing 777 40.000 24,10
C5A 60.000 19,90
DC8 11.000 21,90
DC10 5.000 22,10
Concorde 5.000 25,80
L1011 10.000 21,50
Totale 242.
242.000
_____________________________________________
RISOLUZIONE
CDFgÁg = z
NÂ
¶
dove:
- ni è il numero delle ripetizioni a fatica dell’aereo i-esimo,
- Ni è il numero ammissibile di ripetizioni di carico nell’arco della vita utile dell’i-
esimo aereo.
Il valore di ni si ottiene moltiplicando il numero delle operazioni previste nell’arco della
vita utile dell’infrastruttura per il FRC ovvero fattore di ripetizione dei carichi definito
dalla PCA.
Il valore di FRC è stato scelto in base a due parametri:
• area dell’aeroporto oggetto del calcolo che nel nostro caso è la taxiway,
• valore di δ suggerito dalla traccia dell’esercizio.
Si tenga presente che δ rappresenta il range di percorrenza per il velivolo ideale,
in altre parole esso quantifica la deviazione dalla traiettoria ideale del velivolo i-
esimo, infatti δ è frutto di studi ed osservazioni effettuate su diversi aeroporti e
per diversi velivoli.
37
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Modello
FRC Mov/anno ni
aeromobile
Boeing 707 0,83 21000 17430
Boeing 727 0,41 35000 14350
Boeing 747 0,58 55000 31900
Boeing 777 0,52 40000 20800
C5A 0,74 60000 44400
DC8 0,83 11000 9130
DC10 0,57 5000 2850
Concorde 0,83 5000 4150
L1011 0,57 10000 5700
Tabella 9.1
I valori di σ sono un dato del problema. Nel caso in cui non conoscessimo il suo valore si
poteva ricorrere a metodiche di calcolo tipo Westergaard, carte di progetto utilizzate in
maniera inversa oppure metodi FEM. In ogni caso, la valutazione delle tensioni doveva
essere uguale per tutti i velivoli onde evitare errori indiretti dovuti alle diverse ipotesi
alla base dei diversi metodi.
Nella tabella 9.2 sono riportati i valori di SR e Ni.
38
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Modello σ M'r
Mov/anno SR Ni
aeromobile [daN/cm2] [daN/cm2]
Boeing 707 21.000 22,40 42,31 0,53 231.542
Boeing 727 35.000 20,60 42,31 0,49 760.252
Boeing 747 55.000 23,60 42,31 0,56 104.812
Boeing 777 40.000 24,10 42,31 0,57 75.333
C5A 60.000 19,90 42,31 0,47 1.207.124
DC8 11.000 21,90 42,31 0,52 322.147
DC10 5.000 22,10 42,31 0,52 282.283
Concorde 5.000 25,80 42,31 0,61 24.510
L1011 10.000 21,50 42,31 0,51 419.559
Totale 242.
242.000
Tabella 9.2
Si nota che il valore di SR più alto è quello del concorde, pur non essendo il velivolo più
pesante: ciò è dovuto alla composizione del treno di atterraggio nonché alla pressione di
gonfiaggio dei copertoni; infatti esso è uno dei velivoli civili aventi una pg molto elevata.
Questo è un elemento che diminuisce l’area d’impronta e di conseguenza aumenta le
tensioni sulla sovrastruttura.
I costruttori dei velivoli civili nel corso degli anni hanno cercato di ovviare il più possibile
al problema su citato, costruendo aerei con treni di atterraggio più complessi ma in grado
di non sovraccaricare oltremodo la sovrastruttura.
In tabella 9.3 sono riportati i risultati per il calcolo del CDFTOT.
Modello
Ni ni CDFi
aeromobile
Boeing 707 231542 17430 0,0753
Boeing 727 760252 14350 0,0189
Boeing 747 104812 31900 0,3044
Boeing 777 75333 20800 0,2761
C5A 1207124 44400 0,0368
DC8 322147 9130 0,0283
DC10 282283 2850 0,0101
Concorde 24510 4150 0,1693
L1011 419559 5700 0,0136
Totale 0,9327
Tabella 9.3
39
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
40
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 10
Utilizzando le carte d’influenza di Picket e Ray (sovrastruttura rigida e carico interno alle
piastre), determinare i valori di picco del momento flettente M, della tensione di trazione
σ e dell’abbassamento Δ.
DATI:
Materiali:
modulo di reazione composito: K=4,4 daN/cm3
piastra in cls: s=30 cm, Ecls=450.000 daN/cm2, υcls= 0,15
Velivolo:
gambe di forza principale: ruote doppio tandem Sl=1,57 m; St=0,80 m
carico su gamba Qg=80.000 daN e pressione di gonfiaggio pg=13,06 daN/cm2
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Carico su ruota:
FG
FN = = 20.000 daN
4
Area d’impronta:
FN
j= = 1.531,39 cmo
xG
L’utilizzo della carta d’influenza richiede la rappresentazione delle aree d’impronta nella
stessa scala della carta, pertanto si procede al calcolo del raggio di rigidità relativa l e
successivamente al rapporto di scala considerando lcarta=6,3 cm:
TUW ¡
=q = 123,87 cm
12(1 ¢TUW o )
41
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
= 19,66 cm
TRNMR
Si procede al disegno delle aree d’impronta sulla carta utilizzando il rapporto di scala
precedentemente calcolato:
TRNMR
pTRNMR = p · = 2,75 cm
TRNMR
0,6pTRNMR = 0,6p · = 1,65 cm
scartamento longitudinale e trasversale:
TRNMR
UTRNMR = U · = 7,98 cm
TRNMR
MTRNMR = M · = 4,07 cm
Poiché si ricercano i valori di picco del momento flettente M, le aree d’impronta si
collocano in posizioni che racchiudono il maggior numero di blocchi positivi:
Fig. 10.1
Si procede con il conteggio delle cellette poste all’interno delle aree d’impronta: N=339.
TUW ¡
= = 1,036 · 10Ç daN/cmo
12(1 ¢TUW o )
42
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
xG o L
Æ= = 6.792,91 daNcm
10000
6Æ
Å= = 45,29 daN/cmo
o
5 xG µ L
∆= = 0,503 cm
10000
43
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
44
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 11
Determinare con il metodo LCN, lo spessore delle piastre in cls poste in testata ad una
pista di volo.
Velivolo di progetto:
Boeing 707-320B con peso al decollo di QMTOW=152.400 daN;
treno di atterraggio triciclo con gambe di forza principali tipo doppio tandem;
scartamenti: longitudinale Sl = 142 cm, trasversale St = 88 cm, diagonale Sd = 167 cm;
pressione di gonfiaggio delle ruote principali pg=12,68 daN/cm2.
Sovrastruttura:
zona: critica;
vita utile: 10 anni;
lastra in cls: E = 280.000 daN/cm2; σR = 50 daN/cm2;
fondazione: misto granulometrico stabilizzato (Kc = 6 daN/cm3).
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Per procedere al progetto della pavimentazione con il metodo LCN si può procedere in
due maniere:
• per via grafica;
• per via analitica.
L’esercizio verrà svolto con entrambi i metodi.
dove:
- D è la rigidezza flessionale della lastra [daN/cm2];
- K è la capacità portante del sottofondo [daN/cm3].
