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Quando un’onda sonora arriva a contatto con una superficie solida parte di essa si
riflette a seconda della forma dell’ostacolo.
Nel caso di una superficie piana, come un muro ad esempio, l’angolo di riflessione
sarà pari all’angolo d’incidenza.
Nel caso di superfici concave il fronte sonoro verrà convogliato verso un unico
punto; al contrario, se la superficie è convessa, le onde verranno diffuse in tutte le
direzioni.
All’interno di una stanza il suono arriva al punto d’ascolto in diversi istanti temporali.
Possiamo quindi affermare che esistono due distinti momenti:
- Prime Riflessioni: sono quelle che percepiamo prima in quanto colpiscono una
volta sola l’ostacolo
Nell’acustica tecnica è di primario interesse una misura della rapidità con cui,
disattivata la sorgente, il suono si estingue nell’ambiente.
Questa informazione è associata al tempo di riverberazione T in s.
Il tempo di riverberazione viene misurato, sollecitando l’ambiente con un rumore
casuale a banda larga affinché la maggioranza dei modi risulti eccitata in
risonanza.
Il decadimento del livello della pressione sonora è registrato filtrando il segnale di
pressione sonora in bande di frequenza per ottenere informazioni sulla durata
convenzionale del decadimento (il tempo di riverberazione), media per bande di
frequenza.
RIFRAZIONE
Del fronte sonoro che viene a contatto con un’ostacolo, la prima parte di esso
subisce una variazione di velocità dovuta al cambio di densità dei materiali.
Questo causa una variazione dell’angolazione di propagazione con conseguente
perdità d’intensità.
Un caso interessante di rifrazione delle onde sonore si manifesta nella propagazione
in atmosfera, in presenza di un gradiente termico.
Si immagini, a questo proposito, di essere in condizioni di cosiddetta inversione
termica (la temperatura dell’aria aumenta in funzione dell’altezza dal suolo); risulta
che la velocità cresce anch’essa da strato a strato; ipotizzando che la temperatura
aumenti ad ogni strato di una quantità ∆T, la velocità aumenta anch’essa di una
quantità ∆c = 0,6∆T.
Il risultato è che per la legge di Snell, l’angolo di rifrazione dell’onda rispetto alla
normale alla superficie di separazione, cresce progressivamente da strato a strato, in
funzione dell’altezza dal suolo.
DIFFRAZIONE
E’ assai frequente avere a che fare con suoni la cui lunghezza d’onda è dello stesso
ordine di grandezza o più grande delle dimensioni delle superfici, degli oggetti, delle
strutture presenti nell’ambiente in cui i suoni si propagano.
Se si verifica la condizione per cui d≤λ, cioè se la lunghezza d’onda è dello stesso
ordine di grandezza o più grande delle dimensioni dell’apertura praticata nel
divisorio, l’onda si propaga anche attorno all’apertura stessa, in una zona, detta
“zona d’ombra acustica”, in cui, se ci si limitasse a considerazioni puramente
geometriche, non dovrebbe propagarsi.
Quando la lunghezza d’onda diventa comparabile o più grande delle dimensioni
dell’ostacolo, si può dire che l’onda sonora “aggiri” l’ostacolo stesso e si propaghi
anche nella sua zona d’ombra.
ONDE STAZIONARIE
Per questi motivi siamo in grado di controllare acusticamente uno spazio chiuso.
Da sottolineare la differenza sostanziale tra
INSONORIZZAZIONE (coibentazione) e TRATTAMENTO ACUSTICO.
RISONATORE DI HELMOLTZ
BASS TRAP
DIFFUSORI ACUSTICI