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Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI

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RETI TRIFASE
 Le reti trifase sono reti elettriche alimentate in regime
sinusoidale caratterizzate da una particolare simmetria di tipo
topologico relativa alle grandezze elettriche: sono tipicamente
utilizzate nella produzione, trasmissione e distribuzione
dell’energia elettrica. Vengono preferite alle reti monofase
quando sono in gioco elevate potenze elettriche per i vantaggi
economici e tecnologici riguardo alla realizzazione dei
componenti elettrici (ad es. generatori, trasformatori, motori…).
 In generale si possono realizzare sistemi polifase ad n fasi di tipo
simmetrico che sono caratterizzati da un insieme di n grandezze
sinusoidali iso-frequenziali di eguale ampiezza sfasate di un
angolo 2 n (espresse in funzione seno):
u1 (t )  2Usin (t )
 2
 2
u ( t )  2U sin (t  )
 n (11.1)

un (t )  2Usin (t  2 n  1)
 n
 Il sistema polifase si definisce diretto se le diverse grandezze
sono, relativamente alle precedenti, in ritardo (segno – nelle
11.1, il riferimento è preso sul seno) ovvero inverso se risultano
in anticipo (segno +).
 In un sistema polifase simmetrico si ha che la somma delle
grandezze sinusoidali è sempre identicamente nulla sia nel tempo
che nel dominio dei fasori:
n n
 ui (t )  0 U i  0 (11.2)
i 1 i 1

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Capitolo XI 1
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 Il diagramma nello spazio dei fasori può essere rappresentato


in forma di stella, se si dispongono i fasori a partire da un punto
comune (centro stella), ovvero in forma di poligono equilatero
se i fasori vengono disposti in sequenza (vedi figure).

 Possono anche essere presi in considerazione sistemi polifase


non simmetrici: comportano notevoli complicazione in fase di
analisi.
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Capitolo XI 2
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Terne simmetriche di F.E.M.


 Il sistema polifase di maggior diffusione è quello costituito da
terne simmetriche (dirette ovvero inverse) di tensioni sinusoidali.
Una terna simmetrica di tre tensioni sinusoidali (ottenibile ad
esempio da un alternatore trifase) si esprime come:


e1 t   2Esin t 


    t  2 
 2
e t 2 E sin   (11.3)
  3 
e t   2Esin  t  4 
 3  
 3 

 Dalla 11.2 si ha che:


e1 (t )  e2 (t )  e3 (t )  0 E1  E 2  E 3  0 (11.4)

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Capitolo XI 3
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 Per comprendere il funzionamento di una rete trifase si


considerino tre reti monofase ciascuna alimentata da uno dei tre
generatori sopra descritti connessi ad una impedenza di carico
(vedi figura).

 Le correnti erogate dai tre generatori sono:


  
I 1  E1 I 2  E2 I 3  E3 (11.5)
Z1 Z 2 Z 3
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Capitolo XI 4
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 Si può facilmente dimostrare (ad esempio utilizzando il teorema


di sostituzione) che correnti e tensioni nella rete non cambiano
se si sostituiscono i tre conduttori di ritorno con un unico
conduttore (conduttore neutro) che porta una corrente pari alla
somma delle tre correnti di fase (rete trifase con neutro):
I0  I1  I2  I3 (11.6)

 Se il sistema delle tensioni è simmetrico e le impedenze di


carico sono tra loro eguali (carico equilibrato) si avrà che la
somma delle tre correnti è sempre nulla (da (11.5-6) e (11.2)
dividendo per l’impedenza).
  
I 0  E1  E2  E3  1 E 1  E 2  E 3   0 (11.6.1)
Z Z Z Z
 Per cui il conduttore neutro non sarà percorso da corrente e potrà
essere anche eliminato (rete trifase senza neutro).
 Ovviamente l’equazione (11.6.1) implica che tale condizione sia
rispettata anche dalle grandezze istantanee corrispondenti:
𝑖0 (𝑡) = 𝑖1 (𝑡) + 𝑖2 (𝑡) + 𝑖3 (𝑡) (∀𝑡) (11.6.2)

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Capitolo XI 5
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 Le tre correnti di fase risultano quindi essere in modulo uguali e


sfasate dello stesso angolo rispetto alle rispettive tensioni di fase
(vedi figura).

