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ANNO XIII NUMERO 4 - PAG X IL FOGLIO QUOTIDIANO SABATO 5 GENNAIO 2008

UNA FOGLIATA DI LIBRI


Blaise Pascal
IL BUON USO
ti di lassismo. Rivendicano l’esclusiva del
testo, si sentono in diritto di giudicare
L’aeroplanino di carta Frank Furedi
CHE FINE HANNO FATTO
difesa dello status quo”, che “non ha di fat-
to precedenti nella storia intellettuale del-
quale sia il vero Pascal. Così, dopo la sua la modernità”. La fonte da cui scaturisce il
DELLE MALATTIE
La Vita Felice, 64 pp., euro 6
morte, manipolano il testo. L’edizione più
diffusa, del 1670, ha un ritmo e uno stile
diverso da quello, conciso e diretto, del
I casi sono due. O hanno ragione San Giovanni, Policarpo di Smir-
ne, Celso, Ireneo di Lione, Tertulliano, Ippolito, Origene, Cipriano,
Vittorino di Petovio, Commodiano, Lattanzio oppure non ha ragio-
GLI INTELLETTUALI?
Raffaello Cortina, 216 pp., euro 13
pericolo per la società non è più l’ignoran-
za, bensì il sapere razionale. Il rischio è ge-
nerato dalla conoscenza (soprattutto tecno-

S arà perché è proprio lui il filosofo delle


ragioni del cuore, ma l’idea di Blaise
Pascal che scrive una preghiera non stu-
grande autore dei Pensieri. A tratti la ma-
no manipolatrice è sembrata femminile,
sicuramente molto attenta a far arrivare
ne nessuno e buonanotte ai suonatori. Perché se non avessero ragio-
ne San Giovanni, Policarpo di Smirne, Celso, Ireneo di Lione, Tertul-
liano, Ippolito, Origene, Cipriano, Vittorino di Petovio, Commodiano,
Q uale fosse il ruolo degli intellettuali
nella società è stato un problema che
ha diviso, anche nel recente passato, il
logica), che, paradossalmente, non è in gra-
do di individuare la comune direzione di
marcia proprio a causa di un difetto di co-
pisce più di tanto. Protagonista del Sei- un messaggio a chi legge più che a Dio. E Lattanzio, cioè alcuni dei più radicali pensatori cristiani dell’apocalis- mondo culturale e politico europeo e sta- noscenza (soprattutto umanistica): “Oggi, la
cento francese, secolo in cui il conflitto dire che Pascal l’aveva scritta molto pri- se, allora non si capirebbe per quale razza di motivo, pessimismo per pes- tunitense. Oggi, tuttavia, la questione all’or- possibilità stessa di sapere è stata messa in
tra fede e ragione vede contrapporsi per- ma di entrare in quel convento inviso al simismo, debbano invece aver ragione scienziati, sociologi e uomini poli- dine del giorno sembra non essere più l’i- dubbio da persone che pensano che il
sonaggi di prim’ordine, Pascal fu sublime Re di Francia e al cardinale di Richelieu. tici della tristezza generalizzata che al posto di pensare la venuta dell’anticri- dentità di questo ruolo, bensì la sua esi- mondo sia diventato troppo complesso da
difensore del cristianesimo. A suo avviso, I grandi di Francia nel moralismo dei sto e l’inevitabilità dell’apocalisse, nello sprofondamento continuo che guida l’uomo verso la stenza. “Where Have All the Intellectuals capire”. Dalla crisi della cultura sembra
era l’unica religione in grado di colmare giansenisti avevano subodorato pericolo- fine dei tempi, si concentrano su alcune questioni climatiche finendo con il parlare di CO2, Gone?” si domanda Frank Furedi, in un discendere quella della democrazia, sot-
il bisogno di felicità e di pienezza della si sovvertimenti, teologici, di stampo cal- di tubi di scappamento e dell’ultima dichiarazione di Paul McCartney secondo la quale ognu- saggio pubblicato originariamente nel 2004 toforma di insoddisfazione della popola-
vita, rispondendo al mistero della gran- vinista, ma anche sociali e politici. Ma il no di noi dovrebbe diventare vegetariano perché è l’unico modo per combattere i cambiamen- e ora disponibile in italiano nella traduzio- zione, sia statunitense sia europea, per co-
dezza e della miseria dell’uomo con il cagionevole matematico aveva letto ope- ti climatici. Non so se è chiaro. Ma l’apocalisse, per essere credibile, deve avere una sua di- ne di Stefania De Petris. E dove siano gli me funziona l’attuale governo rappresen-
dogma del peccato originale. Dai Pensie- re gianseniste per conto suo, si era con- gnità anche iconografica. Hieronymus Bosch va benissimo. Il faccione di Paul McCartney fa intellettuali, in effetti, è dilemma che aleg- tativo: “Le grandi questioni del nostro tem-
