MOLOTOV
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Bollettino esteri Circolo Gramsci CA
LA BATTAGLIA DI
#4
11/02/07 BAGHDAD
05/02/07
In dispaccio di Martedi’ mattina il Mafkarat al-
Islam ha reso noto che Lunedi’ ha avuto luogo a
Baghdad una riunione plenaria cui hanno
partecipato i comandanti di tutte le organizzazioni
della Resistenza nonche’ i capi religiosi e tribali
ed i notabili che rappresentano la popolazione
sunnita di Baghdad. Scopo della riunione era
quello di delineare piani per resistere alla attesa
offensiva che gli americani e i loro alleati
filoiraniani lanceranno sulla capitale. Il
corrispondente del Mafkarat al-Islam (che ha
assistito alla parte pubblica dell’incontro e che e’
stato autorizzato a riferire su quanto in essa si e’
svolto) ha detto che l’incontro ha avuto luogo a
Baghdad, che vi avevano preso parte le alte
personalita’ suindicate, che era durato sei ore di
fila, e che era cominciato con letture del Corano.
Indi i comandanti di ciascuna delle organizzazioni
della Resistenza hanno preso la parola. I punti di
vista da loro espressi hanno mostrato l’elevato
grado di coesione e di uguaglianza di vedute
condivisi dai differenti gruppi della Resistenza.
Il corrispondente ha riferito che i comandanti della
Resistenza ritengono tutti che il nuovo piano
americano per Baghdad miri a suddividere le aree
della citta’ in modo tale da consentire agli sciiti
filoiraniani di impossessarsi della maggioranza
dei distretti ove attualmente predominano i sunniti
e di dare il controllo di Baghdad a loro, come gia’
accaduto col distretto di al-Jadidah.
L’incontro si e’ poi focalizzato sul come opporsi
alle forze di occupazione ed ai loro alleati sciiti
filoiraniani. Contrariamente a quanto sostenuto da
alcuni mezzi d’informazione, l’incontro non ha
mostrato alcuna intenzione della Resistenza di
ritirarsi da Baghdad.
Il corrispondente ha riferito che uno dei gruppi
della Resistenza, noto come Stato Islamico
dell’Irak, ha proposto un piano che e’ stato
accettato come definitivo da tutti gli intervenuti e
adottato da tutte le organizzazioni della
Resistenza, dai capi delle tribu’ e da tutte le
personalita’ presenti.
Esso prevede di dividere i distretti sunniti di
Baghdad in distretti operativi militari collegati fra
loro da un comando unico composto da specialisti
militari appartenenti ai gruppi della Resistenza,
da importanti capi religiosi, e da rappresentanti
della comunita’ sunnita. Secondo la proposta del
gruppo Stato Islamico dell’Irak - adottata da tutti i
presenti fra applausi e grida di “Allahu akbar!”
(Dio e’ grande) - sin dalle prime 48 ore dall’inizio
dell’offensiva delle forze americane e filoiraniane
i distretti operativi di Baghdad saranno per loro
campi di esecuzione.
Il corrispondente ha pure detto che nell’incontro
si e’ anche discusso sulla protezione delle
donne, dei bambini e delle moschee,
sull’armamento della popolazione sunnita, sulle
provviste di acqua e di cibo, e su cliniche di
emergenza per i feriti da aprirsi in tutti i
distretti. Nell’incontro si sono anche presi
accordi su come garantire la presenza di un
sufficiente numero di medici e il reperimento di
sacche di sangue per le trasfusioni, di bende e di
medicinali.
Il corrispondente ha anche riferito che tutti i
comandanti si sono mostrati ottimisti sul piano
concordato, che comprende 11 punti. Un
rappresentante del gruppo Stato Islamico
dell’Irak ha detto: “se Dio vuole, esso rompera’
loro la schiena [agli americani e ai settarii
filoiraniani] fin dalle prime ore”. Fonti
informative che hanno assistito alla parte
riservata della seduta dei comandanti della
Resistenza, che ha fatto seguito alla riunione
plenaria, hanno detto al Mafkarat al-Islam che
piani, operazioni e metodi, saranno messi in
pratica in un modo che americani e settarii non
hanno mai visto.