45
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
L’espressione di D è la seguente:
¡
D=
12(1 ¢ o )
in cui:
- E è il modulo di Young [daN/cm2];
- s è lo spessore della piastra [cm];
- 12 è una costante che deriva dal momento d’inerzia di una sezione rettangolare,
nel caso di specie la piastra;
- υ è il coefficiente di Poisson.
Se si sostituisce in l l’espressione di D si ha:
¡
=q
12(1 ¢ o )
Il carico su gamba, Qg, è dato da:
0,825 > 0,025 · LG(MNOPQ RMMONNRGGSQ)
FG = FHIJK · · LN(GRXYR) = 68.580 ^_L
LN(TRNNOUUQ VQWMONSQNO)
dove:
- Qg è il carico che si scarica sulla gamba di forza di calcolo;
- QMTOW è il carico massimo al decollo;
- Ng è il numero di gambe di forza del treno di atterraggio;
- Nr(carrello posteriore) è il numero di ruote facenti parte del carrello posteriore;
- Nr(gamba) è il numero di ruote facenti parte della gamba di forza di calcolo.
Per il calcolo del carico su ruota singola equivalente abbiamo la necessità di supporre uno
spessore di tentativo s = 30 cm da cui segue:
QCRSE = 23.614,28 daN.
A questo punto siamo in grado con la coppia di valori QCRSE e pg di entrare nel grafico di
figura 11.1 e ottenere il valore di LCN. Risulta un valore LCN = 74. 74
In maniera altrettanto rapida si ottiene lo spessore della piastra dal grafico in figura 11.2.
In analogia con quanto visto per gli studi fatti sulle leggi di fatica, si provvede a
penalizzare la resistenza a trazione per flessione del cls di un coefficiente di sicurezza
pari a 1,8; la scelta di tale valore ha tenuto conto del fatto che la testata della pista è
considerata area critica.
Se chiamiamo σ’R la nuova quantità abbiamo:
Riepilogando per σ’R= 27,78 daN/cm2, Kc=6 daN/cm3, LCN = 68 risulta uno spessore di
piastra pari a 43 cm.
Lo spessore trovato è diverso da quello di tentativo, pertanto tutta la procedura deve
essere reiterata fino a quando lo spessore ottenuto nell’ultimo tentativo non si discosti in
maniera significativa dallo spessore trovato nel penultimo tentativo.
II iterazione.
QCRSE= 28.866,43 daN;
LCN = 90;
s = 46 cm;
46
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
III iterazione.
QCRSE = 29.973,13 daN;
LCN = 91;
s = 46 cm.
Fig. 11.1
Fig. 11.2
Poiché non è più possibile apprezzare differenze di valori dai grafici LCN si conclude che
lo spessore di progetto è di 46 cm corrispondente ad un LCN=91.
47
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
3 F _ √2
Í ,o
=Ê
Í
Ë1 Ì Î Ï
ÅRXX
dove:
- σamm massima tensione di trazione in esercizio nelle piastre di cls;
- a raggio dell’area di impronta circolare;
- l raggio di rigidità relativa.
Il valore σamm è:
σamm = σR/1,8 = 50/1,8 = 27,78 daN/cm2.
Si stabilisce come per il metodo grafico uno spessore di tentativo pari a 30 cm.
In tabella 11.1 sono riportati i risultati delle iterazioni.
E [103 s K D l QCSRE a s’
υ η
daN/cm2] [cm] [daN/cm3] [daN/cm2] [cm] [daN] [cm] [cm]
Conclusioni.
I due metodi di progettazione hanno prodotto come risultato due spessori fra di loro
comparabili, pertanto la progettazione può essere condotta indifferentemente in
entrambi i modi.
La lieve differenza riscontrata (1 cm) può essere riconducibile alla imprecisa
individuazione dei valori sui grafici a nostra disposizione.
48
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 12
Determinare con la procedura grafica proposta dall’ICAO, l’ACN del velivolo Airbus 321-
200 caratterizzato da una massa al decollo (QMTOW) di 87,7 ton e da una pressione di
gonfiaggio delle ruote principali pg=10,8 daN/cm2. La sovrastruttura di tipo rigido poggia
su uno strato di sottofondo la cui portanza è K=8 daN/cm3.
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Fig. 12.1
Tracciamo l’orizzontale partendo dal valore di riferimento della tensione di trazione per
flessione di 27,5 daN/m2 fino ad incontrare la curva corrispondente alla portanza del
49
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Calcolo dell’ACN
Fig. 12.2
Entriamo nel grafico dall’asse delle ascisse con il valore di s = 35,6 cm e conduciamo la
verticale fino ad incontrare la curva corrispondente alla portanza del terreno di
sottofondo (K = 8,0 daN/m3). Successivamente tracciamo l’orizzontale fino all’asse delle
ordinate e leggiamo il valore del carico su ruota singola equivalente (QCRSE = 32 ton) ed il
valore dell’ACN pari a 64.
Correzione dell’ACN
50
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Fig. 12.3
Mandiamo dal valore di 10,8 daN/cm2 sull’asse delle ascisse la verticale fino ad
incontrare la curva K = 8,0 daN/m3 e dal punto così individuato tracciamo l’orizzontale
sull’asse delle ordinate; leggeremo il valore del fattore di correzione λ = 0,953.
51
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
52
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 13
Determinare con la procedura grafica proposta dall’ICAO, l’ACN del velivolo Concorde la
cui massa al decollo (QMTOW) è di 185,1 ton. La pressione di gonfiaggio è pg=12,5
daN/cm2. La sovrastruttura flessibile poggia su di uno strato di sottofondo i cui test
hanno fornito un CBR pari al 3% (immersione in acqua dopo quattro giorni).
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Fig. 13.1
Tracciamo la verticale, partendo dall’asse delle ascisse, dal valore dell’indice CBR pari a
3%. Dall’intersezione con la curva del carico massimo al decollo di 190 ton mandiamo
l’orizzontale fino ad incontrare l’asse delle ordinate: leggiamo il valore dello spessore di
riferimento della sovrastruttura pari a 163 cm.
Calcolo dell’ACN
53
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Fig. 13.2
Entriamo nel grafico dall’asse delle ascisse con il valore di s=163 cm e conduciamo la
verticale fino ad incontrare la semiretta corrispondente alla portanza del terreno di
sottofondo (ICBR=3%). Successivamente tracciamo l’orizzontale fino all’asse delle
ordinate e leggiamo il valore del carico su ruota singola equivalente (QCRSE=48 ton) ed il
valore dell’ACN pari a 96.
Correzione dell’ACN
54
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 14
La procedura per il calcolo analitico del PCN deriva da considerazioni basate sulla
esperienza.
In realtà l’ICAO non prescrive nulla a riguardo, per cui ogni metodo analitico per il calcolo
del PCN è considerato valido.
Per prima cosa calcoliamo il carico massimo di esercizio che la pavimentazione oggetto di
studio può sopportare.
Quest’ultimo ovviamente sarà funzione delle caratteristiche della sovrastruttura (K, s, E,
υ, σtflex) e del velivolo (pg).
Il carico in esercizio lo si suppone in posizione d’angolo.
La prima espressione che utilizzeremo sarà quella del Westergaard. Successivamente
saranno adottate anche altre espressioni.
