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Di Muro
I versori
Definiamo ora alcuni vettori particolarmente importanti detti versori.
j
u=3i+2j
v=3i4j
i
I versori lungo gli assi formano una base vettoriale, nel senso che ogni vettore può essere
espresso come somma vettoriale di versori.
v=4i3j ha modulo v 42 32 5
u=3i2j+k ha modulo u 32 22 1 14
a=7â
a=7
Prof. A. Di Muro
Esempio:
3i 2 j k
dato il vettore a = 3 i 2 j + k il suo versore è â=
14
Considerando vettori nel piano, l’angolo che un vettore forma con l’asse delle ascisse si calcola
u
osservando il triangolo rettangolo che si forma con le componenti, si ricava tan y , quindi con
ux
u
la calcolatrice usando la funzione inversa della tangente si ha tan 1 ( y ) .
ux
Occorre fare attenzione al quadrante nel quale cade il vettore, la tangente è positiva nel I e nel III
quadrante, ma negativa nel II e nel IV.
Per capire in quale quadrante siamo è sufficiente osservare il segno delle componenti del vettore,
u
nel I e nel IV quadrante non ci sono problemi, tan 1 ( y ) , in particolare nel IV quadrante
ux
l’angolo verrà negativo ( rotazione in senso orario ).
y
y
uxi
u
uyj
x
uyj
uxi x
u
uy
Nel II e nel III occorrerà aggiungere 180° all’angolo fornito dalla calcolatrice tan 1 ( ) 180
ux
Infatti la calcolatrice fornisce rispettivamente gli angoli e , in entrambi i casi = 180° + ( )
e = 180° + .
y
y
u
uyj
uxi
uxi x x
uyj u
u u(cos i sen j )
dove è l’angolo, contato in verso antiorario, che il vettore forma con l’asse delle ascisse.
Prof. A. Di Muro
y
y
v
u
v d
x u
s
Un vettore può essere moltiplicato per un numero, in tal caso il vettore risultante è sempre parallelo
al vettore di partenza, ciò che cambia è il modulo ed eventualmente il segno, p. es.
u 3u
3u
Le operazioni prodotto e divisione non si possono fare, tuttavia esistono due tipi di prodotto
particolari: il prodotto scalare ed il prodotto vettoriale.
Il prodotto scalare tra due vettori u , v è una funzione matematica g che agisce nel seguente modo:
u
g numero
g ( u , v ) = numero
v
questo numero è definito come u v cos dove u e v sono i moduli dei vettori corrispondenti ed è
l’angolo formato dai due vettori.
Ricordando che cos 90° = 0 e cos 0° = 1, si ha che due vettori perpendicolari hanno il prodotto
scalare nullo, mentre due vettori paralleli hanno il prodotto scalare uguale al prodotto dei loro
moduli.
Considerando il prodotto scalare a u = a u cos si vede che
b
c è acuto per cui u a cos > 0 , in particolare a cos fornisce
a la proiezione del vettore a su u.
ij =0,jk =0,ki =0 in quanto i versori sono perpendicolari tra loro, mentre
u v = 6 i i + 9 i j + 9 i k 8 j i 12 j j 12 j k + 2 k i + 3 k j + 3 k k = 3
v= vv
ab
l’angolo tra due vettori a e b è espresso dal cos =
ab
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Dato un vettore nello spazio tridimensionale, possiamo ricavare gli angoli o meglio i coseni degli
angoli che il vettore forma con gli assi coordinati.
Questi coseni si chiamano coseni direttori, la somma dei loro quadrati vale uno
2
ux2 u y uz2 u 2
cos 2 cos 2 cos 2 + + 1
u2 u2 u2 u2
Esercizio:
a b 2 6 12
cos 0.2791 e cos1( 0.2791 ) 106.2
ab 22 21
ax 2 ay 3 a 3
cos ; cos ; cos z con 115.2 50.2 129.8
a 22 a 22 a 22
u y 2u z 0 2 4
2 che risolta fornisce uz e uy i vettori sono due,
u y uz 4
2
5 5
4 2 4 2
u j k e u' j k
5 5 5 5
d ) determina la proiezione di b su a
( 2 i 3 j 3 k ) 6
Pa ( b ) b aˆ ( i 2 j 4 k )
22 22
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Il suo verso è dato dalla regola della mano sinistra o regola di Fleming.
Considerando c = a b Il medio viene messo in corrispondenza del primo vettore del prodotto
vettoriale, l’indice in corrispondenza del secondo vettore del prodotto vettoriale come in figura, la
risultante è data dal pollice.
c
b
Una ulteriore regola forse più pratica per evitare contorsioni strambe è quella della mano destra
considerando c = a b il pollice dà la direzione e verso di c, le altre dita devono essere disposte in
modo da immaginare una rotazione del primo vettore ( a ) sul secondo vettore ( b ).
c=ab
b a
c’ = b a
a
Vediamo ora come si determina il prodotto vettoriale tra due vettori scomposti in un S.C.:
ci servono i prodotti vettoriali fondamentali tra i versori coordinati
un metodo per ricordarli è questo, basta disporre i versori in ordine ciclico ai vertici di un triangolo
come in figura, il prodotto vettoriale tra due versori posti ai vertici del triangolo è uguale al versore
del terzo vertice se si ruota in verso antiorario, se invece si ruota in
verso orario è sufficiente cambiare segno. i
Esempio:
dati i vettori u=3i4j+k e v=2i+3j +3k
+
si ha u v = 9 i j + 9 i k 8 j i 12 j k + 2 k i + 3 k j k
j =
9 k 9 j + 8 k 12 i + 2 j 3 i = 15 i 7 j + 17 k.
un altro metodo consiste nell’uso del determinante, si costruisce un determinante, nella prima
riga mettiamo i versori ordinati, nella seconda le componenti del primo vettore e nella terza le
componenti del secondo vettore.
i j k
4 1 3 1 3 4
3 4 1 i j k =
3 3 2 3 2 3
2 3 3
( 12 3 ) i ( 9 2 ) j + ( 9 +8 ) k = 15 i 7 j + 17 k.
Il modulo del prodotto vettoriale fornisce l’area del parallelogrammo di lati i due vettori:
infatti a b = a b sen = b h = S
S
in particolare l’area del triangolo di lati i due vettori è a h
1
A = a b sen
2
b
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Esercizio :
( ba c b c ab ) c
ba c
[( 2 i j )( 22 i ) ( 2 i j ) ( 3 j 4 k ) ( 4 j 2 k )( 2 i j )] ( 3 j 4 k )
( 2 i 4 j 8 k )( 3 j 4 k )
1 1
S b c 4 i 8 j 6 k 2 i 4 j 3 k 4 16 9 29
2 2
a b c a b c cos
ma a b è il modulo del
c
prodotto vettoriale e corrisponde
all’area S del parallelogrammo, ab
inoltre h
c cos h b
S
dove h è l’altezza del
parallelepipedo di spigoli i tre a
vettori, per cui si ha: