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VITA 18 MARZO 2011 - NUMERO 10


Città e Regioni: la Toscana si è messa i giovani in testa
Onlus files: i volontari della class action

Il museo è vivo
C’è chi sta registrando successi clamorosi, come il Museo del Novecento a Milano o il Maxxi a
Roma. Ma ci sono anche musei storici che hanno saputo intraprendere sorprendenti percorsi
di rinnovamento. Come il Museo di Storia naturale di Firenze, cinque secoli di storia. Un’istituzione
gloriosa che ha avuto il coraggio di mettersi in vetrina redigendo per prima un Bilancio sociale.
work
18 MARZO 2011 VITA 2

Musei
cantıerı


MAXXI
Roma

Governance

Patrimonio

Afflusso di pubblico

Anche per i tesori Orario

è l’ora di fare Identità


MUSEUM

un bilancio sociale.
Attività didattiche

Capacità d’iniziativa

A Firenze il primo Sito internet

museo “trasparente” Social network

Servizi extra museo

Questa top ten è stata elaborata sulla base di


indicazioni fornite da operatori e giornalisti
specializzati. Abbiamo considerato solo musei in
senso stretto, escludendo quindi bioparchi
o acquari; escluso anche un museo di grande

C
successo come il Museo del Cinema di Torino.
di Barbara Marini

HE STORIA DIETRO QUESTE VETRINE! Il Museo di Storia na- seo statico non è quello che espone gli stessi campioni,
turale di Firenze venne fondato nel 1775 dal Gran- ma è quello che di quegli stessi campioni riesce a fornire
duca Pietro Leopoldo. Ma il nucleo dell’Orto Bota- una sola chiave di lettura. In sostanza, dobbiamo essere
nico risale addirittura al 1545. Con i suoi 8 milioni di in grado di comunicare. Per quanto riguarda l’apporto
esemplari è il più importante museo naturalistico dei volontari, devo risolutamente ammettere che è una
italiano ed uno dei maggiori a livello internazionale. risorsa insostituibile ed è, al contempo, la dimostrazione
Un museo con tanta storia sulle spalle, ha affrontato confortante che questa società ammette ancora la pos-
una scelta coraggiosamente moderna: fare un Bilan- sibilità di “donare” e non solo di ricevere.
cio sociale. Come ci è arrivato? E che vantaggi ne ha Non si è ancora lamentato della mancanza di fondi, un leit-
tratto? Lo spiega in questa intervista il giovane presi- motiv comune... Come mai?
dente, Giovanni Pratesi. La nostra è, molto semplicemente, la dotazione di un
Trasformare i musei: non solo luoghi conservativi, espositivi Paese povero. In sostanza, in questo momento storico è Una sala del Museo di Storia naturale di Firenze
ma anche luoghi in cui la comunità può vivere e vive. Un necessario fare uno sforzo per ottimizzare l’impiego delle
sogno o un ideale? risorse e contestualmente cercare di continuare ad ero-
Una necessità. Il museo è già migrato in questa direzione gare un buon servizio e, magari, addirittura di crescere. I Musei senesi
ma rimangono dei progressi notevoli. Il museo ha il di- Da parte mia ritengo che la più grande risorsa che un
ritto-dovere di conservare le collezioni, ma non è il solo
compito cui deve assolvere. La scelta da compiere è una
museo detiene è la propria collezione: bisogna partire
da questo, bisogna riuscire a valorizzarla al massimo. Ai tagli
rispondiamo
scelta di fondo, perché il museo deve comunicare attra- Il museo che presiede è il primo ad aver deciso di pubblicare
verso i propri oggetti e non attraverso le in- il bilancio sociale. Nell’introduzione si scrive che «non si
stallazioni. Strumenti informatici e multi- tratta di un documento di intenti bensì una revisione criti-
mediali devono essere presenti come in un
laboratorio vivo e non possono assumere il
ruolo di surrogati delle collezioni: dunque
ca». Perché avete deciso di compilarlo?
Proprio nel momento in cui le istituzioni culturali vivono
situazioni di assoluta drammaticità per la carenza di ri-
con un brindisi
potrei riassumere dicendo che il museo esi- sorse, bisogna dire, con estrema chiarezza, come queste
ste solamente nella misura in cui esistono risorse vengono impiegate. È un dovere sociale: le risorse
le collezioni, altrimenti è un’altra cosa ma provengono al museo dalla società e il museo deve re- di Antonio Sgobba

