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) - Cenacolo di Avellino -
Associazione pubblica di fedeli appartenente agli Istituti Religiosi dei Frati e delle Suore Fran-
cescani dell’Immacolata, a norma dei cc. 303, 312-320 C. J. C.
Anno I, n.1 Gennaio - Febbraio - Marzo 2009
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internet: www.mimavellino.altervista.org Indirizzo e-
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FONDATORI DELLA RIVISTA:
RIVISTA: SIMONE IULIANO – GENNARO LOMBARDI & GIANCARLO PREZIUSO
DIRETTORE RESPONSABILE:
RESPONSABILE: SIMONE IULIANO
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CO-AMMINISTRATORI : GENNARO LOMBARDI & GIANCARLO PREZIUSO
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IMPAGINAZIONE: SIMONE IULIANO & JESSICA MAUTA
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nuta il 29 maggio del 1608, la chiesa venne a lei intitolata. L'invenzione del suo corpo si de
- Il Crociato dell’Immacolata - 1
Argomento scritto e curato da Jessica Mauta consacrata dell’ Immacolata
L’Aborto
Un giorno, padre Pellegrino chiese a Padre Pio: “Padre, lei stamattina ha negato
l’assoluzione per un procurato aborto ad una signora. Perché è stato tanto rigo-
roso con quella povera disgraziata?”.
Padre Pio rispose: “Il giorno in cui gli uomini, spaventati
dal, come si dice, boom economico, dai danni fisici o dai
sacrifici economici, perderanno l’orrore dell’aborto, sarà
un giorno terribile per l’umanità. Perché è proprio quello
il giorno in cui dovrebbero dimostrare di averne orrore.
L’aborto non è soltanto omicidio ma pure suicidio. E con
coloro che vediamo sull’orlo di commettere con un solo
colpo l’uno e l’altro delitto, vogliamo avere il coraggio di
mostrare la nostra fede? Vogliamo recuperarli si o no?”
“Perché suicidio?” chiese padre Pellegrino.
“Assalito da una di quelle insolite furie divine, compensa-
to da uno sconfinato entroterra di dolcezza e di bontà, padre Pio rispose:
“Capiresti questo suicidio della razza umana, se con l’occhio della ragione, vedes-
si “la bellezza e la gioia” della terra popolata di vecchi e spopolata di bambini:
bruciata come un deserto. Se riflettessi, allora si che capiresti la duplice gravità
dell’aborto: con l’aborto si mutila sempre anche la vita dei genitori. Questi genito-
ri vorrei cospargerli con le ceneri dei loro feti distrutti, per inchiodarli alle loro re-
sponsabilità e per negare ad essi la possibilità di appello alla propria ignoranza. I
resti di un procurato aborto non vanno seppelliti con falsi riguardi e falsa pietà.
Sarebbe un abominevole ipo-
crisia. Quelle ceneri vanno
sbattute sulle facce di bronzo
dei genitori assassini. Così dice-
va San Pio di Pietrelcina a Pa-
dre Pellegrino...
2 - Il Crociato dell’Immacolata -
'O vecchiariello r'a Madonna
Non c'è santità senza devozione mariana. Il popolo, nella percezione intuitiva che possiede
delle anime, aveva bene appellato don Dolindo come il "vecchietto di Maria", quasi ad
indicarne una appartenenza, il matronimico. Effettivamente don Dolindo fu tutto di Maria;
egli ha celebrato le lodi più belle della Vergine, ha cantato per Lei e insieme a Lei le melodie
più soavi. Una gran parte dei suoi scritti e dei suoi opuscoli sono dedicati alla Vergine Imma-
colata, alla Madre del Redentore alla corredentrice del genere umano. Maria è per Lui il
sospiro dell'universo e la magnificenza delle anime, il cantico della Trinità. Incomparabile
resta il suo commento al Magnificat ispirato e dettato dalla Vergine che veniva a istruire il
piccolo cenacolo di don Dolindo. Alla scuola della Madre celeste si produceva una profonda
Maria, madre di Dio e Madre nostra",
riforma del cuore culminante nel suo ultimo lavoro: ""Maria, nostra",
una possente trilogia mariana composta negli ultimi anni della sua vita, tra dolori indicibili e
una paralisi che gli rendeva sommamente difficile lo scrivere. Fulcro di tale devozione maria-
na era la preghiera del Santo Rosario, che egli recitava meditando le stazioni della vita,
morte e resurrezione di Gesù sulla sua corona, costantemente impugnata e che usava come
una verga mosaica per battere alle porte del cielo e impetrare grazie o come una spada
contro le tentazioni e gli assalti del demonio. Il Rosario è la più antica preghiera della Chiesa
perché la contemplazione dei misteri è sicuramente il frutto della prima catechesi fatta agli
apostoli da Maria, che pregava con loro e a Lei si rivolgevano ripetendo la preghiera al
Padre insegnata loro da Gesù. Perciò il Rosario è la preghiera ecclesiale per eccellenza;
attraverso il Rosario prega tutta la Chiesa. Don Dolindo conosceva la potenza del Rosario e
le insidie che il Nemico opponeva a chi si accinge a recitarlo:
sospetto di monotonia, distrazione, sonnolenza incipiente,
perché è un ladro e viene di nascosto a rubare il tesoro di
grazie che l'anima ottiene per intercessione di Maria. Il Rosario
è un complesso gangliare del corpo mistico della Chiesa; don
Dolindo dice una: "rete
"rete elettrica",
elettrica", ogni grano della corona è un
pulsante che ha corrispondenze nel cuore della Vergine e di
Gesù e vi accende la lampada della infinita carità. Perciò la
recita del Rosario è una preghiera comunitaria da fare con
animo devoto e, se preghiamo da soli, don Dolindo consiglia-
va di invitare l'angelo custode, che è sempre con noi per il re-
sponsorio della nostra invocazione affinché fosse portata sulle
sue mani davanti al trono del cielo.
