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3 Domande a: Paolo Gai - Co-Founder


@Evidence Srl
By Emanuele
Created 21/10/2010 - 12:50

Anche questa settimana presentiamo "3 domande". E' con noi Paolo Gai, Socio Fondatore e
Amministratore di Evidence Srl. Paolo è specializzato in Software architecture, embedded systems,
Linux embedded, Real-Time.

Emanuele: La crisi del 2009 ha rivoluzionato il mondo dell'elettronica sia a livello mondiale che in Italia.
Aziende di distribuzione hanno ridimensionato l'organico, altre si sono associate, altre ancora (come i
distributori a catalogo) sono approdate in Italia. Molti costruttori di componenti elettronici hanno chiuso
varie fabbriche produttive, altre aziende sono state acquisite e, globalmente si soffre di mancanza di
componenti. Shortage, leadtime, allocazione sono diventati ormai termini molto comuni! A livello di
fornitura elettronica e di partnership con le case madri, come avete contrastato e state superando questo
periodo post-crisi se di post-crisi si può parlare?

Paolo: Il cambiamento strutturale nel mercato delle aziende di distribuzione hardware ha comportato
mutamenti nel modo in cui le aziende approcciano la produzione elettronica. In particolare, per prima cosa
è cambiato il modo con cui le aziende si informano riguardo ai nuovi prodotti. Le fiere di settore, che fino a
pochi anni fa erano dominate dai grandi distributori, acquisiscono sempre meno importanza dal momento
che gli utenti si informano sempre più direttamente tramite Internet. Di fatto conoscenze personali ed
incontri settoriali (spesso mono-marca) sono le occasioni principali in cui portare avanti le scelte
riguardanti i nuovi dispositivi.

Inoltre, l'approvvigionamento componenti è sempre più difficoltoso a causa degli elevati tempi di
consegna, costringendo le aziende a creare magazzini ingenti di materiale per riuscire a mantenere prezzi
bassi. Vengono cosi' penalizzate le piccole produzioni, che richiedono un investimento tale da essere
meno competitive rispetto a prodotti simili disponibili in serie prodotti fuori Europa.

Emanuele: I sistemi Linux, in particolare nel mondo embedded rivolto al mercato industriale, hanno
sempre dimostrato affidabilità e fornito rapido sviluppo nelle applicazioni. Quali sono le soluzioni che
Evidence offre in questo settore?

Paolo: Innanzitutto, vediamo il mondo Linux Embedded in crescita nel mercato industriale italiano, grazie
all'unione di tre fattori che descriverò brevemente: Il primo è legato alla crisi economica, che ha spinto varie
aziende a cercare soluzioni a basso costo solide e senza costi "per pezzo". Linux Embedded in questo
ambito si posiziona bene, grazie alle sue licenze open-source che permettono di utilizzare il sistema
all'interno di prodotti finiti senza pagare royalties. La disponibilità di librerie grafiche embedded di qualità,
come le librerie Qt di Nokia, ha inoltre agevolato l'adozione di Linux anche per sistemi con interfaccia
grafica.

Il secondo fattore è legato alla disponibilità di microcontrollori relativamente potenti a basso prezzo. Per
questo motivo, il mercato dei sistemi operativi è passato negli ultimi anni da una segmentazione "a tre
livelli" (piccoli microcontrollori senza sistema operativo o con piccoli sistemi operativi real-time, sistemi
realtime di dimensione "intermedia", spesso senza protezione della memoria, e sistemi "grandi"
caratterizzati da Linux embedded o simili) ad una segmentazione a "due livelli", dove il livello intermedio è
stato via via eroso da sistemi operativi per microcontrollori piccoli integrati da librerie aggiuntive, o dai
sistemi operativi Linux Embedded diventati sempre più competitivi grazie alla disponibilità di microcontrollori
a basso costo.

Il terzo fattore è legato alla disponibilità di distribuzioni software dedicate al mondo embedded, come
Android, che stanno aumentando la visibilità di Linux in ambito industriale permettendo di raggiungere un
numero sempre più ampio di sviluppatori. La scelta fatta da Evidence in questo scenario è quella di
cercare di abbattere le barriere esistenti per la progettazione di software basato su Linux Embedded. Da
qui l'idea di realizzare un ambiente di sviluppo integrato, chiamato Evelin SDK [1], che permetta di
sviluppare in modo semplice applicazioni Linux senza dover impazzire tra patches, liberie, crosscompilatori
ecc.

