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--- -
C E SA RE
- I N
ALESSANDRIA
DRAMA PER MllSICA
DI FRANCESCO MARIA PAGLIA
D E ID I C A T O
All'Illuſtriſs & Eccellentiſ. signora
L A S I G N O R A
D. M A R I A
DE GIRON, Y SANDOVAL
Ducheſſa di Medina-Celi, e
Viceregina di Napoli... ..
ºara 2 zº 2 --3%. 2-
A ? 5- i a
\ , RC AA,
Sghi fu i
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ºper APO
Dom Ant Parrino, L I 1699.
e Michele Luigi Mutio,
Con Licenza de'Superiori .
Si vende nella Stampa del Mutio , ſita
allo Spedaletto.
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S. Spoſte in alto le
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Di V.E.
Vmiliſs.Devotiſ 6 Oblig.Ser.
Franceſco Maria Paglia,
A R G O M E N T O.
- --
PER seN AGG1.
Giulio Ceſare.
Cleopatra.
A 5 AVf t
Mutazioni di Scene. l
NELL' ATTO I.
Carcere ſotterranea.
NELL'ATTO II,
-
- i , 7 AT
4
- -
- - 1 - I
ATTO PRIMO.
scE N A PR I MA )
, Campagna d'Aleſsandria con veduta del Ni
| lo,e Città in lontananza.
- Giulio ceſare,
che ripoſa in " con Eſercito nu
meroſo, che dorme . -
Si rintraccinº orme;
De la mia ſpada al lampo
L'orgoglioſo nemico r
s" ſi
#
ue ſinfonia
eg dati
deſti il º";
"i
ſtrepitoſa eonin ordinanze fi
Trombe, i So
A.
Al'armi,a le ſtragi; -
t Di Ceſare al core
Ch'è pien di valore
Son vaghe ,
Le piaghe...
Ripo ini.
A l'armi,8 c. , -
',
;-
-
-
- - -- - -
Parte il Capitano. “
E mi renda e -
s C E N A II.
Achilla con ſeguito d'Egizzii,e detto.
º C Eſare al cui gran nome
s'inginocchia.
Le Provincie remote........ . .
coſ E ardiſci ancora ,
Di Ceſare a l'aſpetto - : :
Acb.
p R I M. O. -
Ach.
Fù Non già,dareciſa
trafitto,e armata ſchiera e - º V )V -
Un berſaglio reſtò.
Spirti,S&c. - parte.
s C E N A I I I.
Sala Regia con Trono.
cleopatra,e Tolomeo, che s'incontranº,
G/ G" ſarà pur l'hora
De la vendetta mia
Toſi. Li gua! vendetta s . . .
Guarda che non mi sbocchi
L'ira dal ſeno
c/ E tu minacci ancora?
14 A T T o,
Già è tempo. verſo la ſcena.
Entrano Guardie da tutte le parti, e impri
2ionano Tolomeo, -
Tol. Sprezzi)
Cl. La tua baldanza il s .. .
Tol. La mia coſtanza, in
Morte non temo già i
La tua ſembianza e parte.
Artalano,Agnes,Agente ditta, -
Foſti da Gleopatra. - - º
Arg. I tuei conſigli ad Artab.
ºiſi à meglior'uſo. . . .
Arſ, Alma ben nata - .
Ala pietà più ch'al rigore inclina.
Cl Del'Egitto ſolº io ſon la Reina
- Arr.
-
-
P R 1 M o. I5
Art. Di " inclemenza,
Q bella Cleopatra, il core armato
Al tuo nome famoſo º lº3
uanto oſcura di pregio.
Cl. " - º
il telo che intereſſa
D'Artabano le voci
- - - - - -
C - Non " - -
-
Lo ſdegno,
-
il rigore -,
sӈca
16 A T T O
S'accende nel core,
Non ſento pietà
eſt'anima irata»
uand'è vendicata,
5ntenta ſarà. parte,
Arf. Và pur cruda inumanº -
egnarà Cleopatra,
Anzi verrà quell'hora, -
P R I M O.
