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76/
il Codice Trivulziano
DI
Leonardo da Vinci
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il Codice
DI
Leonardo da Vinci
NELLA BIBLIOTECA
trascritto ed annotato
DA
LUCA BEL/TRAMI
MILANO — MDCGCXCI
(adizione dì eli. 200 esemplari
sr: ...1.4.4
flOO in C"ommerao•J
AL SIGNOR
per questo che 1' attività degli studiosi, in questi ultimi tempi,
si è affermata con una spiccata preferenza nel campo artistico,
mirando a ricostituire attorno alle figure dei principali artisti
l'ambiente della società in cui vissero, allo scopo di rendere più
— 10 -
siana, in seguito alle vicende di guerra della fine dello scorso se-
colo, passarono- alla Biblioteca dell'Istituto di Francia. Pure il vero
studio metodico ed oggettivo degli scritti di Leonardo, non venne
intrapreso prima di quest'ultimo ventennio, ed oggidì si estrin-
seca in particolar modo colla pubblicazione integralo dei ma-
noscritti, traendo partito dal rapido progredire, fatto in questi ul-
timi anni, dai processi meccanici di riproduzione.
Considerato l'argomento da un punto di vista forse troppo
metodico, sarebbe stato desiderabile che tutti gli studiosi di Leo-
nardo avessero corcordato la loro attività nella intrapresa d'una
pubblicazione generale di tutti i manoscritti, coordinata ad un
unico piano, per modo da mettere a disposizione degli studiosi
l'intero materiale in tutta la sua integrità e con uniformità di
,
Milano —
non poteva rimanere dimenticato l'altro Codice vinciano
conservato pure a Milano, nella Biblioteca Trivulziana, di cui qual-
che frammento solo venne sin qui riportato dagli studiosi di Leo-
nardo: ed il proposito di farne la riproduzione integrale da me
comunicato a S. E. il Principe Gian Giacomo Trivulzio così —
benemerito per la liberalità colla quale mette in servizio degli
studiosi la ricca e celebrata sua biblioteca —
ha trovato una
premurosa adesione, di cui mi è grato attestarmi sommamente
riconoscente.
rata all' interno con carta bianca, la quale forma pure il foglio
bianco di guardia: tanto sulla fodera del cartone, quanto sul
recto e sul verso del foglio di guardia si trova una S grande, fatta
con inchiostro ingiallito, la quale S si vede pure sul recto del fo-
glioche segue il foglietto di guardia. I fogli del manoscritto, della
dimensione di 198 millim. per 139 millim., sono 51, ma si notano
sei brachette, o addentellati di fogli che furono tagliati
Ven- via.
nero aggiunti da Don Carlo Trivulzio, nello scorso secolo, due fo-
glietti per dare posto ad alcune notizie sulle vicende dei Codici vin-
ciani. Di queste notizie trascriveremo quella parte elio riguarda
la provenienza del Codice Trivulziano.
« 1784 —
3 gennaio. —
Questo codice tto di Leonardo da
« Vinci era del signor D. Gaetano Caccia cavaliere novarese, ma
— 13 —
« domiciliato in Milano, morto l'anno 1782 alli 9 gennaro sotto
« la Parocchia di S. Damianino la Scala. Io Carlo Trivulzio l'ac-
u quistai dal detto Cavaliere intorno l'anno 1750 unitamente a
« un quinario d'oro di Giulio Majoriano e a qualche altra cosa
u che non più mi ricordo dandoli in cambio un orologio d'ar-
u gento di ripetizione che io due anni avanti aveva comperato
bile che questo Codice altro non sia che il libro V della dona-
zione Arconati: ora la descrizione del Codice fatta nell'atto di
questa donazione non lascia, a mio avviso alcuna incertezza in ,
te xerit v.