U
non un museo. Invece si registra spesso una stituire alla società, oltre ai servizi, anche una chiara vi-
pericolosa deriva, nella quale si ha una pre- sione di insieme della quantità di risorse che si sono rese N BUON MUSEO NON DEVE STACCARE
valenza di installazioni rispetto alle collezioni. È evidente necessarie per erogare i servizi stessi. tanti biglietti, per quello basta
che solo attraverso una valorizzazione forte di tipo mu- Avrete certo dovuto tirar fuori tutta la polvere dalle vo- anche un deposito organizzato».
seografico, che esalti anche le caratteristiche estetiche stre stanze... Il direttore dei Musei senesi, Lui-
degli oggetti esposti, si riesce a catturare l’attenzione del Forse, quest’operazione può creare più problemi ai vertici gi Di Corato, la pensa così. La sua fonda-
visitatore, accendendo un desiderio di approfondimento. (cioè al sottoscritto) che non al personale, perché il per- zione gestisce un patrimonio che va dal-
E per questa finalità, ossia per creare allestimenti ade- sonale non solo conosce bene le criticità della struttura l’Accademia dei Fisiocratici dell’Univer-
guati, generalmente mancano le professionalità. Comu- ma non ha neppure alcun problema a dichiararle e espli- sità di Siena al centro di Pienza, dichiarato
nicazione, didattica e allestimento sono settori che ri- citarle. Il Bilancio sociale può creare dei problemi di im- dall’Unesco patrimonio dell’umanità, dal
chiederebbero figure professionali a loro dedicati. Il mu- magine a chi dirige, perché in questa società tutto sembra San Giorgio e il drago di Ambrogio Loren-
legittimo fuorché il riconoscimento dei propri difetti; e zetti, conservato ad Asciano, ai canopi
Le risorse provengono al museo dalla società e il nel bilancio sociale la realtà del museo emerge nella sua etruschi di Chianciano. In tutto 42 strut-
natura più intima. Comunque, nel compiere questo la- ture distribuite su tutta la provincia, che
museo deve restituire alla società, oltre ai servizi,
voro sono stati portati alla luce aspetti che alla fine hanno «valgono una permanenza, non solo una
anche una chiara visione di insieme della gestione assunto una valenza positiva perché ci hanno consentito visita», come afferma orgoglioso Di Co-
delle risorse stesse. Questo è cruciale di affinare la capacità di programmazione. rato, un esperto del settore, già a capo dei
in progress
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LA TOP 10
I dieci musei più vivi d’Italia

2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10°
MUSEO MUSEO PALAZZO MUSEO MUSEO SCAVI
MART 900 UFFIZI EGIZIO DUCALE DIOCESANO S. NATURALE ERCOLANO MARCA
Rovereto Milano Firenze Torino Venezia Milano Firenze Ercolano -NA Catanzaro

MUSEUM MUSEUM MUSEUM MUSEUM MUSEUM MUSEUM MUSEUM MUSEUM MUSEUM

È stata inserita anche un’area archeologica, quella Ducale di Venezia, per lo sforzo fatto a trovarsi avvantaggiati. Tra le voci valutate sono Patrimonio. L’importanza delle collezioni sono
di Ercolano, che ha ricevuto numerose segnalazio- in direzione di una più moderna organizzazione state inserite la capacità di proporre iniziative il cuore e la ragion d’essere di un museo. Servizi
ni per la sfida che ha avuto il coraggio di affrontare e di servizi innovativi verso il pubblico. che attraggono pubblico al museo, e l’identità, Extra Museo. Non solo bar o bookshop, ma

crockhaus.com
in un contesto difficile. Ovviamente la ricchezza del patrimonio pone cioè la riconoscibilità dell’istituzione presso il biblioteca, mediateca, sale di consultazione degli
Ercolano a parte, solo due “grandi” istituzioni problemi conservativi che assorbono le risorse. grande pubblico: un fattore che è dato dalla storia archivi. Tra i musei arrivati pari merito la classifica
museali entrano in classifica, gli Uffizi e palazzo Sono quindi i musei con patrimoni leggeri ma anche dalla chiarezza delle mission. ha premiato quelli con il patrimonio maggiore.

