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PAOLO FONTANA
Fondazione Edmund Mach
Centro Trasferimento Tecnologico
QUANDO PENSIAMO O PARLIAMO DI API,
IN GENERE CI RIFERIAMO ALL’APE MELLIFERA….
E LA PENSIAMO IN QUESTO MODO….
MA L’APE MELLIFERA È, O MEGLIO ERA, UN ANIMALE
“SELVATICO” IN QUASI TUTTA EUROPA...
L’APE MELLIFERA APPARTIENE AL GENERE APIS
Che viene suddiviso in un numero variabile di specie, da 6 a 11
Apis mellifera
Apis dorsata
Apis laboriosa Megapis
Nidificano sempre
Apis breviligula all’aperto
MILIARDI DI ANNI FA
m il i oni di
100
a
anni f
APOIDEO IN AMBRA
60 MILIONI DI ANNI FA
MA PERCHÉ L’APE MELLIFERA È COSÌ IMPORTANTE,
ALMENO NELLE SUE AREE DI ORIGINE?
40 gg 15-20 gg
CICLO DEL SUPERORGANISMO ALEVARE
USCITA DELLO RADUNO INSEDIAMENTO DELLA
SCIAME TEMPORANEO NUOVA COLONIA
SCORTE DI SCORTE DI
MIELE MIELE
PICCO
DEPOSIZIONE
COLONIA
COLONIA
INATTIVA
INATTIVA
UOVA
SCIAMATURA
LE VECCHIE API
MUOIONO E
NASCONO LE API
INVERNALI
PER SFRUTTARE AL MASSIMO
LE FIORITURE PRINCIPALI
LE COLONIE DI APE
MELLIFERA DEVONO
ALLEVARE UNA GRANDE
MASSA DI API ALMENO 40-50
GIORNI PRIMA DELLA
PROBABILE FIORITURA ….
40-50
GIORNI
PRIMA
• COLONIE PERENNI
• DECINE DI MIGLIAIA DI API (OLTRE
50.000 IN PRIMAVERA-ESTATE)
• VASTO RAGGIO DI AZIONE (FINO A
OLTRE 3 KM)
• COSTANZA FIORALE (UN’APE BOTTINA
LO STESSO FIORE DURANTE UNA
USCITA)
• ADATTABILITÀ A MOLTISSIMI CLIMI E
AMBIENTI (ESCLUSI QUELLI ARTICI)
APE MELLIFERA
Cuevas de la Araña
CARATTERISTICHE DELLE API MELLIFERE
CHE HANNO FAVORITO IL LORO
SFRUTTAMENTO DA PARTE DELL’UOMO
L’apicoltura potrebbe
essere nata quasi
casualmente, per
l’abitudine dell’ape
mellifera di nidificare
entro cavità….
Le api potrebbero aver
scelto qualche
manufatto umano come
loro ricovero e poi…..
Cesti, vasi etc… hanno
volumi compatibili con
quelli dei nidi delle api
L’UOMO È DIVENTATO APICOLTORE SFRUTTANDO LE
CARATTERISTICHE BIOLOGICHE DELL’APE MELLIFERA
• L’ape mellifera nidifica entro cavità
• L’ape mellifera si riproduce per sciamatura
• Gli sciami inizialmente si posano a poca distanza
• Le colonie formatesi dagli sciami sono destinate a prosperare
nella stagione seguente
ESEMPLARE TARDO
ROMANO DA ISTHMIA
(PELOPONNESO)
ESEMPLARI
ELENNEISTICI DI
TRACHONES
(ATTICA)
ARNIE ORIZZONTALI GRECHE
30 cm
CAPACITÀ DI
23 cm
CIRCA 22 LITRI
ARNIA TOP BAR IN PIETRA DA SYROS (GRECIA)
APICOLTURA NELL’ANTICA ROMA
IL VOLUME
Visione INTERNO È DI
18 cm
Visione laterale
25 cm (sezione)
80 cm
ARNIE ORIZZONTALI DELLA VAL RESIA
(Friuli Venezia Giulia)
Per il prelievo del miele l’arnia veniva capovolta e
aperta sollevando il fondo incernierato
ARNIE ORIZZONTALI DELLA VAL RESIA
(Friuli Venezia Giulia)
BARRA
SUPERIORE
Nel 1682 Sir George
Wheler scrive A Journey
into Greece in cui riporta
con meraviglia di aver
visto presso il monastero
SPAZIO D’APE
di San Ciriaco sul monte
Imetto un tipo di arnia con
favi mobili a cui da il nome
di “arnia greca
QUESTE ARNIE A FAVO MOBILE ERANO
PRESENTI ANCHE NELL’ANTICHITÀ?