Altre persone informate hanno detto che ogni
organizzazione della Resistenza ha in serbo
qualche nuova sorpresa. L’Esercito Islamico ha
proposto cio’ che ha chiamato “un grande
piano”, mentre la Jaysh al-Mujahiddin ha
presentato una sua recente innovazione, senza
precedenti sul campo di battaglia. Dal canto
suo, lo Stato Islamico dell’Irak ha offerto un
esercito di bombe umane.
Quando sono usciti dalla riunione, i capi delle
organizzazioni della Resistenza apparivano lieti
e soddisfatti, ed esclamavano “Allahu akbar!”.
Durante l’incontro sono anche stati autorizzati i
corrispondenti del Mafkarat al-Islam a riferire
dai luoghi di battaglia e a documentare
fotograficamente l’eroismo dei combattenti
nell’affrontare l’offensiva americano-settaria
nelle varie zone della capitale.
Il Direttore dell’Ufficio Notiziari del Mafkarat
al-Islam ha detto che, a Dio piacendo, 15
corrispondenti dell’agenzia saranno operanti in
tutta Baghdad per inviare servizi sulla battaglia
fin dall’inizio dell’offensiva, e che essi verranno
piazzati sia nelle zone sunnite che sciite della
citta’ nonostante le difficili condizioni da
attendersi, trattandosi di una battaglia che si
prevede spaventosa. “Con l’aiuto di Dio” - ha
detto il Direttore - “sara’ l’inizio della fine per
Crociati, settarii e Peshmergah e il ritorno del
nostro libero, grande Irak!”.
06/02/07
In dispaccio di Martedi’ notte il Mafkarat al-Islam
ha comunicato che mentre si sta avvicinando il
lancio della attesa offensiva americana e delle
forze irachene fantoccio su Baghdad, Salam
Zakam az-Zawbi‘i, un eminente membro della
settaria Fratellanza Musulmana sunnita e del
collaborazionista Partito Islamico, ha annunciato
che egli sara’ uno dei comandanti nella campagna.
Il corrispondente ha riferito che i funzionari del
regime fantoccio hanno detto che il “conto alla
rovescia” per il lancio dell’offensiva e’ gia’
cominciato, e che oltre al sunnita e filoamericano
az-Zawbi‘i, gli altri comandanti saranno un curdo
e due sciiti.
Il corrispondente precisa che Az- Zawbi‘i, dopo
aver partecipato alle elezioni inscenate dalle forze
di occupazione americane, venne chiamato dal
Partito Islamico a ricoprire la carica di vice primo
ministro fantoccio per gli affari della sicurezza,
carica onoraria senza un reale potere. Az- Zawbi‘i
ha ricoperto tale carica per lungo tempo senza
tuttavia esercitare alcuna influenza su quanto
avveniva mentre il regime e le milizie settarie sue
alleate cacciavano i sunniti da vari quartieri di
Baghdad.
Gli iracheni - riferisce il corrispondente - sono
quindi restati a bocca aperta nell’apprendere che
az- Zawbi‘i era stato scelto come uno dei
comandanti dell’offensiva di Bush-al-Maliki, la
quale mira a espellere i sunniti da Baghdad, dopo
che gia’ tanti di essi sono stati cacciati dalla Via
Hayfa e dai distretti di al-Hurriyah e di Baghdad
al-Jadidah.
Secondo le informazioni raccolte a Baghdad dal
Mafkarat al-Islam, i quattro comandanti scelti per
dirigere l’offensiva Bush-al-Maliki sono i
seguenti:
1. ‘Abbud Qanbar, un comandante delle sciite e
settarie Brigate Badr.
