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SERIGRAFICA
Breve descrizione dei procedimenti serigrafici
La serigrafia
La serigrafia oggi occupa il quinto posto tra i sistemi di stampa dopo la rotativa,
la rotocalco, l’offset, la flessografia e la stampa a getto d’inchiostro.
L’etimologia
della parola “serigrafia” è
“Seri” dal latino sericum = seta e “grafia” dal greco gra-
phos = scrittura, quindi serigrafia letteralmente significa scrittura della seta; inizial-
mente, infatti, per questo sistema di stampa veniva utilizzata una matrice di seta,
sostituita in seguito con un tessuto di poliestere o nylon.
- Banco manuale
- Fonte di luce UV, come un faretto alogeno
(torchio serigrafo o bromografo)
- Telaio
- Racla
- Stendigelatina
- Emulsione (gelatina)
- Colori serigrafici specifici
al materiale che dobbiamo stampare
Il telaio non è altro che una cornice
in legno o in metallo con applica-
ta una tela di nylon disponibile in
diverso spessore, in serigrafia lo
spessore delle maglie della tela si
distingue in numero di fili. Il numero
di fili minore comporta una maggio-
re fuoriuscita di colore mentre un
numero maggiore di fili comporta
una minore quantità di colore ma
più dettaglio per stampe piccole.
Ad esenpio per stampare su tessuti
come t-shirt lo standardi di tela più
diffuso va da 34 a 55 fili.
Adesso passiamo ad incidere il telaio per prepararlo alla stam-
pa. Iniziamo questo processo preparando l’emulsione foto-
sensibile: prendiamo il barattolino più piccolo, addizioniamo
un po’ di acqua distillata al suo interno, agitiamo per qualche
secondo e versiamo il contenuto dentro il barattolo della ge-
latina mescolando accuratamente fino a quando il composto
non diverrà omogeneo. Consigliamo di effettuare queste ope-
razioni con luci molto basse e soffu-
se, la sostanza reagisce a intensità
luminose molto forti.Prendiamo la
nostra stendigelatina e versiamo del-
la gelatina su di essa, appoggiamo il
bordo della vaschetta sulla cornice
del telaio e curvandola leggermente
stendiamo un velo di sostanza su di esso comprendo ogni parte della tela. Que-
sta operazione va fatta in entrambe le facce del telaio, cercando di fare un sotti-
lissimo strato di gelatina. Non appena finito di ingelatinare, lasciamolo asciugare
al buio a temperatura ambiente o con una qualunque fonte di calore di circa 35°.