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BREVE STORIA DI FATIMA

La storia di Fatima può essere suddivisa in tre parti:


le «APPARIZIONI DELL'ANGELO», come preparazione
alle Apparizioni della Madonna;
le «APPARIZIONI DELLA VERGINE», da maggio a ottobre del 1917;
e le «APPARIZIONI COMPLEMENTARI» nelle quali Maria venne con sollecitudine a
compiere la promessa del giorno 13 giugno del 1917.
È una storia che unisce in perfetta unità tutti gli elementi che la compongono.

APPARIZIONI DELL' ANGELO

L'Angelo di Fatima, simile agli Angeli biblici, prepara le strade del Signore. I
fanciulli dovevano infervorarsi per l'incontro con la Regina degli Angeli.

Prima Apparizione

La prima Apparizione avvenne nella primavera del 1916, nel luogo roccioso della
collina «o Cabeço», vicino a Aljustrel, frazione di Fatima e culla natale dei
pastorelli.
Stavano recitando il rosario, quando da oriente videro, attesta Lucia, «una luce più
bianca della neve, come un giovane trasparente, più lucente d'un cristallo,
attraversato dai raggi del sole». All'avvicinarsi ad essi disse:
- Non temete. Sono l'Angelo della pace. Pregate con me.
Inginocchiatosi per terra, con la fronte curva fino alla polvere, fece ripetere ai
fanciulli per tre volte queste parole: «Mio Dio, io credo, adoro, spero e vi amo. Vi
chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non vi
amano».
Poi, alzatosi in piedi, raccomandò:
- Pregate così. I Cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre
suppliche.
Immersi in quella atmosfera soprannaturale, «continuammo a ripetere la stessa
preghiera».

Seconda Apparizione

La seconda Apparizione avvenne nell'estate, quando i pastorelli giocavano attorno


al pozzo della casa di Lucia. L'Angelo si rivolse ad essi con queste parole:
- Che fate? Pregate! Pregate molto! I Cuori di Gesù e di Maria hanno su di voi
disegni di misericordia. Offrite costantemente all' Altissimo preghiere e sacrifici.
I ragazzi trovarono misteriosa la parola SACRIFICIO e chiesero:
- Come dobbiamo sacrificarci?
- Di tutto ciò che potete, offrite un sacrificio al Signore come atto di riparazione per
i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirerete
così la pace sulla vostra patria. lo sono il suo Angelo custode, l'Angelo del Por-
togallo. Soprattutto accettate e sopportate con umiltà le sofferenze che il Signore
vi manderà.
Da questo momento, i pastorelli incominciarono ad offrire al Signore tutto quello
che li poteva mortificare.

Terza Apparizione

La terza Apparizione dell' Angelo avvenne nell'autunno dello stesso anno 1916 al
«Cabeço».
I fanciulli avevano lasciato il gregge a pascolare e avevano iniziato le preghiere
dell' Angelo. Inchinati per terra, aleggiò su di essi una luce mai vista. Messisi in
piedi videro l'Angelo con in mano un calice sovrastato da un'ostia, dalla quale
cadevano nel calice alcune gocce di sangue.
L'Angelo, inginocchiatosi accanto ad essi, fece ripetere tre volte la preghiera:
- Santissima Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi
offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in
tutti i tabernacoli del mondo; in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze
con cui è offeso. E per i meriti infiniti del Suo Santissimo Cuore e del Cuore
Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori.
Dopo, alzatosi, prese di nuovo il calice e l'ostia rimasta sospesa, diede l'ostia a
Lucia, e il contenuto del calice a Giacinta e a Francesco, dicendo al medesimo
tempo:
- Prendete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo orribilmente oltraggiato dagli
uomini ingrati. Riparate i loro delitti e consolate il vostro Dio.
Con questa mistica straordinaria, l'Angelo di Fatima imprimeva nei fanciulli un
sentimento profondo della Maestà di Dio, un bisogno immenso di riparazione, ed
una grande sete di sacrificio per i peccatori.
«Portati da una forza soprannaturale che ci prendeva - commenta Lucia -
imitavamo l'Angelo in tutto e, prostrandoci per terra come lui, ripetevamo le
preghiere che ci aveva insegnato» .

