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A dicembre chiusura del Concilio Vaticano II. Nei documenti del Concilio riguardo
ai carismi sono prevalse le tesi del Card. Suenens ed è stato affermato che "Lo Spirito
Santo dimora nella chiesa e nel cuore dei fedeli come in un tempio, e in essi prega
e rende testimonianza della loro adozione finale. Egli guida la Chiesa verso tutta la
verità, la unifica nella comunione e nel mistero, la costruisce e dirige con diversi
doni gerarchici e carismatici, la abbellisce dei suoi frutti. Con la forza del
Vangelo fa ringiovanire la chiesa, continuamente la rinnova e la conduce alla
perfetta unione con il suo sposo... Poiché lo Spirito e la sposa dicono al Signore
Gesù: vieni... Così la Chiesa si presenta come un popolo adunato nell'unità del
Padre, del Figlio e dello Spirito Santo".
Dopo la chiusura del Concilio alcuni laici americani (William Story e Ralph Keifer,
professori dell’università cattolica Duquesne di Pittsburgh), impegnati in attività
pastorali si interrogano sul Concilio ma vedono intorno a se scoraggiamento e
depressione. Keifer è professore di teologia all’università di Notre Dame nel 1965 e
poi si trasferisce a Pittsburgh. Aveva fondato l’associazione Chi Rho. Il gruppo Chi
Rho studiava la Bibbia, si univa spesso in preghiera e cercava di mettere in pratica le
esperienze comunitarie di cui si parla in Atti 2,42. Tra gli amici o gli alunni di Keifer
a Notre Dame c’erano stati Gorge Martin (studiava filosofia e scriveva una tesi su
Kierkegaard), Kevin e Dorothy Ranaghan (studiosi di teologia e amanti di liturgia),
Bert Ghezzi, (presidente del gruppo Chi Rho, con inquietudini teologiche, aveva
invitato Hans Kung in nordamerica), Paul DeCelles (professore di fisica), Jim
Cavnar, Gerry Rauch, Kerry Koller, Ralph Johnson, Jim Rauner ed altri.
1966
Il 4 marzo uno dei professori va a fare visita ai suoi amici dell’Università Notre
Dame a South Bend (Indiana) che già avevano saputo per telefono da Ralph Keifer
quello che era successo. Viene organizzato un incontro di preghiera ed egli da la sua
testimonianza e conclude “Io non ho bisogno di credere alla pentecoste, perché l’ho
vista”. La sera dopo 9 persone decidono di riunirsi ancora per discutere . Dopo un po’
di conversazione l’intero gruppo chiede di poter pregare per ricever el’imposizione
delle mani, affinché fossero riempiti dei doni e dei frutti dello Spirito Santo. Quella
notte nessun carisma particolare si manifestò nel gruppo ma ci fu tuttavia nella
preghiera qualche cosa di nuovo ,che per molti segnò l’inizio di una vita più profonda
nella fede. In generale molti testimoniarono questa trasformazione con concetti come:
“abbiamo fatto l’esperienza dell’irruzione dell’amore di Dio nella nostra vita”;
“abbiamo visto il Signore”. Molti si sentirono chiamati a consacrare parecchio tempo
ad una preghiera in cui la lode a Dio era predominante. Alcuni avevano una vera
fame della Parola di Dio. Quai tutti ritrovarono un nuovo coraggio nella fede.
Vennero meno divisioni e contrasti e l’amore delle giovani coppie divenne più
intenso in Cristo. Tutto ciò avvenne durante la prima settimana. Il tredici marzo,
insieme con altre persone, si recano a casa di Ray e Mabel Bullard, nei dintorni di
Mishawaka, dove si riuniva un gruppo carismatico protestante interconfessionale.
Nonostante le differenze culturali avvertono di essere uniti dalla stessa fede in Gesù e
molti di loro ricevono il dono di lodare Dio in lingue. Il gruppo di cattolici nelle
settimane successive cresce e all’inizio della Settimana Santa sono in una trentina.
Dopo le vacanze di Pasqua sentono il bisogno di una specie di ritiro per poter pregare
e conoscere la volontà del Signore. Ricevono una telefonata da due loro amici, Steve
Clark e Ralph Martin, attivi all’università di East lansing, nel Michigan. Essi
desiderano portare alcuni amici al ritiro progettato. Quando cominciò il week-end
(che poi fu chiamato il Michigan State Week-end, dal 7 al 9 aprile) erano circa 40 di
Notre-Dame e Sainte-Marie, oltre ad altri 40 dell’Università del Michigan. C’erano
momenti di preghiera e di discussione, con messe celebrate all’aperto. Molti chiedono
l’imposizione delle mani. Più di una volta questa preghiera ha ricevuto una risposta
veramente efficace. Alla fine di questo ririto il movimento è fiorente a Duquesne,
Notre-Dame, Michigan State e sono stati gettati semi a Iowa State e Holy Cross.
All’incontro è presente anche un pentecostale che farà questa dichiarazione: “Fratelli,
io non vi posso esprimere quanto sia felice nel constatare che anche dei cattolici
possono ricevere lo Spirito Santo”. Questo incontro attirò l’attenzione della stampa,
dapprima di pubblicazioni studentesche, e poi di due settimanali cattolici di
ampia tiratura: The National Catholic Reporter (19 aprile 1967) e Our Sunday
Visitor (14 maggio 1967). La pubblicità sui giornali assunse anche toni molto
sgradevoli con notizie inventate, gonfiate con particolari strani e scandalistici ed i
gruppi carismatici si trovarono al centro di una curiosità morbosa che attirava folle
sempre più numerose e smaniose di vedere fatti straordinari.
Durante l’estate giungono notizie che questa esperienza dello Spirito non è un fatto
isolato. Individui isolati avevano vissuto questa esperienza in molti luoghi negli USA
ma solamente in occasione degli avvenimenti sopra riportati questa esperienza era
stata vissuta come gruppo.
Nonostante tutto i gruppi si moltiplicavano e a settembre Ralph Martin e Stephen
Clark accolsero l'invito da parte del cappellano cattolico dell'università di Michigan
in Ann Arbor ad assisterlo nello svolgimento del suo ministero presso il collegio e
poco tempo dopo iniziarono un gruppo di preghiera che in seguito ha avuto
grandissima rilevanza nello sviluppo del rinnovamento carismatico cattolico. Da
allora, South Bend, nell'Indiana, e Ann Arbor, nel Michigan, sono stati i due centri
del rinnovamento più influenti tra i cattolici degli Stati Uniti e hanno anche esercitato
un ruolo importante nella diffusione di questo movimento in tutto il mondo. A
ottobre ad Ann Arbor (Michigan) alcuni fratelli decidono di fondare una vera e
propria comunità, che si denominerà “Word of God”.
Nello stesso periodo, mentre in America accadevano i fatti sopra citati, in altre parti
del mondo, come in Francia, in Italia (vedi episodio di Campobasso nel 1969) e nella
stessa America, vari gruppi di preghiera approdavano gradualmente a un'esperienza
carismatica - compreso il parlare o cantare in lingue - simile a quella ora descritta. E
questo accadeva in modo del tutto spontaneo, senza alcuna pre-determinazione, colti
di sorpresa e, spesso, frastornati e spaventati da quanto succedeva.
1968
Nell'aprile del 1969, dopo la terza conferenza di Notre Dame, alla quale
partecipano 450 persone, un gruppo di leaders americani approvò il suggerimento
della comunità di Notre Dame; cioè che in Notre Dame fosse costituito un centro al
servizio del rinnovamento che si stava diffondendo in tutti gli USA. Kevin Ranaghan
e sua moglie Dorothy sono autori del primo libro sul rinnovamento carismatico
cattolico (“Catholic Pentecostals” pubblicato successivamente in Italia da Yaka Book
con il titolo “Il ritorno dello Spirito”).
Nel 1969 ritorna nel Quebec (Canada di lingua francese) Soeur Flore Crête, che
aveva studiato all’Università di Notre Dame negli USA ed aveva quindi fatto
l’esperienza del battesimo nello Spirito nel 1967. Tiene la prima riunione
carismatica per i cattolici canadesi di lingua francese.
Il RCC viene introdotto in Brasile dal padre Eduardo Dogherty SJ, che comunica la
sua idea a Harold Rahm SJ. Vengono organizzati in tutto il paese ritiri noti come
“Esperienza dello Spirito Santo” e poi “Esperienza di preghiera”. La crescita si è poi
moltiplicata con l’adesione del padre Jonas Abib.
Alla fine dell’anno il RCC è giunto anche nel Regno Unito, in Tailandia, in Australia,
ad Hong Kong ed in Nuova Zelanda.
La Commissione dottrinale della Conferenza Episcopale USA emana un
documento, redatto dal vescovo Alexander Zaleski, di Lansing (Michigan) che
costituirà il primo riconoscimento del Rinnovamento nella Chiesa cattolica. I
documento mette in evidenza gli aspetti positivi del rinnovamento carismatico ma
anche alcuni pericoli dai quali bisogna guardarsi. La conferenza nazionale dei
vescovi statunitensi , tenutasi a Washington il 14 novembre ritiene il movimento ben
fondato teologicamente ed esorta i sacerdoti ad interessarsene per seguirlo dal di
dentro.
In Italia in quest’anno, nella parrocchia di San Leonardo di Campobasso, alcuni
giovani riuniti in preghiera, si sentono come investiti da un fuoco ed hanno una
sorprendente esperienza spontanea di Pentecoste, con manifestazioni anche di
glossolalia. Sono completamente all’oscuro del rinnovamento carismatico, ma
successivamente, quando nascerà il primo gruppo di Rinnovamento a Roma
prenderanno contatti con loro e si inseriranno poi nella corrente del RnS.
1970
Ad Ann Arbor, nel Michigan, viene costituita la comunità nota come “the Word of
God”.
Dopo la quarta conferenza USA di Notre Dame del 1970, alla quale partecipano
1300 persone, fu formato negli USA un comitato, che viene chiamato "Comitato di
Servizio del Rinnovamento Carismatico Cattolico", composto in grandissima parte
dai leaders di Notre Dame e Ann Arbor, che avevano gia' fornito servizi su base
nazionale come le conferenze di Notre Dame, il centro di comunicazione e la rivista
"New Covenant". Nel corso di quello stesso anno fu formato anche un comitato
consultivo molto più vasto, costituito da leaders provenienti da tutte le regioni del
paese dove il rinnovamento si era già affermato.
Nel 1970 riceve il battesimo nello Spirito anche suor Nancy Kellar, che sarà poi
responsabile del Rinnovamento carismatico negli USA. Insieme al padre Jim Ferry,
fonderà la prima casa di preghiera carismatica negli USA. Sarà anche testimone
presso il cardinal Suenens riguardo al Rinnovamento Carismatico e ai carismi, mentre
il porporato farà discernimento sull’autenticità di questo movimento.
Sempre nel 1970 padre Ed Riley, un domenicano che operava in Nigeria come
missionario, si trovava negli USA. Due anni prima, quando aveva insegnato a New
Orlwans, aveva sentito parlare da un suo collega, padre Kilian Downey, di un carisma
di “parlare in lingue”. Essendo curioso si sente spinto a partecipare ad un incontro di
preghiera nel Wisconsin e chiede che si preghi su di lui. Il giorno dopo passando
vicino ad una chiesa sente l’impulso di entrare per pregare. Lì fa una meravigliosa
esperienza della presenza di Dio con la consapevolezza profonda del suo amore e
della sua bontà. Da allora in poi rimane forte in lui il desiderio di leggere la Bibbia e
di lodare Dio. Al ritorno in Nigeria parla ai novizi del rinnovamento carismatico.