- Il Crociato dell’Immacolata - 3
- Una mamma esemplare : La Serva di Dio Licia Gualandris -
Una delle figlie spirituali di Padre Pio di Pietrelcina, Licia Gualandris, nata il 13 luglio 1907 a Nem-
bro, piccolo paese in provincia di Bergamo. Per il suo legame davvero speciale con lo Stigmatizzato
del Gar gano – come si chiarirà più avanti – e per la sua vita di sposa e madre cristiana esempla-
re, vissuta, unitamente al coniuge Settimio Manelli, alla scuola di Padre Pio, crediamo di rendere
onore al nostro Santo del Gargano commemorando l’anniversario della nascita e presentando un
breve profilo spirituale di questa donna che, sotto la sua guida, ha saputo corrispondere generosa-
mente alla grazia di Dio, sempre sottomessa alla sua volontà, nella quale trovava la sorgente di
ogni benedizione. Questo articolo, però, vuole essere anche un’attestazione di gratitudine verso
colei che tutti amavano chiamare “Mamma Licia”, per l’amabile disponibilità e materna accoglienza
che sapeva offrire a chiunque le si avvicinava, anche per la prima volta, facendolo sentire oggetto
delle sue attenzioni e della sua amorevolezza. Fin da bambina Licia si mostrò molto pia, tanto che
il suo parroco, quando ella ricevette la Prima Comunione, avendo osservato in lei un singolare
fervore, poté dire: “C’è una bambina che ha fatto la prima comunione in modo speciale”. Da ragaz-
za si distinse per la sua serietà, laboriosità e diligenza, guadagnandosi stima e fiducia tra i suoi diri-
genti e colleghi di lavoro. Amava e si sacrificava per la sua famiglia, alla quale offriva il suo contri-
buto economico, particolarmente necessario in quanto il padre era affetto da disfunzioni cardia-
che, dalle quali poi guarì grazie alle preghiere di Padre Pio. All’età di diciott’anni Licia conobbe
Settimio Manelli, il quale, affascinato dalla sua rara bellezza, che ella tuttavia non ostentava e che
anzi era accresciuta dalla sua modestia, le propose di sposarlo. Così, dopo meno di un anno di
fidanzamento, dietro consiglio di Padre Pio, interpellato per lettera, si unirono in matrimonio. Sol-
tanto durante il viaggio di nozze, nel luglio del 1926, Licia poté conoscere personalmente Padre
Pio: da allora visse sotto la sua direzione per quarantadue anni, cioè fino a quando, il Padre, da lei
tanto amato e fedelmente seguito, lasciò l’esilio terreno per la gloria dei Cieli. In uno dei suoi primi
incontri con il Santo, chiedendogli protezione ed assistenza per la sua famiglia nascente, sentì indi-
rizzarsi le seguenti parole: «E come se la proteggerò. Questa è la mia famiglia; me l’ho assunto
come un dovere». Ascoltatrice non sorda degli insegnamenti di Padre Pio, alla scuola di questo
ammirabile maestro che soleva ripetere: «Il matrimonio è per i figli», ella era ben decisa, in accordo
con suo marito, ad accogliere tutte le gravidanze che il Signore le avrebbe mandato. Padre Pio nel
primo incontro le aveva detto: «Crescete e moltiplicatevi» e quell’augurio-esortazione suonò come
una profezia, perché dalla sua unione con Settimio nacquero ventuno figli, alcuni morti poco dopo
esser nati. Si può dire che ogni anno la famiglia Manelli veniva allietata dalla notizia dell’arrivo di
un altro bimbo, che puntualmente veniva consacrato alla Madonna di Loreto.Non è difficile imma-
ginare gli impegni e le fatiche che comportava la cura di una famiglia numerosa, specialmente
durante i difficili anni della seconda guerra mondiale; eppure Licia li affrontava con generosità
indefessa, sostenuta sempre da una fede incrollabile, dalla preghiera e dai Sacramenti. Padre Pio,
poi, non mancava di prodigarle la sua protezione con consigli sempre appropriati, risolvendo con-
cretamente problemi e compiendo veri e propri miracoli, fino a salvare l’intera famiglia o i singoli
membri perfino dalla morte. Mamma Licia si preoccupava di garantire ai figli una sana educazione
radicata nella genuina fede cattolica, infondendo in essi l’amore e il santo timor di Dio, imprimen-
do nelle loro anime i principi morali, perché fossero fedeli nell’osservanza dei Comandamenti. Na-
turalmente aveva a cuore anche la loro salute fisica e la formazione culturale e non risparmiava
sacrifici per garantire loro il decoro nell’abbigliamento, pur nei limiti delle possibilità economiche
della numerosa famiglia.
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4 - Il Crociato dell’Immacolata -
Si privò di tutto ciò che fomenta la vanità femminile: cosmetici, profumi, sedute dal
parrucchiere, né frequentò mai locali mondani. Educò anche i suoi figli a dare il
giusto valore ai beni materiali, per cui essi non risentirono mai delle ristrettezze
economiche, o almeno seppero superarle con maturità e giudizio, appagati ben
più abbondantemente dall’amore e dalla grazia di Dio che i loro genitori si sforza-
vano di garantire all’intera famiglia.
Non si deduca da questa descrizione, tutta in positivo, che a Mamma Licia siano
mancate difficoltà e travagli, insidie da parte del demonio e da parte degli uomini,
attrazioni, tentazioni, ecc. Tutt’altro! Mamma Licia aveva capito che santi non si
nasce, ma lo si diventa con l’impegno generoso nel rinnegamento delle cattive
tendenze e la pratica delle virtù ad esse contrarie, e perciò affrontò le prove, le difficoltà e gli impegni
connessi al suo ruolo di madre di famiglia armandosi di coraggio e fortezza, sostenuta dalla vita di
grazia, dall’appoggio fattivo del marito e dalla vigilanza di Padre Pio, ma sempre impegnata nello sfor-
zo personale di compiere in ogni cosa la volontà di Dio.
