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INTRODUZIONE ALLA DIELETTRICITÀ E ALLA CAPACITÀ DEL

CONDENSATORE ( Eric P. Dollard)


il fenomeno della capacità elettrica è di per se l’accumulo di energia elettrica in un campo elettromagnetico isolato , il
campo è delimitato da 2 piastre metalliche separate da un materiale dielettrico,si possono avere capacità elettriche
differenti a seconda della struttura e forma del condensatore, basta che esista tra le sue 2 armature una differenza di
potenziale(voltaggio),esistono condensatori leggermente più complessi,come la bobina oscillante (verrà mostrata qui)
La capacità elettrica è spiegata in maniera impropria
La percezione della capacità utilizzata oggi è del tutto inadeguata per una corretta comprensione di questo effetto.
Steinmetz afferma nel suo libro (Electric Discharges, Waves and Impulses) quanto segue”Sfortunatamente e ancora di
uso comune trattare i campi dielettrici con la preistorica concezione delle cariche elettrostatiche (elettroni) sul
conduttore ,distruggendo così l’analogia tra le 2 due componenti del campo elettrico,ovvero quello magnetico e il
dielettrico ,rendendo qualsiasi informazione a riguardo dei campi dielettrici inutilmente più complicata

Linee di forza come


rappresentazione della dielettricità
Steinmetz nel suo libro afferma "non ha più senso concepire la corrente immagazzinata nel condensatore come la
quantità di energia che attraversa il filo conduttore, sarebbe più opportuno invece parlare di come la tensione per
induttanza carica il filo conduttore di una certa quantità di poli o atomi magnetici. Ma quest'ultima concezione, insieme
ai riferimenti riguardanti gli atomi magnetici, ecc., è stata accantonata in seguito alla rappresentazione del campo
magnetico tramite linee di forza introdotte da Michael Faraday.
Le leggi delle linee di forza
Tutte le linee di forza magnetica sono come le piste da corsa per le auto, tutte le linee dielettriche di forza terminano sui
fili conduttori, ma possono formare formare anelli chiusi in una radiazione elettromagnetica. Queste sono le leggi base
delle linee di forza. Si evince da queste leggi che qualsiasi linea di forza non può semplicemente svanire nel nulla.
Faraday e la sua teoria delle linee di forza
Faraday era fortemente convinto che questa azione a distanza non era possibile attraverso lo spazio vuoto, in altre
parole, "la materia non può agire dove non lo è". Considerava lo spazio pervaso da linee di forza. Quasi tutti voi avrete
avuto modo di vedere come si dispone la limatura di ferro attorno ad una calamita. potrete vedere numerose piccole
bussole orientarsi lungo le linee di forza esistenti attorno ai poli del magnete. L'esperimento ha indicato che un campo
magnetico possiede una costituzione fibrosa. Se si fa passare il filo di una bobina di rame attraverso un forte campo
magnetico e si ascolta il segnale uscito dalla bobina in cuffia, lo sperimentatore noterà un rumore di raschiamento. J. J.
Thompson eseguendo ulteriori esperimenti ha ottenuto la ionizzazione di gas , provando che il campo non è continuo
ma fibroso

(Electricity and Matter, 1906).

Caratteristiche fisiche delle linee di forza

Si consideri lo spazio tra i poli di un magnete o di un condensatore pieno di linee di forza elettrica. Osservando
Fig.1.notiamo che Queste linee di forza si comportano come delle molle che si allungano e respingono
reciprocamente.Chiunque abbia provato ad unire i poli di uguale segno di due magneti avrà percepito questa forza
repulsiva come simile ad una massa”molle” ed elastica.Osservando Fig.2. Notiamo che le linee di forza sono più dense
lungo AB tra i poli, osservando le cariche ,si vedono chiaramente molte più linee di forza che partono da A verso B o
viceversa che verso l'esterno e l'infinito. Consideriamo l'effetto delle linee di forza su A. Le linee sono in uno stato di
tensione determinato dalla carica A. Quindi viaggiano più cariche da A verso B rispetto a quelle che premono su un
punto lontano da B. Abbiamo così ottenuto l’interazione fisica di 2 cariche magnetiche. Prendiamo in esame fig 3.Si
può notare che i poli hanno formato linee di forza che si respingono,il fenomeno è conosciuto come repulsione
magnetica.