ri alle Lettere Provinciali, sebbene in mo- vinto da solo che l’uomo, con la sua gran- invece subito Buster Keaton. Resta comunque questo fatto (che a pensarlo bene è inquietan- gia tanto sul panorama culturale anglosas- po [...] sono presentate come pericoli che
do poco ortodosso, la sua opera è un inno dezza e le sue miserie, non potesse risol- te, ma lasciamo perdere) e cioè che ogni volta che finisce un anno e ne inizia uno nuovo tut- sone e nord-europeo, quanto su quello ita- stanno al di sopra della politica”. La rispo-
alla fede. Lo è anche, in versione più inti- levarsi fino al paradiso senza l’aiuto di ti si mettono a fare bilanci e ognuno dice la propria sul futuro del mondo, profetizzando, e di- liano. Dove sono, ma, innanzitutto, chi so- sta della classe dirigente si è inverata in
ma e umile, in questa Preghiera per chie- Dio. Lo scrive a chiare lettere nella sua vertendosi come un pazzo a lanciare allarmi. Non sto a dire la mia (che è identica, ovviamen- no secondo l’autore gli intellettuali? Con- una sorta di “populismo elitario”, perse-
dere a Dio il buon uso delle malattie, un preghiera, giansenista quanto basta, an- te con le dovute proporzioni, a quella di San Giovanni, di Policarpo di Smirne, di Celso, di testualmente a un rapido inquadramento guendo l’inclusione sociale a ogni costo, at-
gioiellino che in fondo è un po’ un miste- che senza l’intervento di qualche mano Ireneo di Lione, di Tertulliano, di Ippolito, di Origene, di Cipriano, di Vittorino di Petovio, di storico, che individua nell’Illuminismo la traverso la banalizzazione sia del messag-
ro. Il matematico di Clermont-Ferrand la conventuale. Che fortunatamente non ha Commodiano e di Lattanzio) ma mi permetto di citare l’articolo di Frank Furedi uscito nel- fonte principale di definizione, egli sgom- gio culturale sia di quello politico. Viene
scrisse nel 1648, a circa metà della sua potuto strappare alla storia la stesura ori- l’ultimo numero di spiked-online.com e intitolato: “In 2008, let us challenge the Politics of bra subito il campo dall’equivoco che essi da lei rincorsa la legittimazione dell’ope-
breve vita quando, soltanto venticinquen- ginale. In Francia erano stati salvati altri Apocalypse”. Per Furedi il punto è chiaro: il 2007 è stato l’anno in cui l’apocalisse è diventa- coincidano con chi vive grazie alla propria rato delle istituzioni con “un’apparenza di
ne, fu tormentato da una terribile malat- manoscritti della preghiera e da uno di ta faccenda quotidiana, un’istanza pubblica banale, un anno di allarmi incessanti su un nu- attività non manuale: “Gli intellettuali non partecipazione”. Più che l’ethos consumi-
tia. “Più di dieci anni, non gli lasciò re- questi, conservato alla Biblioteca di Lio- mero sempre più grande di calamità, dall’obesità al riscaldamento globale. “Praticamente sono definiti dai lavori che fanno, ma dal sta, secondo l’autore, è proprio l’imperati-
quie. Non fu mai udito lamentarsi”, spie- ne, è stata tratta la versione che compare ogni settimana – scrive Furedi – qualcuno ci ha spiegato che la situazione era molto più gra- modo in cui agiscono, da come vedono se vo dell’inclusione sociale – o “ingegneria
gava Giuseppe Ungaretti. Soffriva, prega- ora per la prima volta in italiano. Un te- ve di quello che originariamente pensavamo. Presunti rapporti scientifici insistevano che il stessi e dai valori che sostengono”. Una sociale” – che “costituisce oggi la principa-
va e scriveva, Pascal. Lui, il geniale inven- sto breve, in cui Blaise Pascal si rivolge riscaldamento globale avrebbe presto fatto estinguere piante e animali, e che l’uomo sareb- persona di cultura, per poter essere un in- le minaccia per l’integrità della produzio-
tore di una macchina calcolatrice, intel- direttamente al Creatore ringraziandolo be stato il prossimo. Dopo un viaggio nel circolo antartico, il segretario generale dell’Onu tellettuale, deve abbandonare la propria ne intellettuale e culturale”. Questa pater-
letto matematico sopraffino che fin dal- dei “salubri mali” che gli dispensa, per- Ban Ki-moon ha detto di aver visto il ghiaccio sciogliersi e ha dichiarato che quello che ha identità e il proprio interesse particolari nalistica e antidemocratica politica della