Fu questo il segreto della sua vita, che spiega come mai, nonostante le mille preoccupazioni che affol-
lavano la sua mente e facevano ressa al suo cuore di madre premurosa e vigile, facendola prodigare in
cure amorevoli e inesauribili, non soffrì mai di debilitazioni fisiche o psichiche. Ebbe, certo, momenti in
cui la stanchezza e lo scoraggiamento sembravano volerla attanagliare e sopraffare. Ma anche in quei
frangenti, con l’aiuto di Padre Pio, che una volta le aveva detto che «Madre è sinonimo di martire»,
seppe superare ogni difficoltà, infiammandosi d’amore al pensiero della missione eroica che
l’attendeva come madre di una numerosa prole.
Infatti, raccontando ella l’incontro nel quale, esponendo a Padre Pio lo sconforto in cui la gettavano i
travagli per il sostentamento, la crescita e l’educazione dei figli, fu da lui illuminata sul significato della
maternità, e scriveva questo pensiero: “Il buio che avevo dentro si dissolse alla luce della missione eroi-
ca di madre; lo sconforto si trasformò in conforto nell’intravedere l’aureola del martirio sul mio compi-
mento dei doveri materni”.
Quale insegnamento per tante madri dei nostri tempi che vedono nelle maternità moltiplicate una
mortificazione della loro dignità. Mamma Licia aveva compreso, invece, che «dono di Dio sono i figli, è
sua grazia il frutto del grembo» (Sal 126) e per questo i figli erano per lei tutta la sua ricchezza e la sua
gloria. Non ha mai sentito l’esigenza egoistica di cercare la realizzazione nel lavoro o in qualche attivi-
tà che avrebbe necessariamente sottratto tempo, cure e affetto ai suoi figli: farli crescere sani nel corpo
e nello spirito, assicurare loro una buona educazione ed istruzione, prepararli ad essere “cittadini del
Cielo” (cf Ef 2,19) era la sua più vera soddisfazione, la sua più alta ambizione, il suo nobile lavoro.
Si sforzava di pregare più che poteva, tanto che l’anelito della preghiera incessante, irrealizzabile tra le
molteplici occupazioni domestiche, le faceva sorgere il dubbio di essere colpevole agli occhi di Dio. Fu
ancora Padre Pio che fugò, con la sua solita benevolenza paterna, i pensieri angoscianti che
l’opprimevano, assicurandole che la sollecitudine con cui attendeva all’educazione dei figli perché
crescessero sani e timorati di Dio, era la sua ininterrotta preghiera.
E in effetti, grazie ai suoi sacrifici, ella è riuscita a dare ai suoi figli l’educazione culturale e religiosa desi-
derata, ottenendo che si inserissero nel campo del lavoro e assaporando anche l’intima gioia di vedere
uno di essi rivestito della dignità sacerdotale e fondare una novella famiglia religiosa, quella dei Fran-
cescani dell’Immacolata.
S. Giovanni Bosco
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Il pensiero di San Pio da Pietrelcina è commentato da Padre Stefano Maria Manelli
6 - Il Crociato dell’Immacolata -
Argomento scritto da Simone Iuliano consacrato dell’ Immacolata
“I MALEFICI “
Non tutto ciò che le persone chiamano maleficio lo è realmente. Molte
persone dicono di soffrire per un maleficio perché sono povere, malate o
hanno delle grosse difficoltà. Questo è dovuto principalmente al fatto che
quando parlano dei loro problemi con gli altri, spesso si sentono dire o fan-
no loro stessi questa affermazione: “ si tratta di un maleficio” oppure
“ questa persona è disturbata” o altre espressioni del genere. Perciò è ne-
cessario essere molto prudenti quando qualcuno viene a chiederci di prega-
re per una persona che dice di soffrire per un maleficio. Questo non vuol
dire, però, che malgrado qualche esagerazione, non esistano veri malefici:
ce ne sono e con una certa frequenza. CHE COS’ E’ FARE UN MALEFI-
CIO??? E’ fare del male ad una persona tramite l’ azione del demonio. Il
modo più comune per fare un maleficio consiste nell’ usare degli oggetti per
mezzo dei quali si esprime la volontà di fare del male ad una persona; si
invoca la potenza di satana sull’ oggetto perché gli imprima la sua forza
malefica. Questo può essere fatto direttamente o indirettamente.