APPARIZIONI DELLA MADONNA


Il celeste messaggero fu il precursore delle Apparizioni della Vergine. Ma come
erano diversi gli effetti prodotti dall'una e dall'altra visita!
Narra Lucia: «Non so come mai le Apparizioni della Madonna producevano in noi
effetti tanto differenti. La stessa gioia intima, la stessa pace e felicità. Ma, invece di
quell'abbattimento fisico, una certa vivacità espansiva; invece dell'annientamento
nella divina presenza, una esultanza gioiosa; invece della difficoltà di parlare, un
certo entusiasmo comunicativo»

Prima Apparizione: mezzogiorno del 13 maggio 1917


I fanciulli erano tre: Lucia di dieci anni e i suoi cugini, Francesco che avrebbe fatto
nove anni a giugno e Giacinta di sette anni, appena compiuti a marzo.
Era una domenica questo 13 maggio. I ragazzi, al mattino, erano corsi alla Messa e
poi avevano portato le pecore a pascolare nel luogo della «Cova d'Iria», distante
due chilometri dalla loro frazione.
Consumata la merenda e recitato il rosario, stavano divertendosi, quando
improvvisamente, a cielo completamente sereno, sembrò loro di vedere un lampo.
Timorosi di un temporale, riunirono velocemente il gregge, decisi a ritornare a
casa. Ma un secondo chiarore... e, lì a pochi passi di distanza, sopra la coppa di un
piccolo leccio «una Signora vestita di bianco, più splendente del sole, che emanava
una luce più chiara ed intensa di quella di un cristallo pieno di limpida acqua,
attraversata dai raggi più ardenti del sole».
I fanciulli rimasero immobili e fu la bella Vergine a rompere il silenzio:
- Non abbiate paura, non voglio farvi del male.
- Donde siete voi? - domandò Lucia.
- Sono del Cielo.
- E che cosa desiderate da me?
- Sono venuta a chiedervi che veniate qui, sei mesi di seguito. Poi vi dirò chi sono e
che cosa voglio.
- Venite dal Cielo... e io andrò in Cielo?
- Sì, andrai.
- E Giacinta?
- Anche.
- E Francesco?
- Anche lui, ma dovrà recitare molti rosari.
Infine, la Madonna chiese:
- Volete offrirvi a Dio, disposti ad accettare tutte le sofferenze che Egli vi manderà,
in atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione
dei peccatori?
- Sì, vogliamo.
- Dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto.
Al pronunciare queste parole, aprì le mani con un gesto amoroso di madre che
offre il suo cuore. Da esso partiva una luce intensa che penetrava nel più profondo
dell'animo dei ragazzi. La Visione si dileguò, dicendo:
- Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della
guerra.
E scomparve.

Seconda Apparizione: 13 giugno 1917

Accompagnati da una cinquantina di persone, i bambini stavano recitando il


rosario, quando il misterioso lampo si ripetè. La Signora più splendente del sole
aleggiò sul minuscolo leccio. E il dialogo, iniziato da Lucia, diventa subito familiare:
- Che cosa volete da me?
- Voglio che veniate qui il 13 del prossimo mese e che tu impari a leggere; poi ti
dirò che cosa voglio.
- Volevo chiederLe che ci portasse in cielo.
- Sì, Giacinta e Francesco verranno presto. Ma tu rimarrai ancora un po' di tempo.
Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel
mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Prometto la salvezza a coloro che
l'abbracceranno; e queste anime saranno amate da Dio come fiori posti da me per
rendere omaggio presso il suo trono.
- Rimango quaggiù da sola?
- No, mia cara. Soffri molto per questo? Non avere paura, io giammai ti lascerò. Il
mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà fino a Dio.

La Vergine aprì nuovamente le braccia e mostrò il Cuore coronato di spine che


parevano proprio conficcate in esso. Al medesimo tempo, il misterioso riflesso di
luce li avvolse in modo tale che Francesco e Giacinta sembravano stare nel fascio
di luce che si elevava al Cielo e Lucia in quello che si spandeva sulla terra.
Capirono allora che quella luce tanto intensa che li avvolgeva era la presenza
divina e che il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dai peccati dell'umanità
intera, voleva riparazione.