Massa associata a linee di forza in movimento
Le linee di forza possono essere comprese in maniera più adeguata rappresentandole come un cilindro lungo e
sottile,Maxwell ipotizzò che la tensione delle linee di forza rappresenta essa stessa espressa in volt/pollice, oltre alla
tensione, vi è un mezzo attraverso il quale queste linee passano
.Esiste una pressione idrostatica contro questo mezzo o etere. Il valore di questa pressione è dato per metà dal prodotto
di densità magnetica e dielettrica. Esiste inoltre una pressione perpendicolare alle linee di forza eccitate elettricamente.
Se un campo magnetico aumenta la sua forza i flussi magnetici si diffondono lateralmente o in larghezza, la resistenza
che si forma ai limiti del campo elettromagnetico viene attraversata dall’etere ,questo spostamento d’etere dal campo
elettromagnetico all’esterno, è la causa dell’innesco di una reazione magnetica ,la quale aumenta l’intensità di una
corrente elettrica. Tuttavia, se una linea di forza viene spostata longitudinalmente, essa scivola attraverso l’etere con
poca o nessuna resistenza ,come se vi fosse esposta una superficie trascurabile o quasi nulla . Questo forse spiega come
mai negli esperimenti eseguiti da Tesla tra il 1890 e 1893 permettevano il trasporto e guadagno di energia elettrica senza
che vi fosse associato un proprio campo elettromagnetico.
Induttanza :analogia alla capacità
Gran parte del mistero che circonda il funzionamento di accumulo delle cariche elettrostatiche sui condensatori può
essere eliminato approfondendo l’induttanza e come può dare origine ai fenomeni dielettrici. L’Induttanza è l'accumulo
di energia nello spazio di un campo magnetico. Le linee di forza formano un movimento ciclico ,circondano l'asse del
flusso di corrente che ha dato loro origine .Grazie allo spazio vuoto che si contrappone tra le 2 armature del
condensatore, può essere incanalata più energia nel campo elettromagnetico che si genera tra la corrente ordinaria e
quella che entra nelle armature
Meccanismo di immagazzinamento dell'energia magnetica
Il processo che spinge queste linee a ruotare verso l'esterno, provoca il loro allungamento, questo allungamento
permette la conservazione dell'energia come se disponessimo di un accumulatore ”elastico”.Una determinata quantità
di corrente manterrà vive le lineè di forza instaurate fino ad una certa distanza dal conduttore in cui scorre corrente, fino
a quì non vi è nessun movimento di energia. Se il flusso di corrente aumenta, l'energia che viene assorbita dal campo
spinge ciclicamente le linee di forza verso l'esterno ad una velocità corrispondente. Poiché l'energia mette in movimento
un campo elettromagnetico il quale muove un flusso corrente proporzionato ad esso . Le dimensioni del campo
elettromagnetiche corrispondono esattamente alla velocità del campo. Se poi la corrente diventa costante, nessun
campo elettromagnetico lo accompagna, così come pure nessuna corrente viene assorbita. Tuttavia, se la corrente
diminuisce ,si ottiene un rallentamento delle linee di forza del campo ,di conseguenza il movimento ciclico prodotto
dalle lineee stesse. Poiché il campo elettromagnetico corrisponde esattamente alla velocità,quando esso inverte la sua
polarità e quindi l’energia ,la sposta fuori dal campo e nella corrente. Poiché non è richiesta nessuna alimentazione per
creare un campo, soltanto la corrente, il campo elettrostatico o stazionario, rappresenta l'energia immagazzinata.