Il Rinnovamento Carismatico Cattolico viene introdotto in Italia nell’autunno del
1970 da cinque persone (quattro sacerdoti ed una suora) le quali avevano già
conosciuto il Rinnovamento in America. Furono p. Valeriano Gaudet, degli oblati di
Maria Immacolata, missionario canadese che lavorava presso la Casa Generalizia
della sua Congregazione; i padri Paul Condor, Giles Dimock e Terence Keegan, tutti
e tre giovani Domenicani alloggiati all’Angelicum per dare inizio agli studi di
dottorato a Roma; e suor Winifred Corrigan, delle Suore del Cenacolo, venuta a
Roma per studiare spiritualità alla Gregoriana. I tre giovani Domenicani pregavano
insieme già da alcune settimane in una stanza privata all’Angelicum, quando
conobbero p. Val Gaudet e sr. Winifred, e con loro iniziarono un piccolo gruppo di
preghiera. Padre Gaudet aveva vissuto l'esperienza straordinaria con gli studenti
statunitensi che avevano avviato il RCC e aveva ricevuto lui stesso l'effusione dello
Spirito nell'Università di Notre Dame a South Bend, nello stato americano
dell'Indiana. Egli dopo aver fatto l'esperienza in USA, ha poi operato per il RCC in
molte nazioni dei cinque continenti.
Dopo aver peregrinato per vari conventi trovarono un luogo stabile per le loro
riunioni nel convento delle Suore di Gesù Bambino, sulla via Boncompagni. Durante
l’inverno questo gruppo, di lingua inglese, o meglio plurilingue, consisteva in circa
quindici persone, per lo più sacerdoti, seminaristi e suore.
Il padre Joseph Kane OMI, missionario in Perù nel corso dell’anno torna a Montreal
in Canada, passando da Seattle (USA) doce vive l’esperienza del rinnovamento. Al
suo arrivo a Montreal fa conoscere questa esperienza al padre Joseph Takach e ad
altri sacerdoti diocesani (in particolare Paul Sauvé, Bernard MacDonald, Joseph
MacKenty et Michael McKenna). Essi incominciano le prime riunioni carismatiche di
lingua inglese a Montreal. Nello stesso anno torna in canada il padre Jean-Paul
Regimbal. Egli aveva ricevuto l’effusione a Phenix (Arizona), dove era stato
incaricato di organizzare il ministero presso la parrocchia di Santa Teresa. Ciò era
avveuto quando nel corso di un incontro la signora Sandy Winters, un episcopaliana,
gli aveva parlato del “battesimo nello Spirito”. Il padre Regimbal non ne aveva mai
sentito parlare ed era rimasto piuttosto scettico. Tuttavia scorsi con attenzione gli Atti
degli Apostoli, le lettere di Paolo e i documenti del Concilio Vaticano II, quando
aveva incontrato nuovamente la signora si era messo in ginocchio e aveva domandato
l’imposizione delle mani, ricevendo così l’effusione. In seguito era stato condotto a
predicare in California, in Danimarca, in Spagna, in Francia e in Italia. Nel 1970
torna in Canada per assumere la direzione della pensione di Montplaisant a Granby
dove guida i primi incontri carismatici nell’ottobre 1970.
1971
Fino alla primavera del 1971 il piccolo gruppo iniziale era sempre di una
quindicina di persone. Uno dei sacerdoti che lo frequentava in quel tempo fu
l’allora Rettore del Pontificio Istituto Biblico, Carlo Maria Martini S.J., che sarà
poi Cardinale di Milano, il quale aveva conosciuto il Rinnovamento durante
l’estate del 1970, mentre si trovava per l’insegnamento all’Università di San
Francisco.
Durante l’estate del 1971, uno dei molti visitatori del gruppo, giunto dal
lontano Sri Lanka (Ceylon), fu p. Oscal Anayaratne, amico di p. Val Gaudet.
Dopo aver conosciuto il Rinnovamento nel gruppo romano andò a visitare un
altro suo amico, don Giancarlo Moretti, parroco di San Mauro Pascoli
(provincia di Cesena, Romagna) sull’Adriatico. Avendo sentito ciò che padre
Oscar diceva del Rinnovamento, don Giancarlo venne a Roma, insieme con
un laico, Alberto Trevisani, parlò con padre Val e lo invitò a San Mauro
Pascoli per spiegare il Rinnovamento ai suoi fedeli. Il risultato fu l’inizio del
primo gruppo di linga italiana del Rinnovamento Carismatico Cattolico:
fondato prima del Natale 1971, non nella Città Eterna, ma nella piccola città
di San Mauro Pascoli, nella parrocchia sita in Piazza Battaglini, 14. Nel giorno
dell’Epifania 1972 ci sarà il primo ritiro che darà ufficialmente inizio al gruppo
stesso. Il Padre Oscar successivamente, sempre nel 1971, ha sperimentato il
“battesimo nello Spirito” in Inghilterra ed al ritorno nel suo paese ha dato
avvio al primo gruppo di Rinnovamento nello Sri Lanka.
In Italia la prima riunione del gruppo di lingua francese ha luogo nella Chiesa di San
Luigi dei francesi il giorno 17 gennaio 1972. Il gruppo prenderà il nome di Hosanna,
formato inizialmente da padre Val e padre Jean-Marie, da una decina di suore e da
alcuni fratelli che già avevano dato vita al gruppo inglese. Al gruppo, che all'inizio
pregava ancora in modo "tradizionale" e si riuniva presso le Suore Francescane
Missionarie in via Giusti, vennero invitati anche i coniugi Alfredo Ancillotti e
Jacqueline Dupuy, oltre alla madre di quest'ultima (moglie del console canadese in
Francia), la quale aveva ospitato il sacerdote canadese, amico di famiglia da vecchia
data. Tutti avevano già avuto modo di conoscere la preghiera carismatica
partecipando agli incontri che si tenevano all'Università Gregoriana.
P. Gaudet, insieme a p. Sullivan, ad Alfredo, Jacqueline (focolarina, che tra l’altro
aveva contribuito a far nascere il primo focolare di Parigi), la madre di lei e altre due
persone (il giornalista cattolico di origine olandese Fred Ladenius e Loredana
Santini), pensò di dar vita, il 5 febbraio 1972, ad un nuovo gruppo di preghiera, ma
questa volta di lingua italiana. La prima riunione ebbe luogo nella chiesa parrocchiale
di San Saba, sull’Aventino. Il gruppo ebbe sede dapprima a casa del giornalista Fred
Ladenius (da poco convertito al Cattolicesimo), poi, dato il numero crescente di
partecipanti, nella chiesa romana di "S. Saba" all'Aventino, tenuta dai PP. Gesuiti.
Infine, l’anno successivo, presso le suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue, in via
Beata Maria de Mattias. Il gruppo italiano di cattolici "carismatici" prende il nome di
Gruppo Emanuele.
L’11 febbraio Pierre Goursat, Martine Laffitte-Catta, il P. Caffarel ed altri fondano in
Francia a Parigi la “Communauté de l’Emmanuel”.
Alla conferenza USA di Notre Dame partecipano 11000 persone di 16 paesi. E’
presente anche Brian Smith (Australia) che incontra Ralph Martin.
Difusione del rinnovamento in Irlanda, Francia, Giappone, India, Nuova Guinea e
altri paesi.
Il mese di giugno padre Val Gaudet, il quale era stato missionario per molti anni in
Bolivia e perciò parlava spagnolo oltre che francese, inglese ed italiano, fonda
sempre a Roma, il gruppo di lingua spagnola, che troverà ospitalità nel convento delle
suore di Maria Riparatrice, in piazza dei Lucchesi. Il gruppo si chiamerà Esperanza.
Sempre nello stesso anno nasce il gruppo Maranathà, di lingua tedesca, a palazzo
Frascara.
Da questo momento è un fiorire di gruppi in tutte le regioni d’Italia.
Alla fine del 1972 la rivista “New Covenant” viene inviata ad abbonati di circa 90
paesi.
Verso la fine del 1972 i leaders del movimento negli Stati Uniti costituirono un
ufficio internazionale per le comunicazioni (ICO), con sede in Ann Arbor e
direttore Ralph Martin. In pratica inizialmente l’ICO non era niente di più che la
scrivania di Ralph Martin ad Ann Arbor, che manteneva i contatti internazionali.
Nel novembre 1972 padre Francis McNutt, domenicano, visitò il sobborgo “El
Minuto de Dios” a Bogotà, in Colombia. Il fondatore di quest’opera, padre Rafael
Garcia Herreros, aveva ricevuto nel 1967 il “Battesimo nello Spirito” ma cercava il
modo di condividere la sua esperienza con i membri della sua parrocchia. Il padre
McNutt propose di tenere una riunione di quattro sacerdoti che vivevano l’esperienza
dello Spirito in diversi sobborghi popolari dell’America Latina ed il padre Herreros
accettò di ospitare questa riunione che si sarebbe tenuta a Bogotà l’anno successivo.
L’idea iniziale era di procurare un interscambio di pareri sull’edificazione delle
comunità cristiane nei sobborghi pveri delle città mediante i doni dello Spirito Santo
e riflettere su come si potesse esprimere l’esperienza pentecostale negli ambienti
culturali cattolici.
Il Rinnovamento in Italia nel 1972
A Granby in canada le serate di preghiera carismatica radunano ogni volta oltre 1000
persone, con gente che viene apposta in autobus da Cornwall, Ottawa, da Vermont e
dai tre fiumi. Nell’estate si tiene un grande congresso carismatico alla Loyola
University a Montreal. A partire da questo momento lo sviluppo del RCC nel Canada
cresce considerevolmente. Il padre Jacques Custeau SJ organizza un servizio centrale
per i gruppi.
Su richiesta dei vescovi dell’Ontario viene costituito il Catholic Charismatic Renewal
Services of Ontario (CCRSO).
Ha luogo a Bogotà in Colombia dal 19 al 21 febbraio la riunione proposta dal padre
McNutt ma non ci sono solo quattro sacerdoti, bensì ben 23 leaders di otto paesi
latino-americani e la riunione prende il nome di ECCLA I (Encuentro carismatico
catolico latino americano). Le riunioni si realizzarono con momenti caratterizzati da
intensa preghiera conseguendo una visione comune per il continente americano.
Queste riunioni si ripeteranno ogni anno. Obiettivo dell’ECCLA è: favorire il mutuo
riconoscimento dei responsabili del rinnovamento carismatico nell’America Latina;
interscambio di esperienze personali e comunitarie; approfondimento di tematiche
connesse con il RC; discernimento della volontà di Dio per il RCC; crescita del
rinnovamento in tutto il continente; manifestazione dell’unità dei cristiani per la forza
dello Spirito Santo; indicare le linee di azione per i gruppi. Si decide di istituire un
centro di comunicazione. Da allora il rinnovamento si è espanso in tutti i paesi
dell’america latina, alcuni dei quali sono da annoverare come le aree più fiorenti del
rinnovamento carismatico cattolico nel mondo.
Alla Conferenza di Notre Dame partecipano più di 20000 persone tanto che le
assemblee generali devono tenersi allo stadio di calcio. Circa 500 sacerdoti
concelebrano l’eucaristia finale presieduta dall’arcive scovo canadese James Hayes,
mentre l’omelia viene dettata da un cardinale belga, Leon Joseph Suenens. Lo stesso
cardinale nel suo libro “Lo Spirito Santo Nostra Speranza” che scriverà in seguito,
ricorderà l’ovazione dei venticinquemila presenti quando un oratore sottolineò il
desiderio di tutti di vivere in stretta comunione con i pastori della Chiesa.
La Conferenza di Notre Dame può essere considerata un vero e proprio Primo
Convegno internazionale del movimento, per il numero di paesi rappresentati. Dopo
la Conferenza di Notre Dame l’ICO convoca, sempre a Notre Dame,.una prima
riunione speciale di 200 leaders di 25 paesi diversi ove viene deciso di indire una
vera e propria conferenza internazionale. Viene scelta come località Grottaferrata, in
un istituto di suore appena oltre i confini della diocesi di Roma. C’era infatti molto
nervosismo per una Conferenza dei Responsabili Carismatici proprio a Roma.
