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Relazione Gruppo Sanità Novembre 2010

Riassumiamo l’ attività svolta dai rappresentanti del gruppo sanità per il progetto Dogon nel
periodo 7/11/-22/11/2010 in Mali per la precisione al centro sanitario di Weré e all’ Ospedale di
Sangha
( Luisa, Mauro, Gabriella, Betti, Gabriele).

Weré: attività ambulatoriale quotidiana con una media di 35-50 prestazioni die, con visite,
medicazioni, trattamenti medici con terapia iniettiva ed infusiva, piccoli interventi chirurgici.

Il primo giorno abbiamo rimesso a posto il centro sanitario che si presentava in modo disordinato,
privo di igiene negli ambulatori con pochissimi farmaci in deposito. Si è proceduto pertanto a
saponata e disinfezione completa di tutto il centro prima di cominciare qualsiasi attività
ambulatoriale. Successivamente abbiamo risistemato e catalogato i farmaci in deposito.

L’ attività di pulizia è stata seguita quotidianamente da parte nostra mentre veniva svolta dal
personale del centro.

Il trattamento di alcune patologie particolarmente gravi, segnatamente casi di malaria con


iperpiressia, associati a tremori e convulsioni, nonché quadri di coliche addominali associate, sono
state trattate con ricovero di giorno ed in alcuni casi anche di notte presso la sala di degenza che si è
presentata ideale a tale scopo. Il trattamento è anche consistito nell’ infusione endovenosa continua
di farmaci e di integratori alimentari polivitaminici e proteici in casi di accentuata malnutrizione.

Interventi di piccola chirurgia sono stati eseguiti in anestesia locale.

Abbiamo provveduto ad inviare e a trasportare direttamente alcuni pazienti presso l’ ospedale di


Sangha in quanto affetti da patologie altrimenti non trattabili presso il centro sanitario.

Abbiamo visitato e trattato numerosi bambini affetti da malaria, parassitosi, iperpiressia di n d d.


oltre che da gravi carenze alimentari. Numerosi adulti affetti da patologie di vario tipo a carattere
medico e chirurgico

L’ apporto alimentare, per quanto possibile, è stato garantito con l’ impiego del latte in polvere
portato dall’ Italia, in considerazione del fatto che le madri non sanno utilizzarlo. Tale attività si è
articolata con le seguenti modalità
• Arrivo di tutti bambini al centro che venivano indirizzati presso alcuni di noi che erano
pronti con acqua e sapone per a sottoporli ad una quotidiana pulizia, con la promessa di
regalare alcuni presenti di poco conto
• Successivamente venivano rivestiti con magliette a nostra disposizione regalate da alcune
ditte
• Alimentazione con latte ed integratori vitaminici preparati in anticipo

Con questa metodica si è riusciti ad ottenere una maggiore igiene, una nutrizione adeguata per il
periodo della nostra presenza, con il risultato che gli ultimi giorni i bambini arrivavano al centro e
spontaneamente si lavavano e chiedevano il latte come nutrimento.

Si sottolinea che in ambulatorio è gradita dai pazienti la presenza solo del medico e dell’ infermiere,
altre figure di passaggio o dedite ad altre attività, presenti in ambulatorio in modo casuale,
generavano ritrosia e diffidenza.
Ospedale di Sangha: Abbiamo lavorato a stretto contatto con Ibrahim il medico dell’ ospedale che
ha mostrato un grande interesse e estrema collaborazione per il nostro apporto.

Abbiamo in primo luogo riordinato la sala operatoria con adeguata disinfezione e riordino di tutto il
materiale, ricomposizione di set e trousse per ogni singolo intervento sia in urgenza che di routine.

Abbiamo risistemato il materiale per l’ anestesia con l’ impiego di materiale portato dall’ Italia.

Sono stati eseguiti interventi in urgenza e di routine in stretta collaborazione con il dott. Ibrhaim.

La contestuale presenza di un gruppo di giovani di una onlus francese ha permesso una pulizia ed
un riordino del magazzino e deposito dell’ Ospedale.

Il sindaco si è complimentato per il nostro lavoro e si è messo a disposizione per alcune necessità
che abbiamo dovuto affrontare di carattere logistico, impegnandosi a sua volta a gestire più da
vicino l’ Ospedale.

Le criticità sono consistite, al centro sanitario, dalla necessità di migliorare ed incrementare il


lavoro della ostetrica considerando che la sua attività risulta di minimo impegno, anche perché
abbiamo riscontrato una preparazione molto parziale.
Manca uno sfigmomanometro nuovo in quanto quelli utilizzati sono praticamente inutilizzabili.
Bisogna recuperare dei termometri elettronici nuovi per rendere più rapida la misurazione della
febbre, rispetto ai classici a mercurio.
La sala di degenza deve essere utilizzata con maggiore impiego così come la pulizia e l’ ordine,
nonché la disinfezione devono essere garantite quotidianamente.

Per Sangha il dott. Ibrhaim chiede maggiore collaborazione in quanto da solo non riesce a mandare
da solo tutto l’ ospedale ed è interessato a tutte le tecniche diagnostiche e chirurgiche nuove che
possono essere apportate. Una considerazione personale sul collega maliano, come chirurgo, ho
notato oltre che una notevole dedizione al lavoro anche un’ ottima predisposizione alla stretta
attività chirurgica, intesa come manualità di sala operatoria e di impostazione clinica.
Il dato negativo è stato quello di constatare che molto del materiale chirurgico inviato in passato da
altre Onlus giaceva completamente inutilizzato in magazzino, a conferma che a volte il materiale
inviato non è seguito da una adeguata informazione sul suo utilizzo e quindi risulta inutile in ultima
analisi, conviene sempre portare qualcosa di minimo e impiegarlo al momento con il personale in
loco per ottenerne il migliore risultato.

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