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Sommario
A. Smorti
Giornale di Psicologia dello Sviluppo - Editoriale 3
Journal of Developmental Psychology
❱❱ Ricerche
(già Età evolutiva)
Rivista quadrimestrale
© 1978, 2012 Giunti Editore S.p.A.,
Firenze-Milano, tel. 055.50621/400717,
M. Caputi, S. Lecce, M.V. Carbonara, A. Pagnin
fax 055.5062298. Registrazione del Il ruolo della relazione madre-bambino sul rendimento scolastico.
Tribunale di Firenze n. 2641 del 28/2/1978. Uno studio longitudinale 5
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in A.P. -
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 L. Milani, E. Camisasca, S.C.S. Caravita, P. Di Blasio
n. 46) art. 1, c. 1, DCB-C1- FI. IVA assolta
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F. Lecciso,V. Giotta, S. Petrocchi
Bruno Piazzesi, direttore responsabile Una rassegna critica delle misure di fiducia interpersonale in età
Redazione: Glauco Renda, evolutiva 150
Maria Chiara Sarti.
Self perception and creativity in preadolescence: A study on vide an interesting approach for the understanding of
gender differences. The research focuses on the relation- relationships between creativity and self-representation.
ships between self perception and creativity in early In summary, the global self-worth, as a positive self-
adolescence. Participants were 160 students (mean age evaluation, is linked both to intrinsic (creativity) and
= 13 years), attending the last year of junior high schools relational dimensions as the feeling of being accepted
in Campania. Two self-report questionnaires were used and appreciated by significant others. Significant differ-
for assessing self-perception (SPP, Harter 1998) and cre- ences were found in function of gender variable.
ativity dimensions (TPC, Williams, 1993). Results pro-
Sono chiamati, pertanto, ad affrontare situazioni come una risorsa e un fattore di promozione
complesse che richiedono capacità di coping dello sviluppo.
degli eventi stressanti, di adattamento ai cam-
biamenti che intervengono tanto nella loro per- Dimensioni della rappresentazione di sé: accettazione
sona (sia da un punto di vista fisiologico che sociale e valore personale
psicologico) quanto nelle richieste provenienti
dal proprio contesto di vita, e quindi di rimo- Nella prospettiva evolutiva, facendo riferi-
dulazione e definizione della propria rappresen- mento soprattutto alle componenti cognitive e
tazione di sé. valutative del concetto e della rappresentazione
Devono, cioè, negoziare tra varie richieste di sé, è stata elaborata una concezione dominio-
ed esigenze e, primariamente, integrare il forte specifica, secondo la quale la rappresentazione
bisogno di sentirsi accettati nel gruppo sociale di sé risulta articolata in una serie di dimen-
di riferimento, nonché approvati da parte dei sioni che si influenzano reciprocamente (Harter,
coetanei (istanze di communion; Bakan, 1966; 1985, 1998). Una di queste, sovra-ordinata ri-
McAdams, 1996), con l’altrettanto forte bisogno spetto alle altre, è costituita dal valore globale
di trovare soluzioni originali e creative ai pro- che ciascuno attribuisce al proprio sé, che misura
blemi evolutivi, che consentano loro di con- il grado in cui ciascuno si piace come persona.
servare e consolidare la stima di sé (istanze di Si è visto che questa dimensione è influenzata,
agency, McAdams, 1996). in misura più o meno significativa, dalle altre
In tal senso, si ritiene che la creatività, intesa ed in particolare dalla dimensione dell’accetta-
come insieme di capacità derivanti dal pensiero zione sociale, che misura a sua volta il grado in
divergente e produttivo (versante cognitivo) e cui il soggetto si percepisce accettato e stimato
al contempo come insieme di peculiari qualità dagli altri (Harter, 1985, 1990, 1998). Alcune ri-
della personalità creativa (versante emotivo), cerche, svolte nel contesto italiano, hanno evi-
rappresenti un fattore di protezione e di pro- denziato come, proprio durante gli anni della
mozione dello sviluppo nella preadolescenza preadolescenza e dell’adolescenza, l’accettazione
(Bruner, 1964; Sternberg & Lubart, 1996), in degli altri significativi, intesa come “sguardo va-
particolare per quanto concerne lo sviluppo di lorizzante” (Cooley, 1902), assuma uno speci-
una positiva immagine della propria persona. fico peso e si configuri come un predittore della
La letteratura sullo sviluppo della creatività valutazione che il soggetto elabora rispetto al
concorda, inoltre, nell’indicare proprio la prima proprio valore globale (Aleni Sestito, Cozzolino,
adolescenza come una fase d’incremento della Menna, Ragozini & Sica, 2006).
