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IL NICHILISMO NEI FRAMMENTI POSTUMI
DI FRIEDRICH NIETZSCHE

«C'è nic/ii/i.mw e nicldlismo. Nicfli!ismo rum Ì' solo il pro-


cesso dello Sl'(d111u::.ione dei 1•a/ori supremi, e ncp1111u• sof-
ra1110 f'estrn:ionc di q1u:s1i i·nlori.
Già /'imrodu::.ione di qw:sli l'(lforì nel mondo i: 11ìchi!is1110 / .. .].
Questa ricche::.::.a csse11:ia/e inrerno de{ nic!tifi.1'1110 è cià the
Niet::.sche ci 1•1wf rendi:re chiaro».
rvl. HE!DEGGE!l, Nù:r::.sc/1e

In una pagina del suo celebre 1Viet:sche. "tv1artin I-Ieideggcr ha scrit-


to: ,,C'è nichilis1no e nichilisn10.>) Il presente contributo rende appunto a
din1ostrare la non univocità del concetto nei Frn111111en1i posr11111i di Fric-
drich Nietzsche e consiste in una lettura storico-critica dei fran1111enti
raccolti nel lungo periodo di circa dicci anni, che va dal\' estate l 830 - in
cui per la prin1a volta con1pare il tennine nichi\is1no ~all'inverno 1389.
Quella sorta di (<diario intcllettualc),i che sono i quaderni di appunri di
Nietzsche costituisce infatti la fonte attraverso !a quale è possibile rico-
st1uire la genesi e l'evoluzione di questo concetto.
Quando si parla del nichilis1no nietzscheano occorre però fare una
distinzione preliminare fra:
I) 11ichilis1110 sperilnentale ( 1880-1886), non dichiarato, del quale il fi-
Josofo di ROcken forn1ula vari 'pan:1dign1i' interni al teina della
Sinnlosigkeit: la 111orte di Dio, la decoden::,a. il prospertivi.1·1110.
Nietzsche sta ancora 'speri1nentando' le possibili cause e gli effetti
del nichilisn10, senza averlo ancora "dcnorninato" con1e ialc.

Cfr. M. ÌVIONT!NA!ll. \!olnnrh di 1mre11:n e critica dcl resto. in ,\,\.VV .. Niel:.sche. a