In quest’anno il RCC giungerà anche in Spagna, quasi contemporaneamente a
Barcellona, Tolosa e Salamanca. Poco più tardi apparirà il primo gruppo a Madrid.
Il 25 maggio a Montpellier (Francia) Ephraïm Croissant – un ex pastore protestante
francese convertitosi al cattolicesimo – la moglie Josette, Jean-Marc e Mireille
fondano la Comunità “Léon de Juda et Agneau Immolé” che successivamente
prenderà il nome di Comunità delle beatitudini. Si tratta di una comunità di vita
residenziale contemplativa e missionaria che vive il carisma di Santa Teresa del
bambin Gesù di Lisieux.
La Comunità Chemin Neuf nasce nel 1973 a Lione, in Francia, da un gruppo di
preghiera del Rinnovamento Carismatico, per iniziativa del sacerdote gesuita Laurent
Fabre. La Comunità è riconosciuta lo stesso anno dall’Arcivescovo di Lione. In
Francia il Rinnovamento Carismatico si svilupperà più attraverso queste nuove
comunità di alleanza che per mezzo dei gruppi di preghiera.
Il primo vero evento internazionale ICO è la Conferenza internazionale dei leaders
tenutasi a Grottaferrata (Roma) dall’8 al 12 ottobre 1973 – Partecipano 120
delegati cattolici e 6 osservatori protestanti (incluso il canonico anglicano Michael
Harper) e sono rappresentati 34 paesi.
Su richiesta dello stesso cardinale Suenens dopo l’udienza generale del mercoledì, il
papa Paolo VI riceve in udienza privata 13 dei convegnisti di Grottaferrata
accompagnati dall’arcivescovo di Halifax (Canada) Mons. Hayes, e dal vescovo
americano Mons. McKinney, e rivolge loro parole di incoraggiamento. Paolo VI
ricevette i responsabili con benevolenza e, nella comune sorpresa, anche se non fu
menzionalo all’udienza generale, estrasse dall’astuccio del suo assistente capo un
breve testo preparato per loro, che è stato pubblicato. “Noi rivolgiamo ora una parola
ai congressisti di Grottaferrata. Ci rallegriamo con voi, cari amici, del rinnovamento
di vita spirituale che si manifesta oggi nella Chiesa, sotto forme differenti e in
ambienti diversi. In questo rinnovamento appaiono alcune note comuni: il gusto di
una preghiera profonda, personale e comunitaria, un ritorno alla contemplazione e un
accento posto sulla lode di Dio, il desiderio di darsi totalmente al Cristo, una grande
disponibilità ai richiami dello Spirito Santo, un contatto più assiduo con la Scrittura,
una grande dedizione agli altri, la volontà di recare un contributo ai servizi della
Chiesa. In tutto questo possiamo riconoscere l'opera misteriosa e discreta dello
Spirito, che è l'anima della Chiesa. La vita spirituale consiste prima di tutto
nell'esercizio delle virtù della fede, della speranza e della carità. Essa trova il suo
fondamento nella professione di fede, che è stata affidata ai pastori della Chiesa
perché la mantengano intatta e l'aiutino a svilupparsi in tutte le attività della comunità
cristiana. La vita spirituale dei fedeli dipende dunque dalla responsabilità pastorale
attiva di ciascun vescovo nella propria diocesi. È particolarmente opportuno
ricordarlo in presenza di questi fermenti di rinnovamento che suscitano tante
aspettative. D'altronde, anche nelle migliori esperienze di rinnovamento, la zizzania
può mescolarsi al buon grano. È indispensabile anche un'opera di discernimento: essa
appartiene a coloro che hanno la responsabilità nella Chiesa: «Spetta loro,
specialmente, di non spegnere lo Spirito, ma di provare tutto e di ritenere ciò che è
buono» (cfr. 1 Ts 5,12 e 19-21). Cosi progredisce il bene comune della Chiesa al
quale sono ordinati i doni dello Spirito (cfr. 1 Cor. 12,7).” Aggiunse a voce che
comprendeva le difficoltà alle quali erano sottoposti in quel periodo e promise di dire
Messa per loro. Indicò poi l’arcivescovo Hamer o.p. come personale contatto che
poteva essere utilizzato per raggiungerlo senza dover passare per altri uffici del
Vaticano. Quando ciascuno gli venne presentato, li salutò molto cordialmente e
sembrò apprezzare e comprendere quello che facevano. Paolo VI era un uomo capace
di penetrare in profondità nello spirito di chi incontrava.
In Italia il gruppo italiano “Emmanuele” si trasferisce presso le suore adoratrici
del Preziosissimo Sangue, in via Beata Maria de Mattias. Questo gruppo italiano fu
come la cellula generatrice di molti altri gruppi in Italia.
A novembre dall'Emanuele, gia' numeroso, si stacco' il gruppo che prese il nome di
Maria e comincio' a riunirsi in altra casa delle Religiose del Preziosissimo Sangue,
via S.Giovanni Laterano 77, a Roma. Due sembrano essere state le ragioni del
distacco del gruppo Maria dal gruppo Emanuele: il desiderio di fare da sè, che
animò i coniugi Alfredo e Jacqueline Ancillotti; e un certo malcontento in alcuni per
l'atteggiamento di un olandese da poco convertito al cattolicesimo, Fred Ladenius,
rimasto con una mentalità di contestazione della Gerarchia, alla devozione a Maria e
alla presenza del Crocifisso nelle aule di preghiera. C’erano inoltre divergenze
d'opinione riguardo all'apertura di gruppi carismatici "misti", formati cioè da cattolici
e protestanti insieme (com'era già avvenuto in alcune comunità negli Stati Uniti),
Alfredo e Jacqueline, desiderando rispettare l'ortodossia cattolica, decisero di
abbandonare il gruppo per dare inizio a una nuova e più grande esperienza nello
Spirito: appunto il Gruppo Maria. E fu proprio il desiderio di una maggiore
ortodossia cattolica l’incentivo a porre al nuovo gruppo precisamente il nome di
Maria.
Nel 1973 la signora Ena Casareto Dal Verme, che può essere definita la decana del
Rinnovamento di Genova, in un ritiro in Francia, a Troussures, con Padre Caffarel,
sperimenta il “battesimo nello Spirito” e, tornando a Genova riunisce in casa sua
alcune persone a pregare, ma solo tre anni più tardi trasferirà il gruppo nella
parrocchia di S. Nicola.
Nel 1973 tre diverse persone, che poi daranno inizio alla Comunità “Servi di Cristo
Vivo” nella Repubblica Dominicana, fanno esperienza personale del’amore di Dio:
a gennaio Marìa Armenteros, alla fine di luglio padre Emiliano Tardif (viene guarito
in Canada da tubercolosi polmonare acuta attraverso la preghiera di alcuni fratelli del
Rinnovamento) e alla fine dell’anno Evaristo Guzmàn (che inizia ad assistere un
gruppo di preghiera a Nagua, Repubblica Dominicana)
Il padre Tardif, Missionario del Sacro Cuore, aveva avuto numerosi incarichi
importanti nella sua Congregazione (professore al Seminario missionario di Las
Matas, direttore di una rivista e superiore provinciale della Congregazione fino al
1973, nonché presidente della Conferenza dei Religiosi CONDOR). Aveva lavorato
nei Cursillos di Cristianità e nel Movimento familiare Cristiano. Dopo la sua
guarigione scrive al suo superiore: l’anno che doveva passare in ospedale per il
trattamento della sua malattia l’avrebbe trascorso a studiare il Rinnovamento
carismatico in Canada e negli USA. In questo tempo avrà l’opportunità di visitare i
centri più importanti a Quebec, Pittsburgh e Notre Dame.
Il Rinnovamento in Italia nel 1973
Nel gennaio 1974 cinque fratelli della originaria comunità “Word of God” di Ann
Arbor, tra i quali Steve Clark, dopo un ritiro nel monastero trappista di Genesee nello
stato di New York, fanno una consacrazione definitiva con voti di povertà, castità ed
obbedienza e di vivere una vita comunitaria. L’anno successivo la giovane fraternità
prenderà il nome di “Servant of the Word”.
Un particolare interessante – e poco noto – riguarda il tentativo di David Wilkerson,
l’autore pentecostale le cui opere erano state lette con più entusiasmo dai primi
carismatici cattolici, di staccare il rinnovamento cattolico nascente dalla Chiesa di
Roma comunicando ai suoi leader una sua “visione” o rivelazione privata contro le
“denominazioni”, in cui lo Spirito gli rivela che se i cattolici che avevano
sperimentato la glossolalìa rimarranno all’interno della Chiesa romana saranno
perseguitati. Questo tentativo non ha alcun successo; Ralph Martin – che pure
ammette di essere stato profondamente influenzato dagli scritti e dal ministero di
Wilkerson – risponde che “lo spirito di indipendenza” (dalle Chiese e dalle
denominazioni) costituisce al contrario “uno degli elementi meno salubri che il
pentecostalismo tradizionale ha portato come contributo al cristianesimo” (“David
Wilkerson’s Vision”, New Covenant, n. 3, gennaio 1974, pp. 11-12).
Nasce a Poitiers, in Francia, la Communauté Chrétienne de Formation, sulla scia
del Rinnovamento Carismatico Cattolico e per iniziativa di Jean-Michel Rousseau, un
giovane laico sposato. Originariamente è finalizzata alla formazione cristiana di
giovani adulti ed in seguito prenderà il nome di Fondacio.
A giugno VII Congresso Nazionale USA a Notre Dame (considerato un Secondo
Congresso Internazionale in quanto i partecipanti venivano da 35 paesi in tutto il
mondo) al quale partecipano 30000 persone. C’erano circa 700 sacerdoti ed una
quindicina di vescovi. Vi partecipa anche il cardinale Suenens. Memorabile è la
prima preghiera di guarigione tenuta in una grande assemblea (veniva chiamata
servizio di guarigione): la preghiera viene tenuta da padre Francis McNutt, Bob
Cavnar, padre Tom Forrest, padre Michael Scanlan, suor Briege McKenna, e Barbara
Shlemon. Nello stadio ci furono molte guarigioni (compreso una donna totalmente
cieca che recuperò completamente la vista). Il padre McNutt era stato tra quelli che
avevano insistito sulla centralità delle guarigioni nel Vangelo cercando di rompere i
tabù sul carisma di guarigione che erano particolarmente presenti in ambito cattolico.
Ed infatti prima di allora nel Rinnovamento la preghiera per la guarigione veniva
effettuata solo a livello individuale e non in assemblee. Se si pregava per la
guarigione in un gruppo carismatico, gli animatori di solito mettevano una grande
enfasi su lode, adorazione, testimonianze ed insegnamento e veniva lasciato uno
spazio molto ridotto alla fine dell’incontro per una breve preghiera. Dopo questa
Conferenza di Notre Dame le cose cambieranno e nelle grandi Conferenze verranno
previsti regolarmente momenti di preghiera per le guarigioni, più o meno prolungati.
Incoraggiato dall’accoglienza che c’era stata a Roma l’anno prima e dalla rapida
crescita nel 1974 del rinnovamento in tutto il mondo, l'ICO prende l'ardita decisione
di organizzare un congresso internazionale a Roma durante il 1975, anno dichiarato
santo dal Papa; un anno di speciali pellegrinaggi a Roma.