Fi (Potrebb'eſſere " “ .
rs lº ,
Mir. Sdegnerai la mia fede?
Fl. (M'inteneriſco aſſai , -
Fl. M'amerai?
Mir. Già mi ſtruggo. -
Mir. Sicuro. - -
.Mir. Nò.
FA. Queſta grotta......
aceraiº - -
Mir. Tacerò. - 3
F/ Prometti.
Mir. E giure.
AF/ Come dico la grotta
Conduce a la prigione
Dove fè Cleopatra -
Trarlo da la prigione º -
Dove ſi ſalverà ? - -
Fl. E m'amerai? -
Oh me felice.
Mir.
20 A T T O
M; r. (Te n'accorgerai)
Dimmiperil te
ti, vero lo credi,
provi gli amoroſi affanni.-
it
Fl. Tu lo dici
Mir. Che importa
Fl. Eh via.
Mir. T'inganni.
Credimi sì t'inganni
Che queſto mio viſino
Sò che non è belliſſimo,
Ma pur non è per tè .
Credimi,in vant'affanni
Per queſto bocconcino
Che non ſarà dolciſſimo,
Ma non è amaro è ſe
Fl. Cor mio vien quà
Mir. Son ſorda - -
Artah. E allora,
Ch'io vedeſſi in periglio
I.a tua vita, il tuo Regno
A 'l'olonieo ſarei nemico ancora.
Cl. Tanto da te non voglio ,
Anzi come ſeguace
D'Arſinoe tua, che Tolomeo difende,
Compatiſco Artabano il tuo cordoglio.
3, Arg. Del Regnator de Parti . . .
2, Non fà d'uopo il valore,
» E ſe foſſe in periglio
», La vita del mio bene -
--
r . . . e allº
S C E N A V I I.
Achilla, e detti.
º R. Eina ecco dal Campo
WA. Ritorno al fin, già conte
Di Pompeo l'avventure -
A te ſaran; non iſdegnar che Achilla
Al tuo piede Real chini la fronte.
cl. Il ſervir Tolomeo
Non s'aſcriva a tua colpa;odio nò prove
Contro di te, mi piace
Il valor da per tutto ove lo trovo,
Ach. Il Gran Ceſare viene.
Cl. Hà già precorſi
I ſuoi paſſi la fama.
Arſ. E' giunto !
Ach. Ed hora v
Quì lo vedrai
Cl. Come t'accolſe º
Acb. Irato - -
A ſaettargli il cor,
Che cedono ad un guardo
L'anime grandi i" - -
Siede in T SCE
Tronº ...
24 A T T o
S C E N A V III.
-
Ceſare, e detta, che và ad incontrarla.
Ceſc A La Donna del Nilo
Ceſare già ſoggetto
Dona il ſuo cdr (che Maeſtoſo oggetto)
- Vanno al Trono.
.Al Gran Giove del Tebro -
Argene , e detti.
Arg. C Alcano le grand'errme
Queſte felici arene
Ond'io lieto le bacio.
ºf"immi
bbraccio Argene,
perche ſcorrendo
Vai nel Regno d'Egitto.
Arg. Chiedilo è Cleopatra.
Ceſ Intendo, intendo .
- -
E2 f il
-
" s 'à -
P R I M O.
E tu bella Reina
As l b)
º
-
Arſ. Appunto. -
ce/
P R I M O .
ce/ Al ſen ti ſtringo, e già la fama
27 li',
Il tuo valor m'eſpreſſe ,
Ma non ſeppi giamai
Ch'Arſinoe entro i begl'occhi il Sole aveſſe
Arſ Tù l'innocenza offeſa.
Signor proteggi . -
Arſ. Il fiero
Genio di Cleopatra ,
Di Tolomeo,di me gioco ſi prende.
Ceſ.(vi è l'offeſa, è vaga chi l'offende)
Arſ. Penſo che la Reina
Con menzogneri accenti -
Arſ Datti
i"
Ni1pace
itruggera.
Artabano piarter,
- B 2 Se
28 A T T O
Se ſprezzato tu ſei;
E pur bello, è pur vago
Di Ceſare l'oggetto a gl'occhi miei.
