Professional Documents
Culture Documents
Gruppo:
De Amicis Gianluca (S198112)
Pastrone Federico (S200005)
Roati Simone (S199039)
Tiberti Luca (199646)
Treggiari Enrico Armando (S198163)
Prof. Alessandro Salmi
SOMMARIO
INTRODUZIONE............................................................................................................................. 3
SELEZIONE E ANALISI DEL COMPONENTE .......................................................................................... 4
SIMULAZIONE ........................................................................................................................................... 8
Materiale selezionato ................................................................................................................... 8
Procedimento .............................................................................................................................. 9
Preparazione del modello ............................................................................................................ 9
Prime simulazioni ...................................................................................................................... 10
Modello con canale freddo ......................................................................................................... 10
Modello multi - impronta ............................................................................................................. 12
RISULTATI ............................................................................................................................................... 13
Isocrone .................................................................................................................................... 13
Temperatura .............................................................................................................................. 14
Pressione .................................................................................................................................. 15
Sforzo di taglio ........................................................................................................................... 18
Guaina solidificata ..................................................................................................................... 19
Forza di chiusura ....................................................................................................................... 20
Tempo di non flusso ................................................................................................................... 21
Tempo tecnico di raffreddamento ............................................................................................... 22
Tempo di solidificazione............................................................................................................. 22
Tempo tecnico di mantenimento ................................................................................................ 22
Densità ...................................................................................................................................... 24
Ritiro volumetrico ....................................................................................................................... 24
Linee di giunzione ...................................................................................................................... 25
Orientamento ............................................................................................................................ 25
Analisi di deformazione .............................................................................................................. 26
Qualità ....................................................................................................................................... 27
Finestra di stampaggio............................................................................................................... 27
CONCLUSIONI ......................................................................................................................................... 30
INTRODUZIONE
I pacchetti di simulazione si sono rapidamente diffusi poiché sono in grado di eliminare le perdite
di tempo e di denaro che si hanno nel modificare empiricamente affidandosi all’esperienza degli
stampisti gli stampi, il sistema di colata e i parametri di stampaggio. È possibile eliminare queste
perdite ottenendo i parametri di stampaggio ottimali ancora prima che lo stampo sia realizzato.
Il disegno del componente da studiare, realizzato tramite software CAD, è stato importato
nell'ambiente di simulazione per procedere ad una prima analisi di verifica della scelta del
materiale (adatto all’applicazione e per evitare il congelamento del fronte di flusso), della
dimensione della mesh (per ottenere una corretta rappresentazione della geometria senza
appesantire troppo il calcolo) e del posizionamento del punto di iniezione (per avere minimi
problemi riguardo il sovraimpaccamento, linee di giunzione, ecc..).
Si è inoltre stabilita l'orientazione del particolare nello stampo per evitare sottosquadri in
corrispondenza delle parti sporgenti (anche se si è reso necessario l'utilizzo di anime mobili per
realizzare i fori passanti).
Per pezzi di piccole dimensioni è possibile ridurre i tempi di produzione e minimizzare i costi
realizzando stampi con più impronte per produrre lo stesso pezzo con una sola stampata. Il
procedimento di analisi è analogo a quello per lo stampo mono - impronta con la necessità di
ripartire ed equilibrare il flusso. Il caso da noi trattato è relativo ad uno stampo che presenta
quattro impronte.
Nei paragrafi seguenti sono sviluppate in modo approfondito le fasi di progettazione del processo
di stampaggio e sono presentati i risultati delle simulazioni effettuate.
SELEZIONE E ANALISI DEL COMPONENTE
Il componente è il braccio anteriore in primo piano, collegato alla benna e al rispettivo braccio
posteriore. Presenta inoltre degli attacchi per i finti cilindri idraulici che pongono un vincolo ai
movimenti. L'oggetto è realizzato in un materiale che permette costi molto bassi e prestazioni
idonee all'uso del giocattolo. Si può osservare il particolare in una riproduzione su Solidworks nella
Figura 2.