Documento di Malines n. 1 - Un gruppo di studio internazionale promosso dal
Cardinal Leòn Joseph Suenens, Arcivescovo di Malines-Bruxelles e Primate del
Belgio, con la consulenza dei più esperti teologi René Laurentin e Michael Hurley s.j.
e i Cardinali Avery Dulles s.j., Yves Congar o.p., Walter Kasper e Joseph Ratzinger,
dal 21 al 26 maggio 1974 fece il punto della situazione sul “Rinnovamento
Carismatico” che vide una improvvisa e rapida espansione dopo la chiusura del
Concilio Vaticano II. Il testo definitivo del Colloquio, elaborato da Padre Kilian Mc
Donnel, osb e dagli altri membri dell’equipe internazionale riunita a Malines, è stato
sottoscritto da ciascuno di loro: P. Carlos Aldunate s.j. (Cile), P. Salvator Carrillo,
MSPS (Messico), Ralph Martin (Stati Uniti), S.E. Mons. Albert de Monleon, o.p.
(Francia), P. Kilian Mc Donnell, osb (Stati Uniti), P. Heribert Mühlen (Germania),
Veronica O’Brien (Irlanda) e Kevin Ranaghan (Stati Uniti). Facevano parte del
Colloquio anche il teologo P. Paul Lebeau s.j. e Marie-André Houdart osb (Belgio),
con funzioni di segretari e traduttori. Nell’offrire una risposta ai quesiti di ordine
teologico e pastorale che più frequentemente il Rinnovamento poneva all’epoca, il
Cardinal Suenens diede al Movimento Carismatico un occasione unica per esprimere
meglio la sua ricchezza apportatrice. Il Documento n. 1 di Malines fu proposto come
un tentativo di risposta ai principali problemi teologico-pastorali sollevati dal
rinnovamento carismatico e dalla sua integrazione nella vita normale della Chiesa.
In Canada i leaders desiderano che ci sia un primo incontro per il rinnovamento di
lingua francofona. A giugno all’Università Laval a Québec si tiene questo convegno
che raduna tra le 6000 e le 8000 persone.
A Bogotà in Colombia si ha l’ECCLA 2. In Brasile viene realizzato il primo
congresso del RCC, con l’aiuto di padre Silvestre Scandian.
Nella Repubblica Dominicana il Padre Emiliano Tardif, tornato guarito dal Canada,
comincia a alavorare a Nagua e Pimentel. Si impegna a formare gruppi di preghiera e
a poco a poco insieme ad Evaristo Guzman forma una equipe di predicazione. La sua
predicazione sarà accompagnata da numerose testimonianze di guarigione. Presto si
manifesterà anche un carisma profetico particolare, che verrà chiamato “parola di
conoscenza”.
Veniamo alla storia del rinnovamento in Italia nel 1974.
Per quanto riguarda la Sicilia nel luglio 1974 Franco Riccobono di Palermo, venuto a
conoscenza del gruppo Emmanuel, si reca a Roma, dove riceve la prima preghiera di
Effusione .Durante l’estate Pia Vella, sempre di Palermo, viene a contatto con un
gruppo pentecostale tollerato dalla autorità ecclesiastica locale, nel quale si facevano
preghiere carismatiche.
Non molto dopo la formazione del Gruppo Maria, Fred Ladenius lasciava
l'Emanuele e l'Italia trasferendosi a Bruxelles, dove diresse una rivista plurilingue:
La Voce, per conto di un gruppo americano protestante detto degli “Uomini d'affari
del pieno Vangelo” (gruppo pentecostale appartenente alla “seconda ondata”). Il
programma e' cristiano, ma non cattolico, in quanto nel “pieno Vangelo” non c'e'
posto per la chiesa-istituzione e per l'Eucaristia.
Il gruppo Maria, che inizialmente si riuniva nella palestra e nella sala dell'asilo delle
Suore Pallottine vicino piazza Navona, in via dell'Anima, si espanse ben presto a
macchia d'olio fino ad arrivare a ottantadue "gruppi" sparsi in tutta Italia. Il Gruppo
Maria aveva avuto l'appoggio del Cardinale Ugo Poletti. Centinaia di persone, di
volta in volta, si recavano a Roma per ricevere l'effusione dello Spirito, dopo aver
frequentato un corso "accelerato" di quattro giorni.
Nel 1974 viene pubblicato dalle edizioni Paoline il libro “L’ora dello Spirito
Santo” di Serafino Falvo, sacerdote italiano che aveva conosciuto il rinnovamento
facendo il cappellano su una nave per crociere in america. Il testo è molto divulgativo
e pratico, e sarà uno strumento che porterà molte persone a conoscere e ad avvicinarsi
al Rinnovamento carismatico, anche se in questo libro è un po’ esasperato il rapporto
tra la profonda crisi odierna e il Rinnovamento che giunge a sanare tutto.
In ottobre riceve il battesimo nello Spirito il padre Ricardo Argañaraz, che nel 1969
con altri due sacerdoti suoi amici, don Sante Babolin e don Giuseppe Ruaro, aveva
fondato la “fraternità presbiterale di vita contemplativa” nella località Ronchi di
Villafranca (PD). Ha una forte esperienza del dono delle lingue.
Il 14 dicembre 1974 a Torino, al centro La Salle, due coniugi francesi (coniugi
Canova), presentano la loro esperienza. Erano venuti in Piemonte mossi dallo Spirito
Santo. Il loro gruppo, in preghiera, aveva avuto da una profezia l'invito a portare il
fuoco dello Spirito a Torino. Per questo compito la sorte cadde sui coniugi Canova i
quali si misero in viaggio in modo evangelico, senza punti di riferimento, senza
sicurezze, con la sola certezza che lo Spirito li avrebbe guidati. Giunti a Torino,
mentre pensavano alle realtà ecclesiali esistenti, quali il Cottolengo, l'Ausiliatrice o
altre, si imbatterono in un religioso svizzero delle Scuole Cristiane, Fratel Joseph, che
aveva una grande voglia di conoscere i carismatici. Alla riunione al centro la Salle
parteciparono anche alcuni rfratelli dei nascenti gruppi Alleluja e Maria di Torino
1975
In Sicilia nei primi mesi del 1975 un gruppo di fedeli che frequentava l’apostolato
della sofferenza, cominciò a radunarsi nella casa di Pia Badalamenti in Carini, Questo
gruppetto di quindici persone seguiva l’indirizzo di Fred Ladenius. Vi partecipavano
Franco e Maria Riccobono, Pia Vella, Ninetta Catalano Franco Cavallaio, Padre
Matteo La Grua, Cesare Curcio con la madre Pina ed altri. Fu iniziato un seminario in
preparazione alla preghiera di Effusione, condotto secondo un criterio cattolico con la
presenza di un sacerdote del luogo, Padre Finazzo. Il 5 maggio giungerà Fred
Ladenius che invocherà l’Effusione su una trentina di persone tra cui Padre Matteo
La Grua. A settembre alcuni di loro si recheranno a Roma presso le suore Passioniste
per frequentare un corso regolare e per conoscere meglio il Rinnovamento
Carismatico.
Il 28 aprile 1975 i vescovi canadesi, dopo la loro riunione tenutasi dal 4 al 18 aprile,
pubblicano un messaggio molo positivo sul “Rinnovamento Carismatico”, più ricco
teologicamente di quello della Conferenza episcopale USA, nel quale vengono anche
evidenziati alcuni possibili rischi. E’ il documento più importante finora emanato
dalla gerarchia, per la profondità dell’analisi e per la sicurezza della dottrina. Viene
tra l’altro messo in luce l’apporto che il Rinnovamento può dare alla vita della Chiesa
nel loro paese.
Nel 1975 l’arrivo della Communauté de l’Emmanuel a Paray-le-Monial, luogo delle
apparizioni del Cuore di Gesù, segna una tappa importante della sua storia e l’inizio
della sua diffusione a livello internazionale.
La Comunità “Léon de Juda et Agneau Immolé” si trasferisce a Cordes.
Il secondo evento organizzato dall’ICO è il Congresso internazionale del
rinnovamento carismatico cattolico con 10000 partecipanti, svoltosi a Roma dal 16
al 19 maggio 1975 in occasione dell’Anno Santo. Subito prima dell’apertura del
congresso si tiene una seconda conferenza internazionale dei leaders: 220 da 50 paesi.
Il congresso (che venne allora definito come il terzo congresso internazionale del
rinnovamento carismatico cattolico dopo i due tentuti a South Bend) fu memorabile
per diverse ragioni: i relatori, il supporto continuo del Cardinale Leon Joseph
Suenens, il Vescovo McKenney dalle Grandi Rapide, nel Michigan, il fatto che si
svolse sui gradini delle catacombe di San Callisto. Non c’è modo di far comprendere
l’euforia dei presenti quando si danzava con gioia sui prati del Monastero tra i
papaveri selvatici che erano in mezzo ai fiori. Ricordava lo spirito di Francesco e
Chiara all’inizio del Rinnovamento del Tredicesimo secolo e la fondazione della
Famiglia Francescana. Durante la conferenza del lunedì di Pentecoste, i 13.000
delegati si radunarono nella basilica di S.Pietro per la celebrazione della santa messa.
Al Cardinale Suenens fu concesso il privilegio di essere il celebrante e di usare
l’altare papale per l’occasione, un evento raro a Roma. Alla conclusione
dell’Eucarestia, mentre si aspettava l’arrivo del Santo Padre, si innalzarono canti e
preghiere di lode a Dio.
Durante questa celebrazione ci furono anche alcune profezie pronunciate per lo più
da profeti della comunità Word of God, che sono state oggetto di discussioni e
polemiche negli anni successivi. Si riportano di seguito:
“Poiché vi amo, voglio mostrarvi quello che sto facendo nel mondo oggi. "voglio
prepararvi per quello che avverrà. Giorni di tenebra stanno per abbattersi sul
mondo, giorni di tribolazione. Edifici che ora sono saldi non saranno più. Sostegni
che ora ha il mio popolo, non saranno più. Voglio che tu sia preparato popolo mio,
che tu conosca solo me. che tu mi sia fedele, che tu mi conosca in modo più
profondo. Ti porterò nel deserto. Ti spoglierò di tutto quello da cui ora dipendi -
affinché tu dipenda solo da me. Un tempo di oscurità sta calando sul mondo, ma un
tempo di gloria sta arrivando per la mia chiesa, un tempo di gloria sta arrivando per
il mio popolo. Riverserò su di te tutti i doni del mio spirito, ti preparerò per il
combattimento spirituale. Ti preparerò per un tempo di evangelizzazione che il
mondo non ha mai visto. E quando tu non avrai nient'altro che me tu avrai tutto:
terra, campi, case e fratelli e sorelle, amore, gioia, pace, molto di più di quanto tu
abbia mai avuto prima. tieniti pronto popolo mio, ti voglio preparare...”.
“Popolo mio, vi parlo all'alba di una nuova era per la mia Chiesa. Vi parlo di un
giorno che non è stato visto prima..... Preparatevi per me, preparatevi per l'azione che
comincio ora, perché le cose che vedete intorno a voi cambieranno. Il combattimento
che dovrete sostenere ora è diverso, è nuovo. Vi occorre sapienza, la mia sapienza,
che non avete ancora. Vi occorre la potenza dei mio santo spirito, in una maniera che
non avete mai posseduto. Avete bisogno di capire la mia volontà, ii modo con cui
opero che vi è' ancora sconosciuto. Aprite i vostri occhi! Aprite le vostre orecchie!
Aprite i vostri cuori! Preparatevi per me e per il giorno che io inizio adesso. La mia
chiesa sarà differente, il mio popolo sarà diverso. Difficoltà e prove si abbatteranno
su di voi. Il conforto che conoscete ora vi sarà tolto, ma il conforto che avrete sarà la
consolazione del mio santo Spirito. Vi cercheranno per togliervi la vita, ma io vi
sosterrò . venite a me. Stringetevi a me, uniti, compatti. Preparatevi, poiché io
proclamo un nuovo giorno, un giorno di vittoria e di trionfo per il vostro Dio. Ecco è
già cominciato”.