c. di D. CORRADINI BHOUSSARD. tvlilano, FrancoAngclL !979, pp. 45-61. Pili tardi 1. Le Ri-
der denominerà il Nachlass come una n1ccol!n di «frammenti intimi» n m1coru «diario di ri-
cerca>): cfr. J. LE RIDER, L'awngrajin e fa dccaden;:a. § 4 "I l<Jccuini di Nietzsche, in AA.VV.,
U1 1ramn e i{ tesro - su alcune lcu11re di Nìet:sche, a c. di !Vl. C. Fomari, Lecce. ìvlilell:::i.
2000, pp. 69-89.
1
LJ 1uclu/lsn10 siste111atico ( l 886-1889), dichiarato. del quale Nietzsche,
<1La consolazione ùi Lutero, quanùo !e cose non andavano più avan-
panendo dal concetto della volontà di poten::.a, rende siste1natica la ti: «Fine del 1nonclo». Il filosofo dei nichilisti era Schopenhauer. Tutti
fonnulazione, intendendo il nichilis1no in relazione alla for:.a
coloro che svolgono una altivitù da estremisti pretendono che il 111ondo
(Kraft), quindi definendolo di volta in volta estatico, attivo e passi- vada in pezzi quando riconoscono che la loro volontà è vana (\Votun);'·
vo, perfetto o completo e incompleto, radicale 3,
Il tennine non contiene ancorn né la ricchezza seinantica che assu-
I. I Nel corso del processo evolutivo che il pensiero di Nietzsche subi- n1er~ solo nel prosieguo della ri!lessione nictzscheann, né il suo signiri-
sce, l'analisi intorno a! fenon1eno (<nichilismo» diviene se1npre più sfr1ccet-
cato tecnico.
tata e complessa. Le ricerche di Nietzsche muovono dalla «svolta 1nateria!i-
stica», della seconda n1età degli anni settanta, culininante nella critica della
religione cristiana in quanto depositaria dei valori della morale tradizionale. 1.2 In quel 111agistrale saggio, La se11tc11;.a di Niet;.schc: 1<Dio è
A questo ca1nbiamento si affianca l'abiura cli quella che più tardi Nietzsche 111orto:·>, Martin J.Ieìdegger ha interpretato l'annunzio della n1orte di
stesso definirà (da filosofia del dolore>) di Schopenhauer. La svolta avviene Dio, di cui Nietzsche parla nel celebre aforisn1a n. 125 de La gaia
sulla scia di una fen-ea volontà di giustificare nella sua totale immanenza la scienza, co1ne la prin1a fonnulazione del 11ichilisn10 nietzscheano 5. Si
vita - non più di condannarla co1ne aveva già fatto Schopenhauer - e dì ren- tratta però del nichilis1no nella sua renna speri1nentale: Nietzsche
derla autonoma dalla ta11ujferie morale.
non ha ancora 'trovato la parola' per definire la perdita di ogni centro
Partendo da queste premesse, il filosofo scorgerà in ogni astrazio- dì gravith. Per tanto, il nostro filosofo ricorre al tern1ìne (<Dio», non
ne, in ogni costruzione razionale, una semplificazione del vitale (della intendendo riferirsi ad una entità divina, bensì alla n1aniera di pensa-
vita in quanto divenire) e quindi una riduzione ed un annichilin1ento re del1'1101110 europeo, alla metafisica con1e fanno 111en1is del <·:buon
della vita a favore dei valori della n1orale e delle idee della logica. europeo))_ La 111orte di Dio non è affnllo una predizione, bensì un av-
Da questa opposizione tragica - in cui gli opposti non si risolvono in nl- venìn1ento storico già in corso, un evento necessario. e rappresenta il
cuna sintesi - Nietzsche conclude che l'essere, presupposto da ogni fonda- destino di ogni civillà teologica, la cui giustificazione è in visla di un
zione della metafisica, nullifica ogni divenire, ossia il vitale ed il molteplice. fine esterno alla vita stessa. :rvia sarà lo stesso Nietzsche a rendersi
Questi presupposti forniscono a NieLzschc le armi per con1bartere conto più tardi, in un fran1n1ento del!' 85. del fatto che \(solo il Dio
teoreticamente i valori della morale tradizionale: perciò ogni sua ditno- 111orale è confutntOl' 6 .
strazione teoretica scivola sul terreno della morale. Pertanto l'intento ul-
titno di Nietzsche è deontologico.
In questo contesto fa capolino per la prin1a volta il tern1ine nichili- rcvoli costumi sono caduti vittima de!l'attucco dei liberi pensotori e di coloro elle li·
smo, che appare in un frammento deJl'estate del J 880'1, nel quale Nietz- bernmente hanno ngito: il nostro attuale modo di pensare individuale è il risultalo di
sche scrive: tulla una serie di delitri contro !a mornlit1i. Chiunque auaccava lo stnio di cose esi-
stente. era ritenuto "uomo cnllivo". nrn Jri storia non parla se non di qucs1i uomini
cnttivì!"i•. Cfr. FIL NIETZSCHE, A11rora, v. v. t. 1, arorisnrn n. 30,1 <(Gli nn11ienlatflri
Fn. NIETZSCHE, Opere complete, voli. 8, tr. Ì!. a c. di G. Colli e 1'vl. J'vlon!innri. del mondo», p. ! 85. Cfr. Fn. N!ETZSCllE, Opere compiere, cit., v. V, t. Il. I :2 [ 176], p.
/'vlilano. Adelphi, 1976, v. vm, t m, 16 [32}, p. 281, primavern-estaie 1888: <([ ... ]Una li- 415: HPerché wuc le volle che l'orizzonte ìn!ellellun!c d!ven!U pili limpido. ciò ap-
Josofia sperimentale, come quella che io vivo, nnticipn a mo' dì provu anche !<1 possibi- pare come un tratto nichilistico?n.
lità di un nichilismo sistematico, senza che sin perciò del!o che essa si fermi n un "no". a ~ Tracce del !ema della "morte di Dio si incontrnno già negli appunti stilati da
una negazione, a unn volontil di "no"[ ... ]1>. Nietzsche per la stesura di Aurnrn e de Lu gnù1 scicn::.n; cfr. Fr<. N1ET7...SCHE, Opere com-
.1 Id., V. VJJ, (.Il!, 35 f82], p. 222 'maggio-giugno !885, Hestnticon; Id., V. Vl!I, l. plete, cit., v. v, t. Il, ! 2 [ 155], p. 4 l 2, autunno 1881: ({Dio è mono - chi l'ha ucciso?/ !I
li, 9 [35], p. 12, autunno 1887, ((ntlivo)): Id., v. Vl!J, L H. 9 [35], p. 13, uutunno 1887, senso di tl\'er ucciso il snntis.dmo e f'ormiporenre deve ancorn nascere neg.li individui -
<(passivo»; Id., v. vm. L 11. !O [42], p. 125, autunno 1887, Hperfeuo1> o (<COtnpleton, (<in- per ora è troppo presto! Troppo debole! L'assassinio degli assassini!! Ci risveglieremo
completo n; Id., v. vm, L. ti, IO [192], p. 211, autunno 1887, «radicale)>. come assassini! Come consolarsi? Come purificarsi? Un simile assassino 11m1 d01·1ù di-
4
Id., v. v, t. I, 4 [!03], estate 1880. 11 iermine ricorre anche in successivi fram- 11entare egli stesso il più. sanro e il più potenre dei poeti?>;.
menti, Id., v. v. l. !,4 (109], p. 368: H0ggi ulln domunda se fossero pili immorali i nichi- Id., v. VII, t. Hl, 39 [!2], pp. 292-293. ngosto-settem!1rc 1885. Cfr. FR. N1ETZ-
listi russi o i burocrati russi si risponderebbe in genernle ll favore dci nichilisti - Innume- SCHE, Al di là del bene e del male. in Opere compfcw, cit.. v. VI, t. Il. p. 44. pane 11. afo-
risma n. 37.
1.3 _Nei framn1enti scritti fra la pri1navera I 883 e la primavera l 884,
1nento e disperazione. La perdita di ogni riferimento si radicalizza nella
s_tiià.ti per Così parlò Zarathustra, Nietzsche interpreta il nichilisn10 co-
cara.strofe nichifistica 11 , ossia, con1e Nietzsche stesso dice,
_me-fenomeno_ della décadence 7 : ovvero come struttura di quel processo
pér_-il 'qilale_ IU_-perdita della visione totale della vita detennina <di don1i-
«Si tratta di una terribile novità che ha bisogno ancora di un paio di
_n_iò<d"ellapa-rte ·sul tutto», una considerazione parziale della realtà, dei
si_ngbli-_Cletnenti a sfavore dell'intero. secoli per diventare un se111ùne1110 degli Europei e allora per qualche
ten1po sembrerù che tune !e cose abbiano perduto forza di gr<:ivilù), 12 .

