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dove è evidente l'uso del 60 al posto del 10 del sistema decimale cui siamo
abituati. Così abbiamo le sessantine al posto delle decine e 60X60 = 3600
al posto delle centinaia ovvero di 10X10.
Il calendario islamico è ancora oggi basato sull'anno lunare avendo 12 mesi
alternativamente di 29 e 30 giorni per un totale di 354 giorni con una
differenza di ben 11 giorni rispetto all'anno di 365 giorni che è basato sulla
apparente rotazione annuale del sole. Il calendario giuliano, così detto
perché adottato da Giulio Cesare nel 46 a.C. su suggerimento di Sosigene
di Alessandria, astronomo di Cleopatra fu il primo ad adottare l'anno solare.
Il calendario giuliano, adottò come durata l'anno l'anno solare quasi
esattamente mantenendo i cicli delle stagioni sincronizzati con i mesi
mentre ciò non accade col calendario lunare arabo in cui l'anno di 12 mesi
lunari è più corto di circa 11 giorni rispetto all'anno solare e perciò
continuamente in anticipo progressivo rispetto al ciclo delle stagioni
crescendo tale anticipo di 11 giorni ogni anno.
L'anno solare e le stagioni: la rotazione terrestre non ha nulla a che fare con
la rivoluzione intorno al sole
Purtroppo l'anno solare, cioè il periodo con cui la terra compie una
rivoluzione intorno al sole, non è un multiplo esatto del periodo di
PITAGORA DI SAMO
Si dice che Pitagora trovandosi vicino a fabbri che picchiavano sui loro
ferri da forgiare si accorse che i ferri di massa più piccola davano suoni più
acuti mentre quelli più pesanti davano suoni più gravi. Pitagora allora
ripeté l'esperienza con una corda vibrante scoprendo che se una corda tesa
dà un suono, dimezzandola, mantenendo la stessa tensione, il suono risulta
più alto ma, al nostro orecchio, con la stesso effetto musicale: Pitagora
aveva scoperto l'intervallo di ottava, così detto perché congiunge otto note,
ora diremmo ad esempio, da do a do. Sperimentando ulteriori divisioni
della corda Pitagora si accorse che le note della scala naturale
corrispondevano a rapporti semplici di riduzione della corda. Così 2/3 di
corda, assumendo come do la nota iniziale, davano il sol, 3/4 davano il fa e
così via. Si immagini l'entusiasmo di Pitagora che scopre tali relazioni nella
musica: secondo Pitagora infatti “tutto è numero in natura” ed egli trovava
nella musica conferma di questa sua credenza.
La scala così individuata da Pitagora, detta appunto scala pitagorica, che
utilizza solo i multipli di 2 e 3 fu usata fino alla fine del medioevo, prima di
essere perfezionata ma la storia dell'intonazione musicale, pur affascinante
e che con la scala temperata adottata da Bach rese possibile uno sviluppo
della musica occidentale che non ha eguali nel resto del mondo, costituisce
un capitolo a sé di cui non ci occuperemo.
Per gli antichi greci il patrimonio di conoscenze della realtà non è ancora
diviso in settori specializzati ed è proprio lo sviluppo dell'aritmetica e della
geometria che traccia la prima separazione rispetto alla filosofia che indica
la conoscenza in genere.
Questa prima separazione meglio si comprende quando si risalga al
significato primitivo della parola matematica. In greco µανθανω significa
imparare e quindi µαθηµατικα sono le cose che devono essere studiate e
imparate per essere capite e usate.
Secondo Aristotele il termine ha un significato più generale di quello
attuale comprendendo, oltre all'aritmetica e alla geometria, meccanica,
astronomia, ottica, geodesia (misurazione della terra) e teoria musicale e
questo ci conferma il primitivo significato della parola.
Anche il termine fisica del resto è molto più largo di quello attuale
indicando la scienza che studia la natura detta dai greci filosofia naturale.
Di tale termine è ancora il ricordo nella denominazione del dottorato
americano che dà al diplomato il titolo di Philosophiae Doctor (Ph. D).