?
L’APICOLTORE NEL
PASSATO NON
INTERFERIVA CON LA
NATURALE BIOLOGIA
DELLE API
Non agiva all’interno della
colonia, ma assecondava e
sfruttava il naturale sviluppo degli
alveari.
Lo sfruttamento o la soppressione
delle colonie vecchie e la
preparazione delle colonie
produttive per la stagione
seguente a partire da sciami,
garantiva colonie sane e forti.
bee). Se lo spazio è
maggiore viene SPAZIO
ostruito con cera, se D’APE,
NON
minore, tappato con CHIUSO
propoli.
Lo spazio d’ape
IL FAVO MOBILE
Il concetto di spazio d’ape permise la costruzione di arnie a favi mobili. In
questo modo fu possibile indagare a fondo la biologia delle api e scoprire tutti
quegli aspetti che sono alla base dell’apicoltura moderna
APICOLTURA MODERNA = ARNIA RAZIONALE
L’adozione all’arnia razionale fu rapido ma
l’uso di bugni villici durò in Europa fino al
secolo scorso ed è ancora in uso in alcune
regioni (ad esempio in Sardegna).
ARNIA VILLICA
ARNIA RAZIONALE
PASSAGGIO DALL’ARNIA VILLICA A QUELLA RAZIONALE
DOPO IL FAVO MOBILE (TELAINO) L’ALTRA GRANDE
“INVENZIONE” È STATA IL FOGLIO CEREO
+
QUANTA DIFFERENZA C’È TRA LE CELLETTE NATURALI
E QUELLE USATE OGGI NEI FOGLI CEREI??
Se si considera solo la misura lineare sembra non fare
molta differenza, ma se si ragiona in volume?
Cellette Standard 5.43 = 157.464
Cellette ridotte 4.93 = 117.649
Cellette Naturali 4.63 = 97.336
5.4mm
4.9mm
4.6mm
BAUDOUX, 1893
OTTENNE API PIÙ GRANDI
USANDO CELLETTE PIÙ GRANDI.
Pinchot, Gontarski e altri portarono la celletta a 5,74 e
molti altri provarono misure
(ABC XYZ of beekeeping 1945, pagg 125-126)
MA È PROPRIO COSÌ??
Misure interfavo
e delle celle
naturali in
diverse
sottospecie di
Apis mellifera e
Apis cerana e
misure dei fogli
cerei in varie
parti del mondo
DIMENSIONI DELLE CELLETTE E ZONE CLIMATICHE
DIMENSIONI DELLE CELLETTE SECONDO
BAUDOUX
Larghezza Volume
5.555 mm 301 mm3
5.375 277 (Cellette standard)
5.210 256
5.060 237
4.925 222 (Cellete ridotte)
4.805 206
4.700 192 (Cellette naturali)
Da: ABC XYZ of Bee Culture, edizione del1945, pg 126
4.9mm
OGGI L’APICOLTURA È QUESTA …… IN GENERE
L’APICOLTORE MODERNO
CONOSCE A FONDO LA
BIOLOGIA DELLE API
• APICOLTURA NATURALE
• BENESSERE DELLE API
• API PIÙ CALME
• NO MELARI DA STOCCARE
• NO FOGLI CEREI
• NO SMIELATORE
• NO MAGAZZINO
• NUTRIZIONE MINIMA
• NO PESI DA ALZARE
• CONTROLLO INTERNO EFFICACE
• GESTIONE SANITARIA CORRETTA
• POSSIBILITÀ DI RACCOLTO SCALARE
L’APE MELLIFERA HA UN COMPLESSO
MECCANISMO DI REGOLAZIONE INTERNO ALLA
COLONIA E INTERAGISCE CON L’AMBIENTE
ESTERNO IN MODO ALTRETTANTO COMPLESSO
APICOLTURA NATURALE
CELLETTE DA
COVATA
FEMMINILE PIÙ
PICCOLE
LE API MOLTO SPESSO
COSTRUISCONO PIÙ IN
FRETTA FAVI
NATURALI CHE NON I
FOGLI CEREI LORO
FORNITI…. QUESTO
DEVE FAR PENSARE.
A TUTTI GLI
APICOLOTRI È
CAPITATA QUESTA
ESPERIENZA….
