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Università Politecnica delle Marche

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura

Teoria e Progetto di Ponti


Esercitazione progettuale
Progetto della carpenteria metallica

Docente:
Prof. Ing. Luigino Dezi

a.a.2018/2019
Progetto carpenteria metallica
Suddivisione dell’impalcato in conci
L’impalcato che si realizzerà è un impalcato a trave continua su più appoggi. Ovviamente,
però, questa trave continua è costituita dall’assemblaggio in cantiere di più spezzoni di trave,
detti conci, uniti tramite saldatura in testa.
Vantaggi:

• dal punto di vista costruttivo, in quanto è impossibile poter trasportare una trave lunga
centinaia di metri
• ogni concio può avere sezione differente dagli altri in base alle caratteristiche di
sollecitazione a cui è soggetto

La lunghezza dei conci è dettata dall’andamento del momento flettente: in campata, dove la
curvatura è minore, si hanno lunghezze maggiori, in prossimità degli appoggi, dove la
variazione è più accentuata, si hanno lunghezze minori.
Progetto carpenteria metallica
Metodologia operativa
Al fine di considerare gli effetti della viscosità, del ritiro, della fessurazione e delle fasi
costruttive vengono prese in considerazione 5 tipi di sezione. Ad ogni tipologia di carico viene
assegnata una sezione tipo sulla quale calcolare le tensioni e il relativo coefficiente di
combinazione da Normativa; poi, grazie alla sovrapposizione degli effetti in quanto il
problema è lineare, si sommano le tensioni sulla stessa fibra dovute a diversi tipi di
azione calcolate su diverse sezioni tipo.
Progetto carpenteria metallica
Metodologia operativa
Le sezioni tipo per la verifica vengono divise in base al fatto che ci si trovi in appoggio o in
campata, cioè in base a se ci si trovi in una zona soggetta a momento negativo, e quindi con
il calcestruzzo della soletta fessurato, oppure a momento positivo. In questo secondo caso si
effettua un’ulteriore suddivisione in due combinazioni:

• Comb. 1: massimizza la compressione nel lembo superiore della sezione

• Comb. 2: massimizza la compressione nel lembo inferiore della sezione

NB: nell’appoggio di spalla, anche se la soletta risulta fessurata a causa della trazione
sviluppatasi per effetto del ritiro, tutti i momenti flettenti agenti nella Comb. 1 (ritiro e
variazione termica) sono positivi, cioè tendono le fibre inferiori e comprimono quelle superiori
richiudendo, così, le fessure formatisi nel calcestruzzo. Per questo motivo le sezioni tipo
prese in considerazione non sono quelle relative all’appoggio ma quelle relative alla Comb. 1
per la campata.

NB: Nella verifica delle sezioni sottoposte a momento negativo si trascura il contributo del
calcestruzzo teso e si ipotizzata agente, a vantaggio di statica, la sola componente iperstatica
del ritiro e/o della variazione termica.
Progetto carpenteria metallica
Metodologia operativa
Per quanto riguarda gli effetti prodotti dai carichi mobili, sezione per sezione, si
prenderanno in considerazione i massimi e minimi del momento flettente con associati i tagli
concomitanti e i massimi e minimi del taglio con associati i momenti flettenti concomitanti.
Generalmente, quindi, per ogni combinazione si avranno ulteriori quattro sotto combinazioni
secondo questo schema:

1 – Mmax 2 – Mmin 3 – Vmax 4 – Vmin

Processo progettuale:

1. come dimensioni di partenza assumere quelle determinate nelle fasi precedenti


dopo la suddivisione in conci

2. eseguire le verifiche cercando di ottimizzare le sezioni

3. verificare la Classe delle sezioni ipotizzata


Progetto carpenteria metallica
Metodologia operativa
La verifica delle sezioni è stata eseguita con l’ausilio di un codice di calcolo realizzato in excel.
Progetto carpenteria metallica
Verifiche SLU
Verifica per tensioni normali (Coeff. η1)

La verifica per tensioni normali derivanti dalla flessione o pressoflessione delle travi viene
effettuata confrontando il valore di progetto della tensione sulla fibra media delle piattabande
inferiore e superiore con la tensione di snervamento di progetto dell’acciaio fyd.