“Rinnoverò la mia Chiesa. Rinnoverò il mio popolo. Farò del mio popolo un solo
popolo. Vi chiamo affinché lasciate i piaceri del mondo. Vi chiamo affinché 'lasciate i
desideri del mondo. Vi chiamo affinché lasciate di cercare l'approvazione del mondo,
nella vostra vita. Voglio trasformare la vostra vita. Ho una parola per la mia Chiesa,
sto rafforzando la mia chiamata. sto formando una grande armata, la mia potenza e'
su di loro, seguiranno il pastore che io ho scelto. siate i pastori che io ho chiamato ad
essere... Sto rinnovando il mio popolo, rinnoverò la mia chiesa. libererò il mondo”.
“In questi giorni avete conosciuto la verità. Avete fatto esperienza della verità, in
questi giorni. In questo momento vi e’ chiaro che cosa sia la verità. E' la verità del
mio Regno, il mio Regno che prevarrà. Voglio che facciate vostra questa verità, che
rimaniate nella verità, che crediate nella verità. Non compromettetela, non perdetela
nella confusione, non ne siate intimiditi, ma rimanete nell'amore con semplicità,
rimanete semplicemente, fermamente radicati nella verità quali pietre di fondamenta
sulle quali la mia Chiesa possa avere vita nuova e potenza nuova."
Finalmente, Paolo VI arrivò tra grandi acclamazioni. Gli era stato consigliato di non
partecipare al nostro incontro, dal momento che questo non avrebbe fatto altro che
rinforzare il movimento del Rinnovamento Carismatico nel mondo. Tuttavia, egli fu
toccato dall’atmosfera di preghiera, lode e adorazione che poté vedere nella Basilica.
Uno dei primi gesti che fece entrando fu quello di prendere la mano del Cardinale
Suenens e tenerla alta in segno di conferma di quanto fatto. Poi indirizzò il suo
discorso nel quale ha detto, tra l’altro “Potrebbe dunque, questo «rinnovamento
spirituale», non costituire una «chance» per la Chiesa e per il mondo? E non dovrà
prendere, appunto per questo, tutti i mezzi per rimanerlo?”. Poi ha parlato dei tre
punti di discernimento che dovevano essere usati nel Movimento. La prima delle
linee guida era la fedeltà all’autentica dottrina della fede, 1 Cor. 1-3; la seconda era
che tutti i doni spirituali devono essere ricevuti con gratitudine per il bene comune,
come la costruzione della Chiesa e della società; il terzo, e più importante di tutti, era
il primato dell’amore. Solo l’amore nella carità, l’agape, rende il Cristiano perfetto.
Questo solo rende le persone gradite a Dio. Questo amore non solo presuppone un
dono dello Spirito ma implica l’attiva presenza della Sua persona nel cuore del
cristiano. S.Paolo dice in Gal. 5, 22 che il frutto dello Spirito è l’amore. Quindi tutti
devono essere un solo cuore e una sola anima, Atti 4, 32. Nel discorso ai partecipanti
Paolo VI, tra l'altro, ebbe modo di affermare: "In un mondo simile, sempre più
secolarizzato, nulla è più necessario della testimonianza di questo "rinnovamento
spirituale" che vediamo suscitato dallo Spirito Santo nelle regioni e negli ambienti
più diversi. Le sue manifestazioni sono molteplici: comunione profonda delle anime,
contatto intimo con Dio nella fedeltà agli impegni presi nel Battesimo, in una
preghiera spesso comunitaria in cui ciascuno, esprimendosi liberamente, aiuta,
sostiene, nutre la preghiera degli altri; e, alla base di tutto, una convinzione
personale che non deriva unicamente da un insegnamento, ma anche da una certa
esperienza vissuta, e cioè che senza Dio l'uomo non può nulla, e che invece con Lui
può tutto: di qui il bisogno di lodarlo, di ringraziarlo, di celebrare le meraviglie che
Egli opera ovunque intorno a noi e dentro di noi".Alla fine concluse con alcune
parole in italiano: “Carissimi, mi sia consentito di aggiungere anche una parola in
lingua italiana; anzi due parole, una per voi del pellegrinaggio carismatico e un'altra
per gli altri pellegrini che sono occasionalmente presenti a questa grande assemblea.
E la prima per voi: riflettete sul binomio che forma la vostra definizione, - -
rinnovamento spirituale —. Dove entra lo Spirito noi siamo subito attenti, subito
felici di salutare la venuta dello Spirito Santo; anzi, noi Lo invitiamo, noi Lo
preghiamo, noi non desideriamo di più che il popolo cristiano, il popolo credente,
abbia per questa presenza dello Spirito di Dio fra noi, un'avvertenza, un culto, una
gioia superiore. Abbiamo dimenticato lo Spirito Santo? No, certo! Noi Lo vogliamo,
Lo onoriamo, Lo amiamo e Lo invochiamo; e voi con la vostra devozione, il vostro
fervore, voi volete vivere dello Spirito. Questo deve essere, Ecco la seconda vostra
parola, un rinnovamento. Deve ringiovanire il mondo, deve ridare una spiritualità,
un'anima, un pensiero religioso al mondo, deve riaprire le sue labbra chiuse alla
preghiera e aprire al canto, alla gioia, all'inno, alla testimonianza, e sarà veramente
una grande fortuna per il nostro tempo, per i nostri fratelli, che ci sia tutta una
generazione, la vostra generazione di giovani che grida al mondo le glorie e le
grandezze di Dio nella Pentecoste. Nell'inno che noi, questa mattina abbiamo letto nel
breviario, ed è uno che risale niente meno che a Sant'Ambrogio verso il terzo-quarto
secolo, c'è questa espressione, che dà parecchio a tradurre e dev'essere molto
semplice: « LAETI », cioè, con letizia, « BIBAMUS » assorbiamo, « SOBRIAM »,
cioè vuoi dire ben identificata, ben misurata, « PROFUSIONEM SPIRITUS; LAETI
BIBAMUS SOBRIAM PROFUSIONEM SPIRITUS ». Può essere una formula che
stampa sopra il vostro movimento un programma e una approvazione al movimento.
La seconda parola ai pellegrini che sono presenti estranei al vostro movimento.
Perché si associno anche loro a celebrare la festa della Pentecoste, rinnovamento
spirituale del mondo, della nostra società, delle nostre anime, perché anche loro
pellegrini devoti a questo centro della fede cattolica possano alimentarsi
dell'entusiasmo e dell'energia spirituale con cui dobbiamo vivere la nostra religione.
E diremmo soltanto questo: Oggi, o si vive con devozione, con profondità e con
energia e con gioia, la propria fede, o la fede si spegne.” Dopo che il Santo Padre
ebbe completato il suo messaggio, disse che questo Rinnovamento deve far
ringiovanire il mondo e restituirgli una spiritualità, un’anima, un pensiero religioso;
deve aprire di nuovo le labbra serrate del mondo alla preghiera e spalancare la sua
bocca al canto, alla gioia, alla testimonianza. Mentre diceva questo, la sua voce
divenne sempre più vibrante, finché urlò: “Gesù è il Signore! Alleluia!”. Mentre il
Santo Padre usciva, ci fu un grande giubilo con gente che cantava e danzava
attraverso la Basilica, e in quel momento della giornata fiumi di luce entravano dalle
alte vetrate di S. Pietro. Lo Spirito Santo aveva spronato il cuore di Paolo VI a dare la
sua benedizione al Rinnovamento. La sfida che era davanti a noi quel giorno era di
portare il favore e il riconoscimento del Rinnovamento Carismatico alla Chiesa
mondiale e al mondo. Il semplice lavoro dello Spirito, che era iniziato a Notre Dame,
era ormai una grazia che fluiva per la Chiesa intera. La scrivania di Ralph Martin ad
Ann Arbor è diventata un servizio che venne presto spostato a Roma, e che coinvolge
il Rinnovamento mondiale.
A Dublino in Irlanda 5000 persone hanno assistito al Congresso nazionale del RCC.
Il card. Suenens ha indirizzato ai partecipanti un messaggio. Durante il convegno
protestanti dell’Irlanda del nord e cattolici hanno pregato insieme per il perdono, la
giustizia e la pace. Presenti il vescovo di Derry, i due vescovi ausiliari di Dublino e il
vescovo di Meath.
Nel Pakistan nel mese di luglio, 150 persone hanno assistito alla prima conferenza
nazionale del Rinnovamento carismatico. I partecipanti hanno avuto
l’incoraggiamento di S.E. il cardinale Joseph Cordeiro, il quale ha pronunziato il
discorso inaugurale.
Il processo della diffusione dei gruppi in Italia non poteva essere ignorato dalla
stampa dopo il Congresso Carismatico Internazionale di Roma, a meta' maggio
del 1975. Fu un congresso veramente internazionale, con 10.000 partecipanti
provenienti da oltre 60 paesi. Alla chiusura del convegno, il Lunedì di
Pentecoste, i partecipanti ebbero la gioia di essere ricevuti nella basilica di San
Pietro da Papa Paolo VI, che rivolse un memorabile ed incoraggiante discorso. In
quella occasione uscì, poco dopo, sulla rivista più diffusa in Italia, Famiglia
cristiana, un articolo (corredato da foto di Angelo del Canale), col titolo suggestivo:
Una preghiera in seimila lingue. In questo modo non ci fu solo l'annuncio: ci fu
anche un particolare tipo di annuncio: del Rinnovamento furono messi in risalto i
caratteri, che possono richiamare di più l'attenzione dei lettori, come è proprio dello
stile giornalistico. Quasi contemporaneamente la stampa laica e radicale, con la sua
rivista di più ampia tiratura, l'Espresso, giudicò i carismatici foraggiati dalla
immancabile CIA, che voleva promuovere misteriosi interessi politici americani nella
nostra penisola. Intanto dopo l'articolo di Famiglia Cristiana e dell'Espresso la
stampa cattolica si chiuse in prudenziale silenzio. Solo qualche rivista si fece
sentire per manifestare il biasimo a un movimento, che sembrava al suo nascere,
pericoloso per la chiesa.
Sempre a maggio, tutta la comunità di Ronchi di Villafranca (PD) che si riunisce
attorno alla “fraternità presbiterale di vita contemplativa” fondata da don Ricardo
Argañaraz, don Sante Babolin e don Giuseppe Ruaro, riceve una forte esperienza
simile a quella della Pentecoste raccontata nel capitolo secondo degli Atti degli
Apostoli. Una ventina di persone che fanno una forte esperienza della presenza del
Signore Gesù e dello Spirito Santo, con la guarigione di una sorella paralizzata in
sedia a rotelle, un sordomuto e il dono delle lingue manifestatosi in tutti.
In questo anno si ha una diffusione dei gruppi di rinnovamento in tutta Italia. Corsi di
vita nello Spirito a Roma. I rappresentanti italiani che hanno partecipato al Congresso
internazionale, constatando la rapida diffusione del Rinnovamento in Italia, ritengono
opportuno dar vita ad una rivista che svolgesse azione d’informazione e di catechesi:
nasce così la rivista “Alleluja”, organo del rinnovamento carismatico cattolico in
Italia. Nel presentarsi la rivista indica i valori fondamentali del Rinnovamento ma
mette subito in guardia dai pericoli che il movimento corre in Italia: il carismatismo
(quando si da valore magico a preghiere, gesti e cose e quando si indulge allo sfoggio
di doni e poteri eccezionali e al desiderio di prevalere sugli altri) ed il pietismo
(quando si riduce il Rinnovamento a solo fatto di preghiera, trascurando i frutti dello
Spirito e l’impegno conceto nelle opere). La rivista è seguita da un consiglio di
competenti in campo teologico e scientifico.
Con la nascita del gruppo Maria il Rinnovamento ebbe in Italia uno sviluppo
notevole, favorito da due elementi:
a) l'iniziativa di portare il RnS in tutti i capoluoghi di regione e in molte provincie;
b) i corsi di vita nello Spirito, tenuti a Roma, della durata di cinque giorni, ai
quali prendevano via via parte numerosi sacerdoti, suore, religiosi, laici di ambo i
sessi.