APICOLTURA NATURALE SIGNIFICA
USARE ARNIE NATURALI?
NON ESSENDO
Bugno villico ISPEZIONABILI IN
FAVI NON O TEORIA NON
Warrè SONO AMMESSE
DIFFICLMENTE
DAI
ESTRAIBILI REGOLAMENTI
Perone VETERINARI IN
FAVI ALCUNE AREE
Kenya Top Bar
ESTRAIBILI
SVILUPPO
Nido naturale Situazione naturale
CASUALE
SVILUPPO
Bugno villico Sit. quasi naturale VERTICALE o
ORIZZONTALE
Warrè
Arnie modulari SVILUPPO
Perone VERTICALE
SVILUPPO
GRADUALE:
ORIZZONTALE O
VERTICALE
MIELE
BUGNO VILLICO
WARRÈ
SVILUPPO PER
MODULI
SOVRAPPOSTI
PERONE
LE ARNIE NATURALI
BUGNO POSSONO VENIRE POPOLATE
CON SCIAMI NATURALI,
WARRE
PACCHI DAPI + REGINA,
PERONE OPPURE SCUOTENDOVI
TOP BAR DENTRO LE API E LA REGINA
DI UNA COLONIA ALLOGGIATA
IN UNA ARNIA RAZIONALE.
È un’arnia orizzontale,
costituita da una unica
cassa.
È molto lunga almeno
nella sua forma originale
Non prevede telaini ma
stecche superiori.
È l’arnia naturale più
dffusa nel mondo.
QUALE ARNIA TOP BAR?
KENYAN TOP BAR GHANA VERSION
ASPETTI DA DEFINIRE
• Dimensioni e sagoma delle top bars (stecche)
35 mm
barra
NIDO SCORTE
COVATA
COVATA
COVATA
MIELE
MIELE
MIELE
BARRA DA 35 mm NEL NIDO + LISTELLO DA 5 mm PER LE
SCORTE
35 mm 5 mm
barra listello
NIDO SCORTE
COVATA
COVATA
COVATA
COVATA
MIELE
MIELE
MIELE
LISTELLO ROTANTE DI GARETH:
BARRA DA 28 mm + UN LISTELLO DI 7X12 mm
barra
listello
7x12 mm
28 mm
NIDO COVATA
SCORTE
COVATA
MIELE
MIELE
MIELE
ULTERIORI VANTAGGI DEL METODO DI GARETH
1) In fase di riaccosto delle barre il listello semplifica al
massimo la chiusura delle barre scacciando in modo
semplice ed efficace le api.
ULTERIORI VANTAGGI DEL METODO DI GARETH
INCERATO
LISTELLO
FOGLIO
CEREO
CERA
FUSA
1A
1B
INCERATO
2A
NON INCERATO
2B
LA “GOLD STAR HONEYBEES® TOP BAR”
USATA DA CHRISTY HEMENWAY
ALTEZZA E ANGOLO ALLE PARETI LATERALI
Bassa e larga:
paesi caldi
Alta e stretta :
paesi freddi
IN NATURA LE API TENDONO A COSTRUIRE I FAVI CON
DIREZIONE NORD-SUD
E CON ENTRATE IN DIREZIONE SUD
ENTRATA
N S
COLLOCAZIONE DELLA/E ENTRATA/E
La collocazione delle entrate è strettamente legata alla
gestione della colonia e del suo sviluppo
N
ENTRATA
SUL LATO
CORTO
FORI IN ALTO
FESSURA IN BASSO
POSIZIONE E FORMA DELLE APERTURE
SUL LATO LUNGO
IN ALTO
IN BASSO
AD UNA AL CENTRO
ESTREMITÀ
ENTRATA SUL O VICINO AL LATO CORTO
La collocazione dell’entrata sul lato corto o nei suoi pressi è
adatta alla gestione della colonia e del suo sviluppo in una
sola direzione.
N
ENTRATA SVILUPPO
SUL LATO COLONIA
CORTO
ENTRATTA SUL
LATO LUNGO
ALL’ESTREMITÀ
S
ENTRATA AL CENTRO DEL LATO LUNGO
La collocazione dell’entrata al centro del lato lungo è adatta
alla gestione della colonia e del suo sviluppo in due
direzioni.