Materiale selezionato
Il materiale scelto per realizzare il componente è il polistirene a bassa viscosità (database PLAST /
PS – low viscosity). Si tratta di un polimero aromatico, amorfo, a struttura lineare che polimerizza
per poliaddizione a partire dal monomero stirene rappresentato in Figura 7 (omopolimero).
Presenta una temperatura di transizione vetrosa (oltre la quale il polimero acquisisce plasticità) di
100°C mentre inizia a degradarsi alla temperatura di 270°C. E' un polimero termoplastico che se
riscaldato (non oltre i 270°C) plastifica e riacquista forma solida se riportato a bassa temperatura.
Se il materiale non ha subito degradazione termica può essere in parte rigenerato e riutilizzato. Il
ritiro ridotto in fase solida (0,3-0,6%), le buone proprietà meccaniche e il relativamente basso
costo (circa 1 €/kg) rendono questo materiale una valida scelta per realizzare componenti per
giocattoli tramite stampaggio a iniezione. La bassa viscosità permette al polimero di fluire
facilmente attraverso lo stampo ed evitare il congelamento del fronte di flusso.
Tutte le simulazioni sono state svolte prima sul singolo componente e successivamente su quattro
componenti disposti simmetricamente e collegati ad un singolo canale di colata.
Prime simulazioni
Le prime simulazioni sono state eseguite sul singolo pezzo e senza canale di colata, per verificare
l’assenza di criticità e verificare la scelta del punto di iniezione e quindi procedere con i passi
successivi.
Nel comando ‘Analisi’, nel menù Flow, è stata aperta la finestra ‘Compatto’ ed è impostato il punto
di iniezione (in questa prima simulazione tutti gli altri parametri sono stati lasciati inalterati). Dopo
la prima simulazione dai grafici pressione-portata è stata ricavata la pressione al 95% di
riempimento, aumentata del 5% e impostata come pressione di fine riempimento ed è stata
rieseguita la prova.
Dai risultati di questa prima simulazione è stato verificato il corretto posizionamento del punto di
iniezione situato sulla linea di simmetria nella parte posteriore del pezzo (zona meno in vista) in
modo da avere un flusso unidirezionale e bilanciato. La posizione delle linee di giunzione vicino ai
fori è inevitabile data la geometria del pezzo. Il fatto che il pezzo ha una geometria semplice e
spessori uniformi la pressione a fine riempimento è all’incirca costante e lo shear stress accettabile
dal materiale sia nel punto di iniezione che nel pezzo.
Dopo le prime simulazioni, in cui è stata verificata l’assenza di criticità, quali il congelamento del
fronte e i gradienti di temperatura e pressione, è seguito lo studio dei canali. Grazie al software è
possibile procedere sviluppando le lunghezze del sistema di alimentazione direttamente nel
programma. Attraverso il comando ‘Sketch/Linea’ nel menù Wireframe sono stati definiti due
segmenti allineati e consecutivi (Gate e Canale) e un segmento perpendicolare e collegato
all’estremo degli altri due (Carota). Con il comando ‘Trasla’ nel menù Edita è stato collegato
l’estremo libero del segmento Gate al punto di iniezione scelto sul pezzo. All’interno della finestra
‘Canali di Alimentazione’ nel menù Flow/Preparazione modello sono state definite le proprietà
della spezzata in termini di tipologia e diametri.