I limiti dello 0 e dell’infinito
esistono delle caratteristiche interessanti di induttanza che si manifestano nei casi di intrappolamento o il rilascio
istantaneo di energia . Poiché l'alimentazione che guida la corrente ha una resistenza, quando l’alimentazione viene
interrotta, l’energia che transita nel campo aumenta la sua resistenza,quindi l'induttanza rilascia l’energia sotto forma
di calore. Ipotizziamo di possedere un induttore ideale (un induttore si oppone solo alle variazioni di corrente.Se fosse
ideale, non presenterebbe nessuna resistenza alla corrente continua). Se interrompiamo l'alimentazione accorciando i
terminali dell'induttore,avremo isolato l’induttore senza interrompere alcuna corrente. Dal momento che il collasso del
campo produce un campo elettromagnetico questo campo tenderà a manifestarsi. Tuttavia, un cortocircuito non
permetterà che un campo elettromagnetico si sviluppi attraverso esso poichè come da definizione presenta resistenza
pari a zero. Nessun campo elettromagnetico può combinarsi con della corrente per ottenere energia, quindi, l'energia
stessa rimarrà nel campo. Qualsiasi tentativo di far collidere il campo di forza, aumenta l’intensità elettrica al suo
interno ,esso quindi lo respinge e dilata,questo principio permette l’immagazzinamento di energia.
Rilascio istantaneo di energia come infinito
Si manifestano fenomeni molto interessanti (e pericolosi) quando il il flusso di corrente viene interrotto, si creano le
condizioni per creare una resistenza infinita. Create le condizioni,prendiamo in riferimento suo inverso, la conduttanza.
La conduttanza è In questo caso zero. Perché la corrente scompare immediatamente ,il campo crolla ad una velocità che
si avvicina a quella della luce. Il campo elettromagnetico essendo direttamente collegato alla velocità del flusso,lo
stesso tende resistenza verso un valore infinito. Vengono prodotti effetti molto potenti ,perché il campo sta tentando di
mantenere la corrente tenendo in vita il campo elettromagnetico richiesto. Se esiste una quantità considerevole di
energia, corrisponderebbe a diversi Kwh (250 Kw/h per il colpo di lampo), questo rilascio istantaneo di energia può
produrre effetti molto intensi e può completamente distruggere un apparecchiatura insufficientemente protetta.
Comparsa di un'altra forma di energia
Attraverso la rapida scarica di induttanza che si forma durante l’interruzzione, appare un nuovo campo di forza che
riduce il tasso di formazione induttiva del campo elettromagnetico. Questo campo è anche rappresentato da linee di
forza, ma queste sono differenti rispetto a quelle magnetiche. Queste linee di forza non sono una manifestazione del
flusso di corrente, ma di una compressione elettrica, tensione o differenza potenziale.
Differenze tra immagazzinamento dell’energia dielettrica nello spazio e
accumulo energia magnetica nel rispettivo campo
A differenza del magnetismo, l'energia è forzata o compressa più verso l'interno che verso l'esterno. Le linee dielettriche
di forza spingono verso l'interno e lungo l'asse del campo, piuttosto premere sul esterno dell'asse come agirebbe un
campo magnetico. Perché le linee si respingono reciprocamente,può avvenire qualche fenomeno di movimento
trasversale di tali linee ai margini del campo, ma il fenomeno è fondamentalmente longitudinale. Si genera un
interessante paradosso spiegabile con la capacità elettrica. Succede che più è piccolo lo spazio delimitante le armature
del condensatore , più energia può essere memorizzata. Questo è l'esatto opposto del magnetismo. Con il magnetismo,
le singole capacità di energia possono essere anche collegate in parallelo, ma i volumi unitari di energia dielettrica ad
essi associati possono essere pensato come lavorare in serie.
Il voltaggio sta alla dielettricità come l’intensità sta al magnetismo
L’induttanza e è responsabile delle dimensioni del campo è la produzione di tensione. La corrente è proporzionale
soltanto alla resistenza del campo e non alla velocità del campo. Le dimensioni del campo non dipendono dalla corrente
ma dalla tensione. La tensione deve essere proporzionata alla corrente in modo da non estinguersi. La variazione
dell’energia applicata innesca tramite capacità elettrica,la produzione di corrente. La corrente è direttamente
proporzionale alla velocità di forza del campo. Quando la tensione aumenta, l’intensità si convoglia nel condensatore e
quindi l'energia si accumula. Se la tensione rimane invariata non si presenta nessun flusso di corrente e la capacità
memorizza l'energia che ha prodotto il campo. Se la tensione diminuisce, la corrente reagisce ,non più respingendosi ma
attraendosi e l'energia fuoriesce dal campo dielettrico. Mentre la tensione diminuisce , spazio nel quale esiste si
comprime .Quando l'energia è completamente dissipata le linee di forza svaniscono.