Terza Apparizione: 13 luglio 1917

Questa volta si poteva contare una folla di oltre tremila persone. Lucia sgranava il
rosario e la gente rispondeva, quando si verificò il solito improvviso bagliore. Il
dialogo iniziò, ma soltanto le persone vicine percepirono le parole di Lucia.
- Signora, che cosa desiderate da me?
- Voglio che ritorniate qui il 13 del prossimo mese. Continuate la recita del rosario
in onore della Madonna del Rosario per ottenere la pace del mondo e la fine della
guerra, perché soltanto Lei può ottenere questa grazia.
Lucia presenta alcune richieste che le erano state raccomandate, specialmente la
guarigione di diversi ammalati. La Signora promette di esaudirle. Allora la veggente
avanza una richiesta speciale che la preoccupava, a riguardo della caparbietà della
gente che diffidava delle Apparizioni, persino della sua famiglia:
- Faccia un miracolo perché tutti possano credere!
- Fra tre mesi farò in modo che tutti possano credere. Sacrificatevi per i peccatori e
ripetete molte volte, specialmente quando fate qualche sacrificio: «O Gesù, è per
vostro amore, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati
commessi contro l'Immacolato Cuore di Maria».
Al pronunciare queste parole, aprì nuovamente le mani. Il misterioso riflesso parve
penetrare la terra.. e i fanciulli spaventati videro l'inferno, che Lucia descrisse così:
«. . . vedemmo come in un mare di fuoco immersi i demoni e le anime, quasi
fossero braci trasparenti e nere, in forma umana, fluttuanti nell'incendio sollevato
dalle fiamme che si sprigionavano da esse stesse come nuvole di fumo e cadenti poi
da ogni lato, come lo sfavillare dei grandi incendi, senza peso né equilibrio, fra urla
e gemiti di dolore e di disperazione che terrorizzavano e facevano rabbrividire dalla
paura. I demoni si distinguevano per le forme orribili e nauseanti di animali
spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni nel fuoco».
Spaventati e pronti a chiedere aiuto - prosegue Lucia alzammo gli occhi verso
Nostra Signora, che ci rincuorò con dolcezza e tristezza:
- Avete visto l'inferno dove vanno le anime dei poveri peccatori. Per salvarli il
Signore vuole stabilire sulla terra la devozione al mio Cuore Immacolato. Se
faranno tutto quello che io vi dico, si salveranno molte anime e avranno pace. La
guerra terminerà, ma se non lasceranno di offendere Dio, ne comincerà una
seconda peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta,
sappiate che è il grande segno che Dio vi dà e che punirà il mondo per i suoi
delitti per mezzo della guerra, fame e persecuzione della Chiesa e del Santo
Padre. Per impedire ciò verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio
Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati del mese.
Se soddisferanno la mia richiesta, la Russia si convertirà e si avrà pace, altrimenti,
spargerà i suoi errori nel mondo, incentivando guerre e persecuzioni: i buoni
saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, varie nazioni saranno di-
strutte. Ma alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi
consacrerà la Russia che si convertirà e sarà concesso al mondo un tempo di
pace. In Portogallo si conserverà
sempre il credo della fede. Questo non ditelo a nessuno. A Francesco potete dirlo!

Quando Lucia scrisse questa pagina sapeva di rivelare le due prime parti del
Segreto che la Madonna le aveva affidato. La prima parte era la visione
dell'inferno; la seconda si riferiva alla Russia e al Cuore di Maria.

E la terza parte? Lucia la scrisse alla fine del 1943. D'accordo


con il Vescovo di Leiria, la chiuse in una busta, prudentemente sigillata.
Stabilirono inoltre che non poteva essere aperta e pubblicata prima del 1960,
o se volessero un po' prima, se Lucia però fosse morta. Ma per causa di tanta
pubblicità e aspettativa esagerata a riguardo del Segreto, Pio XII ordinò che
fosse portata a Roma. Papa Giovanni XXIII la lesse e la fece depositare negli
archivi del Vaticano, senza divulgarla.
Perchè? Ignoriamo le ragioni concrete. Ma quello che già sappiamo è
sufficiente. Le due prime parti del Segreto, già rivelate, contengono con
certezza la soluzione di quanto si dice nella terza. La nostra preoccupazione
non deve consistere in una vana curiosità, ma nel compiere quello che Dio ci
ha chiesto per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Dopo avere pronunciate le parole prima riferite, la Madonna continuò così:
- Quando recitate il rosario, dite alla fine di ogni mistero: «O mio Gesù,
perdonateci, liberateci dal fuoco dell'inferno, portate in cielo tutte le anime,
specialmente le più bisognose della vostra misericordia».
- Non volete più niente?
- Per oggi non voglio più niente.