creatività (Gardner, 1982). Sembra dunque che, in particolar modo negli
Tuttavia, sebbene numerosi siano gli studi anni in cui fisiologicamente inizia la crisi dell’i-
che esaminano lo sviluppo della creatività negli dentità (Erikson, 1963) e importanti cambia-
anni delle scuole elementari (Charles & Runco, menti sul piano fisico inducono significative
2001), in tarda adolescenza (Cropley, 2003) e in modifiche anche sul piano psicologico e rela-
emerging adulthood (Dollinger, Clancy Dol- zionale, il confronto sé-altro acquisti una nuova
linger & Centeno, 2005), risultano, invece, scarsi rilevanza. Gli altri significativi diventano sempre
e datati gli studi sulla fascia d’età intermedia più fonte di conoscenza e valutazione del sé
(prima adolescenza) (Jaquish & Ripple, 1980) e nell’ambito di un processo di costruzione sociale
sulle differenze legate al genere (Claxton, Pan- che il soggetto realizza servendosi proprio delle
nells & Rhoads, 2005). valutazioni ed opinioni che attribuisce loro (Co-
In questa prospettiva, il presente studio in- oley, 1902). Grazie alle più complesse e sofisti-
tende fornire un contributo volto a colmare tale cate capacità di rappresentazione del sé (Selman,
lacuna, considerando in particolare la creatività 1980; Higgins, 1987), i preadolescenti diventano,
infatti, progressivamente più sensibili alle opi- pico della logica formale, da un pensiero laterale,
nioni degli altri (Harter, 1986; Rosenberg, 1979) che tende ad affrontare i problemi a partire da
ma anche più vulnerabili in caso di discrepanza presupposti ed angolazioni differenti.
di queste rispetto alle proprie (Furman & Buhr- La letteratura, oltre alle dimensioni più pro-
mester, 1985; Harter, 1982, 1985, 1998; Helsen, priamente sociocognitive appena descritte,
Vollebergh & Meeus, 2000). Il sentirsi ricono- ha evidenziato anche le dimensioni emotive
sciuti, approvati e accettati, allora, rappresenta (Helson, 1996), inconsce (Carotenuto, 1991;
una specifica forma di “validazione” (Harter, Freud, 1910; Jung, 1950) e sociali (Hennessey,
1990) da parte di adulti e coetanei di riferi- 1999, 2000) della creatività.
mento, dei quali gli adolescenti incorporano il In sintesi, la creatività può essere intesa come
giudizio inerente la propria persona, attraverso la combinazione di numerosi fattori (Houtz
un graduale processo di interiorizzazione. & Krug, 1995; Treffinger, Isaksen & Firestien,
1983) di tipo cognitivo (da riferirsi prevalente-
Dimensioni della creatività: disponibilità ad assumersi mente al pensiero divergente) e di tipo emozionale
rischi, complessità, curiosità e immaginazione (da riferirsi prevalentemente alla personalità cre-
ativa). In questa prospettiva, il modello classico
Sottolineando la funzione evolutiva della cre- di Williams (1969), sintetizzando le interpreta-
atività, Bruner (1964) interpreta la creatività zioni proposte in letteratura, individua otto fat-
come qualsiasi atto che generi una “sorpresa tori di creatività, quattro riferiti soprattutto alle
produttiva”, che sottenda un’operazione di rior- dimensioni cognitivo-divergenti (pensiero fluido,
dinamento e trasformazione dei fatti e consenta pensiero flessibile, pensiero originale e pensiero elabo-
di procedere al di là dei fatti stessi. rativo) e quattro a quelle emotivo-divergenti (di-
Molte le interpretazioni teoriche elaborate al sponibilità ad assumersi rischi, complessità, curiosità
fine di comprendere i processi sottesi al pensiero e immaginazione). È su queste ultime che si fo-
creativo (si veda Sternberg, 2006). Wertheimer calizza questo studio, dal momento che esse co-
(1945/1959) interpreta la creatività soprattutto stituiscono risorse che, consentendo di andare al
come manifestazione del pensiero produttivo, di là delle semplici capacità di problem solving,
caratterizzato dalla capacità della mente di tro- intervengono globalmente e direttamente nello
vare da sola soluzioni non ancora acquisite ai sviluppo della persona e in particolare nello svi-
problemi posti dalla realtà circostante e distinto luppo della rappresentazione di sé (Dollinger
dal pensiero riproduttivo, in grado di apprendere & Clancy Dollinger, 1997; Dollinger, Preston,
o applicare le conoscenze già acquisite. Guilford O’Brien & Di Lalla, 1996).