Ancora una volta i limiti di zero e infinito
Poiché l'alimentatore che ha fornito la tensione di carica ha conduttanza interna, interrotta l’alimentazione si ha
conduttanza nulla e l'energia dielettrica si dissipa in calore. Ipotizziamo di avere un condensatore ideale non avente
conduttanza di perdita,se si scollega completamente la tensione di alimentazione al circuito aperto e ai morsetti del
condensatore, non vi sarà nessun passaggio di corrente, in quanto in un circuito aperto,non può esserci. Se il campo
tende ad espandersi tenderà a propagarsi verso la fonte elettrica. Tuttavia, un circuito aperto non permetterà il flusso di
corrente poichè ha conduttanza zero. Di conseguenza,ogni tentativo di espansione sul campo genera una tensione che
spinge il campo verso l'interno. Di conseguenza, l'energia rimarrà immagazzinata nel campo. Questa energia può essere
utilizzata in qualsiasi momento. Questa è un'altra forma di accumulo di energia.
Rilascio istantaneo di energia come infinito
Si manifestano fenomeni di enorme magnitudine quando la tensione viene immediatamente interrotta, come con un
cortocircuito. L'effetto è analogo al circuito aperto di corrente induttiva. Perché la tensione se fornita ed interrotta
istantaneamente il campo esplode contro i conduttori ad una velocità che può superare la luce, in quanto la corrente è
direttamente proporzionale alla velocità di campo che salta all'infinito nel tentativo di produrre una tensione limitata
attraverso la resistenza zero. Se esiste questa enorme energia nel campo della forza dielettrica, ancora una volta
possiamo affermare che sia di diversi Kw/h. l'esplosione che si verifica ha violenza quasi inconcepibile e può
vaporizzare un conduttore di sostanzialmente spessore istantaneamente. Gli scarichi di corrente fuoriuscenti dal
dielettrico a grande velocità ed energia sono una delle esperienze più brutte che possano capitare ad un ingegnere.
L'energia ritorna sotto forma di magneti
Potenti correnti prodotte dall'improvvisa espansione di un campo dielettrico danno origine ad energia magnetica.
L'inerzia del campo magnetico limita l'aumento della corrente ad un valore reale. La capacità scarica tutta la sua energia
di nuovo nel campo magnetico e l'intero processo ricomincia da capo .Il momento in cui si verifica questo scambio di
energia e quello in cui il condensatore si carica e si scarica. In questa fase può come non potrebbe Questo passo
può o non può contenere sfumature di energia elettrica e magnetica, dipende dalla portata dei conduttori che delimitano
le energie
L’Impedenza responsabile delle pulsazioni del campo di energia
L'impedenza caratteristica e il rapporto tra capacità di stoccaggio magnetico e dielettrico. E il rapporto tra tensione e
corrente massima nelle oscillazioni. Siccome l'immagazzinamento dell’energia magnetica avviene verso l'esterno e
l'immagazzinamento dielettrico avviene verso l'interno, il campo totale di energia produce pulsazioni. La forza che si
propaga sull'asse di questa pulsazione e l'impedenza del sistema permettono di constatare le dimensioni delle
oscillazioni. L'asse di pulsazione eterica e l'impedenza del sistema elettrico permettono l’osservazione delle
oscillazioni,la pulsazione avviene alla frequenza di oscillazione. Le pulsazioni si verificano alla frequenza di ogni
oscillazione.