Quarta Apparizione: 19 agosto 1917

La Vergine aveva chiesto ai pastorelli, il 13 luglio, che ritornassero nel mese


seguente. Ma ci fu un imprevisto: i tre fanciulli stavano per partire in
direzione della «Cova d'lria», quando l'amministratore del Comune di Vila
Nova di Ourém si presentò in casa di Lucia invitando i veggenti a prendere
posto sul calesse. Invece di condurli sul posto delle Apparizioni, come aveva
promesso, cambiando direzione, li portò a
casa sua, a Vila Nova di Ourém. Li trattenne colà per tre giorni,
assoggettandoli a lunghi interrogatori. Li minacciò perfino di gettarli in
una caldaia d'olio bollente, con l'intento di ottenere che negassero la
verità delle Apparizioni e che gli rivelassero il segreto. Purtroppo fu lui
stesso a cedere e a consegnare i ragazzi ai loro genitori. Mentre la gente
aspettava invano i pastorelli e pensava di sollevarsi contro l'Ammi-
nistratore, il buon Dio realizzò fenomeni meravigliosi, con i quali le
persone non soltanto rimasero consolate, ma decisero di far ritorno nei
prossimi mesi.
Nel pomeriggio del 19 agosto 1917, i fanciulli uscirono con il gregge e si
portarono sui colli dei «Valinhos». Con loro non era Giacinta. Quando
Lucia avvertì il lampo, tentò di convincere Giovanni, fratello di Giacinta,
a correre a casa a chiamarla. Appena arrivata, si verificò l'Apparizione
della Madonna, sopra la cima d'un elce.
- Che volete da me, Signora?
- Voglio che continuiate ad andare alla «Cova d' lria» e che continuiate a
recitare il rosario tutti i giorni.
E prendendo un aspetto più triste, l'Apparizione concluse: - Pregate,
pregate tanto e fate sacrifici per i peccatori. Molte anime vanno
all'inferno perché non c'è nessuno che preghi e si sacrifichi per esse.

Quinta Apparizione: 13 settembre 1917

Il 13 settembre la folla raggiungeva oltre 25 mila persone. I pastorelli


arrivarono a fatica al luogo delle Apparizioni. Recitato il rosario, si
produsse il misterioso bagliore e poco dopo incominciò il dialogo tra
Lucia e la Vergine:
- Che cosa volete da me?
- Voglio che veniate qui il giorno 13 di ottobre e che continuiate a recitare il rosario
per far cessare la guerra. Quel giorno verrà S. Giuseppe con il Bambino Gesù per
dare la pace al mondo e Nostro Signore per benedire il popolo.
Come le altre volte Lucia presentò le richieste che le erano state raccomandate,
alle quali la Vergine rispose benevolmente. Lucia insistette nuovamente:
- Faccia un miracolo, perché tutti credano chi siete Voi che ci apparite.
- Sì, in ottobre farò un miracolo affinché tutti credano.
E la Madonna aggiunse, sottolineando lo spirito di mortificazione dei fanciulli:
- Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda ai
fianchi, usatela soltanto durante il giorno.
Sesta Apparizione: 13 ottobre 1917

L'enorme propaganda fatta sulla stampa, buona parte settaria, e la viva attesa
dell'annunciato miracolo, attrasse una moltitudine calcolata a più di 50 mila
persone, che malgrado il temporale, le stradicciole fangose, la fatica nel salire la
collina, aspettarono i veggenti, pregando e cantando.
A mezzogiorno in punto, incominciò il dialogo fra Lucia e Nostra Signora:
- Che volete da me?
- Voglio dirti che edifichino qui una cappella.
- Come vi chiamate?
- Sono la Signora del Rosario. Continuate a recitare il rosario tutti i giorni. La
guerra sta per finire e i soldati torneranno presto alle proprie case.
- Ho molte grazie da chiedervi. Le esaudirete?
- Alcune sì, altre no.
Prendendo un aspetto più triste la Vergine Maria supplicò: - Non offendete più
Nostro Signore che è già molto offeso! - Volete altro da me?
- Non voglio più niente.
«E aprendo le braccia - racconta Lucia - sollevò le mani verso il sole e, mentre si
alzava, la sua luce non lasciava di proiettarsi sul disco luminoso». Lucia indicò il
sole istintivamente e gridò alla gente:
- Guardate il sole!
Fu allora che si produsse il miracolo promesso. Il cielo, che era rimasto coperto di
nuvole nere, si aprì e apparve il sole. Questo prese la forma e il colore di un disco
scuro e argentato che non feriva la vista. Allo stesso tempo incominciò a danzare
vertiginosamente su se stesso, come una ruota di fuoco d'artificio, e per tre volte
scese fino all'altezza dell'orizzonte, minacciando di cadere sopra la terra. Il sole
proiettava i diversi colori dell'arcobaleno, che si riflettevano nell'aria, terra, piante
e persone. Lo spettacolo durò circa un quarto d'ora. La moltitudine assisteva
terrorizzata: piangeva, gridava, invocava la misericordia di Dio e della Madonna e
chiedeva perdono dei propri peccati.
I pastorelli, intanto, contemplavano estasiati altre visioni. Lucia le descrive
sobriamente: «Dopo che Nostra Signora era scomparsa nell'immensità del
firmamento, abbiamo visto accanto al sole S. Giuseppe con il Bambino Gesù e la
Madonna vestita di bianco con un manto celeste. S. Giuseppe con il Bambino
sembrava benedire il mondo, faceva con la mano gesti in forma di croce. Svanita
questa apparizione, vidi Nostro Signore e la Madonna che mi pareva uguale alla
Madonna Addolorata. Anche il Signore sembrava che benedicesse il mondo. Finita
questa apparizione mi sembrò di vedere Nostra Signora con le caratteristiche della
Madonna del Carmine» .