Mio cor io già nel petto
Ti ſento palpitar
Amar
Tù vvoi .
Di queſto primo affetto ,
Io non ti ſgrido nò »
Difenderti non sò
Dai lacci tuoi . )
S C E N A XI.
Carcere ſotterranea.
Tolomeo.
v -
-
p - R I
-
M O
Un raggio baſteria del tuo ſembiante,
29'
º
º ì ſ
Occhibelli il voſtro lume
Dolce e caro -
Tol Oh Dei. -
F/ Fuggi.
Tol, Mà dove? -
N
S E C O N D O, -
- e B 5 - be
3, A T T O
e quivi udii ?
Acb. Da Floro
Saper tutto potrai .
Ceſ. Narralo.
F/. Adeſſo -
Si come Tolomeo
Carcerò Cleopatra,
Poſcia lo trafugai,
La onde la Reina
Quando giunſe Artabano ,
Perloche venne gente ,
Quindi chiedo perdono
Quantunque è ſtato inganno ,
Concioſia coſa che m'ammazzeranno.
ceſ. Da tuoi conſuſi accenti
Verità non ritraggo.
Acb. Dove andò Tolomeo?
F/ Là verſo il boſco.
ceſ. Il mal, che ti ſovraſta.
Floro temer non devi,
Ti dichiaro mio ſervo, e tanto baſta.
Fl. Mi fai ſcrivere al rollo º
Ceſ. Si farà. -
E vero,
E il nume arciero,
8"
e del mio petto -
Incatenò la fè
E bello
Ancor l'oggetto
E forſe piace a te. parte.
ceſ. Cleopatra quì giunge, -
Voglio un ſogno amoroſo
Fingere per provar s'hà il cor geloſo.
Ceſare và è ſedere,efinge di dormire.
S C E N A I V.
º FACleopatra,
- Mirena, e guardie.
à mio modo Signora
Laſcia andar Tolomeo.
C/ Dove ne gite
Miei confuſi penſieri.
Mir. Ceſare è qui che dorme:
Cl. Orsù partite, alle guardie che partono.
Mir Queſto è il tempo opportuno
Di paleſartiamante ;
A che tanti riguardi;appreſſo a poco
Il ſuo genio hai ſcoperto
Cara Signora mia,
Il morir di ſilenzio è gran follia.
Ceſ. Ah. Soſpira in ſogno.
Mir. Zitto che ſoſpira.
Cl Oh ſe una larva amica
Gli preſentaſſe in ſogno
º" fede.
Ceſ. Cor mio,
ſa
Ma,
Mir. Taci che fosº
v Ma ancor non ſi dichiara.
B 6 “ Ci “
36 A T T O
ci Gran dolor ſentirei ſe non foſs'io.
coſ. Vieni Arſinoe ſºgna.
c/ Che ſento !
Mir. Oh buono affè.
Il ſoſpiro, e il cor mio non viene a te,
cl. Accenti udir non voglio
Sì acerbi a l'alma mia.
Mir Comincia a lavorar la Geloſia.
Cl. Io parto.
i"
Ceſ. arrivi e
ove.
Dove i fiumi "
'nge ſvegliarſi.
- s E C o N D o. -
Ah mi ſi ſpezza il cor -
S C E N A V.
Fl
O"(Non
queſta sì ch'è bella.
mi conoſce) ripeſſa,
Mir. E che creanza è quella,
Elà Signor Soldato,
Eh Signor foraſtiero, a
Fl A me? -
Di bile -
Nel Cor
Sputo aſſenzio, reſpiro veleno
Raſchio fiele, e ſtranuto furor.
Mir. Dunque . . . .
F/ Taci ſpergiura. . . .
Mir. Senza udir la diſcolpa....
Fl. Le Guardie nel giardino
Sono un ſegno evidente, i -
S E C O N D o 39
E tu ſola il ſapevi
Spia maledetta.
4, -
Fl. Fumoſella.
Mir. Sgraziataccio.
g º
Mir. Và in là.