Energia nella materia
Mentre la tensione o l'impedenza aumenta, si sprigiona il flusso interno di energia. Se l'impedenza è alta ed il tasso di
“alternazione” dei cicli è abbastanza veloce e perfettamente uniforme,sembrerebbe possibile comprimere energia,
trasformandola in materia, potrebbe essere possibile la riconversione di questa materia in energia sincronizzandosi con
la frequenza dell'oscillazione. Questo fenomeno se reale può essere considerato una specie di supercapacità, ovvero una
conversione stabile a lungo termine nella materia.
Capacità elettrica: False considerazioni odierne
Il fatto che ci sia stato insegnato che la capacità è il risultato di un accumulo di elettroni e che la teoria della velocità
della luce pone limite dei limiti al flusso di energia ,ha seriamente distorto la comprensione della realtà dei fenomeni
dielettrici,rendendo valide tali teorie solo per la forza magnetica e la velocità della materia nello spazio, limita la nostra
capacità di comprendere certe anomalie nei fenomeni elettrici.I veri lavori svolti dalla capacità dello spazio vuoto
possono essere più chiari con il seguente esempio; Precedentemente è stato dichiarato che le linee dielettriche di forza
devono terminare sui fili conduttori. Nessuna linea di forza può finire nello spazio,se prendessimo un filo conduttore e
lo rimuovessimo dalla faccia dell’universo,nessuna linea di forza può estendersi da un filo all’altro .Non si può avere
capacità elettrica nello spazio vuoto che si contrappone tra i 2 conduttori , indipendentemente dalle dimensioni
dell'elettrodo, quindi non può immagazzinare energia. Si deduce che la capacità dello spazio vuoto di un oggetto è la
somma delle capacità dell’oggetto stesso e tutti gli oggetti conduttori dell'universo.
L'induttanza dello spazio libero è infinita
Steinmetz nel suo libro spiega il comportamento generale o univoco dell'elettricità ,le teorie e i calcoli dei fenomeni
elettrici transitori e delle oscillazioni,egli sottolinea che l'induttanza di un conduttore filamentoso isolato di qualsiasi
lunghezza deve essere infinita. Poichè le correnti esistono per contenere un campo magnetico, esso può assumere
dimensioni tendenti ad infinito. Questa enorme quantità di energia non può essere rapidamente recuperata a causa della
limitata velocità di propagazione del campo magnetico,si quindi la propagazione di una energia non reattiva o di
induttanza,conosciuta anche come radiazione elettromagnetica.
Il lavoro Tesla, Steinmetz, e Faraday
Nei suddetti libri, Steinmetz sviluppa alcune equazioni piuttosto singolari per la capacità. Tesla dedicò una parte della
sua vita e delle sue energie nello studiare i fenomeni dielettrici e fece numerose scoperte in questo campo. Gran parte di
questo lavoro deve ancora essere completamente scoperto. Sono convinto del fatto che i fenomeni della dielettricità
hanno spianato la strada ad una scoperta profondamente interessante. È ironico pensare aver abbandonato il concetto
delle linee di forza associate ai fenomeni misurati in Farad(F) ,dopo che gli approfondimenti sulle forze elettriche e sui
campi magnetici hanno messo sotto obbiettivo la visione di tali fenomeni elettrici.
A proposito della velocità del flusso dielettrico
È stato affermato che tutte ogni linea magnetica deve essere chiusa su se stessa e che tutte le linee dielettriche di forza
devono terminare sulla superficie di un conduttore. Si può dedurre da queste due leggi fondamentali che nessuna linea
di forza può terminare nello spazio vuoto. Questa dinamica ha posto un’interessante quesito a riguardo lo status delle
linee di flusso dielettrico prima che il campo abbia avuto il tempo di propagarsi al conduttore neutro. In quel momento
sembrerebbe che le linee di forza, sembra che,non avendo raggiunto il conduttore neutro distante , esse finiscano nello
spazio in cui si trova davanti l'onda avanzante alla loro parte anteriore. Si potrebbe concludere che le linee di forza si
propagano istantaneamente oppure esistono da sempre e ; O vengono modificate o lo spazio coniugato esiste all'interno
degli stessi confini come spazio ordinario. Le proprietà delle linee di forza all'interno di questo spazio coniugato non
obbediscono alle leggi dello spazio così come è normalmente concepito.

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