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SVOLGIMENTO
b2
λ=
S
b = λ ⋅ S = 7.5 ⋅ 25 = 13.69[m]
S 25
Cm = = . [m]
= 183
b 13.69
A questo punto, si passa a determinare i valori che la corda assume nei tre punti di nostro
interesse: la corda nel punto d’attacco dell’ala alla fusoliera (corda in mezzeria), la corda
distante 4 m da tale attacco e la corda all’estremità alare.
Sapendo che l’ala ha una forma in pianta di tipo trapezoidale, si deve tenere presente
dell’esistenza del rapporto di rastremazione r indicante il rapporto tra la corda di estremità
e quella di attacco:
Ce
r=
Ca
Ca + Ce Ca + Ce ⋅ r Ca + Ce ⋅ 0.5 15
. ⋅ Ca
Cm = = = =
2 2 2 2
da cui:
2 ⋅ Cm 2 ⋅ 183
.
Ca = = = 2.43[m]
15. 15.
. [m]
Ce = 0.5 ⋅ Ca = 122
Per conoscere il valore della corda, distante 4 m, si deve eseguire una interpolazione
lineare:
Ca − Ce C( 4 m) − Ce
=
b b
−4
2 2
Ca − Ce ⎛ b ⎞ 2.43 − 122
. ⎛ 13.69 ⎞
C( 4 m) = Ce + ⋅ ⎜ − 4⎟ = 122
. + ⋅⎜ . [m]
− 4⎟ = 172
b ⎝2 ⎠ 13.69 ⎝ 2 ⎠
2 2
Si supponga che la portanza sia distribuita su tutta l’apertura alare, in funzione della corda:
come anche il peso dell’ala:
n ⋅ Wt
q= ⋅ Cx
S
n ⋅ Wa
q= ⋅ Cx
S
Adesso si trovino i carichi distribuiti, definiti dalla differenza fra il carico distribuito della
portanza ed il carico distribuito del peso alare in due sezioni, e precisamente all’estremità
alare qe e nella sezione distante 4 m dall’attacco della semiala q(4 m), per mezzo delle
formule:
n 2.5 ⎡N⎤
qe = ⋅ Ce ⋅ (Wt − Wa ) = . ⋅ (47200 − 5100) = 5836.59 ⎢ ⎥
⋅ 122
S 22 ⎣m⎦
n 2.5 ⎡N⎤
q( 4 m ) = ⋅ C( 4 m) ⋅ (Wt − Wa ) = . ⋅ (47200 − 5100) = 8276.48⎢ ⎥
⋅ 173
S 22 ⎣m⎦
q (4 m)
T(4 m) qe
N (4 m)
2,845 m
M f(4 m)
↑T( 4 m) + Q = 0
T( 4 m) = −Q
qe + q( 4 m) 5836.59 + 8276.48
T( 4 m) = − ⋅ 2.845 = − . [N]
⋅ 2.845 = 2007584
2 2
Per calcolare il momento flettente nella sezione in esame, occorre individuare il punto
d’applicazione della forza risultante Q. Per questo occorre fare l’uso dei momenti statici:
(q (4 m) - q e) ⋅ 2,845
2
2,845 / 3
q e ⋅ 2,845
2,845 / 2
( q( 4 m)
− qe ) ⋅ 2.845 ⋅ 2.845 + q ⋅ 2.845⋅ 2.845
e
x1 = 2 3 2 =
( q( 4 m ) − q e ) ⋅ 2.845⋅ 2.845 + q ⋅ 2.845
e
2 3
. [m]
= 1341
→ x = 2.845 − x1 = 2.845 − 1341
. . [m]
= 1504
q (4 m)
qe
1,341 1,504
M f ( 4 m) = − Q ⋅ x = −
(8276.48 + 5836.59) ⋅ 2.845 ⋅1504
. = −30194.07[ N ⋅ m]
2
M f = F ⋅ h1
Per poter ridurre il valore delle forze F, e di conseguenza, ridurre le sollecitazioni sulle
solette, risulta necessario portare al valore massimo la distanza fra le solette stesse.
Per questo motivo il longherone viene posto nella posizione di spessore massimo del
profilo, e le solette vengono poste, compatibilmente con le esigenze costruttive, il più
vicino possibile al rivestimento.
σ 0 .2 485 ⎡ N ⎤
K= = = 323.33⎢
⎣ mm ⎥⎦
2
a .
15
m 2.67 ⎡ N ⎤
Kt = ⋅K = ⋅ 323.33 = 235.23⎢
m+1 2.67 + 1 ⎣ mm ⎥⎦
2
Per il calcolo della sezione resistente si consideri Kt pari alla sollecitazione massima, il cui
valore approssimativo è ricavabile con la formula:
3 T( 4 m)
Kt = τ max = ⋅
2 Aanima
da cui:
3 T( 4 m) 3 2007584
Aanima = ⋅
2 Kt
= ⋅
.