Il Museo del Novecento

Qui anche il pubblico


sarà un’opera d’arte

P
AZZI PER IL MUSEO DEL NOVECENTO. Inaugurato poco più di tre mesi
fa a Milano nell’ex Arengario, ha superato la quota record dei
La pinacoteca dei Musei civici di San Gimignano Il Museo del Novecento a Milano: 400mila visite nel 2010 400mila visitatori conquistando la palma del luogo d’arte più
visitato d’Italia a fine 2010.
«Dietro al nostro exploit c’è un’ottima sintonia nel gruppo di lavoro.
musei del Duomo di Monza e del Forte di relazioni tra i luoghi e le opere», spiegano Applicando le tecniche del project management abbiamo lavorato
Bard in Val d’Aosta, docente di Manage- dalla fondazione, nata nel 2003 per volere molto bene con il comitato scientifico, con gli architetti, con i dirigenti
ment museale alla Cattolica di Milano. della Provincia, con la partecipazione dei delle tante direzioni centrali del Comune di Milano che ci hanno se-
«Pensare che i musei siano il petrolio Comuni e delle Curie arcivescovili locali, guito», commenta la direttrice, Marina Pugliese. Ma ammette anche
del nostro Paese è un grave fraintendi- dell’Università e del Monte dei Paschi di che «con le disponibilità economiche attuali, i musei fanno fatica ad
mento, perché ci si dimentica dell’impat- Siena e della Fondazione MPS. andare avanti. Solo grazie a Finmeccanica e Merryll Linch ab-
to sociale. Più del numero dei visitatori a «Abbiamo sempre avuto a cuore la so- biamo potuto attuare l’ingresso gratuito fino al 28 febbraio».
noi interessa quante scuole riusciamo a stenibilità sociale, economica ed ecolo- Con uno staff che definisce «di sole 12 persone, ma di alto
coinvolgere nelle nostre attività», afferma gica», dice Di Corato. Come dimostra an- livello qualitativo», Marina Pugliese è riuscita a realizzare a
il direttore. A questo scopo nascono le che il protocollo “Green museum”, fir- Milano un museo paragonabile al Centre Pompidou di Parigi.
iniziative orientate al coinvolgimento del mato di recente con l’Agenzia provinciale «Mi è sempre piaciuto», dice, «perché oltre ad avere una col-
territorio, come “Punti di vista”, un pro- per l’energia e ambiente per diminuire i lezione favolosa è un centro culturale multifunzionale». E
gramma indirizzato alle locali comunità costi energetici e per migliorare la con- infatti nel suo museo i visitatori non trovano solo le opere di
di migranti. «A partire da quest’anno servazione delle collezioni. A Siena cre- Boccioni, Balla, Fontana o Carrà e gli altri capolavori delle Ci-
chiederemo agli stranieri che vivono qui dono che a questa strategia non si debba viche Raccolte d’arte, ma anche il ristorante, il bookshop, le
che cosa vedono di sé nel nostro patri- rinunciare neanche in un periodo di tagli preview gratuite di spettacoli teatrali o musicali e poi rassegne e con-
monio culturale, per cercare di trovare alla cultura: «Quest’anno abbiamo rice- ferenze su vari argomenti, dal cinema alla letteratura. E dato che si
dei punti comuni insieme, senza imposi- vuto l’80% in meno di contributi statali, tratta di un “museo friendly” non mancano le iniziative pensate ad
zioni», spiega Di Corato. E dalla fine di noi rispondiamo con la pianificazione e hoc per i bambini o l’audio-guida. A breve verrà inaugurata, in colla-
marzo partirà il nuovo portale on line: il controllo dei bilanci e una gestione ma- borazione con la Cineteca Italia, anche una saletta dedicata a proie-
una piattaforma per erogare servizi e nageriale del fundraising». I risultati poi zioni di valore artistico (primo filmato sarà un cortometraggio d’inizio
creare una comunità di visitatori, man- vengono apprezzati anche fuori dall’Ita- secolo dei fratelli Lumière girato nei mitici Bagni Diana). Ma le inizia-
tenendo sempre una grande attenzione lia, racconta Di Corato: «A Shanghai, per tive non si fermano qui. Per aprire sempre di più il museo alla città, in
per il territorio. «Le nuove tecnologie per esempio, all’ultima conferenza interna- aprile verrà lanciata l’iniziativa “Primo piano d’artista” con autori
noi sono indispensabili, abbiamo già sette zionale dell’Icam, l’organizzazione che chiamati a realizzare le loro opere in uno spazio dedicato. Alle realiz-

‘‘
touch screen che permettono di navigare riunisce i musei di tutto il mondo, Siena zazioni potrà partecipare an-
attraverso tutto il nostro patrimonio, ora ha presentato le sue opere accompagnan- Mi è sempre piaciuto il ‘‘ che il pubblico e perfino i pas-
aggiungeremo degli aggregatori di per- dole ai vini del territorio. A fare da guida, santi, attraverso le grandi ve-
corsi divisi in base alle aree geografiche, insieme, un sommelier e uno storico
Pompidou di Parigi, perché è anche trate di via Marconi, potranno
per permettere di comprendere meglio le dell’arte». un centro multifunzionalen osservare gli artisti. [M.M.]

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