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Capitolo XI 6
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Tensioni di fase e tensioni concatenate


 In un sistema trifase con neutro la tensione misurata tra un
morsetto di fase di un generatore ed il neutro (centro stella) è
detta tensione di fase (si misurano genericamente tra fase e
neutro), i fasori delle tre tensioni di fase costituiscono la terna
delle tensioni di fase e sono disposti nel classico diagramma a
stella (tensioni stellate).

 In un sistema trifase con, ovvero senza, neutro le tensioni


misurate tra un morsetto di fase di un generatore ed un altro sono
dette tensioni concatenate, i fasori delle tre tensioni concatenate
(U12 U 23 U 31 ) sono di solito rappresentati con il sistema
poligonale e costituiscono il sistema delle tensioni a triangolo
ovvero tensioni di linea (si misurano genericamente tra due fasi
della linea elettrica).
 Utilizzando la LKT si possono determinare le relazioni che
legano le tensioni di fase alle tensioni concatenate:
U 12  E 1  E 2

U 23  E 2  E 3 (11.7)
U  E  E
 31 3 1
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Capitolo XI 7
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 Nel caso che il sistema delle tensioni di fase costituisca un


sistema simmetrico anche le tensioni di linea costituiscono un
sistema simmetrico ed i due grafici dei fasori si compongono
nello schema di figura.

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Capitolo XI 8
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 Si può pertanto facilmente ricavare che in un sistema simmetrico


la relazione tra i valori efficaci delle tensioni di fase e di linea è
la seguente:
U12  U 23  U 31  U  3E1  3E2  3E3  3E (11.8)

 Due tensioni di fase e la relativa tensione concatenata in un


sistema trifase simmetrico costituiscono un triangolo isoscele
tipo quello di figura:

 Pertanto la relazione tra la dimensione E dell’ipotenusa (la


tensione di fase) ed il cateto maggiore (pari alla metà della
tensione concatenata), sarà:
𝑈 𝜋 √3 √3
= 𝐸 cos = 𝐸⟹𝑈=2 𝐸 = √3𝐸
2 6 2 2
 I generatori trifase (ad esempio un generatore sincrono) vengono
schematizzati come tre bipoli generatori ideali di tensione
sinusoidale (si assumono trascurabili le impedenze interne),
costituenti una terna di tensioni simmetrica di valore efficace E.
Le tipologie di connessione e rappresentazione dei generatori
trifase (reali ovvero equivalenti) sono quelle di figura.

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Capitolo XI 9
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 a) collegamento a stella con neutro: collegamento dei


tre generatori a stella con centro stella accessibile
dall’esterno (neutro), rappresentazione simbolica /Yn.
Il collegamento rende disponibile una tensione di fase E
ed una tensione concatenata U= 3E .
 b) collegamento a stella senza neutro: i tre generatori
sono collegati a stella ma il centro stella non è accessibile
dall’esterno, rappresentazione simbolica /Y. Il
collegamento rende disponibile una tensione concatenata
U= 3E (la stellata non è accessibile).
 c) collegamento a triangolo: i tre generatori sono
collegati a triangolo, rappresentazione simbolica /D. Il
collegamento rende disponibile una tensione concatenata
U=E (anche in questo caso la stellata non è accessibile).
 Ad esempio il sistema italiano BT (Bassa Tensione) per
l’alimentazione delle utenze civili è del tipo 220V/380V:
stellata a 220V ottenuta con due conduttori (fase+neutro)
concatenata a 380V quattro conduttori (3fase + neutro)

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Capitolo XI 10
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Carichi trifase
 I carichi (utilizzatori) trifase sono rappresentabili dall’esterno
(relazioni ai morsetti) come dei quadrupoli ovvero dei tripoli.
La tipologia più usuale, e più semplice da trattare, sono i carichi
trifase costituiti da tre impedenze eguali ( Z1  Z 2  Z 3  Z
carico equilibrato) connesse a stella ovvero a triangolo.