Il primo tentativo ha portato alla definizione di un canale freddo caratterizzato dalle seguenti
proprietà:
Gate:
Tipologia: Iniezione (cilindrico)
Diametro: 2 mm
Canale:
Tipologia: Freddo (cilindrico)
Temperatura: 0°C (temperatura dello stampo)
Diametro: 5 mm
Carota:
Tipologia: Freddo conico
Diametro superiore: 6 mm
Diametro inferiore: 8 mm
Per ovviare a tale problema il canale di colata è stato rimodellato apportando modifiche sulla
tipologia e dimensioni del Gate, sulle dimensioni del Canale e della Carota. Attraverso le
simulazioni al computer sono stati trovati valori accettabili per questi parametri. Il sistema di
alimentazione del pezzo finale presenta le seguenti proprietà:
Gate:
Tipologia: Iniezione conica
Diametro 1: 1 mm
Diametro 2: 3 mm
Canale:
Tipologia: Freddo
Temperatura: 0°C
Diametro: 3 mm
Carota:
Tipologia: Freddo conico
Diametro superiore: 6 mm
Diametro inferiore: 8 mm
Il volume del sistema di canali nel suo complesso è molto inferiore al volume del pezzo e quindi
risulta accettabile la quantità di scarto.
Modello multi - impronta
Dopo aver simulato lo stampaggio del singolo componente e aver trovato i migliori valori di
stampaggio, al fine di rendere più completo lo studio è stato simulato il riempimento e il
mantenimento di quattro cavità collegate da un singolo canale di colata per avvicinarsi
maggiormente alle condizioni reali di produzione (più pezzi simultaneamente). Per simmetria sono
state impostate quattro impronte e con il comando ‘Specchia’ nel menù Edita ed è stata realizzata
la geometria del modello. Poi è stata usata la stessa procedura già vista per la singola impronta.
Per quello che riguarda la modellazione del canale di colata collegato ai quattro modelli nello
stampo, è stata realizzata una singola carota verticale, che si dirama prima in due canali principali,
a loro volta collegati ciascuno a due canali secondari e infine a quattro gate con tutte le dimensioni
corrispondenti al modello con un’impronta. Riassumendo, la situazione ottima trovata è riassunta
nelle Tabelle 1 e 2.
Riempimento
Mono - impronta Multi -impronta
Temperatura del fuso 235 230 °C
Temperatura dello stampo 40 °C
Tempo di riempimento 0.56 0.53 s
(Portata) 28 32 cm3/s
Mantenimento
Pressione V/P 36.8 46.6 MPa
Pressione fine riempimento 38.7 46.9 MPa
Pressione di mantenimento 39 47 MPa
Tempo di mantenimento 7.35 8.18 s
Tempo di solidificazione 11.8 13.0 s
Tabella 1 - Parametri di stampaggio ottimizzati
Gate conico
D1 1 mm
D2 3 mm
L 5 mm
Canale
D 3 mm
L 20 mm
Carota
D1 6 mm
D2 8 mm
L 65 mm
Tabella 2 - Geometria del sistema di alimentazione
RISULTATI
Isocrone
Il grafico delle isocrone fornisce informazioni circa il riempimento della cavità e di quali siano le
prime e le ultime parti dello stampo che vengono raggiunte dal materiale. Come si può osservare
dalle Figure 8 e 9, il flusso si presenta unidirezionale e il riempimento risulta regolare senza
esitazioni. La situazione non è perfetta solo per la parte delle alette posteriori che terminano il
riempimento prima della parte opposta al punto di iniezione.
La mappa indica il valor medio della temperatura del materiale, attraverso lo spessore, per ogni
elemento. Per ottenere un’elevata qualità del manufatto finale, la differenza di temperatura fra i
vari elementi dovrebbe essere compresa in un intervallo abbastanza ristretto. In linea di massima
si può dire che, onde evitare distorsioni del pezzo, sarebbe meglio rimanere entro salti termici di
10-15 °C. Come si può osservare nelle Figure 10 e 11 l'intervallo di temperatura a fine
riempimento è sufficientemente piccolo da non provocare distorsioni importanti nel componente.
Pressione
Nella figura 17 si può osservare la distribuzione di pressione lungo tutto il processo sia nel caso
mono - impronta.
Lo sforzo di taglio è funzione della viscosità del materiale e della velocità di flusso. Il valore
riportato rappresenta il massimo stress che si ha attraverso lo spessore del pezzo durante tutta la
fase di riempimento. Durante il raffreddamento, parte dello stress, sarà rilasciato, ma quello
residuo può essere fonte di distorsioni e tensioni interne al particolare. Nella Figura 18 si può
notare che non ci sono sostanziali differenze di shear stress all'interno del pezzo e questo porterà
ad una qualità accettabile del pezzo.
