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Modellazione Strutturale del Solaio

Per modellazione strutturale s’intende la fase progettuale in cui le azioni e la struttura reali,
vengono sostituiti con un modello, immediatamente traducibile in termini matematici, da utilizzare
per la valutazione delle sollecitazioni.

un solaio è comunemente composto da


un’alternanza di travetti in cemento armato
(precompresso o non) con elementi di
alleggerimento in laterizio o polistirolo e da
una soletta di collegamento in cemento
armato che copre tutta la superficie
solidarizzando i vari elementi tra loro.

La presenza della soletta fa sì che il solaio sia assimilabile ad una piastra, cioè ad un
elemento strutturale bidimensionale

una piastra è in grado di trasferire i carichi alle


strutture portanti perimetrali diffondendoli lungo la
propria superficie (sia in direzione X che Y)
S’ipotizzi di caricare in maniera uniforme una piastra
quadrata ugualmente vincolata lungo tutti e quattro i
lati. Il materiale di cui è composta è

perfettamente omogeneo ed isotropo, di conseguenza


la piastra possiede le stesse caratteristiche meccaniche
e geometriche lungo tutte le direzioni. E’ facilmente
intuibile che, in questo caso, il carico viene ripartito in
parti uguali tra i vincoli sui quattro lati.

Invece il solaio è costituito da materiale non


perfettamente isotropo e le sezioni sono diverse al
variare della direzione (quantitativi diversi di armatura,
geometria diversa ecc.), quindi il carico si diffonde
privilegiando la direzione di maggiore rigidezza

e cioè lungo la direzione di orditura

La rigidezza in direzione X parallela all’orditura dei travetti, di gran lunga superiore a quella riscontrabile
in direzione Y a loro perpendicolare che consente di trascurare, nel calcolo, le sollecitazioni che si
sviluppano secondo l’asse Y e approssimare il comportamento del solaio con quello di una trave, quindi
con una struttura monoassiale
Pertanto un solaio su una o più campate può essere modellato, in linea generale, come una
trave continua su appoggi fissi

Tuttavia, è necessario fare alcune


precisazioni sulla scelta dei vincoli
e su ciò che questa scelta
comporta:

Per i vincoli di estremità


Se le travi di estremità, cui è
vincolato il solaio sono molto
rigide dal punto di vista torsionale i
vincoli di estremità si possono
considerare come incastri

Se le travi di estremità, sono poco


rigide dal punto di vista torsionale i
vincoli di estremità si possono
considerare come appoggi

A B C
La presenza di travi intermedie viene simulata da vincoli di appoggi.
Per i vincoli intermedi La presenza di campi di solaio su entrambi i lati in via approssimativa fa si
che tali travi non subiscano torsione
La scelta di una cerniera, piuttosto che di un incastro, per modellare il vincolo all’estremo di un
solaio, è essenzialmente dettata da ragioni di sicurezza strutturale.

Potendo scegliere, infatti, è buona norma invilluppare i risultati ottenuti da i diversi schemi
ottenuti con i vincoli di estermità prima di incastro e poi di appoggio

Alternativamente è possibile mediare i valori ottenuti per i diversi schemi

Per solaio ad una campata

Inviluppo
Adottando il modello a trave continua, le luci delle singole campate vengono in genere assunte
pari alla distanza tra gli interassi delle travi.

P1 P5 P9 P13 La sezione della trave è quella di una T avente per


larghezza inferiore quella della nervatura e per
larghezza superiore l’interasse tra le nervature.

P2 P6 P10 P14

P3 P7 P11 P15

P4 P8 P12 P16

A B C D
Ai fini della definizione delle azioni per le verifiche e il progetto si considerano solo i
carichi verticali allo SLU allo SLE
I carichi verticali da considerare sono
G1 Peso proprio solaio
G2 Carichi permanenti
Qk Carichi variabili

Le azioni devono essere cumulate in modo da determinare condizioni di carico da risultare più
sfavorevoli

