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PAESE :Italia DIFFUSIONE :(650000)

PAGINE :68-71 AUTORE :Di Luca Sciattino


SUPERFICIE :327 %
PERIODICITÀ :Settimanale

16 gennaio 2019

Alcuni nanorobot viaggeranno nei flusso sanguigno, altri si muoveranno sfruttando campi magnetici esterni.

Tutti i diritti riservati


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16 gennaio 2019

Minitecnologie biologiche
che, iniettate nel corpo
umano, viaggiano fino
ad arrivare a neuroni,
cellule cancerose, placche
aterosclenbtiche, coaguli
di sangue. . Una volta
raggiunto II loro bersaglio,
rilasciano fermaci e terapie.
Ecco coma, in un futuro
assai vicino, ci cureremo
contro tumori, ictus
e Parkinson.
di Luca Sciattino

l nanomondo è un universo abitato


da oggetti dell'ordine del miliarde-
simo di metro. Svelato ai nostri oc-

I
chi dal microscopio elettronico, ci è
stato per lungo tempo inaccessibile.
Penetrarvi, intervenire sulle sue par-
ti e perfino rhanipolarle è qualcosa
che potevamo solo immaginare. Come
nel celebre film di fantascienza Viaggio
allucinante di Rifchard Fleischer (la cui
trama era stata ripresa dall'omonimo
romanzo di IsaaqAsimov) in cui il som-
mergibile Proteus e il suo equipaggio
venivano miniaturizzati e iniettati nella

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16 gennaio 2019

Simulazione di come
un nanorobot potrebbe
raggiungere le cellule
tumorali e colpirle
in maniera selettiva.

vena di un paziente per distruggere un riesce a fare. Si distinguono per i bersagli


embolo nel suo cervello. 0 come nella che possono colpire, così come per le
dal titolo «There's Plenty loro modalità di spostamento e di con-
of Room at the Bottom» (C'è un sacco trollo umano, le tre caratteristiche che
di spazio lì in fondo) durante la quale definiscono, tecnicamente, il nanorobot.
il fisico Richard Feynman parlò della Possibili bersagli sono cellule canceroge-
possibilità di creare nanomacchine in ne, depositi di placche aterosclerotiche,
grado di manipolare la materia su scala coaguli di sangue, porzioni di tessuto in
atomica. Ma da quando, finalmente, nel cui rilasciare farmaci, neuroni in pazienti
2004 alcuni ricercatori americani hanno affetti da malattie neurodegenerative.
creato un nanorobot con un frammento
di muscolo cardiaco di topo, che poteva Quanto alle modalità di spostamen-
muoversi all'interno di un organismo to, vi sono progetti di nanorobot che
traendo energia da glucosio, la porta semplicemente si lasciano trasportare
dell'intero universo del nanomondo sta dal flusso sanguigno, altri che sono do-
lì spalancata davanti a noi. tati di ciglia vibranti tipiche di organismi
Quel salto nel futuro La larga messedi affascinanti proget- unicellulari chiamati ciliati, altri ancora
Viaggio allucinante, scritto
da Isaac Asimov nel 1966,
ti iniziata una decina di anni fa, svilup- che si muovono sfruttando campi ma-
preconizzava un viaggio pati con l'apporto di tecnologie sempre gnetici esterni o sotto la spinta di una
dentro il corpo umano di un più raffinate, sta oggi dando vita a una membrana vibrante. Ultrasuoni, micro-
team medico, miniaturizzato
in un sommergibile, per curare serie di nanorobot biologici che promet- onde, raggi X e sostanze radioattive sono
un embolo al cervello. tono di fare ciò che nessuna medicina solo alcuni dei mezzi che possono essere