Alla guida del gruppo vi erano i coniugi Alfredo e Jacqueline Ancillotti, coadiuvati
da un bellissimo gruppo di anziani e di giovani. Essi erano prontissimi a spostarsi
ovunque fossero chiamati per portare insegnamenti e sostegno. Il gruppo romano
divenne il punto di riferimento per tutti gli altri gruppi Maria della penisola.
Memorabile il corso del settembre 1975 al quale presero parte 289 persone di ogni
regione d'Italia, di cui una quarantina sacerdoti del clero diocesano e regolare e molte
suore.
Le edizioni Paoline pubblicano quest’anno il libro del card. Suenens “Lo Spirito
Santo nostra speranza” che studia il posto dello Spirito Santo come soffio vitale della
Chiesa. In questo libro si parla dei nuovi movimenti ecclesiali tra i quali il
Movimento dei focolari ed il Rinnovamento. Sempre le Paoline pubblicano anche il
libro “Il rinnovamento carismatico. Orientamenti teologici e pastorali”, che è la
traduzione del Primo documento di Malines, scritto dal gruppo internazionale di
teologi e animatori laici riuniti dal Card. Suenens nel 1974.
A Nairobi, in Kenia, 2000 cattolici hanno partecipato al congresso carismatico
ecumenico di agosto, con approvazione del cardinale S.E. Otunga, arcivescovo di
Nairobi, il quale ha nominato un coordinatore cattolico per la diocesi.
Nell’agosto del 1975 nasce negli USA l’Association of Christian Therapists
(Associazione Terapisti Cristiani), formata da persone che fanno una scelta di vita per
un impegno radicale con Gesù Cristo, cercando la santità nel loro lavoro
professionale. Questo impegno affonda le sue radici nel Rinnovamento.
Sempre nell’agosto in Canada viene costituita l’Assemblea canadese francofona del
Rinnovamento Carismatico Cattolico. Questo comitato si incaricherà di organizzare
un secondo congresso carismatico nazionale francofono nel 1977.
Nel 1975 il Padre Giovanni Alberton, Camilliano fonda in Campania i gruppi
giovanili “Eureka Jesus”. Egli sentiva che il Signore lo chiamava a dedicarsi in modo
particolare ai giovani che oggi più di ieri sono sfruttati e plagiati dal mondo, ma ben
pochi si preoccupano di dare loro l'amore e l'aiuto di cui essi necessitano. Nascevano
così i gruppi giovanili carismatici “Eureka Jesus”. L'unico modo per sostenere ed
aiutare i giovani era quello di "dare" loro Gesù, il Figlio del Dio vivente, vivo e vero
in mezzo a noi, attraverso la preghiera dove Gesù trova il suo vero posto: al centro
dei nostri cuori. Nel settembre del 1975 P.Giovanni Alberton venne trasferito a
Messina presso la Parrocchia San Camillo, dove esistevano due gruppi giovanili
spontanei uno di universitari e l'altro di studenti medi che ben presto si lasciarono
attrarre dall'esperienza carismatica. Lo stesso Parroco P.Antonio Paladino, dopo una
iniziale diffidenza, si lasciò coinvolgere da questa esperienza.
Alla fine del 1975, la rivista New Covenant riportava di avere quasi 60.000
abbonati in oltre 100 paesi.
Ad Aguas Buenas in Puerto Rico si ha l’ECCLA 3.
In quest’anno il Rinnovamento carismatico si sviluppa notevolmente nella repubblica
dominicana. Le riunioni di preghiera, con la presenza del padre Emiliano Tardif
attirano fino a 40000 persone. Nella città di Nagua ogni parrocchia è stata divisa in 4
zone, ognuna con una propria comunità di preghiera, per evitare che i gruppi
diventino troppo grandi. Il clima di unità tra i gruppi è esemplare: una volta al mese i
quattro gruppi della parrocchia si uniscono insieme nella chiesa parrocchiale. Un
fattore importante è l’impegno per la risoluzione dei problemi derivanti dalla povertà
e dall’ignoranza. Si sono avute anche guarigioni di nuclei familiari: 32 coppie di
conviventi hanno chiesto il sacramento del matrimonio dopo aver frequentato gli
incontri di preghiera.
Il 19 ottobre nella chiesa di Sant’Ignazio a Roma il cardinale Suenens partecipa ad
una grande assemblea di preghiera di tutti i gruppi romani del Rinnovamento. Con
l’occasione pronuncia un discorso sulla Chiesa come realtà carismatica. I presenti
possono anche ascoltare un breve intervento di Ralph Martin di Ann Arbor.
Il 9 novembre a Roma il Padre Francis McNutt, proveniente da un Congresso
Carismatico Internazionale a Gerusalemme, celebra una messa nell’istituto Mater Dei
ed in serata predica e prega per la guarigione dei malati nella Chiesa Evangelica
Internazionale di Cinecittà. Nei due giorni successivi tiene due conferenze sulla
guarigione nella Chiesa nell’aula magna dell’Angelicum.
Tra il ’75 e il ’76 il rinnovamento raggiunge anche Genova ad opera di persone che
ne hanno fatto esperienza altrove. Si tratta dei padri camilliani: p. Domenico Lovera e
p. Carlo Savoia, che, ricevuta la preghiera di effusione a Torino, iniziano a riunirsi in
via M. Rubatto, presso il convento delle suore Cappuccine, tra cui suor Giancarla e
suor Maria Gloria. Ben presto il gruppetto si trasferirà nella chiesa di S. Camillo e a
loro si aggiunge dopo alcuni mesi un giovane sacerdote agostiniano, ordinato da due
anni, P.Luigi Kerschbamer, avendo anche lui ha avuto una forte esperienza dello
Spirito a Torino, dove ha ricevuto la preghiera di effusione.
1976
Il 14 luglio del 1976 avviene la prima preghiera per una nuova effusione dello Spirito
Santo a Genova, presso la chiesa di S. Camillo, con la presenza dei coniugi Ancillotti.
Molti sono i giovani che ricevono la preghiera; l’atmosfera è commossa, ma gioiosa,
ricca di esultanza e, a chi si trova, per invito di una persona, per la prima volta a
questo incontro, si apre l’orizzonte di una Chiesa in cui si tocca con mano la realtà
della prima Pentecoste., con la manifestazione dei carismi e della fede dei primi
cristiani.
Nel gruppo Maria le cose andavano troppo bene perche' continuassero. Lo spazio
messo a disposizione dalle suore Pallottine si dimostrò ben presto insufficiente a
contenere le centinaia di persone che affluivano il sabato pomeriggio per la preghiera,
provenienti da tutte le parti. Il gruppo si trasferì allora nella chiesa di "S. Ignazio",
tenuta dai gesuiti, dove si arrivò fino a circa duemila partecipanti. L'errore degli
Ancillotti fu quello di non rendersi conto che i loro collaboratori erano cresciuti e
che, quindi, non potevano continuare ad imporre loro una guida personalistica. A
lungo andare sorsero critiche e contrapposizioni; cadde l'entusiasmo e si bloccarono
le attivita' esterne. Le tensioni erano così forti che il vicario di Roma, cardinale Ugo
Poletti, il 31 agosto scriveva a P. Domenico Grasso, gesuita , una lettera nella quale
diceva testualmente: “Mi auguro che le divisioni si calmino e si allontani ogni
pericolo di divisioni e di contrasto, altrimenti c’è davvero da chiedersi se sia opera di
Spirito Santo o solo di uomini e frutto di illusioni”. Nella stessa lettera il Cardinale
ribadisce che nel rinnovamento – che si sviluppa sotto la libera azione dello Spirito
santo – nessuno può arrogarsi diritto di preminenza o funzione di guida o privilegio
di iniziazione e che il rinnovamento, come tutte le esperienze ecclesiali, deve far capo
alla Chiesa e al Vescovo, al quale soltanto spetta riconoscere i carismi. Inoltre il
padre Domenico Grasso viene nominato rappresentante del Cardinale ed autorevole
delegato presso il rinnovamento carismatico.
Nel volgere di brevissimo tempo i gesuiti presero la leadership del Gruppo Maria e,
in seguito alle incomprensioni e a contrasti interni riguardo al riconoscimento
dell'importanza dei carismi nella vita cristiana e al ruolo dei laici nel movimento,
Jacqueline ed Alfredo Ancillotti dovettero lasciare il pastorale ed il gruppo (lettera
del 28 ottobre 1976), per fondare, con una quarantina di gruppi che li seguirono, le
Comunità Maria, con un nuovo statuto e finalità proprie. Questa nuova realtà
ecclesiale, articolata in comunità parrocchiali, ambientali e familiari, nacque come
comunità di lode ed evangelizzazione e venne a definirsi, nelle sue Linee
Caratteristiche, "carismatica, cristocentrica e mariana". Il desiderio, infatti, era quello
di essere nella Chiesa come Maria nel Cenacolo, docile all'azione dello Spirito Santo.
L'allora Cardinale Vicario Poletti, a cui erano state sottoposte le Linee Caratteristiche
della Comunità nascente, benedisse i fondatori e li incoraggiò ad andare avanti,
dando loro preziosi consigli. La comunità romana scelse come sede, per gli incontri
settimanali di preghiera, l'antica chiesa di "Sant'Angelo in Pescheria", costruita in
mezzo alle rovine del Portico d'Ottavia, ove nei secoli passati si teneva il mercato del
pesce, nel cuore del Ghetto di Roma. La Comunità Maria di Roma s'incontrò la prima
volta nella chiesa di "Sant'Angelo" il 13 novembre 1976. In brevissimo tempo crebbe
e… si moltiplicò, diffondendosi a macchia d'olio in tante altre città italiane:
Civitavecchia, Perugia, Ancona, Napoli (nella chiesa di S. Maria delle Grazie, sotto
gli auspici del Card.Ursi), Foggia, Fasano, Barletta, Reggio Calabria (nell'ospedale),
Messina, Milano (dove i primi ad essere chiamati furono gli emigrati del sud), Mira,
Verona, Savona, Olbia, ecc.
Al di la' delle buone intenzioni, che si devono sempre supporre, il modo attraverso il
quale si svilupparono gli eventi ha provocato un grande logoramento reciproco e un
mare di sofferenza. Le Comunita' Maria ebbero un certo sviluppo e si diedero un
loro statuto. Senza capitali né alcuna esperienza editoriale ma sostenuta dalla fede in
Dio e dal carisma di evangelizzazione dei suoi fondatori, potenziarono la loro rivista
bimestrale "Risuscitò" (che in passato era stata foglio di collegamento dei gruppi
“Maria”). Percorsero comunque un loro cammino autonomo rispetto al resto del
Rinnovamento italiano.
Comincia qui la parte piu' esplosiva della storia della Comunità Maria, un tempo in
cui l'immediatezza e la facilita' con cui venivano vissuti tutti i carismi, anche i piu'
spettacolari, indiurrà piu' di uno a dare ai fratelli della Comunità degli esaltati, in
questo periodo, che dura circa una diecina d'anni, la Comunita' Maria crescerà a
dismisura, e farà anche alcuni gravi errori, a posteriori rivelatisi come tali, tra cui il
peggiore sarà forse quello di legarsi troppo strettamente all'ordine dei Passionisti.
Dopo varie vicissitudini anche i gruppi “Eureka Jesus” fondati dal Camilliano Padre
Giovanni Alberton confluiranno nella Comunità Maria dove diventeranno i giovani
Eureka Jesus , all’interno della Comunità Maria . Anche il gruppo carismatico della
Parrocchia San Camillo di Messina aderisce alla Comunità Maria ma rimarrà sempre
in ottimi rapporti con il gruppo carismatico del Rinnovamento dello Spirito che ha
sede all'Ignatianum di Messina.