3F _√2
¸,Ò
Å = o Ë1 Ì Î Ï
dalla quale noi ricaveremo:
oÅ
F= ¸,Ò
_√2
3 Ë1 Ì Î Ï
dove:
- σ è la tensione nella piastra in cls che porremo pari a quella di rottura [daN/cm2];
- a è il raggio dell’area d’impronta che noi supporremo circolare di diametro pari a
18 pollici, lo stesso che viene utilizzato per le prove di carico;
- s è lo spessore della piastra in cls [cm];
- l è il raggio di rigidità relativa [cm] pari a :
¡
=q =q
12(1 ¢ o )
in cui:
- D è la rigidezza flessionale della lastra [daN/cm2];
- K è la capacità portante del sottofondo [daN/cm3].
- E è il modulo di Young [daN/cm2];
- s è lo spessore della piastra [cm];
- 12 è una costante che deriva dal momento d’inerzia di una sezione
rettangolare, nel caso di specie la piastra;
55
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
- υ è il coefficiente di Poisson.
In tabella 14.1 sono riepilogati i risultati:
E [103 σ a s K D l Q
υ
daN/cm2] [daN/cm2] [cm] [cm] [daN/cm3] [daN/cm2] [cm] [daN]
Tabella 14.1
400 44 22,86 35 0,15 8 1,46E+09 116,27 33.516,92
Prendendo spunto dagli studi effettuati in Gran Bretagna per la realizzazione del metodo
di progettazione LCN si utilizza la relazione:
F
= m Ô
jÓ
dove i due termini rappresentano carico e area di carico mentre l’esponente una costante
pari a 0,44 (valore variabile in base diversi studiosi).
Nel nostro caso si ha:
22.344,61
= 860,07
1.641¸,µµ
Utilizzando ancora l’espressione precedente si ha:
F Fo
= = m Ô
jÓ jÓo
dove il primo membro è il termine appena calcolato mentre il secondo ci consentirà di
calcolare il PCN dato che questo risulta essere il doppio del carico su ruota singola
equivalente nel momento in cui mi pongo nell’ipotesi:
ACN = PCN
essendo ACN = 2QCRSE.
Ricordando che:
Fo
jo =
lG
Possiamo sostituire tale espressione in quella precedente, facendo opportuni passaggi:
F 860,07
Fo = q Ó Ó= q = 23,60 daN.
ÕÖ× ÕÖØ,
j · lG 12,5¸,µµ
Nell’utilizzare la precedente espressione è stato ipotizzato, in base all’analisi del traffico
aereo sull’aeroporto oggetto di studio, che nessun velivolo abbia una pressione di
gonfiaggio per i copertoni superiore a 12,5 daN/cm2, in caso contrario si sarebbe dovuto
utilizzare la pressione maggiore. Il valore 12,5 daN/cm2 è inoltre quello di riferimento
per il calcolo dell’ACN con il metodo grafico, che a corredo fornisce un ulteriore grafico di
correzione, per correggere i valori dell’ACN laddove dovesse verificarsi che p > 12,5
daN/cm2.
56
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Si conclude che PCN=23,60·2 = 47,20 quindi il nostro piazzale sarà classificato seconda
la seguente sigla: 48/R/B/X/A,
48/R/B/X/A
dove:
- R pavimentazioni rigida;
- B portanza del terreno sotto piastra media;
- X pressioni di gonfiaggio massima 15 MPa;
- A calcoli effettuati col metodo analitico.
E’ possibile eseguire le stesse operazioni precedenti per il calcolo del PCN ma utilizzando
per il calcolo della tensione su piastra altre espressioni quali:
Pickett:
_
4,2F
Å = o Ü1 Þ
_ ;
0,925 > 0,22
Û Ý
Teller-Sutherland:
3l _√2
,o
Å = o Ë1 Ì Î Ï;
Jeuffroy:
_
3,6F
Å= Ü1 Þ
o _ .
0,925 > 0,22
Û Ý
In tabella 14.2 sono riportati i risultati ottenuti dall’applicazione delle precedenti
espressioni sempre nell’ipotesi di carico su piastra da 18’’ e medesimi valori di E, A, a, σ:
s K D l Q QR Q2
υ Cost PCN
[cm] [daN/cm3] [daN/cm2] [cm] [daN] [daN] [daN]
Westergaard 35 0,15 8 1,46E>09 116,27 33516,92 22344,61 860,08 23,61 47,22
Pickett 35 0,15 8 1,46E>09 116,27 22325,03 14883,35 572,88 18,80 37,61
Teller-
35 0,15 8 1,46E>09 116,27 22894,81 15263,21 587,50 19,07 38,14
Sutherland
Jeuffroy 35 0,15 8 1,46E>09 116,27 26045,87 17363,91 668,36 20,50 41,00
Tabella 14.2
La sigla del PCN per tutti i valori trovati è sempre R/B/X/A non essendo variate le
condizioni al contorno.
La sensibile differenza fra i risultati ottenuti mostra la diversità delle varie teorie nel
calcolo delle tensioni per il carico in posizione d’angolo. Queste differenze sono frutto
delle modalità di prova che hanno portato ad espressioni differenti tra loro.
Le formulazioni precedenti hanno carattere semi-empirico data la notevole difficoltà
della risoluzione dell’equazione differenziale che è a monte delle varie teorie.
Si conclude che fra tutte le teorie, quella del Westergaard è la più cautelativa in quanto
porta al valore più alto per il QCRSE nonché del PCN che da esso segue.
57
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
58
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 15
Sia dato il velivolo Boeing 777-300, con peso massimo al decollo QMTOW=300.000 daN,
pressione di gonfiaggio pg=14,8 daN/cm2, scartamenti trasversale e longitudinale pari
rispettivamente a St=90 cm e Sl=220 cm.
Si assuma che sul piano di posa delle piastre sia Kc=8 daN/cm3 e si considerino per la
piastra in cls i seguenti dati: s=30 cm, E=280.000 daN/cm2, ν=0,15.
Forzando la procedura FAA determinare il carico su ruota singola equivalente QCRSE.
_____________________________________________
RISOLUZIONE
La procedura FAA per il calcolo del carico su ruota singola equivalente, per sovrastrutture
rigide, prevede che i velivoli abbiano gambe di forza a ruote gemelle o a doppio tandem.
Il Boeing 777-300 ha gambe di forza a ruote tridem pertanto tale procedura non può
essere applicata. Tuttavia possiamo forzare questo criterio considerando la gamba di
forza a ruote tridem come somma di una gamba di forza a ruote doppio tandem (A) ed
una gamba a ruote gemelle (B).