l’infanzia si intende alla perfezione con ché la sofferenza monda l’anima dal pec- visto era molto più terrificante della scena di un film. Gli esponenti politici o le figure pub- (più o meno scientifici) e manifestare un non-cultura, lungi dal promanare da una
le proposizioni di Euclide. E che, figlio di cato originale. Prega il creatore di fargli bliche hanno perso la loro capacità di rassicurare o di guidare la gente. Invece evocano di impegno sociale, tentando di “influenzare richiesta popolare, deriva “dal desiderio
un magistrato della piccola nobiltà di la grazia “di non agire da pagano nello continuo scenari futuristici e terrorizzanti in cui il confine tra realtà e finzione tende a scom- il mondo”, attraverso una prospettiva uni- dell’élite politica di stabilire o ristabilire
provincia, fin da giovane frequenta i sa- stato in cui la vostra giustizia mi ha ridot- parire. Da ogni punto di vista, la sensibilità che determina il dibattito pubblico potrebbe es- versalista: “Qualunque sia la definizione un punto di contatto con un pubblico altri-
lotti alla moda di Parigi e con essi i pen- to”. La grazia divina: un’idea ricorrente sere descritta come ‘crisi di nervi’”. E’ l’umanità che dubita di se stessa e del suo valore. E’ che si sceglie di adottare, essere un intel- menti atomizzato e disimpegnato”. Un
sieri più all’avanguardia. Aveva già vissu- nella prece pascaliana, in cui il filosofo l’umanità che si compiace delle proprie miserie. E’ l’umanità che ha smesso di annunciare lettuale implica un’intima relazione con la pubblico ritenuto privo di capacità suffi-
to, ma le gioie profane non soddisfavano spiega che senza il suo intervento né i sa- un futuro migliore, spiega Furedi. Non è dunque forse il caso di ripetere quanto Oliver Ben- ricerca delle idee e della verità”. Nel libro cienti a elevare sé stesso verso “esperien-
né il suo cuore né la sua mente. In rispo- cramenti, né le Sacre Scritture, né la for- nett, direttore del Centre for Cultural Policy dell’Università di Warwick, scrisse qualche an- si evita di idealizzare il ruolo svolto da lui ze intellettuali o artistiche impegnative”,
sta alle opinioni correnti tendeva perico- za della conversione possono salvarlo no fa, e cioè che “I giudizi intellettuali su cui si basa il pessimismo culturale sono deforma- in passato (così come si rifiutano generaliz- sicché, oggi, “trattare le persone come
losamente all’apologia del cristianesimo. dalla morte eterna. C’è il Pascal antimon- ti dallo stesso insieme di fattori biologici, psicologici e sociologici che è correlato ad alcune zazioni arbitrarie sul presente), ma ne vie- adulti è diventato uno dei doveri principa-
Per altro in una versione severa, non dano in questo scritto genuino, che po- forme di depressione e di ansia”, ma la “crisi di nervi” descritta da Furedi sembra comun- ne individuata una preminenza sociale li dell’intellettuale umanista”. La parteci-
troppo disposta a scendere a compromes- trebbe essere stato redatto in tempi bre- que credibile al punto che si potrebbe veramente pensare alla depressione, ai livelli di sero- che era riconosciuta anche dal senso co- pazione popolare non è incompatibile con
si con lo spirito dei tempi, i tempi di De- vi, sotto la dettatura della sofferta, una tonina nel sangue, come alla causa principale del riscaldamento globale e di ogni altra apo- mune. Negli ultimi decenni, invece, sia l’in- la persistenza di standard di eccellenza
scartes. Stretto tra le sirene del razionali- compagna dispensatrice di pensieri robu- calisse per la quale possiamo provare affetto o attaccamento. fluenza del mercato, sia l’istituzionalizza- definiti. Enucleare, pertanto, il modo in cui
smo cartesiano e lo scetticismo dei liber- sti, dai pochi chiaroscuri. C’è meno quel- Edoardo Camurri zione della vita culturale, sia la progressi- promuovere un nuovo indirizzo culturale e
tini, che tendevano a non credere più a lo della celebre scommessa, secondo la va invasività dei mass media, sia il depau- formativo meritocratico è il fine che l’auto-
niente, alla fine si risolse a difendere la quale all’uomo, dubbioso, conviene cre- peramento di spazio pubblico in cui espri- re invita a perseguire con determinazione.