 Le tipologie di collegamento di carichi equilibrati sono riportate


in figura e si ha:
 a) collegamento a stella con neutro: un quadrupolo
costituito da tre impedenze eguali connesse a stella con
centro stella accessibile dall’esterno (neutro).
 b) collegamento a stella senza neutro: un tripolo
costituito da tre impedenze eguali connesse a stella con
centro stella non accessibile dall’esterno.
 c) collegamento a triangolo: un tripolo costituito da tre
impedenze eguali connesse a triangolo.

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Capitolo XI 11
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 Per le impedenze connesse a stella ed a triangolo si possono


applicare le trasformazioni stella-triangolo viste per le reti
resistive. In particolare si ha che per reti connesse a stella ovvero
a triangolo di tipo equilibrato le relazioni sono:

Z   3Z (11.9)

 Per i generatori la trasformazione stella triangolo è definita dalla


(11.8), per cui si ha:
1
U  3E E U (11.9.1)
3

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Capitolo XI 12
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Terne di correnti
Un generatore trifase equivalente connesso ad un carico trifase
equivalente costituisce la forma più semplice di rete elettrica
trifase. Si definisce terna delle correnti di linea ( I1 I2 I3 )
l’insieme delle correnti che fluiscono dal generatore al carico
(vedi figura) che, nel caso di terna simmetrica di tensioni, e
carico equilibrato, soddisfano la relazione:
I1  I2  I3  0 (11.20)

 Se la terna risultasse non simmetrica (o il carico non equilibrato)


la (11.20) non sarebbe ovviamente verificata nel caso di
collegamento a 4 conduttori (con neutro) e quindi la corrente che
fluisce nel neutro sarebbe non nulla.
I1  I2  I3  I0 (11.21)

 La (11.20) sarebbe invece sempre verificata (LKC) nel caso del


collegamento a tre conduttori (senza neutro). In tal caso si troverà
che le tensioni sui carichi sono tra loro, in modulo, differenti
(terna non simmetrica).
 Se il carico è connesso a stella (con ovvero senza neutro) le
correnti di fase del carico coincidono con le correnti di linea.
 Se il carico è connesso a triangolo le correnti di fase che
fluiscono nelle tre impedenze non sono coincidenti con quelle di
linea (vedi figura). Si avrà che le correnti di fase del carico
rispetteranno la relazione (LKC):
J12  J23  J31  0 (11.22)

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Capitolo XI 13
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 Tra le correnti di linea e quelle di fase si avrà, nel caso di carico


connesso a triangolo, che LKC imporrà le seguenti relazioni:
 I1  J12  J31

 I 2  J23  J12 (11.23)
 I  J  J
 3 31 23

 Nel caso in cui le terne di correnti siano simmetriche (carico


equilibrato) si avrà che nello spazio dei fasori la
rappresentazione delle stesse è quella indicata in figura.

 Si avrà pertanto che la corrente di fase e quella di linea staranno


nel rapporto (stesso triangolo isoscele delle tensioni):
I  3J (11.24)
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Capitolo XI 14
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 Si osserva inoltre che essendo, per LKC, la somma delle tre


correnti di linea sempre nulla (linea chiusa in rosso che
racchiude i tre utilizzatori):

 Anche le tre correnti di fase dovranno, ovviamente, rispettare lo


stesso vincolo: infatti (nell’ipotesi di carico equilibrato):
𝑈̇12 𝑈̇23 𝑈̇31
̇ =
𝐽12 ̇ =
𝐽23 ̇ =
𝐽31
𝑍̇ 𝑍̇ 𝑍̇
1
̇ + 𝐽23
𝐽12 ̇ + 𝐽31
̇ = ⏟̇ 12 + 𝑈̇23 + 𝑈̇31 ) = 0
(𝑈
𝑍̇
0

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Capitolo XI 15
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Analisi delle reti trifase


 Assumendo che la rete sia alimentata da una terna di generatori
simmetrici e connessa su di un carico equilibrato (rete trifase
simmetrica ed equilibrata), si potranno verificare tipologie
diverse di connessione da analizzare.
 La prima tipologia di connessione è quella relativa al
collegamento a quattro conduttori: cioè il collegamento a
stella con neutro sia lato generatore che lato carico (Yn-Yn).