A Settembre 1976 il Pastorale del Gruppo Maria elegge un coordinatore che succede
ai due fondatori.
Nel febbraio 1978 nelle Filippine un uomo d’affari che dirige un’agenzia
immobiliare, Mariano Velarde è ricoverato in un centro cardiologico per gravi
problemi cardiaci ed una infermiera (che lui considererà poi un angelo) gli dice di
leggere un passo della Bibbia (1 Cor 10,13). Dopo averlo meditato gli torna la
serenità e la mattina è pieno di gioia. I dottori con sorpresa lo trovano completamente
guarito e lo dimettono senza alcuna operazione. In preghiera avverte l’invito a
testimoniare la sua esperienza. Negli anni successivi Bro “Mike”, come si farà
chiamare, darà il via ad un movimento carismatico autonomo denominato “El
Shaddai DWXI”.
Il Cardinale Suenens firma un documento teologico dal titolo “Rinnovamento
carismatico ed ecumenismo” che verrà denominato “Documento di Malines 2”, nel
quale vengono esaminate le relazioni tra l’ecumenismo e il Rinnovamento
Carismatico nella prospettiva cattolica, già da lui trattate in vari interventi scritti e
orali, ma che qui riprende in una visione d’insieme.
III evento (ICO) – Terza conferenza internazionale dei leaders dal 15 al 18 giugno
1978 a Dublino (Irlanda), dal tema “Voi sarete i miei testimoni”, con rappresentanti
di 60 paesi, seguita da un congresso internazionale a cui assistettero 20.000 persone.
Le conferenze furono organizzate dall'ICO. Dopo l’introduzione di Tom Flynn,
presidente del Congresso, i lavori sono stati aperti la sera del giovedì 15
dall’arcivescovo di Dublino mons. Dermot Ryan con un benedicente saluto di
accoglienza ai convenuti, “ai quali speriamo di avere qualcosa da dare, sicuri di aver
molto da ricevere”. Ha ricordato poi gli effetti che la Pentecoste ebbe sugli apostoli,
tramutandoli da uomini pavidi e ottusi in coraggiosi e illuminati testimoni di Cristo.
Riferendosi alla Chiesa, mons. Ryan ha rilevato come lo Spirito impresse sulla
Chiesa nascente una unità fondamentale basata sull’Eucaristia, l’ascolto della Parola,
l’adorazione silenziosa. Tutti valori riscoperti dal rinnovamento. L’invocazione “Che
Maria, unita in preghiera agli apostoli nella Pentecoste, possa unirsi alle nostre
preghiere in questi giorni di grazia” ha concluo il suo intervento. L’inizio della lettera
agli Ebrei ha dato l’avvio alla relazione di Ralph Martin. Dopo aver tracciato
sinteticamente il quadro della storia della salvezza, egli ha rammentato che la
salvezza è dono gratuito di Dio datoci attraverso la morte e la risurrezione del Figlio
suo Gesù Cristo. Questo è il messaggio e noi abbiamo il dovere di comunicarlo agli
altri nello slancio missionario donatoci anch’esso da Dio. Non possiamo, non
dobbiamo tenerlo per noi o sostituirlo con speculazioni teologiche. Non possiamo
lasciarci distogliere da altre voci, da altri interessi, abbiamo accolto la buona novella:
dobbiamo trasmetterla col nostro impegno personale sino ai confini della terra.
Joseph Jayamanne dallo Sri Lanka, Emma Chembo dallo Zambia e padre Fio
Mascarenhas dall’India, hanno sottolineato la diffusione del rinnovamento nei
rispettivi paesi e la conseguente trasformazione nella vita dei singoli e delle
comunità. Jacky Parmentier, della comunità della Santa Croce di Grenoble, incentrata
sulla preghiera anche liturgica, sulla povertà, sulla penitenza e sulla conversione, ha
lodato il Signore per la diffusione in Francia delle comunità: dieci in appena sei anni
dall’inizio del rinnovamento, tutte fiorenti nella fede e nella carità vissute. Ancora
sulla comunità alla quale appartiene e sulla unità di tutti i suoi membri provenienti da
quasi tutte le Chiese del Medio Oriente, ha parlato Peter Shebaya, di Beirut. In un
paese dilaniato da anni dalla guerra civile colorata di fanatismo religioso, essa offre
una testimonianza credibile dell’amore di Dio operante negli uomini. Un altro paese
dove il corpo di Cristo è fatto a pezzi, l’Irlanda del Nord, è stato presentato con pena
e speranza da Larry Kelly, di Belfast. “Dobbiamo entrare in quella sofferenza che Dio
stesso sta sopportando per noi e dobbiamo pentici se vogliamo che Dio guarisca il
nostro paese”. Andrei Ngcobo del Sud Africa ha ringraziato il Signore per
l’avvicinamento tra bianchi e neri che lo Spirito Santo sta opeando nel suo paese per
mezzo del rinnovamento. Il card. Leo Joseph Suenens ha ribadito la più volte
conclamata necessità di uscire da Cenacolo come fecero gli Apostoli e camminare per
le vie del mondo annunciando il vangelo con le opere oltre che con la parola. P. Jim
Ferry, della comunità People of Hope, di New Jersey, ha posto l’accento sulla
preghiera ecumenica, descrivendo l’incontro di circa 60000 persone denominato
“Jesus ‘78” che siu è svolto per la Pentecoste, nel Giant Stadium di Rutherford (N.J.).
L’esperienza è stata tale che egli ora sogna di ripeterla l’anno successivo in dieci
diversi stadi. Sul dovere della evangelizzazione hanno perlato Hervé-Marie Catta,
della comunità dell’Emmanuele di Parigi e p. Martin Tierney, di Dublino. Assai
intenso e positivamente traumatizzante l’intervento di Brian Smith di Brisbane,
Australia, dove vive nella Emmanuel Community con sua moglie e i suoi figli. Ha
detto che dopo la prima gioiosa esperienza ci rendiamo conto che l’impegno è arduo
e sovente siamo tentati di lasciar andare tutto. Nel gruppo e da esso attingiamo
l’incoraggiamento e la forza per operare secondo la chiamata personale, per essere il
segno che il Signore vuole e che il mondo chiede nel posto dove siamo, nell’ambiente
di lavoro, nell’ambito della nostra famiglia. Proprio a questo proposito Brian
sottolinea la necessità di equilibrare il proprio ministero nel rinnovamento con La vita
familiare: “A volte – egli ha detto – è più importante giocare al calcio con i figli che
andare ad una riunione di preghiera in pù; e invece di preoccuparci di abbracciare i
fratelli del gruppo, abbracciare la nostra figliola e, perché no?, nostra moglie
dicendole che l’amiamo”. Dobbiamo chiedere al Signore quale è il nostro posto e
quando là avremo assolto il nostro compito, portato tanto frutto, riconosciamoci servi
inutili, non altro che popolo di Dio chiamato a testimoniare la presenza di Gesù in un
mondo decadente.
L’assemblea è stata ripetutamente scossa da messaggi e profezie che si riportano in
parte: “Voglio parlare stasera ai vostri cuori, che gioiscano per la mia presenza,e la
mia potenza si manifesterà in voi e in mezzo a voi per l’effusione abbondante del mio
Spirito, che si riverserà anche su quelli che non mi cercano con la pienezza del loro
cuore. Mi conoscerete in una dimensione nuova. Aprite i vostri cuori per ricevere
l’abbondanza del vostro Dio, l’abbondante benedizione del mio Spirito”. “Figli miei,
vi amo senza condizioni, quali siete, con le vostre debolezze e i vostri timori. Senza
condizioni ho dato a voi me stesso, amatemi quale sono, quale a voi mi rivelo”. “Figli
miei, mi rallegro che mi domandiate di regnare nei vostri cuori, ma vi regno io?
Quando vi chiamo, non siete liberi di venire per l’attaccamento a cose che ve lo
impediscono. Lasciate che io sia totalmente il vostro Signore. Non abbiate paura di
quello che vi chiedo, voglio il vostro cuore”. “Popolo mio, non aspettare, procedi,
credi in me adesso, voglio riempire il tuo cuore di conoscenza di me”. “Fratelli e
sorelle miei, il mio regno non è materiale, è nei vostri cuori, è la mia presenza in voi.
Non abbiate paura del fragore del mondo, della violenza. A questo mondo vi manderò
perché ci sono persone che voglio attirare a me. Avrete forza dal mio Spirito per
annunziare il mio regno”. “Mettete il corpo di mio Figlio nei vostri cuori. Guardate e
vedete le situazioni in cui siete divisi e non riconciliati, in cui non avete testimoniato
me. Vi chiamo a cambiare i vostri cuori, a spezzarli, a piangere, a pentirvi”. “Avete
udito in questi giorni la mia voce, vi ho manifestato la mia potenza. Voi non siete
stati fedeli alle vostre promesse battesimali. Rinnovatele oggi perché vi mando quali
miei ambasciatori”. “O Irlanda, Irlanda figlia mia, bada a te stessa, non confidare in
quello che in altri tempi hanno fatto i tuoi antenati, non inorgoglirti. A te oggi io
chiedo di assumerti le tue responsabilità, di chinare il capo perché io possa imporre la
mia mano su di te. Ricevi il mio cuore oggi perché oggi tu possa essere quello che sei
stata nel passato”.
Papa Paolo VI favorisce la costituzione di un vero e proprio Ufficio di
Coordinamento Internazionale del Rinnovamento Carismatico. Viene cioè costituito
un Consiglio Internazionale, composto da due leaders per continente, scelti tra i più
rappresentativi del rinnovamento, con funzioni di supervisione sul lavoro
dell'ICO. In quella circostanza Ralph Martin fu nominato presidente del Consiglio e
padre Tom Forrest divenne Direttore dell'ICO. Il lavoro dell’ufficio delle
Comunicazioni Internazionali assunse una identità più ecclesiale con il
coinvolgimento del Card. Suenens, nominato dal papa proprio rappresentante e la
nomina formale dell’ICO che divenne Ufficio Internazionale del Rinnovamento
Carismatico. Papa Paolo VI muore il 6 agosto e gli succede Giovanni Paolo I, eletto il
26 agosto.
Dal 15 al 17 settembre ha luogo a Koekelberg-Bruxelles la II grande assemblea sul
Rinnovamento per il Belgio e il Lussemburgo., promossa dall’equipe pastorale
interdiocesana. Partecipano 5000 persone con ospiti dai paesi vicini, tra cui l’Italia.
E’ presente anche il cardinale Suenens. In una sua omelia egli precisa che il
Rinnovamento non vuole essere un movimento organizzato, ma testimoniare la
presenza dello Spirito Santo che vuole trasformare la Chiesa in tutte le sue
dimensioni.
Il 28 settembre muore Giovanni Paolo I ed il 16 ottobre viene eletto papa Karol
Wojtila che prende il nome di Giovanni Paolo II.
Nel 1978 il padre Jonas Abib in Brasile fonda la comunità Canção Nova (Canzone
Nuova) nella città di Lorena (stato di San Paolo). La comunità in seguito si trasferirà
a Cachoeira Paulista e si estenderà ad altri paesi (principalmente Portogallo e
Francia).
1978 IN ITALIA
Nell’aprile 1978 alcuni membri della Comunità Maria di Perugia (Tarcisio ed Agnese
Mezzetti e don Leonello) vengono esclusi dalla Comunità Maria stessa e danno via ad
una nuova Comunità che prenderà poi il nome di “Comunità Magnificat”, aderendo al
Rinnovamento nello Spirito.
La I convocazione nazionale del RnS si svolge a Rimini presso l’“Ente Fiera” dal
29 aprile al 1 maggio 1978. Il tema di questo incontro, tratto dal capitolo 5 della
lettera di S. Paolo ai Romani, fu: "L'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per
mezzo dello Spirito Santo" (Rm 5,5). La Convocazione vede la partecipazione di
6000 persone in rappresentanza di 300 gruppi. Il vescovo di Rimini, Mons. Giovanni
Locatelli, interviene e da’ il suo saluto. Nella convocazione Padre Raniero.