(1950), a proposito d’intelligenza multifattoriale, Nella formulazione di Williams (1969) la di-
distingue il pensiero convergente dal pensiero sponibilità ad assumersi rischi rappresenta il “co-
divergente, tipico di quegli individui che pro- raggio” di esporsi al fallimento e alle critiche, di
pongono soluzioni originali rispetto ai più, che tentare di indovinare soluzioni nuove, di operare
convergono invece su una medesima risposta. bene anche in condizioni destrutturate, di di-
La fluidità, ossia la ricchezza del flusso d’idee fendere le proprie idee; la complessità rappresenta
ed espressioni evocate da un qualsiasi stimolo, l’“orientamento” a cercare numerose alternative,
la flessibilità, ossia la facilità con cui il pensiero a vedere il divario che c’è tra come le cose sono
passa da un concetto all’altro, l’originalità, ov- e come potrebbero essere, a ripristinare l’ordine
vero il grado con cui le idee elaborate si distac- partendo dal caos, a muoversi tra idee e problemi
cano da quelle comuni, rappresentano le dimen- intricati; la curiosità rappresenta “l’aver voglia”
sioni fondamentali che caratterizzano il pensiero di essere indagatori e fantasticare, giocare con
creativo. In linea con queste interpretazioni, De un’idea, essere aperti a situazioni sconcertanti,
Bono (1970) distingue un pensiero verticale, ti- meditare sul mistero delle cose; l’immaginazione
bene l’intensità della correlazione vari da caso a e intensità di correlazioni differenti. Nei ragazzi
caso. Nello specifico (Tab. 2), la creatività (globale) emerge che: la creatività (globale) è fortemente
ha una correlazione più forte con il valore per- correlata con il valore personale globale, con un’in-
sonale globale, oltre che correlazioni molto forti tensità di correlazione superiore a quella evi-
con tutte le sottodimensioni. Inoltre, l’intensità denziata nel profilo dei soggetti considerati nel
della correlazione risulta alta anche nel caso loro insieme; accettazione sociale e valore personale
della disponibilità ad assumersi rischi e valore perso- globale correlano tra loro. Considerando le di-
nale globale. Le correlazioni di più bassa intensità mensioni della creatività separatamente, si rileva
risultano essere quelle tra disponibilità ad assumersi che la disponibilità ad assumersi rischi correla con
rischi e curiosità e tra curiosità e accettazione sociale. curiosità, complessità e accettazione sociale, mentre
Considerando i pattern di correlazioni in fun- le altre dimensioni correlano soltanto con la cre-
zione della variabile genere, emergono pattern atività (globale).
2. 3. 4. 5. 6. 7.
∗
p < .05; ∗∗p < .01; ∗∗∗p < .001.
