Professional Documents
Culture Documents
Esercizio N. 1
Tre corpi di massa 𝑀 sono disposti ai vertici di un triangolo equilatero di lato 𝐿 con centro lungo
l’asse z e disposto su un piano orizzontale scabro ad un livello (−ℎ) rispetto all’origine O. Un lato
del triangolo è orientato parallelamente all’asse x. Una molla di costante elastica 𝑘 e lunghezza a
riposo trascurabile collega ciascuno dei tre corpi ad una massa puntiforme 𝑚, vincolata a muoversi
sul piano xy, come in figura.
Al tempo t=0 la massa m viene lasciata con velocità nulla nel punto P, posto sul prolungamento del
segmento AO a distanza 𝐿 dall’origine.
Il piano xy è liscio; nell’ipotesi che le tre masse rimangano fisse, trovare:
1. L’equazione della traiettoria 𝑦(𝑥) di 𝑚 ed il periodo di oscillazione T-./ ;
2. Il minimo valore del coefficiente di attrito statico 𝜇1234 del piano su cui giacciono le tre
masse tale per cui l’ipotesi precedente risulti verificata (durante il moto di 𝑚).
Invece, nel caso in cui la superficie del piano xy all’interno del cerchio di centro O e di raggio pari a
quello del cerchio circoscritto al triangolo sia scabra, trovare:
3. il valore del coefficiente di attrito dinamico 𝜇5 tale per cui la massa 𝑚, lasciata nel punto
P, arrivi nell’origine, non oltrepassandola.
Dati: 𝑚 = 100 g, 𝑀 = 1 kg, 𝐿 = 20 cm, ℎ = 60 cm, 𝑘 = 10 N/m, 𝑔 = 10 m/s2
y z
g
y
M C=C’
m
P
P C
m
A
L O B x
L
L
O=O’ x h
C’ M
M B=B’ M
O’
M
A=A’ L M
A’ B’
A
k
R 4R
R B
g
M
2R
k
R
µD
v(i)M
2R
v(i)m
m C
Soluzione esercizio N.1
1. Le forze elastiche agenti sulla massa 𝑚 posta in un generico punto P sul piano xy esercitate dalle
molle collegate in A, B e C sono:
HHHHHHHH⃗
HHH⃗ I→2 = −𝑘 𝐴
𝐹 K 𝑃 = −𝑘 M𝐴 HHHHHHHH⃗
K 𝑂K + 𝑂 HHHHHHH⃗
K 𝑂 + HHHHH⃗
𝑂𝑃P = −𝑘 M𝐴𝑂 HHHHH⃗ + 𝑂HHHHHHH⃗
K 𝑂 + HHHHH⃗
𝑂𝑃P
𝐿 𝐿
= −𝑘 Q𝑥 + , 𝑦 + , ℎU
2 2√3
HHH⃗ D→2 = −𝑘 𝐵
𝐹 HHHHHHHH⃗
K 𝑃 = −𝑘 M𝐵 HHHHHHHHH⃗
K𝑂K + 𝑂 HHHHHHH⃗
K 𝑂 + HHHHH⃗
𝑂𝑃P = −𝑘 M𝐵𝑂 HHHHH⃗ + 𝑂HHHHHHH⃗
K 𝑂 + HHHHH⃗
𝑂𝑃P
𝐿 𝐿
= −𝑘 Q𝑥 − , 𝑦 + , ℎU
2 2√3
𝐿
HHHHHHH⃗
HHH⃗ F→2 = −𝑘 𝐶
𝐹 K 𝑃 = −𝑘 M𝐶 HHHHHHHHH⃗
K𝑂K + 𝑂 HHHHHHH⃗
K 𝑂 + HHHHH⃗
𝑂𝑃P = −𝑘 M𝐶𝑂 HHHHH⃗ + 𝑂HHHHHHH⃗
K 𝑂 + HHHHH⃗
𝑂𝑃P = −𝑘 Q𝑥, 𝑦 − , ℎU
√3
La loro risultante è 𝐹 HHH⃗ XY→2 = −3𝑘 ( 𝑂𝑃 HHHHH⃗ + 𝑂HHHHHHH⃗
K 𝑂 ) = −𝑘(3𝑥, 3𝑦, 3ℎ) dato che: 𝐴𝑂 HHHHH⃗ + HHHHH⃗
𝐵𝑂 + 𝐶𝑂 HHHHH⃗ = 0:
il sistema delle tre molle è equivalente ad una sola molla di costante elastica 3𝑘, con estremi O’,P.