Un esempio

Per determinare la posizione dei carichi accidentali, in grado di provocare lo stato di


sollecitazione più gravosa in una determinata sezione, è opportuno ragionare sulla deformata che
essi provocherebbero.
I carichi permanenti si considerano uniformemente ripartiti su tutte le campate, per cui occorre
valutare la posizione dei soli carichi accidentali.
Prendiamo in considerazione, per esempio, il momento in campata AB della trave:

Il momento MAB è positivo se tende le fibre inferiori, sicché il carico deve essere posto
necessariamente su tutta la campata AB. Ci si accorge poi che un carico uniformemente
ripartito su CD provocherebbe lo stesso tipo di deformata:

Il carico posto in altre campate provocherebbe nella campata AB un momento di segno opposto.
Tale condizione va dunque scartata:
In definitiva la condizione di carico accidentale più gravosa per il momento in campata AB è la
seguente:

Per il momento nella campata CD

Invece la condizione di carico accidentale più gravosa per il momento in campata BC è la seguente:

In definitiva la combinazione dei carichi che fornisce le massime sollecitazioni nelle


sezioni di campata si ha quando i carichi accidentali sono disposti a scacchiera
Invece la combinazione dei carichi che fornisce le massime sollecitazioni nelle sezioni di
vincolo si ha quando il carico accidentale è disposto sulle due campate adiacenti al
vincolo ed a scacchiera sulle campate lontane dal vincolo

Ad esempio per il vincolo B la combinazione dei carichi più sfavorevole è la seguente:

Il carico distribuito quanto vale???

q G1 [m] G1 [m2] x Interasse


q G2 [m] G2 [m2] x Interasse
q Qk [m] Qk [m2] x Interasse

q [m2] x 0,50 0,50 m


Le varie condizioni di carico devono essere previste per vincolo di estremità di incastro e
per vincolo di estremità di appoggio
P3 P7 P11 P15

P4 P8 P12 P16

A B C D

A B C D
A B C D

A B C D

A B C D
I diagrammi ottenuti possono essere :

- Mediati e poi inviluppati


A partire dagli schemi con incastro di estremità e dagli schemi con appoggio in estremità, in corrispondenza alla
stessa configurazione di carico, i diagrammi possono essere mediati per tenere conto delle più probabili condizioni
di vincolo in estremità “semincastro”

Incastri di estremità Appoggi di estremità Diagrammi dei momenti medio

vengono quindi inviluppati per individuare le situazioni più gravose

In tal caso inoltre è opportuno amplificare il momento


20
alle estremità per tenere conto che il vincolo possa
A B C D essere vicino ad un incastro.
10 Può essere sufficiente considerare un coefficiente di
M 4/3M amplificazione pari a 4/3.
KNm

-10
Per garantire la continuità del diagramma dei momenti,
-20
è sufficiente traslare verso l’alto i due rami negativi
0 2 4 6 8 10 12 all’estremità di destra e di sinistra fino ad ottenere un
m momento di estremità pari a 4/3 di quello di inviluppo
- Inviluppati
In caso di maggiore incertezza sui vincoli di estremità, possono essere inviluppati tutti i diagrammi dei
momenti ottenuti senza passare dalla operazione di media tra i diagrammi di schemi corrispondenti.

Inviluppo rami dei diagrammi rappresentativi


dei valori massimi

1 2 3 4
Interazione taglio Momento

A causa del taglio lo sforzo di trazione nell’acciaio teso cresce.


In tali condizioni bisogna incrementare il momento di calcolo ai fini del calcolo dell’armatura

I diagrammi così ottenuti devono subire un’ulteriore traslazione in orizzontale pari a 0,9 d come
usuale per tenere conto dell’interazione taglio–momento.