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16 gennaio 2019

usati per controllare la loro posizione. Italiano di Tecnologia è costituito da con i nanorobot avrebbe minori rischi
«Noi dell'Istituto Italiano di Tecno- una nanoparticella piezoelettrica, cioè e sarebbe adatta a un maggior numero
logia abbiamo ideato un nanorobot co- un materiale che, sollecitato da ultra- di pazienti.
stituito da una particella di lipide in cui suoni, genera una differenza di poten- Già sperimentati dentro il corpo vi-
viene inserito un cristallo magnetico e ziale. «Questo tipo di nanorobot può treo dell'occhio di un maiale sono invece
un farmaco chemioterapico» racconta rappresentare una svolta nella cura di nanorobot a,forma di elica guidati da un
Gianni Ciofani, ricercatore senior presso patologie cerebrali come il morbo di Par- campo magnetico. Sono stati ideati da
UT eprofessore associato del Politecnico kinson» precisa Ciofani. «Le attuali cure un gruppo internazionale di ricercatori
di Torino. «Vogliamo usare questi nano- che prevedono la stimolazione elettrica coordinato cja Max Planck Institute for
robot per combattere una delle forme sono piuttosto invasive. I nanorobot di Intelligent Systems di Stoccarda con lo
più aggressive di tumore al cervello, il materiale piezoelettrico rappresentano scopo di rilasciare farmaci per curare
glioblastoma multiforme». un approccio differente, che consiste nel patologie della cornea e della retina. Il
raggiungere i neuroni malati, generare grado di sofisticazione raggiunto in que-
I risultati dei primi esperimenti in una differenza di potenziale e trasmet- sto progetto è impressionante. Siccome
vitro, nell'ambito di un progetto finan- tere loro un impulso elettrico capace di la matrice molecolare interna del bulbo
ziato dall'European Research Council e \risvegliarli\». oculare ha una consistenza viscosa dif-
pubblicati su Nanomedicine, suggeri- Recentemente la rivista ACS Nano ficile da essere oltrepassata, i nanorobot
scono che questi nanorobot hanno la ha pubblicato uno studio pre-clinico sono stati dotati di un rivestimento ade-
capacità di superare la barriera ematoen- riguardante nanorobot anti-ictus idea- rente di fluorocarburo che riduce l'attrito
cefalica e dirigersi nella zona del tumore to da ricercatori di differenti discipline con il tessuto circostante.
cerebrale: «Li guidiamo con un campo provenienti da centri come l'Ospedale
magnetico che agisce sui cristalli ma- Galliera di Genova, la Scuola Superiore A ispirare i ricercatori nell'idea-
gnetici; una volta raggiunta la zona del Sant'Anna di Pisa, l'IIT di Genova e il zione di questo rivestimento è stata
tumore, possono essereattivati mediante Cnr-Inserm di Parigi. Questi nanorobot la natura, e precisamente una sostanza
un ulteriore campo elettromagnetico. hanno una forma discoidale molto simile che si trova nella trappola di una specie
Ciò determinerà l'aumento locale di tem- a quella dei globuli rossi e contengono carnivora. Quésta sostanza è talmente
peratura e il disfacimento del loro corpo al loro interno un farmaco trombolitico sdrucciolevole che gli insetti muovono a
lipidico e, come conseguenza, il farmaco che distrugge i coaguli di sangue. Attual- ruota i loro arti. Come in altri nanorobot,
che essi contengono verrà rilasciato in mente, solo il 10 per cento degli ictus i modelli naturali sono cruciali: senza
prossimità delle cellule tumorali, così da possono essere trattati con farmaci che questo rivestiremo, il nanorobot non
annientarle» concude Ciofani. rompono i trombi senza che vi siano pe- riuscirebbe a farsi strada all'interno della
Un altro nanorobot ideato all'Istituto ricoli di emorragia cerebrale. La terapia rete proteica del corpo vitreo del'occhio
e non raggiungerebbe mai la retina, nem-
meno con l'aiuto di campi magnetici.
Un altro interessante filone di ricerca
riguarda i nanorobot a Dna. Un esempio
è il progetto presentato alcuni mesi fa su
Nature Biotechnblogy: ricercatori cinesi
hanno costruito una nanoparticella co-
stituita da Dna a cui è legata una mole-
cola che riconosce proteine espresse da
cellule tumorali.! Il legame favorisce il
rilascio di trombina, un enzima capace
di chiudere i vasi sanguigni che nutrono
il cancro. La carica dei nanorobot è arri-
vata. Chissà che nel prossimo futuro le
battaglia contro tumori e altre malattie
non volga al meglio. •
a sequenza di fase.
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