L4'Già ne La gaia scien::.a Nietzsche aveva scritto: <,;Credete a n1el


1.5 Nei fra1nn1enti scritti fra il giugno 1885 e la prin1avera 1886 i!
--- il segtetO p6r raccogliere dall'esistenza la fecondità più grande e i! pili
problen1a della perdita della verità si trasforn1a nella ricerca sul\' origine
grande.- godirTiento, si chiama: vivere pericolosan1ente/ Cosln1ite le vo-
8 e sul significato della (<volontà di verità,,. In altre parole. Nietzsche si
stre-case sili Vesuvio» . È proprio in base a quest'ulti1no sviluppo che
donu1nda perché n1ai la verità sia preferibile alla falsità, tracciando un
Nietzsche formula la 111assi1na «Nulla è vero. Tutto è permessoY• 9 • La
percorso che sarà ripreso ancora nell'ultiino periodo della sua riflessione
presa di coscienza deIJa impossibilità di fondare l'esistenza sulle finzioni
filosofica quando egli giungerà a forn1ulare la necessità delle non-ve-
della scienza e sulla menzogna della 1norale, se da un lato genera sn1arri-
rità13. La sua indagine 1nuove dall'analisi psicologica: Nietzsche si sfor-
rnento e accelera la decadenza, dall'altro permette all'uomo di liberarsi
za di indagare quale sia la pulsione che mette in n1oto la costruzione del-
dalla \Veberiana (<gabbia d'acciaio» della n1orale. La perdita di un'unica
la 111etafisica. ovvero - co1ne egli stesso affenna - qual è il «protopla-
visione genera la possibilità di infinite prospettive, tutte valide e nessuna
s111a,,1c1 da cui tutto ciò ha origine. La ricerca dell'origine, però. 11011 vuol
vera. Ivia, come si diceva, il re!atiFis1110 prospe11ico genera con1e effetto
giungere all'affern1arsi di un altro principio 1netafisico, bensì all'an1n1is-
controintuitivo il fenon1eno della Si1111/osigkeit. Con questo tern1ine dob-
sione de ida 111o!teplicità delle 111aschere:-) 1.'i.
biamo intendere sia la perdita che la mancanza di senso, ovvero tanto la
Nietzsche sostituisce all'ordine il «Chaos sive Natura:.) ed in1ptHa
suu connotazione storica, quanto la sua clìinensione e la sua portata teo-
ad una n1ediazionc in1perfetta tra pensiero ed azione "l'errore>> 11> a
retica. Con1e estrema esasperazione e radicalizzazione ciel relativisn10
prospeuico, In Sinnlosigkeit genera una im1nobilità estatica, una sorta di
sospensione sia teoretica che pratica, la perdita di qualsiasi riferimento
11
stabile, ciò che Nietzscl1e chian1a nichitis1110 estaticoro. Questa sospen- Id.. v. v11, t. lll, 32 [22], p. 94. inverno 1884.
12 Id.. v. v11, t. 111, 34 [5], p. 104, inverno 84-85.
sione non affonda le sue radici semplicemente ih una paralisi del pensie-
i:i /d., v. v11. t. ur, 35 [371. pp. 203-204. ni<iggio-giugno 1885: <(La fa!sil~l di un
ro, n1a scaturisce dalle pulsioni degli istintj primari, provocando sbanda- conccuo non è nncora per me un'obie::.ìmu' contro di esso. In ciò il nostro nuovo linguag-
gio suona forse nel modo più cstrnneo: la ques1ione è fino a che punto esso l"avorisca lil
vita, conservi !<i vita. conservi la specie. Sono nnzi prorondomcntc convinto che proprio
Più tardi, ncll'ultirno periodo della sua lucidità. sari1 lo stesso Nietzsche a delì- le .1·11pf){J.l'i::.ionì più fu/se .1·m10 {/ noi quelle ;1ìù i11di.1pc11.rnbili. che senza un lasciar valere
nire il nichilismo come ulogicu delhl décadence»: efr. FR. NIETZ5CJJE. Opere complete, !a funzione logica, senza un misurnre In realtà nel mondo inventalo dcl!'irn.:ondizionmo.
cit., v. vur, L ll!, 14 [86], p. 55, prirnavern 1888. dell'eguale a se stesso, l'uomo può vivere. e che il negare ques!a funzione. il rinunziare
FR. N!ETZSCIJE, La gaia scien~a. V. V, t. Il.LIV. nforlsmu n. 283, p. 164. in prmica a essa equivtlrrehbc a unu negnzionc dcJ!n viln. Ammcncrc In non verit:1 come