2. Barham Salih, marito della sorella di ‘Abd
al-‘Aziz al-Hakim, il capo del filoamericano
Supremo Consiglio per la Rivoluzione Islamica in
Irak (SCIRI). Salih e’un curdo che ha gia’
ricoperto un alto grado nella milizia separatista
curda Peshmergah e che ha partecipato nell’Irak
del nord ad attacchi contro l’organizzazione della
Resistenza Ansar al-Islam e ha ricevuto dagli
americani un distintivo d’onore per i servizi
prestati alla occupazione americana. Noto per i
suoi legami con Israele, Salih si e’ dato da fare per
“normalizzare” durante l’occupazione i rapporti
fra curdi e giudei.
3. Salam az-Zawbi‘i (gia’ ricordato sopra). E’
membro della settaria Fratellanza Musulmana
sunnita, si e’ laureato nel 2000 in scienze
idrauliche e del suolo presso l’Universita’ di al-
Anbar.
4. Ahmad Chelebi, eminente personaggio del
quale gli Stati Uniti si sono avvalsi quando hanno
lanciato la loro invasione e occupazione dell’Irak.
Sciita, dopo l’occupazione del 2003 ha vissuto un
po’ in Iran e un po’ negli Stati Uniti. Gli e’ stato
affidato l’incarico di raccogliere fra gli sciiti
dell’Irak appoggio per l’offensiva Bush-al-Maliki.
Il corrispondente ha precisato che az-Zawbi‘i e’
stato scelto come portavoce ufficiale dell’offensiva
per cercare cosi’ di nascondere il carattere settario
dell’operazione militare. Ha anche aggiunto che
Martedi’, dopo l’annuncio dell’incarico affidato
ad az-Zawbi‘i, nel Partito Islamico ci sono state
dimissioni in massa, e che coloro che lo hanno
abbandonato lo hanno tacciato di “essere venuto
meno ai suoi principii” e di aver mancato di
attenersi alla promessa protezione della
popolazione sunnita se essa avesse accettato il
“processo politico” americano.
07/02/07
Il Mafkarat al-Islam ha comunicato Mercoledi’, da
informazioni del suo corrispondente, che Martedi’
a Baghdad le milizie settarie sciite hanno
ricominciato ad attaccare, con l’appoggio delle
forze di sicurezza del regime fantoccio, la parte
predominantemente sunnita del quartiere al’Amil,
incendiando parecchie case, e cercando di
occupare la moschea sunnita al-Aqtab al-Arba‘ah.
Per due giorni combattenti della Resistenza e
difensori locali le avevano tenute a bada, finche’
arrivarono in forza gli americani, giunti i quali i
combattenti della Resistenza dovettero ritirarsi e i
cittadini del posto nascosero le loro armi per non
farsele confiscare.
Ma gli americani se ne andarono ben presto, e fu
allora che le milizie settarie e le forze di sicurezza
del regime tornarono ad attaccare il distretto,
spargendo la distruzione per tutto il quartiere,
uccidendo parecchi residenti, bruciando piu’ di 25
abitazioni, e occupando la moschea, sulla quale
inalberarono le loro bandiere verdi e nere.
08/02/07
In dispaccio delle 12.37 di Venerdi’ mattina il
Mafkarat al-Islam ha comunicato che Giovedi’ a
Baghdad la Resistenza aveva cominciato a
rispondere al lancio della offensiva Bush-al-
Maliki attaccando americani, soldati iracheni
fantoccio, personale di sicurezza, e armati settarii
sciiti, con dozzine di razzi, granate di mortaio,
bombe e autobombe.
Un corrispondente informava che Giovedi’
mattina i residenti del suburbio ad-Durah erano
stati svegliati dallo scoppio di un missile
superficie-superficie della Resistenza caduto nella
base americana stabilita in un ex autosalone della
zona. Nuvole di fumo si vedevano salire dai locali
mentre urlavano le sirene. Potente bomba stradale
della Resistenza e’ poi esplosa presso pattuglia
americana nel distretto di al-‘Amiriyah scuotendo
tutta la zona e uccidendo o ferendo gli americani
che erano a bordo di un mezzo corazzato della
pattuglia.