La II eq. di Newton per la massa 𝑚 si scrive:
HHH⃗ XY→2 + 𝑚𝑔⃗ + 𝑅H⃗2
𝐹 Z
= 𝑚 𝑎⃗
con 𝑅H⃗2 la reazione del piano (per ora) senza attrito. Il moto si svolge nel piano xy, in componenti:
Z
_`
𝑚 𝑥̈ = −3𝑘𝑥 𝑥̈ + 2 𝑥 = 0 𝑥 = 𝐴a cos (𝜔𝑡 + 𝜑a ) _`
\ →^ → \ con 𝜔 = i 2
𝑚 𝑦̈ = −3𝑘𝑦 _`
𝑦̈ + 𝑦 = 0 𝑦 = 𝐴h cos (𝜔𝑡 + 𝜑h )
2
√_ k
Imponiamo le C.I.: la massa 𝑚 per t=0 ha coordinate (𝐿 , , 0),
j j
con velocità nulla. Si ha:
√_
𝑥 = 𝐿 j
cos𝜔𝑡 l
^ k
da cui eliminando la variabile t si ottiene l’eq. della traiettoria: 𝑦 = 𝑥
√_
𝑦 = j cos𝜔𝑡
m
ovvero la massa 𝑚 oscilla lungo il segmento QP, passante per l’origine inclinato di n rispetto
all’asse x (Q è il punto simmetrico di P rispetto ad O).
jo 2
Il periodo dell’oscillazione di 𝑚 risulta: T-./ = p
= 2πi_` = 0.36 𝑠
1. Dato che le forze esterne al sistema composto da 𝑚, 𝑀 (peso e reazione del piano orizzontale
liscio) sono verticali, per la I eq. cardinale si conserva la componente orizzontale della quantità di
moto:
(3) (3)
𝑄a = 𝑚 𝑣2 a + 𝑀 𝑣? a = (𝑚 + 𝑀) 𝑣F? a = 0
(3) (3) 2 (3)
La 𝑣? a deve essere tale da annullare la velocità (orizzontale) del C.M.: 𝑣? a = − ? 𝑣2 a . Quindi:
2
𝑣ŠXY a = 𝑣2 a − 𝑣? a = w1 + ? x 𝑣2 a
Osservare che quando la componente orizzontale della velocità relativa di 𝑚 è nulla, lo è anche la
componente orizzontale della velocità di 𝑚 rispetto al piano e, per la conservazione di 𝑄a anche la
componente orizzontale della velocità di 𝑀.
(2)
Nel tratto orizzontale scabro della guida, si ha per 𝑚: 𝑅H⃗Z + 𝑚𝑔⃗ + 𝐹⃗5 = 𝑚𝑎⃗.
Quindi la reazione normale del blocco sul corpo vale 𝑅Z = 𝑚𝑔 e la componente orizzontale della
(2)
forza di attrito dinamico risulta 𝐹5 a = 𝜇5 𝑚𝑔, costante.
Lo spostamento relativo risulta ∆𝑥ŠXY = ∆(𝑥2 − 𝑥? ) = −𝑅.
Il lavoro totale fatto dalle forze di attrito è: 𝐿Œ••Š = −𝜇5 𝑚𝑔 𝑅.
Per il teorema dell’energia meccanica 𝐿Œ••Š = ∆𝐸2X‡‡ .
L’energia cinetica iniziale del sistema risulta:
l l l l j l
(3) (3) (3) j (3) (3)
𝐸‡34 = j 𝑚 (𝑣2 a )j + j 𝑀(𝑣? a )j = j (𝑚+𝑀)𝑣F? a + j 𝜇 w𝑣ŠXY a x = j 𝜇 (𝑣ŠXY a )j
2? (3) (3) (3) 2 (3)
dove 𝜇 è la massa ridotta (𝜇 = 2y?) e 𝑣ŠXY a = 𝑣2 a − 𝑣? a = w1 + ? x 𝑣2 a
(3 234)
La minima velocità 𝑣2 a si trova imponendo che la massa 𝑚 arrivi in B con velocità relativa nulla
(D) l (D)
rispetto al blocco. Quindi si deve avere 𝐸‡34 = j 𝜇 (𝑣ŠXY a )j = 0 e l’energia potenziale
(D)
gravitazionale 𝑈| = 𝑚𝑔 4𝑅. Dalla relazione:
1 𝑚 (3 234) j
−𝜇5 𝑚𝑔 𝑅 = 𝑚𝑔 4𝑅 − 𝜇 •w1 + x 𝑣2 a •
2 𝑀
(3 234) j|‘(’y“ƒ )
si ottiene: 𝑣2 a =i ” = 4.0 m/s
ly
•
RNMàm - RNpianoàM
F(m)el
- mA y - F(m)el
- RNMàm Mg
mg
x’
Nel sistema di riferimento (inerziale) del piano, si ha per il blocco 𝑀 (sfruttando il III principio di
Newton):
(2)
𝑀 𝐴⃗ = w−𝐹⃗XY x + 𝑀𝑔⃗ + (−𝑅H⃗?→2 Z
) + 𝑅H⃗™3Œ4š→?
Z
Le due molle di costante elastica 𝑘 collegate a 𝑚 sono equivalenti ad un’unica molla di costante
pari a 2𝑘, essendo 𝑥′ uguale alla compressione della molla di estremo in C ed alla elongazione
(2)
della molla di estremo in A: 𝐹XY aK = −𝑘𝑥 K − 𝑘𝑥 K
𝑚 𝑚
̈ 2𝑘 2𝑀 𝑔 2𝑀
𝑥′ + Ÿ1 + 𝑚 𝑥′ = √2 Ÿ1 + 𝑚
𝑚 1 + 2𝑀 1 + 2𝑀
”
j`
da cui si ricava 𝜔j = 2 Q1 + ¡•
” U.
ly
¡•
2
Si osservi il corretto andamento nel limite ? → 0.
jm
Si ha che 𝑇D→F→D = 𝑇š¢‡ = p = 1.7 s