𝜎𝐸𝑑
𝜂1 = ≤1
𝑓𝑦𝑑

Inoltre si deve verificare che la tensione di compressione massima nella soletta in cls sia
inferiore della resistenza a compressione di progetto fcd dello stesso.

𝜎𝐸 , 𝜎𝐹 ≤ 𝑓𝑐𝑑
Progetto carpenteria metallica
Verifiche SLU
Verifica a taglio (Coeff. η3)
Il valore di progetto di progetto dell’azione tagliante VEd deve rispettare la condizione:

𝑉𝐸𝑑
≤1
𝑉𝑐,𝑅𝑑

La resistenza di progetto Vc,Rd in assenza di torsione vale:

𝐴𝑣 ∙ 𝑓𝑦𝑘
𝑉𝑐,𝑅𝑑 = Av = area di taglio
3 ∙ 𝛾𝑀0

In presenza di torsione, la resistenza a taglio del profilo deve essere opportunamente ridotta
(vedi Cap. 4.2.4.1.2.4. NTC 2018).

La verifica a taglio della sezione può anche essere condotta in termini tensionali (verifica
elastica) nel punto più sollecitato della sezione trasversale utilizzando la formula:

𝜏𝑡,𝐸𝑑
≤1
𝑓𝑦𝑘 Τ 3 ∙ 𝛾𝑀0
Progetto carpenteria metallica
Verifiche SLU
La verifica all’instabilità dell’anima della sezione soggetta a taglio e priva di irrigidimenti deve
essere condotta in accordo con Cap. C4.2.4.1.3.4. Circolare 2009 se:

ℎ𝑤 72 235
> ∙
𝑡 𝜂 𝑓𝑦𝑘

Con η assunto cautelativamente pari a 1,00 oppure valutato secondo quanto previsto in norme
di comprovata validità.

Stabilità dei pannelli (C4.2.4.1.3.4. del 2009!)


I pannelli d’anima rettangolari delle travi a parete piena devono essere verificati nei riguardi
dell’instabilità per taglio quando:

ℎ𝑤 31
> ∙ 𝑘𝜏
𝑡 𝜂

𝜀= 235Τ𝑓𝑦𝑘

𝜂 = 1.20
Progetto carpenteria metallica
Verifiche SLU
La resistenza all’instabilità per taglio di un pannello d’anima è espressa da:

𝑉𝑏,𝑅𝑑 = 𝑉𝑏𝑤,𝑅𝑑 + 𝑉𝑏𝑓,𝑅𝑑

Tale resistenza deve essere assunta come taglio resistente da confrontare con quello
sollecitante nel caso in cui il pannello si possa instabilizzare, cioè che sia verificata la
condizione scritta inizialmente.

𝜒𝑤 ∙ 𝑓𝑦𝑤 ∙ ℎ𝑤 ∙ 𝑡
𝑉𝑏𝑤,𝑅𝑑 = Contributo resistente dell’anima
3 ∙ 𝛾𝑀1

𝑉𝑏𝑓,𝑅𝑑 Contributo resistente delle piattabande


Tale contributo viene trascurato a vantaggio di
sicurezza.
Progetto carpenteria metallica
Verifiche SLU
Verifica di interazione taglio-flessione (Coeff. η1-3)

Se
𝑉𝐸𝑑 ≤ 0.5 ∙ 𝑉𝑐,𝑅𝑑 𝑉𝑏,𝑅𝑑

si può trascurare l’influenza del taglio sulla resistenza a flessione, eccetto nei casi in cui
l’instabilità per taglio riduca la resistenza a flessione della sezione.

Viceversa, la resistenza a flessione si determina assumendo per l’area resistente a taglio Av la


tensione di snervamento ridotta:

1 − 𝜌 𝑓𝑦𝑘

2
2𝑉𝐸𝑑
𝜌= −1
𝑉𝑐,𝑅𝑑
Progetto carpenteria metallica
Connessione trave-soletta
Resistenza dei connettori (Cap. 4.3.4.3.1.2. NTC 2018)
La resistenza di progetto a taglio di un piolo dotato di testa, saldato in modo automatico, con
collare di saldatura normale, posto in una soletta di calcestruzzo piena può essere assunta
pari al minore dei seguenti valori:

Il diametro commerciale dei pioli è di 19 o 22 mm.