Nel quadro della “Offensiva Sicurezza” americani
e truppe fantoccio hanno tenuto circondato per il
secondo giorno l’intero distretto di al-A‘zamiyah
imponendo restrizioni agli spostamenti nella zona.
Il Mafkarat al-Islam ha inoltre riferito che
americani e truppe fantoccio hanno dato la caccia
per tutto il giorno nel distretto alle povere
famiglie sunnite profughe da altre parti della
citta’, che vi si erano rifugiate per sfuggire alle
squadre della morte sciite settarie, e alle quali
la Resistenza aveva trovato una sistemazione in
scuole, fabbricati governativi e case. Il pretesto
era che le autorita’ stavano effettuando “un
censimento di sicurezza” e che i profughi erano
stati trovati ad occupare indebitamente
proprieta’ non loro. Da parte sua, la Resistenza
ha intensificato i suoi attacchi nella zona.
Tiratore scelto della Resistenza abbatte
Giovedi’ mattina marine americano presso la
scuola al-Khulud nel distretto al-‘Adl di
Baghdad ovest.
Altra bomba stradale della Resistenza esplode
Giovedi’ nello stesso distretto presso pattuglia
appiedata americana ferendo tre uomini.
Combattenti della Resistenza attaccano
Giovedi’ in imboscata americani e uomini delle
“unita’ d’urto” (Maghawir) del “Ministero
dell’Interno” fantoccio nel distretto al-
Ghazaliyah a nord di quello di al-‘Adl,
uccidendo un americano e quattro soldati
fantoccio.
Terza bomba stradale della Resistenza esplode
Giovedi’ mattina alle 11 nel distretto al-
Hammam uccidendo un marine americano e
ferendone tre. Una quarta esplode nel quartiere
al-Jami‘ah presso pattuglia irachena fantoccio
uccidendo quattro uomini.
Quinta, sesta, settima, ottava, nona e decima
bombe stradali della Resistenza esplodono poi
nei quartieri al-‘Amil, al-Jami ‘ah, al-Jihad, as-
Sayyidiyah, al-Fadl, e al-Fahhamah, presso
americani, truppe fantoccio e miliziani settarii.
Giunge notizia che Mercoledi’
cacciabombardieri americani hanno bombardato
la zona ‘Arab Jabbur di Baghdad vicino al
suburbio sud di ad-Durah. Parecchie case
completamente distrutte, parecchi morti e ancor
piu’ feriti, ricoverati in ospedale con molta
difficolta’ e molto ritardo a causa del blocco
americano del distretto.
Soldati americani arrestano Giovedi’ mattina a
Baghdad, dopo aver fatto irruzione a casa sua
con soldati fantoccio, Hakim az-Zamili,
viceministro fantoccio della “Sanita’”, ministero
controllato dal religioso sciita, settario e
filoiraniano Muqtada as-Sadr. Si ignorano i
motivi dell’arresto.
09/02/07
In altro dispaccio di Venerdi’ notte il Mafkarat
al-Islam ha riferito che cinque americani erano
stati uccisi e sei feriti in attacchi della
Resistenza avvenuti in quattro distretti diversi
di Baghdad, e che Venerdi’ erano anche morti
per mano della Resistenza 11 soldati fantoccio
delle “unita’ d’urto” [Maghawir] del
“Ministero dell’Interno” e 16 armati
settarii sciiti. Terza bomba stradale della
Resistenza nascosta in chiosco distributore di
sigarette esplode a Baghdad Venerdi’ mattina
alle 8.30 presso pattuglia americana nel
quartiere di al-‘Amiriyah. Un americano morto
e altri tre feriti.
Quarta bomba stradale della Resistenza esplode
Venerdi’ mattina alle 10 presso colonna
americana nella zona ‘Arab Jabbur di Baghdad
sud. Tre americani uccisi e uno ferito, secondo
fonte informativa nella Brigata al-Muthanna
dell’esercito iracheno fantoccio.
Quinta bomba stradale della Resistenza esplode
poi a Baghdad presso contingente americano
Venerdi’ mattina alle 10.30 di fronte alla
moschea Ibrahim al-Khalil, con un americano
morto e altri quattro feriti. Arrestati dagli
americani quattro fedeli della moschea e tutti i
guardiani e personale presenti in essa.