FR. N!ETZSCIJE, Opere compiere, cit., v. vrr, t. Il. 25 [304], p. 77, primavem-estme condizione cli vita: ciò significn in vero scrollare da sé in modo pauroso i consueti senti-
I 88·L Cfr. Id., v. V!!. I. m. 3 I [5 I), p. 58; oppure Id., v. VIJ, t. 111, 32 [BJ; Cosi parlò Z.ararhu- menti di valore~ cd è qui che occorre, se mai occorra. non "dissanguarsi .. per la "vcri1f1
stra, in Opere complete, cit., v. VI, t. Il, p. 355, parte rv, cnp. «L'ombra)>; cfr. FIL N!ETZ.SC!IE, conosciuta"». Id.. v. vu, t. lii. 40 [39]. p. 335, ngosto settembre l 885: {(I ... ] posto che vi-
La gl'nl'a/vgia della morale, in Opere compiere, cii., v. VI, I. I, p. 332. viamo grnzic all'errore, che cosa può essere allora lu rolon1ù di \'et"ilù'! non deve essere
rn Id., v. VH. I. Hl, 35 [82], p. 222, rnuggio-giugno 1885: •<Un modo di pensare e per forza una 1·0/m1tù dì 111ort,;'! Sarebbe !'orse !'aspirnzione dci lìlosori e degli uomini
una do!lrina pcssimisticu, un nichilismo estntico possono in determinnti casi essere indi- della scienza un sintomo di vita in viu di degenerazione e di eslinzione. unn specie di te-
spensabili proprio al filosofo: come un poieme martello. una forte pressione con cui egli dio della vira stessa?».
1
frantuma e toglie dì mezzo razze degeneranti e in via di estinzione, <per> aprire In via a ~ Id.. v. VI!, t. 111, 35 [591. p. 215, maggio-lug!ìo 1885.
15 Id., v. VH, t. Hl, 110 [9]. p. 318, agosto-settembre 1885.
un nuovo ordinamento di vita, o per ispirnre a ciò che dcgencrn e vuole morire il deside-
rio deilu tine [ ... ]l>. 11
' Id.. v. vm. L 1. ! [281. p. IO. autunno !885·primavera 1886: «Tuui ì m0Fi1111'111i
s0110 da i11te1ulere come gcsli, come una specie di lingunggio. con cui !e foi-,.:c si capisl'o-
causa del quale !'uon10 genera concetti che defonnano la realtà. Par- Per ciò Nietzsche definirà successivan1ente il cristianesi1no areli-
tendo dal (<punto di partenza psicologico>:. 17 Nietzsche ricava che la gione nichilistica)) 24 . ((Dio è un'ipotesi troppo estren1a)) 25 , troppo lon-
volontà di verità dell'uomo sorge dalla volontà di pote11za 18, ovvero tana dal mondo reale. Inoltre essa rappresenta un <.<111ez.zo di consen·a-
dalla volontà di ,xpadroneggiare>:. 19 il mondo, asservendolo alle pro- ziofle)) dei n1olti e deboli contro i pochi e forti, degli schiavi contro i
prie leggi. Il Nietzsche/Zarathustra proclama, al contrario, il ritorno signori. La 111orale è intesa coine 111ezzo di do1ninio. A questa n1enzo-
al <<senso della terra». È nel contesto di questa riflessione che Nietz- gna Nietzsche oppone la «dottrina dell'eterno ritorno)> (già forn1ulat<1
sche adopera per la prin1a volla in senso tecnico il tern1ine nichili- con1c ipotesi ne La gaia scienza 26 e ripresa con1e enigrna nello Za-
s1no. ra1hustra~7), a causn della quale avverrà la selezione del superuon10,
Il nichilismo diviene qui un «Jnartello>:. 20 attraverso il quale di- capace di sopportare l'innocenza del divenire. Non solo. Attraverso l<l
struggere le vecchie convinzioni della tradizione filosofica. Ma non sua dottrina Nietzsche abbatte la concezione del te111po lineare. per la
solo. 111 guanto fenon1eno storico, la caduta dei valori avanza inesora- quale solamente è possibile tendere ad un fine. Con l'eterno ritorno
bile, come il pericolo dei pericoli 21 • Attraverso unn con1plessa feno- Nietzsche nega ogni teleologia. La volonlà del superuon10 è quindi
menologia del nichillsmo Nietzsche può afferrnnre che esso si insedia una volontà distruttiva dei fini, 111a anche una volontà nuloclistruttiv11,
dovunque22 (filosofia, pòlitica, logica ... ) come il più sinistro di tutti una «volontà di 1111/la>), in guanto i fini rappresentano .:de condizioni
gli ospiti •
di esistenza,> 28 del buon europeo.

2.1 Incomincia con il fran1mento intitolato (<!L NICHILISMO 2.2 Nei fra1nn1enti dell'autunno 1887 Nietzsche forn1ula un'ulterio-
23
EUROPE0» quella che d'ora in poi può definirsi l'nnalisi siste111atica del re definizione del nichilisn10, prendendo le n1ossc dnlla volontà di poten-
fenomeno. za, considerata co1ne unica forza in1111anente della natura. unica legge fi-
Esso rivela innanzitutto una costnnte geopolitica, ·l'Europa e la sua sica del n1ondo organico e inorganico. In relazione ad essa, il nichilisn10
storia, coincidente, secondo Nietzsche, con la storia del platonismo e si definirà attivo 2(\ quando la volontà di potenza dispiegherà Lut1<.1 la sua
della cristianità. La religione, in quanto depositaria della morale, è con- forza, attraverso una creazione/distruzione continua e senza lin1ite (sin
feritrice di senso, senso che si identifica con un regno dei fini ultrnte1Te- esso un fine, un valore, una regola). Una tale altività creatrice e al ten1po
no, che si traduce nella negazione del mondo reale. stesso clistnntrice richiede facoltà sovrun1ane, con1e quelle proprie dello
Ubenne11sch, che è capace allo stesso te1npo di distruggere il vecchio or-
dinan1ento 111on.1Je, liberandolo da ogni sovrastn1ttura. e di vivere perico-
losan1ente dell' aniorfati.
no. Nel mondo inorganico manc<i l'equivoco, la comunicabili!à sembrn perfel!<i. In quel-
lo organico comincia l'errare. "Cose". "sostanze". "proprieth'', "auivilà" - tulio ciò non
va trasferito nel mondo inorganico! Sono gli errori specifici grazie <ii quali vivono gli or- 21
• id.. V. Vlll. I. ll. I! [3701. p. 369. novembre !887-marzo 1888. Ci"r. /d.,\'. Vili.
ganismi. Problema della possibilità dello "errore". L<i contrnpposizìone non è trn "vero" L. 11. 11 [371], p. 370. "Ques1n religione 11ichilisru niccoglic nell'nnlichitii gli demcrni
e "fa!so". ma Lrn le "abbreviazioni dei segni" e i segni s!essi. L'essenz!ule è: !'escogita- ili Uecadenza e le cose nlTini f ... ]».
zione di forme che rappresentino molti movimenti. l'invenzione di segni per interi gene- :'' id.,\'. VIII,!. 1. 5 [711, SeZ. !11, pp. !99-206. IO giugno 1887.
ri di segni».
17 }(, FR. NIETZSCHE, Lu gaia scic11::a, in Opere CUlll}lfcre. cit., V. V, l, li. pp. 201-
Id., v. vm, t.1, I [30], p. IO, primavera 1886. 202. !. 1v. «S<inctus JamrnriuSl>. aforisma n. 341. "Il peso piì1 grnnden.
1
~ Id., v. vm. t. 1, 2 [ J 00], p. 97, Si!s lvi aria, estate l 886. 27
FR. NrETZSCllE, Cosi pnl'fà Zarotlwstra. in Opere cmnplctc, cii., v. V!. t. L
19
Id., v. vm, t. li, 9 [89], p. 40, autunno !887. «[ ... ]"Verità" - volonti1 di padro- pp. 189- ! 9"!, parte 111, \<Della visione dell'enigma>'.
neggiare ln molteplicità delle sensazioni[ ... ]». :'H FR. NIETZSCHE, Open' co11111fe1e, CÌL. \'. Vlll. t. Il, 9 [35], p. 13, <llllllllllO 1887:
20
Id., v. vm, t. 1, 2 [J 00], p. 98, Si!s Maria, estate 1866. "[ .. ] Una fede cioè esprime in genere !<i costrizione esercitala du condi:ioni di
21 lb.
csisten:a. l!na sottomissione nl!'<iulorità di si1Unzioni in cui un essere prospern. cresc1',
~
2
Id., v. vm, t. 1, 5 [49], p. 190. estate 1886-aurunnol887:" Il nichilismo è alle ncq11ista poren:o [ ... ])).
porte: da dove viene costui, il più sinistro fra tutti gli ospiti?[ ... ])>, 2
" Id., v. v111, t. H, 9 [35], p. !2, autunno 1887: '([ .. ] 1\) Nichilismo come segno
1
"- Id., V. VIII, l. !, 5 [71], pp. 199-206, 10 giugno 1887. del In cresciuw polen::,n de!fo spirito come NtCHIUS/'10 ATrlVO j ... )».
nera l'ill11.c;ione dell'.Aldil?t_ i;i oppone nl A:str1tf]ECrC. qu:inlo "~" 01 ,._,