Foi'se egli nel leggere gli autori notava di mano in mano le pa-
role nuove in cui si imbatteva, proponendosi di ordinarle più tardi,
fors'anco ne scriveva moltissime di seguito, ricorrendo alla me-
moria piuttosto cbe ai libri. Alcune lineette segnate accanto ai
vocaboli cho principiano per A farebbero credere ch'egli si di-
sponesse a riordinarli alfabeticamente, ma questo al pari di tan-
t'altri de' suoi progetti, rimase incompiuto. Talvolta però molte
pre più nel pensiero che Leonardo volesse stendere un vero vo-
cabolario della sua lingua paesana u.
Aggiungerò qualche osservazione alle ipotesi formulate dal
(rovi riguardo a questi elenchi di parole che costituiscono la parte
principale del manoscritto Trivulziano, giacche si presentano in
49 dei fogli del Codice, occupandone 38 interamente.
La maggior parto delle serie di vocaboli si presenta disor-
dinata non soltanto in apparenza, giacché, per quanto si studii di
trovare il criterio col quale furono elencate la parole, non si ar-
riva ad una conclusione: non si può spiegare come alcune parole,
ad esempio unico, aldacia, connetto, neciessita si ripetano molte volto
quando questi elenchi dovevano costituire lo schema di un diziona-
rio : e la ripetizione riesce ancora più strana presentandosi talvolta
nello stesso foglio, ben di rado fra i vocaboli
od anche di seguito:
successivi si presenta un nesso, o quando questo si presenta, con-
siste nella sinonimia di vocaboli, come ad esempio: marciolentc,
putrido, puzolmtc, putrefatto, fetulente, fetore, fetido alla colonna
quarta della tav. 73 e poltronia, infingardia, piegrita, negligen-
tia,accidiosita alla colonna quarta della tav. 84. Qualche esempio
di questi bizzarri elenchi di parole si trova anche nel Codice
Atlantico , e menzionerò specialmente il 359 r° per due
foglio
lunghissime' colonne di parole mosse di seguito senza alcun nesso
comò queste del Codico Trivulziano.
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.... 15 —
!
l'originale.
Alla trascrizione feci seguire delle Note, nelle quali ebbi
cura di indicai'e quali passi, o quali disegni del Codice Trivul-
ziano siano già stati riportati da altri scrittori, rettificando altresì
alcuni errori in cui questi caddero nella trascrizione: ho stimato
altresì conveniente indicare i principali riferimenti ad altri passi,
o disegni di Leonardo contenuti negli altri Codici — specialmente
in quelli pubblicati dal Ravaisson-Mollien e nel Codice Atlantico —
senza mirare con ciò ad un completo studio di raffronti , che
il
LUCA BELTRAMI
17
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Tavola 2.
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noi composti . di 2 cose cioè . danima . e di corp . lanima e miliore al corpo
delle quali la prima . e migliore . la pegiore . e il chorpo la sapientia e
dalla miglior parte . il somo male e della pegior parte e pessima ottima
cosa e nellanimo . la sapienza Cosi e pessima cosa nel corpo il dolore
adunque sicome il somo male el chorporal dolore chosi la sapientia e dellanimo
il sommo bene cioè de lon sagio e nivna altra chosa e da aquesta conparare
Tavola 4.
a fol. 3 r. — (5)
ARCHITETTURA — MECCANICA
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perche bisognici chessia non esendo esso chorpo della qualità dellaria bisognia
che sia . piv grieve legieri . se fia più grieve . chadera . in baso se fla più lieve
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ARCHITETTURA — CUPOLE
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ARCHITETTURA — CUPOLE
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fol. io v. — (ao)
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trasflssa . e ferita chol choltello inplesse inellacharne
trafitta
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ARCHITETTURA — CUPOLE
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fol. 12 v. (24)
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Tavola 23." fol. 28 v. — (27)
MECCANICA
Tavola 24.* fol. 29 r. — (28)
celo chandela
tanto quanto
lonbra diriva
tiva . entra
la magiore . nela
lonbra . primitiva . e dirivativa fla
minor tanto la
magiore a essere . chavsata da lume
cavsa della mi
di chandela . che quello dellaria
nore . entra e piv
luminosa chella
magiore
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Tavola 37." •
fol. 37 v. — (31)
vilipendio
incisione
penitente
digiestione
sornessiuamente
participatione
Tavola 28* fol. 27 r. — (32)
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fol. a6 v. -- (33)
dove si fermerà
Quella . chosa . che intra la linia dellequalita si troverà . piv lontana . dal suo . ferma
mento .