59
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Calcolo del carico su ruota singola equivalente della gamba di forza a ruote doppio
tandem (A)
12(1 ¢ o )T
Per il calcolo del coefficiente η (Equivalent Wheel Load Factor), utilizziamo l’espressione
funzione degli scartamenti trasversale e diagonale, della somma delle aree d’impronta,
delle caratteristiche dei materiali della sovrastruttura rigida e delle proprietà del terreno,
per la tipologia di gamba di forza doppio tandem:
M ΣAà
pη = 0,4875p > 0,4365p 0,0901p o > 0,3746 = 0,5533
à
da cui:
ηà = 3,575
Il carico su ruota singola equivalente è ottenuto utilizzando la relazione fornita dalla FAA:
Qàh
F
â
= â = 25.175 ^_L
Calcolo del carico su ruota singola equivalente della gamba di forza a ruote gemelle (B)
Considerando che la gamba B ha due ruote, possiamo calcolare il relativo carico su gamba
e la sua area d’impronta complessiva:
Qãh = 2FN = 45.000 ^_L
60
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Qãh
F
ä
= ä = 33.309 ^_L
Calcolo del carico su ruota singola equivalente della gamba di forza tridem
I valori dei carichi su ruota singola equivalente calcolati precedentemente Qົ¼½ , e Q㺻¼½ ,
relativi alle gambe di forza A e B, hanno valori diversi.
Si considera, pertanto, quale carico su ruota singola equivalente della gamba di forza
tridem ricercato (QCRSE), l’intervallo compreso tra i valori ottenuti considerando:
- una gamba con ruote gemelle avente il carico su ruota Qົ¼½ ;
- una gamba con ruote gemelle avente il carico su ruota Q㺻¼½ .
Qåh
ΣA =
å
= 3.402,03 mno .
lG
Si ottiene:
η = 1,538.
Qååh = F
ä
· 2 = 66.618 daN
61
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Qååh
ΣAåå = = 4.501,22 mno .
lG
Si ottiene:
η = 1,501.
In conclusione il carico su ruota singola equivalente QCRSE sarà compreso tra il valore
minimo Q庻¼½ ed il valore massimo Qå庻¼½ :
62
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 16
Si calcoli il carico su ruota singola equivalente con il metodo F.A.A. ipotizzando che sul
piano di posa delle piastre: KC = 8 daN/cm3.
DATI:
Velivolo triciclo A300 con gambe di forza doppio tandem:
- pressione di gonfiaggio ruote principali: pg=12,6 daN/cm2
- peso massimo al decollo QMTOW = 165.000 daN
- scartamenti: St=89 cm e Sd=166 cm
Sovrastruttura rigida:
- piastra in cls: s = 30 cm, E = 280.000 daN/cm2, ν = 0,15.
_____________________________________________
RISOLUZIONE
La procedura FAA per il calcolo del carico su ruota singola equivalente, per sovrastrutture
rigide, prevede che i velivoli abbiano gambe di forza a ruote gemelle o a doppio tandem.
Il velivolo A300 ha gambe di forza doppio tandem.
63
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Il raggio di rigidità relativa, necessario per il calcolo del coefficiente η (Equivalent Wheel
Load Factor), vale:
¡
=q = 94,74 cm
12(1 ¢ o )T
Per il calcolo del coefficiente η, utilizziamo l’espressione funzione degli scartamenti
trasversale e diagonale, della somma delle aree d’impronta, delle caratteristiche dei
materiali della sovrastruttura rigida e delle proprietà del terreno, per la tipologia di
gamba di forza doppio tandem:
M ΣA
p = 0,4875p > 0,4365p 0,0901p o > 0,3746 = 0,4842
da cui:
η = 3,049.
Il carico su ruota singola equivalente è ottenuto utilizzando la relazione fornita dalla FAA:
Qh
Qº»¼½ = = 24.352 ^_L
η
64
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 17
Si calcoli il carico su ruota singola equivalente utilizzando il metodo LCN ipotizzando che
sul piano di posa delle piastre: Kc = 8 daN/cm3.
Velivolo A300:
- gambe di forza doppio tandem;
- pressione di gonfiaggio pg=12,6 daN/cm2;
- peso massimo al decollo QMTOW=165.000 daN;
- scartamenti: St=89 cm, Sd=166 cm, Sæ = Sd 2 St 2 = √166o 89o = 140 cm.
Sovrastruttura rigida:
- piastra in cls: s = 30 cm;
- E = 280.000 daN/cm2;
- ν = 0,15.
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Per poter utilizzare i grafici LCN per il calcolo di EWLF (Equivalent Whell Load Factor),
ovvero il fattore di riduzione per l’equivalenza fra il carico su gamba reale e quello su
gamba di forza virtuale, è necessario conoscere l’area complessiva di contatto della
gamba di forza principale.
Per calcolare l’area complessiva di contatto occorre conoscere sia il carico su gamba sia il
carico su ruota.
Per il calcolo del carico su gamba utilizzeremo la seguente espressione:
0,825 > 0,025 · LG(MNOPQ RMMONNRGGSQ)
FG = FHIJK · · LN(GRXYR)
LN(TRNNOUUQ VQWMONSQNO)
dove:
- Qg è il carico che si scarica sulla gamba di forza di calcolo;
- QMTOW è il carico massimo al decollo;
- Ng è il numero di gambe di forza del treno di atterraggio;
- Nr(carrello posteriore) è il numero di ruote facenti parte del carrello posteriore;
- Nr(gamba) è il numero di ruote facenti parte della gamba di forza di calcolo.
In tabella 17.1 sono riportati i valori dei carichi su gamba e su ruota:
Carico su Carico su
Modello QMTOW
T. A. G.P. Nr1 Nr2 gamba ruota
aeromobile [daN]
[daN] [daN]
A300 165.000 3-DT 2 8 4 74.250,0 18.562,5
T.A.= treno d’atterraggio; DT= doppio tandem; G.P.=gambe di forza principali;
Nr1= numero ruote carrello posteriore; Nr2=numero ruote gamba di forza di calcolo.
Tabella 17.1
65
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Carico su
Modello pg A ∑A
ruota
aeromobile [daN/cm2] [cm2] [cm2]
[daN]
A300 18.562,5 12,60 1.473,21 5.892,86
Tabella 17.2
Fig. 17.1
Con riferimento alla parte sinistra del grafico, per i valori di St (89 cm) e Sl (140 cm)
tracciamo le curve (interpolate tra le curve presenti) fino ad ottenere la loro intersezione
in un punto.
Da questo mandiamo una retta orizzontale fino ad arrivare nella parte destra del grafico.
Tracciamo una curva parallela a quelle esistenti in corrispondenza del valore complessivo
dell’area d’impronta della gamba in questione (5.892,86 cm2).
Tale linea intersecherà la precedente in un punto.
Da quest’ultimo disegniamo una curva interpolata tra quelle presenti.
A margine del grafico siamo in grado di leggere il valore di η.
Nel nostro caso η = 2,8.
Il carico equivalente sarà pari a :
FG 74.250
F = = = 26.517,86 ^_L
2,8
Se confrontiamo il risultato appena ottenuto con li carico su ruota singola ottenuto col
metodo FAA nell’esercizio precedente:
Qº»¼½ = 24.352 ^_L,
ci rendiamo conto che vi è una differenza di circa 2.100 daN.
Concludiamo pertanto che il metodo FAA è più cautelativo.
66
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 18
Determinare per via analitica il carico su ruota singola equivalente con il metodo Boyd &
Foster. Costruire il grafico per l’individuazione del QCRSE. I dati a disposizione sono:
DATI:
Velivolo:
- Airbus A300 con gambe di forza principali doppio tandem
- treno d’atterraggio triciclo
- pressione di gonfiaggio ruote principali: pg=12,6 daN/cm2
- peso massimo al decollo QMTOW = 165.000 daN
- scartamenti: St=89 cm e Sd=166 cm
Sovrastruttura flessibile:
- ssov = 100 cm.