Viceversa, per «nichilisn10 passivon o ((reattlva,,~O N;ct;>.scho in- pura fine a sé stessa3ti.
[t:nde la creazione dn pn1te del!'uo1no di altre realtà, delle as[razioni
della logica e della 1norale, con le quali negare e rifiutare la realtà del
vitale. Le astrazioni, i concetti, lAldilà celeste delle religioni cristiane, 2.3 Nei fn11n1nenti dell'inverno l 887 Nietzsche analizza il nichili-
nascono affettiva1nente 31 , in reazione al!' assenza di senso del niondo, sn10 con1e a-:.ione pura: il nichilìsn10 attivo raggiunge il suo culn1ine di
per conferire all'esistenza l'illusione di un significato, l'illusione di potenza n1anifestandosi con1e distruz.ione asso/1110. A questo grado cli
7
una n1ètn. forza Nietzsc[1e conferisce la definizione di nichi!isn10 (1perfetto,:.> • li
Il nichilis1no si n1anifesta per tanto con1e stato (<normale» 31 , ossia filosofo definisce ulteriorn1ente questa fonna cli nichi!isn10 co111e ni-
come un passaggio necessario da!la morale platonico-cristiana alla per- chilisn10 <<.co111plero))Jr., poiché col nichilisn10 attivo si con1pleta la di-
dita di senso, provocata dalla mancata risposta alla (<don1anda "a che struzione della n1orale della tradizione ed il suo rovescian1cnto (nel te-
scopo?"» 33 . Ivla non solo: il nichilisn10 va considerato anche co1ne sto tedesco (1die U111wert1111gr,). Ad esso precede se111pre il ((nic!lilisn10
«Stadio interniedio:.) 34 , poiché è sen1pre preceduto da una visione 1nora- inco111ple10)), ossia il nichilis1no passivo causato dalla religione e dalla
le del inondo e prelude necessariainente (ed a tempo indeterminato) al- 1norale, la cui farina degenere è rappresentata dal ((nichilis1110 radica-
la trasvalutazione di tutti i valori. Il protrarsi di questo stadio intern1e- le))J9.
dio, con1e situazione generata da un radicale scetticisino, prende il no- Nel successivo fra1nn1ento "CRITICA DEL N!CH!LlSl'vJoi-:m, Nietzsche
n1e di .;<nichi!is1no estren1o>)J 5 . considera il nichilis1no come "stato psicologico)) e ne nna\izza n1ìnuzio-
In questi stessi fran1n1enti, Nietzsche verifica una fractura insanabile san1ente le cause scatenanti:
fra la dimensione teoretica e quella pratica: il pensare. per il quale si ge- I) il raggiungiinento cli un .fine 2) [a considerazione della tor(!/ità
dell'essere, ossia la concezione dell'unità originata ùalla voln111à di si-
ste111a 3) la coincidenza del n1ondo reale con l'appllren:u e del n1ondo
u!trateiTcno con il 'n1ondo vero' 4) infine, il conferin1cnto cli un senso
.lll Id., v. Vili, t. H, 9 [35]. p. 13. llu!llnno 1887: «B) Nichilismo come declino e re- alla vita.
gre.uo del/a potenza del/o spirito: il NlCHJLISl\10 PASSIVO r... ]».
11 Id., v. Vl!J. L 11, Il L7!J, p. 245, novembre 1887-marzo 1888: •d sentimenli di
piacere e dispiacere sono rea~ioni della \lo/o/liii. (ajj'cui) in cui il centro intelletwn!e lìssa
il valore di cene modit1cazioni sopravvenute rispetto al valore complessivo. nello stesso ir, Id., v. VIII,[. Il, 9 [89J. p. 40. autunno 1887: «f .. ] Cono.1·cen~11 e dh•1.•11ire si
tempo come introduzione n controazioni, .. escludono a vicenda I.. J».
·' 2 Id .. v. VII!, t. 11, 9 [35], p. l 2, auwnno 1887: <d. I/ 11iclzi/is1110 come staia MOR- 17 Id.. v. Vlll, l. 11. 10 [42J. p. 125, cmll!11110 1887: «Pri1p1Hi:io11e principale. In
1.JALEiNichiliJ'mo: manca il rine; mnnca hl risposta al perché?; che cosa significa nichili- elle senso il 1w1fcrro nichilis1110 i; la nccessnrin conseguenza de!!li ideali !ìnorn colti Velli./
smo? - /che i 1nlori ,\"/ljlremi sì SFalori:.:ano [ .. ]n; cfr. Id.• v. vii!. t. 11. 9 [60J, p. 27. nu- li nichilismo incompleto. le sue forme: noi ci vivi<1mn in mezzo. /I 1<.·111urfri di 4i1ggire ul
tunno 1887: «B) l! nichilismo come fenomeno di norma può essere un sintomo di.for:o 11ichi/i.1·n10 senza 1rasv>1lutarc quei valori: producono il co111rnr"10, ncmizz;rno il prohlc-
crescente o di debole:.:a crescente[ ... ]» .
m<l».
.'\l Id.. V. VIII, t. IL 9 [43]. p. 17. autunno 1887. .iii Id.. v. v111. t. 11. 101421. fJ· 125. autunno 1887.
1
~ Id., v. v111, !. !I. 9 [59], p. '27, autunno 1887: "[ ... J S11perw11e1110 dui.filo.w~{i. ·1'' fd., V. Vili.(. Il. 9 l1'23], p. 63, ;llJ!UllllO 1887: «Per lo gl'lll'Si dd 11icl1i/iswl
con la dis1ru:io11c del mondo dell'essere; periodo intermedio del nichilismo: prima che Solo tardi si ha il coraggio di ciò che prorrinrnente si s;i. Che io sia sialo i"inorn un ni-
ci s!u la forza di rovesciare i valori, di divinizzare e lodare il divenire, il mondo npparcn- chilisra radicale. mc lo son detto solo da poco: l'energia, la nrmclw!ancc~ con cui da
tc come l'unico mondo./\. Cfr. Id, v. vm. L 11, 9 [35], p. !3, au!unno l 887. nichilista andavo avanti, mi Ingannava su quesro l"nl!o l"ondamemnle. Quando si va ìn-