Il Mafkarat al-Islam ha comunicato Venerdi’ che
gli americani hanno emesso un ordine di cattura
per Mish‘an al-Jabburi, proprietario della stazione
satellitare televisiva az-Zawra’, che trasmette
video mostranti operazioni della Resistenza
mentre attacca americani e iracheni fantoccio.
Il corrispondente ha detto che gli americani sono
entrati nelle case di sorelle, cugini e altri parenti
di al-Jabburi in vari distretti di Baghdad nord, e
anche nella sede del Partito della Riconciliazione
e della Liberazione, fondato da al-Jabburi dopo
l’occupazione. Invasa anche la casa di ‘Atiyah
Hadir al-Jabburi, dirigente del partito nel distretto.
Si e’ saputo che gli americani cercavano il posto
da dove la stazione az-Zawra’ trasmette i suoi
programmi e dove essa elabora i suoi video, messi
in onda dalla NileSat, che ha sede in Egitto e
pertanto e’ fuori portata delle grinfie della
occupazione americana e del suo regime fantoccio.
Fonti informative irachene hanno detto al
Mafkarat al-Islam che l’occupazione americana ha
ordinato alla Interpol di investigare su al-Jabburi e
arrestarlo per il reato di “incoraggiamento del
‘terrorismo’ e attacchi alle forze di occupazione
americane”.
Mish‘an al-Jabburi e’ anche noto per l’acceso
dibattito che ebbe con un iraniano che si
atteggiava a iracheno nel programma televisivo
“al-Ittijah al-Mu‘akis” (Punti di Vista Opposti)
trasmesso dalla TV al-Jazeera il 2 Gennaio scorso.
In esso al-Jabburi difese fieramente il Presidente
martire Saddam Hussein e smaschero’ il suo
interlocutore filoamericano Sadiq al-Musawi
rivelando essere egli in realta’un iraniano dal
nome Tariq Hashim Matar che aveva chiesto la
cittadinanza irachena soltanto nel Maggio 2004
sotto le ali dell’occupazione.
I passaggi video del rabbioso dibattito, nel quale
al-Jabburi sbugiardo’ e umilio’ il portavoce del
regime iracheno filoamericano (un incontro
talmente acceso che poco manco’ non si arrivasse
alle vie di fatto) hanno raggiunto vastissima
popolarita’ in tutto il mondo arabo e anche altrove.
In dispaccio di Venerdi’ pomeriggio il Mafkarat
al-Islam ha comunicato che come “augurio di
benvenuto” al nuovo comandante americano in
Irak generale David Petraeus, Venerdi’ mattina
alle 6 la Resistenza ha lanciato una scarica di razzi
entro la cosiddetta zona ad alta sicurezza di
Baghdad chiamata “Zona Verde”. Viste salire al
cielo colonne di fumo fra l’urlare delle sirene.
Impiegati che cola’ lavorano hanno detto al
Mafkarat al-Islam che quattro ambulanze sono
immediatamente accorse per poi dirigersi
all’ospedale Ibn Sina, che ha sede anch’esso nella
“Zona Verde”. Mancano informazioni sulle
vittime.
Forze della Resistenza tirano Venerdi’ mattina tre
grosse granate di mortaio da 120mm entro il posto
di blocco della “Guardia Nazionale” irachena
fantoccio stabilito a Baghdad ovest sul ponte
dell’autostrada presso la zona di al-Ghazaliyah,
causandovi potenti esplosioni. Mancano altri dati
essendo stata la zona immediatamente circondata.
Combattenti della Resistenza assalgono in
imboscata Venerdi’ mattina nel distretto al-
Washshash di Baghdad ovest vettura con a bordo
un importante comandante della milizia Jaysh al-
Mahdi e lo eliminano crivellando la sua macchina
con una fitta scarica di colpi, allontanandosi poi
non senza essersi impossessati di due armi che gli
appartenevano.
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