Il massimo valore di shear stress si raggiunge nell’ultima parte ad essere riempita (il flusso si sta
raffreddando), valore superiora a quello del punto di iniezione. Ad ogni modo i valori raggiunti
sono inferiori al limite massimo (0.25 MPa).
Guaina solidificata
Nella mappa di Figura 19 viene riportata la percentuale di materiale che ‘congela’ durante la fase
di riempimento (il valore deve essere riferito allo spessore del pezzo in quella determinata zona).
Lo strato congelato è importante, perché determina in qualche modo la qualità del manufatto
prodotto: al suo interno, infatti, si ha un forte orientamento cristallino che è causa di eventuali
tensioni e distorsioni residue.
Valori accettabili sono compresi tra 10 e 15 %; nel caso in questione (7.5 %) sono al di sotto del
limite massimo accettabile e questo influenzerà positivamente la qualità del pezzo.
Nella finestra dei risultati di analisi è possibile visualizzare un grafico che riporta l'andamento della
forza applicata dal materiale sulla superficie dello stampo. Come si può notare dalla Figura 20 la
massima forza di chiusura è pari a 115 kN, calcolata come prodotto della pressione di iniezione per
l'area (pari a 28 cm^2) della cavità proiettata sul piano della vista. Per poter effettuare lo
stampaggio senza problemi è necessario utilizzare una pressa a iniezione in grado di applicare e
mantenere tale forza sullo stampo.
La mappa rappresenta il tempo necessario per raggiungere la ‘temperatura di non flusso’ della
resina, specificata nel database di partenza. Da essa si può avere un’idea di quali sono i punti che
subiscono fenomeni di impiccamento perché indica il tempo dopo il termine dell’iniezione dopo il
quale il materiale congela.
Poiché il pezzo è a spessore costante è molto importante che solidifichi prima l'estremo opposto al
punto di iniezione e successivamente il gate, in modo da avere un mantenimento ottimale: in
questo caso, come si osserva in Figura 21, il tempo di non flusso dell'estremo opposto è
leggermente superiore al quello del Gate, che rispecchia la condizione ottimale che si voleva
determinare. La stessa cosa avviene per il modello a quattro impronte, come si vede in Figura 22.
Il tempo di non flusso del Gate indica quindi il tempo massimo per cui posso fare il mantenimento.
La mappa, molto simile alla precedente, indica il tempo necessario per raggiungere la
‘temperatura di congelamento’. L’andamento di Figura 23 è sostanzialmente quello del tempo di
non flusso.
Tempo di solidificazione
Il tempo di solidificazione (minimo tempo t. di raffreddamento) indica il tempo necessario per cui
l’elemento raggiungere la ‘temperatura di estrazione’. L’andamento è mostrato in Figura 24.
Figura 26 – Densità
Ritiro volumetrico
Il grafico di Figura 27 indica l’andamento del ritiro volumetrico a fine simulazione. L’andamento
costante è un indice di buona qualità e i valori trovati sono in linea con quelli applicati per il calcolo
del ritiro.
Orientamento
Il grafico di Figura 29 indica quale è il percorso del flusso seguito per riempire lo stampo. Si può
notare come, dal punto di iniezione, il materiale si ripartisce sulle alette laterali andando a
riempire le alette posteriori e la parte centrale assieme alle alette laterali fino agli ultimi due perni
e fori.
Figura 29 – Orientamento
Analisi di deformazione
Il componente da noi analizzato inoltre deve essere accoppiato, dopo essere stato stampato, ad
un secondo la cui analisi è stata effettuata dalla squadra 4. L'accoppiamento avviene tra i perni
posteriori del braccio anteriore e i fori situati nella parte anteriore del braccio posteriore. La
deformazione massima sul braccio anteriore è circa 0,2 mm e nella zona interessata è circa 0,06
mm. Nel braccio posteriore si ha una deformazione massima inferiore a 0,1 mm e di circa 0,03 mm
in corrispondenza dei fori. Valori così ridotti di deformazione garantiscono la buona riuscita
dell'assemblaggio tra i componenti.