-' 5 Id .• v. vm. !. I!, 9 [35], pp. !3-14. uutunno 1887: <tC!le non ci sia una verità; conlro a uno scopo. sembra impossibile elle. "la rnanc;inza di scopo in sé" .~i<l ìl nostrn
che non ci sia unn costit11<..one assoJut:i delle cose, maniern creativa. un fine. un perché, principale articolo di !"eden. lei .. v. Vll!, l. !I. 10 [192], p. 21 I, nuturrno 1887: ,d! 11iclii-
una fede una "cosa in sé"; I - ciO stesso è 1m nichilismo, è an:i il nicililismo !!stremo. Es- lis1110 radicn!e è J;i convinzione di un'assoluta insostenibili1fl dd!'esistenz~l. quando si
so ripone il 1·a/ore del!e cose proprio nel fatto che a tale vnlore non cordsponda né abbia <trnlti> dei più nlli valori ricono~ciuti; nonché Jn coll1/J1"i!llsim1e che non abbiamo ·11
corrìsposto nessuna rc<1ltil. ma solo un sinmmo di forza da parte di chi pone il valore, minimo diritto di postulare un al di lh o un in sé delle co:>e che sia "divino", che sia
una semplilìcazione ai fini delt;:i l'ifa.[ ... ]». Id., v. vm, t. IJ, 9 [41], p. 15. autunno 1887:
monile incurnma [ ... ],>.
«[ ... ] Ln forma estremn di nichilismo sarebbe il sostenere che ogni fede, ogni tenere per •111 Id.. v. vili,!. 11. I! [99j, p. '256, novcrnbrc !887-marz:o !888.
vero siu necessariamente ralso: perché 11011 csis1c affatto 1111 MONDO \ ER0 [ ... J».
1
Solamente nrendendo niena coscienza di queste quattro emise. il sn- necessità della non-verità ossia clall'impossibilità di negare un «11111111110
peruon10 può interpretnre correttamente In catastrofe nichilistica con1e di fede)) ln ogni azione. Nietzsc\1e sintetizza c11e 1·1nvenziv11t; Ucll1.1 nH.:11-
«l'avvento di una Leoria che setaccia gli uo1nini [ ... ]n·11 . zogna è costitutiva dell'esistenza un1ana. Poiché ogni invenzione è gene-
rata dall'estro artistico, l'arte stessa diviene il principio di ogni attivi1il
dell'un1ano, la creatrice di nuove prospettive. La filosofia della n1enzo-
· 2.4 I frannnenti della prin1avera 1888 testimoniano diffusan1ente gna. in quanto «Contro1novin1ento'> della n1etafisica e della 1noralc cri-
l'influenza che il letterato russo DostoevskiJ12 suscitò su Nietzsche per stiana, rappresenta l'estren10 esito de! nichilisn10 attivo, la dottrina clclk1
l'analisi del co11cetto di Dio. Una setie di estrani appuntati'0 docun1enta- <(creazione pur;:i,>, che è sen1pre distnizione dell'identilll, che ~ sen1pre
no il significativo contributo alla «Psicologia del nichìlista:» 44 di Nietz- alla ricerca del supera1nento. lnfine, l'nrte ossia ((La rnen::.ognu è
sche, in gran parte sostanziata dalla lettura (in traduzione francese) de I porenza>?, cioè la forza capace di trasvalutare tutti i valori. Nietzsche 1Jf-
11
De111011i'15 . In queste poche righe si può cogliere l'analogia intessuta da fennn perentorin1nente che <di nichilisn10 è la nostra fon111J d'ozinn· ' ,
Nietzsche fra la suafonnula classica 46 di nichilismo attivo e la "distru- proprio perché il nichilis1no è fine a se stesso, perché è un continuo ,,~ln­
zione universale>:. sostenuta dai personaggi di Dostoèvskij (per es. Kiril- dare oltre)), un continuo superan1ento.
lov, Stavroghin), oltreché il niedesin10 rifiuto per gli idcalis1ni puri e ul-
traten·eni che soggiogano del tutto gli uon1ini. A conclusione della nostra ricerca, lo studio dci fran1n1enti postun1i
snl nichilisn10 ci ha fornito la possibilità dì distinguere diversi e!en1enti:
le variazioni nella fon11ulazione del concetto, le sue differenti sfaccel\a-
2.5 I fran1n1enti scritti dall'estate/inverno 1888 sino all'inizio del ture, la sua ricchezza se1nantica, In 1icorsività di alcune sue caratleristi-
1889 sono certa niente ·i 1neno proficui'17 , dal nostro punto di vista_ Nietz- che e !'intricata n1aturazione del concetto di 11ichì!is1110 seguendo tutto
sche sen1bra smarrirsi in labirintiche rielaborazioni senza però aggiunge- l'arco del processo evolutivo del pensiero di Nietzsche.
re alcuna conclusione innovativa. Unica eccezione è il definitivo passag- Le continue riformulazioni del concetto di nichilisn10 e l'inclusione
gio alla (<filosofia della n1enzogna>>·18 : partendo dall'an1111issione della di nuove 1Jccezìoni se1nantiche ci danno la possibilitù ùi verificare la dif-
ticoltà di una definizione univoca dell'intero fenon1eno, oltreché di con-
statare la polise1nia del tern1ine. Proprio questa polisen1ia è causate.i dal
.,, Id., v. v111, t. 11, ! I [ 149], p. 279, novembre ! 887-m<u-Lo 1888. fatto che Nietzsche utilizza spesso il tern1ine nichilisn10 in 111anler;1 voln-
42 Dì Dostoevskij nel 1886 nvcvn g:if1letto111emorìc del sot1os110{0; cfr. Id., v. Vll, tan1ente an1bigua, arricchendo il tern1ine, di volta in voltu. di nuove sfu-
L l. p. 27. 1nature e proponendo diverse chiavi di lettura. La possibilità di interpre-