Un modo diretto consiste nel far bere o mangiare alla “vittima” un alimento
o una bevanda cui si sia mescolato qualcosa che è il mezzo che dovrebbe
produrre il maleficio. Gli ingredienti che vengono usati con maggiore fre-
quenza sono: particelle di ossa di morti, di pietre di altare, sangue me-
struale, parti di alcuni animali, certe erbe, ecc. L’ efficacia malefica non
dipende tanto dal materiale che viene impiegato quanto dalla volontà di fa-
re del male a quella certa persona con l’ intervento del demonio, e tale vo-
lontà si manifesta attraverso le formule occulte che si usano quando si
fabbricano questi intrugli. C’ è un altro modo per fare un maleficio che
possiamo chiamare indiretto e che consiste nel pronunciare una invocazione
malefica su oggetti che appartengono alla persona che si vuole danneggiare:
specialmente su fotografie o una qualche raffigurazione della persona co-
me, ad esempio, una bambolina. Uno dei riti più comuni consiste nel config-
gere spilli sulla testa del ritratto o del pupazzo, oppure l’ intenzione che la
persona soffra, poi, più o meno intensamente in quelle parti. Tutto questo
viene fatto con un rito satanico. Ed in effetti, a volte alcune persone
- Il Crociato dell’Immacolata - 7
vittime di un maleficio dicono che si sentono trafiggere in
una parte o in un’ altra del loro corpo. Per questo, molte
volte si ottiene la liberazione quando, durante la preghie-
ra la persona riesce a vomitare del filo di cotone o lacci
oppure chiodi ecc. Quando le persone che soffrono per
malefici ricevono la preghiera di liberazione, spesso sba-
vano in minore o maggiore quantità. I tempi per ottenere la liberazione da
queste situazioni è diversa caso per caso: dipende dalla gravità del malefi-
cio, da quanto tempo è stato fatto e dalle disposizioni interiori della “ vit-
tima”. Occorre tenere ben presente che, fino a quando la persona non si
sarà pentita dei suoi peccati, non avrà perdonato a chi le avesse fatto del
male, non sia disposta a rinunciare a tutto quello che è l’ occultismo, e a
disfarsi completamente di ogni oggetto che le sia stato dato da stregoni,
maghi, o fattucchieri, come amuleti o cose del genere, è completamente
inutile pregare per la liberazione. Chi non tenesse in considerazione questi
punti, commetterebbe gravi errori e incorrerebbe in grossi fallimenti in
questo ministero tanto necessario. I diversi modi con i quali il maleficio
opera per analogia su questi diversi materiali, possono ridursi a quattro: l’
inchiodamento , la putrefazione, la distruzione con il fuoco e la legatura.
L’ inchiodamento consiste nel trapassare con qualcosa di acuminato (spilli
preferibilmente) un oggetto che rappresenti in qualche
modo la vittima con l’ intento di recargli sofferenze. La
putrefazione vorrebbe provocare un “disfacimento” lento
ma inesorabile della persona: attraverso una malattia in-
spiegabile, che è strettamente legata alla putredine in-
dotta nell’ oggetto nel quale si è trasferita la personalità della vittima
(sotterrando il materiale maleficiato). Meno usata è la distruzione con il
fuoco che si pratica bruciando l’ oggetto maleficiato.
L’ annodamento chiamato spesso legatura si ottiene legando capelli, nastri,
fili di stoffa, fazzoletti,ecc. Rappresenta un impedimento che si vuole
provocare nella persona maleficiata. Il maleficio della legatura si manife-
sta a volte con sintomi che hanno qualcosa di misterioso; non è raro trova-
re nei guanciali delle persone malediciate o nei materassi delle piume anno-
date o intrecciate in maniera sorprendente. Anche gli stessi capelli della
vittima possono trovarsi annodati in modo analogo.
FINE.
8 - Il Crociato dell’Immacolata -
Argomento scritto da Ida Iuliano consacrata dell’ Immacolata
CHI SONO I TESTIMONI DI GEOVA? I TESTIMONI DI GEOVA SONO I SEGUACI DI UNA SETTA
RELIGIOSA ( SE DI RELIGIONE SI PUO' PARLARE DATO CHE CI SONO UN MISCUGLIO DI
ERESIE E DI ERRORI) FONDATA NEL 1874, DA UN UOMO RICCO LAICO CHIAMATO
TAZE RUSSEL.
(PRIMO ERRORE) NEGANO LA SANTISSIMA TRINITA'; PER LORO SOLO GEOVA ( CHE SO-
STENGONO ESSERE IL NOME DI DIO NELL' A.T.) E' L' UNICO DIO; GESU' E' UN UOMO, E LO
SPIRITO SANTO E' SOLO IL FRUTTO DELL' AMORE DEL PADRE E DEL FIGLIO. MA A QUESTA
PRIMA NEGAZIONE PUO' ESSERE RISPOSTO CITANDO I VERSETTI DI LUCA 3, 21-22, DOVE
AL BATTESIMO DI GESU' E' DIO A PARLARE ( TU SEI IL MIO FIGLIO PREDILETTO, IN TE MI
SONO COMPIACIUTO), E LA COLOMBA SIMBOLEGGIA LO SPIRITO SANTO, E IN MATTEO 28,
18-20 DOVE CI VIENE INSEGNATO DA GESU' A BATTEZZARE NEL NOME DELLA SANTISSIMA
TRINITA'.
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I TESTIMONI DI GEOVA CITANO MARCO 13-32 (UNA DELLE
PARTI CHE NON HANNO MODIFICATO O OMESSO) DOVE GESU'
DICE DI ESSERE INFERIORE AL PADRE E AGLI STESSI ANGELI.
MA NOI POSSIAMO RISPONDERE DICENDO CHE GESU' E' VE-
RO DIO E VERO UOMO E, QUANDO AFFERMA DI ESSERE INFE-
RIORE AGLI ANGELI LO DICE DELLA SUA UMANITA'. IN MAT-
TEO 26, 33-34 QUANDO IL SOMMO PONTEFICE DOMANDA A
GESU' <<SEI IL FIGLIO DI DIO?>> GESU' RISPONDE: << TU LO
HAI DETTO>> GESU' CONFESSA LA VERITA' MA LO FA SENZA LA SUPERBIA DI EVA E DI ADA-
MO. SARA' LO STESSO PIETRO IN MATTEO 15-15 A CONFESSARE CHE GESU' E' IL FIGLIO DEL
DIO VIVENTE, E FIGLIO DELL' UOMO PERCHE' FIGLIO DELLA MADONNA! GESU' FIGLIO DEL
DIO VIVENTE PERCHE' NON CREATO MA GENERATO PER OPERA DELLO SPIRITO SANTO!