causa di Port-Royal des Champs, conven- dere all’esistenza di Dio. Poiché, compor- mere autonomia di giudizio sembra abbia- L’impegno futuro, che dovrebbe connotare
to in odore di eresia giansenista. E a trat- tandosi come se esistesse, si abitua ad no agevolato il declino del suo ruolo socia- le donne e gli uomini di cultura, è ristabi-
ti il giansenismo soffia il suo vento del agire nel bene e a non praticare una vita le. Questa, tuttavia, non è certo la prima lire inequivocabilmente la ricerca della
nord, un po’ cupo e dal tono protestante, grossolana. Al giovane Pascal fiaccato dai volta che egli si trova ad avere una funzio- verità come scopo di ogni studio e forma di
anche tra le pagine della Preghiera, che mali sembra non importare poi troppo ne marginale nella società. Negli anni Cin- comunicazione culturale. Ciò che lo preoc-
non a caso seguì in qualche modo il desti- delle diatribe dei filosofi, preferisce con- quanta, durante la Guerra Fredda, molti cupa non è, infatti, l’atteggiamento dei go-
no di Port-Royal. Se il convento alla fine centrarsi sull’amara condizione dell’uo- uomini e donne di cultura espressero verni o delle istituzioni, fondato su un
sarà raso al suolo, nonostante la sopravvi- mo, caduto con il peccato originale, che preoccupazione per lo svuotamento della ethos strumentale che concepisce la cultu-
venza delle idee che lo avevano abitato, può riscattarsi solo con la vita eterna pro- vita intellettuale e in tale contesto – occor- ra come mezzo per raggiungere altri obiet-
anche a questo scritto minimo la sorte ri- messa da Cristo. Se tutto è male, solo la re ricordare – faro di riferimento e luogo di tivi più utili, bensì la interiorizzazione del-
serva un percorso tortuoso. La Preghiera sofferenza può salvare Adamo. “Entrate dialogo tra intellettuali dei due blocchi, fu la prassi della lusinga e della banalizzazio-
è stata tramandata da fonti diverse, non in questa piazzaforte ribelle che i vizi la Société Européenne de Culture. La cri- ne che contraddistingue molti dei cosid-
sempre oneste. Nei secoli gli editori han- hanno presidiato”, prega il filosofo. A si di questa come di altre istituzioni cultu- detti educatori e produttori di cultura. Le
no preferito l’edizione di Port-Royal, pub- tratti cupo, senza dubbio sincero, Blaise rali dà senz’altro il metro per valutare la politiche di inclusione, secondo Frank Fu-
blicata alla fine dei pensieri con un av- Pascal invoca quella stessa grazia che gravità della situazione attuale, che Fure- redi, aiutano l’élite a “evitare di risponde-
vertimento singolare, in cui si metteva in aveva armato il convento di Port-Royal di imputa principalmente alla temperie re a domande per le quali essa non ha ri-
guardia il lettore da altre versioni “abba- contro un cristianesimo troppo conven- relativista degli anni Sessanta e al conse- sposte definitive”. Ha perso, in effetti, il
stanza poco corrette”. I Giansenisti non zionale e di maniera. All’uomo non basta guente rifiuto sistematico della “oggettività senso della propria missione e della pro-
volevano perdere quel genio che, sotto lo credere per avere salva l’anima: deve del sapere”: trasfigurando “il sapere nei pria relazione con una “verità culturale
pseudonimo Montalte, aveva preso le di- sperare nella grazia di Dio e raddrizzare saperi, il ruolo dell’intellettuale è stato trascendentale”. E priva di un rapporto
fese della loro intrasigenza morale contro la volontà, intonando la vita alle regole compromesso”. E ci si trova così in una si- con la verità, la cultura non possiede alcun
le tendenze mondane dei gesuiti, accusa- del Vangelo. (Claudia Gualdana) tuazione connotata da una “compiaciuta valore intrinseco. (Davide Cadeddu)