Nelle Figure 32 e 33 si può osservare un grafico qualitativo che rispecchia la qualità globale del
componente stampato con il set di valori considerati.
Come si può notare, quasi tutte le variabili sono ottimizzate, tranne lo sforzo di taglio, che è
comunque accettabile.
Per quello che riguarda la qualità nel dettaglio, in particolare lo share stress nel punto di iniezione,
come si è visto prima è anche in questo caso accettabile. La temperatura, sempre nel punto di
iniezione, rimane inferiore al limite di utilizzo del polimero (250 °C) e per il gradiente di pressione
data la semplicità del pezzo non ci sono problemi.
Finestra di stampaggio
Si consiglia di cambiare un solo parametro per volta, in modo da poter attribuire, in maniera
univoca, le differenze rilevate nei risultati. Variando più parametri insieme è possibile valutare gli
effetti combinati, ma è difficile stabilire l’influenza di ciascuna variabile.
A parità di ogni altra condizione rispetto la configurazione ideale, variazione dei singoli parametri è
la seguente, rappresentata in Tabella 3
Variabile MIN * MAX U. D. M.
Temperatura del fuso 227 235 240 °C
Tempo di riempimento 0.4 0.56 0.75 s
(Portata) 39 28 20 cm3/s
D2 Gate – D canale - 3 4 mm
La fase relativa alle prime simulazioni non ha presentato problemi e la fase di scelta del polimero è
stata una semplice ricerca sulle tabelle fornite. L'unico accorgimento è stato la scelta del polimero
a bassa viscosità per evitare il congelamento del fronte di flusso.
Dato che il pezzo originale è nato per essere stampato, il punto di iniezione è stato individuato
facilmente per cui la fase di riempimento non ha dato problemi.
È stata effettuata la più semplice scelta della tipologia di canali: considerato il tipo di pezzo, il
materiale e l’applicazione sono stati utilizzati canali freddi.
I problemi sono sorti durante la simulazione di mantenimento perché con il primo tentativo delle
dimensioni del sistema di alimentazione il Gate solidificava prima del pezzo e quindi non era
possibile effettuare il mantenimento. Si aveva una forte riduzione di diametro tra Canale e Gate e
questo era troppo piccolo. Inoltre la tipologia cilindrica è sconsigliata per pezzi di questo tipo
mentre è consigliata quella conica che assicura una attacco al limite sul pezzo (1 mm su uno
spessore di 1,51 mm) con una variazione graduale di diametro.
Il modello con quattro cavità non ha comportato particolari difficoltà nella costruzione e i risultati
non si discostano significativamente dal modello mono – impronta. Può essere considerato come
una conferma della bontà della simulazione ma richiede tempi di risoluzione estremamente più
lunghi per cui l’ottimizzazione e la finestra di stampaggio viene trovata col modello mono –
impronta.
Il parametro che influenza di più la simulazione è la temperatura del fuso: la finestra di stampaggio
non è centrata sui valori consigliati per il materiale perché si è registrato un limite inferiore (227
°C) al di sotto del quale i risultati in termini di qualità non sono più accettabili. La dipendenza dei
risultati dalla portata d’iniezione e dalle dimensioni del Gate sono inferiori e seguono le indicazioni
di massima.
Per ragioni di tempo non è stato possibile valutare l’influenza della temperatura dello stampo,
rimanendo nelle condizioni consigliate di 40 °C, ma l’influenza dovrebbe essere come quella della
temperatura del fuso.
Dopo poche prove sono stati compresi i passi da seguire e l’organizzazione del software. Grazie
alla struttura del programma nell’organizzare le simulazione nelle varie condizioni di stampaggio è
possibile ripetere velocemente il percorso e fare numerose prove.