Tale ambiente, disponibile anche sotto Windows, permette di migrare codice Linux esistente per
piattaforma PC verso piattaforme embedded in modo semplice, oltre a fornire una integrazione con
strumenti open-source per la realizzazione di interfacce grafiche. Assieme a tale ambiente di sviluppo
Evidence fornisce Evelin BSP [2], ovvero una versione personalizzata di GNU/Linux che include
personalizzazione di boot loader, kernel, device drivers, file system, liberie grafiche Qt. Evidence dispone
di competenze specifiche sul kernel Linux, inclusa la realizzazione e personalizzazione di device drivers, o
modifiche alla struttura del kernel come il nuovo scheduler SCHED_DEADLINE sviluppato nell'ambito del
progetto europeo FP7 ACTORS [3] prossimamente in discussione presso la board degli sviluppatori del
kernel Linux.

Infine, Evidence si occupa direttamente della realizzazione delle applicazioni finali. Ad esempio, possiamo
citare i lavori sviluppati in partnership con Engicam riguardo il modulo GEAM6425 [4], che è un dispositivo
ospitante un Freescale iMX.25 completo di display, touchscreen, ethernet, CAN, RS485, su cui Evidence
sta sviluppando applicazioni per clienti finali nell'ambito dell'automazione industriale e della domotica.

Emanuele: Ora un argomento che ci stà molto a cuore: l'open source! Quale è la filosofia adottata da
Evidence e quale futuro vedi per l'open source sia in Evidence che globalmente?

Paolo: La filosofia adottata da Evidence da anni è quella di rilasciare open-source tutte le parti che non
risultano essere il core-business dei nostri clienti. Questo permette la creazione di piattaforme comuni su
cui gli sviluppatori di Evidence, con la collaborazione di aziende esterne ed Università, investono per
realizzare funzionalità innovative. Esempi di questo approccio sono Evelin SDK ed Evelin BSP, citati nella
precedente domanda, ma anche i progetti ERIKA Enterprise [5] ed RT-Druid, che rappresentano una
implementazione open della API proposta dal consorzio OSEK/VDX in ambito automotive.

Proprio su questo ultimo progetto intendo soffermarmi, in quanto rappresenta una storia esemplare
riguardo all'utilizzo di software open-source nell'ambito industriale italiano. Il mondo OSEK/VDX ed
AUTOSAR è dominato di fatto da grandi aziende, con sedi soprattutto in Germania, che producono sistemi
operativi proprietari venduti con accordi quadro alle aziende automotive. Di fatto, la barriera all'ingresso è
enorme per piccole aziende come Evidence. In questo scenario competitivo, Evidence ha deciso di
rilasciare open-source il kernel ERIKA Enterprise, ed il risultato è stato che alcune aziende automotive
hanno deciso di utilizzare ERIKA Enterprise.
Tra queste vorrei ricordare Cobra Automotive [6] e Magneti Marelli [7]. A conferma di tale trend, a breve
partirà il progetto Industria 2015 "OSTIS", che tra le varie attività prevede l'utilizzo di ERIKA Enterprise nel
settore del "bianco" (lavatrici, boiler, lavastoviglie). Se vopgliamo, questa è una dimostrazione di come sia
possibile realizzare prodotti software originali ed innovativi basandosi su processi di sviluppo aperti ed
open-source, permettendo di mantenere in Italia competenze necessarie a portare innovazione che sia
compatibile con lo sviluppo del tessuto industriale nazionale.

Tecnologia 3domande evidence software


EMCelettronica Srl - P.iva 06433601009

Source URL: http://it.emcelettronica.com/3-domande-paolo-gai-co-founder-evidence-srl

Links:
[1] http://www.evidence.eu.com/content/view/165/199/
[2] http://www.evidence.eu.com/content/view/325/401/
[3] http://www.evidence.eu.com/content/view/313/390/
[4] http://www.evidence.eu.com/content/view/352/426/
[5] http://erika.tuxfamily.org
[6] http://erika.tuxfamily.org/news/114-ee-for-cobra.html
[7] http://erika.tuxfamily.org/news/123-ee-for-magneti-marelli-powertrain.html

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