_____________________________________________
RISOLUZIONE
La procedura di Boyd & Foster per il calcolo del carico su ruota singola equivalente
(QCRSE), per sovrastrutture flessibili, è basata sull’ipotesi che lo stato tensionale indotto
dai carichi si distribuisce come in un ammasso indefinito orizzontalmente,
incompressibile, elastico, delimitato da due piani orizzontali: l’interfaccia di separazione
con il sottofondo e l’estradosso della pavimentazione.
Si ipotizza, inoltre, che il carico sia uniformemente distribuito su un’area d’impronta di
forma ellittica, posto sull’estradosso della pavimentazione.
Il metodo può essere sviluppato graficamente oppure analiticamente.
Fig. 18.1
In entrambi i casi, considerando gambe di forze attrezzata con ruote doppio tandem e
definito il valore di d (distanza netta tra le due ruote), sono considerati tre casi limiti (Fig.
18.1):
1) ssov ≤ d/2: gli effetti tensionali attivati dalle due ruote non si sovrappongono, QCRSE
= Qr (carico su ruota);
67
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Procedendo per via analitica il carico su ruota singola equivalente è fornito dalla seguente
espressione:
F = FG
dove il valore di η è fornito da un’espressione corrispondente ad uno dei casi limite di cui
sopra.
j = r_¯ = 1,4r¯ o
Fig. 18.2
b
68
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
^
^ = M 2¯ = 52,38 mn è = 26,19 mn.
2
S’individua il secondo caso limite sopra esposto, attraverso il confronto di ssov, d/2 ed Sd:
^
® WQé ≤ 2 s 26,19 ® 100 ® 332
2
a cui corrisponde:
ìch(íî )
1 2 WQé ìch(µï )
= ê ë = 0,52
LN ^
log(FN ) = 4,2686
log(2 ) = 2,8222
logðFG ñ = 4,8707.
log( ) = 2,000
Con la procedura grafica otteniamo:
69
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Log QCRSE
B
4,8707
4,5800
4,2686
A
III
II
I
Fig. 18.3
Log s sov
70
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 19
Calcolare con il metodo di Boyd & Foster il carico su ruota singola equivalente nell’ipotesi
che la sovrastruttura flessibile abbia uno spessore di 100 cm.
Dati velivolo:
- Boeing B727-200 (treno d’atterraggio triciclo)
- gambe di forza a ruote gemelle: St = 86 cm
- pressione di gonfiaggio: pg = 11,6 daN/cm2
- peso massimo al decollo QMTOW = 86.600 daN
_____________________________________________
_____________________________________________
RISOLUZIONE
La procedura di Boyd & Foster per il calcolo del carico su ruota singola equivalente
(QCRSE), per sovrastrutture flessibili, è basata sull’ipotesi che lo stato tensionale indotto
dai carichi si distribuisce come in un ammasso indefinito orizzontalmente,
incompressibile, elastico, delimitato da due piani orizzontali: l’interfaccia di separazione
con il sottofondo e l’estradosso della pavimentazione.
Si ipotizza, inoltre, che il carico sia uniformemente distribuito su un’area d’impronta di
forma ellittica, posto sull’estradosso della pavimentazione.
Il metodo può essere sviluppato graficamente oppure analiticamente.
Fig. 19.1
In entrambi i casi, considerando gambe di forze attrezzata con ruote gemelle e definito il
valore di d (distanza netta tra le due ruote), sono considerati tre casi limiti (Fig. 19.1):
4) ssov ≤ d/2: gli effetti tensionali attivati dalle due ruote non si sovrappongono, QCRSE
= Qr (carico su ruota);
5) d/2 ® ssov ≤ 2St: vi è sovrapposizione delle tensioni indotte dalle ruote, si
considera un variazione lineare del logaritmo del QCRSE con il logaritmo dello
spessore;
6) ssov > 2St: lo spessore della sovrastruttura è definito critico, QCRSE = Qg (carico su
gamba).
Procedendo per via analitica il carico su ruota singola equivalente è fornito dalla seguente
espressione:
F = FG
71
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
dove il valore di η è fornito da un’espressione corrispondente ad uno dei casi limite di cui
sopra.
j = r_¯ = 1,4r¯ o
a
Fig. 19.2
b
^
^ = M 2¯ = 46,90 mn è = 23,45 mn.
2
72
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
S’individua il secondo caso limite sopra esposto, attraverso il confronto di ssov, d/2 ed St:
^
® WQé ≤ 2M s 23,45 ® 100 ® 172
2
a cui corrisponde:
ìch(íî )
1 2 WQé ìchòµï ó
= ê ë = 0,83
LN ^
log(FN ) = 4,2897
log(2M ) = 2,2355
logðFG ñ = 4,6006.
log( ) = 2,000.
Con la procedura grafica otteniamo:
73
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Log QCRSE
4,6006 B
4,5375
4,2897
A
III
II
I
Fig. 19.3
Log s sov
Confronto tra i grafici per il calcolo del carico su ruota singola equivalente di un Airbus
A300, con gambe di forza principali doppio tandem, (esercizio n. 18) ed un Boeing B727-
200, con gambe di forza principali a ruote gemelle.
Log QCRSE
4,8707
4,6006
4,2897
4,2686 A300 gambe di forze ruote doppio tandem
B727 gambe di forze ruote gemelle
III
II
I
Fig. 19.3
1,1171 Log s sov
74
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 20
Calcolare con il metodo USNavy il carico su ruota singola equivalente ipotizzando una
sovrastruttura flessibile dello spessore di 74 cm.
Velivolo :
- Boeing B747-100;
- treno d’atterraggio pentaciclo;
- gambe di forza principali a ruote doppio tandem;
- pressione di gonfiaggio pg=14,5 daN/cm2;
- peso massimo al decollo QMTOW = 333.400 daN;
- St=112 cm;
- Sl=147 cm;
- Sd=185 cm.
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Il metodo della Marina americana mette in relazione le tensioni che si manifestano nella
sovrastruttura, a causa del carico trasmesso dal treno di atterraggio, con il materiale di
cui essa è composta, la geometria stratigrafica e la geometria stessa della gamba di forza
principale.
In realtà si dimostra che le caratteristiche del materiale se pur considerate in prima
battuta per il calcolo delle tensioni, non influenzano il risultato finale del QCRSE, perché
durante il calcolo queste si elidono.
L’ipotesi alla base del metodo è quella dell’uguaglianza degli effetti tensionali prodotti
dalle gambe di forza reali e virtuali.
La forza di questa metodologia di calcolo è quella di poterla applicare a qualsiasi treno di
atterraggio.
La sua pecca invece è dovuta al fatto che la profondità di calcolo non è una quantità ben
definita, per questo motivo è fissata convenzionalmente all’interfaccia fra la fondazione
ed il sottofondo.
Lo USNavy inoltre può essere applicato esclusivamente a sovrastrutture di tipo flessibile.
Lo schema geometrico utilizzato per i calcoli è quello in Fig. 20.1.
Figura 20.1
75
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
dove:
- Qg è il carico che si scarica sulla gamba di forza di calcolo;
- QMTOW è il carico massimo al decollo;
- Ng è il numero di gambe di forza del treno di atterraggio;
- Nr(carrello posteriore) è il numero di ruote facenti parte del carrello posteriore;
- Nr(gamba) è il numero di ruote facenti parte della gamba di forza di calcolo.