2 235.23
[
= 128 mm2 ]
Aanima 128
sanima = = = 0.71[mm]
hmax 180
M f ( 4 m)
K=
Wf
J xx
Wf =
ymax
in cui ymax rappresenta la distanza fra la fibra non sollecitata (asse di simmetria) e la fibra
più sollecitata (fibra più esterna), pari ad hmax/2.
Il momento d’inerzia Jxx potrà essere ricavato dalla formula:
hmax 180
M f ( 4 m) ⋅ 30194070 ⋅
J xx =
K
2 =
323.33
2 = 840462159
. mm4 [ ]
Il momento d’inerzia diametrale di area Jxx è dato dalla trasposizione delle aree nel
baricentro della sezione, utilizzando come braccio la distanza esistente fra il baricentro
dell’area da spostare e quello della sezione totale:
⎡1 ⎛ H⎞ ⎤
2
⎡1 2⎤
J xx = ∑ Ai ⋅ y g = 2 ⋅ ⎢ ⋅ b1 ⋅ h1 + b1 ⋅ h1 ⎜ 90 − ⎟ ⎥ + 2 ⋅ ⎢ ⋅ b2 ⋅ h2 + b2 ⋅ h2 (90 − 10 − H ) ⎥
2 3 3
⎢⎣12 ⎝ ⎠
2 ⎥⎦ ⎣12 ⎦
Si pone H =7 mm, e si passa a verificare che il momento d’inerzia Jxx sia maggiore di
quello trovato in precedenza.
⎡1 2⎤ ⎡1 2⎤
J xx = 2 ⋅ ⎢ ⋅ 60 ⋅ 7 3 + 60 ⋅ 7(90 − 35
⎣12 ⎦ ⎣12 ⎦
[
. ) ⎥ + 2 ⋅ ⎢ ⋅ 10 ⋅ 203 + 10 ⋅ 20 ⋅ (90 − 10 − 7) ⎥ = 8433453.33 mm4 ]
30
86,5
73
180
73
86,5
5
90
20
1
Mt = ⋅ ρ ⋅V 2 ⋅ S1 ⋅ Cm ⋅ c( ma )
2
dove:
- Cm = coefficiente di momento;
- ρ = densità dell’aria, nel nostro caso pari a quella relativa a quota zero ρ0 = 1,226
[Kg/mm3];
- S1 = superficie alare considerata;
- V = velocità del velivolo;
- C(m a) = corda media aerodinamica, che nel caso di ala a forma trapezoidale coincide
con quella del baricentro.
Dal disegno è possibile ricavare la corda media aerodinamica, facendo uso di una
interpolazione lineare:
C( 4 m) − Ce C( ma ) − Ce
=
2.845 2.845 − 1341
.
C( 4 m) − Ce . − 122
172 .
c( ma ) = Ce + ⋅ (2.845 − 1341
. ) = 122
. + ⋅ (2.845 − 1341 . [m]
. ) = 148
2.845 2.845
Nella formula è funzione della velocità V, che viene supposta pari a 600 Km/h equivalenti
a 166,67 m/s.
Si deve, inoltre, ricavare il coefficiente del momento. Per fare ciò, risulta necessario
determinare prima il coefficiente di portanza Cp.
W 47200
2⋅n⋅ 2 ⋅ 2.5 ⋅
Cp = S = 25 = 0.28
ρ ⋅V 2
.
1226 ⋅ 166.67 2
C( ma ) = −0.03
1
Mt = ⋅ 1226
. . ⋅ (−0.03) = −3059.79[ N ⋅ m]
⋅ 166.67 2 ⋅ 4.02 ⋅ 149
2
Mt = 2 ⋅ q ⋅ A
Mt −30597900 ⎡ N ⎤
q= = = −14.98⎢
2 ⋅ A 2 ⋅ 1021612 ⎣ mm ⎥⎦
Il segno negativo del momento indica che tende a far entrare il velivolo in picchiata.
Adesso, si verifica che τ sia minore di quella massima ammissibile, sapendo che σ0,2 =
240 N/mm2 è il valore del carico di snervamento del materiale utilizzato (AVIONAL P-Al Cu
4 Mg Mn UNI 9002/3):
σ 0.2 240 ⎡ N ⎤
K= = = 160⎢
⎣ mm ⎥⎦
2
a 15
.
m 2.67 ⎡ N ⎤
Kt = ⋅K = ⋅ 160 = 116.40⎢
m+1 2.67 + 1 ⎣ mm ⎥⎦
2
da cui:
q = τ ⋅s
q 16 ⎡ N ⎤
τ= = = 16⎢
⎣ mm ⎥⎦
2
s 1
τ ≥ Kt