 In questo caso avremo che le fasi lato generatore saranno


caratterizzate da tre f.e.m. di fase che saranno applicate alle tre
fasi del carico: quindi la tensione di fase lato carico è pari alla
f.e.m. di fase lato generatore. Per cui le tre correnti di linea
saranno in modulo uguali e definite come:
E E E E
I1  1 I2  2 I3  3  I  (11.25)

Z1 
Z2 
Z3 Z

 L’angolo di sfasamento sarà: 𝜑 = 𝑎𝑟𝑐𝑡𝑔(𝑋⁄𝑅 )


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Capitolo XI 16
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 Essendo la terna di correnti simmetrica (carico equilibrato) si


avrà che nel neutro non fluisce corrente.
Es: se la f.e.m. dei generatori ha valore efficace 220V ed il carico
è costituito da 3 impedenze uguali di modulo 100e fase 10°
ritardo (R-L), si avrà che le correnti di linea sono uguali con valore
efficace pari a 220/100 = 2.2A in ritardo di 10° sulle rispettive
tensioni.
 Collegamento a tre conduttori con generatori e carico
connessi a stella (Y-Y).

 Tale tipologia si può considerare, nel caso di terna simmetrica di


f.e.m. e carico equilibrato, equivalente alla precedente nel caso
in cui il neutro (che non è percorso da corrente) sia eliminato.
 Notare che i due casi visti si differenziano se la terna di f.e.m.
non è simmetrica ovvero, come più spesso accade, se il carico
non è equilibrato.
 Infatti nel collegamento (Yn-Yn) si avrà circolazione di corrente
nel conduttore neutro, mentre nel caso di collegamento (Y-Y) si
avrà uno squilibrio nelle tensioni sul carico con conseguente
spostamento del centro stella delle tensioni di fase sul carico e
creazione di una d.d.p. tra il centro stella dei generatori e quello
del carico (𝑈̇𝑜𝑜′ ).
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Capitolo XI 17
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Spostamento del centro stella


 Nel caso di collegamento trifase Y-Y (collegamento a tre fili), le
tensioni ai capi degli utilizzatori sono funzione del tipo di carico:
equilibrato o squilibrato.
Carico equilibrato
 Se il carico è equilibrato, ed il sistema dei generatori simmetrico,
la differenza di potenziale tra i due centri stella risulta essere
nulla:
0
𝐸̇ 𝐸̇ 𝐸̇ 1 ⏞̇
− ̇1 − ̇ 2 − ̇ 3 ̇ ̇
𝑍1 𝑍2 𝑍3 𝑍̇ (𝐸1 + 𝐸2 + 𝐸3 )
𝑈̇𝑜𝑜′ = =− =0
1 1 1 3
+ +
𝑍̇1 𝑍̇2 𝑍̇3 𝑍̇
 Pertanto la tensione ai capi degli utilizzatori e la corrente di linea
di ciascuna fase sarà (permutando gli indici otteniamo le altre
fasi):
𝑉1̇ = 𝐸̇1 + 𝑈̇𝑜𝑜′ = 𝐸̇1
𝐸̇1 + 𝑈̇𝑜𝑜′ 𝐸̇1
𝐼1̇ = =
𝑍̇1 𝑍̇1

Carico non equilibrato


 Se il carico risulta non equilibrato la differenza di potenziale tra
i due centri stella non risulta nulla ed assume un valore ottenibile
dall’applicazione della formula di Millmann:

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Capitolo XI 18
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𝐸̇1 𝐸̇2 𝐸̇3


− ̇ − ̇ − ̇
𝑍1 𝑍2 𝑍3
𝑈̇𝑜𝑜′ = ≠0
1 1 1
+ +
𝑍̇1 𝑍̇2 𝑍̇3
 Il triangolo delle tensioni assumerà allora l’aspetto di figura,
dove le tensioni ai capi degli utilizzatori non costituiscono più un
sistema simmetrico. I valori delle tensioni ai capi degli
utilizzatori e delle correnti di linea sono, in tal caso:

𝑉1̇ = 𝐸̇1 + 𝑈̇𝑜𝑜′ ≠ 𝐸̇1


𝐸̇1 + 𝑈̇𝑜𝑜′ 𝐸̇1
𝐼1̇ = ≠
𝑍̇1 𝑍̇1
𝑉̇2 = 𝐸̇2 + 𝑈̇𝑜𝑜′ ≠ 𝐸̇2
𝐸̇2 + 𝑈̇𝑜𝑜′ 𝐸̇2
𝐼2̇ = ≠
𝑍̇2 𝑍̇2
𝑉̇3 = 𝐸̇3 + 𝑈̇𝑜𝑜′ ≠ 𝐸̇3
𝐸̇3 + 𝑈̇𝑜𝑜′ 𝐸̇3
𝐼3̇ = ≠
𝑍̇3 𝑍̇3

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Capitolo XI 19
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 Collegamento a tre conduttori con generatori e carico


connessi a triangolo (D-D).

 In questo tipo di collegamento si avrà che sul carico viene


applicata una tensione di fase che è pari alla tensione concatenata
il cui valore efficace sarà U  E . Le correnti di fase saranno
allora pari a:

 U12  U 23  U 31
J 12  J 23  J 31  (11.26)
Z Z Z
 Dato che le f.e.m. di fase lato generatore costituiscono una terna
simmetrica ed il carico è equilibrato anche la terna di tensioni di
fase lato carico, la terna di correnti di fase del carico e quella di
correnti di linea (11.23) sono simmetriche:
U E U E
J  I  3J  3  3 (11.27)
Z Z Z Z
Es: se la f.e.m. dei generatori ha valore efficace 220V ed il carico
è costituito da 3 impedenze uguali di modulo 100e fase 10°
ritardo, si avrà che la tensione concatenata sul carico è U = 220V,
le correnti di fase sul carico saranno J = 220/100 = 2.2A, mentre
le correnti di linea saranno I = 3  2,2 = 3.8A.
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Capitolo XI 20
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 Collegamento a tre conduttori con generatori connessi a


triangolo e carico connesso a stella (D-Y).

 In questo caso le tensioni concatenate sul carico sono pari alle


fem dei generatori (U  E ), le tensioni di fase sul carico saranno
pari alle tensioni stellate e quindi ridotte di un fattore 3 rispetto
alla concatenata (V  U 3 ). Ovviamente se il carico è
equilibrato, e la terna dei generatori è simmetrica, si avrà che
tutte le tensioni e le correnti sono simmetriche:
U E V U E
V  I   (11.28)
3 3 Z 3Z 3Z
Es: se la f.e.m. dei generatori ha valore efficace 220V ed il carico
è costituito da 3 impedenze uguali di modulo 100e fase 10°
ritardo, si avrà che la tensione di fase (stellata) sul carico è V =
220 3  127V , le correnti di fase sul carico saranno I = 127/100
= 1.27A sfasate in ritardo di 10° sulla tensione di fase.
 Se il carico è non equilibrato la terna delle tensioni di fase lato
utilizzatori risulta essere non simmetrica ed il centro stella lato
utilizzatori si “sposta” (come nel caso Y-Y).

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Capitolo XI 21
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 Collegamento a tre conduttori con generatori connessi a stella


e carico connesso a triangolo (Y-D).

 La terna simmetrica di tensioni stellate dei generatori produce


una tensione concatenata simmetrica sul carico di valore efficace
(U  3E ). Nell’ipotesi che il carico sia equilibrato si avrà che
le correnti di linea e quelle di fase sul carico costituiranno una
terna simmetrica:
U 3E 3E E
J  I  3J  3 3 (11.29)
Z Z Z Z
Es: se la f.e.m. dei generatori ha valore efficace 220V ed il carico
è costituito da 3 impedenze uguali di modulo 100e fase 10°
ritardo, si avrà che la tensione di fase (concatenata) sul carico è
U= 3  220  380V , le correnti di fase sul carico saranno J =
380/100 = 3.8A sfasate in ritardo di 10° sulla tensione di fase e le
correnti di linea saranno pari a I  3  J  6.6 A .