<<IN CONCLUSIONE VI RICORDIAMO CHE LA BIBBIA CRISTIANA NON HA AUTORI UMANI AL-
LA SUA FINE, QUELLA DEI TESTIMONI DI GEOVA HA COME AUTORE KING JAMES.>> QUANDO
VIENE AFFERMATO CHE LE BIBBIE SONO UGUALI E' UNA MENZOGNA, PERCHE' QUANDO LE SI
CONFRONTANO RISULTANO DIVERSE E RIPORTIAMO ALCUNI ESEMPI: MATTEO 26,26:ORA
MENTRE ESSI MANGIAVANO, GESU' PRESE IL PANE, PRONUNCIATA LA BENEDIZIONE, LO
SPEZZO' E LO DIEDE AI DISCEPOLI DICENDO: <<PRENDETE E MANGIA-
TE: QUESTO E' IL MIO CORPO>> NELLA BIBBIA DEI TESTIMONI DI
GEOVA COMPARE: <<PRENDETE E MANGIATE, QUESTO SIGNIFICA IL
MIO CORPO>> I TESTIMONI DI GEOVA VOGLIONO NEGARE L' EUCARE-
STIA, PERCIO' TRADISCONO IL VERO SIGNIFICATO DI QUEST' ULTI-
MA!!!
10 - Il Crociato dell’Immacolata -
A cura di Simone Iuliano (consacrato dell’ Immacolata)
Divinazione e Magia
(capitolo 2115 del Catechismo della Chiesa Cattolica)
Dio può rivelare l’ avvenire ai suoi profeti o ad altri santi.
Tuttavia il giusto atteggiamento cristiano consiste nell’ abbandonarsi con
fiducia nella mani della Provvidenza per ciò che concerne il futuro e a ri-
fuggire da ogni curiosità malsana a questo riguardo.
L’ imprevidenza può costituire una mancanza di responsabilità.
Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a satana o ai
demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che
<<svelino>> l’ avvenire.
La consultazione degli oroscopi, l’ astrologia, la chiromanzia, l’ interpreta-
zione dei presagi e delle sorti, i fenomeni della veggenza, il ricorso ai me-
dium occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine su-
gli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nasco-
ste. Sono in contraddizione con l’ onore e il rispetto, congiunto a timore
amante, che dobbiamo a Dio solo.
Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le quali si pretende di
sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottene-
re un potere soprannaturale sul prossimo - fosse anche per procurargli la
salute – sono gravemente contrarie alla virtù della religione.
Tali pratiche sono ancor più da condannare quando si accompagnano ad
una intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all’ inter-
vento dei demoni. Anche portare gli amuleti è biasimevole.
Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche.
Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli.
Il ricorso a pratiche mediche dette tradizionali non legittima né l’ invo-
cazione di potenze cattive, né lo sfruttamento della credulità altrui.
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Argomento scritto da Ida Iuliano consacrata dell’ Immacolata
“Il fidanzamento”
12 - Il Crociato dell’Immacolata -
E) Attrazione sessuale verso la persona prescelta: attrazione che deve es-
sere avvertita in modo spontaneo e naturale e che deve essere incontro più
di anima che di corpo.
G) Attitudine alla vita a due: non inclinata alla solitudine, ma che compren-
da il piacere di stare in compagnia e la capacità di dialogare.
I) Conoscenza delle leggi dello stato e della Chiesa sul fidanzamento: leggi
statali contenute nel codice di diritto civile ( libro 1, titolo 6, capo1) e nel
nuovo diritto di famiglia entrato in vigore con legge n. 151 del 19-5-1975.
Le leggi ecclesiastiche si trovano invece nel codice del diritto canonico pro-
mulgato il 25-1-1983 (canoni 1062-1070) e nella carta dei diritti della
famiglia del 22-10-1983.
Non sempre le disposizioni del diritto canonico e quelle del diritto civile
italiano coincidono, anzi si differenziano in più punti,anche sostanzialmente.
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CROCIATA DEL ROSARIO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’
Ave Maria
14 - Il Crociato dell’Immacolata -
In data 23 Gennaio 2008 siamo stati ricevuti che è un espressione del senso
dal nostro Vescovo Francesco della fede del popolo di Dio che ha
Marino, il quale, ha approvato e benedetto visto in questo matrimonio un fatto importante
la nostra iniziativa invocando dal della storia della Salvezza.
Signore copiosi frutti apostolici, e proprio Ebbene il Salvatore ha iniziato l’opera
in questo giorno, senza nessuna della Salvezza con l’unione verginale e
premeditazione da parte nostra, ricorreva santa, di Maria e Giuseppe, nella quale
la Festa dello “Sposalizio di Maria e Giuseppe”, si manifesta la sua onnipotente volontà di puri-
ficare e santificare la famiglia.
- Il Crociato dell’Immacolata - 15
Magnificat
L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
16 - Il Crociato dell’Immacolata -
NOVENA AL SS. CROCIFISSO
per ottenere qualche grazia
- Il Crociato dell’Immacolata - 17
PREGHIERA DELLO STUDENTE
al Miracoloso Bambino Gesù di Praga
Protettore degli Studenti
da recitarsi durante l'anno scolastico
O Bambino Gesù, eterna ed incarnata Sapienza, che dalla tua soave immagine di
Praga dispensi a tutti generosamente le tue grazie, e in particolare alla gioventù
studiosa che a te si affida, deh, volgi benigno lo sguardo sopra di me che t'invoco
a protezione de' miei studi.
Tu, Uomo Dio, sei il Signore della scienza, la fonte dell'ingegno e della memoria:
vieni dunque in soccorso alla mia debolezza. Illumina la mia mente, rendendomi fa-
cile l'acquisto della verità e del sapere; rafforzami la memoria perché possa rite-
nere quanto ho appreso; nei momenti difficili sii tu mia luce, sostegno e conforto.