Gregory Chaitin James George Frazer Stanislaw Lem Pammolli, Cambini e Giannaccari Paolo Faiola César Vidal
ALLA RICERCA DI OMEGA LA CROCIFISSIONE L’INDAGINE POLITICHE DI ARSENICO IL MEDICO DI SEFARAD
Adelphi, 333 pp., euro 16,90 DI CRISTO DELL’ISPETTORE LIBERALIZZAZIONE E E VECCHIE FELUCHE Ponte alle Grazie, 310 pp., euro 14,50
Quodlibet, 256 pp., euro 16 GREGORY CONCORRENZA IN ITALIA Edimond, 426 pp., euro 24
U na robusta cura a base di understatement

tin, al quale ci permettiamo di segnalare un Itro che innocua quella che l’antropologo
non potrebbe che giovare a Gregory Chai- potesi “congetturale e fragile”, ma tutt’al- Bollati Boringhieri, 178 pp., euro 18 Il Mulino, 440 pp., euro 32
S impatica la citazione di una frase trat- M edico, filosofo, ebreo tra i musulmani
di al Andalus. E’ questo il “medico di

noto suggerimento proustiano: raccontare tut- inglese James George Frazer formulò per la U I
na balaustra intarsiata, una pipa, un ri- due mantra del dibattito politico contem- ta da un libro di F. A. Giménez Arnan Sefarad”, il protagonista che dà il titolo al-
tratto della Regina Vittoria. E’ quanto poraneo sono la crescita economica e le li- (Memoria de Memorias): ‘E’ l’unica car- l’ultimo lavoro dello spagnolo César Vidal.
to, ma a condizione di non dire mai “io”. La prima volta nel 1900, presentò nella seconda basta per immergere il lettore in un autenti- beralizzazioni. Cosa hanno in comune? A riera nella quale Lei vivrà come se fosse Lui è Moshe ben Maimon, personaggio di
componente esortativa di tale suggerimento si edizione di “Il ramo d’oro”, relegò poi (1915) co rompicapo che farebbe per taluni versi questo tema è dedicato il libro “Politiche di ricco, senza esserlo’. Ne ho fatto espe- spicco della comunità ebraica del XII seco-
rivela, tra l’altro, non meno indicata dell’av- prudentemente in una nota da salvare in ap- pensare ai gialli di Agatha Christie se l’auto- liberalizzazione e concorrenza in Italia”, a rienza personale, e in effetti è una curio- lo della Spagna islamica. Nato a Cordoba e
versativa, dato che il compiacimento egotista pendice “nell’eventualità che contenesse re non scomodasse, come un filo che percor- cura di Fabio Pammolli, Carlo Cambini e An- sa sensazione”. E’ forse una battuta chia- morto al Cairo Maimonide, così è conosciu-
di Chaitin sembra nutrirsi di omissioni, ine- qualche grano di verità” e infine espunse re tutto il libro, una scienza che è il contrario drea Giannaccari. “La crescita economica e ve del diario dell’ultimo anno di servizio to in Europa, è uno stato anche un modello
sattezze e stravolgimenti a dir poco irritanti. dalla versione più nota del testo: quella del esatto dell’intuito tanto caro a Hercule Poi- gli incrementi di produttività – scrivono nel- di Paolo Faiola, che dopo essere entrato di integrazione della minoranza giudaica
Ecco come Chaitin riassume i trent’anni che 1922 che fu letta da Wittgenstein ed è tradot- rot: la statistica. Per il resto le cupe brame l’introduzione – sono influenzati dall’organiz- nella carriera diplomatica ventottenne che viveva nella terra allora sotto dominio
separano i risultati di Godel e di Turing dai ta in tutte le lingue. Ecco invece tutta espo- inglesi fanno da cornice a bizzarri incidenti. zazione e dall’assetto dei mercati… Per l’Ita- nel 1967 fu via via a Innsbruck, Lima, Li- arabo, l’Andalusia. La reputazione della
suoi primi lavori: “La generazione dei mate- sta, per la cura di Andrea Damascelli, la con- Da tanti obitori di piccoli paesini inglesi ven- lia emerge in modo marcato l’esigenza di in- sbona, Tunisi, Praga, Berlino e di nuovo a sua onestà etica e della sua profonda cultu-