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Capitolo XI 22
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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Rete ridotta monofase


 L’analisi delle reti trifase caratterizzate da terne di tensioni
simmetriche che alimentano carichi trifase equilibrati si può
facilmente ridurre all’analisi di una rete ridotta monofase, che
si ottiene con notevole facilità utilizzando le trasformazioni
triangolo-stella.

 Consideriamo a titolo di esempio la rete di figura che può essere


trasformata in quella rappresentata nella figura successiva
trasformando il carico connesso a triangolo ( Z c ) in un carico
equivalente connesso a stella in cui le impedenze valgono (
ZY  Z  3 ). Analogamente il triangolo dei generatori può essere
trasformato nella stella equivalente di tre generatori la cui
tensione è pari a ( EY  E 3 ).

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Capitolo XI 23
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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 Nella nuova rete può essere introdotto un conduttore neutro


fittizio (in quanto essendo la rete simmetrica ed equilibrata nel
conduttore neutro non passa corrente) che permette di
scomporre le tre fasi in tre sistemi monofase eguali e sfasati di
2/3. Pertanto l’analisi della rete trifase si potrà effettuare sulla
rete monofase equivalente ad una delle tre fasi riprodotta in
figura.

 La rete equivalente monofase può essere facilmente analizzata


determinando i valori delle diverse correnti:
(𝑍̇𝑎 + 𝑍̇𝑏 + 𝑍̇𝑐 /3) 1
𝐼1̇ = 𝐸̇𝑌1 = 𝐸̇𝑌1
𝑍̇𝑎 (𝑍̇𝑏 + 𝑍̇𝑐 /3) 𝑍̇𝑒𝑞
𝑍̇𝑏 + 𝑍̇𝑐 /3 1
̇𝐼𝑎 = 𝐼1̇ = 𝐸̇𝑌1
(𝑍̇𝑎 + 𝑍̇𝑏 + 𝑍̇𝑐 /3) 𝑍̇𝑎
𝑍̇𝑎 1
̇𝐼𝑏𝑐 = 𝐼1̇ ̇
= 𝐸𝑌1
(𝑍̇𝑎 + 𝑍̇𝑏 + 𝑍̇𝑐 /3) 𝑍̇𝑏 + 𝑍̇𝑐 /3
 Le correnti delle altre due fasi si possono poi facilmente calcolare
applicando gli sfasamenti di 2⁄3 𝜋 e di 4⁄3 𝜋 (con segno
dipendente dalla sequenza: diretta ovvero inversa):
2𝜋
±𝑗
𝐼2̇ = 𝐼1̇ 𝑒 3
4𝜋
𝐼3̇ = ̇𝐼1 𝑒 ±𝑗 3

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Capitolo XI 24
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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Potenze nei sistemi trifase


 La valutazione delle potenze scambiate in reti trifase si può
effettuare considerando dapprima sistemi a quattro conduttori in
cui il bilancio delle potenze può essere facilmente effettuato
considerando un sistema equivalente generatore-linea-carico
quale quello rappresentato in figura.

 Il sistema a quattro conduttori può essere facilmente considerato


come un sistema di tre bipoli (1-0, 2-0 e 3-0) ciascuno
caratterizzato da una tensione stellata e da una corrente di linea [
E1  V1 I1 , E2  V2 I 2 , E3  V3 I 3 ].

 La potenza istantanea trifase erogata dal triplo bipolo equivalente


dal lato generatore sarà pertanto data dalla somma delle tre
potenze scambiate dai tre generatori nei tre sistemi monofase
precedentemente teorizzati:
p(t )  e1 (t )i1 (t )  e2 (t )i2 (t )  e3 (t )i3 (t ) (11.30)