Fl. Che sì.
Mir. Non più
parte Fl.
Io crepo de le riſa
Parea che mi voleſſe
Mangiar in un boccone
Come l'hò ſpaventato;oh che poltrone,
Torna Floro.
F1. Sfacciatella.
Mir. Inſolentaccio.
F/ Senti.
Mir. Taci. -
Fl. Baſta. - v
Mir. Zitto,
Fl. Hai ragion tù.
SCF
A9 A T T O
S C E N A VI.
Atrio interiore del Palazzo Reale,
Arſnoe, e Ceſare, poi Achilla.
Ceſ.
ALFarfalla
tuo bel lume intorno
io già ſon reſos
uell'aure che ſpiri
Allor che non ti veggio
Accompagna il cor mio º i ſuoi ſoſpiri ,
Arſ. Signor quand'io ſapeſſi,
Che piaccio a gl'occhi tuoi,da miei roſſori
Prenderei la licenza,
E direi . . . .
cef Che direſti?
Acb. Ceſare.
coſ. Attendi. ad Acb.
Segui ad Arſi
af Achilla aſcolta è coſi
coſ: Vieni. . ad Acb
Acb. Con Artabano
Poco lungi naſcoſo
Tolomeo ritrovai;del ſuo partito
Molti già pronti offrono l'armisei pettos
Ei però non riſolve
Tentar impreſa alcuna -
- Cef.
S E C O D o 4t º i
ceſ De lo ſdegno la fiamma ad Arſ: º iº
Smorzo i te, quella d'amore aceendo
Sentirò Tolomeo;dì, che l'attendo ad Acè.
parte Achilla.
4ſ (Io sì ſchiva d'amore
Lo dirò. )
ceſ. Che direſti?
Arſ. Direi, che da quel punto
Ch'io vidi il tuo ſembiante . . .
ºſ,("
º"
Ceſ, "s )
Arſ (Celar già più no'l ppoſto)
Arſ. Io t'amo.
Ceſ Cari accenti che l'alma
Stretta più mi legate.
Arſ. Vedi come paleſo
Del mio ſen la ferita.
Ceſ. Già vedeſti il mio foco,
Tù ſei l'idolo mio, tù la mia vita,
Mà queſto noſtro amore
Convien che reſti occulto.
Achilla torna .
Acb. Ateritorno.
Genti di Cleopatra, - -
gi; Adig
Ceſ.
62
i"" " i",Dio l'armi.
elto, e ieguo); -
de
3 -
Di nuovo ſi raduni .
Anch'io,vado a dargl'ordini importuni -
parte,
S E C O N D O. 43
S C E N A VIII.
\
Il negargli l'aſilo, a me la vita.
To/ Svenar un tuo nemico f
Cre
44 A T T O
Credei che grande impreſa
Foſſe appreſſo al tuo core,e non offeſa.
coſ. Sempre offende il mio core
Ciò che non è cimento;
Non è mai grand'impreſa un tradimento,
Al fine hora ti veggio -
S C E N A IX.
Piero,e detto,
1FI. Io Rè pur ti riveggio.
Tel O i" i"e
A la tua fedeltà non ſono ingrato,
Fl. Conſolati,Signore;
Ceſare c'è di mezzo .
Hor ſi farà la pace,
E delle tue ſciagure havrai la palma
Vengono le tempeſte,e poi la calma.
Tol. Poco giova al mio corea -
eangi Cleopatra
Le ſue barbare tempre,
Arſinoe è il mio teſoro, -
Mir. Adeſſo? -
Mir. Adeſſo.
Fl. Abbaſſo. -
Fl (Ancora è vivo.)
Mir. Di macigno tu ſei. -
SCE
«s. - A T T o
, - s C E N A XI.
Galleria di Statue con diverſe vedute
d'Appartamenti.
Arſnee, e Artabano , poi Tolomeo.
Arſ, On parlarmi d'amore.
Art. Nò; ſol dimmi ti prego,
Se Ceſare ſi moſtra
Contrario a Cleopatra . . . .