Dal tuo divìn Cuore imploro la grazia di adempiere fedelmente tutti i miei doveri di
studio, e di trarne i migliori frutti, per avere poi la gioia di felici scrutinii, e in
partìcolar modo una buona promozione. Io ti prometto, anche per meritare le gra-
zie invocate, di essere fedele in tutti i miei doveri cristiani e di amarti sempre
più.
O dolce Bambino di Praga, custodiscimi ogni giorno sotto il provvido tuo manto, e
guidami soprattutto, oltre che nell'ascesa del sapere, sulla via dell'eterna salvez-
za. Così sia.
Imprimatur
G enuae, die 20 Martii 1960.
18 - Il Crociato dell’Immacolata -
PREGHIERA QUOTIDIANE A S. GIUSEPPE
Ti saluto, o glorioso S. Giuseppe, padre di Gesù Cristo
e vero sposo di Maria Vergine, e ti supplico
per i tuoi sette dolori e le sette allegrezze,
a volere venire in mio aiuto in tutti i
momenti della mia vita.
Prega per me ora e sempre; soprattutto, prega per me
e per tutti i miei cari nell'ora della morte.
- Il Crociato dell’Immacolata - 19
PREGHIERA A GESÙ BAMBINO DI PRAGA
O Gesù Bambino, mi rivolgo a te e ti prego per la tua Santa Ma-
dre, di assistermi in questa necessità (esprimere il proprio desi-
derio), poiché credo fermamente che la tua Divinità può venirmi
in aiuto. Spero con fiducia di ottenere la tua santa grazia. Ti
amo con tutto il cuore e con tutte le forze dell'anima mia. Mi
pento sinceramente dei miei peccati e ti supplico, o buon Gesù,
di donarmi la forza di vincerli. Prendo la ferma risoluzione di
non offenderti mai più, e mi offro a te con la disposizione di sof-
frire piuttosto che di dispiacerti. Ormai, voglio servirti con fe-
deltà. Per amore tuo, o divino Gesù Bambino, amerò il mio
prossimo come me stesso. O Gesù Bambino pieno di potenza, ti
supplico di nuovo, assistimi in questa circostanza (ripetere il
proprio desiderio), fammi la grazia di possederti eternamente
con Maria e Giuseppe in cielo e di adorarti con i santi angeli.
Così sia.
OGNI GIORNO
O Verbo divino, Maestro sovrano e Re dei re! O degno discendente di Jesse, chiave misteriosa
di Davide e scettro potente del popolo di Israele! O Emmanuele e Legislatore supremo, dolcissi-
mo Gesù Bambino di Praga, Sposo delle anime, che per riscattarle e salvarle hai voluto scende-
re dal seno dell'Eterno Padre nel seno di una Vergine purissima! Divino e bellissimo Bambino,
mi getto ai tuoi piedi e ti adoro nell'annientamento più profondo e nella fede con la quale lo
fecero i pastori e i magi un tempo a Betlemme. Imprimi nella mia anima le disposizioni di fede,
di amore, di riconoscenza e di generosità con le quali devo fare questa novena, per il tuo onore
e la tua gloria, e degnati di accordarmi, per la potente intercessione della SS. Vergine Maria,
tua Madre, e del compassionevole patriarca San Giuseppe, tuo Padre putativo, che la mia ani-
ma sia purificata da tutti i peccati, confermata sempre più nel tuo servizio. Concedimi anche,
amabilissimo Bambino, la grazia particolare che imploro dal tuo cuore generoso. Te la doman-
do per la tua Immagine santa e miracolosa, nella quale tanto ti compiaci, come lo provano le
grazie senza numero e i benefici continui di ogni genere che effondi così abbondanti attraverso
la tua intercessione, non solo sugli abitanti di Praga, ma sui fedeli di tutto il mondo. Non di-
sprezzare, o Signore, la mia preghiera, ma degnati invece di accoglierla favorevolmente e di
esaudirla. Amen.
PRIMO GIORNO
Divino Gesù Bambino di Praga, Verbo eterno del Padre, che per liberare le nostre anime dalla
schiavitù del peccato, hai voluto assumere la nostra carne, soffrire e soddisfare per noi la giu-
stizia divina e divenire così nostro modello, accordami la grazia di rispondere a sì grande mise-
ricordia; e staccando il mio cuore dalle creature, attiralo verso di te. Liberami dal fascino dei
sensi e fa' che io veda e riconosca in te l'ideale della mia vita, per meritare di possederti e di
gioire di te in cielo. Amen. Preghiera a Gesù Bambino.
20 - Il Crociato dell’Immacolata -
SECONDO GIORNO
Dolcissimo Gesù Bambino di Praga, nostro Dio e Salvatore, che hai voluto nascere in una stalla
e nei rigori dell'inverno, assoggettandoti fin dai primi istanti della vita alla povertà e alle soffe-
renze, staccami dai beni e dai piaceri della terra, liberami dalla schiavitù della carne e dall'a-
more del mondo e fa' che io ti segua in tutte le sofferenze e le umiliazioni della vita, per merita-
re di partecipare un giorno alla tua gloria eterna. Amen. Preghiera a Gesù Bambino.
TERZO GIORNO
Potentissimo Gesù Bambino di Praga, Figlio del Padre celeste, che sei venuto sulla terra per
compiere il disegno eterno di salvare il genere umano, e hai posto la tua gloria nel fare la volon-
tà di Colui che ti ha mandato, fa' che possa anch'io compiere i tuoi disegni su di me e che mi
conformi interamente alla tua volontà, avendo di mira in tutte le cose la mia salvezza e quella
del prossimo. Amen. Preghiera a Gesù Bambino.
