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La creazione dell’universo

Tutto era dominato da lui, un’entità senza nome che governava la


stessa astrazione del tutto; il suo scopo non era che quello di
restare lì, in un “universo” che non erano che le quattro
dimensioni, senza nessun tipo di emozione o essere; solo con
nient’altro.
Un giorno questo cambiò. Per qualche motivo non raggiungibile
dal raziocinio umano, l’Entità cominciò a pensare, e quindi ad
inventare concetti: i primi furono in particolare i sentimenti, in
particolare la solitudine, in cui, chiaramente, l’Entità si riconobbe
subito.
Il secondo fu la creatività, che portò all’invenzione dell’arte e
della bellezza e di tutto ciò di cui godiamo oggi.
L’Entità continuò ad arricchire l’universo per un tempo che la
mente umana non può neanche immaginare, fino a quando non
decise di inventare il male, l’odio, la violenza ed il concetto di
esistenza.
Da quel momento si crearono milioni di esseri basati solo sui
concetti sopracitati; questi esseri si moltiplicarono nel tempo e
così fecero i sentimenti di cui erano portatrici.
Con il tempo questi esseri acquisirono un’autocoscienza, e
svilupparono immediatamente, per la loro stessa natura, un
enorme rancore rispetto all’Entità: così il loro unico obiettivo
divenne quello di distruggerlo; quel momento fu a lungo
procrastinato, fino a quando, finalmente, intrapresero una
battaglia contro l’Entità. Lo scontro fu violentissimo e durò molto
a lungo, finché, infine, l’Entità non riuscì a prevalere.
Nonostante ciò, il male non venne definitivamente estirpato:
infatti, durante lo scontro ambe le parti ricevettero grandi ferite,
e le parti del loro corpo divennero materia che andò a formare
tutte le stelle e pianeti dell’universo.
In particolare, tutti i concetti, nel bene e nel male, nella creatività
e nella distruzione, si concentrarono sulla Terra e, in particolare,
in Asopo e Bosina, i primi due esseri umani, che diedero inizio
all’esistenza della nostra imperfetta ma meravigliosa specie.

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