In tabella 20.1 sono riportati i risultati dei calcoli per lo scarico sulle gambe di forza.
Carico su Carico su
Modello
QMTOW [daN] T. A. G.P. Nr1 Nr2 gamba ruota
aeromobile
[daN] [daN]
Boeing B 747-
333.400,00 5-DT 4 16 4 79.182,50 19.795,63
100
T.A.= treno d’atterraggio; DT= doppio tandem; G.P.=gambe di forza principali;
Nr1= numero ruote carrello posteriore; Nr2=numero ruote gamba di forza di calcolo.
Tabella 20.1
A questo punto non ci resta che calcolare il carico equivalente nei quattro punti A, B, C, D.
Il maggiore fra i quattro sarà il valore da noi ricercato.
L’espressione adottata è la seguente:
íî
FG 1
F = ôo §z o «
LN ^S
S¶
XRõ
dove:
h è lo spessore della sovrastruttura;
Qg è il carico su gamba di forza;
-
Carico su A B C D
gamba QCRSE QCRSE QCRSE QCRSE
[daN] [daN] [daN] [daN] [daN]
Tabella 20.2
in grassetto il valore di riferimento
Per quanto precedentemente ipotizzato si conclude che il carico su ruota singola è 32.543
daN calcolato nel punto A.
76
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 21
L’ USACE definisce il carico su ruota singola equivalente “come quel carico ideale che
agendo su una singola ruota, avente la stessa area di contatto delle ruote della gamba di
forza reale, determina nella zona d’interfaccia fondazione-sottofondo, assunta quale
piano di riferimento, un cedimento massimo pari a quello prodotto dalla gamba di forza
del velivolo”.
Utilizzando l’espressione fornita da Boussinesq (per il punto posto sulla verticale del
centro di una piastra circolare) e considerando che i punti scelti sul piano di riferimento
non sono sempre posti sulla verticale delle aree d’impronta, si utilizza per il calcolo
dell’abbassamento la relazione generale:
x_ ùS ô
∆S = ÷ø , ú
_ _
in cui:
- a è il raggio dell’area d’impronta del carico
- p è la pressione uniforme
- E è modulo di deformazione del terreno di sottofondo
- F è il coefficiente di abbassamento, funzione dei rapporti ri/a e h/a, essendo ri la
distanza tra centro di carico e il generico punto i e h è lo spessore della
sovrastruttura.
Fig. 21.1
77
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
xG _ ùS ô
(∆S )NORUO = ÷S ø , ú m¨ û = 1,2,3,4
_ _
- carico su ruota:
FG
FN = = 19.796 ^_L
LN(GRXYR)
- area d’impronta:
FN
j= = 1.365,24 mno .
xG
x _ ù ô
∆ = ÷ ø , ú.
_ _
Per eliminare l’arbitrarietà della scelta dei punti è sufficiente porre la condizione di
uguaglianza dei valori massimi degli abbassamenti per la gamba reale e quella ideale:
[Σ∆S ]NORUO
XRõ = ∆ m¨ û = 1, 2, 3, 4.
xG _ x _ 0 ô
[Σ÷S ]XRõ = ÷ ø , ú m¨ û = 1, 2, 3, 4.
_ _
FN F F
=j= s x = xG
xG x FN
In definitiva otteniamo la relazione generale per determinare il carico su ruota singola
equivalente:
78
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
[∑µS¶ ÷S ]XRõ
F = FN .
÷
Per il calcolo del coefficiente di abbassamento della ruota fittizia possiamo utilizzare
l’espressione:
1,5
÷ = = 0,407
1 > ò ó ô o
_
essendo h/a = 3,55.
Si procede al calcolo della sommatoria dei coefficienti d’abbassamento per ogni punto, in
corrispondenza di ognuna delle quattro ruote (A, B, C, D), per determinarne il valore
massimo. Tali coefficienti sono ottenuti attraverso l’abaco di Boussinesq-Love in Fig. 21.2.
Fig. 21.2
79
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
PUNTO 1 PUNTO 2
PUNTO 3 PUNTO 4
Il valore massimo della somma dei coefficienti di abbassamento si ottiene per il punto 2:
µ
Ëz ÷S Ï = 0,934.
S¶ XRõ
[∑µS¶ ÷S ]XRõ
F = FN = 45.429 ^_L.
÷
80
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 22
Calcolare con il metodo USACE il carico su ruota singola equivalente nell’ipotesi che la
massima deflessione si verifichi in asse alla ruota n. 8.
Dati velivolo:
- Lockheed C-5° Galaxy
- Qg = 13.605 daN, pg = 6,9 daN/cm2
- distanze (in metri) tra i centri delle aree d’impronta come da Fig. 22.1
- area singola impronta A = 1.839 cm2
- raggio area d’impronta ipotizzata circolare: a = 24,23 cm.
Fig. 22.1
Sovrastruttura flessibile:
- Spessore h variabile tale che:
ô
0,5 ≤ ≤ 10,0.
_
_____________________________________________
RISOLUZIONE
Poiché si è ipotizzato che l’effetto massimo si abbia in asse alla ruota n. 8 si determinano:
le distanze r tra questo ed i centri delle ruote ed i rapporti r/a.
Ruota N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
r [cm] 566,42 558,80 576,58 599,44 393,70 414,02 86,36 0,00 134,62 220,98 165,10 208,28
r/a 23,38 23,06 23,80 24,74 16,25 17,09 3,56 0,00 5,56 9,12 6,81 8,60
Tab. 1
81
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Con i valori dei rapporti r/a e h/a si individuano sull’Abaco di Boussinesq-Love (Fig.
22.2), i coefficienti di abbassamento Fi (i valori sono riportati nella Tab. 2).
Fig. 22.2
Ruota N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
h/a Coefficienti
Coefficienti di deflessione F
0,5 0,027 0,028 0,027 0,025 0,046 0,043 0,215 1,350 0,141 0,083 0,112 0,088
1,0 0,027 0,028 0,027 0,025 0,046 0,043 0,220 1,060 0,145 0,084 0,114 0,089
2,0 0,027 0,028 0,027 0,025 0,047 0,044 0,230 0,670 0,150 0,085 0,116 0,090
4,0 0,027 0,028 0,027 0,025 0,048 0,045 0,220 0,360 0,152 0,088 0,122 0,094
6,0 0,027 0,028 0,027 0,025 0,049 0,046 0,184 0,250 0,145 0,089 0,120 0,093
8,0 0,027 0,028 0,027 0,025 0,050 0,047 0,158 0,188 0,130 0,088 0,114 0,093
10,0 0,027 0,028 0,027 0,025 0,051 0,049 0,131 0,152 0,116 0,086 0,108 0,089
Tab. 2
1,5
÷ =
1 > òô ó
o
82
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
[∑o
S¶ ÷S ]XRõ
F = FN .