APPARIZIONI A PONTEVEDRA E A TUY


La Madre di Dio, nelle apparizioni del giugno 1917, aveva detto a Francesco e a
Giacinta che li avrebbe portati in cielo presto.
Francesco, creatura semplice, gioiosa, umile e contemplativa, s'ammalò
gravemente alla fine del 1918. Dopo lunga e dolorosa degenza, accettata
santamente «per consolare il buon Dio», ricevette la prima comunione come viatico
e volò al cielo con un sorriso sulle labbra, il 4 aprile 1919 alle ore dieci. Anche
Giacinta s'ammalò quasi immediatamente con la stessa malattia, ma molto più
dolorosa e intensa, come conveniva alla sua missione di vittima riparatrice per i
peccatori. La internarono nell'ospedale Donna Estefania di Lisbona, nell'ultimo
tentativo di salvarla, assoggettandola ad una operazione dolorosa ed inutile. Morì il
giorno 20 febbraio alle ventidue e trenta, in compagnia soltanto della dolce Regina
degli Angeli.
Lucia, invece, secondo le parole della Madonna, rimaneva in vita per compiere due
missioni: per ricevere altre rivelazioni a bene della Chiesa e del mondo e per
divulgare la devozione al Cuore Immacolato di Maria.

La Grande Promessa del Cuore di Maria

Quando nel 1920 fu nominato Vescovo della restaurata diocesi di Leiria, la prima
preoccupazione di Mons. José Alves Correia da Silva fu quella di approfondire gli
avvenimenti di Fatima e di aiutare la fortunata Lucia, che nel giugno del 1921
entrava in un collegio di Oporto, per sfuggire alle curio sità di tanti e per ottenere
una conveniente formazione umana e religiosa.
Chiamata da Dio a consacrarsi a Lui totalmente, nell'ottobre 1925 entrava nella
casa delle Suore Dorotee a Pontevedra, casa convertita poi in luogo di culto al
Cuore Immacolato di Maria. Qui, in questa casa, venne la Madonna a compiere la
prima delle sue promesse: chiedere la comunione riparatrice dei primi sabati del
mese. Lucia narra l'avvenimento in terza persona:
«Il giorno 10-12-1925 le apparve la Santissima Vergine con a fianco, sospeso
sopra una nuvola luminosa, un Bambino. La Santissima Vergine, mettendole una
mano sulla spalla, le mostrò un Cuore che teneva nell'altra mano, intrecciato di
spine. E il Bambino disse:
- Abbi pietà del Cuore della tua Santissima Madre, che è coperto di spine che gli
uomini ingrati gli configgono ad ogni momento, e non c'è nessuno che faccia un
atto di riparazione per togliergliele.
Poi aggiunse ancora la Madre di Dio:
- Guarda figlia mia, il mio Cuore coronato di spine, che gli uomini ingrati ad ogni
momento mi infiggono con bestemmie e ingratitudini. Tu, almeno, cerca di
consolarmi e assicura che a TUTTI COLORO CHE:

. PER 5 MESI, NEL PRIMO SABATO SI CONFESSERANNO


. RICEVERANNO LA SANTA COMUNIONE
. RECITERANNO IL ROSARIO
. E MI FARANNO UN QUARTO D'ORA DI COMPAGNIA, MEDITANDO I 15
MISTERI DEL ROSARIO CON LO SCOPO DI OFFRIRMI RIPARAZIONE.
IO PROMETTO DI ASSISTERLI NELL'ORA DELLA MORTE CON TUTTE LE
GRAZIE NECESSARIE PER LA SALVEZZA DELLE LORO ANIME.
Il giorno 15 febbraio 1926, le apparve nuovamente Gesù Bambino, il quale chiese
se avesse divulgato la devozione alla sua Madre Santissima. Lucia espose le
difficoltà sollevate dal confessore e che la Madre Superiora era pronta a farlo, ma
che il confessore aveva detto che essa da sola non sarebbe riuscita a niente. Gesù
rispose:
- È vero che la tua Superiora da sola non può fare nulla, ma con l'aiuto della mia
grazia può fare tutto!
Inoltre gli presentò la difficoltà della confessione del sabato e chiese se poteva
essere valida la confessione di otto giorni. Gesù rispose:
- Sì, possono essere anche di più, purché comunicandosi siano in grazia, con
l'intenzione di offrire riparazione al Cuore Immacolato di Maria.
Lucia domandò:
- Mio Gesù, se per caso si dimenticassero di formulare questa intenzione?
Gesù rispose:
- Possono averla in un'altra confessione, approfittando della prima occasione di
confessarsi.
Ammirabile e consolatrice promessa! Essa corrisponde all'amore di predilezione con
cui il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo assistono sempre gli autentici devoti della
Vergine Mana.
Subito iniziò la pratica di questa devozione, benché l'approvazione ufficiale venne
dal Vescovo di Leiria solo nel 1939, il 13 settembre.

La Consacrazione della Russia

Passato poco tempo da quest'ultima apparizione, Lucia fu trasferita a Tuy, dove


fece il noviziato ed emise la professione religiosa, nella Congregazione delle Suore
Dorotee, il 3 ottobre del 1928.
Nel giugno dell'anno dopo, ebbe la seconda comunicazione, promessa dalla
Madonna nell'apparizione di luglio del 1917. Avvenne così:
«Avevo chiesto e ottenuto il permesso dalla mia Superiora e dal confessore di fare
l'Ora Santa (adorazione) dalle undici fino a mezzanotte dal giovedì al venerdì.
Stando una notte da sola, mi inginocchiai alla balaustra, in mezzo alla cappella per
pregare, prostrata, le preghiere dell' Angelo. Sentendomi stanca, mi alzai e
continuai a recitarle con le braccia incrociate. L'unica luce era quella della lampada.
Improvvisamente, si illuminò tutta la cappella con una luce soprannaturale e sopra
l'altare apparve una croce di luce, che arrivava fino alla volta. Era una luce più
chiara. Si vedeva sulla parte superiore della croce un volto di uomo con il corpo a
metà. Sopra il petto, una colomba pure di luce. Inchiodato alla croce un altro
uomo. Poco al di sotto della vita, sospeso, si vedeva un calice ed un'ostia grande.
Nel calice cadevano alcune gocce di sangue che correvano dalle guance del
crocifisso e da una ferita del costato. Queste gocce scivolavano dall'ostia dentro il
calice.
Sotto il braccio destro della croce stava la Madonna. Era Nostra Signora di Fatima
con il Suo Cuore nella mano sinistra, senza spada né rose, ma con una corona di
spine e fiamme.
Sotto il braccio sinistro alcune grandi lettere, come se fossero d'acqua pura che
correva sopra l'altare, formavano queste parole: "Grazia e Misericordia".
Compresi che era mostrato il mistero della Santissima Trinità e ricevetti luci sopra
questo mistero, che non mi è permesso di svelare.
Dopo Nostra Signora mi disse:
- È arrivato il tempo in cui Dio chiede al Santo Padre di fare, in unione con tutti i
vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato,
promettendo di salvaria per questo mezzo. Sono troppe le anime che la Giustizia
Divina condanna per i peccati commessi contro di me, che vengo a chiedere
riparazione: sacrificati per questa intenzione e prega».
Sia la veggente, come la sua Superiora, il confessore e il vescovo di Leiria, fecero
di tutto affinché queste richieste del cielo arrivassero a conoscenza del Santo
Padre.
Il giorno 31 ottobre 1942, mosso da numerose suppliche e afflitto per tante
calamità, Pio XII consacrava solennemente il mondo al Cuore Immacolato di Maria,
facendo menzione della Russia.
Dopo questa consacrazione ne seguirono molte altre, di nazioni, diocesi, gruppi
religiosi e civili.
Più avanti ritorneremo su questo argomento.

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