N
SVILUPPO SVILUPPO
COLONIA COLONIA
ENTRATTA SUL
LATO LUNGO AL
CENTRO S
FONDO CHIUSO O A RETE CON O SENZA CASSETTO
DIAFRAMMA
COVATA MIELE
COVATA MIELE
BF TOP BAR
CON ALCUNE VARIANTI COSTRUTTIVE
Febbraio 2016
120°
120°
MISURA BASE DELLA BF TOP BAR: DIAFRAMMA
440 mm
22 mm
110 mm
22 190 mm 110 mm
190 mm
190 mm
190 mm
190 mm
190 mm
mm
0m
m
220
60° 190 mm
22 mm
110 mm 110 mm
410 mm
I VARI SCHEMI DEL PROGETTO SI RIFERISCONO, SE NON ALTRIMENTI
SPECIFICATO, A TAVOLE DI 22 mm DI SPESSORE. IN CASO DI SPESSORI
DIVERSI LE MISURE DELLE VARIE PARTI VANNO ADATTATE AGLI SPESSORI
CHE SI STANNO USANDO.
LATO ANTERIORE: CON APERTURE
100 mm
220 mm
20 mm
100 mm
500 mm
1000 mm
1000 mm
VERSIONE CON APERTURE SUL LATO CORTO
20 mm 30 mm
100 mm 100 mm
280 mm
20 mm
60 mm
CASSETTO FONDO ANTIVARROA
RETE
STECCA
FISSA
APICOLTURA TOP BAR
• Le BF Top bar vanno posizionate ad una altezza da terra di circa 50-70 cm.
SUD o
SUD-EST 50-70 cm
Operazioni Preliminari
Verifica della perfetta battuta del cassetto inferiore sulla parete anteriore
Verificare che non vi sia uno spazio che durante il popolamento della Top bar
possa indurre le api a entrare sotto la rete del fondo.
Predisposizione delle barre
Si deve decidere se utilizzare le barre della BF Top Bar applicandovi nel solco
predisposto un listello di 2 cm di foglio cereo (cera biologica) o gli appositi listelli
in compensato.
Otto barre e relativi listelli in Otto barre e relativi listelli Otto barre e relativi listelli in
posizione stretta (7 mm) in posizione stretta (7 mm) posizione larga (12 mm)
Fori
NUTRITORE
Fori
NUTRITORE
Scegliere un giorno con clima caldo che sarà seguito da giornate belle e
soleggiate.
Le api infatti dovranno costruire i favi, operazione che richiede temperature
non basse oltre che risorse alimentari adeguate.
1. Inserimento di uno sciame naturale/A
Fori
NUTRITORE
1. Inserimento di uno sciame naturale/B
4. Riposizionare le barre sopra lo sciame con
cautela. Spazzolare eventuali api da sopra le N.B. Uno sciame naturale
barre una volta posizionate. potrebbe anche non
essere nutrito.. ma un
5. Verificata l’avvenuta “cattura” dello sciame aiutino può giovare.
(le api entrano e non escono), e dopo Posizionare i vasi con lo
mezzora circa posizionare la Top Bar nella sciroppo zuccherino 1:1
postazione definitiva. sul nutritore solo dopo
aver collocato la Top bar
6. Verificare la corretta posizione del nutritore e in posizione definitiva.
posizionare i barattoli con lo sciroppo 1:1.
Fori
NUTRITORE
SCIAME
12 stecche con strisciolina di foglio cereo
stoppagiani@virgilio.it
5 maggio 2015
Caricata con uno
sciame
stoppagiani@virgilio.it
Lo sciame prende
possesso del nuovo
abitacolo
stoppagiani@virgilio.it
Posizionato il diaframma,
si procede a posare le
stecche più un distanziale
da 7 mm
stoppagiani@virgilio.it
11 maggio
stoppagiani@virgilio.it
Vista da sud
stoppagiani@virgilio.it
Vista da nord
stoppagiani@virgilio.it
Hanno lavorato su
8 stecche
stoppagiani@virgilio.it
6 favi erano
quasi completi
stoppagiani@virgilio.it
Inserimento di un pacco per TB d’api e regina
3. Spruzzare leggermente le api nel pacco e posizionare il pacco d’api alla destra.
4. Riposizionare 5-6 barre con i relativi listelli.
5. Togliere la chiusura del pacco.
6. Completare la chiusura delle barre eventualmente spingendo verso sinistra il
pacco e il diaframma di destra.