fia p mancho . fia . dacquello . sostenuta chome
si dimostra . in . m . n . disotto
Ogni
Quella . chosa . cheffia . piv lonta
Quella . chosa . cheffia . piv . distante al suo Quela stremita parte dellaste che fila
essendo mancho sostenvta . piv parteciperà mancho fia da esso . fermamente soste
di sua . liberta . e perche il peso libero senpre nvta onde onde essendo mancho so
disciende questa la cosa adunque sendo ponderosa stenvta . piv liberamente . ritien di osserua[re]
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Tavola 40.* fol. 21 r. — (44)
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fuocho grecho
tolli . charbone di salco essalenitro e acquavite essulfore
re oni navilio .
Tavola 44." fol. 18 v. — (49)
mento e ronpendo osgonbrando lostachulo piv debole givgnie infra la spatiosa aria .
la quale non esendo atta affugire chon quella velocita chelle assalita perche il foco
.
e più sottile
. che laria conuiene che non sendo laria di pari sottiglieza chel foco non li
. .
pò dare locho . chon quella . velocita e presteseza chel focho lasale onde achade re
sistentia . chavsa del grande strepido e romore dela bonbarda
e la resistentia . /// e
Ma ssella contro allauenimento duno . inpetuoso . uento sentiresti
bonbarda . traessi .
magiore tronito fatto per la chagione di magiore resistentia daria contro alla fiamma
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e cosi farebe minore romore quando traessi per la linia del uento perche li sarebe men . .
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facilita di fondere
allega l* parte del metallo alla manicha di poi lo metti in fornace
ecquesto . farà principio . chol suo bagnio al fondere de rame
effali gran focho . e cquando e ben rosso dalli i colpi chon vno
gran peso levato inalto con gran forza
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Tavola 45.
Tavola 46. fol. 17 v. — (51)
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se volessi . per masseritia . mettere . il pionbo . nel metallo . n per soparire . ali a somi
dello stagnio . chessi . richiede . nel metallo . allega . prima . il pionbo . cholo
«tagnio . eppoi // metti sopra . a rame fonduto
ballotte
Tavola 50." fol. 15 v. — (55)
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dello . ilotare il fornello di dentro
il fornello . debbe inanzi ctaetti . inforni . il metallo . essere . illotato di terra di ualenza
il foco . conosscierai . quando fia bono e vtile . a le fiume . chiare esse uederai
le punte . desse fiamme . turbe effinire co molto . fumo . non te ne fidare e massime
quando . arai il bagnio quasi . inacq"
per ciento . cioè 6 di stagnio sopra ciento . di rame e quanto meno vene metti
piv sichura fia . la bonbarda . Il quale stagnio metti
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nacqua . ben salata . ecquesta darai con vno penello danbiancatori liqui
da essottile 2 . 3 volte . lassciando . ogni volta . sechare sanza . focho
anchora sai eie bono di dare inanzi . acquesta cienere di stercho di bo arso
liquidato . conacqua . salata
del sevo
il sevo . si de dare . in chonpagnia di Uligine di fabro . essottile quanto . puoi voi cene
re . bovina
delle chornici
il Mascio
il mascio della coda si debe vltima . mente . coprire . con . vn quadrello in poluere
e cienere conacq a . salata Ancora . e bona . anzi mìliore . la cienere
di poi richocere a oncia a oncia . venendo in . su . in modo sia di color di quadrello . di poi
lau (?) . con vno negnietto .