Arſ Opra da giuſto :
Art. Se Tolomeo difende . . . ..
Arſ Opra da ſaggio . -
Art. Riſpondi.
Tol Ami,o non ami? N.
Arſ Amo,non amo,e ſento ,
Che vengono a conteſa
Amore, e libertà.
Or bramo,ed or pavento,
Mà forſe l'alma è acceſa, -
O almen s'accenderà . parte.
S C E N A XII.
Argene, e detti.
Arg. E le ſcorſe avventure
La memoria funeſta
Sire dal ſen diſcaccia.
To/ Così ſcacciar poteſſi -
- Ceſare, e Arſnee.
Ceſ. A" à me non baſta;
Che ſia celato il foco ,
-
ſº Che i noſtri petti accende.
Arſ. Che più º
Ceſ Conviene ancora',
ri mi permetti "
Aginger amor per altro oggetto.
E quale - - .
l'oggetto che vaglia, e il fin che poſſa
0 Forzartià ſimularºTu ſei sleale.
Ceſ. L'oggetto è Cleopatra,
fine è, perche laſci
L'odko di Tolomeo; Già m'aſſicura
Con promeſſa tenace,
Che s'io l'amaſſi, ella ſtarebbe in pace,
Ti contenti, ch'io finga? -
a Mi darai geloſa, -
S C E N A XIV.
Cleopatra in diſparte,edetti.
Ceſ E' Impoſſibile che mi ſtringa,
Altro nodo la libertà
a 2 Poco importa... .
Cl. i".Cleopatra viene avanti .
- - -
Ceſ. E parti º º
Cl. Poco importa ch'il labro
F" quando il tuo cor legato ſtà.
Ceſ Mà da ciò che inferiſci? -
Son que'fiati -
Fortunati
I voſtri affanni.
"i
Ary. Mà Ceſare è che penſa
Tempo è già che ſi veda
Con Sii il Rè d'Egitto in pace.
º
Ma ſe il genio mi deſta s
Bel
-
º
T E R z o
Bella fiamma nel ſen,che legge è qu
a º
rº
56 A T T O
Toi. Tù credi conſolarmi,
E m'aſfiggi il penſiero.
FI. Statti zitto ch'è meglio.
Tol. O parti Achilla,ò taci.
Asb.Taccio,e partomà sò che dico il vero.
- - parte,
Tol. Floro.
FI. Signor.
Tol. Che brami.
FM Io nulla.
Tol. Oh Dio. -
Cleopatra , e detto. -
Tel El mio piè le Catene.
Cl. Di queſt'alma l'offeſe.
a 2. In marmo io ſcrivo.
cl. Tù perirai.
Tol. Non regnerai.
a 2. S'io vivo.
C. Traditor machinaſti - -
N Di Ceſare a un nimico,
O per valore,ò per inganno infrange.
e/ Vedi come il gradì,che ancor lo piange.
To/ Ingratiſſima Donna -
Da tè sì che ſmarrita ,
Del beneficio è la memoria, e pure
A que
T E R Z O. al 4 f,
A queſto braccio iſteſſo -
º" a Cleopatra
roppo è ſedel. -
Tol, Ceſare è fido?
Cl. E' fidc.
Te/ Trovaſti un fido amante,
Che ti ſarà coſtante,
Che non t'ingannerà
Stà pur col cor giocondo,
Ch'è nota a tutto il Mondo
La ſua gran fedeltà.
Trovaſti,S. c. parte.
5 - SCE
18. A T T o
S C E N A I Fal.
Cl Sì. - -
Che fà l'Imperatore.
s C E N A I V.
- cofare, e detti -
Qrme la tua Reina?
Mir : 7- ºi:ssare
T E R Z O. 59 \S)
Cgſ. Sì sì dormite, - ,
Sì ripoſate
Cari miei lumi
Numi
D'Amor;
Che ſe v'aprite
Voi mi piagate
Col " ardor.
Sì sì dormite......
Mir. Piano che non ſi deſti.
C/ Aſcolta...... ſogna.
Arg. E ſogna.. in ine
Cl Credimi Argene... ſogna.