matici che si interessarono a queste profonde gettura che lo studioso proponeva “con gran- gono manomessi nottetempo i cadaveri, sot- trodurre riforme strutturali per promuovere Praga, per terminare infine come Segre- ra lo hanno portato a essere amato, consul-
questioni filosofiche in pratica scomparve con de dubbio”. Riguarda la crocifissione di Cri- to gli occhi ignari della polizia; ma quando la crescita”. Nessuna singola riforma, natu- tario Generale dell’Istituto Latino-Ameri- tato e rispettato in tutto il nord Africa. Vi-
la seconda guerra mondiale. A quel punto en- sto. Il culmine drammatico della Passione un cadavere sparisce misteriosamente senza ralmente, può rappresentare una panacea: cano, e andare in pensione col titolo pre- dal, partendo da avvenimenti realmente ac-
trai in scena io”. Quali sono queste profonde che, analizzato coi criteri del comparativi- lasciare tracce interviene Scotland Yard. E ma tutti gli interventi tesi ad aprire i merca- stigioso di Ambasciatore di rango. Nel caduti, ne tratteggia la vita che per quanto
questioni filosofiche? Basta leggere le righe smo, rivela evidenti analogie con il clou del da qui l’autore inizia a disseminare nel ro- ti, introducendo o aumentando la concorren- contempo fu un personaggio noto per la avventurosa assomiglia a un romanzo. At-
precedenti: “Dopo lo scoppio della seconda passion-play di Purim, la rituale festa ebrai- manzo tanti piccoli indizi che attraggono il za, hanno l’effetto di moltiplicare le opportu- sua vis polemica e la sua fede politica di traverso le sue vicissitudini emerge anche
guerra mondiale, Turing iniziò a occuparsi di ca che rappresenta le vicende narrate nel li- lettore e lo trascinano, lo si vedrà alla fine nità a disposizione di tutti. In generale, libe- destra, leader di un battagliero sindacato un affresco della comunità ebraica nelle
crittografia e von Neumann dei calcoli per la bro biblico di Esther. Nonché sorprendenti del libro, in altrettanti vicoli ciechi lontani ralizzare risponde a due esigenze. Dal lato che si batteva per tutelare la professiona- terre dell’islam. Da Fez al Cairo, da Cordo-
detonazione di una bomba atomica e per un somiglianze con le celebrazioni pagane dei mille miglia dalla soluzione del caso. Come dell’offerta, dar vita a pressioni competitive, lità della diplomazia italiana contro la ba a Gerusalemme, viene alla luce un mon-
po’ tutti si dimenticarono dell’incompletezza Saturnali, il carnevale dell’antichità. In tutti mai l’ispettore capo di Scotland Yard affida in virtù delle quali le compagnie operanti in deriva sessantottina. E alcune delle pagi- do spesso dimenticato, quello dell’ebrai-
dei sistemi assiomatici formali”. Per Chaitin, i casi, tutti e tre, un finto re – Iesus Nazare- al caotico e inaffidabile tenente Gregory un un dato settore sanno che chiunque altro può ne più spassose sono infatti dedicate ai smo fuori dalla Terra Santa che vive, pro-
tuttavia, parlare di incompletezza dei sistemi nus Rex Iudeorum, il ministro persiano caso tanto scottante? Forse perché Gregory entrare, misurarsi con loro, e potenzialmente “serpentoni”: cortei di dipendenti della spera e si integra nei territori dell’impero
assiomatici formali sarebbe troppo prosaico, Aman sotto le mentite spoglie dell’ebreo sembra dotato di uno strano intuito, forse ridurre la loro quota di mercato o addirittu- carriera di concetto che, inquadrati dai arabo. Di tutti i luoghi che il protagonista
molto meglio imbonirci con la sua grandiosa, Mardocheo, un giovane romano nelle vesti di perché cerca una soluzione concreta a una ra cacciarle fuori mercato. Dal lato della do- sindacati di sinistra, negli anni Settanta visita e in cui soggiorna due sono le città