;// perchotendo piana . mente . a parte per parte
e dove senti sonare . lega con filo di fero . per ma per non erare . la porai a volta
re per tutto
demetrio solea dire . non essere diferentia dalle parole e voce dellinperiti ignioranti
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Tavola 53.*
Tavola 54. fol. 30 r. (59)
ilfondo del fornello 3 gradi di quadrelli grudi di tera comvne e 1° '/* dito di
cenere /// la volta 1° solo di quadrelli crudi di ualenza e 1° altro solo di quadrelli
cotti
i calossi si mettano colla cenere
ilegnio del mascio delle bonbarde sincienera grosso 1° dito
la bocha del fornello cioè dondentra la fiamma de essere di gran quadrelli di ualenza
ciascun de 2 chamini de essere per la meta della finestra dellentrata della fiamma
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relutare desiderare
ciertitudinale notitia tesavrizare
esstrinsichornato seperato
dieisione separante
postergare I gittare dirieto alle spalli limitare
inciendi levita
sosspensione suprema
vagillare / nonistrare fermo ratto
ciertitudinale gierarchia
chongivtturare lecito
invincibile codamo
determinatione osscenita
fulgiente referire
stravagante inconglua
oblatione cireumscritione
oferta mortifero
titubare . star per chadere perchorendo mordace
inchulcata incitatrice
inchalchata neciessitudine
fluente consortio
visione
revelatione
veniente
Tavola 62. fol. 34 r. (67)
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Tavola 66." fol. 37 r. — (71)
de cholpo
Ctoni chosa . perchossa . inel resistente . obbietto : risalta da esso obbieto
chonequale angolo . acquello . della perchussione
notta de la aque
del terzo libro . della natura del cholpo . dove si tratta . della palla per
giermvgliamento
prospettiva
domandasi . atte pittore . perche . le figure . datte fatte . non paiano in
pa iminuta forma . per dimostratione di prospettiva . non paiano in
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per neciessita domore . el soli lassuele (?) non per neciessita ma per potentia
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Tavola 8g. a
Tavola 90.» *bl. 53 *• — (98)
farai fare que . triboli di gietto . alla chava del fero . chole forme di 3 pezi
to e qui di sotto
Anchora se alatto a ciascuno chonbattenti marinaj ne fla vn picolo saccetto
e gittati fieno colemani in sullaverse ghallee navi sarano semen
za di vicina vittoria ma abbi tu lesscharpe forate chome detto
e di sopra e piene nel di sotto di minvte puntisene acio che esse[n]
do gittato sapon tenero sul tuo navilio tu possi stare in pie
ancora sei nimico . gittassi chalcina in poluere e chela spesseza
di quella ti guastassi laria la qual uà per lo alito a polmoni
farai stare 4 posste in 4 logi de la lu[n]geza del tuo navilio
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NOTE
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fol. i verso — (2)
Vedi Richter, n. 1493 — Notes oh books and authors. Leonardo menziona Ammiano Marcel-
lino anche nel Codice B, fol. 45 v.. Intorno alle balestre dell' Ammiano (XXIII, 4) confr.
Kóchly und (Rùstow Griechische Kriegsschriftsteller I, 407). —
La migliore edizione dell'Am-
miano è quella di Wagner und
Erfardt (3 voi., 1868) contenente il commentario di Linden-
brog e dei due Valois. Nuove recensioni di Eyssenhardt, 1871, e di Gardthausen, 1874.
Il frammento poetico di questo foglio venne riportato dal Conte G. Porro Archivio :
storico lombardo, anno Vili, fase. IV. 11 Richter, n. 1332 — Umorous Writing, corresse la tra-
scrizione del Conte Porro sostituendo a già (sic) co la lezione esatta giance (ciance) : ma
anche la trascrizione del Richter va corretta
dove l'ultima parola del secondo verso,
là
mancante in parte per guasto del foglio venne completata in tonno : l'ultima lettera si
,
deve leggere per r piuttosto che per n, cosicché la parola completa potrebbe essere tordo,
che si presta meglio al senso del verso.
Fra le caricature si nota la ripetizione di quella nel disegno del Louvre riprodotta dal
Dott. Mùller-Walde fase. I, tav. 10.