Tab. 2 - Correlazioni tra tutte le dimensioni esaminate (tutti i soggetti e per genere).
tendono anche a valutarsi globalmente in modo come correlato a stereotipi di genere, secondo i
più positivo. In questo senso, la creatività può quali i maschi “osano” esprimersi più in ragione
rappresentare un fattore importante di adatta- del supporto che percepiscono di ricevere dal
mento e di promozione del benessere dell’ado- gruppo che del significato e del valore attri-
lescente e del futuro adulto (Zanetti & Miazza, buito al proprio comportamento o alla propria
2004). persona.
La creatività sembra essere in relazione anche Quanto all’assenza di un legame diretto tra
con l’altra dimensione della rappresentazione creatività e positiva rappresentazione di sé,
di sé, cioè con l’accettazione sociale. Ciò trova nelle ragazze, questa potrebbe essere letta come
riscontro anche in numerosi studi che hanno espressione di un più marcato bisogno, da parte
riscontrato influenze reciproche tra dimensioni delle ragazze di fare riferimento, in questa fase di
della creatività (nella prospettiva illustrata) e sviluppo, a dimensioni relazionali piuttosto che a
dimensioni adattive e relazionali (Amabile, caratteristiche personali ed intrinseche.
1996; Hennessey, 1999, 2000; Russ,1993). Da In sintesi, da quanto emerso dalla nostra ri-
alcuni studi emerge, infatti, che gli individui cerca, e in linea con la letteratura (Zanetti &
creativi tendono a essere influenzati da stan- Miazza, 2004), la creatività per i preadolescenti,
dard e da parametri di riferimento interni, e in particolare per i ragazzi, rappresenta non
altri studi sostengono l’ipotesi complementare, solo una risorsa di tipo cognitivo, ma anche
secondo la quale sarebbe la dimensione rela- una dimensione importante per lo sviluppo
zionale ad influire sulla creatività (Runco & dell’identità e del benessere personale. Essa,
Albert, 2005). infatti, agevolando le interazioni con altri si-
Quanto alle differenze di genere, queste, come gnificativi e consentendo un confronto aperto,
si è già detto, appaiono particolarmente marcate. costruttivo, scevro da elementi ansiogeni o pro-
In particolare, nei maschi la creatività (globale) blematici, favorisce una rielaborazione perso-
sembra essere significativamente correlata con nale delle esperienze, una diversa e originale
il valore personale globale, nelle ragazze, invece, ristrutturazione delle situazioni complesse o
con l’accettazione sociale. problematiche e l’utilizzo d’inconsueti e ori-
Per i ragazzi, inoltre, la percezione del proprio ginali punti di vista.
valore personale globale sembra essere legata con Tale capacità di affrontare e soprattutto ge-
l’immaginazione, con la capacità di esplorare stire in maniera originale e flessibile le novità
con la mente, in termini creativi, varie possibi- esperienziali configurerebbe una risorsa impor-
lità e opzioni (Dollinger, Urban & James, 2004). tante ai fini dello sviluppo del sé, che aiuterebbe
La loro disponibilità ad assumersi rischi sembra ad affrontare i compiti evolutivi senza restarne
inoltre legata alla percezione di essere accettati schiacciati e a trovare un più funzionale equili-
dagli altri significativi. Tale correlazione si ri- brio tra risorse interne e possibilità di sviluppo
scontra anche nelle ragazze; tuttavia, per loro as- (Hendry & Kloep, 2002).
sume uno specifico rilievo anche la complessità, In questa direzione, ci sembra possa essere
cioè la tendenza a pensare e risolvere problemi indirizzata anche una linea per eventuali inter-
in maniera articolata e composita, correlata alla venti formativi. In accordo con Logie e Denis
percezione di essere accettate e valorizzate dagli (1991), infatti, requisito essenziale di qualunque
altri significativi. intervento formativo è rappresentato proprio
I risultati emersi sembrano indicare che per dalla promozione della capacità di affrontare e
i ragazzi disponibilità al rischio e percezione risolvere i compiti evolutivi in maniera creativa,
di essere accettati dagli altri vadano insieme utilizzando tutte le risorse che la mente ha a
senza però necessariamente incidere sull’au- disposizione per lo sviluppo ottimale e per l’a-
tostima personale. Ciò potrebbe interpretarsi dattamento.
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