rivoluzionaria e decisiva scoperta: “La casua- Saturno sovrano della semina e dell’agricol- vicenda che sembra avere del soprannatura- manda, più competizione vuol dire libertà di sfilavano nei corridoi del Ministero a che più lo segnano per gli insegnamenti
lità inerente alla matematica fornisce una ra- tura – veniva incoronato, intronato e abbattu- le. Infatti, a mano a mano che le indagini pro- scelta ma, soprattutto nelle fasi di transizio- chiedere la promozione al rango diretti- che vi riceve. La prima è al Qurduba – Cor-
gione più profonda per tutta questa incomple- to tra i lazzi, le burle e la baldoria di chi ono- cedono, questi cadaveri compaiono e ricom- ne, ciò – secondo gli autori – richiede partico- vo a suon di pedate sulle porte. Inopina- doba con la piazzetta dedicata al lago di Ti-
tezza”. Cosa sia però tale causalità inerente rava la divinità di un Dying God esorcizzan- paiono, sono morti, com’è ovvio, ma poi sem- lare attenzione, a partire dal bisogno di infor- ta Madeleine, la notizia della nomina di beriade – dove si avvicina e inizia a dedi-
alla matematica possiamo solo divinarlo, visto done, con licenza di ucciderlo, la mortalità. brano risuscitare. Lo scienziato Sciss condu- mare opportunamente i consumatori sul nuo- uno di tali antichi “calciatori di porte” al- carsi alla filosofia, alla teologia ma soprat-
che il nostro profeta offre come unico esem- Non è tanto la comparazione formale – con ce anch’esso le indagini e insiste nel voler vo scenario. Questo non implica una scom- l’ambasciata di un Paese centroamerica- tutto allo studio della Torah; la seconda è
pio la distribuzione dei numeri primi nella conseguente relativizzazione e demistifica- chiamare in causa la statistica: infatti i feno- parsa dell’attore pubblico, ma un suo diverso no. Faiola riuscì però a restare, per gene- Fostat – il quartiere preislamico di al Qahi-
quale, più che incompletezza, i matematici zione – tra le credenze a fare l’audacia del- meni che si susseguono sembrano avere un ruolo: “L’idea di fondo è aprire i mercati rale attestazione, una rara figura di “di- ra, il Cairo – dove approfondisce l’altra sua
hanno trovato inesauribile ispirazione per l’idea di Frazer che, onestamente coerente carattere seriale, si verificano con un anda- ovunque ciò risulti possibile e intervenire plomatico italiano filo-italiano”. Uno che grande passione: la medicina. Attraverso le
meravigliosi e immortali teoremi. La cosa più al suo approccio antropologico, si dice sin- mento quasi matematico in luoghi che si av- con la regolazione in presenza di effetti di- teneva ben viva la lealtà al governo legit- pagine e i continui spostamenti di Maimo-
avvilente, tuttavia, non è il libro in se stesso, ceramente convinto della realtà storica di vicinano progressivamente al centro di una storsivi e di limiti alla concorrenza che le re- timo di turno prima delle passioni ideolo- nide arrivano anche le immagini di luoghi
che è tra l’altro molto confusionario e preten- Gesù di Nazareth: “una grande riforma reli- piccola zona dell’Inghilterra meridionale. gole di mercato non possono eliminare”. Do- giche, e la percezione dell’interesse na- e che lui stesso racconta: “Senza dubbio
zioso anche dal punto strettamente divulgati- giosa e morale è inesplicabile senza l’esi- L’eccentrico Sciss non cessa di trovare corre- po una parte introduttiva – dedicata a inqua- zionale al di sopra di tutto. Per lui, la de- Fostat è la città più calda dove hanno ripo-
vo, quanto il fatto che la divulgazione scienti- stenza personale di un grande riformatore”. lazioni e scomoda addirittura i casi di cancro drare i termini del dibattito, con particolare stra al governo avrebbe dovuto rappre- sato le mie membra sempre più affaticate.