,
Tavola a.
a
fol. 2 recto — (3)
lano, 1863). A questo scritto rinvio gli studiosi che volessero conoscere le edizioni cui po-
tevano riferirsi questi appunti di Leonardo.
- 302 —
Basterà qui notare che nel Codice Atlantico si trova pure menzionato abacho, plinto, do-
nato, morgante, lapidario.
Ad ulteriore illustrazione dell'elenco di libri, aggiungiamo che nella nota di libri di Ga-
spare Trivulzio, pubblicata recentemente dal sig. E. Motta (Libri di Casa Trivulzio nel se-
colo XV), troviamo Donato sopra Terenzio e Donato de odo partium (sic) orationis : nei
libri di Carlo Trivulzio (1497) sono menzionati due Plinii in latino, uno di forma grande e
l'altro di forma mediocre, le Epistole di Plinio e un Donato de Gramatica.
Il disegno rappresenta un sistema di scalata ad una torre in mare mediante una scala
portata da due navi accoppiate e difese. Vedi ancho Codice Atlantico, fol. 345 v.
Gli schizzi nella parte inferiore del foglio rappresentano la pianta, di torri a destra, e
di rivellini a sinistra, per la difesa di fortificazioni avanzate.
Q ìesta citazione di Cornelio Celso può riferirsi all'edizione di Milano del 1481: Cornelius
Celsus : De medicina , lib. Vili. Altre due edizioni furono fatte a Venezia nel 1493 e 1497.
Vedi Richter, n. I486 — Notes on books and anthors.
Cornelio Celso, soprannominato Medicorum Cicero e Hippocrates Latinus, scrisse al tempo
di Tiberio una Enciclopedia —
De Artibus (De agricultura, de medicina, de re militari, de
eloquentia, de philosophia, e forse anche trattati di storia e costituzione) di cui ci giun- —
sero solo i libri 6- 13 —
De medicina, unico scritto medico del tempo aureo della letteratura
romana.
11 disegno di questa tavola sembra rappresenti una filiera. Leonardo menziona la u fi-
liera n anche nel manoscritto B fol. 32 verso. Vedi a questo proposito il Muller-Walde,
png. 221 linea 24: è interessante il raffronto di questo disegno con quelli contenuti nel
fol. 310 r. del Codice Atlantico.
vela, coll'indicazione di lunette su di un lato: l'aperura segnata nel mezzo della volta in-
dicherebbe che si tratta di una camera sotterranea. Può darsi che si tratti di un forno,
quale si presenta più volte nel Codice Atlantico e nel manoscritto B.
Lo schizzo sottostante rappresenta un sistema di pompe idrauliche.
Tanto la nota relativa all'orca quanto quella della gravità, non rennero riportate nò
dal Richter, nò da altri studiosi di Leonardo.
Tavola 6.
ft
fol. 4 r. — (7)
Riportato in parte dal Govi nel Saggio, pag. 18, col. 2. Per l'ultimo passo cfr. Mss. A
Institut, fol. 64 v.
Tavola n.
a fol. 7 r. - (13)
Tavola I2.
a fol. 7 v. — (14)
Per le note sulle potentie e sui sensi, vedi Richter, n. 840 — Thysicology.
Vedi Richter, n. 758 — Ecclesiastical architecture : la metà inferiore del foglio venne ri-
prodotta nella tav. XC1X voi. II, del Richter evenne annotata dal Barone Geymuller, cui
si deve tutto lo scritto relativo all'architettura in quel volume.
Tavola i6.
a
fol. io v. — (20)
Vedi Richter, n. 144 — The theory of the art of painting, colle figure incise in legno.
passo col quale Leonardo allude alla disfatta dei romani per opera di Brenno, venne
Il
Vedi Richter, n. 201 e 146 — The theory of the art of painting, colle figure incise in legno.
Schizzo di figura tracciato con una punta nel foglio e in parte ripassato colla penna,
ma non dalla mano di Leonardo. La figura ricorda un rilievo nel South Kensington Museum.