La resistenza a rottura dell’acciaio del piolo 450 Mpa.
Progetto carpenteria metallica
Connessione trave-soletta
Dettagli costruttivi della zona di connessione a taglio (Cap. 4.3.4.3.4. NTC 2018)

• Il copriferro al di sopra dei connettori a piolo deve essere almeno 20 mm.

• Lo spessore del piatto a cui il connettore è saldato deve essere sufficiente per l’esecuzione
della saldatura e per una efficace trasmissione delle azioni di taglio.

• La distanza minima tra il connettore e il bordo della piattabanda cui è collegato deve essere
almeno 20 mm.

• L’altezza complessiva del piolo dopo la saldatura deve essere almeno 3 volte il diametro del
gambo del piolo d.

• La testa del piolo deve avere diametro pari ad almeno 1,5 d e spessore pari ad almeno 0,4
d.

• Quando i connettori a taglio sono soggetti ad azioni che


inducono sollecitazioni di fatica, il diametro del piolo non
deve eccedere 1,5 volte lo spessore del piatto a cui è
collegato.

• Quando i connettori a piolo sono saldati sull’ala, in


corrispondenza dell’anima del profilo in acciaio, il loro
diametro non deve essere superiore a 2,5 volte lo
spessore dell’ala.
Progetto carpenteria metallica
Connessione trave-soletta
Valutazione delle sollecitazioni di taglio agenti sul sistema di connessione (Cap.
4.3.4.3.3. NTC 2018)

Ai fini della progettazione della connessione, la forza di scorrimento per unità di lunghezza può
essere calcolata impiegando l’analisi lineare elastica, l’analisi non lineare o, nel caso di
connettori duttili, la teoria plastica.

Se si utilizza per le sezioni trasversali la teoria elastica, anche la forza di scorrimento per unità
di lunghezza deve essere calcolata utilizzando la teoria elastica. Le proprietà statiche della
sezione trasversale devono essere uguali a quelle utilizzate nel calcolo delle tensioni normali.

Conseguenza di tale assunzione è che non ci sono scorrimenti tra trave e soletta e
l’interazione è completa. È logico, dunque, determinare lo sforzo di scorrimento per unità di
lunghezza che sollecita i connettori per mezzo della teoria di Jourawsky.

La Normativa specifica anche che l’aliquota di taglio da considerare è quella che agisce dopo
che la connessione si è attivata. Nel caso di trave non puntellata, quindi, gli scorrimenti sono
dovuti solamente ai carichi agenti dopo la solidarizzazione di trave e soletta, in quanto il peso
proprio della trave metallica e della soletta in calcestruzzo che ancora non ha fatto presa
impegnano la sola trave in acciaio.
Progetto carpenteria metallica
Connessione trave-soletta

𝑉𝐸𝑑 ∙ 𝑆 forza di scorrimento per unità di lunghezza agente a livello della fibra
𝑝𝐸𝑑 = posta in corrispondenza della superficie di contatto tra piattabanda
𝐽
superiore e soletta

𝑉𝐸𝑑 taglio sollecitante medio agente lungo un tratto unitario e dato dalla somma dei
vari tipi di carichi
𝑆 Momento statico della soletta
𝐽 Momento d’inerzia dell’intera sezione

La forza totale su una fila di pioli (in direzione


trasversale all’asse della trave) si ottiene
moltiplicando la forza di scorrimento per unità di
lunghezza per l’interasse dei pioli:

𝑃𝐸𝑑 = 𝑝𝐸𝑑 ∙ 𝑖
Progetto carpenteria metallica
Connessione trave-soletta
Il numero di pioli su una fila trasversale si ottiene invertendo la formula di verifica:
𝑃𝐸𝑑
𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑝𝑖𝑜𝑙𝑖 =
𝑃𝑅𝑑

Le verifiche, e di conseguenza il numero di pioli, vengono effettuate per ogni singolo concio.

NB: se il concio ha una lunghezza elevata può essere necessario effettuare il calcolo della
piolatura anche a metà della sua lunghezza, per poter valutare la possibilità o meno di
ridurre/aumentare il numero di pioli.

Se il numero di pioli è dispari, si provvede a


disporre file con numeri pari alternate in
maniera tale da ottenere una disposizione
simmetrica rispetto l’asse ipotetico
passante per il centro della piattabanda.
Inoltre, lo spazio lasciato tra i due pioli al
centro della trave è maggiore rispetto agli
altri, cosi da permettere il passaggio del
binario del cassero mobile per il getto della
soletta.

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