fica sembra essere diventata, non solo in Ita- Né è la denuncia del “conservatorismo del- della regione, inversamente proporzionali al attenzione ai servizi pubblici e agli aspetti sentare il ritorno a tali valori, piuttosto Non aveva gli azzurri zefiri di Fez, né i ven-
lia, una terra di nessuno con un suo pubblico le religioni”, che mantengono vecchie usan- succedersi delle sparizioni. E’ solo alla mor- della corporate governance – il libro si divide che promuovere i “calciatori di porte” e ti sensuali di Gerusalemme, e neppure i
di babbei creduloni pronti a sciropparsi ame- ze e simboli anche attraverso gli slittamenti te del poliziotto Williams, a guardia dell’ulti- in due sezioni. La prima sui settori a rete, con poi naufragare tra insipienza, salotti e ve- conturbanti profumi di Se farad”. Ed è in
nità che insospettirebbero il lettore di orosco- prodotti dalle rivoluzioni e rivelazioni epo- mo obitorio, che sembra farsi strada l’inatte- interventi, tra gli altri, sui trasporti ferrovia- line. Tanto maggiore è appunto la delu- Egitto che il protagonista prenderà l’appel-
pi o l’adepto di occultismo. Proprio per quel- cali: icastica riprova ne sia la crocifissione sa verità. L’assassino, in barba alla statistica, ri e aerei e poi energia, telecomunicazioni, sione registrata in questo “Diario di un lativo che da il titolo al libro, diventando il
l’onestà e quella chiarezza che alla divulga- di Aman dipinta da Michelangelo sulla vol- si rivela essere uno psicopatico che fa parte servizi pubblici locali. La seconda riguarda anno inutile”: fulminante Zibaldone che medico personale di Saladino, alla cui cor-
zione chiacchierona fanno così grandemente ta della Cappella Sistina ed evocata nel ’38 della piccola combriccola che ben conoscia- invece i mercati non infrastrutturati, come i tra battute, confessioni, appunti di viag- te potè assistere di persona alla prepara-
difetto, vogliamo precisare che i contributi dallo storico dell’arte Edgard Wind a soccor- mo: un uomo cui la notte non porta nessun servizi assicurativi e finanziari, le professio- gio, letture, annotazioni dal dibattito na- zione della terza Crociata. In questa avven-
scientifici di Chaitin sono senz’altro importan- so delle ricognizioni di Frazer. Azzardata è consiglio, bensì allucinazioni, visioni, fanta- ni legali, la distribuzione commerciale e il zionale accompagna appunto un malinco- turosa vita una persona sarà per lui sarà di
ti e significativi, e già nei primi anni settanta piuttosto la sottolineatura del carattere bef- smi da afferrare e distruggere. La statistica settore farmaceutico. L’indagine è affidata a nio addio alla carriera, al governo di cen- riferimento: il fratello Daniel. In conclusio-
avevano raggiunto il grande pubblico grazie a fardo, carnevalesco, crudelmente parodico in questo libro serve solo a incuriosire il let- numerosi autori, tra cui Andrea Boitani, Lui- trodestra, alle illusioni di gioventù e, pur- ne di questa biografia romanzata, quello
Martin Gardner, decano di una ormai tramon- e burlesco della sacra rappresentazione in tore e all’assassino per agire con maniaca gi Buzzacchi, Giulio Napolitano e Carlo Scar- troppo, anche alla vita. A soli due mesi che più colpisce del suo straordinario per-
tata divulgazione intelligente. L’idea davvero cui – periodicamente, ripetutamente – si sa- precisione. Salvo pentirsene il giorno dopo, pa. La conclusione è secca: “Ogni ulteriore ri- dalla pensione, infatti, Faiola è morto, di sonaggio è la capacità di integrarsi, farsi
originale e proficua di Chaitin si spiega in due crifica un “re divino” un “re taumaturgo”, cancellare quando possibile le prove e ri- tardo rappresenterebbe un passaggio perdu- leucemia fulminante. Trasformando que- amare e rispettare per la fede ebraica e le
righe, e le sue conseguenze in una pagina: la un capro, in nome dell’espiazione e del re- muovere dalla sfera conscia sua e del lettore to per la modernizzazione delle istituzioni di sto libro postumo in uno straordinario te- conoscenze mediche pari a quelle di Ippo-
206 del presente volume. (Stefano Guarini) gno della salvezza. (Alessandra Iadicicco) ogni possibile sospetto. (Giovanna Ferrara) mercato del nostro paese”. (Carlo Stagnaro) stamento umano. (Maurizio Stefanini) crate e Galeno. (Simona Verrazzo)

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