Il disogno che si trova nella parte superiore del foglio rappresenta lo schizzo della sezione
disegno rappresenta due forme di bombarda, montate sopra due assi orizzontali, per
Il
moilo da poter girare e trovarsi esposte all'azione del fuoco in modo regolare ed uniforme.
Questo stesso disegno si trova ripetutamente nel Codice Atlantico.
— 305 —
Tavola 30." fol. 26 r. — (34)
Le note e disegni relativi alla gravità contenute in questo foglio sono tutte inedite.
Il Richter ha riprodotto quasi interamente questo foglio nel voi. II, Tav. C, flg. 4.
Lo schizzo di cupola è particolarmente interessante perchè si collega agli studii di Leo-
nardo per il tiburio del Duomo di Milano. Vedi Codice Atlantico, fol. 146 r.
Questo interessante disegno architettonico che non saprei identificare con edificii ora
,
esistenti, venne riprodotto dal Richter nel voi. II, tav. LXXXI, flg. 1: la supposizione che
lo schizzo accenni alla decorazione esterna del coro nella chiesa di S. Maria alle Grazie in
Milano, mi pare infondata.
Il disegno prospettico di questa tavola rappresenta lo studio di una stalla a due corsie,
colla indicazione, disegnata in dimensioni maggiori, del modo di rifornire di fieno le man-
giatoje potrà interessare il mettere a raffronto questo disegno con quello del foglio 38
: r.,
Man. B di Parigi, dove vi è pure la descrizione per fare vna polita stalla.
lo scritto non è di Leonardo: potrebbe essere una trascrizione, di vecchia data, di un passo,
forse contenuto in uno dei fogli che ora mancano al Codice, oppure ricavato da altro. Co-
dice di Leonardo.
— 306 —
Tavola 43." *>!. 19 r. — (48)
« cioè carbone disoleo . salnitro acqua vite sulfore . incenso . e pegola con canfora e
. .
€ uno filo di lana etiopica il quale filo insupato in detta compositione ravolta in forma di
.
« balla e con punte acute ettrasi alle navi con corda auso di fondo . questo si dimanda foco
e greco »
Questo passo di Leonardo venne citato dal Libri: Histoires des sciences mathématiques
en Italie, voi. II, pag. 128, nota.
Nel Mss. B di Parigi, a fol. 30 v. Leonardo dice che l'inventore del fuoco greco è Cal-
limacho, e al fol. 50 v. fra i nomi di ingegneri cita Caìlimacho architecto maestro di fochi,
confondendo questo nome con quello dell'inventore Callinico il quale secondo la tradi- ,
zione, avrebbe portato il fuoco greco a Bisanzio nel 673. Leonardo nel descrivere il fuoco
greco impiega quasi le stesse parole del Trattato di Marco Greco, dove si parla dell'ani*
volans, del quale Trattato una copia in latino risalente al 1300, si trova nella Biblioteca
,
Il primo passo venne trascritto da Porro nell'Archivio storico lombardo e dal Richter,
G.
n. 854 —
Notes on medicine. Corrige in questo da da in deba. Il secondo passo relativo all'ac-
qua marina, è trascritto dal Richter, n. 640 The artist's materials. —
Riportato solo in parte dal Richter, n. 738, On casting bronze, con figura.
Da correggere nella trascrizione del Richter fare bene in sarebe.
11 disegno come si debe mectere i fusi delle bonbarde, si ritrova quasi identico nel Cod.
:
— 307 —
Tavola 49.* fol. 16 r. — (54)
Vedi Richter, n. 739 — On casting bronze, con figura.
Confrontare col D r Miiller-Walde. I, pag. 223.
passo relativo alla fisione venne riportato dal Conte G. Porro in Archivio storico
11
11 passò relativo alla misura di una corrente d'acqua venne riportato dal Conte G.
Porro in Archivio storico lombardo: qualche errore da rilevare come cheìlinello invece di
colliuello, galloza invece di gallega.
Correggere alla linea 8 l'errore tipografico vua in ima.
Tavola 60.