Cantalamessa ha parlato sullo Spirito Santo nella vita del cristiano. Sono stati dedicati
simposi separati a numerosi argomenti di interesse pratico. Da allora ogni anno nel
periodo fine maggio-inizi giugno si terranno le Convocazioni Nazionali sempre a
Rimini.
Anche la Comunità Maria celebra il suo secondo convegno nazionale alla
Cittadella di Assisi, dal tema “Alzatevi e pregate”.
Si rende necessario un aggiornamento del CNS. Suor Ancilla Beretta viene destinata
dai superiori ad alto lavoro pastorale e non può più essere disponibile a tempo pieno.
Il nuovo CNS risulta composto da don Dino Foglio (coordinatore), Salvatore
Cultrera, Ermete Ferrari, Annamaria Guerrieri, padre Natale Merelli, padre Mario
Panciera, Rossana Sabatiello, madre Lea Merlin (membro aggiunto per i rapporti col
mondo religioso femminile), padre Robert Faricy (assistente spirituale).
Seconda conferenza animatori - Roma "Domus Pacis" 28-31 ottobre 1978.
Partecipano in 800. Erano presenti Ralph Martin che ha parlato sul profilo
dell’animatore, Padre Tom Forrest e Padre Cantalamessa. Padre Tomaso Beck ha
parlato sul discernimento spirituale. A chiusura dei lavori don Dino Foglio riassume
le conclusioni operative basate sui seguenti principi: maggior affermazione del
principio che il rinnovamento nello Spirito vuole valorizzare la preghiera (“vogliamo
costruire un muro di preghiera”, s. Caterina), senza peraltro chiudersi in un intimismo
spirituale; istanza crescente di unità e comunione (membra di un unico corpo mistico,
pur nella molteplicità dei ruoli, compiti e manifestazioni); nessuna struttura fissa, pur
consapevoli che lo Spirito “regista principale” agisce liberamente attraverso strumenti
umani; piena disponibilità all’azione dello Spirito Santo nel contesto ecclesiale in cui
il rinnovamento vuole essere, con le altre realtà, fermento genuino. Applicazioni
operative: impegno individuale e comunitario (ciascuno secondo i propri ruoli) a
portare avanti i contenuti del rinnovamento nel proprio gruppo e in unione agli altri
gruppi; istituzione di una commissione teologica quale supporto principale ai
contenuti di cui sopra. Il programma concreto di cammino comprende corsi
permanenti a livello nazionale (tipo A per inizianti, tipo B di approfondimento e tipo
C per animatori), convocazione nazionale annuale alla fine di aprile e conferenza
annuale per animatori a ottobre-novembre, corsi e settimane di studio estive, altri
corsi e convegni organizzati a livello regionale. Gli incontri nazionali saranno sempre
preparati da una giornata di spiritualità per il CNS ed i gruppi di servizio. In
occasione della conferenza si è proceduto, in riunioni separate, a rinnovare il quadro
dei coordinatori regionali. C’è anche un coordinatore per i gruppi di “Padre Pio”
italiani che hanno aderito al RnS (padre Pancrazio Gaudioso di Civitanova marche).
Le edizioni Paoline pubblicano in Italia il libro “Il carisma delle guarigioni” del P.
Francis MacNutt, noto sacerdote americano che esercita questo ministero. Il testo
invita a prendere coscienza del ministero delle guarigioni rimasto per tanto tempo in
ombra nella Chiesa Cattolica.
Nello stesso anno Yaka Book pubblica il libro di Kevin e Dorothy Ranaghan “Il
ritorno dello Spirito”, traduzione di “Catholic Pentecostals”.
1979
Il 9 febbraio 1980 padre Francis McNutt, noto teologo domenicano impegnato per
anni nel ministero di guarigione purtroppo si sposa e viene subito sospeso “a divinis”,
lasciando tutti nel Rinnovamento nella costernazione più profonda (doveva essere tra
l’altro l’oratore principale all’ormai prossimo Convegno Nazionale USA). Tuttavia
continua il suo ministero di predicazione e di guarigione in ambienti episcopaliani
svolgendo la sua attività insieme alla moglie Judith Sewell (l’aveva conosciuta a
Gersalemme nel 1975) che era psicologa. Il CNS degli USA (Mons. Joseph
McKinney, Jack Brombach, padre Harold Cohen, don James Ferry, Gabriel Meyer,
padre Gorge T. Montagne, Dorothy Ranaghan, Kevin Ranaghan, don John Randall,
suor Ann Thérese Shields), in risposta a molte richieste, pubblica una dichiarazione
nella quale tra l’altro viene affermato: “Noi crediamo con forza nei principi di
obbedienza nella Chiesa cattolica e non possiamo approvare quello che Francis ha
fatto. Tuttavia, nonostante questa disgraziata separazione, vogliamo mantenere il
nostro amore e la nostra sollecitudine verso di lui. Noi accoglieremmo l’opportunità
di aiutarlo e continueremo a pregare per lui”. Insieme alla moglie Francio McNutt
fonderà l’organizzazione nota come “Christian Healing Ministries”.
L’ICO sponsorizza una conferenza internazionale di leaders asiatici che si tiene a
marzo nelle Filippine, a Manila. La conferenza che ha come tema: “nutrite il mio
gregge” è organizzata dalla “Joy of the Lord Community” di Manila. Vi partecipano
90 delegati da 15 paesi (Australia, Bangladesh, Brunei, Hong Kong, India, Indonesia,
Giappone, Corea, Malesia, Nuova Zelanda, Filippine, Singapore, Sri Lanka, Taiwan e
Tailandia). Il cardinale Sin, intervenuto ai lavori, ha parlato del materialismo
rampante che sta facendo il suo ingresso in Asia. Questo materialismo lascia un vuoto
spirituale, che deve essere riempito ed i cristiani hanno un ruolo speciale in questo. Il
discorso principale viene tenuto da Tom Forrest che dice come una delle sue
maggiori gioie nei suoi viaggi per il mondo sia vedere dappertutto l’evidenza che lo
Spirito Santo è stato effuso in abbondanza. Il compito comunque non è sempre facile.
“Come leaders”, ha detto, “possiamo diventare stanchi, delusi, frustrati, feriti e tristi.
Ma non possiamo smettere. Dobbiamo imparare a lavorare meglio. E questo è il
motivo perché Dio ci ha convocati qui”. Padre Forrest ha detto che il Rinnovamento è
solamente all’inizio. Questo vuol dire che i leaders hanno la responsabilità di
continuare ad imparare ed evitare di lasciare che le ferite personali interferiscano con
il loro lavoro. “Il Rinnovamento”, ha detto, “non è un giocattolo o una proprietà
personale, ma un compito sacro donato da Dio”. Due degli speaker hanno sottolineato
l’importanza dell’unità. I leaders nel rinnovamento devono assicurarsi di portare la
gente non solamente all’unità in Cristo, ma anche all’unità tra di loro. Padre Herbert
Schneider di Manila ha detto: “dove non c’è unità la nostra evangelizzazione sarà
debole”. Brian Smith di Brisbane (Australia) ha affermato: “qualche volta siamo
sorpresi che persone diverse abbiano visioni diverse”. “Potremmo lavorare ad una
cosa per anni e poi scoprire che avevamo idee differenti sul perché e su quello che
stiamo facendo”. Ha suggerito quindi alcuni passi pratici da seguire per favorire
l’unità, come condividere i pasti e momenti di divertimento. Ha anche etto che i
leaders dovrebbero coscientemente pregare insieme per cercare ciò che Dio vuole che
essi facciano per la gente che stanno gudando, e che i leaders di vari gruppi
dovrebbero costantemente sforzarsi per essere in accordo tra di loro. In un
insegnamento intitolato “la chiamata alla santità per i responsabili cristiani” padre Fio
Mascarenhas di Bombay (India) ha delineato quattro caratteristiche di un leader
cristiano: 1) Il leader testimonia una esperienza personale profonda di Dio nella sua
vita personale. 2) Il leader cerca costantemente nella scrittura la guida per la sua vita
personale. 3) Il leader testimonia gioiosamente la disciplina del Signore che modella
la sua vita. 4) Il desiderio appassionato del leader è di essere trasformato in modo da
volere solo Gesù e in modo che la sua prima preoccupazione sia servire il corpo di
Cristo.
Dal 30 maggio al 1 giugno 1980 ha luogo la Conferenza nazionale USA del RCC
all’Università di Notre Dame (South Bend, Indiana). Il tema è “Dio, fa di noi la tua
famiglia” (Ef 2,18-19). Il punto focale della conferenza è la famiglia nel tempo
attuale. Tra gli oratori più noti, Ralph Martin, mons. Godfried Daneels, vescovo di
Antwerp (Belgio), padre John Bertolucci, padre John Randall, Charles Simpson,
padre Tom Forrest.
Due membri del Consiglio internazionale dell’ICO (Ralph Martin ed Hervé-Marie
Catta) hanno rappresentato il RCC durante una riunione speciale del Pontificio
Consiglio per i laici che ha avuto luogo a Rocca di Papa dal 14 al 18 aprile. Sono stati
invitati a questa riunione rappresentanti di 16 grandi movimenti di rinnovamento
spirituale nella Chiesa, allo scopo di conoscersi meglio e di discernere l’azione di Dio
nella Chiesa di oggi. Alla fine della riunione i partecipanti sono stati ricevuti in
udienza dal Papa. In particolare il Papa ha ricordato a Ralph Martin ed Herve-Marie
Catta del buon ricordo che serba dello scorso incontro avuto a dicembre con l’ICO.
Dal 23 al 26 settembre il consiglio internazionale dell’ICO si riunisce a Bogotà, in
Colombia. Al termine molti di loro si trattengono a Bogotà, sia per servire quali
speakers alla conferenza di fine settimana di 80 leaders provenienti da 11 paesi
dell’America Latina, sia per orientarsi sulle realtà della Chiesa latinoamericana.
Dal 25 settembre al 25 ottobre ha luogo il Sinodo dei vescovi per studiare i compiti
della famiglia cattolica nel mondo contemporaneo, ed in tale occasione una comunità
internazionale formata da una quindicina di fratelli da Italia, Francia, Belgio ed USA
animati dal cardinale Suenens, hanno condiviso una vita comunitaria piena per tutto il
mese, pregando per il Sinodo, com momenti quotidiani di Eucaristia, liturgia delle
Ore, e adorazione al SS. Sacramento, nella casa generalizia dei gesuiti.
Nella Communauté Chrétienne de Formation l’ingresso di persone con responsabilità
sociali e di laici impegnati nella vita parrocchiale porta ad allargare il proprio campo
di azione e ad acquisire una diffusione internazionale. Risale a questi anni l’adozione
del nuovo nome di Fondations pour un Monde Nouveau.
Tra la fine del 1980 e l’inizio del 1981 si decide di trasferire l'ICO da Bruxelles a
Roma. Il nome verrà cambiato in ICCRO (Ufficio Internazionale del Rinnovamento
Carismatico Cattolico). Padre Tom Forrest fu nominato presidente del Consiglio,
padre Fio Mascarenhas Direttore dell'Ufficio. Da allora le conferenze internazionali
dei leaders avranno luogo a Roma.
Tra le comunità americane si delineano punti di vista diversi e tra il 1980 e il 1981
vengono fondate alcune fraternità che riuniscono numerose comunità
carismatiche:
• la Federation of Communities (facente capo a Word of God);
• la Fellowship of Communities (facente capo a People of Praise);
• la International Brotherhood of Communities (IBOC) (facente capo alla
Community of God’s Delights di Dallas ed alla Emmanuel Covenant Community
di Brisbane, Australia)
1980 IN ITALIA