Id. v. Vili. t. 11, dal l 1 [33 l] ol 11 [3511. pp. 344-356, novembre 1887-marzo tare il nichi\is1no in diverse 1naniere, ca1nbiando prospettiva e punii di ri-
1888. fcrin1ento (per es. il nichilisn10 con1e ((stato nor111ale:·) o \\intern1cdio,,,
~· 1 Id., v. vm. u1. ! ! [332] pp. 346-347. novembre !887-marzo 1888. oppure inte1vretando\o con1e una (d'orzar• ùi eros e di rha1n1tos) ci pcr-
.1.-. F. DosTOEVSKll. Lcs Possédes (Bc.1·ì). trnduil de russe~ 5. Dcrély, Paris. 1886.
n1ette di conseguenza di considerare il fcno111cno suscettibile di nuove ri-
"1'' Fil... NIETZSCHE. Opere COlllJl{cte, cii.. V. Vlll. (.!I, 9 [ ! 12] p. 56, autunno 1887.
definizioni, di nuove possibili reinterpretazioni, o diversan1cnte ci n1et10
'1Dietro la contrapposizione tra cfnssico e romanlico non si nasconde !<1 contrapposizione
ira allÌ\'O e rearrivo? .. di fronte all'in1possibilità di definirlo oggeltivan1ente. Con ciò Nietzsche
~7 Estral!o da I Frammenti pos/umi dugli ini:i del 1888 ul genn(lio 1889 non dichiara l'in1possibilitl1 di una definizione soggettiva, n1a anzi f:.1 del
11ell'opera di Nietzsche, in appendice alle Id., v. VIII, t. 111, p. 420. «Anravcrso questi
frammenti si scopre l'altra faccin dcl filosofo. quella che Nietzsche volevn !enere. nnsco-
sta: un assetmo di vita che si condanna all'ns1razione. che in questn è costretto a cercare i e uno apparente: c'è solo un mondo, ed è !"olso, crudt:le. comradditrorio, corruttore. senza
suoi slimoli, uno che trnsfonna in ombre esangui tutto ciò che tocca. Alla fìne saz.io di senso ... Un mom.lo così fono è il vero mondo . Noi uhbin1110 /!faogno dc//11 111en:ogn11
parole, di gusci vuoti, senza compagni, per trovare la vita deve tirarla fuori do se stesso». per vincere questa realtù. ques1<1 "v!':ritti", cioè per Fivcrc ... Che !a menzogna sia neces·
411
Id., v. Vili, L 1!, Il [415], pp. 396-397. novembre 1887-mnrzo 1888: «LA vo- sarin per vivere, anche ciò fo pnne di questo lerrihile e problernmico c~iratten:. dcll'csi-
LONTi\ DI POTENZA/ Tenwtil'o di 1rasvcd11tazionc di t1111i i \lt1/ori/Ln concezione dcl mon- stenzn ... [ ... ] Lt1111cn:::og11a è lu /JOtcn:::u ... L'nrte e nicnt'nltro che l'ente. Essa è lri grnn-
do in cui ci si imbatte sullo sfondo di questo libro [\!olontà di pntcn~u] è singolarmente de crentrice della possibilità cli vivere. In grande scdultrice nlla vi!a. ìl grande s1irnol:m!e
fosca e spiacevole; frn i tipi di pessimismo finora conosciuti sembra che nessuno abbia per vivere .. i•.
raggiunto lo stesso grndo di cattiveria. Qui manca la contrapposizione trn un mondo vero .!'J Id.. v. VII!, t. 111, 16 [30], p. 280, primavera- cstnlc !888.
___ • -·-'" ....,.,,., ,_,..,,_,u,.., uu .... v1v11;.u 1u 11npresc1nd1blle della n1odernit~t. Il
nichilisn10 stesso. quindi. è inteso corne fenon1eno storico e, conte1npo-
ranea111ente, come ipotesi euristica, per una nuova filosofia che pone fine
ad ogni fondazione ed assoluto.
Già Heidegger nelle sue celebri lezioni 50 dichiarava che il nichifi-
sn10 nierz.scheano vuol «rendere chiaro la ricchezza interna>> deLnichili-
s1no stesso, la sua con1plessità e la sua capacità di introdurre nuove pro-
spettive.
Il potere liberatorio del nichilisn10 prospettico è legato necessaria-
111ente al 11ichilis1110 assoluto: la liberazione dell'uomo dal fardello della
n1orale e dalle semplificazioni della n1etafisica è il rovescio della ineda-
glia della den1olizione sistematica della n1orale e della n1etafisica stesse,
intese _rispettivainente come i prodotti necessari de\!a l'o/ontà di verità e
della 1olontà di siste111a.
1

Ciononostante, Nietzsche ha sottolineato anche l'in1prescindibililà


della metafisica. poiché essa è la «condizione di es·1stenza}) dell'uo1no. la
<(non-verità necessaria):> 51 , il (<1nìni1no di feden 52 , i! fondan1ento inelin1i-
nabile necessario a qualsiasi pensiero o azione. Proprio a causa di questa
«necessaria menzogn~l», secondo il filosofo, allo Uber-111e11sch è richie-
sta la capacità di saper Fivere pericolosan1en1e, attraverso il proprio im-
pegno nella vita ten·enn, «:al di là:•) di ogni prescrizione n1orale o condi-
zionan1ento 111etafisico che possa soggiogare, ridurre o se1nplificare la
realtà.

FABIO C!RACÌ

.'il)
M. HEmEGGER. Niet:sche, f'vlìlano, Addphi, 2000. I. Il.§ 5, p. 604.
"
1885 .
FR. NiErLSC!lE, 01iere complete, cit., v. VII,!. m, 35 [37], p. 280, mnggio-lug!lo

.'i~
Id., v. vm. t. 11. 9[38], (28), p. 1<-l, uurunno !888.

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