PACCO D’API PER
BF TOP BAR
Rimuovere la
chiusura del
pacco
Gabbietta
con ape
regina
NUTRITORE
Inserimento di un pacco per TB d’api e regina
7. Togliere il cassetto del fondo per garantire l’aereazione della colonia
8. Lasciare l’arnia con tutti i fori chiusi per tutto il giorno successivo.
9. Aprire due fori dell’arnia nel tardo pomeriggio del secondo giorno.
Gabbietta
con ape
regina
NUTRITORE
NUTRITORE
2. Inserimento di un pacco d’api e regina/A
1. Posizionare la Top bar nella posizione definitiva e sistemare anche i vasi
con lo sciroppo zuccherino 1:1.
2. Prelevare la gabbietta con la regina dal pacco d’api (togliere l’eventuale
linguetta di chiusura) e posizionarla nella prima barra a sn (vedi istruzioni
di montaggio BF Top Bar).
3. Togliere l’eventuale barattolo
di nutrimento o il candito
dalla scatola del pacco d’api e
scrollare le api dentro il vano
PACCO centrale.
D’API
Gabbietta
con ape
regina
NUTRITORE
2. Inserimento di un pacco d’api e regina/B
5. Mettere la scatola del pacco d’api ai piedi della Top bar, con l’apertura
verso l’alto, per il recupero delle poche api non uscite.
Fori
Gabbietta
con ape
regina
NUTRITORE
3. Trasferimento di api e regina da una colonia in arnia
standard/B
5. Prelevare a uno a uno i 5-7 telaini coperti di api e scrollarli, tenendoli
verticalmente, con un colpo secco (senza toccare la Top bar) dentro il vano
ventrale.
Gabbietta
con ape
regina
NUTRITORE
Collocare la Top Bar con la porzione centrale aperta
presso la colonia da trasferire.
Individuare e con cautela ingabbiare la regina con alcune api operaie.
Togliere, se presente, la linguetta di chiusura della gabbietta da regine.
Mettere la Top bar al posto dell’arnia contenente la colonia e fissare alla prima
barra a sinistra la gabbietta con la regina.
Prelevare a uno a uno i 5-7 telaini coperti di api e scrollarli con un colpo secco
(senza toccare la Top bar) dentro il vano ventrale.
Completato lo scuotimento delle api richiudere il vano centrale con le barre e i listelli e
spazzolare eventuali api prima di collocare il tetto.
Nel giro di mezzora o poco più la maggior parte delle api si sarà orientata e già dopo un
paio di ore ritornerà l’ordine di volo alle porticine.
5. Formazione di un nucleo da colonia in Top Bar
Avendo una colonia dentro una Top bar con almeno 10 favi con covata e 5-6
completi con scorte, si può procedere alla divisione della colonia.
In questa colonia ben sviluppata sono aperti i due primi fori a sn e almeno 3 di
quelli centrali.
Se si trova la regina conviene lasciarla nell’arnia originaria e si prelevano da
questa 4-5 favi con covata, di cui almeno un paio con uova e larvette di 1-2
giorni, e 3 di scorte. Tutti i favi vanno prelevati ben coperti da api.
Barre con favi di covata Barre con favi di miele Barre vuote o in Diaframma
costruzione con fori
COLONIA ORIGINARIA
5. Formazione di un nucleo da colonia in Top Bar
Dopo il prelevo dei favi per la costituzione del nucleo, la colonia originaria va
spostata verso il centro dell’arnia (per far sviluppare in seguito il nido di
covata verso sn), inserendo un diaframma a sn.
Collocare 2 barre all’inizio ed alla fine dei favi di covata (con listello a 7 mm), e
lasciare 2 barre a fine dei favi di scorte (con listello a 12 mm).
Alla colonia originaria si chiudono i 2 fori di sx e si lasciano aperti 3 di quelli
centrali.
COLONIA ORIGINARIA
5. Formazione di un nucleo da colonia in Top Bar
Anche la nuova colonia va posizionata al centro dell’arnia (per far sviluppare in
seguito il nido di covata verso sx), inserendo un diaframma a sx e uno a dx.
Lasciare 1 barra alla fine dei favi di covata ed una alla fine dei favi di scorte (con
listello a 12 mm).
Alla nuova colonia si chiudono i 2 fori di sn e si lasciano aperti 2 di quelli
centrali.
La nuova colonia va spostata in un apiario ad almeno 1,5-2 km.
La colonia orfana dovrà costruirsi delle celle reali e allevare una regina
Barre con favi di
suppletiva. Barre con favi di miele e 2 barre Diaframma
covata e barra con vuote con listello a con fori
listelli a 7 mm 12 mm