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Capitolo XI 25
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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 Se il sistema è simmetrico ed equilibrato si avrà che le tensioni e


le correnti sinusoidale di fase saranno esprimibili come:
 
e1 (t )  2Esin (t ) i1 (t )  2 Isin (t   )
 2  2
e2 (t )  2Esin (t  ) i2 (t )  2 Isin (t  ) (11.31)
 3  3
e3 (t )  2Esin (t  4 ) i3 (t )  2 Isin (t  4   )
 3  3
 Sostituendo le (11.31) nelle (11.30) ed utilizzando le
trasformazioni trigonometriche utilizzate nel capitolo precedente
(formule di Werner) si ottiene:
p t   EI 3cos  cos2t    
4 8  (11.32)
 cos 2t      cos 2t    
 3   3 
 Le tre sinusoidi a pulsazione 2 costituiscono una terna
simmetrica ed hanno quindi sempre somma nulla. Pertanto la
potenza istantanea trifase erogata dal lato generatori è costante e
pari a:
p(t )  3EIcos (11.33)
 Quindi la potenza istantanea complessiva in un sistema trifase
simmetrico ed equilibrato è costante nel tempo (meglio che nel
monofase).

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Capitolo XI 26
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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 Analogamente al caso monofase è possibile definire la potenza


attiva quella reattiva e la potenza apparente:
 Potenza attiva: valore medio in un periodo della potenza
trifase istantanea.
1 t T
P  t  p1 (t )  p2 (t )  p3 (t )dt
0

T 0
(11.34)
P  p(t )  3EIcos  3UIcos
 Potenza reattiva: è la somma delle potenze reattive
connesse alle singole fasi.
Q  3EIsin   3UIsin  (11.35)
 Potenza apparente e potenza complessa: la potenza
apparente è definita, in analogia al caso monofase, come
modulo della potenza complessa ( A  P  jQ  3UI* ).
A  3EI  3UI  P 2  Q 2 (11.36)

 Nei sistemi a tre conduttori simmetrici ed equilibrati le


considerazioni sono assolutamente equivalenti in quanto il
sistema può sempre essere trasformato in un equivalente Y-Y che
dal punto di vista delle considerazioni effettuate è del tutto
equivalente al sistema a quattro fili in quanto nel conduttore
neutro non passa corrente.

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Capitolo XI 27
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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Misura della potenza nei sistemi trifase


 La misura della potenza nei sistemi trifase si effettua con diverse
tecniche in funzione del numero di fili del sistema (tre o quattro
fili) e del tipo di carichi (equilibrati-squilibrati).
 Nei sistemi a quattro fili, se il carico è equilibrato, la misura si
può effettuare utilizzando un solo wattmetro moltiplicando poi
per tre la lettura effettuata.

 Se il carico risulta squilibrato la misura si effettua utilizzando tre


wattmetri: ciascuno misura la potenza assorbita da una delle fasi.
La potenza totale è data poi dalla somma delle tre letture.

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Capitolo XI 28
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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 Se viceversa, il sistema è a tre fili, la misura si effettua mediante


l’utilizzo di due wattmetri inseriti secondo lo schema ARON.

 La somma delle letture effettuate sui due wattmetri fornisce la


potenza attiva complessivamente assorbita dal sistema trifase.
L’inserzione ARON può essere utilizzata sia in caso di carico
equilibrato che squilibrato.
 Nel caso il carico sia equilibrato le misure effettuate mediante
l’inserzione ARON permettono di determinare anche la potenza
reattiva totale assorbita dal carico. Definendo A e B le due letture
si ha che:
P  A B
Q  3 A  B 
 In presenza di carichi non equilibrati la potenza reattiva può
essere misurata attraverso l’inserzione di due varmetri connessi
secondo lo schema ARON.

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Capitolo XI 29
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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SISTEMA A TRE FILI


Misura con tre wattmetri
 In un sistema trifase a tre fili la potenza può essere misurata
utilizzando tre wattmetri connessi ad un centro stella fittizio O’
(vedi figura).

 La potenza misurata da ciascun wattmetro può essere scritta in


termini di potenza complessa come (LKT tra fase 1, centro stella
fittizio e centro stella generatori):
𝑃𝑤1 = 𝑅𝑒{(𝐸̇1 + 𝑈̇𝑂𝑂′ )𝐼1∗̇ }
 Analogamente per le misure effettuate dagli altri due wattmetri.
Pertanto se sommiamo le misure effettuate dai tre wattmetri
otteniamo:

∑ 𝑃𝑤𝑖 = 𝑅𝑒{(𝐸̇1 + 𝑈̇𝑂𝑂′ )𝐼1∗̇ + (𝐸̇2 + 𝑈̇𝑂𝑂′ )𝐼2∗̇


+ (𝐸̇3 + 𝑈̇𝑂𝑂′ )𝐼3∗̇ }
 Scomponendo i vari termini si ottiene:

∑ 𝑃𝑤𝑖 = 𝑅𝑒{𝐸̇1 𝐼1∗̇ + 𝐸̇2 𝐼2∗̇ + 𝐸̇3 𝐼3∗̇ + 𝑈̇𝑂𝑂′ (𝐼1∗̇ + 𝐼2∗̇ + 𝐼3∗̇ )}
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Capitolo XI 30
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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 Essendo, per LKC, la somma delle correnti di linea di un sistema


a tre fili nulla, anche la somma delle tre correnti complesse
coniugate è, ovviamente, nulla. Per cui avremo che la somma
delle misure dei tre strumenti fornisce la potenza totale scambiata
dai tre generatori:

∑ 𝑃𝑤𝑖 = 𝑅𝑒{𝐸̇1 𝐼1∗̇ + 𝐸̇2 𝐼2∗̇ + 𝐸̇3 𝐼3∗̇ }

Misura con due wattmetri: inserzione Aron


 L’ipotesi che deve essere rispettata è quella di simmetria delle
tensioni. Nel caso le correnti siano equilibrate, può essere anche
valutata, sempre con due soli wattmetri, la potenza reattiva.

 La dimostrazione della misura effettuata mediante l’inserzione


ARON può anche essere effettuata utilizzando la potenza
complessa. Infatti la misura effettuata da un wattmetro è,
ovviamente, definibile a partire dal calcolo della potenza
complessa come:
𝑃 = 𝑅𝑒{𝐸̇ 𝐼 ∗̇ }

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Capitolo XI 31
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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 Pertanto la potenza complessivamente erogata da tre generatori


connessi a stella (ipotesi di simmetria delle tensioni), può essere
scritta, utilizzando la somma delle potenze complesse erogate da
ciascun generatore, come:
𝑃 = 𝑅𝑒{𝐸̇1 𝐼1∗̇ + 𝐸̇2 𝐼2∗̇ + 𝐸̇3 𝐼3∗̇ }
 In un sistema trifase a tre fili vale, d’altronde, la:
𝐼1̇ + 𝐼2̇ + 𝐼3̇ = 0
 Per cui possiamo scrivere la corrente di linea della terza fase in
funzione delle altre due:
𝐼3̇ = −𝐼1̇ − 𝐼2̇
 Eliminando la corrente di linea della terza fase nel calcolo della
potenza troviamo (ovviamente in termini delle correnti
complesse coniugate):
𝑃 = 𝑅𝑒{𝐸̇1 𝐼1∗̇ + 𝐸̇2 𝐼2∗̇ − 𝐸̇3 (𝐼1∗̇ + 𝐼2∗̇ )}
 Che diventa:
𝑃 = 𝑅𝑒{(𝐸̇1 − 𝐸̇3 )𝐼1∗̇ + (𝐸̇2 − 𝐸̇3 )𝐼2∗̇ } = 𝑅𝑒{𝑈̇13 𝐼1∗̇ + 𝑈̇23 𝐼2∗̇ }
 Che corrisponde alla somma delle due letture determinate con
due wattmetri inseriti in inserzione ARON (𝑃 = 𝑃13 + 𝑃23 ).
 Ovviamente, in totale analogia, si può dimostrare che la parte
immaginaria della relazione di partenza (potenza complessa),
corrispondente alla potenza reattiva complessivamente erogata
dai tre generatori connessi a stella, può essere misurata con due
varmetri inserti in inserzione ARON.

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Capitolo XI 32
Corso di ELETTROTECNICA – Parte I: CIRCUITI
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 Nel caso in cui il sistema delle correnti di linea sia equilibrato si


può dimostrare che la potenza reattiva totale, scambiata nel
nostro sistema trifase, può essere valutata utilizzando ancora le
due letture dei due wattmetri inseriti in inserzione ARON. Si ha
che:

𝑄 = √3(𝑃13 − 𝑃23 )

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Capitolo XI 33

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