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Le FFS, per poter iniziare subito i nuovi servizi e per ridurre i costi d'acquisto
del materiale rotabile, si accordarono con le Ferrovie Statali Olandesi (NS) per
adottare gli autotreni Diesel-elettrici RAm 500 e DE 1000 coi quali, dal 1957 al
1964, si effettuarono le relazioni TEE Edelweiss, L'�toile du Nord e L'Oiseau
Bleu[4].
Il TEE Gottardo entra nel Tunnel del San Gottardo (portale nord) a G�schenen,
diretto a Genova via Milano il 4 luglio 1979.
La presenza di linee ancora in parte esercite con la trazione a vapore o, se
esercite con la trazione elettrica, alimentate con diversi tipi di corrente e di
tensione, delle impegnative rampe del L�tschberg (27 mm/m), del San Gottardo (26
mm/m), del Sempione (25 mm/m) ed eventualmente dell'Alberg (33 mm/m)[6][9][10],
insieme alla necessit� di garantire una velocit� massima maggiore di quella tipica
degli espressi dell'epoca e prevista in almeno 160 km/h se in pianura e di 75 km/h
sulle linee di valico[10][11], non appena elettrificati i tronchi necessari spinse
le FFS a preferire la soluzione migliore per tali servizi, ossia la sostituzione
dei complessi Diesel con altri a trazione elettrica[11].
All'epoca del progetto sulla rete europea circolavano solo poche locomotive
bicorrente da treno e di carattere ancora sperimentale: le SNCF BB 20101-20104 e le
DB E 320 01, 11 e 21[16][Nota 8]. Sussistevano pertanto molti problemi di progetto
dei circuiti di trazione e ausiliari, di difficile soluzione in un'epoca in cui
l'elettronica di potenza e in particolare la tecnica dei raddrizzatori stava avendo
le prime applicazioni trazionistiche (tra il 1948 e il 1961 il numero delle
locomotive alimentate in corrente alternata a 50 Hz con conversione a bordo pass�,
in tutto il mondo, da 34 a 1152[17]) e dei motori di trazione che avrebbero dovuto
essere alimentabili con diversi tipi di corrente[16].
Lo studio d'insieme dei nuovi elettrotreni fu affidato dalle FFS per la parte
elettrica alla Maschinenfabrik Oerlikon[16][18] e per la parte meccanica alla
Schweizerische Industrie-Gesellschaft (SIG)[6][16][18].
Il progetto costruttivo
una carrozza anteriore, con cabina di guida, dotata di uno scompartimento salone
con 42 posti
una carrozza motrice, contenente le apparecchiature elettriche, locali per il
personale di bordo, per il servizio di dogana, la dispensa e la cucina
una carrozza ristorante, con 48 posti ai tavoli e un bar con 6 posti
una carrozza intermedia, uno scompartimento salone con 42 posti
una carrozza posteriore, con cabina di guida, dotata di uno scompartimento salone
con 42 posti[6]
A seguito del successo di pubblico riscontrato, nel 1965 le FFS decisero di
aggiungere una sesta carrozza, prevista in sede di progetto, anch'essa dotata di 42
posti[16][18].
Le unit� estreme del treno erano dotate di aggancio automatico tipo Scharfenberg, e
i circuiti prevedevano la possibilit� di comando multiplo dei due complessi
consecutivi[10][19].
Interno di uno dei compartimenti per i viaggiatori del RAe 1053, ripreso a Biasca
il 9 settembre 2007.
Dato il maggior gradimento da parte dei viaggiatori, determinato con apposite
analisi di mercato, fu scelta una configurazione a salone unico (con l'eccezione
della carrozza motrice e servizi, che a causa degli ingombri dovette essere con
corridoio laterale). Inoltre, per consentire ai viaggiatori di osservare la linea e
il panorama furono installate delle pareti divisorie trasparenti fra le cabine di
guida e i vestiboli d'entrata[20][21].