Tale traslazione è possibile una volta definita l’altezza del solaio ed ha lo scopo di progettare
l’armatura.

d = altezza utile solaio


0,9d

0,9d 0,9d 0,9d


0,9d 0,9d

0,9d 0,9d
0,9d 0,9d
0,9d 0,9d
Progetto del Solaio
- Fissare lo spessore della soletta s ≥ 4 cm
- Fissare l’altezza del solaio, h=1/25 della luce max

Per il calcolo dell’armatura

- Fare riferimento al momento massimo dell’inviluppo

zona compressa C s

n n h* d

A f f yd

1 2 3 4
Sezione di Campata

Dalle due equazioni di equilibrio calcolare l’armatura e la posizione dell’asse neutro

Equilibrio alla Traslazione 0, 8 x c fcd B + α A f fyd − A f fyd = 0 x c = x c (Af)

 xc 
0,8 x c fcd B  d −  + ( α A f fyd ( d − δ )) = Med
Equilibrio alla Rotazione valore Af
 2 

n zona compressa n
Calcolato Af teorico si calcola Af effettivo
compatibile con i diametri commerciale dell’acciaio
d h

Xc (campo di rottura)
Definiti Af e A’f attraverso le due
equazioni di equilibrio si calcola
Mu

Applicabili se effettivamente Xc taglia la soletta


Sezione di estremità

Dalle due equazioni di equilibrio calcolare l’armatura e la posizione dell’asse neutro

Equilibrio alla Traslazione 0, 8 x c fcd b + α A f fyd − A f fyd = 0 x c = x c (Af)

 xc 
0,8 x c fcd b  d −  + ( α A f fyd ( d − δ )) = Med
Equilibrio alla Rotazione valore Af
 2 
B

n n
Calcolato Af teorico si calcola Af effettivo
d compatibile con i diametri commerciale dell’acciaio
zona
compressa

Xc (campo di rottura)
Definiti Af e A’f attraverso le due
equazioni di equilibrio si calcola
Mu
L’armatura progettata determina un diagramma dei momenti resistenti.
Riportando tale diagramma dei momenti resistenti sul diagramma dei momenti inviluppati si
individuano le sezioni che hanno una capacità di prestazione inferiore a quella richiesta.
A B C D

A B C D

Fascia Piena
Per ovviare a tale problema di verifica è possibile
Incremento l’armatura
Fascia Piena

Per la sua realizzazione è sufficiente rimuovere le pignatte in prossimità dei vincoli e riempirle di cls.
In tali condizioni la sezione resistente diventa un rettangolo di larghezza B
Se il momento resistente della fascia piena risulta particolarmente elevato si può realizzare una fascia semi
piena che consiste nel rimuovere alternativamente le pignatte e colmare gli spazi ottenuti con il cls , in
questo modo la larghezza della zona compressa (b) si riduce a metà dell’interasse i più la metà della larghezza
b della nervatura.
i i i

s
H

Af
b i/2
b/2
i b
Diagramma dei momenti resistenti

20
A 14.34 B 14.22 C 14.34 14.34 D
12.64
(3φ10) (3φ10) (3φ10) (3φ10)
10 (2φ10 + 1φ8)
4.85 4.85
KNm

(1φ10) (1φ10)
0
6.28
(2φ8)
-10
14.57 14.57 14.57 14.57
14.54 14.54
(3φ10) (3φ10) (3φ10) (3φ10)
(3φ10) (3φ10)
-20
0 2 4 6 8 10 12
m
Verifica a taglio

Per le caratteristiche costruttive i solai non richiedono armatura minima a taglio ma richiedono invece
una verifica a fronte della quale può risultare necessario disporre armatura specifica

Al fine di controllare se è lecito non predisporre armatura a taglio si deve in ogni sezione controllare che
il taglio resistente superi il taglio di calcolo. Le resistenze VR ottenute in assenza di armatura d’anima
sono ricavabili dalla seguente espressione empirica

La verifica di resistenza (SLU) si pone con


Laddove si dovesse riscontrare che VRd è inferiore al taglio di calcolo, circostanza
probabile alle estremità del travetto dove il taglio è maggiore, nell’ipotesi di non
volere predisporre armatura d’anima, si può decidere di realizzare una fascia piena o
semipiena

L’estensione della fascia piena è determinata dalla intersezione tra il diagramma dei
momenti di calcolo e la orizzontale tracciata ad una quota pari al taglio resistente in
assenza di fascia piena

A B C D
20 17.97
16.16
10.20
10
KNm

0
0.8 0.8
0.9 0.8

-10
10.93
17.24 16.73
-20
0 2 4 6 8 10 12
m
Distinta dei ferri di armatura

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