QUARTO GIORNO
Misericordiosissimo Gesù Bambino di Praga, mio Creatore e Redentore, che essendoti reso
visibile agli uomini e avendo vissuto tra loro, ci hai riuniti per formare una cosa sola con te
come tu sei una cosa sola col Padre celeste, non permettere che io mi renda indegno di apparte-
nere a questa comunione di cui tu sei il fondatore, e il Capo, e di essere membro del tuo Corpo
mistico, la Santa Chiesa, nostra Madre. Amen. Preghiera a Gesù Bambino.
QUINTO GIORNO
Piissimo Gesù Bambino di Praga, divino Salvatore degli uomi-
ni, che sei venuto sulla terra per il riscatto di tutti gli uomini, e
hai affidato alla tua Chiesa il compito di condurli alla parteci-
pazione della Redenzione universale, fa' che quelli che non han-
no la gioia di appartenere alla Santa Chiesa si affrettino verso
la tua Sposa amata per ottenere la loro salvezza, e quelli che le
appartengono, ma sfortunatamente non vivono in grazia, attin-
gano dalle sorgenti della misericordia che tu hai sempre aperte
il beneficio inestimabile della vita eterna. Amen. Preghiera a Gesù Bambino.
SESTO GIORNO
Misericordiosissimo Gesù Bambino di Praga, splendore del Padre e immagine vivente della sua
sostanza, che sei disceso dal cielo sulla terra per essere per gli uomini via, verità e vita, ristabili-
sci in noi l'immagine divina, oscurata e sfigurata dal peccato, e guida i nostri cuori affinché
riconosciamo in Te l'unico ideale della nostra vita sulla terra e della nostra speranza in cielo.
Amen. Preghiera a Gesù Bambino.
SETTIMO GIORNO
Dolcissimo Gesù Bambino di Praga, Principe della Pace, poiché dalla tua venuta nel mondo gli
angeli hanno annunciato la pace agli uomini di buona volontà, riconcilia i peccatori con Dio,
dona la pace alla loro coscienza, la luce al loro spirito, il fuoco della carità al loro cuore, affin-
ché la tua gloriosa nascita produca in tutti gli uomini gli effetti che l'annuncio angelico ha pro-
dotto nei pastori che ti hanno adorato nella grotta di
Betlemme. Amen. Preghiera a Gesù Bambino.
- Il Crociato dell’Immacolata - 21
OTTAVO GIORNO
Amabilissimo Gesù Bambino di Praga, sposo divino delle nostre anime, che dopo esser venuto a
salvare gli uomini, verrai di nuovo a giudicarli, manifestando lo splendore della tua generazio-
ne eterna che hai nascosto per renderti accessibile agli uomini, e farai brillare tutta la tua glo-
ria a confusione di coloro che hanno abusato della tua grazia, aiutami affinché io segua ora le
tue ispirazioni, o mio Redentore, e affinché io possa un giorno vederti come giudice buono e
favorevole. Amen. Preghiera a Gesù Bambino.
NONO GIORNO
Amabilissimo Gesù Bambino di Praga, Figlio di Dio dall'eterni-
tà e Figlio di Maria dal momento in cui, incarnandoti nel suo
seno purissimo, ne hai ricevuto l'accoglienza più mirabile e
rispettosa che possa mai farti una creatura, concedimi di acco-
glierti con la carità e la generosità che hai trovato nella SS.
Vergine. O mio Salvatore, così come sei realmente nato alla
vita del corpo per Maria, nasci, te lo domando ora, spiritual-
mente nella mia anima, e riempila della tua grazia, perché essa
corrisponda sempre alle tue ispirazioni. Amen. Preghiera a
Gesù Bambino.
22 - Il Crociato dell’Immacolata -
Preghiera per la famiglia
GESÙ SEGNA COL TUO SANGUE NON SOLO LA
PORTA DELLA NOSTRA CASA,MA IL CUORE DI
TUTTI I SUOI ABITANTI, TUOI ELETTI, E MAN-
TIENICI UNITI NEL TUO AMORE E NELL’
OSSERVANZA DELLA TUA LEGGE.
FA, O SIGNORE, CHE LA NOSTRA FAMIGLIA
SI MODELLI SU QUELLA DI NAZARET E SIA UN
TEMPIO DI PACE, DI ONESTÀ E DI AMORE.
GESÙ, GIUSEPPE, MARIA PROTEGGETECI,
BENEDITE LE CULLE, CUSTODITE I FANCIULLI
E I GIOVANI, DATE FORZA AI DEBOLI E AI
MALATI, SOSTENETE I VECCHI, CONFORTATE
LE VEDOVE E GLI ORFANI, E FATE CHE QUESTA
FAMIGLIA SIA UNITA NON SOLO SULLA TERRA,
MA ANCHE NEL CIELO. *
*cfr Nel sangue dell’ agnello - Albano Laziale ( Roma )
Sui grani maggiori del Rosario: "Eterno Padre, io Ti offro il Corpo e il San-
gue, l´Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Nostro Signore Gesù
Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero". Sui
grani dell´Ave Maria per dieci volte: "Per la sua dolorosa passione,abbi mi-
sericordia di noi e del mondo intero". Alla fine ripetere per tre volte:
"Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo
intero".
- Il Crociato dell’Immacolata - 23
O Dio vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in
mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio e
ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
ENUNCIAZIONE DEL MISTERO...
24 - Il Crociato dell’Immacolata -
3. La nascita di Gesù Cristo nella grotta di
Betlemme.
«Giuseppe e Maria salirono da Nazareth a
Betlemme e mentre erano là, Maria diede
alla luce il figlio suo primogenito; lo av-
volse in fasce e lo adagiò in una mangia-
toia»
(Lc 2,6-7).
4. La presentazione di Gesù Bambino al
tempio.
«Portarono Gesù a Gerusalemme per pre-
sentarlo al Signore, secondo ciò che è
scritto nella Legge del Signore: "Ogni ma-
schio primogenito sarà consacrato al Si-
gnore"»
(Lc 2,22-23).