Leucippo di Mileto
ALESSANDRIA D'EGITTO
Alessandria viene fondata nel 332 a.C.. Alla morte di Alessandro, che
aveva avuto come istruttore Aristotele, un suo generale, Tolomeo I,
fratellastro di Alessandro, si installa in Egitto rispettando le tradizioni locali
e quindi ben accettato dalla popolazione, continuando quindi la politica di
Alessandro verso le popolazioni sottomesse ma favorendo l'immigrazione
in Egitto di greci e importando la cultura greca. Diverse volte i re della sua
dinastia sposano le sorelle alla maniera dei faraoni. La sua dinastia finirà
con Cleopatra e l'occupazione romana nel 30 a. C. I decreti del sovrano in
questo periodo sono scritti in tre grafie: ieratico, la scrittura sacra più antica
adatta ad essere scolpita, in demotico, che era un geroglifico semplificato
adatto alla scrittura su carta, anzi papiro perché la carta ancora non era
arrivata dalla Cina, e greco e proprio per questo atteggiamento dei Tolomei,
rispettosi delle tradizioni locali, nell'800, utilizzando le scritte trilingui,
come la famosa stele di Rosetta, si potranno decifrare i geroglifici.
Alessandria sotto la dinastia dei Tolomei diventa una fiorente città centro di
industrie, commerci e polo culturale con la fondazione del Museo, dedicato
alla coltivazione delle scienze e delle arti, con annessa la famosa biblioteca
abbinata, sale di studio e insegnamento, l'osservatorio astronomico, il
giardino botanico e sale di anatomia.
E' il sovrano che nomina il sovrintendente della biblioteca che è
un'istituzione dello stato e chiama studiosi, che arrivano da tutto il mondo
greco, vengono stipendiati, per insegnare, studiare interpretare e revisionare
i testi compilando quelle che oggi chiamiamo edizioni critiche. Dobbiamo a
loro la prima edizione critica dei poemi omerici.
L'importanza della lingua greca come lingua della cultura è testimoniata
dalla traduzione della Bibbia dall'antico ebraico al greco nota come
traduzione dei settanta. Essa viene eseguita da un gruppo di ben settanta
studiosi della biblioteca intorno al 100 avanti Cristo e diventa il testo
liturgico per tutti i cristiani di lingua greca.
Si pensi che la traduzione in latino della bibbia dei Settanta, detta Vulgata,
fatta da San Girolamo nel IV secolo dopo Cristo fu testo ufficiale della
Bibbia per la Chiesa Cattolica fino al Concilio Vaticano II.
L'importanza della lingua greca come lingua della cultura continua fino alla
fine dell'impero romano ed è definitivamente annientata solo con la bufera
araba e il famoso incendio della biblioteca di Alessandria.
EUCLIDE DI ALESSANDRIA
Euclide di Alessandria
IL FARO DI ALESSANDRIA
ARCHIMEDE
Archimede di Siracusa nasce nel 287 e muore nel 212 a.C.. Forse già il
padre Fidia era astronomo e matematico.
Archimede è un'esemplare figura del periodo d'oro dell'ellenismo. Egli si
occupa di tutte le branche della matematica e della fisica, applica il metodo
di esaustione inventato da Eudosso di Cnido che già abbiamo incontrato
parlando di Pitagora, per calcolare aree di figure piane non regolari
calcolando le aree di poligoni regolari iscritti e aumentando via via il
numero dei lati. Archimede anticipa quindi il concetto di limite. Il suo
metodo di calcolo verrà sviluppato e ulteriormente perfezionato solo nel
XVII secolo con la scoperta del calcolo infinitesimale di Newton e Leibniz.
I suoi studi segnano l'inizio della teoria dei fluidi con le sue scoperte di
idrostatica e dell'ottica e fanno progredire la geometria con il calcolo di
aree di parabole e altre figure non lineari con il metodo di esaustione.
Aristarco di Samo
Immagine dal film “2001 Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick che può
rappresentare simbolicamente la famosa frase di Einstein che così sarà
combattuta la guerra successiva alla prima guerra mondiale veramente
nucleare.