÷
QCRSE
h/a ΣFi FCRSE
[daN]
0,5 2,185 1,342 22.151
1,0 1,908 1,061 24.466
2,0 1,539 0,671 31.204
4,0 1,236 0,364 46.197
6,0 1,083 0,247 59.653
8,0 0,975 0,186 71.317
10,0 0,889 0,149 81.173
Tab. 3
83
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
84
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 23
Un giunto attrezzato con barre d’acciaio trasferisce il 50% del carico trasmesso da una
gamba di forza posta sul bordo di una piastra poggiata su un sottofondo avente modulo di
reazione K =6 daN/cm3. Calcolare le massime tensioni di compressione nel cls e le
sollecitazioni di taglio nelle barre; valutare, inoltre, l’influenza esercitata dal modulo di
reazione di supporto delle barre Kcls e dall’ampiezza a del giunto sulle caratteristiche
della sollecitazione. Si determini, infine, l’andamento delle tensioni sul cls lungo l’asse x
della barra più sollecitata.
Giunto
- larghezza a =2 cm
Piastra in cls
- s = 40 cm, Ecls = 300.000 daN/cm2, Kcls = 40.000 daN/cm3, υ = 0,15
Barre d’acciaio
- modulo di elasticità: Eacc = 2.100.000 daN/cm2
- diametro Фa = 30 mm, interasse i = 30 cm
Velivolo
- gambe di forza attrezzate con ruote gemelle: P1 = P2 = 10.000 daN
- scartamento trasversale: St = 180 cm
- coefficiente d’influenza del carico secondo Friberg: 1,8.
_____________________________________________
RISOLUZIONE
La prima cosa che dobbiamo calcolare è il raggio di rigidità relativa che ci consentirà di
calcolare la distanza (d) di influenza sulle barre per i carichi applicati.
Il raggio di rigidità relativa si calcola con la seguente espressione:
¡
=q =q = 128,52 mn
12(1 ¢ o )
dove:
- D è la rigidezza flessionale della lastra [daN/cm2];
- K è la capacità portante del sottofondo [daN/cm3].
- E è il modulo di Young [daN/cm2];
- s è lo spessore della piastra [cm];
- 12 è una costante che deriva dal momento d’inerzia di una sezione rettangolare,
nel caso di specie la piastra;
- ν è il coefficiente di Poisson.
La distanza di influenza secondo Friberg vale:
d =1,8·l = 231,33 cm.
85
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Figura 23.1
Gli schemi di carico che si possono verificare sulla piastra sono quelli riportati in Fig.
23.2.
Figura 23.2
ome è facile intuire dalla figura precedente, la situazione più gravosa per il giunto è
Come
rappresentata dalla condizione di carico in basso, poiché in questo caso le barre
interessate dalla ruota a sinistra sono la metà; a queste dunque è affidato il compito di
distribuire il carico e ciò comporterà uno stato tensionale più elevato.
Per calcolare la quantità di carico che spetterà
spetterà ad ogni barra faremo le seguenti ipotesi:
- andamento dell’influenza del carico lineare decrescente come mostrato in Fig.
23.2;
- coefficiente di ripartizione calcolato sui triangoli simili, costruiti ipotizzando
unitaria l’influenza sulla barra posta sotto
sotto il carico (in Fig. 23.3 vi è un esempio
esplicativo);
86
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
- validità del principio della sovrapposizione degli effetti perché si suppone che la
piastra stia reagendo ancora in campo elastico.
Fatte salve le precedenti ipotesi, possiamo calcolare gli effetti di ciascun carico come se
agiscono separatamente sulla piastra per poi sommarli.
Figura 23.3
87
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Barra Ci Pi [daN]
1 1,00 1145,83
2 0,87 997,02
3 0,74 848,21
4 0,61 699,40
5 0,48 550,60
6 0,35 401,79
7 0,22 252,98
8 0,09 104,17
Tot 4,36 5000,00
Tabella 23.1
Barra Ci Pi [daN]
1 0,22 144,56
2 0,35 229,59
3 0,48 314,63
4 0,61 399,66
5 0,74 484,69
6 0,87 569,73
7 1,00 654,76
8 0,87 569,73
9 0,74 484,69
10 0,61 399,66
11 0,48 314,63
12 0,35 229,59
13 0,22 144,56
14 0,09 59,52
Tot 7,64 5000,00
Tabella 23.2
88
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Dalla tabella 23.3 si evince che la barra più sollecitata è la n. 1 subendo un carico
complessivo di 1.290 daN.
Per tale barra si procederà nei calcoli delle caratteristiche della sollecitazione, delle
tensioni e delle deformazioni.
Per poter proseguire l’esercizio abbiamo bisogno di calcolare la rigidezza flessionale della
barra immersa nella massa di cls, questa è pari:
þTUW ФR
ý=q
4RTT RTT
dove:
- Kcls è il modulo di reazione del cls;
- Фa il diametro della barra;
- Eacc modulo di elasticità del cls;
- Jacc è il momento d’inerzia della barra d’acciaio.
Per il calcolo del momento d’interzia utilizziamo la seguente espressione:
rÄ µ
RTT =
4
in cui R è il raggio della barra. Si ottiene:
3,14 · 1,5µ
= = 3,97mnµ
4
RTT
40.000 · 3
ý=q = 0,245 mn .
2.100.000 · 3,97
La tensione massima nel calcestruzzo si ha all’interfaccia col giunto, essa è data dalla
seguente espressione:
ÅXRõ
TUW
= ¸ · TUW
89
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
dove:
lM
¸ = (2 > _ý)
4ý ¡ RTT RTT
1.290
¸ = (2 > 2 · 0,245) = 6,56 · 10¡ mn
4· 0,245¡ · 2.100.000 · 3,97
ÅXRõ
TUW
= 6,56 10¡ · 40.000 = 262,22 ^_L/mno .
Tabella 23.4
50000 0,259 2,50 5,90E-03 294,81
Dai risultati ci si rende conto che maggiore è la rigidezza dell’impasto di cls, minore è la
deformazione della barra e maggiori sono le tensioni di compressione che riesce ad
assorbire.
Calcolo delle tensioni e delle deformazioni nella barra più sollecitata lungo la sua
estensione longitudinale.
L’espressione utilizzata per il calcolo delle deformazione della lastra sarà quella proposta
da Timoshenko:
1 } õ
[mn] = [lM m ý ÆQ (m ý }¨ý)]
2RTT RTT ý ¡
in cui
90
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
x yx σclsx
[cm] [cm] [daN/cm2]
Tabella 23.5
12,00 -1,92E-04 -7,70
Analizziamo i risultati.
L’andamento della deformata all’interno della lastra può assimilarsi a quello di una
sinusoide smorzata; infatti guardando i risultati dopo 7 cm di lunghezza della barra le
tensioni passano da valori positivi a valori negativi.
In realtà non si passa da tensioni di compressione a tensioni di trazione, ma da sforzi di
compressione dal basso verso l’alto a quelli agenti dall’alto verso il basso.
Tali inversioni accadono proprio in corrispondenza dei punti di flesso della deformata.
In Fig. 23.4 si riporta un grafico con l’andamento delle tensioni lungo la barra. Si precisa
che le tensioni sono state considerate asintotiche e prossime allo zero in corrispondenza
del primo punto di inversione, poiché i bassi valori e lo smorzamento progressivo hanno
permesso di poterle considerare trascurabili oltre tale ascissa.