- Il Crociato dell’Immacolata - 25
3. La coronazione di spine di Gesù
Cristo.
«I soldati lo condussero nell'atrio
del Pretorio. Lo rivestirono di porpo-
ra e, intrecciata una corona di spine,
gliela conficcarono sul capo. Si mi-
sero poi a salutarlo: - "Salve, o Re
dei Giudei"». (Mc. 15,16-18)
26 - Il Crociato dell’Immacolata -
3. La discesa dello Spirito Santo su
Maria Vergine e sugli Apostoli.
«Al compiersi dei giorni della Pente-
coste, tutti i discepoli erano riuniti
nello stesso luogo. E apparvero loro
lingue come di fuoco, che si sparti-
vano, posandosi ognuna su ciascuno
di essi. E tutti furono ripieni di Spiri-
to Santo».
2. Le nozze di Cana.
La Madre disse ai servi:"Fate quello che vi di-
rà". Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in
Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi
discepoli credettero in Lui.
(Gv 2,1-11)
- Il Crociato dell’Immacolata - 27
3. L'annuncio del Regno di Dio con
l'invito alla conversione.
Gesù si recò nella Galilea predicando
il Vangelo di Dio e diceva: "Il tempo
è compiuto e il Regno di Dio è vici-
no; convertitevi e credete al Vange-
lo". (Mc 1,14-15)
5. L'istituzione dell'Eucaristia.
Mentre mangiavano prese il pane, e
pronunciata la preghiera di benedi-
zione, lo spezzò e lo diede loro di-
cendo: "Prendete, questo è il mio
Corpo". Poi prese il calice e rese
grazie, lo diede loro e ne bevvero
tutti. E disse: "Questo è il mio San-
gue, il Sangue dell'Alleanza, versato
per molti". (Lc 22,19-21)
Madre Castissima...
Litanie Lauretane Madre sempre Vergine…
Madre Immacolata...
Signore, pietà
Madre degna d'amore...
Cristo, pietà
Madre ammirabile...
Signore, pietà
Madre del buon consiglio...
Cristo, ascoltaci
Madre del creatore...
Cristo, esaudiscici
Madre del Salvatore...
Vergine prudente...
Padre del cielo che sei Dio, abbi pietà di Vergine degna di onore...
noi Vergine degna di lode...
Spirito Santo che sei Dio, abbi pietà di Vergine Potente...
noi Vergine Clemente...
Santa Trinità, unico Dio, abbi pietà di Vergine Fedele…
noi
Specchio di perfezione...
Santa Maria, Sede della Sapienza...
Santa Madre di Dio, Fonte della nostra gioia…
Santa Vergine
delle vergini, Tempio dello Spirito Santo...
Madre di Cristo... Tabernacolo dell'eterna gloria...
Madre della Chiesa... Dimora consacrata di Dio...
Madre della divina grazia... Rosa mistica...
Madre Purissima...
28 - Il Crociato dell’Immacolata -
Torre della santa città di Da- Preghiera a San Giuseppe
vide...
Fortezza inespugnabile... A te, o beato Giuseppe, stretti
Santuario della divina pre- dalla tribolazione, ricorriamo,
senza... e fiduciosi invochiamo il tuo pa-
Arca dell'alleanza… trocinio,
Porta del cielo... insieme a quello della tua Santis-
Stella del mattino... sima Sposa.
Salute degli infermi... Per quel sacro vincolo carità, che
Rifugio dei peccatori... ti strinse all'Immacolata Vergine
Consolatrice degli afflitti... Madre di Dio,
Aiuto dei cristiani... e per l'amore paterno che portasti
Regina degli Angeli... al fanciullo Gesù,
Regina dei Patriarchi... riguarda te ne preghiamo, con oc-
Regina dei Profeti... chio benigno la cara eredità
Regina degli Apostoli... che Gesù Cristo acquistò col suo
Regina dei Martiri... Sangue,
Regina dei Confessori della e con il tuo potere ed aiuto soc-
fede... corri ai nostri bisogni.
Regina delle Vergini... Proteggi, o provvido Custode del-
Regina di tutti i Santi... la Divina Famiglia,
Regina concepita senza pec- l'eletta prole di Gesù Cristo;
cato... allontana da noi, o Padre
Regina assunta in cielo... amantissimo,
Regina del Rosario... la peste di errori e di vizi che am-
Regina della famiglia... morba il mondo,
Regina della pace... assistici propizio dal cielo in que-
sta lotta contro il potere delle te-
nebre,
Agnello di Dio, che togli i
o nostro fortissimo protettore;
peccati del mondo. Perdona-
e come un tempo salvasti dalla
ci, Signore.
morte la minacciata vita del bam-
Agnello di Dio, che togli i
bino Gesù,
peccati del mondo. Esaudisci-
così ora difendi la Santa Chiesa di
ci o Signore.
Dio dalle ostili insidie e da ogni
Agnello di Dio, che togli i
avversità,
peccati del mondo. Abbi pietà
e copri ciascuno di noi con il tuo
di noi.
patrocinio,
Prega per noi, santa Madre di
affinchè col tuo esempio e con il
Dio. Affinchè siamo fatti de-
tuo soccorso
gni delle promesse di Cristo.
possiamo virtuosamente vivere,
piamente morire
Preghiamo:
Concedi, ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro,
e conse-
di godere sempre la salute del corpo e guire l'e-
dello spirito e per la gloriosa intercessio- terna
ne di Maria Santissima, sempre vergine,
salvaci dai mali che ora ci rattristano e beatitu-
guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo dine in
nostro Signore. Amen.
Cielo.
Amen.
- Il Crociato dell’Immacolata - 29
OMAGGIO A SAN MASSIMILIANO MARIA KOLBE