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Antimo Negri
La sentenza di Nietzsche: "Non fatti
ma interpretazioni"
21/7/1994
abstract
• - Professor Negri, il pensiero di Nietzsche, nel nostro secolo in genere, ma soprattutto in questi ultimi anni, gode di una grande
fortuna, in Italia e anche in molti altri paesi; probabilmente Nietzsche è oggi uno dei filosofi più popolari. Come spiega questa
straordinaria fortuna del pensiero di Nietzsche a tutti i livelli? (1)
• - Professor Negri, una parte del pensiero di Nietzsche si può definire profetica, nel senso che egli predica la distruzione ed il
rovesciamento di tutti i valori. Che cosa significa la trasvalutazione di tutti i valori annunciata da Nietzsche? (2)
• - Professor Negri, la relazione Hegel-Nietzsche è piuttosto complessa: da un lato, infatti, la trasvalutazione di tutti i valori
richiama alla mente la dialettica hegeliana, ostile al concetto inteso come qualcosa di fisso e di dato una volta per sempre,
mentre dall’altro, forse per influenza di Schopenhauer, Nietzsche è profondamente ostile al «risultato calmo» in cui precipita
l’inquietudine del divenire. Che cosa apprende Nietzsche da Hegel? (3)
• - Professor Negri, quale fu il rapporto di Nietzsche con il pensiero scientifico, e innanzitutto con la cosiddetta «Rivoluzione
copernicana»? (4)
• - Professor Negri, in che senso, secondo Thomas Mann, Nietzsche avrebbe addirittura preannunciato la fisica moderna? (6)
• - Professor Negri, da una parte Nietzsche si annuncia come un critico del nichilismo, dall'altra non sfugge l'essenza in parte
anche nichilistica del suo pensiero. Leggiamo nei Frammenti postumi: «Nichilismo: manca il fine; manca la risposta al
"perché?"; che cosa significa nichilismo? - che i valori supremi si svalorano. Esso è ambiguo.» È corretto parlare di un rapporto
ambiguo di Nietzsche con il nichilismo? (7)
• - Professor Negri, qual è il pensiero di Nietzsche riguardo alla verità? È ovvio che di fronte ad una filosofia che, come quella di
Nietzsche, perviene all'affermazione antipositivistica che i fatti, le cose, non ci sono, ma ci sono unicamente le interpretazioni,
si pone la domanda di fondo: c'è una verità per Nietzsche? (8)
Abstract
Nietzsche che voleva essere ‘inattuale’ è oggi filosofo attualissimo. Il suo
pensiero si può definire profetico, perchè anticipa una situazione, una
condizione umana che non era quella dei tempi in cui viveva lui, ma è quella in
cui vive l'uomo contemporaneo ormai incapace di trovare punti di
orientamento, valori assoluti. Nietzsche riprende da Schopenhauer la critica
mossa a Hegel di trasformare il divenire in un ‘risultato calmo’. D'altra parte
Nietzsche si sente vicino a un Hegel che mantiene forte il senso del divenire e
della dialettica come una sorta di logica diabolica che fa tremare l'identità
delle cose con se stesse. Antimo Negri parla della differenza tra il
copernicanesimo di Kant e il copernicanesimo di Nietzsche. Egli descrive
quindi il rapporto di Nietzsche con la scienza, soffermandosi sulle
conseguenze della critica alla concezione meccanica del mondo. Non esiste
un'immagine del mondo, ma infinite immagini e il rapporto tra uomo e natura
è il rapporto del poeta con la natura. Negri affronta quindi il problema del
rapporto di Nietzsche con il nichilismo: Nietzsche non mette in discussione
che il mondo esista, ma critica l'idea positivista che i fatti esistano. I fatti, egli
replica, non esistono, esistono solo intepretazioni. A questo punto nasce
l'esigenza di interrogarsi sulla esistenza di una verità per Nietzsche. La verità
è una costruzione dell'uomo che consiste nel portare alla luce ciò che è
nascosto, ma di volta in volta e mai per sempre.