91
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
300
250
200
σcls[daN/cm2]
150
100
50
0
0 2 4 6 8 10 x[cm] 12
Figura 23.4
92
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 24
Sia dato un B747-200. Le caratteristiche del velivolo sono riportate nella tabella 24.1:
Calcolare la lunghezza base quando la quota sul livello del mare dell’aeroporto è pari a
0,00 ft, 1000 ft, 2000 ft, 3000 ft e quando la temperatura di riferimento è di 15°C, 21°C e
32°C.
_____________________________________________
RISOLUZIONE
MANOVRA DI DECOLLO
93
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Calcolo dello spazio totale di decollo (lunghezza base): S = S1 > S2 > S3> S4
Fig. 24.1
94
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Resistenza totale:
1 1
ÄMQM = ÄNQM > ÄRON = ÌF {
o (Ô)Î > { o (Ô)
2 2
^ 1
= ¸ ¸ (Ô) ({ {
) o (Ô)
^Ô F F F2
ponendo:
j = ¸ ;
F
= ¸ ;
F
1
{= ({ {
)
F2
otteniamo
^
= j (Ô) { o (Ô).
^Ô
1
= ^ .
(Ô)
{ ¸ o (Ô) > (Ô) j
{ {
j
o (Ô) > (Ô) = [ (Ô) ] · [ (Ô) ]
{ {
95
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Risolvendo si ha:
_= å ;
¯ = åå .
å
Possiamo sostituire le soluzioni nella:
_ ¯ 1 1
> = å > åå
[ (Ô) ] [ (Ô) ] å
1 1
> o = ^ > åå ^ =
¸
å
å
Le radici dell’equazione
j
o (Ô) > (Ô) = 0
{ {
sono:
V’= 151,59 m/s
V’’= -202,69 m/s
La distanza di rullaggio vale: > o = 1.918 n
Di seguito si riporta una tabella riepilogativa dei calcoli effettuati:
A [m/s2] -2,2563
B [1/s] 0,003752
C [1/m] 7,34E-05
V' [m/s] 151,59
V'' [m/s] -202,69
S1 > S2 [m] 1918
Tabella 24.2
Per il calcolo dello spazio S3, essendo il tempo molto ridotto, si può effettuare una media
tra la velocità di rotazione e la velocità del velivolo nel momento in cui si stacca dalla
pista:
> J
X = = 298,50 þn/ô
2
96
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
298,50
¡ = X ÔX = 3 = 248,75 n.
3,6
10,70
µ = 100 = 356,67 n.
3
Pertanto la lunghezza base è data da (aeroporto a 0,00 ft sul livello medio del mare e con
una temperatura di riferimento di 15°C):
Nelle seguenti tabelle 24.3 e 24.4 si riportano gli intervalli in cui può variare la lunghezza
base, calcolata in condizioni standard, al variare della quota media sul livello del mare e
della temperatura di riferimento dell’aeroporto.
Le percentuali correttive della lunghezza base possono essere individuate dai grafici delle
Figg. 24.2 e 24.3.
97
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Fig. 24.2
Fig. 24.3
98
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
ESERCIZIO N. 25
Sia dato un B747-200. Le caratteristiche del velivolo sono riportate nella tabella 25.1:
Calcolo dello spazio totale di atterraggio: d = davv > dtrans > drot> drull
99
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Fig. 25.1
in cui hT rappresenta l’altezza raggiunta alla fine del tratto rettilineo (tratto AB in Fig.
25.1) ed r è il raggio dell’arco di cerchio a cui è assimilata la traiettoria del velivolo nella
successiva distanza di transizione (tratto BC in Fig. 25.1).
Per determinare r possiamo considerare l’espressione del fattore di carico (parametro
che considera le condizioni di comfort):
X o
=1>
ù
in cui Vm rappresenta il valor medio tra la velocità di avvicinamento, VAVV, e la velocità di
transizione, VT.
Quest’ultima è circa uguale al 90% della VAVV:
Per velivoli passeggeri il valore di η varia tra 1,04 e 1,08. Nel nostro caso possiamo
assumere η = 1,06 da cui si ottiene:
100
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
X o
ù= = 8.591,22 n.
( 1)
In definitiva:
ôI = ù ù cos " = 2,30 n
Alla fine del tratto rettilineo (con la prua verso il basso) inizia la fase di transizione in cui
il velivolo comincia a percorrere una traiettoria assimilabile ad un arco di cerchio di
raggio r, determinato precedentemente (tratto BC in Fig. 1).
Le ruote del treno posteriore sono più basse in modo da ridurre la componente verticale
della velocità.
La velocità, in questa fase, passa da VAVV a VT.
La distanza di transizione è data da:
Dopo la fase di transizione l’aeromobile tocca la pista con le ruote posteriori (tutte o
alcune in base al tipo di velivolo) e percorre uno spazio a velocità costante pari a VT,
(tratto CD in Fig. 1).
In genere la fase di rotazione dura circa trot = 2 sec, pertanto si ha:
In questa fase anche la gamba di forza anteriore tocca la pista e dopo qualche secondo
inizia la frenatura. La velocità varia tra il valore di VT = 242 km/h fino al valore nullo
(ipotesi cautelativa di arresto del velivolo).
Per il calcolo della distanza di rullaggio consideriamo l’equazione del moto considerando
solo le resistenze. Infatti, oltre all’ipotesi di considerare che le forze agenti passano per il
centro di massa del velivolo e che siano noti e costanti i coefficienti aerodinamici,
possiamo considerare nulla la spinta T (non tutti i velivoli possono invertire la spinta).
Ipotizziamo, inoltre, che il carico totale Q rimanga costante, prescindendo dal consumo di
carburante.
Resistenza totale:
1 1
ÄMQM = ÄNQM > ÄRON = ÌF {
o (Ô)Î > { o (Ô)
2 2
101
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
F ^
= ÄMQM
^Ô
Considerando l’espressione di Rtot e raggruppando i termini si perviene alla seguente
espressione:
^ 1
= ({ {
) o (Ô)
^Ô F2
ponendo:
j = å ;
1
= ({ {
)
F2
otteniamo
^
= j o (Ô).
^Ô
1 1
= %ln&j > I o & ln|j|' = ln (1 > I o ( = 975 n.
2 2 j
con:
- tD: tempo iniziale in cui la velocità è quella di transizione;
- tE: tempo in cui il velivolo ha la velocità nulla.
Pertanto la distanza di atterraggio vale:
2) - SPAZIO DI ATTERRAGGIO CON PESO UGUALE AL 60% DEL PESO MASSIMO AL DECOLLO
Le fasi di avvicinamento, transizione e rotazione sono indipendenti dal peso del velivolo,
pertanto valgono le espressioni ed i risultati del punto 1):
- ^Réé = 160 n;
- ^MNRPW = 450 n;
- ^NQM = 134 n.
Valgono le stesse espressioni utilizzate nel punto 1), sostituendo il valore di Q con il
valore di Q’.
Si ottiene quindi:
1
^NkUU = ln 31 > I o 3 = 1.016 n.
2 j
102
Esercitazioni Infrastrutture aeroportuali
Si può notare che, con un peso del velivolo minore ed a parità di tutti gli altri parametri, il
velivolo richiede una distanza di rullaggio maggiore.
Tabella 25.2
1,08 6443,41 2,43 10,70 157,80 337,22 495,02
103