8
fol. 33 r. — (65)
Ilpasso in testa al foglio venne trascritto dal Richter, n. 1145 — Philosopical maxims
Confrontare col Cod. H, all'Istituto di Francia, fol. 32 r.!
11 passo relativo alla proporzione fra la bocca e lo spessore di una bombarda è inedito.
La prima frase del foglio venne trascritta dal Govi, Saggio, pag. 8, col. 1, dal Conte
G. Porro in Archivio storico lombardo e dal Richter, n. 1209 — Polemics.
I due passi susseguenti vennero pure trascritti dal Richter, n. 43 —
Linear per spective e
n. 1174 — Morals: l'ultima frase pure trascritta dal Conte G. Porro in Archivio stor. lomb.
11 primo passo trascritto dal Richter, n. 1130, Philosophical maxims , dove la parola
lassuele è interpretata la sveglia: ci pare più attendibile l'interpretazione la solleva.
Pel secondo passo, vedi Richter, n. 290 — Aerial perspective.
Le prime due linee furono trascritte dal Conte G. Porro in Archivio storico lombardo
assieme ai passi relativi all'anima e al motto di un giovane a un vecchio. Per gli ultimi
tre periodi vedi Richter, n. 1141 —Philosophical maxims ; n. 1289 —
Jest and tales; n. 022 —
The artist's materials. Correggere in questa ultima trascrizione del Richter nero in uetro, col
che diventa intelligibile la frase: l'interpretazione di cholattimo in un attimo è assai dubbia.
Una nota relativa alle navi fatte di vimini tessuti si trova pure nel Mss. B di Parigi a
fol. 32 v. con figura.
Il primo passo relativo alla violentia venne trascritto dal Conte G. Porro in Archivio
storico lombardo.
Tavola 76.»
Di questi triboli Leonardo dà altri disegni coli' indicazione del modo di usarne nel
Mss. B, fol. 92 :
I sono anche menzionati nella descrizione dei carri falcati al folio 102 dello
triboli
stesso Mss. e sono descritti e disegnati anche nel Codice Atlantico, fol. 20 v.
B.
II Conte G. Porro in Archivio storico lombardo, trascrisse la prima parte del passo re-
lativo ai triboli: correggervi canata in carata.
Alla linea 9 della trascrizione data in questo volume correggere l'errore tipografico fa a
in tua. L'espressione di tua per tuo esercito è spesso usata da Leonardo, come nel disegno
r
di Torino riportato alla tav. 112 dal D. Miiller-Walde, nel Codice Atlantico, fol. 20 v. : e se
tu vuoi che tua sieno sichuri, e nel Mss. B, fol. 10 r. : e per questo si spaventerà li cavali i
quali isfrenati si vollerano infra sua.... e fieno grande impedimento e dano a sua medesimi.
Tavola 94.*
Secondo una nota inedita del Govi , sarebbe della mano di Leonardo anche la parola
Milano, all'estremità del foglio, il che però non mi pare molto attendibile.
- s».-
ture e disegni tratte dal Codice Atlantico — Milano, Tip. Eicordi, 1872 —
Vedi pag. 7, 8, 9, 16, 18, 19.
Ravaisson Mollien. —
Les Manuscrits de Léonard de Vinci. — Paris, Quantin,
1881. Man. A. preface, pag. 13 e 19.
Architettura 13, 37, 4, 6, 13, 14, 15, 17, 27, 37, 38, 39, 40.
Arte militare 18, 43, 71, 88, 90, 2, 11, 18, 23, 43, 90, 91.
Balistica 44, 49, 61.
Chimica 71.
Medicina 6, 44.
Morale e Massime filosofiche 1, 9, 12, 18, 83, 35, 41, 46, 52, 53, 60, 63, 64, 65, 70, 71.
Ottica 5, 10, 16, 18, 24, 25, 69, 70, 5, IO, 16, 18, 24, 25, 69.
Prospettiva 66.
Suono 5, 12, 44, 64, 73.
57
ND Leonardo da Vinci
623 II codice di Leonardo da
L5A25 Vinci