Ceſ Argene :
Cl, Ceſare non è quello..... ſogna.
Arg (Me felice.) -
A te ſola ad Arſ.
si mio. l'i) ndo
- -
r,
3"
ir.ſQuantoè gli ſpiace) a Ceſ.
felice, mirando Ar/.
f
Cl (Egli m'adora)
Ceſ Porto nel core impreſſa ,
'imagine adorata.
Arſ. Ma non sà che ſon io ad Art,
Art. Donna oſtinata. - ad Arſ ,
- C 7 Cl.
62 A T T o -
c.. Ceſare già conoſco,
- Ch'ogni ſoſpetto è vano.
Ceſ Anima mia a Cleop. - -
Tù ſei. ad Arſ:
Arſ, Senti Artabano
Ce/ Son fedel. - -
Cl. Caro. -
Ci ſ Che contento. -
-
-
Arſ, Ai - - - , -. -
Aleſſandria feſtiva St
- -- - a
- - ea
t- sº -
T E R z e
Stabilita la pace; e -
s; º
Vieni Arſinoe; verrai?
Arſ. Verrò,
Ceſ. Vedrete a
Mir. Ti ſpiace? -
Arſ Nò.
Cl. Geſare è mio. .
Arſ L'inteſi. - -
Cl Conſolati che Amore -
iranne menſognero -
Sempre non è così. -
Mi ſpiace il tuo dolore º -
Sei ſventurata;è vero,
Sarai felice un dì, -
poi fugge
Mi dà pena,
E l'adoro sì sì.
Così,8tc. parte.
º; Artabano in me riede -
me è mia Cleopatra.
sca
T. E R Z O.
S C E N A VI I.
Cleopatra,e detti. .
C/. Ua Gleopatra? e come
Tanta certezza.
Arg. A che me'l nieghi: il ſogno
l'interprete de l'alma, i
C/. (Il ſogno inteſe)
Havrò, penſaci bene,
Perche ſtai ſempre meco - -
rg -
Dlſperato
Mi detta il mio cordoglio,
configlio
M'accende -
Aſ rigor. -
Si ſveni, & c. parte. -
|
-
- T E R Z O. 67 i
Del cieco Nume Arciero 7
L'Alma giamai non ha
Già che d'un Regio core
Ne forma un traditore
Arm to d'empietà.
Nemico, 8 c.
-
scE N A i x.
-
,
Floro che vien parlando con un soldato ai
FA
Ceſare,
Ammi e poi
queſto Mirena.
ſervizio, -
'I”invidiano, s'accorano
Non poſſo più reſiſtere,
Con queſta mia beltà.
Più d'uno hà il cor ferito,
Più d'uno sò che dice ,
Felice
Quel marito ,
Che ſe la prenderà,
- --
T E R z o so is
F/ Dammi la deſtra;Eccomi giunto al fine,
A i legami ſoavi. - - ---
RA.
Mir. Sarai contento º
Bel martire,
a 2 Bel tormento .
quel d'amor . s
Se finiſce col gioire º i;
º
,
Quanto è dolce il ºi sianruire, -
- ., Mir.
Quanto è caro il ºzi Dolor
S C E N A X.
Teatro con loggie piene di Spettatori » ed
una gran ſcala in proſpetto pe dove
preceduti da numeroſo accompa- ,
guamento con pompa ſeſtiva
ſcendono. a
-
Al nume d'amor .
Compariſcono alcune nuvole, e ſi và oſturando
ag fi a poco la ſcena, -
Tol. Io ti ſeguo.
coſ. E' follia .
Cl. Fuggo,
Aoſ. E m'aſcondo.
partono chopatra, Arſnae, Tolomeo, e tutti
gl'Egizzii. /
Ceſ,
-
- -
º
eſi Pavonta T. e R. z o
il ſeſſo imbelie, - -
7 º
l mormorar d'ignobile vapore.
Mir Sctiſateci Signore , -
S C E N A U L TI M A.
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: A fi 2
. » , sC) NA As º º
I L F I N E.